Cosa è successo in Napoli-Inter 1-1 (gol di Darmian e Juan Jesus)? Poco, perché l’Inter lo scudetto lo ha già vinto ed è sotto botta dopo l’eliminazione dalla Champions League e il Napoli è solo preoccupato di frenare la discesa e al massimo cercare di agguantare il quinto posto. Il fattaccio della partita è Juan Jesus che denuncia all’arbitro Acerbi per avergli detto “Sei un negro”. Al di là dell’insulto razzista, assolutamente condannabile, l’aggravante è che l’episodio accade proprio nel giorno che Lega di Serie A e Presidenza della Repubblica hanno dedicato alla lotta antirazzismo con scritte sulle maglie, dichiarazioni alla tv, e un adesivo “Keep Racism Out”. Insomma la classica manifestazione che è solo una formalità, un paravento per lasciare pulite le coscienze. La Federcalcio interviene escludendo subito Acerbi dalla convocazione in Nazionale e dovrebbe convocarlo invece la Procura Federale per farlo squalificare (rischia 10 giornate). Se non si interviene adeguatamente infatti il prossimo adesivo “Keep Racism Out” dovranno attaccarselo in fronte.
RAZZISMO, ACERBI ESCLUSO DALLA NAZIONALE LUNEDI’ 18 MARZO 2024 – Inevitabile l’esclusione dalla Nazionale di Francesco Acerbi per razzismo. Il difensore dell̵
Il Milan secondo per il “tombolino” di consolazione che si vince in questo campionato dominato dall’Inter. Ma intanto viene da una lunga scia di risultati positivi e i punti sono appena uno in meno (62 contro 63) di quando vinse lo scudetto due anni fa. Per Pioli l’unica preoccupazione è cercare di non far vincere lo scudetto all’Inter proprio in occasione del derby di ritorno e magari cercare di vincere pure l’Europa League
MILAN secondo, L’ANSIA E’ IL DERBY La più grande preoccupazione per il Milan secondo in classifica, oggi è evitare a tutti i costi che l’Inter vinca lo scudetto pro
La Juventus scivola sempre più giù, in otto partite ne ha vinta una sola (col Frosinone). Vlahovic è un caso, sbaglia tanto in campo e si fa pure espellere stupidamente per proteste contro l’arbitro. Allegri viaggia ormai con un ritmo da esonero, ma per difendere il suo lavoro si attacca fortemente a tutto ciò che ha fatto prima. E in più comincia anche a perdere serenità e a diventare arrogante. Oltre a rispondere maleducatamente, denuncia l’instabilità di se stesso e della sua squadra. Dall’addio alla lotta scudetto a oggi è un lungo e inesorabile declino della stagione. La Juventus è ormai un cumulo di nervi e di tensioni….
