Serie A: Roma e Lazio, derby Champions di Mourinho e Sarri
SERIE A 2021-2022
GIORNATA N. 28
Venerdì 4 marzo 2022
Inter – Salernitana 5-0
(22’ Lautaro Martinez, 40’ Lautaro Martinez I, 56’ Lautaro Martinez I, 64’ Dzeko I, 67’ Dzeko I)
Sabato 5 marzo 2022
Udinese – Sampdoria 2-1
(3′ Deulofeu U, 12′ Udogie U, 13′ Caputo S)
Roma – Atalanta 1-0
(32′ Abraham R)
Cagliari – Lazio 0-3
(19′ Immobile rig. L, 42′ Luis Alberto L, 62′ Felipe Anderson L)
Domenica 6 marzo 2022
Genoa – Empoli 0-0
Bologna – Torino 0-0
Fiorentina – Verona 1-1
(10′ Piatek F, 20′ Caprari rig. V)
Venezia – Sassuolo 1-4
(2′ Raspadori S, 17′ Berardi rig S, 29′ Scamacca rig. S, 34′ Henry V, 71′ Berardi S)
Juventus – Spezia 18.00
Napoli – Milan 20.45
LA CLASSIFICA
Inter 58 (27 giocate), Napoli 57 (27), Milan 57 (27 giocate), Juventus 50 (27), Atalanta 47 (27), Roma 47 (28), Lazio 46 (28), Fiorentina 43 (27), Verona 41 (28), Sassuolo 39 (28), Torino 34 (27), Bologna 33 (27), Empoli 32 (28), Udinese 29 (26), Spezia 26 (27), Sampdoria 26 (28), Cagliari 25 (28), Venezia 22 (27), Genoa 18 (28), Salernitana 15 (26)
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PROSSIMO TURNO
GIORNATA N. 29
Sabato 12 marzo 2022
Salernitana – Sassuolo 15.00
Spezia – Cagliari 15.00
Sampdoria – Juventus 18.00
Milan – Empoli 20.45
Domenica 13 marzo 2022
Fiorentina – Bologna 12.30
Verona – Napoli 15.00
Atalanta – Genoa 18.00
Udinese – Roma 18.00
Torino – Inter 20.45
Lunedì 14 marzo 2022
Lazio – Venezia 20.45
***
inter e milan per lo scudetto, roma e lazio per il quarto posto
Per Inter e Milan il derby vale lo scudetto, per Roma e Lazio il derby vale un posto in Champions League. Posto che qualcun altro – la Juve, l’Atalanta? – si faccia scalzare. Due vittorie pesanti con le quotazioni di Mourinho e Sarri, fino a poco tempo fa fortemente criticati e nell’occhio del ciclone, in rialzo.
Insomma sta cambiando il vento. Si parla di posizioni secondare, si parla sempre di un campionato all’ombra di qualcun altro, ma allenatori del genere comportano carburazione lunga e difficoltosa. La Roma ha battuto l’Atalanta con un gol di Abraham, per Mourinho è una rara vittoria contro un avversario diretto, e soprattutto è una Roma che comincia ad avere una costanza di rendimento (settima partita senza perdere) che ora fa pensare positivo.
Il discorso vale anche per la Lazio che a Cagliari ha vinto con un rigore di Immobile e due gol di Felipe Anderson e Luis Alberto. E’ mancata una costanza assoluta di rendimento, ma si comincia a vedere la luce. L’eliminazione ad opera del Porto brucia. In questi casi si tende a fare molta teoria e si cominciano a vendere al popolo tifoso “le sconfitte a testa alta”. Ma sostanzialmente da metà dicembre in campionato la squadra di Sarri ha perso solo e di misura solo contro Inter e Napoli. Segno che qualcosa sta cambiando.
***
Cagliari – Lazio 0-3
LA CONTINUITA’ DELLA LAZIO, CON LE ECCEZIONI NAPOLI E PORTO
Cominciamo da quello che dice Sarri che ci fa una radiografia abbastanza completa della Lazio di oggi: “A Cagliari abbiamo fatto una prestazione in linea con quello che stiamo facendo da 2-3 mesi. Poi con Napoli e Porto ci sta anche perdere, sono due grandi squadre a livello europeo. Però stiamo raggiungendo la continuità che volevamo”.
“Dietro si è fatto fatica perché siamo passati da una difesa a cinque a un’altra a quattro, ma è tutto l’atteggiamento della squadra che è stato duro impostare. Immobile non è solo un uomo gol, me lo aspettavo diverso, più bloccato in area. La Champions ora è un traguardo molto lontano, dovremmo pensare a una serie di disavventure delle altre squadre. Nel frattempo pensiamo a fare più punti possibile e basta”.
