Fallimento azzurro: Nazionale ko con la Macedonia del Nord, fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva. Mancini resti, ma almeno il gesto delle dimissioni, dai…
Mercoledì 25 marzoIl giorno dopo il fallimento azzurro e la terza crisi azzurra in otto anni
IL TABU’ DELLE DIMISSIONI DI MANCINI
E’ una parola tabù. Si ipotizzano, si vagheggiano, si immaginano. Ma in realtà in Italia raramente ci si dimette. Anche e soprattutto nel calcio dove ballano soldi niente male: Mancini ha un contratto fino al 2026 a circa 4 milioni l’anno, con una notevole libertà di movimento sui suoi innumerevoli contratti pubblicitari, sotto varie forme di partecipazione (Lidl, Paul & Shark, Regione Marche, Poste Italiane.…). Non è detto che in un club ottenga qualcosa di altrettanto remunerativo e confortevole.
Nessuno ufficialmente chiede la testa di Roberto Mancini, anzi c’è un movimento generalizzato affinché resti – ed è giusto, visto il traguardo raggiunto con l’Europeo – ma è anche anomalo che non ci sia un’assunzione di responsabilità in questo senso.
Mancini ha lasciato una porta aperta alle dimissioni, ma non si è dimesso, sta evidentemente aspettando che qualcuno gli dica: noooo, non lo fare, resta con noi. In due parole: farsi pregare, ed essere sicuro che le sue dimissioni siano respinte…
Tutta la delusione del ct Roberto #Mancini al termine di #ItaliaMacedoniadelNord: "Il calcio a volte è così, accadono cose incredibili"
Le interviste e la sintesi di Italia-Macedonia del Nord 👇 https://t.co/3bAa5A8Ywl pic.twitter.com/1CcNcwYLAG
— RaiSport (@RaiSport) March 25, 2022
IL TABU’ DELLE DIMISSIONI DI GRAVINA
Molte considerazioni che abbiamo fatto per Mancini valgono anche per Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio (dal 2018) che ha riportato un titolo europeo per nazionali in Italia dopo 53 anni. Dirigente che è riuscito ad appendersi uno stemmino vistoso al classico blazer blu.
E’ vero però che in altre situazioni presidenti che lo hanno preceduto si sono dimessi, Abete nel 2014 (campionati mondiali in Brasile) e Tavecchio nel 2018 (mancata qualificazione ai Mondiali in Russia nel 2018).
Gabriele Gravina è la sintesi del calcio come è organizzato e concepito oggi. E’ un calcio dove ci si lamenta spesso dello strapotere dei club e della loro politica unicamente economico/commerciale, di controllo arrogante del sistema, ma di fatto tutti assecondano l’andazzo. E traggono giovamento da questa sottomissione.
I club hanno acquisto sempre più potere perché di fatto se lo sono comprato, e perché Abete, Tavecchio o Gravina, che ne sono emanazione, non si oppongono a tutto questo: loro stessi sono funzionali al sistema così come è concepito oggi. Non hanno mai cambiato una virgola e fanno notizia unicamente per le beghe di potere interne, che nella sostanza – chiunque sia presidente della Figc o della Lega di Serie A – non hanno mai veramente mutato gli equilibri di potere.
Lamentarsi degli ostacoli cui ci si trova davanti è soprattutto una confessione di impotenza. E dunque di responsabilità. Se la Nazionale è qualcosa di ingestibile è perché i Gravina e tutti quelli che lo hanno preceduto hanno le loro colpe.
CHI AL POSTO DI MANCINI?
Sentito Cannavaro con Lippi dt, oppure Ranieri, oppure ancora Pirlo ct. Mi sembra un festival dell’assurdo e del surreale. Anche un po’ sparare nomi a casaccio per farci dire, beh, no allora teniamoci Mancini. In questo momento sembra di stare alla presentazione degli ospiti al Maurizio Costanzo Show: “Vittorio Sgarbi!”, “Valeria Marini!”, “Walter Nudo!”, “Platinette!”, “il Divino Otelma!”. Sigla.
TUTTA COLPA DEGLI STRANIERI…
Quando l’Italia fu eliminata dalla Corea del Nord ai Mondiali del 1966, si chiusero le frontiere agli stranieri (per riaprirle poi gradualmente nel 1980). Dunque pensate quanto certi argomenti siano antichi e di fatto irrisolti, oppure endemici. Oppure ancora potremmo addirittura considerarli falsi problemi, presupponendo che certi giocatori italiani per sfondare debbano superare i migliori al mondo. Anche se non è vero, spesso in Serie A arrivano giocatori stranieri impresentabili che intasano lo sbocco in Serie A e sostanzialmente abbassano il livello tecnico e spettacolare.
Gli stranieri in Serie A occupano il 64% del minutaggio totale di gioco, contro il 59,5% della Premier League, il 54,5% della Bundesliga, il 41,5% della Liga spagnola e il 39,4% della Ligue 1.
Le domande che bisogna farsi sono tre.
1) E’ un indice questo che giustifica una doppia esclusione della Nazionale italiana dai Mondiali e una crisi che va avanti da una dozzina d’anni, Europeo di Wembley a parte?
2) Chi impedisce che i nostri migliori calciatori giochino nei principali campionati europei riequilibrando la bilancia dell’import-export azzurro?
3) Perché il Brasile ha vinto 5 campionati dal mondo, con pochissimi calciatori impiegati nei suoi campionati, ma sparsi invece per tutto il globo?
QUESTA L’HO GIA’ SENTITA…
Senza andare troppo indietro nel tempo. E’ almeno la terza volta, dai Mondiali in Brasile del 2014 (la quarta se ci mettiamo anche il fallimento del Mondiale in Sud Africa nel 2010) che attraversiamo sempre la stessa crisi, e che chiediamo sempre le stesse cose. Nell’ordine:
1) Più considerazione e più spazi per la Nazionale.
2) Meno stranieri in Serie A, perché tolgono spazio agli azzurri.
3) Riduzione della Serie A a 18 squadre, se non addirittura a 16, per avere più spazi di tempo e maggiore competitività dei club stessi.
4) Obbligo di investire cifre più considerevoli nei vivai e nei settori giovanili e una generale riorganizzazione del calcio giovanile, strutture comprese.
5) Maggior coinvolgimento dei rappresentanti di calciatori e allenatori nella gestione del calcio per non finalizzarlo unicamente all’aspetto economico-commerciale.
Ebbene non si è fatto niente di tutto questo e penso proprio che tutto il dibattito in corso sia finto, in buona fede certo ma illusorio. E comunque rimarrà lettera morta, come è sempre avvenuto. Continuiamo, purtroppo, a mettere sul piatto del giradischi sempre lo stesso disco rigato.
***
Martedì 24 marzo 2022
Italia-Macedonia del Nord 0-1, per la Nazionale niente Mondiali Qatar 2022
BUTTATI FUORI DA TRAJKOVSKI. NON RONALDO…
Buttati fuori dalla Macedonia del Nord, sembra impossibile, ma è così. Italia fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva. Diciamo la verità, ce ne eravamo già fatti una ragione, avevamo capito che buttava male e che probabilmente a questo strano Mondiale di novembre e dicembre in Qatar non saremmo andati dopo quello in Russia.
Ma pensavamo di poterlo fare quantomeno in maniera un po’ più dignitosa, che so buttati fuori da un paio di gol di Cristiano Ronaldo. Sarebbe stato comunque doloroso e imbarazzante, ma tutto sommato accettabile. Il prezzo che avremmo dovuto pagare al tanto (troppo?) che abbiamo avuto con la vittoria all’Europeo. Inconsciamente stavamo già elaborando questo percorso di penitenza.
DAL TRIONFO DI WEMBLEY ALLO SHOCK DI PALERMO
E invece il gol di Trajkovski (ex Palermo e ora all’ Al Fayha, in Arabia Saudita) va a fare il paio con quello di Johansson che ci buttò fuori allo spareggio con la Svezia quattro anni fa. E’ un’umiliazione enorme e dolorosa, ancor più incomprensibile e scioccante proprio perché a luglio l’Italia era diventata campione d’Europa a Wembley contro l’Inghilterra. In nove mesi dal trionfo al fallimento, dal massimo al minimo storico, dalle stelle al fango.
Non è un dettaglio da poco esser buttati fuori alla seconda partita da una grande Nazionale, invece che alla prima in casa dalla Macedonia del Nord, che fino alla partita di Palermo occupava il 62° posto nel ranking Fifa.
QUELLE PARTITE ORRENDE DOPO L’EUROPEO
Inutile adesso camuffare la realtà e cercare di contrabbandare l’eliminazione come un’ingiustizia tecnica sportiva. L’Italia va fuori perché se lo merita, perché dopo l’Europeo con partite memorabili e straordinarie anche se vinte ai rigori contro Spagna e Inghilterra, ha giocato delle partite orrende, incomprensibili e inaccettabili, dei brutti pareggi con Bulgaria, Svizzera e Irlanda del Nord che l’hanno affossata. Due Nazionali diverse, irriconoscibili e incomparabili.
La partita stessa con la Macedonia del Nord a Palermo è stata inguardabile, un tran tran senza l’anima. E’ vero che la Macedonia ha fatto il colpo con un tiro, ma l’Italia di tiri buoni ne ha fatti sì e no tre, conclusi in maniera del tutto scellerata. A cominciare da quel “non tiro” in porta di Berardi, un colpo da calcetto del giovedì sera.
GLI STRANIERI, IL CALENDARIO: TRA VERITA’ E CHIACCHIERE
Quando perdi con la Macedonia del Nord tutti gli alibi e le responsabilità, guarda un po’, solo degli altri (il calendario, i troppi stranieri etc) vanno a finire in un frullatore che tira fuori il solito spumone montato fatto di chiacchiere e aria. Nelle parole del dopo, dal presidente della Federcalcio Gravina sento al solito parlare di stranieri, di campionato Primavera dove solo il 30% è fatto da giocatori convocabili in azzurro, di club che nemmeno hanno spostato una giornata di campionato per facilitare la preparazione della Nazionale.
E’ ovviamente tutto vero, giusto, sensato, ma non è vero che in tutto il mondo si faccia calcio in condizioni migliori, e comunque quando aprirai l’Almanacco Panini tra dieci o venti anni – se ci sarà ancora… – ti ricorderai che l’Italia non andò ai Mondiali per non aver saputo fare un gol alla Svezia e averne preso uno da Trajkovski. E’ sacrosanto affermare c’è un discorso di ingestibilità della Nazionale, ma è altrettanto sacrosanto ammettere che anche così si è vinto e che questo è stato solo autolesionismo puro. Siamo fuori dai Mondiali non perché c’è stato un sistema che ha stritolato la Nazionale – lo stesso durante il quale hai vinto l’Europeo– ma per sciatteria pura.
MANCINI, GRAVINA E IL SOCCORSO AZZURRO
Se non ci fosse stato l’Europeo vinto prima ci sarebbe ovviamente da tirare un riga e cancellare tutto, ma non si può. Sento adesso moltiplicarsi gli appelli affinché Mancini resti, mentre il presidente della Federcalcio lo asseconda, promette a sua volta di restare e già recita – secondo copione – tutte le parti classiche di queste imbarazzanti situazioni dove siamo già passati parecchie volte dal Mondiale del 2006 in poi. L’operazione di soccorso azzurro è generalizzata, molto vasta.
Ci resta ora lo sbalordimento dei giocatori e le parole di Mancini. “Come a luglio è successa la cosa più incredibile, questa è stata la più grande delusione professionale. Dall’Europeo in poi la fortuna si è tramutata in sfortuna. Quando si perde e si va fuori bisogna sapere anche soffrire. La delusione è troppo grande per parlare di futuro” ha detto sconsolato Roberto Mancini che non esclude le dimissioni, ma nemmeno fa intuire un gesto del genere.
Adesso che è finita, possiamo dirgli che sarebbe stato meglio anche evitare quelle frasi ridicole e smargiasse, tipo “Al Mondiale voglio andarci per vincerlo”. Ecco, tanto per fare figura ancora peggiore è farsi ora ridere dietro.
DALLA MACEDONIA AL PORTOGALLO, LE COSE CAMBIANO
Per quello che mi riguarda non chiederò che il ct lasci la Nazionale. Avevo promesso fin da prima che non avrei fatto drammi di un’eliminazione che ormai già tutti stavamo cominciando ad accettare. Anche se penso che andar fuori contro la Macedonia del Nord e non contro il Portogallo cambi molto le cose. Non è più un incidente, qui siamo in presenza di una frana della Nazionale.
GRAVINA E MANCINI: ALMENO IL GESTO DELLE DIMISSIONI…
Sinceramente fossi stato in Gravina e Mancini almeno il gesto più o meno simbolico, più o meno concreto delle dimissioni (vedi Prandelli e Abete ai Mondiali in Brasile, vedi Tavecchio e Ventura dopo la Svezia) lo avrei fatto. Capisco che sarebbe ipocrisia, falsità e forse anche furbizia, ma nemmeno facciamo finta che non sia capitato nulla e che le responsabilità siano tutte nel sistema, nelle malattie congenite del calcio e comunque negli altri.
COME BEARZOT E LIPPI
Certi fallimenti hanno nomi e cognomi. Mancini ha le sue gravi colpe, la squadra gli si è sciolta in mano, come già in passato era accaduto con le nazionali campioni del mondo di Bearzot e di Lippi, e lui nemmeno se ne è accorto. Gli sarò sempre grato della felicità che ci ha fatto provare per l’Europeo che ci ha fatto vincere, ma questo tonfo dovrebbe spiegarlo un po’ meglio che non parlare continuamente di sfortuna e di non so quanti tiri in porta. Ma chissenefrega di quanti in porta no?
Due Mondiali mancati uno dietro l’altro, questo è. Abbiamo assistito a un altro triste fallimento dell’Italia. Se bisogna ripartire, ripartiamo almeno dalla verità è non andiamo a cercare scuse.
LEGGI ANCHE GLI ALTRI
La cronaca e il match report di Italia-Macedonia del Nord (Google.com)
La sintesi Tv di Italia – Macedonia del Nord (RaiPlay)
LEGGI IN BLOOOOG!
E’ solo il Mondiale, evitiamo di fare drammi
***
SOCIAL BLOOOOG!
Ciao a tutti, invito caldamente ognuno a iscriversi ai canali social di Bloooog! e ai miei personali, così da facilitare i contatti interpersonali e poter anche guardate video, ascoltare audio, leggere notizie e commenti, poter meglio parlare anche di altri temi nel nostro Bar Sport.
