Attenzione, pure Francia e Inghilterra hanno i grattacapi loro e allora…. Dal coccolone alla finale, le vie dell’Italia sono infinite Oh meglio: ammazza che “culo”!
L’ITALIA E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE L’Italia è davvero il paese delle meraviglie. All’improvviso ci si ritrova addirittura in un paradiso terrestre – Euro 2024…
L’Italia giorno per giorno agli Europei di Germania 2024
le partite dell’italia a euro 2024 L’ Italia giocherà le seguenti partite del GRUPPO B: Sabato 15 giugno 2024: Italia – ALBANIA 2-1 (Dortmund) Giovedì 20 giugno
Il calcio del sessismo e del patriarcato. Un caso di revenge porn alla Roma in cui a pagare è la donna vittima, licenziata per incompatibilità mentre il calciatore viene salvato. Portanova continua a giocare nella Reggiana nonostante una condanna a 6 anni per stupro in primo grado: secondo la giustizia sportiva non ci può essere una radiazione prima di una sentenza penale definitiva. Che arriverà chissà tra quanto. L’ipocrisia è quella del calciatore-assett che va comunque tutelato, mentre per la donna abusata basta agitare un ramo di mimosa l’8 marzo
IL CALCIO DEL SESSISMO E DEL PATRIARCATO Un caso di revenge porn e un caso di stupro, il calcio incontra la cronaca giudiziaria dei reati più odiosi perpetrati contro il corpo del
Straordinario Sinner, l’Italia torna a vincere la Coppa Davis 47 anni dopo il Cile con Panatta & C.
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Il Milan rischia di vincere ma poi anche di perdere: Pioli salvato dal Var a Lecce. La Juventus di Allegri è così dipendente dalla difesa, che anche il compito di far gol ora spetta ai difensori, fanno tutto loro. Insomma una Juve più difensivista che mai. Ma il caso del giorno è il Var: cosa succede se si scopre che anche la moviola in campo soffre della famigerata sudditanza psicologica di tanti fa? – IL PODCAST
Ascolta “Var Invasion, Lecce-Milan e la sudditanza psicologica della moviola in campo (13-11-2023)” su Spreaker. Sempre più nel segno di Inter e Juventus, che hanno co
E’ il mercato delle grandi “supercazzole” modello Giuntoli, ma c’è un problema oggi si vedono solo gli affari, le plusvalenze, la speculazione. Napoli a parte, che gli tocca per il semplice motivo che è campione, chi è che tra Lazio, Inter, Milan, Roma, Juventus etc alza il braccio per dire apertamente “voglio vincere lo scudetto”? Mi sa che qui scappano tutti…
Kim, Tonali, Brozovic, Lukaku e chissà quanti altri. Credo che oltre la corsa a vendersi, possibilmente cari, pure i pali delle porte, il calciomercato trascuri un dettaglio fonda
L’amarissima primavera del calcio italiano. La Nazionale prende due schiaffi dalla Spagna in Nations League e va ad aggiungersi al triste elenco di quelli che hanno mancato l’occasione. Tre club sconfitti nelle tre finali delle Coppe, l’Under 20 fermata sul più bello nel Mondiale e adesso la Nazionale di Mancini col suo malinconico Bonucci. Cannavaro spietatamente lo aveva anticipato: “Bonucci ha già smesso, ma non lo ha ancora capito”. E forse qualche domanda dovrebbe farsela pure Mancini: è ancora l’uomo giusto al posto giusto?
Tanti saluti anche da Mancini & C, nemmeno la Nations League ci tocca. Due schiaffi dalla Spagna e amen. E già che ci siamo facciamo cinque: tre club e due nazionali. E’ la
Asciugati le lacrime Claudio e goditi l’applauso di tutto il calcio. Un grande bentornato a Claudio Ranieri, 71 anni, allenatore che ci ha abituato a grandi imprese umane e tecniche. Non solo il Leicester, per lui l’impresa oggi è aver riportato clamorosamente in Serie A il Cagliari dopo averlo preso al 14° posto in Serie B, sei mesi fa. Nello spareggio promozione col Bari Ranieri gioca la carta disperata di Pavoletti negli ultimi minuti e quando tutto sembrava ormai scritto con lo stadio San Nicola che stava già festeggiando ecco che l’attaccante segna il gol che rovescia un destino ormai già scritto: il Cagliari in Serie A, il Bari di De Laurentiis resta in Serie B. Per Ranieri il Cagliari è una questione di cuore, in Sardegna cominciò la sua carriera di allenatore sempre in giro per l’Europa. “Avrei vissuto come una sconfitta personale non riuscire a riportare il Cagliari in A, E comunque io da grande voglio fare l’allenatore”.
L’immagine più bella, ma anche curiosa, è quella mano fuori campo che entra nell’inquadratura e si appoggia sulla testa di Claudio Ranieri in lacrime. Lo accarezza più volte