L’EX INTEGRALISTA SARRI DA INCENDIARIO A POMPIERE
Il Sarrismo richiede carburazione lenta e difficoltosa, col motore che fa molto fumo. Il presidente Lotito ne è rimasto subito entusiasta da pensare subito, a pochi mesi dall’ingaggio, di mettersi a tavolino per pensare subito a un prolungamento di contratto. Operazione evidentemente prematura e poi accantonata viste le oscillazioni di rendimento: la classifica affossata, l’eliminazione da Coppa Italia ed Europa League.
Ma Sarri è tipo tosto e cocciuto, è arrivato con l’idea di cambiare molto se non tutto, si è scontrato con alcuni giocatori e ora ha finito per adattarsi anche lui un po’ a loro. L’età lo ha forse reso più ragionevole e meno estremista.
Oggi i capisaldi della Lazio sono sempre gli stessi dell’epoca di Simone Inzaghi: Immobile, Milinkovic, Luis Alberto. Oggi la Lazio è la squadra che fa più gol dopo l’Inter, Ciro Immobile continua a esserne il trascinatore. Il rigore segnato al Cagliari, lo eleva a miglior marcatore assoluto della Lazio insieme a Silvio Piola (143 gol). Luis Alberto, da separato in casa e con un pessimo approccio ai metodi del nuovo allenatore, è l’uomo faro del centrocampo.
Anche Sarri alla fine se ne è fatto una ragione. Segno di una duttilità raggiunta da allenatore ormai anziano. E’ proprio vero, si nasce incendiari e si muore pompieri.
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Roma-Atalanta 1-0
TAMMY ABRAHAM, LA SCOMMESSA VINTA DI MOURIHNO
Diciamolo senza giri di parole. Per un certo periodo di tempo si è pensato che Tammy Abraham fosse una “sola” e se ne addossava la responsabilità a José Mourinho che lo aveva fortemente voluto alla Roma, costringendola a sborsare una cifra notevole: 40 milioni di euro. Che non sono pochi per un centravanti inglese, categoria che non incontra il gran favore degli intenditori di football. Che solitamente, per principio, diffidano degli attaccanti inglesi e in genere di quelli battenti bandiera britannica.
Ma è un pregiudizio che ha fondamento solo in parte: Blisset, Gascoigne, Hateley, Rideout… Ma pregiudizio tanto più radicato se un giocatore così non viene visto di buon occhio da un allenatore come Tuchel, che nella stagione del trionfo in Champions League, gli preferiva Timo Werner e Giroud. Per poi decidere di investire una cifra abnorme – 113 milioni – su Lukaku e disfarsi di Abraham (alla Roma) e Giroud (al Milan).
IL CENTRAVANTI LONDINESE E L’EREDITA’ DI DZEKO
Passare da Dzeko ad Abraham è abbastanza un azzardo, anche se Dzeko oggettivamente non era ormai più quello di un tempo. E anche se, francamente, neppure quello che poi sarebbe improvvidamente ringiovanito e si sarebbe risvegliato con l’Inter.
Tra molti alti e bassi alla fine il bilancio quadra eccome, il ragazzone alto, dinoccolato e snodabile, mette dentro una ventina di gol, e in campionato è già a più del doppio di quanti ne avesse fatti lo scorso anno col Chelsea in Premier League. Segno che il discusso Mourinho almeno su qualcosa ha visto giusto e il centravantone forma oggi insieme a Zaniolo una coppia d’attacco notevole. Giovani, esuberanti, atletici, buoni per la mischia ma anche per il gioco in contropiede e lo scambio veloce.
LA RIVINCITA SU TUCHEL, TIMO WERNER E LUKAKU
Abraham bacia la maglia, fa cuoricini ad ogni gol, professa amore profondo per la Roma, nel più classico degli schemi di identificazione più o meno sincera. Qualcosa di autentico forse può esserci se è vero che per il Chelsea alla fine è stato solo una buona contropartita in denaro, una squadra ricca e spitata che gli ha preferito altri anche a costo di investirci sopra cifre enormi.
Arrivati ormai a due terzi di stagione oggi di Timo Werner al Chelsea non si hanno più notizie (si parla del Borussia Dortmund…), mentre rispetto a Romeu Lukaku, anche lui in crisi, Abraham ha messo a segno il doppio dei gol. Per lui e per Mourinho è una scommessa vinta.
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LEGGI ANCHE: GLI ARTICOLI DI BLOOOOG! SULLA GIORNATA N. 28
- Inter, il risveglio di Lukaku e Dzeko. Calcio Tv: basta smembrare il calendario, non vale più la pena
- Roma e Lazio, derby a distanza con vista Champions League
- La Juventus, il gol di Morata e l’obbligo di credere allo scudetto – al Manchester United il clamoroso caso Ronaldo
- Napoli – Milan, i gol pesanti di Giroud e l’obbligo di giocare per lo scudetto.