Un caro saluto Fabrizio Bocca
FACEBOOK / BLOOOOG!
https://www.facebook.com/www.bloooog.it
FACEBOOK / FABRIZIO BOCCA
https://www.facebook.com/fabrizio.bocca.33
INSTAGRAM/ bloooog_barsport
https://www.instagram.com/bloooog_barsport/
INSTAGRAM/ FABRIZIO BOCCA
https://www.instagram.com/f.bocca/
TWITTER/ FABRIZIO BOCCA
https://twitter.com/fabriziobocca1
CANALE YOUTUBE/ FABRIZIO BOCCA
https://www.youtube.com/channel/UCOIa8A0H4LBfnkYyzQuZsHw
BLOOOOG! IL PODCAST SU SPREAKER
***
fatti un giro dentro Bloooog!
Giovedì 22 febbraio 2024
Milan ko a Rennes ma bassa, Roma elimina Feyenoord ai rigori: qualificate a ottavi Europa League
Mercoledì 21 febbraio 2024
Champions League, Napoli – Barcellona 1-1. In gol Osimhen, esordio per il nuovo allenatore Calzona
Martedì 20 febbraio 2024
Inter – Atletico Madrid 1-0, Arnautovic entra e segna il gol vittoria in Champions League
Lunedì 19 febbraio 2024
De Laurentiis licenzia anche Mazzarri, il Napoli a Calzona: ex aiuto di Sarri e Spalletti
Domenica 18 febbraio 2024
Il Milan sotto shock, ko a Monza: fallito il sorpasso sulla Juve, Pioli sotto accusa
Domenica 18 febbraio 2024
Bologna Bum Bum, Thiago Motta e Zirkzee ricordano il calcio champagne dei tempi di Maifredi
Sabato 17 febbraio 2024
La Juve in crisi è diventata un peso anche per Allegri, ormai caduto in un “loop temporale”
Sabato 17 febbraio 2024
Il Napoli di De Laurentiis e Mazzarri a precipizio, un Carnevale mascherato da Walking Dead
Venerdì 16 febbraio 2024
La cavalcata dell’Inter somiglia sempre di più a quella del Napoli scudetto
15 febbraio 2024
Europa League, play off andata: Feyenoord-Roma 1-1, Milan-Rennes 3-0
14 febbraio 2024
12 febbraio 2024
Juve ko a Torino con l’Udinese, resta a -7 dall’Inter, addio allo scudetto. Allegri è un caso
11 febbraio 2024
Il Milan batte il Napoli e sale a -1 dalla Juventus
11 febbraio 2023
Registratevi e Bloooog! diventerà la vostra chat, il club esclusivo del calcio
10 febbraio 2024
Marcus Thuram, l’Inter vince a Roma e vola verso lo scudetto
9 febbraio 2024
Il calcio e l’effetto Sanremo, scoppia e vuole una Premier League…
8 febbraio 2024
Dalle fanfaronate di De Laurentiis ai trattori
6 febbraio 2024
Anatomia di Daniele De Rossi, il gladiatore metà Spalletti e metà Mazzone
4 febbraio 2024
L’Inter batte la Juve con un autogol di Gatti e va a +4. Lo scudetto è la condanna di Inzaghi
3 febbraio 2024
Milan a -4 dalla Juve e con l’ombra di Conte su Pioli. Il filo che lega Kvaratskhelia e De Ketelaere
1 febbraio 2024
Alcaraz, Ngonge, Baldanzi, Buchanan, calciomercato chiuso. Di chi è il colpo migliore?
30 gennaio 2024
Il calciomercato verso la chiusura, ma che cosa è il calciomercato oggi?
29 gennaio 2024
Lo scontro diretto tra Inter e Juventus a San Siro in 60”
27 gennaio 2024
Il sorpasso dell’Inter alla Juventus, e con un partita ancora da recuperare
25 gennaio 2024
Inzaghi, lo scudetto e Zhang: l’Inter si gioca il futuro
25 gennaio 2024
Ceferin, Boban, Riva: un altro calcio è possibile
22 gennaio 2024
La morte di Gigi Riva, è stato un grande italiano
22 gennaio 2024
21 gennaio 2024
20 gennaio 2024
19 gennaio 2024
Supercoppa a Riad, l’Inter fa 3 gol alla Lazio e va in finale col Napoli
19 gennaio 2024
18 gennaio 2024
Supercoppa a Riad, il Napoli fa 3 gol alla Fiorentina in uno stadio vuoto e desolato
17 gennaio 2024
Inter e Juventus, guardie e ladri
16 gennaio 2024
L’esonero di Mourinho, la Roma a De Rossi: storia di un’allucinazione di massa
13 gennaio 2024
12 gennaio 2024
8 gennaio 2024
Addio all’immenso Franz Beckenbauer, il nostro mitico avversario di Italia – Germania 4-3
6-7 gennaio 2024
Inter campione d’inverno, l’esplosione del caso Var e l’autodistruzione del Napoli
2 gennaio 2024
30 dicembre 2023
29 dicembre 2023
Inter stop a Marassi col Genoa, lì dove si era già fermata la Juve. Fiorentina vola, Napoli a picco
29 dicembre 2023
27 dicembre 2023
Vlahovic, lascia o raddoppia? La Juventus e la questione fondamentale del calciomercato
25 dicembre 2023
Auguri da Bloooog!, il vostro Bar Sport
23 dicembre 2023
Inter-Juve, duello scudetto di Natale, Roma ok, Napoli a picco, festa Bologna, caso Pioli
22 dicembre 2023
Il Milan e il “voice control” rotto di Pioli
21 dicembre 2023
Via libera alla Superlega, Corte Giustizia europea boccia monopolio Uefa
20 dicembre 2023
Il Bologna di Thiago Motta e Zirkzee elimina l’Inter dalla Coppa Italia a San Siro
21 dicembre 2023
18 dicembre 2023
17 dicembre 2023
L’Inter batte la Lazio all’Olimpico con i gol di Lautaro e Thuram e va a +4 sulla Juventus
17 dicembre 2023
Il Bologna di Thiago Motta dà una lezione alla Roma di Mourinho, Zirkzee protagonista
16 dicembre 2023
Il Napoli riprende la corsa con i gol di Osimhen e Kvaratskhelia, battuto il Cagliari
15 dicembre 2023
La Juve fermata dal Genoa e dal Var: negato un rigore e risparmiato un rosso al Genoa
14 dicembre 2023
Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Milan, Roma, Fiorentina: sette club italiani nelle Coppe
***
[…] Sprofondo Italia, l’eliminazione della Nazionale per la seconda volta consecutiva fuori dai Mo… […]
…ma non lo sono, dal tempo che fu sono solo un fruitore del blog in modalità ”read only”, rispondendo ad un tizio che mi cita pretestuosamente peraltro neppure rispondendo a me… lasciarei cadere sui piedi questa perla ammirata qualche tempo fa, una di quelle raccolte nel mio archivio durante gli anni…
”Beh… certo, dall’ultimo Cravatta Gialla a Barbarella fino a Mirabelli&Fassone, dal cinesino al fosforo al Fondo Elliott fino alla valletta brasiliana… da Boban&Maldini a Gazidis fino a Scaroni… passando da Allegri2 a Seedorf a Filippo Inzaghi a Mihajlovic fino a Brocchi, da Montella a Gattuso a Gianpaolo al quasi-Rangnick fino a Pioli… se riesci sempre a mantenere l’entusiasmo, trascorrono dieci anni e le cose prima o poi, giocoforza, devono prendere una piega un po’ più morbida… Il calcolo delle probabilità offre i suoi vantaggi e a sprezzo del ridicolo si possono spacciare figuracce inenarrabili come premonizioni…”.
Un saluto affettuoso a tutti
Sono giovane e ho ancora voglia di divertirmi, dice Mancini.
Si, certo, ci siamo proprio divertiti un sacco.
Solo nel mondo al contrario del calcio milionario chi fallisce può pensare impunemente di restare come niente fosse senza porsi minimamente il problema di doversi dimettere.
[…] Sprofondo Azzurro […]
Lacrime di coccodrillo
Basta di piangersi addosso, i piagnistei a posteriori non servono a nulla. Ormai il danno è fatto, ma non da adesso. L’errore di Gravina e Mancini è stato fatto il giorno dopo la vittoria di Londra, quando la FIGC e la Nazionale erano sulla cresta dell’onda. I due sciocchini non hanno saputo approfittare dell’occasione e con poca lungimiranza bnon hanno messo in cantiere le modifiche che in quel momento avrebbero potuto rappresentare una vera svolta per il calcio nazionale.
Gravina avrebbe avuto allora l’opportunità di mettere in cantiere la modifica della Serie A, che già aveva mancato di realizzare l’anno prima con la scusa della pandemia, cioè la riduzione del numero di squadre da 20 a 18 e forse perfino a 16 nel giro di un triennio, giustificandola con la necessità di dare maggiore spazio alle attività delle varie squadre nazionali (maggiore, under21, e via via a seguire).
Mancini dal canto suo avrebbe dovuto approfittare del successo riportato per portare rapidamente a termine il processo di svecchiamento della squadra, liquidando magari con una “gloriosa” partita d’addio”, per esempio una ricca amichevole col Brasile o la Germania, tutta la vecchia guardia dei suoi fedelissimi giannizzeri e ripartire con nuovi attori pronti a giocarsi il posto nei vari tornei in partenza dall’autunno successivo. Gli eventuali insuccessi iniziali sarebbero stati ampiamente giustificabili dalla inesperienza, dalla necessità di costruire la squadra ex novo, e il buon Roberto avrebbe continuato a godere della stima generale e della fama di “lanciatore” di giovani nuovi talenti. Oggi avremmo già messo insieme un nuovo nucleo di giocatori già sgrezzati ed esperti da schierare nei prossimi tornei internazionali, magari non ci saremmo comunque qualificati per il Qatar, ma non in questo modo vergognoso e deplorevole.
Poi con calma e gesso si sarebbe potuto mettere mano a trovare i giusti rimedi per i gravi mali che oggi tutti riconoscono affliggere il calcio nostrano: disaffezione dei giovani per il calcio come sport da praticare, piazza pulita dei vivai giovanili nelle società professionistiche, eccesso di tesseramento di giocatori provenienti da altre federazioni, crescita a dismisura del ruolo e del peso economico di agenti e procuratori, scadimento della qualità delle scuole calcio, ecc.ecc.ecc.
sarebbe carino se i familiari dello sfigherrimo almeno scrivessero una lettera aperta e pubblica a Bloooog ringraziando il titolare ed i partecipanti per tutto il disagio umano del loro congiunto di cui ci stiamo facendo carico ormai da anni…
Questa nazionale a giugno 21 avrebbe battuto il Portogallo, a Marzo 22 avremmo perso di brutto. Ci sarebbe stato modo di inserire qualche giocatore nuovo già da settembre oppure considerato lo stato di forma di alcuni rischiare il tutto per tutto con la Macedonia, Mancini non lo ha fatto e siamo eliminati dalla Macedonia. Se non ci sono campioni la colpa non è degli stranieri che giocano in Italia è che il calcio non è più la prima scelta dei giovani che vogliono fare sport calcio è ormai considerato uno sport per chi non può permettersi altro tra qualche anno avremo anche noi gli immigrati di 2° generazione e torneremo a competere con Francia Inghilterra Germania ecc..
Certo che se per battere la Macedonia servono i campioni siamo messi proprio male…
Sarà sicuramente un caso, ma da quando la Ferrari sulla divisa rossa ha aggiunto una striscia nera le cose hanno cominciato a prendere una piega positiva…
Ne saranno contenti a Foggia.
Anche a Lucca…
Cominciate a prenotare i campi per dicembre Lun e Merc lezioni con il Maestro Venerdì partita vedrete che a fine mondiale sarete dei perfetti giocatori di padel.
Sto spingendo il mio club ad organizzare un torneo in quel periodo.
Fidatevi è la cosa migliore.
Se mi garantite il pinguino o marinettigem come pallina mi iscrivo subito
Hai mai provato?
Io gioco da più di un anno, è molto divertente credimi.
mi hai incuriosito, ti farò sapere
Ho sentito con le mie orecchie l’audio VAR di MASSA-GUIDA… Sono senza parole! Ho ragionato e le cose sono semplici da capire, magari a chi guardava le immagini ne hanno fatto vedere una con la ripresa da dietro? Magari nella smania di velocizzare (intendo la gestione della partita per evitare che il tempo giocato non sia troppo mortificato), hanno modificato il Protocollo VAR e la “gestione” stessa del Regolamento, praticamente cambiandolo, snaturandolo, e nei fatti presentando un calcio completamente diverso da quello che conoscevamo sino a qualche tempo fa?
Primo punto il VAR.
A questo punto del percorso, siamo tutti coscienti che nell’uso della nuova tecnologia, presentata con tanta enfasi all’inizio, siamo giunti a una deriva piuttosto pericolosa e inaccettabile? Badate, non è cambiata la Tecnologia, per esperienza personale sono portato a credere che essa, viceversa, migliori man mano che i tecnici riescono a introdurre nuovi software e nuovi sistemi tecnici, il dubbio che mi rimane e che aver lasciato Sky per Dazn, abbia provocato notevoli passi indietro rispetto alla consolidata esperienza del gruppo di tecnici Sky, i quali avevano ormai consolidato esperienza inarrivabile nei confronti di chi non è abituato ad applicare la tecnologia al gioco del calcio. A questo si aggiunga gli INPUT continui che gli addetti ai lavori introducono di continuo nell’applicazione del Regolamento gioco calcio, le modifiche, a sentir loro, necessarie per rendere “scorrevole” il gioco ecc, e in questo le modifiche volute da chi non ha affatto digerito l’imposizione per l’introduzione della Tecnologia, voluta per cercare di eliminare il più possibile gli errori degli arbitri sul campo. A dirla tutta non credo che ci si scandalizzi se nel retro pensiero si possa credere che il potere assoluto esercitato dalla categoria arbitrale, messo in discussione dall’introduzione del VAR, nei fatti abbia scatenato una lotta furibonda tra i vari centri di vero potere, UEFA, FIGC, AIA e Arbitri, ognuno dei quali con una reale applicazione del VAR come si era concepito all’inizio e applicato nel primissimo periodo di sperimentazione, avrebbero sicuramente perso gran parte di quel potere assoluto che hanno sempre esercitato nel calcio professionistico, al punto dall’assorbire la gestione di tutto il sistema.
Ecco dunque il piano, modifiche continue, sino a rendere lo strumento inoffensivo, riconquistando passo dopo passo quel potere messo in discussione, quasi “costringendo” anche chi il mezzo tecnologico lo aveva benedetto come cosa necessaria, di chiederne la fine.
Nei fatti, oggi qual è il Protocollo? Chi lo conosce? Come si applica? Come può essere possibile che un episodio che capita in area di rigore, se visto dall’arbitro in campo, rende inutile la presenza del VAR? Ricordate all’inizio, la consultazione quasi obbligatoria per ogni azione?
