Juventus, Agnelli e il passato che ritorna al calciomercato
JUVENTUS, AGNELLI RINVIATO A GIUDIZIO PER PLUSVALENZE Non c’è pace per la Juventus, Agnelli non è ancora del tutto il passato. Ma soprattutto perché è anche un presente a
Lautaro vs Morata, freschi campioni con Argentina e Spagna. Inter, Milan e la sfida del gol che infiamma Milano
Lautaro e Morata, la sfida degli uomini gol a Milano. Lautaro Martinez argentino, 27 anni, fresco vincitore e capocannoniere della Coppa America e già campione del mondo, capitano
Giuntoli, il generale Schwarzkopf della Juventus, tra calciomercato e l’obiettivo scudetto 2025
GIUNTOLI E LE GIUNTOLIADI DELLA JUVENTUS Giuntoli, la Juventus e la Giuntoliadi. Ovvero il gran rimescolamento di calciomercato della Juventus – Douglas Luiz, Kephren Thuram,
Conte crudo e spietato, al primo comandamento c’è scritto: “Qui decido io”. Antonio si è fatto delegare i pieni poteri da De Laurentiis. E più che un allenatore Napoli adesso ha un nuovo Vicerè. “Vene subbeto o Vicerrè, tutto a me e nente a te…”
CONTE PRESENTATO A PALAZZO REALE: E’ IL NUOVO VICERE’ Più Antonio Conte di così davvero non si può. E ora capisco pure che per presentarlo a Napoli, e dunque al mond
Ibrahimovic forse non conta ma intanto inguaia il Milan, ripartendo da Fonseca (non il massimo…) e impegnandolo sugli obiettivi futuri. “Non possiamo accontentarci, il Milan deve tornare a vincere in Italia e in Europa”. Insomma, quanto a slogan è sempre il n. 1…
Fonseca il nuovo allenatore, Zirkzee se il suo procuratore addiviene a più miti commissioni, Maignan, Theo Hernandez e Leao restano: forse, chissà… Zlatan Ibrahimovic ci me
Thiago Motta e la rifondazione della Juventus ormai non più agnelliana ma elkaniana. Posto che a Giuntoli – da Szczesny a Chiesa e da Douglas Luiz a Greenwood – riesca il miracolo di questo puzzle ormai impazzito
Con l’annuncio ufficiale di Thiago Motta siamo all’anno zero della Juventus. Per molti motivi. Vediamoli. Perché la mutazione societaria è praticamente completata e dalla
Dan Friedkin presidente della Roma vuol comprarsi anche l’Everton a Liverpool. Detto che in mezzo, sia a Roma che a Liverpool c’è in ballo la speculazione immobiliare di uno stadio, esiste soprattutto un problema di fondo con le “multiproprietà” che va addirittura oltre la regolarità dei tornei quando due squadre dello stesso proprietario capitano nella stessa competizione. C’è un problema di filosofia e di ragione di fondo. Ormai non si fa più calcio per vincere, ma per fare business. E’ banale constatarlo, ma se conta prima di tutto fare soldi, un po’ qui e un po’ là in maniera strategica, vincere uno scudetto diventa purtroppo solamente un accessorio…
Mezzo Friedkin per uno, mezzo per la Roma in Italia e mezzo per l’ Everton in Inghilterra. Non ci scandalizzeremo oggi per le multiproprietà nel calcio, anche se dovremmo, pur s
Tenetevi forte, sapete quanto costa l’affare Zirkzee al Milan? 24 milioni al Bologna, 20 al Bayern Monaco, 15 di mediazione al manager e poi 6 all’anno a lui. Quello dell’olandese esploso da un anno col Bologna è un affare di calciomercato o un’estrazione al Super Enalotto? Insomma bravo, quanto si vuole ma così diventa solo un calciatore da cui spremere tutti i soldi possibili. E alla fine viene pure lo scrupolo di fare un buco nell’acqua come con De Ketelaere. Che poi arriva l’Atalanta di Gasperini in seconda battuta e l’affare lo fa lei…
Parliamoci chiaro: chi aveva sentito parlare dell’olandese Joshua Zirkzee fino a un anno fa? Vi invito a essere sinceri con voi stessi, e a non giocare al piccolo manager di calc
Non è estate senza che Romelu Lukaku cambi squadra e vada a caccia di qualcuno che si accolli i suoi cento chili di peso, il suo superstipendione da 7,5 milioni di euro a stagione e la sua ventina di gol (più o meno…). Non si capisce bene per quale motivo perché tutti siano entusiasti quando Lukaku sbarca a Milano, Londra o Roma in piena estate, e poi si scopra a maggio o giugno che se ne può fare a meno. Un centravanti per tutte le estati, adesso magari toccherà al Napoli e ad Antonio Conte, che con l’attaccante belga viaggia in ticket. Pronti dunque al nuovo bacio di maglia, Vamos alla Playa e buon Lukaku a tutti
Non è estate senza grattachecca, Vamos alla Playa, il calciomercato e Mr (in questo caso sor…) Romelu Lukaku che cambia squadra. Niente stessa spiaggia e stesso mare. Londra, Mi
Aiuto, qui non bastano più gli allenatori. Anche la Lazio ha divorziato dal sergente Hartman Tudor, che aveva preso il posto di Sarri meno di tre mesi fa. A conti fatti hanno cambiato o cambiano Milan (da Pioli a Fonseca), Juventus (da Allegri a Thiago Motta), Napoli (da Cardona a Conte), Bologna (da Thiago Motta a Italiano), Fiorentina (da Italiano a Palladino), Torino (da Juric a Vanoli), e poi ancora Lazio, Cagliari, Monza, Verona, Venezia. Insomma più di mezza Serie A, praticamente un’epidemia in panchina. Conclusioni? Tutti avevano sbagliato allenatore e ora ricominciano tutto da capo
Da Sarri a Tudor con uno schiocco di dita, e ora da Tudor a non si sa chi, con un altro schiocco, perché non è che a ogni schiocco saltino fuori conigli dal cilindro. Ora salta f