LEGGI ANCHE GLI ALTRI: STORIE DI ATTACCANTITammy Abraham, il più classico dei numeri nove (Ultimo Uomo, agosto 2021)Grandezza e limiti di Ciro Immobile (Rivista 11, agosto 2019)
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mi sono deciso a vedere una delle rare partite dove non c’è la Domina;
stufo di vedere un solo goal spero in una goaleada o almeno più goals e non limitarmi al singolo goaletto allegro;
forza Napoli (i milanisti mi scuseranno, ma uno scudetto in meno o in più per loro non conta come per i napolisti)!
Invece ti sei visto il golletto… e pure dalla parte sbagliata…
uffa, Bocca, sono le 20:36 e non so dove commentare la storica impresa della Domina che ha speziato le reni allo Spezia;
è tanto peregrina l’idea di aprire un solo thread al giorno dove poi può inserire i suoi subtitoli?
me non sente;
possiamo fare una consultazione fra i bloggaroli?
tutto il potere al popolo!
Dopo la splendida prestazione della LAZIO ieri a Cagliari, da spellarsi le mani, da far stropicciare gli occhi, da ammirare e raccontare alle future generazioni 😄👍 la 28esima di serie A ci regala il seguente titolo da giornale:
UNO SQUALLORE PAZZESCO!!!
Già, così potremmo intitolare la giornata calcistica odierna dove il Torino impatta 0-0 a Bologna e i viola 1-1 col Verona.
Unico buon risultato è la straripante vittoria del Sassuolo contro l’ormai quasi retrocesso Venezia.
La stessa Juventus, che si fregherà l’ultimo posto a disposizione in CL, fa schifo come sempre.
Balbetta, tentenna, gioco noioso, golletto e tutti in difesa, tifoseria patetica, dirigenza di cui non vale manco la pena parlarne….
“Il mondo va così, Bombato’ “ diceva mi nonno 😂😂😂
sicuro che non dicesse Pollastro?
Ho visto molti arbitri in vita mia e per parecchi di loro ho trovato un aggettivo.
Ma ci voleva Pairetto, figlio d’ arte, per trovare un arbitro dadaista .
potremmo dire arbitri arbitrali e tifosi tifosastri?
Un paio di battute di anni lontani, quando si poteva sorridere senza insultarsi, spesso.
La coppia di centrali difensivi Di Bartolomei-Righetti, molto tecnici ma poco dinamici, venne soprannominata “i lenti a contatto”.
Sempre la Roma schierò a centrocampo per una stagione Cordova e De Sisti, ormai a fine carriera: si disse che giocava “a zolla”.
Ciao a tutti, e per oggi forza Napoli!
I Casi Nostri – Coraggio, ragazzi!!!
La partita di Cagliari è stata la lampante dimostrazione che, quando la Lazio gioca schierando tutti i suoi titolari (Acerbi era al rientro), veramente non ce n’è per nessuno, ieri ne avrebbero potuti fare cinque o sei, nel secondo tempo dopo il 3-0 ha giocato al risparmio, ripartendo però in contropiede con tre o quattro giocatori e pappandosene un paio veramente clamorosi per sufficienza ed eccesso di sicurezza, che va bene appunto solo se stai già 3-0.
La formazione titolare della Lazio di quest’anno, con buona pace del Comandante e con i giusti terzini d’ala, è la seguente: Strakosha; Patric, Luis Felipe, Acerbi, Radu; Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto; Felipe Anderson (Pedro), Immobile, Zaccagni. Gli altri sono riserve e purtroppo il loro livello non è minimamente confrontabile con quello dei titolari: Reina, Hysaj, Kamenovic, Lazzari, Marusic, Akpa-Akpro, Cataldi, Basic, L.Romero, Cabral, R.Moro. Soprattutto se impiegati fuori ruolo (parlo per Hysaj, Lazzari, Marusic, Cabral), il loro rendimento scende a livelli inaccettabili per una squadra di Serie A, che pretende di lottare ad armi pari per un posto in Europa. Reina è una buona riserva dello Strakkino, Hysaj è un modesto terzino dx, Kamenovic è un oggetto misterioso, Lazzari e Marusic sono due discreti corridori di fascia, Cataldi è da tempo il nostro miglior prodotto del vivaio, ma non riesce ancora a proporsi validamente come sostituto di Leiva, Akpa e Basic restano due onesti pedalatori di centrocampo, Luka Romero e Raul Moro sono due nanetti, abili giocolieri col pallone tra i piedi, ma ancora immaturi e microdotati fisicamente, tutta da valutare la loro visione di gioco, Jovane Cabral ancora da provare nel suo vero ruolo, pare l’ennesimo giocoliere di fascia mancina, per ora una brutta copia di Zac, ma rivedibile nel tempo se Sarri lo farà giocare.