Proviamo a fare chiarezza. Se un episodio capita in area di rigore, deve essere obbligatoriamente sottoposto all’intervento del VAR, e anche se il VAR decide che non è successo nulla, la squadra che subisce un ipotetico torto, deve avere il diritto di far ricontrollare l’episodio in questione, certo non decine di volte, questo tutti lo capiscono, ma le volte che le parti in causa decidono che è giusto farlo! Insomma, voglio dire che è diventato inaccettabile quello che succede in questo particolare campionato, lo capisce anche un bambino che trattasi del campionato più FALSATO di sempre, e in questo caso stupisce che l’attenzione sia sempre puntata contro la stessa squadra per accuse che alla fine risultano infondate, Ma i continui fascicoli, aperti quasi industrialmente da solerti procure (poi si scopre che i magistrati non hanno in simpatia la squadra che perseguono, per loro stessa ammissione), ormai non solo non fanno più notizia, viceversa dimostrano senza dubbio alcuno che certe iniziative sono finalizzate a distogliere l’attenzione sulle vere “porcherie”! In tempi non sospetti certi atteggiamenti sarebbero finiti sotto processo.. scusate, dimenticavo che alcune squadre non interessano a chi indaga… Chiedo venia!
Alla fine Mancini resta, e con lui tutto il carrozzone, perché “non mollo da perdente”, e soprattutto, aggiungo io sommessamente, non mollo un contratto da 4 milioni l’anno fino al 2026, che penso difficilmente avrei rimediato dopo una figuraccia del genere, meglio non correre rischi.
Stavolta ci avevo azzeccato, e non è che ci volesse molto: in Italia la parola “dimissioni” è un tabù, e non si capisce perché proprio il nostro commissario tecnico avrebbe dovuto infrangerlo, nonostante qualche raro e nobile esempio del passato. Insomma, resta tutto esattamente come prima, Immobile e Insigne non saranno più convocati, e ci sarà un anno di tempo per vaneggiare di grandi imprese, ma l’impresa eccezionale, datemi retta, sarebbe stata cambiare Ct, ovviamente assumendo uno normale.
Vado a stendermi sul divano. Ciao a tutti.
Il Candidato 44932 dimostri che con un altro allenatore in panchina Berardi avrebbe sfondato la rete anziché passare la palla al portiere.
Dai, non puoi dire seriamente che non andiamo al Mondiale perché Berardi ha sbagliato un gol, se no è inutile che parliamo. E poi candidato di che? Secondo te va bene così, non è successo niente e alternative a Mancini non ce ne sono: contento tu…
Rispondo a tutti voi, e cerco di spiegarmi meglio. Mancini è l’artefice di una grande impresa e di un successivo grande disastro: la prima lo assolve dal secondo? Io penso di no, perché già non si sarebbe mai dovuti arrivare ad uno spareggio col Portogallo: il problema è che a quello spareggio neanche ci siamo arrivati, buttati fuori da un pezzo di Macedonia e pure a casa nostra, per voi è accettabile? Ha prevalso l’istinto di autoconservazione del sistema, e ne prendo atto, ma è possibile che qualunque alternativa dovesse essere per forza peggiore di questa? Poi, spero che Mancini sia in grado di voltare pagina e ripartire con entusiasmo, ma qualche dubbio al riguardo ce l’ho.
Buona giornata
chiedo scusa
… non vedendone …
Ciao
Che Mancini resti, mi fa piacere, non ne vedendone uno migliore, né nel passato, né al presente. Purtroppo, come hanno sbagliato tutti quelli che lo hanno preceduto, si è fidato di chi ha vinto con lui ma questo lo abbiamo capito, noi e lui, soltanto dopo. Mi auguro e ritengo che non farà più lo stesso errore. Intanto abbiamo messo in bacheca un Campionato de’Europa, cosa mai fatta prima, se non per una monetina. Ricordo ancora i commenti dopo quell’episodio. Si valeva far passare per un “valoroso” e non “fortunato” quello che aveva partecipato al “testa o croce”. Cose da pazzi.
Buona serata e saluti
Se ci fosse un buon sostituto di Mancini potresti avere ragione, altrimenti fare le pulci a Mancini quando tutto il calcio è diventato solo uno schifoso giro di soldi mi pare inutile. Tanto lo sostituirebbe un raccomandato, dato che in Italia la meritocrazia non è un parametro adatto a valutare un professionista
è vero, la meritocrazia non conta nulla, infatti abbiamo, e ci teniamo, mancini
fammi un nome, fattibile eh
Almeno Mancini, dalla sua, ha portato a casa un campionato Europeo. A parità di figura di merda, Ventura, ci aveva portato solo il mitico 4 – 2 – 4 = 4 : 0 per la Spagna
Quello non era (s)Ventura. Era Prandelli ed il 0-4 umiliante si, ma fu in finale.
Hai ragione: ‘calati juncu che passa la china’ (il nostro concetto di ‘sturm und drang’ …) e si ricomincia.
Compulsavo per sola curiosità i titoli web di CorSport e Gazzetta: non progetti, no ipotesi, passata la festa già si gabba lo santo con rutilanti promesse di acquisti rigorosamente stranieri from procuratori: per la Roma uno sconosciuto portiere di riserva del Benfica. I numerosi e bravi nostri no, eh? Ma, salvo commendevoli eccezioni, il giornalismo sportivo in primis tiene bordone ad una dirigenza da operetta.
Ergo, e sempre il Principe di Salina!
Mancini, secondo me, non è il Nobel della panchina che era sembrato agli Europei e dopo una lunga striscia di partite senza sconfitte, e manco è il demente e/o minus habes che si cerca di far passare in questi giorni.
Dopo gli Europei, di errori ne ha commessi parecchi, non lo nego, però io credo che, nonostante tutto, sia il nome migliore per avviare un nuovo biennio/quadriennio in azzurro, ovviamente attraverso una rosa fortemente integrata/ringiovanita; non fosse altro perchè di nomi più spendibili del suo non ne vedo. Manco uno.
@zzzi, scorrendo i commenti e in mancanza di nuovi, ho cliccato su security room e ho visto ll tuo messaggio (se capitasse di nuovo, speriamo di no, avverti, altrimenti non lo vedo, non frequentando quella sezione).
Per lo scritto su Borges, ti invidio ia disponibilità di tempo che puoi dedicare a queste cose. Anche la lucidità, ovviamente. In realtà, il ragionamento, un po’ involuto, che ricorda i principia di Popper, non tiene conto del risultato del teorema di Gödel. Dato questo, la pretesa di un linguaggio universale cade, perché c’è almeno una parola che risulta indecidibile (cioè incapace di definirsi univocamente). Ciò non toglie nulla alla grandezza di Borges, beninteso. Sebbene il suo nazionalismo me l’abbia reso umanamente antipatico.
Per il cairn, ti dico la mia opinione (derivata dalle mie frequentazioni gallesi dell’università di Abertaue). In Galles, cairn vuol dire montagnola di sassi (termine gaelico). L’enciclopedia britannica, correttamente, riporta l’estensione di cairn agli ometti rendendola rilevante rispetto al “mound”. Per cui ti passo volentieri la polemica tra i nazionalisti gallesi (che a scuola imparano prima il gaelico dell’inglese) e gli inglesi dell’enciclopedia britannica. Buona fortuna: rispetto a un loro litigio, la nostra ironica diatriba scomparirebbe.
Ciao
Ma in Galles non hanno argomenti/materie più interessanti da studiare, a parte i cumuli di pietre?
🙂
@Mordechai, i cairn, i cromlech, i dolmen e menhir (che però sono termini bretoni) sono identitari. Come i trulli per un pugliese o i neuraghi per un sardo. E anche se risalgono a un oeriodo in cui i celti (posto che abbia senso parlarne) non c’erano ancora. Sono le stranezze (ma mica poi tanto) del nazionalismo. Ne hai un buon esempio con le panzane di Putin su Kiev come luogo d’origine dei russi (che non edistono neanche loro, come i celti, i padani, i veneti…)
Noi litighiamo per il calcio, loro per il calcio, il rugby… e i sassi. Ci vefi una gran differenza?
In effetti, no. Un botto di anni fa, in vacanza solitaria in Irlanda, sono stato un paio di notti ad Inishmaan, la mediana della tre Isole Aran, quella meno conosciuta e meno battuta dai turisti, posto magnifico peraltro, pure lì mi pare di aver visto più di qualche “mucchietto di pietre” nei punti più impensati, a parte i famosi muretti a secco, ma quelli non c’entrano niente, mi sa …
Dovresti allora conoscere Le Isole Aran di Synge… c’era andato consigliato da Yeats che viveva di fronte ma sull’isola… poi Flaherty ne ha fatto un bel film.
No, confesso di non averlo letto.
Inishmaan, comunque, è uno dei posti più suggestivi e affascinanti che ho visto nella mia vita, ai livelli dell’isola Kizhi (non ricordo come si scrive) nel lago Onega in Russia, altro posto fantastico!
@Mordechai, non esserne così sicuro: copioincollo per brevità.
L'”Arte dei muretti a secco” è iscritta nella Lista del Patrimonio Immateriale come elemento transnazionale di 8 paesi: Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Slovenia, Spagna e Svizzera. Per ulteriori approfondimenti è possibile visitare il sito del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.
Ciascuno ha i sassi che si merita 🤣🤣🤣🤣🤣
…e anche i CT della Nazionale
😝
Bocca, non sarebbe l’ora di un nuovo argomento?
Grazie Ser gio
L’amico 2010 nessuno mi aveva chiesto qualcosa in Security Room, poi si è scordato di leggerlo. Nel frattempo ho maturato altre cose da dire, non oggi, per fortuna.
Buona serata e saluti
Buona sera RADARISTA
Hai ragione, è che avevo letta un’altra cosa sempre in Security, che non mi era piaciuta per niente e così l’avevo lasciato perdere, dimenticandomi poi anche del resto. Provvedo subito a darci una scorsa e poi ci risentiamo.
@Radarista, credo tu abbia risposto al commento sbagliato. Comunque, prego. Lieto di esserti stato utile.
👋👋👋👋👋
Tiferò Turchia. Hai visto mai che dopo un ennesimo pasticcio qualcuno si dimetterà?
E poi? idea: Zeman + un manipolo di 20 enni e si va all’avventura. Tanto peggio di così…non vedo sostituti di Mancini, almeno non liberi da vincoli contrattuali
Ma come?!? ci sei tu pronto per la nazionale, no?!?
A proposito, te le ho conservate tutte..
Maxx, cerca di capire, Mancini è, italicamente parlando, un capro espiatorio perfetto e quindi come vedi, rutto libero su di lui.
Che sia perché è il ct della Nazionale che è stata buttata fuori dal mondiale perdendo in casa dalla Macedonia?
OT Tennis
Se ci sono pochi dubbi sul fatto che a livello maschile Alcaraz raggiungerà presto le posizioni top ed anche il numero uno ( speriamo contrastato da Sinner… ) mi sa che abbiamo una dominatrice in arrivo anche nel Tennis femminile, la Fruhvirtova a 16 anni ( ne dimostra 24 ) è semplicemente impressionante. Quasi quasi se c’è la quota sarebbe da giocarsela anche in questo torneo…
Se dura, ne sono passate tante di donne dell’est che sono durate lo spazio di una stagione.
Di donne tout court, nel Tennis, non solo dell’Est.
Di donne tout court, non solo nel tennis. Ehm.
In realtà, sono durate negli anni quasi tutte … le due ceke (Pliskova e Kvitova), le due bielorusse (Azarenka e Sabalenka), le russe (non solo la Sharapova), la Halep …
Piuttosto, a parte la già rimpianta Barty e Serena Williams, da qualche anno manca il fenomeno assoluto, quella che davvero da … origine alla legenda, al top della classifica, infatti, si sono succedute anche tenniste “occidentali”, come la Kerber, la Wozniaki, la Muguruza …
E’ da Serena che manca la dominatrice, quella che tanto per cominciare ti vince 10 Slam, come faceva la Graf o ha fatto Serena e prima ancora la Navratilova o la Evert o la Court o avrebbe fatto la Seles se non l’avessero killerata prima.
In questi anni si sono alternate buone numero uno ma non dominatrici, al massimo hanno fatto tre o quattro slam, sembrava destinata a fare una cosa del genere la Osaka, ma credo non abbia la testa giusta. La Fruhvirtova ha veramente mezzi fuori del comune… poi certo le cose che devono girare sono molte, non ultimo la predisposizione a non infortunarsi spesso, vedi la Andreescu che tennisticamente è una bestia, ma non sta in piedi.
Ciao, solo la Barty avrebbe (forse) potuto segnare un’epoca; fuori dai giochi lei, c’è spazio praticamente per tutte, c’è un’enorme equilibrio in campo femminile, almeno 15 tenniste posso ragionevolmente ambire al top del ranking.
Ti dico di più, riuscisse a trovare un minimo di continuità di rendimento anche la Giorgi potrebbe dire la sua, almeno tra le top 10, ma ormai è troppo tardi per sperarci, mi sa che è troppo distratta da altre faccende…
Bella gnocca, resti fra noi, Paula Badosa, la spagnolina uscita fuori dal nulla da qualche mese.
🙂
Ciao @Mordechai si bella gnocca sul serio… pure ricca di famiglia…
Vero, anche in assoluto se vogliamo, dopo Serena nessuno è durato dalla Osaka alla Barty, ma questa ha veramente una testa ed un fisico impressionanti e poi viene dalla scuola ceca, che se non è la migliore del mondo poco ci manca.
Giusta considerazione, la tua, dalla scuola ceca (pure da quella slovacca) son sempre venuti fuori tennisti/tenniste di alto livello, quando ero pischello era fortissimo Jan Kodes, che sicuramente ricorderai.
Evidentemente, oltre ad essere molto diffuso da quelle parti, ci sono scuole efficientissime che selezionano da decenni dei veri fenomeni, in rapporto al numero di abitanti di gran lunga il paese più “forte” al mondo.
Come no Kodes, vinse Wimbledon nel 1973, mi sembra… contro Metreveli in Finale, tutta dell’est… poi con notevole sottotesto politico all’epoca.
Ti sembra bene, proprio contro Metreveli, sovietico di “etnia” georgiana.