JUVENTUS IN CRISI: VLAHOVIC E ALLEGRI UN CASO La Juventus in crisi ha un caso Vlahovic, un caso Chiesa – me ne verrebbero pure altri però mi fermo qui per tener sgombra l’
La Lazio desarrizzata è tutta un batticuore. Torna a vincere e il suo uomo ora è Castellanos, che entra al posto di Immobile, incivilmente perseguitato e minacciato dai tifosi, e fa i due gol decisivi. E adesso si ricomincerà con Igor Tudor. Se qualcuno pensa che ora rispetto a Sarri sia tutta un’altra musica e si possa sopportare meglio il compito, beh si sbaglia di grosso. Tudor è il classico, rude sergente di ferro…
LAZIO SENZA SARRI, ASPETTANDO TUDOR Desarrizzata. La Lazio senza Sarri ha cominciato la sua opera di restauro o meglio di restaurazione del vecchio calcio. Fallito o quantomeno ill
Elliott o Redbird? La proprietà del Milan è un giallo, Guardia di Finanza e Procura stanno spulciando i suoi documenti, e intanto sono stati indagati gli ad Furlani e Gazidis. Per quanto già si sapesse ampiamente che Elliott aveva prestato a Redbird 600 milioni per l’acquisto stesso, adesso si sospetta che la proprietà del Milan sia stata dissimulata presso la Federcalcio, aggirandone le regole. Da Berlusconi (2017) in poi tre proprietari diversi, il Milan sballottato tra i fondi americani. Elliott è presente alla stessa maniera anche nel Lille in Francia, da cui il Milan ha preso Leao e Maignan. E adesso c’è anche un rischio di sanzioni sportive
A CHI APPARTIENE IL MILAN? Dunque – c’è sempre un prima da dove dover partire e questa storia ovviamente si aggancia a un passato a noi non del tutto ignoto – la Gua
Maurizio Sarri si è dimesso dalla Lazio. Un grande gesto di signorilità e correttezza, in quanto ormai incapace di riprendere una squadra che sta precipitando. Sarri toglie dall’imbarazzo il presidente Lotito che probabilmente non lo avrebbe licenziato per non rimetterci dei soldi, così il conto lo paga per intero l’allenatore toscano. La sua parabola è la stessa identica di quella di Mourinho nella Capitale, arrivò come risposta della Lazio alla Roma che aveva ingaggiato tre anni fa lo Special One, se ne va poche settimane dopo il licenziamento in tronco del portoghese. E ora Lotito sta cercando il De Rossi della Lazio. Insomma vite parallele…
LAZIO E SARRI, IL COLPO DI TEATRO DELLE DIMISSIONI Qui Lazio: tutto come ieri (CLICCA QUI), solo con una notizia fondamentale in più, che si poteva anche immaginare: non lo hanno
La Lazio ko all’Olimpico anche con l’Udinese manda in crisi se stessa e soprattutto Maurizio Sarri, tradito dal suo calcio integralista. Di sicuro è già finito il Sarrismo come movimento e idea di un calcio migliore e moderno. La Lazio è precipitata dal secondo posto dello scorso anno al nono di questa stagione. Dopo Napoli, Sarri ha perso il tocco e l’ispirazione, con la Juventus e il Chelsea, nonostante le vittorie, durò appena un anno, con la Lazio è arrivato addirittura a tre ma il rapporto è ormai logoro e la sopportazione reciproca esaurita. Lotito potrebbe prendere esempio da Friedkin che ha silurato Mourinho, che ha avuto la stessa parabola di Sarri nella Capitale. A giugno sicuramente Sarri lascerà la Lazio, si tratta solo di capire (si fa il nome di Tudor) se non sia il caso di darci un taglio fin da subito. Per non continuare a soffrire…
Maurizio Sarri si è dimesso dalla Lazio il giorno dopo la sconfitta all’Olimpico con l’Udinese. Sarri ha preso in contropiede il presidente Lotito e la stessa società
L’Inter non si ferma nemmeno quando non va al massimo, il Bologna lo batte con un’azione combinata dei difensori Bastoni-Bisseck. Nasce così la 13a vittoria consecutiva e il mostruoso +18 sulla Juventus. Forse è troppo presto ed eccessivo pensare che Inzaghi sia il Rinus Michels di quest’epoca, ma l’Inter continua a stupire e adesso può spostare il baricentro della sua stagione sulla Champions League. Con un pensiero nemmeno tanto proibito…
L’INTER MULTIFORME, CON BISSECK Ancora e sempre Inter, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Insomma in tutte le salse, in tutte le combinazioni e con numeri sempre più schi
Napoli e Torino pareggiano con i bellissimi gol di Kvaratskhelia in slalom e triangolazione e Sanabria in rovesciata. Per il Napoli la speranza di riagganciare la zona Champions League è sempre più ridotta
Se in Champions League andranno quattro squadre è quasi impossibile, se andranno in cinque si può fare. La doppia possibilità di accesso alla super Champions del prossimo anno t