Le urgenze del mercato di luglio, se gli attuali titolari sono confermati, sono nell’ordine: uno stopper di riserva, un vero centravanti a dare il cambio a Ciro, un portiere giovane al posto del decrepito Reina. I nomi da proporre è inutile farli ora, sarebbero bruciati dalla concorrenza, in genere molto più ricca della Lazio. In caso di uscite di titolari dall’attuale rosa, ovviamente la prospettiva cambia totalmente, allora ne riparleremo quando sarà il caso.
***** ***** Oggi voglio anche ricordare qui una bella figura di laziale a tutto tondo, Pino Wilson, il capitano del primo scudetto biancoceleste. Era bello rievocare con lui i bei giorni degli anni ’70, la Lazio di Lenzini, Maestrelli, Giorgione e Luciano, di una Lazietta ben diversa sia da quella pomposa e scialacquatrice del secondo scudetto, sia da quella attuale, mortificata da bilanci risicati ed avvilenti. Le critiche appassionate scambiate davanti ad un aperitivo da Gondi a Ponte Milvio mi rimarranno sempre scolpite nella memoria. Sit tibi terra levis, Pinotto.
Peccato che Brighella sia sparito per protesta contro i poteri forti, sarei stato curioso di leggere il suo post sull’ennesima sconfitta della simpatica (al contrario dei suoi tifosi) Dea.
Magari fra le righe ci si leggeva il futuro dell’attuale disgraziata guerra.
È morto Pino Wilson , grande capitano della Lazio vincitrice dello scudetto del 1974 ; era del 1945, ad Ottobre avrebbe compiuto 77 anni. Per chi non se lo ricordasse è stato un libero elegante nei movimenti ma anche molto grintoso, aveva una buona tecnica e pur non essendo alto, non arrivava
al metro e settantacinque, era fortissimo di testa, come il difensore argentino Daniel Passarella, dotato di una grande elevazione.
Riposa in pace, grande Capitano.
Venendo alla partita di ieri che ha visto la Lazio vincere tre a zero in quel di Cagliari devo dire che finalmente Sarri ha messo Radu terzino sinistro e tutti gli altri giocatori nel loro ruoli, compreso Marusic, che anche se non è proprio un terzino destro è comunque la fascia destra quella di sua competenza. In difesa i migliori
sono stati Acerbi e Radu, a centrocampo Lucas Leiva e Luis Alberto , nei tre davanti il migliore
senza dubbio Felipe Anderson, autore di un grande assist per Luis
Alberto e di un bellissimo goal, dopo aver scartato tre avversari.
Appena sufficiente la prestazione
di Marusic e di Luiz Felipe, autori di diverse incertezze, sufficienza piena invece per SMS, Zaccagni ed
Immobile.
Ho visto un po’ anche la Roma che
ha fatto un’ottima partita meritando di vincere. Devo dire che il moretto inglese sembrerebbe un ottimo centravanti, tecnico, rapido , forte di testa ed inoltre bravo tatticamente e dotato di una buona
visione di gioco. Ieri è stato uno dei migliori, così come Zaniolo che però dovrebbe imparare a capire ,
forse adesso sta migliorando in questo, che il calcio è un gioco di
squadra, non è un singolare di tennis ; un altro difetto il suo è che non usa il piede destro e ieri ha sprecato una buona occasione per
la sua squadra quando invece di crossare subito con il destro è voluto ritornare sul suo piede preferito e l’azione è sfumata.
Molti criticano Mourinho, lo danno per bollito ma ieri , nella vittoria della Roma si è vista ampiamente la sua mano.
R. I. P. Wilson
Ti racconto un piccolo episodio.
Ero adolescente quando lessi su Ciao2001 che era stato trovato morto Alan Wilson, chitarrista e armonicista dei Canned Heat, oltre che vocalist dal falsetto inconfondibile. Rimasi scosso, l’avevo visto dal vivo poco tempo prima, e il giorno successivo a scuola dissi subito a un mio amico: “Lo sai che è morto Wilson?” E lui: “Ma chi, quello della Lazio?” Quanti anni sono passati in un attimo…
Me lo ricordo Pino Wilson, buon calciatore, riposi in pace.