Casi Nostri – Una Cura di Calcio
1.) Mamma li Turchi
Turchia e Italia, le due derelitte sbattute fuori dai Mondiali giovedì scorso, sia pure con modalità diverse, hanno l’obbligo di incontrarsi in una partita amichevole, che servirà a riasciugarsi le lacrime e ripartire insieme verso nuove avventure. Gli ottomani hanno pagato duramente la tradizione che vuole i portoghesi combattere per terra e per mare gli infedeli, fin dal lontano medioevo i re portoghesi hanno assolto coraggiosamente il loro ruolo di “Defensores Fidei”. Gli italiani invece hanno dimenticato troppo rapidamente la tradizione che li vede soccombere ogni volta che incontrano nazioni contraddistinte dall’epiteto “Nord”, cominciammo con l’Irlanda del Nord nel lontano 1958, per continuare nel 1966 con la Corea del Nord del famoso pseudo-dentista Pak Doo-Ik, e per finire ora contro la Macedonia del Nord che ci costa la perdita della gita in Qatar. Martedì la partita non ha trofei in ballo, possiamo giocare in tutta serenità, sperimentando schemi e tattiche ed inserendo in formazione esordienti a volontà. Mancini potrà poi decidere del suo destino, molti si aspettano le sue dimissioni, ma anche che la Federazione possa serenamente confermarlo nell’incarico. Anche se già molti si esercitano nel toto-C.T., vari nomi circolano con maggiore o minore frequenza, da Cannavaro a Lippi, da Ranieri a Conte e perfino a Pirlo e a Sarri. E Mancini? Si limiterà a sponsorizzare in TV la Regione Marche o altre Marche di prodotti a piacere? Non ci credo…
2.) Test di Kakkio
Tutto fa brodo, anche una partita del tutto priva di obiettivi ed interessi di classifica può servire a far fare esperienza a giocatori che Mancini aveva qualche remora a schierare nelle partite da “dentro-o-fuori”. La formazione contro i turchi potrebbe servire proprio a questo fine, squadra alla nostra portata (ma non lo era anche la MdN?), ma al solito da non sottovalutare, oggi avremmo difficoltà anche con Malta e San Marino. Dopo le defezioni di ben sette azzurri, c’è curiosità per la formazione che sarà schierata in Turchia, in particolare se cambierà anche il modulo, da 4-3-3 ad un meno rigido 3-5-2, che comporterebbe lo schieramento di due attaccanti centrali davanti ai centrocampisti. Il bel Roberto il Maliardo, che cura sempre in modo maniacale l’estetica della sua immagine e in particolare della sua chioma, spesso ingentilita mediante frezze bionde e colpi di sole, potrebbe stavolta dover decidere per la doppia punta, contravvenendo ai diktat del suo coiffeur di fiducia, che gli ha sempre raccomandato di “combattere le doppie punte”.
3.) Fiere e Mercati
Dato per scontato il non fulgido rendimento della squadra sul terreno e approfittando della sosta per la Nazionale, si è scatenata la ridda di nomi e di ipotesi di mercato per i futuri acquisti della Lazio. Viene data ormai per scontata la perdita a parametro zero dei tanti che non hanno rinnovato (Strakosha, Reina, Luis Felipe, Patric, Radu, Lucas Leiva), si dà per certa anche la perdita per fare cassa di un big, pare Milinkovicc Savic, si allontana la conferma di Acerbi, amareggiato dai contrasti con gli Ultras, si ipotizza perfino la cessione di Ciro Immobile, disgustato dalle critiche in maglia azzurra, insomma la squadra a giugno in pratica dovrà essere totalmente rifondata. Ripartono le ipotesi per riempire i vari ruoli da coprire che sono veramente tanti, per ora mi limito ad elencare i possibili sostituti del mio Strakkino, dato per probabile partente per la Premier, anche se si sta ipotizzando perfino uno scambio con il Torino per prendere il fratellone del Sergente, che non piace a Juric. Riprendono a frullare i soliti nomi: un tal Kepa (kepalle, riciccia sempre ogni treperdue, ma chi è?), un certo Rico, la solita compagnia di giro dei portieroni italiani (Vicario, Montipò, Silvestri, Consigli, Perin, Provedel, Carnesecchi, perfino Meret, Gollini e Cragno, figuriamoci). Ma non costava meno cercare di far imparare le uscite e i rinvii di piede al nostro albanese, invece di stranirlo con l’assurda alternanza con il vecchio Reina, il cocco del Comandante, un dualismo che lo ha stranito e disgustato. Capace che Lotito, per risparmiare sul portiere, fa montare al portone il videocitofono!!!
4.) Le Dinastie
Nella Lazio del passato remoto e più recente si sono succedute stagioni in cui militavano nella prima squadra della Lazio intere tribù di fratelli e/o cugini, a dimostrazione palese che in fondo la nostra è sempre stata come una grande famiglia. Ad esempio sul finire degli anni ’30 gli annali riportano le glorie di una Lazio tutta di marca italo-brasiliana, la famosa Brasilazio, in cui per più stagioni hanno militato i fratelli Fantoni, Fantoni I, Fantoni II, Fantoni III e perfino un Fantoni IV, non credo fossero dei Pelè, non hanno lasciato una traccia indelebile. Alla fine degli anni ’40- primi anni ’50 arrivarono in biancoceleste i mitici fratelli Sentimenti, di ben altro valore; dal potente mediano Sentimenti III al mitico portiere Sentimenti IV, il famoso Cochi, per finire al roccioso difensore Sentimenti V; a cui si aggiunse nei ranghi della società il fratello più anziano, l’ex-portiere del Napoli Sentimenti II, che mi allenò tra i pulcini. Ora non si usa più adoperare i numeri romani per distinguere tra loro i calciatori, per dire la dinastia dei Maldini li vede chiamati solo per nome. Se dovesse arrivare il fratellone del Sergente (io non ci credo, Cairo non ci è molto amico), li chiameremmo sempre Sergej e Vanja, o al massimo SMS e VMS.
5.) Arrivano i Sarri Boys
A meno che, a causa del blocco del mercato in entrata e la contemporanea emorragia di giocatori in uscita, dell’effetto dell’indice di liquidità e della contemporanea smodata passione del Presidente per il nostro attuale allenatore, non si arrivi ad ipotizzare la seguente formazione: Sarri I; Sarri II, Sarri III; Sarri IV, Sarri V, Sarri VI; Sarri VII, Sarri VIII, Sarri IX, Sarri X, Sarri XI. Ovviamente si fa per burla, però al posto di Sarri ci potete provare a mettere a vostro piacere il nome dei suoi adorati pupilli, gli ex-Empoli, gli ex-Napoli, gli ex- Chelsea, gli ex-Juve, fa lo stesso. Dice: “Di loro mi fido”. Ma ci devi giocare a pallone, mica gli devi dare le chiavi di casa o della macchina… Ragazzi, meno male che Mirko Valdifiori, Big Mac Maccarone e Ciccio Tavano hanno attaccato gli scarpini al chiodo, altrimenti il buon Lotito li avrebbe dovuti tesserare di corsa. Ora mi aspetto l’arrivo a breve di Rugani e Saponara; vi dirò, tutto sommato il rapatissimo Riccardone mi andrebbe pure bene.
Tutto giusto, ma ci ha sbattuto fuori anche la Corea del Sud, mica solo quella del Nord 🙂
Di un risultato é necessario essere contenti: una pletora di inutili giornalisti e telecronisti, nonché di fatui commentatori, resterà a casa. O no?
Volesse il Cielo!
Voglio commentare con un po’ di serietà.
Dopo aver letto vari commenti, non posso richiamare il tutto a considerazioni piuttosto semplici.
Comincio con il dire che sono parecchi anni che i “ragazzi” non giuocano più per strada o all’oratorio”, e questo non succede per motivi strani o incomprensibili. Guardandoci attorno si può notare che molti giovani sono attratti da altri sport, le recenti Olimpiade hanno regalato emozioni “forti” ai nostri colori nazionali e i giovani vincenti o quasi, hanno fatto trasparire gioia incontenibile propagandola a chi ha seguito le loro gesta, contagiando di sentimenti quasi dimenticati.
Certo, il calcio continua a essere lo sport di squadra più seguito ancora oggi, ciò nonostante a nessuno può sfuggire che i proseliti, ovvero quelli che a calcio cominciano a voler giocare, sono sempre meno e le condizioni per poterlo fare sono profondamente cambiate rispetto a qualche decennio fa.
Oggi si intrecciano abitudini personali assolutamente diverse rispetto a quando si sentiva il bisogno di comunicare con gli altri giocandoci assieme, scherzando con i compagni, approcciando ai primi amori toccando con le proprie mani l’oggetto dei nostri desideri. Oggi, osservando i nuovi giovani, si comprende che comunicano con gli altri in un modo del tutto nuovo, schiavi della tecnologia che ha cambiato il nostro modo di vivere, collocando i rapporti con gli altri in un ambito del tutto nuovo.
I giovani, influenzati anche da messaggi molte volte sbagliati, tendono a chiudersi molto e a essere restii a fare amicizia con gli altri come ad esempio era abituata la mia generazione. Tendono dunque ad amare sport individuali, nei quali non è rado veder eccellere i nostri ragazzi in quasi tutte le discipline.
Dopo questa premessa molto veloce e assolutamente non esaustiva del problema (sarebbe molto più lunga un’analisi più seria della mia), possiamo parlare dello sport ancor oggi più popolare nel nostro paese.
Anche qui una premessa è doverosa. Siamo coscienti degli intrecci che negli anni si sono creati tra tutti quelli che “lavorano” attivamente o meno nel settore calcio? Abbiamo una conoscenza adeguata per poter affrontare un argomento che, a mio giudizio, è molto complesso?
Oggi nel calcio ci sono personaggi che agiscono, attivamente o passivamente, per ragioni anche diverse dall’occuparsi di calcio inteso come pratica sportiva.
I mastodontici “Palazzi” che governano il mondo del calcio sono nelle mani di personaggi i cui scopi sono sconosciuti a molti.
C’è sicuramente un’intreccio profondo tra la politica (partiti politici e uomini politici) e i cosiddetti dirigenti individuati per governare il Palazzo. In questo intreccio un peso rilevante c’è l’hanno anche uomini che hanno o hanno avuto trascorsi con la magistratura ordinaria. Non so quanti di voi sanno come sono composte le varie “giustizie” sportive a tutti i livelli previsti tra lega calcio, FIGC, Coni e quant’altro. Chi ha voglia di scoprirlo oggi sul web è possibile farlo, allo scopo di averne conoscenza. Ebbene in parecchi casi si è capito che alcuni giudici/magistrati hanno un doppio ruolo (solo in Italia si eccelle con queste invenzioni), ossia presiedono la giustizia sportiva, poi si scopre che presiedono anche un ruolo importante nella giustizia ordinaria! Infatti per alcuni processi svolti, si è assistito a sentenze emanate da tal giudice in sede sportiva, poi confermate in sede ordinaria dallo stesso giudice nel momento in cui qualcuno aveva fatto ricorso per capire o avere un parere sull’opposizione presentata.
Sia chiara, non dico questo per fare polemiche, semplicemente per confermare quanto sia estesa e ingarbugliata la “matassa” che lega un’insieme di persone nel calcio di oggi. Se a questo aggiungiamo “attori” che dovrebbero essere sopra le parti, ma dai loro comportamenti sembra siano “servette” di questo sistema di cui alimentano giustezze o strali su chi osa provare a divincolarsi da questo sistema, ecco che cominciamo a capire che il tutto è ormai talmente impantano dall’essere riusciti a far crescere un mostro la cui riforma appare come impresa impossibile.
A questo aggiungiamo le società di calcio con tutti i loro difetti e i loro stravaganti presidenti. Se volete possiamo cominciare dal Presidente della squadra per cui faccio il tifo, vi invito però a non trascurare quei personaggi molto particolari che questo Palazzo governano a colpi di porcate inaudite, forti delle loro armi di ricatto di quei personaggi di cui ho parlato prima! Nel senso che i politici e chi il calciolo governa per davvero, permettono parecchio a quei personaggi che ne combinano più che Bertoldo purché non mettano in dubbio il controllo supremo che loro hanno di questo calcio. Infatti chi non lo avesse capito, il controllo è di natura economica (lo stesso Bocca parlando di Mancini osserva che per lui è complicato rinunciare allo stipendio che percepisce e i bonus di cui lui stesso decide). Oltre alla natura economica c’è il vero controllo ancor più importante, quello esercitato sui tifosi, le persone cioè che i soldi li cacciano per davvero con abbonamenti alle pay tv o allo stadio o spendendo denaro per tutto quello che offre il contorno mercataro del calcio. Il controllo delle persone non è cosa da poco, i legami tra ceti gruppi politici e ceti Ultras è storia in questo paese. Le attività di certi gruppi poi si estendono in questioni che con il calcio poco hanno a che fare (il web racconta parecchie cose a questo proposito), e a questo proposito parecchio ci sarebbe da chiedersi del perché a costoro sia permesso di combinarne di tutti i colori e nessuno viene mai punito, misteri italiani!
Vengo dunque all’ultima parte di questo lungo ragionamento.
Come funzionano oggi le scuole calcio? Per davvero ne siamo a conoscenza?
Quanto costa oggi portare un ragazzo/ragazza a scuola calcio?
Rispondendo seriamente a questa domanda si riesce a capire la ragione per cui le società di calcio che i soldi li devono mettere, hanno preferito mettere in piedi un sistema che “pesca” i possibili nuovi talenti praticamente in tutto il mondo.
Se viceversa si vuole ragionare per davvero potremmo provare a far si che l’insieme produca risultati soddisfacenti per quello che desideriamo e non per far arricchire qualche dirigente da strapazzo.
Cominciamo da quello che io considero un “ragionamento da fare”.
Come possiamo immaginare un quadro d’assieme che possa dare i frutti sperati?
Dall’inizio, dando importanza a chi il calcio lo conosce soprattutto, cioè le squadre di calcio.
Azzeriamo dunque i Palazzi e ragionando con la politica ( governo e anche partiti all’opposizione) e le società di calcio. Immagino che in ogni Regione del nostro paese ci siano squadre di calcio professionistiche e semi-professionistiche, l’idea e di far incontrare le società con la scuola, a cominciare dalle elementari sino ai licei (alla soglia dei diciotto anni). Introdurre nelle scuole la possibile (come succede negli Stati Uniti) borse di studio che aiutino soprattutto gli studenti più bisognosi, a fare sport/studiando. Per poterlo fare, servono allenatori, preparatori atletici e medici, in grado di rendere possibile questo percorso. Con la partecipazione dei ragazzi a questa iniziativa, possono iniziare campionati scolastici, cittadini, regionali, e alla fine monitorando i giovani atleti, osservati anche dalle società calcistiche, si possono formare i nuovi giocatori del domani.
Un’idea del genere, considerando la partecipazione attiva di genitori, amici e tutto quello che potrebbe generare, potrebbe diventare un movimento nuovo in grado di spazzare via procuratori, faccendieri e tutti coloro che ingiustamente sottraggono risorse al movimento calcio ingiustamente.
A mio modo di vedere, con risorse indirizzate in un modo più efficace, si può immaginare una svolta per davvero epocale nel mondo dello sport.
Mi pare ovvio che i nuovi “vivai” o scuole calcio, possono essere concepite in un modo del tutto nuovo , almeno per il nostro paese. In questo modo le società professionistiche, ogni anno sarebbero “attratte” da questo lavoro esteso nel nostro paese, e in ogni Regione alla fine di ogni anno, potrebbero esserci innesti fruttuosi per ogni squadra.
Tutti ne avrebbero un ritorno, sapendo di aver contribuito a diffondere lo sport in maniera diffusa, permettendo a tutti i ragazzi di poterne far parte, senza dover “pagare” scuole calcio senza neppure averne frutti.