Innanzitutto un pensiero al capitano Wilson che ci ha lasciato, e uno di ammirazione per come sta resistendo il popolo ucraino . Venendo alle frivolezze di noi fortunati pallonari, in ordine cronologico : se fossi interista , mi ripeto non mi farei incantare dalla goleada rifilata alla Salernitana evidentemente lontana da quella ammirata con Napoli e Milan , la resurrezione delle due punte va confermata dall’incontro con difese degne di questo nome .La Roma Abrahms non mi è mai parso una sola, anche se nel gol c’è un pò di responsabilità del portiere si è comunque liberato bene, e non è il primo gol di questo tipo, magari un centravanti di peso cosi l’avessero la nazionale e le mie Napoli e Lazio, quanto a Mou non è che non è più lo stesso, e’ la Roma .detto senza offesa che è inferiore alle squadre allenate in precedenza, a parte i troppi smoccolii contro gli arbitri, non mi pare stia andando cosi male . La Lazio, è tornato Acerbi e come si vede, avessimo avuto lui e Zaccagni in entrambe le partite di coppa chissà ?, ieri grande L.A. finalmente è riuscito ad azzeccare la porta (beh si era facile ) F. A. ha tirato fuori finalmente l’arte (bontà sua ), che indubbiamente possiede con un gol strepitoso, non mi è piaciuto Immobile, 2 volte ha cercato di piazzarla sul palo coperto dal portiere, e sparala forte a mezza altezza benedetto ragazzo, comunque battuto nettamente il Cagliari che aveva fatto recentemente soffrire il Napoli, relativa difficoltà solo ad inizio ripresa poi il 3-0 ha chiuso i giochi . Per stasera pressochè sicuri i 3 punti per madama, i partenopei sembrano messi meglio, ma come sempre di lor fidar non ti puoi, certo sarebbero altri 3 punti fondamentali dopo quelli di Roma, per restare in scia dell’Inter e tenere a distanza i bianconeri , vedremo ,buon pranzo a tutti .
Morto Pino Wilson, capitano della prima Lazio scudetto. Anglo napoletano iniziò la carriera nella squadra del CRAL della Cirio, in serie D, per poi giocare, con Chinaglia, nell’ Internapoli, ambiziosa squadra partenopea che si propose in una certa fase, grazie ad una dirigenza ben ammanigliata con la politica, come credibile alternativa al Napoli in anni un po’ depressi per gli azzurri. In quel periodo l’ho visto giocare al vecchio stadio Collana, quello nel quartiere collinare del Vomero, in quanto ero abbonato, a condizioni ultra favorevoli per i ragazzi, all’ Internapoli. Passò poi, sempre con Chinaglia, alla Lazio in cui divenne capitano e protagonista assoluto. Era un libero molto tecnico e con buon senso della posizione e del tempo, anche se, essendo un po’ miope, era a disagio sui palloni lunghi e spioventi. Comunque era bello da vedere quando usciva palla al piede dalla propria area per impostare il gioco con stile piuttosto ricercato. L’ ho “reincontrato” per così dire rileggendo il bel romanzo di Angelo Carotenuto , “Le canaglie” dedicato a quella squadra, al suo tecnico Maestrelli e , soprattutto, a “quell’ Italia “ del 1974. Jn bel libro.
Dzeko il primo anno a Roma segno’ la miseria di tre gol in campionato e chi dubita(va)di Abraham non ne capisce di pallone.
condoglianze ai laziali e alla famiglia Wilson
Confesso che non mi apettavo la doppia vittoria delle romane, soprattutto quella della Lazio. Molto bene entrambe. Possono lottare per l’Europa e, perché no, fare pure un pensierino alla CL.
la CL non credo sia realistica per le romane e la viola
la quota dovrebbe essere fra i 75 e 80 pti e quindi dovrebbero vincerle tutte le 10 che mancano
A meno che sia Juve che Atalanta abbiano un crollo verticale; e secondo me la Dea, con la sconfitta di ieri, si è già giocata un primo jolly
Fossi nella Juve terrei comunque gli occhi ben aperti
…
Confermo
Juve e Dea possono sbagliare due colpi, la Dea già uno lo ha ciccato
Poi ripeto, ci sta anche un crollo verticale di entrambe che porta la quota tra 70 e 75
Magnifica prestazione della LAZIO a Cagliari. Uno 0-3 che non lascia dubbi sulle grandi capacità della squadra Capitolina. Le servirebbe solo un pizzico di culo, cosa che le manca ma di cui abbondano “altre” squadre (leggi Juventus, Napoli e Milan… Porto)…. 🤷🏻♂️
Torna il grande Acerbi e “non passa lo straniero”. Solo i buoni giocatori fanno la differenza.
Solito immenso Ciro, il più Grande di sempre 👍
Ottima la prestazione di tutti i reparti.
Cagliari annichilito.
Mazzarri che balbetta davanti alle telecamere rende l’idea di ciò che ha visto in campo, di quella corazzata mastodontica chiamata SS LAZIO 🦅❤️⚽️👍😄
E senza culo…..