Questa logica vale per il calcio perché lo conosco, ma potrebbe valere anche per altri sport popolari di cui l’Italia dimostra di saperci fare, in poche parole facciamo in modo di investire per davvero nei nostri giovani dando loro la concreta possibilità di “dimostrare”. Certo, molti non riusciranno, nondimeno avranno partecipato ad una “formazione” i cui valori rimarranno dentro i loro cuori, e capiranno che insieme ad altri si possono raggiungere risultati.
Gli effetti per la società? Saranno indubbiamente positivi. Ci saranno più ore scolastiche, forse l’alimentazione dei nostri giovani potrà essere monitorata a scuola. Le famiglie potranno, da un lato, occuparsi del lavoro, dall’altro potranno seguire i ragazzi in un modo nuovo, seguendoli in questa formazione nuova che sarà indubbiamente diversa.
Questa è una sintesi di quante cose si possono discutere parlando di riformare il calcio, come si evince da parte mia non c’è spazio alla polemica futile e becera, casomai la voglia di voltare pagina e di immaginare un paese diverso.
Pero’ queste analisi sociologiche non spiegano come mai 9 mesi fa “abbiamo vinto noi”, come direbbe Repice.
Tra l’altro non “alla Allegri”, anzi alla Rehhagel, ma col gioco che quasi tutti osannano (che, pero’, non ha piu’ funzionato senza uno stato psicofisico ottimale: un paio di granelli di sabbia e il motore ha fuso).
Chi dice che abbiamo avuto bisogno dei rigori tralascia che, intanto, se ai rigori ci arrivi vuol dire che non hai perso e quindi almeno vali il turno che hai giocato.
Poi, abbiamo fatto la finale in trasferta, abbiamo beccato gol dopo un minuto da un brocco che ha segnato 3 gol in tutta la vita e, con arbitraggi meno casalinghi avremmo forse fatto la finale con la Danimarca. Certo i supplementari con l’Austria e i rigori con la Spagna.
Pero’ anche magnifica Francia del 1998 passo’ ai rigori con noi, dopo aver avuto bisogno del golden gol in casa contro il Paraguay al turno precedente. Per non parlare di Agentina Peru’ 6-0. Molte vittorie a quei livelli passano attraverso alcuni momenti di fortuna sfacciata, altrimenti vince un altro.
Inoltre venivamo da un ciclo impressionante di vittorie, nel quale erano stati battuti tutti i record. E tutti piu’ o meno concordavano che dopo tanti anni si vedeva finalmente un centrocampo all’altezza proprio come talento. Un caso anche quello?
Alla fin fine ci sono una sessantina di italiani che giocano in A, un’altra decina all’estero in squadre ottime o decenti e una squadra la fai. I giocatori per battere in scioltezza almeno la Macedonia li abbiamo.
A me pare quindi che siamo andati a casa per un semplice problema di squadra, non di sistema paese. Per imborghesimento, del CT in primis nelle scelte e di alcuni gocatori poi, come testimoniano alcuni errori incredibili di supponenza; per un ricambio generazionale ritardato necessariamente fino all’Europeo che, allentata la tensione, ci e’ arrivato addosso tutto insieme; per una serie di infortuni che ha colpito i giocatori chiave dell’Europeo; e, in ultimo, perche’ la palla e’ rotonda e in un paio di partite (Bulgaria in casa e Svizzera fuori, rigore a parte) ci ha detto pure male.
Non giocano per strada perché se lo fanno arrestano i genitori o gli fanno una mega multa.
Viviamo nell’Italia dei divieti
Ma perchè, in UK, in Germania, in Francia, in Spagna e in Portogallo … i ragazzini giocano forse in strada, sbucciandosi le ginocchia sull’asfalto.?
caro amico, se non capisci il significato de: giocano per strada…”, credo che sia complicato entrare in argomento.
Comunque, con questa citazione intendo dire che oggi i giovani, grazie al “benessere” che molte famiglie sono in grado di offrir loro, e grazie ad una diversa concezione/abitudine nell’impartire l’educazione da parte delle famiglie moderne, ci ritroviamo con ragazzi “pigri” , molto molli nel voler realizzare traguardi, attratti magari da altri obbiettivi. In poche parole per davvero tanti anni fa il calcio era lo sport per eccellenza, capace di attrarre tantissimi giovani, direi in tutta Italia. Oggi gli interessi sono cambiati ed è sufficiente guardare al di la del calcio per capirlo. I nostri giovani mostrano grande entusiasmo in altri sport: Jacobs, Tamperi, la Pellerini e a tanti altri. protagonisti in sport che non sono il calcio. Non inganni la vittoria dell’Europeo, guardare le formazioni per rendersi conto delle differenze, senza dimenticare l’ossatura centrale della squadra che vinse l’Europeo. Se aggiungiamo la difficoltà per i ragazzi più disagiati economicamente, di poter frequentare una scuola calcio decente, ecco che si riesce a capire l’essenza del mio messaggio. Quando ero giovane si poteva frequentare le scuole calcio che erano l’eccellenza senza doversi preoccupare di dover pagare. Personalmente ho potuto frequentare la scuola calcio del Torino senza problema alcuno, in quegli anni le società calcistiche anche ai massimi livelli avevano a cuore i giovani e permettevano loro di provare a dimostrare di valere, oggi scuole calcio scalcinate, che nella loro storia non hanno mai prodotto nulla, la prima cosa di cui si preoccupano e chiedere soldi alle famiglie, inutile dire che molti devono rinunciare in partenza. Concludo dicendo che tanti anni fa c’era fame vera, e i giovani lottavano per “arrivare”, non solo nel calcio!
Scusa, ma il tuo ragionamento mi sembra un po’ contraddittorio… prima dici che i ragazzi, per fortuna, hanno maggior benessere economico, poi dici che non ci si può permettere l’iscrizione ad una scuola calcio.
Per la mia esperienza personale ti posso dire che iscriversi ad una scuola calcio adesso costa più o meno come qualsiasi altro sport.
Solo nel rugby in alcuni paesi riescono a tenere rette più basse, perché si appoggiano molto di più al volontariato, ma appena passi in una società un po’ più grande siamo sempre lì… il costo è intorno ai 50 euro al mese, che mi sembrano comunque soldi ben spesi e alla portata di quasi tutti.
Anch’io all’epoca giocavo praticamente gratis, ma erano altri tempi.
in UK giocano in spiaggia a piedi nudi come Eusebio!
Infatti non vincono dal 1966!
Davvero, si sbrodolano tanto con la Premier, la gente di tutto il mondo, pure gli inuit, vanno in orgasmo per loro … e poi, in realtà, con la Nazionale non hanno sostanzialmente vinto una benemerita mazza, a parte i truffaldini mondiali casalinghi…
Ma che vadano a ramengo.
Dai filmati dell’epoca che ho visto, era veramente una bestia!
In senso positivo, intendiamoci…
🙂
https://www.tuttomercatoweb.com/editoriale/fossero-nati-in-italia-mbappe-e-lukaku-non-avrebbero-potuto-vestire-la-maglia-della-nazionale-se-la-figc-non-combatte-vere-battaglie-politiche-il-calc-1663216
Bellissimo articolo. E a queste considerazioni se ne possono aggiungere altre varie ed eventuali (il razzismo negli stadi, gli stadi, la mentalità da bottegai di bassa lega dei cd imprenditori del calcio, e chi più ne ha più ne metta).
‘Nce vedimme
Immobile titolare della nazionale durante la quale abbiamo fallito due mondiale insieme a Insigne e’ il prototipo di un grande giocare al quale mancano gli attributi e la personalità..
fanno bene dove non vengono discussi…
Naturalmente la colpa non e’ tutta loro ma se molti infieriscono sul centrocampo io ritengo l’attacco il nostro guaio più grande..
Fderico Chiesa e’ uno dei pochi che poteva giocarcela anche nelle vecchie nazionali..
vorrei anche spendere due parole sul come siamo arrivati a giocarci una partita contro la Macedonia totalmente impreparati,senza nessun piano di riserva solo con le solite chiacchiere…e questo e’ uno dei più gravi errori di Mancini che dopo aver vinto l’Europeo ha inanellato errori su orrori dando priorità ai giocatori di quell’europeo nonostante la scarsezza di forma e chiudendo gli occhi su tutte le novità…
Come e’ imperdonabile aver fatto battere due rigori di fila a Jorginho reduce dall’errore in finale..
presunzione che paga tutto il popolo italiano..
dimissioni sono il minimo e di quell’altro prestanome di Lotito specchio di una mediocrità della quale siamo infangati fino su i capelli….
Ci siamo arrivati perché si è rotto Chiesa, l’unico che riusciva a saltare i blocchi difensivi avversari. Se poi fai a meno anche di Spinazzola, la nostra capacità di sorprenderli è pari a zero, nonostante Veratti.
Caro Bocca, ho letto i suoi accorati input, i suoi consigli al duo Mancini-Gravina: “almeno fate finta di dimettervi, tanto qualcuno che si straccerà le vesti c’è di sicuro e ,,,tutto torna come prima”!
E io cosa devo dire? Anni meravigliosi!
È incredibile: fuori dal Mondiale facendo anche peggio di Ventura e pare come niente fosse.
Mancini genio, Gravina innovatore (di che poi …), i calciatori senza alcun imbarazzo (salvo lordare lo spogliatoio).
C’è di peggio di cui occuparsi, purtroppo, e magari l’indifferenza è la migliore risposta.
Ma per un attimo mi astraggo dal contesto drammatico e mi rifugio nella farsa-Italia pallonara. Il grande Arpino dedicò il suo ‘Azzurro tenebra’ alla Nazionale eliminata nel 1974 nonostante premesse e squilli di tromba. Nel ‘70 pomodori al rientro malgrado il secondo posto.
E ricordiamo quali fossero i nostri calciatori: Mazzola, Rivera, Riva, e il plateale gesto di Chinaglia.
Ora nulla, nessun tifoso a manifestare civilmente il proprio disgusto per una manica di pippe.
La deriva televisiva ci va sommergendo, e la politica calcistica l’accompagna ottundendo i residui sensi.
Vivai, giocatori giovani da crescere, analisi sociologiche su quando giocavamo per strada e non pagavamo per velleitarie scuole calcio al ribasso, pulizia morale, bilanci da ripulire e proprietà oscure, i procuratori onnivori e la maledetta legge Bosman: chi più ne ha più ne metta. Poi ci ritroviamo d’incanto i Malagò, gli intramontabili Abete, magari riesumiamo Sordillo …
Ma un bagno di modestia non sarebbe copiare chi fa meglio?
O anche cominciare a legare le retribuzioni al rendimento?
E con stock-options sulle azioni societarie ci si impegnerebbe di più?
Scusate il pippone vetero qualunquista, ma come in politica pare che al peggio non ci sia fine …
mi sa che tu le partite che giocava la Nazionale ai tempi di Ventura non te le ricordi proprio… Mancini ha sicuramente fallito e fatto tanti errori, ma qualche anno fa una partita del genere l’avremmo giocata cercando di non prendere gol per andare ai rigori.
Ventura non ha vinto l’Europeo. Fare peggio di lui è impossibile
q
Rispondendo a un utente ho scritto che non mi piacciono i giocatori stranieri in Nazionale – un tempo si chiamavano oriundi e non hanno mai portato grandi fortune, da Sivori ad Amauri – e che non capivo il senso di convocare e addirittura far scendere in campo un giocatore qualunque come Joao Pedro che, insieme a Luiz Felipe, ritengo non abbia alzato di nulla la qualità complessiva dell’attuale Nazionale.
Un tizio che sembra convinto di possedere la Verità, unica e indiscutibile, e che si diletta a studiare perfino gli xG, avendo evidentemente molto tempo a disposizione, ha scritto, peraltro neppure rispondendo a me, che certi discorsi si devono lasciare a Salvini. Ora, non so cosa c’entri Salvini con quello che ho scritto, e lo considero un insulto sanguinoso, temo che siamo al trionfo della scemenza vacua.
Resta il fatto, caro @Fabrizio, che dovresti a mio avviso selezionare con maggiore attenzione i post, perché oltre a quelli con insulti di vario genere e tipo, che dopo un po’ annoiano pure parecchio in quanto ripetitivi, sarebbe opportuno cestinare anche quelli che manifestano una quota troppo elevata di stupidità. Anche per fare una cortesia a chi ha messo nero su bianco la classica voce dal sen fuggita…
Si calmi, si rivolge a me credo. Voglio subito chiarire che non avevo mai sentito parlare di xG prima che il finissimo @zzzi se ne occupasse e ce li accatastasse sul blog, se la veda con lui, a giudicare dai fluviali post che ci sottopone, deve avere molto più tempo di me. Secondo, che non possiedo nessuna Verità rivelata, mai stato interessato nemmeno a quelle degli altri. Terzo, che col signore in questione ho avuto una piccola discussione circa la “eccellente partita disputata dai giovani Mancini e Bastoni” (giuro) contro la Macedonia del Nord. Quarto, che non sono disponibile a flame social, nemmeno con chi vorrebbe la selezione – non è dato sapere secondo quali criteri – all’ingresso del bloooog, eventualmente mi adeguerò alle disposizioni del dottor Bocca. Quinto ed ultimo, al signore sopra, che cerca di far passare la versione del “Rispondendo a un utente ho scritto che non mi piacciono i giocatori stranieri in Nazionale…”, ripropongo esattamente come si è sviluppata la discussione a cui si riferisce, con la sola aggiunta di un mio commento in calce.
Ognuno è libero di giudicare. Buona notte.
Mordechai
Rispondi a rd1959
Ringraziare Joao Pedro per cosa? Manco ha sudato…
rd1959
Rispondi a Mordechai
Per la disponibilità. Io sono contrario a tutti gli stranieri che, con mille sotterfugi, si fanno giocare in Nazionale. Ma, francamente, non capisco la necessità di convocare Joao Pedro e Luiz Felipe, due giocatori modesti che certamente non innalzano di un centimetro la qualità della rosa. Non posso pensare che in serie A non si possa trovare un difensore italiano migliore di Luiz Felipe.
Dab
Rispondi a rd1959
scusa ma con Joao Pedro proprio non c’è stato nessun sotterfugio, è italiano per matrimonio da tempo.
astainvista
Rispondi a Dab
Infatti, ‘ste cazzate*** lasciamole a Salvini.
*** ‘ste cazzate – quelle di considerare ITALIANI col SOTTERFUGIO coloro che per diritto, peraltro il più bello e spontaneo che esista, sono diventati tali senza nemmeno richiederlo. Mia moglie olandese, per dire, è diventata italiana sposandomi e parla italiano anche meglio, molto meglio, di Salvini.
è vero: hai un sacco di tempo da perdere!