Rimanendo in “tema”, i bbbburini etruschi usurpatori sculano contro l’Atalanta. Il misero 1-0 gli basta e avanza. Atalanta irriconoscibile.
E’ incredibile come questo misterioso “elemento” sia attratto da certe squadracce …. mentre ad altre rimangono le briciole.
La controprova è il palo clamoroso della LAZIO al 90esimo contro gli orobici…
Questione di centimetri? No, di sfiga (la moglie del culo) 😄😄😄
Ricordati che se non ci fossero i pali la porta sarebbe incredibilmente piccola!
mi sembra di capire che Mou-mou dà il massimo se sta in tribuna;
Se la Lazio giocasse sempre con questi 11 + Pedro sarebbe da scudetto, a prescindere dall’allenatore
Siete andati in Champions una volta in venti anni e con i migliori attaccanti e centrocampisti dell’universo avete vinto qualche coppa del nonno
non male come battuta
Scrivo della partita così Leo può dire che intervengo solo quando vince la Roma.
Partita bruttina. Leggo dalle cronache che la Roma ha giocato meglio di quanto pensavo. A mio modesto parere ha fatto una partita attenta, concentrata, quasi sempre, aspettandosi l’Atalanta che ti aspetti e che non è mai arrivata.
Le cose migliori, a livello di gioco, si sono viste nei primi 20 minuti. Poi la Roma ha arretrato il baricentro per affidarsi a palle lunghe su Abraham e Zaniolo che, sinchè ne hanno avuto, spesso hanno fatto quello che volevano. Il gol è una perla di questo concetto molto mourinhano. Il primo tempo vede una Dea timida e senza idee. Nel secondo tempo smette solo di essere timida, nonostante i cambi che le danno solo aggressività. Sterile peraltro. La partita diventa dura, spesso cattiva. Gli orobici menano come fabbri, al solito. Ne fa le spese Zalensky, che nel primo tempo ha fatto quello che voleva, e lo stesso Abraham. Demiral entra dura sulle caviglie del ragazzo sinchè questo non è costretto a uscire. Poi entra come un pendolino sulla corsa di Tammy, perpendicolarmente alla stessa, senza minimamente provare a evitare il contatto. Prende la palla e tutto quello che aveva attorno, tra cui i tacchetti Abrham, che ha rischiato di lasciarci la gamba. Se entri a quel modo sul passo del giocatore in corsa tagliandogli la strada e poi hai pure il coraggio di lamentarti perchè ti sei fatto male non sei sano di mente. Non è stato Tammy ad allungare la gamba nè a entrare come un bifolco da terza categoria. Certo l’inglese subisce ancora la forza di gravità che per ora appare ineluttabile.
I vari Malinosky, De Roon, Bogà e c applicano lo schema “a intrupasse”: palla in verticale verso l’area e calcioni a profusione cercando di sfondare il muro della Roma. Ne scaturisce un solo tiro, fiacco, dopo l’unica vera bella triangolazione. Spazi strettissimi e incapacità di allargare sulle fasce fanno il gioco facile alla Roma che si difende e parte in contropiede.
A fine partita De Roon pensa di essere Roberto Benigni nella scena in cui gli dicono che “li è morta la tu mamma!”, iniziando una squela di un quarto d’ora, credo la più lunga della storia del cinema, di improperi e insulti. In questo caso particolare rivolti all’arbitro Massa che fa la faccia da…dai smettila…e su basta!..e non dai questo no!..smettila ti prego!..dopo 5 minuti lo espelle. Io?!?!? che ho fatto?!?!? ( sono solo 5 minuti che ti insulto ).
Poco dopo lo segue l’armeno che secondo me si è voluto spendere la squalifica, ma sono malpensante.
Vittoria preziosa per come è venuta. Roma che è stata sempre concentrata. Atalanta invece in stato confusionale.
Ma non è che lo dico io, è un fatto…
ah bè, se lo dici tu!
e così via…
Su Abraham il Chelsea ha diritto di recompra, quindi se Lukaku non convince e Werner torna a casa facile che se lo riprendano spendendo 5 milioni e ringraziando JM per il lavoro fatto sul ragazzo… che ha notevoli margini ulteriori di miglioramento, a me per esempio non sembra meno forte di Vlahovic, in prospettiva.
Lukaku alla roma quindi?
se trovano chi gli paga lo stipendio…
Ecco appunto.
Venghino signori venghino!
😀
Farà come Dzeko che aveva come esigenza esistenziale quella di rimanere a Roma…
per quello che gioca nell’Inter?
e così via…
Vero, è un bel prospetto pure lui, una delle poche belle sorprese di questo campionato.