No. Anche se pensi che soccorritor non porta pena, clickando sui nick, si evince che a “perdite di tempo”, vinci tu 225 a 40. Buona giornata
Precisazione doverosa, la tua; tanto per fare un nome : Fiona May.
Mica era nata a Carugate o Campobasso … poi ha acquisito la cittadinanza italiana dopo aver sposato Iapichino.
E mi pare, per inciso, che ci abbia dato anche parecchie soddisfazioni, o no?
O vogliamo parlare, anche per lei, di sotterfugi?
Basta semplicemente ignorarli…
censurare l’elevata stupidità…
e chi decide il livello di stupidità dei post? Bocca? e in base a cosa? a me basterebbe che si rimanesse su toni civili, le stupiditá di alcuni paiono perle ad altri, sopratutto se si parla di/tra tifoserie…
Tempo fa ( diciamo tre anni fa ) Renato propose a Fabrizio di censurare gli interventi dei milanisti che insistevano a difendere l’operato della società e le prestazioni dei loro giocatori, a suo autorevole dire, tra un sorrisetto sardonico e l’altro, erano troppo stupidi perché non riuscivano a vedere l’evidenza della mediocrità di quella squadra che non sarebbe sicuramente andata da nessuna parte, e quindi quegli interventi a difesa erano indegni del blog… tutto questo mentre, sempre secondo lui, la Roma prendeva regolarmente a pallate le altre squadre… tre anni dopo sono passati i fatti ad asfaltare tutto… e magari tra poco, con un po’ di fortuna, ci si passa pure sopra il sale come facevano gli antichi romani. Probabilmente sa che @astainvista è milanista, e quindi gli è accidentalmente caduta la mano sul fondello della pistola… o gli è rivenuta in mente la vecchia teoria… ma non è lo stile di Fabrizio, quindi possiamo stare tranquilli.
Certo che se Immobile, nella sua carriera, avesse avuto il Mancio come allenatore, si sarebbe ritirato dal calcio già da dieci anni oppure farebbe il terzino in qualche squadra dilettanti.
Non è una questione di simpatie o antipatie, per quelle ci sono i tifosi,
mentre un allenatore, e poi qui stiamo parlando di un commissario
tecnico, che è ben diverso e cioè un selezionatore dei migliori giocatori di una nazione , non può basarsi come Lei dice Signor Iannelli sui suoi umori personali , su quanto gli stia simpatico o meno un
calciatore. Immobile è della Lazio la
mia squadra del cuore che seguo dal 1970. Ho visto giocare con questa maglia e per decine e decine di volte centravanti italiani come Long John, Bruno Giordano,
Beppe Signori, lo stesso Bobo Vieri
anche se quest’ultimo ha indossato
la maglia biancoceleste per un breve periodo e tutti questi erano di un livello molto superiore ad Immobile ; l’attuale bomber laziale
ha una tecnica piuttosto scarsa, le sue uniche qualità sono la bravura
nello scattare in profondità quando viene servito in un certo modo ed ha a disposizione dei larghi spazi,
negli spazi stretti è praticamente inutile poiché ha una tecnica approssimativa, un certo fiuto del goal ed un buon tiro di destro, di sinistro è scarso e di testa non è granché. Giorgio Chinaglia comunque aveva un tiro che Immobile se lo può solo sognare di notte , una grande potenza ed una
tecnica non eccezionale ma comunque superiore a quella di Immobile. Una volta, contro il Milan tirò una cannata sotto la traversa che lussò due dita al portiere rossonero Belli, mi ricordo ancora come se fosse ieri quel tiro micidiale. Anche Bruno Giordano
aveva un grandissimo tiro unito ad
una grande rapidità d’esecuzione,
simile a quella di Romario ed aveva
una tecnica eccelsa, una grande visione di gioco tanto che poteva essere utilizzato tranquillamente da trequartista ; Maradona, non uno qualsiasi, lo descrisse come il
giocatore italiano più sudamericano con cui avesse mai giocato. Rimasi impressionato da ragazzo quando , assistendo ad una partita in tribuna Tevere, vidi
Giordano che con una rapidità d’esecuzione impressionante sferrò un gran tiro che fulminò il grande Ricky Albertosi. Beppe Signori è venuto alla ribalta con il Foggia di Zeman avendo come compagni nel trio d’attacco Rambaudi a destra e Baiano punta centrale, Beppe giostrava a sinistra, ma anche dopo ha dimostrato tutte le sue grandi qualità e cioè un’ottima
tecnica, un gran dribbling , bravo nel servire i compagni , dotato di un gran tiro di sinistro ed inoltre ottimo nel tirare le punizioni e nell’esecuzione dei calci di rigore.
Bobo Vieri era fortissimo di testa,
dotato di un gran tiro di sinistro potente e preciso e bravissimo in
acrobazia, nei colpi al volo; non aveva una tecnica eccelsa ma era molto potente e dotato di una grande accelerazione, di un ottimo scatto in progressione , caratteristiche queste che aveva in comune con Chinaglia.
Anche Immmobile, così come Signori ha avuto Zeman come allenatore, lui è salito alla ribalta giocando nel Pescara, insieme ad Insigne che giostrava sulla sinistra
nel trio d’attacco e con Verratti a centrocampo nel 4-3-3 di Zeman.
A differenza di Signori però che ha
ben figurato dappertutto, Immobile ha dimostrato nel Dortmund ed in Nazionale le sue limitate qualità , non essendo in grado di ben figurare in squadre che attuino un
gioco diverso dall’unico che possa sfruttare le sue caratteristiche migliori, che sono solo quelle che ho ampiamente descritto più sopra.
Anche se avesse avuto Klopp…
La terribile brutalità dei fatti, per la verità, afferma cose diverse, che vanno oltre le simpatie e le antipatie. Ciro Immobile gioca regolarmente in Nazionale da otto anni e, cosa abbastanza incredibile, ha già al suo attivo la bellezza di 55 presenze, che un tempo erano prerogativa dei grandi campioni. Purtroppo ha segnato in Nazionale, con i diversi CT che la Nazionale ha avuto dal 2014 a oggi, solo 15 gol. Se andiamo a vedere a chi li ha segnati, questi gol, si capiscono molte cose, e temo di doverle scrivere, Iannelli, che Roberto Mancini non c’entri nulla: a parte un gol all’Olanda in un’amichevole, e il gol alla Svizzera nell’ultimo Europeo, dove ha solo spinto il pallone in rete al termine di una bella azione corale e un’altrettanto bella conclusione di Spinazzola, Immobile ha segnato in Nazionale a Israele (2 gol), Macedonia (2 gol), Armenia (2 gol), Liechtenstein, Albania, Finlandia, Irlanda del Nord, Lituania, Repubblica Ceca e Turchia.
Ciro Immobile è un centravanti dotato di una tecnica molto scarsa, ma di ottima predisposizione al sacrificio e di un buon fiuto del gol. Però ha bisogno che la squadra giochi in modo da nascondere i suoi difetti ed esaltare le sue qualità. Non a caso ha fatto bene nel Pescara di Zeman, nel Torino di Ventura e nella Lazio di Inzaghi e Sarri, che avendo delle rose complessivamente modeste hanno finalizzato il gioco sulle caratteristiche di Immobile. Ma la Nazionale italiana, che comunque rappresenta il meglio disponibile, non può scegliere i nomi da far giocare e come farli giocare in funzione di Ciro Immobile, lo puoi fare se hai CR7 o Messi, non per Immobile. Quindi in qualsiasi Nazionale, con qualsiasi CT, è destinato a non incidere e a segnare poco.
“Ciro Immobile è un centravanti dotato di una tecnica molto scarsa, ma di ottima predisposizione al sacrificio e di un buon fiuto del gol.”
Se Mancini fosse d’accordo con lei sullo scadente tasso tecnico di Immobile, mi chiedo per quale motivo continua a considerarlo centravanti titolare della Nazionale piuttosto che cercare un’alternativa più consona a quello che lui vorrebbe da un centravanti. Non ha alternative?
Un buon allenatore di club, in ogni ruolo, ha molte meno alternative in termini di rosa limitata rispetto a Mancini ma, come le nostre belle nonne, con quello che gli passa il convento, riescono a mettere a tavola un piatto mangiabile cercando le giuste sinergie fra ingredienti e gioco.
“Però ha bisogno che la squadra giochi in modo da nascondere i suoi difetti ed esaltare le sue qualità.”
Appunto! È proprio quello che fanno le nostre belle nonne. Mancini riesce a farlo fino ai 16 metri avversari. In quella zona, invece, crea solo un affollamento fra centrocampisti, attaccanti e perfino difensori che intasano. Schemi d’attacco che non hanno una logica se non quella del rimpallo favorevole. Il calcio è geometria, partendo però da un assunto immodificabile ovvero il rettangolo di gioco non è dilatabile.
In ogni caso, fermo restando che i “se” e i “ma” non cambiano l’accaduto, “se” fosse vero che “se” non avessimo sbagliato quei rigori staremmo parlando d’altro, è sicuramente vero, invece, che abbiamo perso in casa con la Macedonia e su questo non ci sono alibi che tengano.
Leggevo poco fa che Gravina sta addirittura cercando argomenti che possano convincere Mancini a restare. Tranne che in Italia, i cimiteri sono pieni di gente che si riteneva insostituibile.
Mancini è da quando è arrivato che la cerca una alternativa a Immobile. Semplicemente non la trova!! se è arrivato persino a pensare al ritorno di Balotelli vuol dire che le sta vagliando tutte le possibilità. Purtroppo i vari Raspadori e Scamacca non sono certo dei giovani Messi o CR7. “Purtroppo”, per Mancini, Immobile in campionato fa benissimo e non ci sono altri che danno l’impressione di fare meglio di lui. Negli anni 80 le classifiche capocannonieri le vinceva un tal Roberto Pruzzo, che non ha mai praticamente giocato in nazionale, dove però giocavano gente del calibro di Rossi e Altobelli.
@Maxx, vogliamo dirla tutta? Mancini (che se resta non mi spiace, tanto non è che ci sia chi possa far di meglio) si è trovato a dover scegliere tra l’usato sicuro, si fa per dire, di Immobile e altre scelte per le quali, in caso di sconfitta, avrebbe subito un linciaggio vero (perché in realtà non è che ci sia stato un attacco così tanto virulento, come nel caso di Ventura, meno colpevole di lui, che ha perso con la Svezia, una squadra di calcio, con una formazione fatta dai senatori). Immagina, ad esempio, se avesse fatto giocare Balo, che non avrebbe fatto peggio di Immobile, e avesse perso: ci sarebbero state le interrogazioni parlamentari. E vale anche per Raspadori dall’inizio o Scamacca o chi vuoi. La realtà è che Mancio ha avuto fifa, da una parte e dall’altra ha sottovalutato gli avversari. Sai cosa? Se ci fosse stato Allegri, con la sua halma, sarebbe finita diversamente, perché non ci saremmo ammucchiati nell’area avversaria attaccando come forsennati. Magari avremmo perso ugualmente, ma ai rigori.
Secondo me ai rigori avremmo vinto invece… con i giocatori che abbiamo possiamo SOLO vincere ai rigori… tranne rare eccezioni se ci sono alcuni giocatori e sono tutti in forma. altrimenti siamo una squadra da pareggio, con chiunque…
Se Mancini l’avesse impostata dall’inizio per andare ai rigori sia con la Macedonia che con il Portogallo magari ce l’avremmo potuta fare.
@Leo 62, chissà… mi pare che Gigio sia in fase involutiva. Il PSG non gli ha giovato. Comunque erano clamorosamente scarichi un po’ tutti, mentalmente.
La tua disamina é purtroppo, reale, impietosa e triste. Mi chiedo, da allenatore di una squadra di junior (10-12anni), come fare a far crescere dei buoni attaccanti. Me lo chiedo perché a 12 anni già si riconosco dei profili ma poi …. possibile che infortuni, allenatori sbagliati, demotivazione riducono il parco attaccanti in italia a i minimi termini?
Ciao, infatti é così, a Ciro Immobile state concesse un’infinità di occasioni per convincere in azzurro, non c’è mai riuscito, ricordo solo tante sue goffe prestazioni, anche contro avversari di tutto comodo.
L’impegno ce lo mette, nulla da eccepire, però a certi livelli è davvero impresentabili, solo con la Lazio e solo in campionato va forte (il nostro campionato…), per il resto brutte prestazioni nelle Coppe e tanta “tappezzeria” a Dortmund e Siviglia. Ci sarà un motivo…
sì, vabbè, avevo promesso di astenermi dal bloggare e lo manterrò, almeno per altri sette giorni, ma non posso non fare questo post per rimarcare che:
avevo pronosticato il linciaggio di Mancini;
siamo il Paese delle Controriforme e Riforme non sia mai, da quando ne sentiamo ciarlare senza farle? nel nostro piccolo campo da quando si parla di ridurre il numero di squadre? da quando gli stessi figuri si avvicendano nelle poltrone?
non partecipare al prossimo mondiale non mi fa troppo male: dopo averne visto due vinti mi mancava un Europeo (sfiorato con il gigante Zoff fatto subito dopo fuori dal nano di Arcore): grazie Mancio;
divertito per l’analfabeta digitale (fosse solo questo) che non ha capito che si può vedere come il Nick con spollicia su i post di Nick senza (e se tanto mi dà tanto Nick senza spollicia su i post di Nick con): patetico;
passo e chiudo;
Linciaggio?
ma dove?ma quando?
potevi mantenere
non può causa incontinenza e mancanza di pannoloni
In merito al linciaggio di Mancini regolarmente accaduto anche sul blooog, e anche da te previsto @don’t feed the Nick, è vero che, ad un certo punto, è seccante avere sempre ragione?
Potresti spiegarti un po’ meglio , sai io sono anziano .
tranquillo @convenevole, siamo alle solite, un pinguino crede di essere un animale intelligente e ha scambiato il bancone di questo bar per una cattedra e vuole farci la lezioncina sul come bisogna loggarsi correttamente cosa che, a quanto sembrerebbe, ha capito solo lui. Non contraddirlo, anzi, fagli credere che abbiamo portato una corona di fiori sotto la sua statua ad Ajaccio.
Si be a be .
Rispondo per mio padre.
Sono quello che lui definisce “quel torinista di mio figlio”, in realtà tifo blandamente per il Toro, il calcio non è che mi interessi molto, seguo questo blog per poterlo sfottere un po’ per i suoi post.
Suppongo tu non capisca i Nick con e senza: è semplice, lo stesso utente si collega a volte come Nick con avatar (l’immagine che compare accanto al nome) e a volte senza.
Se clicchi sopra l’immagine si apre una finestrina che mostra i post fatti e i pollici dati in su o in giù, inoltre c’è un’ulteriore voce: Vedi tutte le info, se ci clicchi sopra si apre una finestrina più grande dove Voti mostra a quali post si sono dati.
Nel caso di Nick con immagine si vede che ha dato pollice su a post di Nick senza immagine e pollice verso a quelli di mio padre e di altri che gli sono antipatici.