Tutto OK da quelle parti, Leo?
Ah si @Mordechai, Grazie… qui siamo lontani, filo-russi per un 25% e filo-turchi per il restante 75… basta che non gli si parli di Armeni…
Armeni. Altro popolo di sfigati.
Ecco un commento paradigmatico, dello stile del Nostro
(che ringraziamo: sempre sia lodato)
Quale potrebbe essere la prospettiva (di durata)?
A breve-medio-lungo termine?
tendente a più infinito?
Es.: il Milan ha già un compratore
😜
Caro Fulvio sulla vendita del Milan potresti arrivare a pensare anche tu ( si lo so è difficile ma se ti ci impegni… ) che magari la situazione di crisi economica mondiale seguita alla pandemia ha avuto qualche effetto… soprattutto se devi sganciare più di un miliardo ed il tuo gruppo, chiunque esso sia, ha avuto una contrazione media dei ricavi del 50%… ma tranquillo, al momento giusto avverrà… appena cominciano a costruire lo stadio…
Momento giusto is the new
Prospettiva (variabile)
I greci lo chiamano Kairòs…
O mio vate, qual’è il problema? che esista un giocatore che potrebbe non essere meno forte di uno che sta alla Juventus? la cosa ti innervosisce o ottimo? o notare che tutti e due tendono a non strusciarla se giocano contro marcatori forti?… prospettiva medio termine per un probabile miglioramento potrebbe essere credibile.
P.S. Faccio notare di passaggio che negli States sul tuo adorato Higuain, quello che non rendeva al Milan perché circondato da pippe sono passati al termine patetico… spero la cosa non ti disturbi troppo, o massimo…
Altro che “Terzappismo militante”
Sei peggio di una serpe in seno
Sei peggio di Renzi quando era nel PD
Higuain è stato un fuoriclasse
E la sua carriera lo testimonia
Poi… checcevòifà…
invecchia pure lui!
Inoltre, ha subito un clamoroso colpo di grazia:
il periodo al Milan dei sesti/settimi posti
circondato da pippe (seppur dipinte da fenomeni)
Le pippe che poi sono due anni che stanno primi o secondi o Vate? pensa come sta messa la Juventus che stenta a fare quarta allora…
Difficile trovarsi in disaccordo con i ferventi schilleriani statunitensi (magari dell’Illinois) che hanno tributato ad un campione come il pipa un omaggio così devoto. Tutti noi juventini abbiamo sempre visto incarnarsi in lui quella forza tragica di rappresentazione dovuta al conflitto di stati d’animo sofferenti (ma forse erano piuttosto protrusioni discali), tanto cara al poeta di Marbach am Neckar.
Per anni vederlo giocare ha regalato pura commozione estetica.
O forse, doppiata la trentina (e sfiorati gli 85 kili), qualcosa di meno vago.
CAGLIARI-LAZIO 0 – 3
La Lazio spera di recuperare nella trasferta in Sardegna i punti persi col Napoli, rientra Acerbi dal primo minuto, conferma per Radu a sx dietro e per Felipe Anderson a dx davanti. Nel Cagliari Mazzarri schiera a centrocampo il trio inedito Grassi-Marin-Deiola e inserisce Pereiro davanti con Joao Pedro. Arbitra il napoletano Maresca, al VAR l’abruzzese Di Paolo.
Tiretto di F.A., poi tocco di braccio di Altare su tiro del Mago, VAR e rigore, Ciro spiazza Cragno, 0-1. Reagisce il Cagliari, ma la Lazio si difende con ordine e riparte pericolosa, ma fa qualche errore di troppo. Radu salva in corner, poi esce bene il Mago, lancia Ciro, palla a F.A. che scatta a dx e crossa rasoterra per l’arrivo del Mago che la sbatte dentro, 0-2. Si chiude su un tiraccio di Marin.
Ripresa: Tiretto di Marin, poi Strakkino di pugno in corner, occasione in contropiede 3 contro 1 ma Ciro si fa parare il tiro da Cragno, entrano Pavoletti, Carboni e poi Baselli per Deiola, Altare e Pereiro, bel tiro di Marin parato a terra da Strakkino, poi il Sergente dopo vari errori lancia in area il Pipe che ne dribbla tre e infila Cragno, 0-3. Gialli a Marusic e Marin, entrano Pedro per Zaccagni e Ceppitelli e Zappa per Lovato e Dalbert, tiro alto di Pavoletti, altro contropiede 3 contro 1 cannato da F.A., tiretto di Bellanova, tiraccio di Pedro, entrano Romero e Basic per il Pipe e il Mago, quel fesso di Marusic fa fallo di mano volontario¸ secondo giallo e rosso per lui, giallo a Lovato, fallo su Ciro. Sipario.