I voti dati da Nick senza non si possono vedere, suppongo perché non si è, come me, loggato come iscritto.
Statemi bene e considerate che è solo un gioco, non prendetevela tanto.
caro ragazzo ormai sei grande ed è ora che qualcuno ti dica chi è il tuo vero padre. E’
“Cecco, il nipote del fornaio sotto casa, un orrendo butterato di 26 anni con il culo molto basso e un alito agghiacciante tipo fogna di Calcutta”
ma sempre meglio del pinguino che passa il suo tempo in questo bar ad ubriacarsi e a molestare gli altri avventori.
PS se puoi spiegarci ancora la teoria dei pollici perchè non l’abbiamo capita
Se pensi di far ridere offendendo, ti sbagli di grosso… solamente ti (s)qualifichi per quello che sei
esagerato !!! Era solo una battuta di in vecchio film di Fantozzi ma tu sei passato direttamente dai cartoni animati ai pornazzi quindi che te lo dico a fare.
il fatto più tragico è proprio quello: non è nemmeno in grado di rendersi conto d’essere solo un patetico coglione.
e non si sa se più coglione o più patetico, bel match…
Ciccio tu mi fai sempre più paura
Grazie per la spiegazione , come ben sa l’amico Esorcista (che Dio lo benedica ) non sono portato per la tecnologia .
caro convenevole alle tue preghiere aggiungi anche le mie giaculatore
Caro little pinguino
Scommetto che il tuo presunto padre ti ha trasmesso solo il suo pessimo modo di scrivere infatti ci hai soiegato malissimo quello che lui voleva scrivere. Riferisci al tuo paparino che non ci onteressa sfirzarci di capire quello per cui non c’è nulla da capire e poi aiutalo a fare i diagrammi di flusso della sua vita perché quando li fa da solo entra drammaticamente in loop.
Tu, invece, scrivi veramente bene, cipollotto.
provo ad imitari ma, salvo miracoli, è impossibile un po’ come quando tu provi a fare il simpatico.
non si possono cancellare piú i post?
Mai provato a fare il simpatico, io sono simpatico.
Esattamente come tu sei un cipollotto.
Vieni comunque benone in video, many compliments.
Ciao, cipollotto.
mai quanto te simpaticone di un Giletti (brutta copia)
“Don’t feed the Nick” ahahah. Pinguino e gran fenomeno da baraccone, almeno cambia nick.
Il fallimento azzurro per te assume i contorni di un fallimento marrone.
Ora vado a cronometrare i tuoi sette giorni di astensione ma temo che, ahimè, prevarrà la tua incontinenza ( al netto dell’ora legale che fa tremare i gobbi)
Bocca, so che siamo fuori dal mondo, eh…
Ma, secondo lei… al Napolista l’hanno fatto sentire a Pecoraro l’audio VAR de Ranocchia-Belotti…?
Sono anni stra-meravigliosi (cit)
Ma che scherzi… aspettano di arrivare secondi ad un paio di punti e festeggiare insieme lo scudetto ”fatto di calcio onesto e spettacolare”.
Sulla Gazzetta online devi scrollare fino a farti male per trovare la notizia… ma dell’audio niente, non è mai esistito (questo si)…
Puro spettacolo.
OT: scusatemi tutti se interrompo questo “chianto ‘a Matalena” (tipica espressione napoletana che si traduce “pianto della Maddalena” e che si riferisce alle condizioni di grande tristezza, di profondo dolore, di quell’angoscia simile a quella che patì Maria Maddalena, sorella di Marta e che prende il nome da Magdala, centro sul lago Tiberiade, alla vista del Cristo morto) per parlare di tutt’altra cosa particolarmente emozionante e commovente per tutti noi tifosi napoletani (almeno per me lo è). E’ ben noto che “Ciro” è l’affettuoso appellativo con cui i tifosi napoletani hanno (ri)nominato Dries Mertens, il folletto belga che con i suoi 144 goal in tutte le competizioni è diventato il più prolifico bomber di tutti i tempi della squadra azzurra. “Ciro” ha stabilito un rapporto speciale con la città che lo ha praticamente adottato e non lo nasconde. Oltre ad essere un grande sul prato verde, ha dimostrato di essere un grande anche dal punto di vista umano con diverse iniziative benefiche in città verso i più diseredati (ben note ma che lui non ha mai pubblicizzato personalmente). Orbene, ora esiste veramente un Ciro Romeo Mertens, napoletano doc, figlio primogenito di Kat e Dries nato oggi in una clinica a poca distanza da Mergellina. Mi auguro che, per festeggiare, “Ciruzzo” abbia in serbo un paio di “pappine” per i nostri prossimi avversari (l’Atalanta). E’ probabile che “Ciruzzo” (a proposito, Ciro era anche il nome del mio nonno materno, grande cuoco, un monsù, per la precisione) non avrà il contratto confermato, ma resterà per sempre il nostro Ciro.
‘Nce vedimme
Guarda Rosario, ve benissimo basta che ve ne fanno tre loro…
Ciao Leo. Purtroppo sono solo Gianni e non Rosario. E, cmq, non ti preoccupare tanto lo scudetto lo vincete voi e questo mi farebbe anche piacere, anche perché all’OPN, nella classifica di serie A, ho messo Milan 1, Inter 2 e Napoli 3 che, a mio parere, rispecchia i valori in campo. Poi, è il campo che decide (infatti, mi auguro di essere smentito; citando un grande milanista, che ha giocato anche nel Napoli, alla frase “… e vinca il migliore” rispondeva, nella sua bellissima parlata friulana, “Speremo de no!” 🙂 )
‘Nce vedimme
Io ho il Napoli secondo e la Juventus quarta ma mi frega la Roma quinta e l’Atalanta sesta, mi sa che lì è al contrario… in realtà, come avrai immaginato, la battuta era perché vi temo molto…
Vabbeh Gianni… abbi pazienza… sto ancora sotto choc eliminazione…
Buon giorno
Gran bella notizia. Fa piacere sapere di calciatori che amano la maglia per la quale giocano e la città in cui vengono a vivere per diversi anni. Auguri a Ciro Mertens ed a Ciruzzo Romeo.
Buona domenica e saluti
Ecco quanto frega agli italiani della nazionale, questo qui pensa a Napoli-Atalanta ed al figlio di Mertens e non vedeva l’ora di farcelo sapere. Tanto lo scudetto te lo puoi scordare, goditi le ultime apparizioni di Tiroagirolo mi raccomando
Ciao. BRAVO! Ottimo commento. Sei sprecato con “questo qui”. Se fossi in te, per protesta con “questi qui”, superficiali e provinciali, eviterei di scrivere su altri thread che non trattino di massimi sistemi. Per quanto riguarda lo scudetto, siamo lì a giocarcelo, contro il parere di tutti i cd esperti e sognare non è proibito. Per quanto riguarda Lorenzinho, spero che faccia quel che deve e può. La critica è giustissima, così come per gli altri protagonisti di questa debacle, ma nonostante la campagna denigratoria che anche a Napoli si fa contro questo scugnizzo (Il Napolista, ad esempio, che, tra l’altro, ce l’ha anche con Sarri e Higuaìn), stiamo parlando di un calciatore che 4 anni fa fu indicato come il possibile salvatore di una situazione altrettanto brutta (De Rossi dixit e docet), che ha segnato uno dei goal più belli se non il più bello di tutto l’Europeo scorso (UEFA dixit) e che in carriera ha collezionato 426 presenze tra campionato, coppe nazionali e coppe europee condite da 118 goal (di cui 92 in serie A e 18 nelle coppe europee di cui 12 in CL) e da non so quanti assist e che in nazionale maggiore può vantare 54 presenze e 10 goal. Non è certo un Baggio o un Del Piero (Baggio a Italia ’90 non ci portò in semifinale in una delle Nazionali più belle e più forti mai avute e sbagliò uno dei rigori decisivi a USA ’94 nella finale con il Brasile) ma non è certo l’ultimo arrivato. Troppo condizionato, forse, da un carattere difficile, spigoloso, introverso, sicuramente permaloso.
A proposito, buona visione:
https://www.rainews.it/tgr/campania/notiziari/video/2022/03/TGR-Campania-del-27032022-ore-1400-d4483b9f-ee2f-45f3-a97d-83ce2e84e8f8.html
A partire dal minuto 8:21.
‘Nce vedimme
Che altro c’è da dire sulla Nazionale?
Secondo me tu non stai tanto bene.😈
Ma che ci vorra’ mai a qualificarsi ai Mondiali? Basta fare cosi’
Basterebbe avere un Bettega al posto di un Immobile?
fu una qualificazione molto faticosa, al ritorno l’inghilterra ci restituì il 2-0 e ci qualificammo per differenza reti grazie alle goleade contro finlandia e lussemburgo
Alla vigilia della partita di ritorno la differenza reti era tale che la qualificazione non era piu’ in discussione. Dopo avevamo il Lussemburgo in casa mentre per loro la partita contro l’Italia era l’ultima, gli sarebbe servito un 4 o 5-0 per avere qualche speranza.
Quel gol li’ per me rappresenta l’essenza del calcio all’italiana insieme a questo
altro che tikitaka
E’ vero…ma si intravedeva lo squadrone che stavamo costruendo, sul blocco di quella grande juve tutta italiana, con Benetti e Tardelli ad interdire e sfondare, Causio e Bettega incontenibili, Gentile padrone di una fascia, in attesa di Cabrini sull’altra…
e stava per farsi conoscere un certo Paolo Rossi…qui stiamo a parlare di Raspadori e Scamacca!
Ma perché per battere la Macedonia del nord non bastavano quelli che erano stati convocati? La verità è che hanno preso la partita sottogamba a partire dal Mancio che ha fatto partire titolare gente che a detta di tutti non stava in piedi. Silenziata radio-Jorginho per ovvi motivi, non c’è stato nessuno che si sia incazzato e abbia urlato che non si poteva continuare a sbagliare così.
E’ vero.
Aggiungerei che se qualcuno gioca male per troppe partite di fila bisogna avere il coraggio di sostituirlo. Mancio ha guardato troppo al campionato e al suo gruppo ma a volte non basta. Fu lui, quando arrivo’, a dire che i giocatori buoni c’erano e bisognava guardare anche lontano dai riflettori. Predicava bene, ma negli ultimi mesi ha razzolato malissimo.
Oggi uno Schillaci alla Juve non andrebbe mai, perche’ e’ piu’ facile prendere uno straniero. Lo Schillaci di oggi bisogna andarlo a prendere a Messina. Chissa’, magari Joao Pedro era l’uomo della provvidenza e non lo sapremo mai.
Non e’ questione di fare di Immobile, che si danna sempre l’anima, il capro espiatorio. Casomai la spia di un allontanamento dalla realta’.
Cioe’: quante partite deve stare un centravanti senza segnare per pensare di sostituirlo?
Quanti rigori (tra l’altro, rigori chiave, a cominciare da quello di Londra) deve sbagliare un giocatore prima di dare l’ordine che tira un altro?
Non vorrei dire una cazzata, ma ho rivisto quella partita qualche tempo fa su raisport e in realtà Gentile giocava stopper in quel periodo, i terzini erano Tardelli e Cuccureddu e Facchetti libero. A centro campo giocavano benetti Capello e antognoni più causio ala.
Dici benissimo…infatti io mi ero proiettato un po’ avanti…
Esatto…
Buona sera
Mia moglie è una vera strega e conosce il futuro. Io ero arrabbiato perché l’Italia è stata eliminata e lei mi ha detto:”Non tutti i mali vengono per nuocere”. Al che ho pensato a terribili catastrofi, invece no. Martedì prossimo, invece di vedere Italia – Portogallo (ora Turchia) ci vedremo lo spettacolo comico burlesco “stasera tutto è possibile”. Meno male, ed io che pensavo a chissà quale disastro.
Buona serata e saluti
Si sarà fregato le mani Ventura: “… visto che non è successo solo a me?…”
😶
Tutto vero e giusto.
Disamine qui, su altri social, programmi TV come se piovesse.
Ma se Jorghino buttava dentro uno dei rigori contro la Svizzera ora saremmo stati qui a raccontarci di minimo semifinale.
E se il pupo inglese non sbagliava il rigore, col kaiser che avremmo vinto gli Europei. Ma che discorso è?
Eh no, io scrivevo delle carenze di questa squadra in questo blog già durante l’europeo ed il giorno dopo Wembley. Lo specifico non per vantarmi di qualcosa, figuriamoci, ma per sottolineare che già allora erano evidenti delle crepe che avrebbero potuto portare al collasso quello che si era riusciti a costruire, se Mancini non fosse intervenuto (come è successo infatti)
Sono molto orgoglioso di quanto ha fatto l’Italia calcistica nel dopoguerra non tanto per i titoli vinti ma per avere creato un tipo di gioco e una scuola di questo sport come solo il Brasile, con un gioco completamente diverso, puo’ vantare. In assoluto, le “filosofie” calcistiche sono poche, alle due precedenti potremmo aggiungere forse l’Argentina per i suoi grandi e grandissimi campioni, e l’Olanda ma non, ad esempio, la Germania che pure ha vinto tantissimo o la Spagna semplicemente una evoluzione, pallosa, del gioco introdotto dall’Olanda. Tuttavia ora non produciamo nulla di originale e sembra quasi che il nostro tempo sia finito. Fa parte della legge naturale delle cose del mondo. Peccato che le favolette dell’intensità, del fuori gioco, delle squadre corte e della ripartenza dal basso e amenità simili non abbiano prodotto, a livello di nazionale, quanto promettessero. Ci vuole una nuova invenzione delle caratteristiche del nostro calcio, se ne abbiamo e , ovviamente, giocatori meno scarsi. La butto lì da signor nessun quale sono.
Beh, la Germania dal 66 al 2016 è stata tra le prime 4 nel mondo un’infinità di volte, vincendo tantissimo…credo che se ne freghino bellamente di non avere prodotto una “filosofia calcistica”…qualunque nazionale al mondo farebbe a cambio con loro…
Mi pare di non avere detto altro che quello che scrivi, la differenza è che loro se lo possono permettere ma noi, senza inventiva, no.
@abbasso la maggioranza, non è vero che non abbiamo più prodotto una filosofia di gioco originale. Se guardi al campionato, ci sono allenatori – come Gasperini e Juric, per dire – che praticano un calcio molto innovativo. A mio avviso, determinato dalla necessità di dover fare a meno di gente dai piedi buoni (che costa troppo). Quindi l’innovazione c’è (ed è anche riconosciuta da chi mastica un po’di calcio). Il rovescio della medaglia è che se non hai giocatori coi piedi buoni non vinci un belino, perché il massimo di un branco di pippe volenterose non ti permette di vincere scudetti o coppe. Che sembra un paradosso, ma mica poi tanto, se ci pensi, in fondo lo prescrive la teoria dell’evoluzione: in una palude si adattano i vermi che sguazzano nel fango e sopravvivono loro, mica le tigri artiche (bellissime e giustamente in via di estinzione).