Le pagelle laziali: Strakosha 6,5; Marusic 5,5, Luiz Felipe 6,5, Acerbi 8, Radu 7; Milinkovic-Savic 6,5, Lucas Leiva 7, Luis Alberto 7,5 (Basic sv); Felipe Anderson 7 (L. Romero sv), Immobile 6,5, Zaccagni 6,5 (Pedro sv). All.: Sarri 7.
Poche note positive per i sardi, discreto l’arbitro Maresca.
ROMA- ATALANTA 1 – 0
Porn in U.S.A… Lotta tra due delle compagini statunitensi della nostra Serie A e alla fine vittoria meritata dei cuginetti che castigano i bergamaschi, mai veramente pericolosi per la porta di Rui P. La partita la vince il duo Zaniolo-Abraham. Bella sfida all’Olimpico tra giallorossi e nerazzurri, tra Mou e Gasp. La Roma, ancora guidata in panchina dall’amuleto di Spezia Foti, con Kumbulla e Zalewski a sx, schiera Zaniolo dal primo minuto. L’Atalanta, dopo aver “massacrato” la Samp, recupera in panca Gasp, si schiera a quattro dietro, fuori lo squalificato Toloi, dentro Zappacosta, Koopmeiners, Pessina e Miranchuk, il “russo”, in panca Djimsiti, Maehle, Pezzella, Boga e Malinovskyi, l”ucraino”. Arbitra il ligure Massa, al VAR il pugliese Di Bello.
Attacchi giallorossi, al 2’ Musso salva su Mancini, giallo a Cristante, tiretto di Zaniolo, scontro Abraham-Palomino, giallo all’inglese, entra Pezzella per Zappacosta, tiretti di Freuler e Zaniolo, poi al 31’ grande stop di Zaniolo, lancio per Abraham, che si libera e batte Musso in uscita, 1-0.
Ripresa: Entra Muriel per un timido Pasalic, sbaglia Lorenzo lo stop a seguire, salva Rui P. su Pessina, entrano Boga e Malinovskyi per Koopmeiners e Pessina, entra Viña per Zalewski, tiretto dell’ucraino, tiraccio alto di Mancini, giallo a Miki e a Kumbulla, ottimo Palomino su Zaniolo, entra Veretout per uno Zaniolo stremato, giallo a Malinovskyi, entrano Felix, Sergio e Ibañez per Abraham, Pellegrini e Kumbulla, subito giallo per Ibanez e per Demiral, Demiral facile di testa per Rui P., doppio giallo e poi rosso per De Roon e poi anche per Miki, fine partita. Il portafortuna Foti, grazie al suo “profeta” Abraham, ha “fottuto” per 1-0 prima lo Spezia e poi la Dea, en-plein!!!
Buon giorno
E così piano piano e zitto zitto, Sarri sta plasmando la Lazio e Luis Alberto sta cominciando a capire cosa si vuole da lui. Il finale del campionato sarà pirotecnico e la Roma sarà anch’essa presente.
Buona domenica e saluti
Bocca buonasera
non credo si sia mai pensato ad Abrham come ad una sola. Ci ha messo assai poco a trovare la via del gol, forse 6 partite, comunque giocando bene. Si temeva fosse tecnicamente scarso, quanto potente. Invece Tammy ha piedi buoni e senso tattico. Rispetto a Dzeko è decisamente più un finalizzatore che un costruttore di gioco, ma si sacrifica molto di più per la squadra.
La Roma ci ha sicuramente guadagnato nel cambio. Piuttosto speriamo di tenerlo. A Maggio inizieremo a leggere di Abraham al Milan o all’Inter …sicuro
Sarei curioso di sapere dall’equilibratissimo tifoso dei Peracottari, se il fallo criminale del loro attacante centrale su Demiral al 20′ del primo tempo, dovesse essere punito con il cartellino rosso. Mi aspetto grandissime capriole. Chissá se deve prima aspettare la versione del Pagliaccio con in mano le chiavi della città.
E’ Roma caput mundi cmq
come e’ dura la vita del laziale a invidiare il nome Roma conosciuto persino su Saturno per aver scelto il nome(caso unico al mondo)di scegliere di chiamarsi come una regione che e’ sconosciuta appena varchi le Alpi
..ma che brutta vita che fai!
rilassati.
1 – 0 .
STacce!
Già… Le vite degli altri.
Lo storytelling intorno agli episodi arbitrali dei Peracottari, in effetti, sembra roba rimasticata dalla Stasi.
😴😴😴😴😴😴😴
In ottica 4° posto, mi auguravo la Dea perdesse punti… Ora spero che non si rovini tutto domani con lo ( o la? Boh) Spezia