In definitiva, tante parole per dire che ci troviamo in mezzo alla merda e ci siamo adattati, cioè ci troviamo pure bene. Da cui sostengo la proposta di @Leo 82 di sostituire Mancio con Ringhio. Mi pare il più adatto (evolutivamente parlando).
Ovviamente tutta questa grande innovazione io non la vedo anche se non sono certo digiuno di calcio ma naturalmente spero che tu abbia ragione. Mi è piaciuto il discorso sui vermi ma il futuro penso sia dei topi.
Cannavaro-Lippi? Anche no, grazie. Allora meglio Rocca col Trap😂
Devo fare una doverosa precisazione: alla vigilia della partita in questione mi trovavo dai miei amici Inuit per la solita terribile mangiata (e bevuta) in allegra compagnia di foche, lupi, orsi bipolari, slitte, cani e quant’altro, con il mio rompighiaccio privato ormeggiato sulla banchisa.
Per stupire la combriccola avevo tirato fuori le carte magiche, quelle che alla fine avevano pronosticato il passaggio trionfale della Nazionale italiana alla fase finale del mondiale.
MA…
Ma non avevo tenuto conto della latitudine, le carte non sapevano dove fossimo, al Polo Nord non esiste l’ora, si annulla anche il fuso orario e quindi la mia domanda non aveva la giusta collocazione temporale.
Ecco spiegata la predizione sballata, probabilmente anche quella su Dybala.
Mi scuso per aver illuso tante persone ma in fondo non lo so, forse non è vero.
In ogni caso, alla fine c’è stata una partitona tra Inuit e Yupik che avrebbe meritato la diretta in mondovisione, tante sono state le azioni, i gol, i falli e i rigori, le botte e gli autogol, persino gli eurogol e garra da vendere.
In palio c’era una splendida Qamutik
Bella gente, gente che fatica a concepire l’idea di una struttura politica che regoli la loro vita dall’alto.
@Gianpagliacci, che al Polo Nord non esiste l’ora te l’ha detto il tuo amico Einstein Polare? Quello dell’altra dimensione di Red Ronnie?
Se mi spedisci subito 10 cinturini di pelle di foca finemente lavorati, ti mando in cambio un mazzo di tarocchi decani di Moncalieri con il gps integrato. Ci rimetto comunque, ma lo faccio volentieri perché ho avuto una nonna norvegese e un po’ di sangue polare scorre anche nelle mie vene…
Vive nelle isole Svalbard o nelle Lofoten?
Se non lo sai tu… 😉
Alle Faroe mi pare… 🙂
Finchè scriverai Faroe e non Fær Øer i cinturini li puoi solo sognare
Non è vero!
Io dico no al nazionalismo bipolare…
Ma no! In Groenlandia. Che ci vado a fare alle Svalbard, mica giocano a calcio come gli Inuit e non hanno i lupi che fanno gli arbitri.
Peccato che in Groenlandia non ci siano pinguini.
Se te ne serve uno ti mandiamo un simpatico frequentatore di questo bar.
Non dico che Mancini sia scarso, sicuramente il gioco della naz. degli ultimi 2 anni è stato più gradevole ed efficace di altri in passato.. ma obiettivamente la colpa di questo fallimento è proprio e del solo Mancini . . Come fai a presentarti a una partita del genere senza attaccanti ?(Immobile si era già visto che in Nazionale per fare gol deve fare dai 100 ai 150 tiri).. alla peggio, se proprio non ne trovi di decenti o non ti fidi, in attacco ci metti Ranocchia e Chiellini (che non fai entrare a freddo a 3 minuti dalla fine, è come cambiare difensore su corner, gol preso assicurato).
Altra analisi si potrebbe fare sulle scuole calcio italiane, sport tra i più praticati, ma di veri campioni non ne escono più.. come mai ?
🤮🤮🤮
Abbiamo finito di non capire che gli Europei li abbiamo vinto sì ma grazie a prestazioni assolutamente uniche e irripetibili (…e soprattutto molto fortunate) da parte di una squadra che era e resta modesta. Appena il livello fisico e la coesione sono calati siamo ritornati a essere la squadra mediocre che siamo, incapaci di giocare specialmente quando affrontiamo squadre che si chiudono. Lo si era già visto molto chiaramente nelle ultime partite di qualificazione. Io infatti temevo (a ragione) molto di più la partita con la Macedonia che quella eventuale con il Portogallo dove avremmo avuto più spazi e dunque qualche chance in più. In ogni caso incredibile che giocatori strapagati a questi livelli non sappiamo letteralmente calciare in porta un tiro degno di questo nome. Inaccettabile.
Come ricordava il dottor Bocca, nel 1966 all’indomani della eliminazione dai mondiali d’Inghilterra per mano della Corea del nord, la federazione chiuse alla importazione di giocatori stranieri da parte delle società italiane, all’epoca si poteva fare tranquillamente. Eppure al’epoca quelli schierabili erano tre al massimo, quindi si trattava di soli tre undicesimi.
Questo vincolo restò fino al 1980 per poi essere eliminato consentendo di tesserare prima uno poi due ed alla fine massimo tre giocatori provenienti da altra federazione.
Ora, dopo la sentenza Bosman, per la CE i lavoratori europei ai quali sono assimilati i giocatori devono essere liberi di lavorare dovunque nella CE.
Da questo è scaturito che velocemente, non si capisce neanche bene perché, le società calcistiche italiane hanno fatto incetta di stranieri spesso autentiche pippe che però hanno precluso lo sbocco in serie A a molto italiani.
Continuare ad ostinarsi a negare che questo sia il motivo principale per il quale non nascono più campioni in Italia è, a mio parere, darsi continuamente martellate sui genitali.
Certo, ci sono altre cause, ma rifiutarsi , come fanno molti di ammettere che la causa principale dei nostri insuccessi sia questa invasione di calciatori stranieri è sbagliato.
Che anche le squadre primavera siano infarcite di ragazzotti stranieri è, a mio parere, osceno.
Che le società non curino i settori giovanili è osceno.
Che nelle scuole calcio non si curi la tecnica individuale dei ragazzi è osceno oltre a produrre calciatori incapaci di controllare il pallone al punto che ormai ci sono teleciarlatani che esclamano meravigliati :”numero!!!” quando vedono un normalissimo stop fatto come va fatto!
I risultati di tutto questo li abbiamo visti nel 2010 e nel 2014 oltre che nel 2018 ed ora!!
I risultati del blocco del 66 li abbiamo visti nel 1970, nel 1982, nel 1990, nel 1994 con gli ultimi strascichi fino al 2006.
A luglio scorso Mancini ha fatto un autentico miracolo avendo però fatto nei due anni precedenti una rottura con il vecchio cercando quei rari talentini che i nostri inesistenti vivai hanno prodotto.
Ora il suo errore è stato quello di non accorgersi che i campioni d’Europa erano in fase involutiva ed invecchiati e non è andato a cercare quel poco, pochissimo di nuovo che poteva trovare, oltre ad una evidente sottovalutazione della Macedonia del nord.
Evidentemente alle società calcistiche la nazionale da molto fastidio e la federazione che dovrebbe regolare il tutto è gestita da personaggetti squallidi incapaci di gestire neanche un pollaio( vedasi i casini che sono stati capaci di combinare con le loro ridicole sentenze susseguitesi in questi due drammatici anni di pandemia) figuriamoci se sarebbero capaci di rimettere in riga società e lega per il superiore interesse nazionale.
Non sono stati capaci nemmeno di spostare una giornata di campionato, che non si fosse disputata,per dire, Di Lorenzo non si sarebbe infortunato e magari avrebbe impedito il tiro che ha fatto quello che ha fatto.
Poi lo vogliamo da Mancini. Ma per favore!
Scusa ma sembra che tiri un po’ i numeri dalla parte della tua teoria più che costruire una teoria basandoti sui numeri.
Parli della chiusura delle frontiere post-1966, e vedi risultati della riforma nel:
1970 (4 anni dopo);
1982 (16);
1990 (24);
1994 (28);
Addirittura 2006 (40 anni dopo la chiusura e 26 dopo la riapertura delle frontiere).
Allo stesso modo se prendiamo la sentenza Bosman (1996), vediamo che, basandoci sui tuoi numeri:
4 anni dopo (2000) -> finale Europei;
16 anni dopo (2012) -> finale Europei;
24 anni dopo (2020) -> vittoria Europei.
In mezzo, pure una vittoria Mondiale che, sebbene tu consideri l’ultimo strascico della chiusura del 1966 sembrerebbe più legata alla generazione coinvolta dalla sentenza Bosman (la maggior parte dei giocatori di Germania 2006 ha iniziato a tirar calci al pallone a frontiere aperte, e ha esordito in serie A nel post-Bosman).
La crisi del sistema-calcio italiano ha ben più di una ragione e ridurre tutto a “stranieri sì-stranieri no” mi sembra semplicistico
Ma in realtà non tutta la generazione del 2006 con l’eccezione di de Rossi si è formata coi vivai e giovanili pre Bosman, non credo sia un caso che dopo di allora non abbiamo più espresso grandi talenti.
Sulle chiusura delle frontiere non so se sinceramente abbia influito, la generazione del 68-70 era praticamente la stessa del ’66 forse un po’ su quella del 78-82, certamente ha danneggiato le squadre di club che in dal 70 all’84 vinsero solo un trofeo (con la Juve che ai tempi era nove undicesimi della nazionale) e 3 finali di coppa campioni con Inter Milan e Juve che però avevano ancora parecchi stranieri. Posto che poi comunque non ci si può far nulla, è normativa comunitaria.
“Posto che poi comunque non ci si può far nulla, è normativa comunitaria.”
Mica tanto.
Basta trovare il modo di aggirarla e richiedere limiti nel numero di giocatori in campo o tesserati, eligibili per la nazionale…
Ma ci sono stati sempre grossi interessi a non deprimere acquisti/cessioni internazionali, legati anche alla tracciabilita’ dei flussi di denaro diretti ed indiretti.
Per cui devo pensare che tu ritieni che non sia il fatto che, per dire, nel Napoli giocano massimo 3(tre) italiani, nell’Inter 2(due) nel Milan 2 (due) e perfino nella Juve, tradizionale fornitrice della nazionale massimo 5 (cinque) tra cui una conclamata pippa e due quasi 40enni?
Il tuo mi sembra il classico benaltrismo che tanti danni ben più deleteri ha procurato alla nostra penisola
Inoltre , mi pare che io abbia parlato anche di altro.
Il risultato del 1970 è figlio diretto di quella chiusura considerando che fu stravolta la nazionale del 66 pescando in un abbondante mare di talenti. Ed ha avuto strascichi fino a 40 anni dopo proprio perché quel blocco provocò la nascita di molti talenti nei vari vivai delle società che sono stati poi progressivamente completamente o quasi abbandonati dopo la malefica Bosman. E ricorderei a tutti gli allenatori e istruttori che per giocare bene a pallone non occorre cercare solo marcantoni da 1,90 coi piedi quadrati. I più grandi giocatori di sempre, in primis il più grande che era sotto il metro e 70, non lo sono mai stati.
Se poi vuoi saperlo, ti aggiungo che a mio parere sarebbe una cosa saggia visto che in questo paese poco o nulla si fa se non per obblighi, io obbligherei le società di A e di B a schierare sempre minimo 6 giocatori italiani, lasciandole libere di tesserare tutti gli stranieri che vogliono nel rispetto di quella sciagurata sentenza. Ma 6 italiani li devi obbligatoriamente schierare. E ti garantisco che già tra 4 anni hai una nazionale degna di tal nome.
Scusami tanto, avevo capito che avessi voglia di discutere sull’argomento, evidentemente ho frainteso.
Hai ragione su tutto,
Saluti
Abbi pazienza Aigor, ma credo che o hai frainteso la mia risposta, o sei piuttosto permaloso e ti atteggi a superiore dandomi ragione come si fa coi ragazzini.
Non comprendo da dove trai la convinzione che non voglia discutere perché avrei solo certezze.
Dopotutto la mia risposta comincia con una domanda alla quale uno si immagina di ricevere una risposta articolata, non una come la tua, molto piccata.
Tornando invece all’argomento di cui trattavamo voglio qui chiarire il pensiero espresso che,evidentemente, non era chiaro abbastanza.
Nel 1966 la federazione calcio chiuse all’ingaggio di nuovi stranieri mantenendo questo blocco fino al 1980. Prima di questo blocco però si potevano tesserare fino ad un massimo di tre stranieri. Nel 1980 furono riaperte le frontiere, ma solo per 1 straniero uno. Poi portati a due, infine a tre. E tale rimase fino al 1996 con la famigerata sentenza Bosman. L’ultima vittoria di un mondiale venne nel 2006 10 anni dopo la Bosman. Così come quelli dei risultati dell1982,1990,1994 e perché no anche 2000 e 2002 solo 8 anni dalla Bosman.Mi sembra del tutto evidente che i calciatori di quelle buine prestazioni e successi si sono formati in un contesto regolamentato da restrizioni per gli stranieri (tre)
Se a questo aggiungi che nel tempo gli istruttori si sono preoccupati più di curare la statura che la bravura col pallone dei ragazzi ed insegnare loro più la tattica che la tecnica individuale, ecco che alla lunga ottieni nazionali formate con marcantoni che sanno fare una ottima “diagonale” ma poi non sanno cosa farsene del pallone.
Se non ritieni che siano queste le cause del declino allora invece di fare l’offeso, prova a dire cosa pensi.
Ps per puro caso ho ascoltato in tv qualche istruttore che diceva esattamente quello che ho scritto quassù e pure qualcuno che suggeriva di fare qualcosa come nel 1966, ma non sapeva suggerire cosa. Io l’ho scritto nel pist al quale hai risposto, cosa fare: obbligare le società a schierare un minimo di 6 giocatori di nazionalità italiana.
Tu invece cosa proporresti?
Tranquillo Giorgio, Aigor è solo permaloso da morire, credo dipenda dalla sua indole salottiera…
Tranquillissimo Leo. Mi dispiace però perché a fare i permalosi si vive maluccio.😇
Accidenti, parla di permalosità proprio quello che termina ogni risposta a chi con ogni evidenza dei fatti (non mi riferisco a questo caso) lo ha contraddetto su qualcosa, con l’ormai leggendario “con lei non interloquirò più”… chissà come vive…
Credo che tu mi abbia scambiato per qualcun altro
No, assolutamente no. Durante gli anni, ho letto almeno un centinaio di tuoi post che, dopo che eri stato definitivamente smentito, si concludevano con il famigerato ““con lei non interloquirò più”…
Penso che siamo in moltissimi sul blog ad aver sperimentato l’esilarente situazione. D’altronde c’è un archivio a disposizione, sul web nulla sparisce…