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Rigore Napoli - Barcellona 1-1, Europa League

Il rigore di Napoli – Barcellona fischiato perché il pallone sfiora ad alta velocità il mignolo di un giocatore, come dice Spalletti. Al di là dell’inesistenza o meno del fallo, e dicendo subito che non è stato il primo rigore discutibile né l’ultimo – anzi ben vengano gli errori a parte che siano contenuti altrimenti il Bar Sport a che serve? –  il problema è: possiamo accettare un calcio dove le telecamere e la moviola ti spiano anche nelle mutande fino a trovare qualcosa che non va? Fino a scovare falli e rigori di cui nessuno si è mai accorto? Va bene la tecnologia, però bisogna riportare l’arbitro e l’umanità al centro del calcio, non diventare schiavi della tecnologia e di un regolamento stupido. Perché questo è solo un calcio da Grande Fratello. Quindi o torniamo a un calcio vero e umano oppure tanto vale giocarsi le partite alla Play Station… 

Quello di Napoli-Barcellona non è stato il primo e non sarà l’ultimo rigore che ci fa discutere. Non mi interessa la genesi, se sia di mignolo o di polpastrello. Nessuno se ne è indignato più di tanto, non era proprio il caso. E anzi dirò che i rigori sbagliati e discutibili fanno parte del calcio e se non ci fossero avremmo un sport diverso.

  Se non avessimo un rigore discutibile o “inesistente” come dice Spalletti, non avremmo nemmeno il Bar Sport e tutto filerebbe secondo una logica piatta e fredda.

  Dunque, estremizzando, benedetti i rigori fasulli, o quelli clamorosi ignorati. Non è questo il punto. Li accetto se a deciderlo è un arbitro con la sua testa, e non un arbitro che obbedisce come un robot a una macchina e a un regolamento stupido, che non ha anima e non sa nulla del calcio.

  Quello che non mi sta bene appunto sono questi rigori da Grande Fratello, da telecamera che ti spia anche nelle mutande, che individua rigori, a posteriori, in gesti che in campo nessuno ha immaginato fossero rigori.

  Cioè una cosa è scovare un evidente errore, colmare con l’aiuto del Var, della moviola in campo, che abbia veramente influenza sul corso della partita, un’altra è prendere un dettaglio infinitesimale e farlo diventare la pietra dello scandalo. Qui siamo addirittura oltre il rigorino o il normale contrato in corsa. Qui siamo alla perversione del regolamento e dell’interpretazione.

  Ci vorrebbe un trattato per raccontare come si è stravolto il “mani in area”, “l’entrata in scivolata del difensore”, “la volontarietà” che oggi conta e domani non conta più, sì però, i telecronisti che partecipano a quest’orgia di falso sapere con quegli stentorei e stupidi “c’è il contatto!”.

  Ma in linea di massima è questa scannerizzazione fotogramma per fotoframma, bit per bit della partita che non possiamo accettare. Perché la stravolge completamente e dà tutto un altro senso al calcio, togliendogli addirittura lo spirito sportivo.

  Un tempo avevamo l’arbitro al centro della partita, e per quanto fosse per principio “cornuto!”, era comunque un essere umano che vedeva o non vedeva, decideva o lasciava correre, prendendosi non solo tutte le responsabilità ma lasciando il calcio nel campo delle attività umane.

  Qui siamo al calcio spiato dal buco della serratura, con le telecamere che arrivano anche lì dove dovrebbero farsi gli affari loro, che non arricchiscono il calcio e lo rendono più giusto. Ma semplicemente lo rendono più arido e robotizzato.

  O ridiamo un senso a tutto questo, e senza abolire la tecnologia la mettiamo al nostro servizio, senza diventarne schiavi o dipendenti. Oppure tanto vale giocare le partite alla Play Station.

***

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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il ghiro

I Casi Nostri – Quattro di Coppe (repetita…)
1.)   Minatori vs Birrai
C’è mancato poco che il Torello Rosso del Salzburg incornasse il grasso Monaco bavarese. Solo al novantesimo Cavallo Pazzo Coman è riuscito a raddrizzare una partita che di riffe o di raffe gli austriaci stavano portando incredibilmente a casa sull’1-0; i giovanotti divoratori di palle, da quelle di Mozart a quelle di toro, stavano facendo la festa al ben più titolato Bayern, stritolatore della Bundesliga. In Germania il Toro Rosso più famoso, il R.B. Lipsia, l’altra squadra sponsorizzata da Herr Dietrich Mateschitz, sta subendo la supremazia dei bavaresi bevitori di birra, spoilerando la piazza ai bevitori di bevande energizzanti a base di strani miscugli di origine thai, basati su ingredienti misteriosi quali succhi liquidi estratti da organi taurini di varia natura. Fiuuuuuu, ci è andata di liscio…. Altrimenti dopo i successi Red Bull in formula 1, nessuno li avrebbe più bloccati, altro che Coca o Pepsi, palle di toro a gogò per tutti! 
2.)   Napoli in Barça
Sembrava che il Barcellona dovesse essere più masticabile per gli azzurri di Spalletti, invece contro i rossoblù di Xavi si è visto un Napoli a due facce, deciso e concentrato nel primo tempo chiuso in vantaggio col bel gol di Zielinski, impaurito e rattrappito nella ripresa, la squadra non sale più, Traorè lascia la fascia al fischiatissimo Dembelè che fa a fette la difesa del Napoli, servendo a ripetizione palle-gol agli scentratissimi Aubameyang e Ferran Torres. Per far segnare il gol del pareggio a Torres il Barça chiede aiuto all’arbitro, che gli concede un “rigorello” per il tocco di mignolo di J.J. su cross da dx. Certo davanti il Napoli era proprio sparito, il povero Osimhen da solo serviva a poco, spesso in offside, la vecchia volpe Piquè lo ha addomesticato ben presto, le sostituzioni non hanno portato frutti, Insigne sta già arredando la sua casetta in Canadà, Ruiz stupidamente lezioso davanti al suo pubblico, la carretta la tira avanti il solito KK. Basterà? Ai posteri…
3.)   La Dea sale sull’Olymp…iakos
Minimo punteggio ma massimo risultato dei bergamaschi, che pur avendo dominato la partita sono riusciti a ribaltarla solo grazie al generoso albanese Djimsiti che si è inventato bomber per una sera, di testa e di piede. Tutti gli attaccanti schierati dal Gasp (Muriel, Pasalic, Pessina, il bombardiere Malinovski) non erano riusciti a cavare un ragno dal buco, ci ha pensato il bravo caporale di giornata Berat Djimsiti, silenzioso e ubbidiente, è a Bergamo da 5-6 anni, non sembra mai partire titolare, andò a farsi le ossa in Sannio e in Irpinia, ma alla fine le sue presenze in mezzo ai vari Toloi, Masiello, Romero, Palomino e Demiral le ha sempre messe insieme. Ieri è stato lui l’eroe della partita, rimandando a casa sconfitto l’antipatico Olympiakos (la squadra del Pireo mi è sempre stata odiosa, non so perché, ad Atene io tifavo per i verdi del Panathinaikos), ora basta il pari per passare il turno. La Dea ha tenuto alto l’onore delle italiane in Coppa, unica tra le nostre, meno male.
4.)   Scrivo 1 e Porto 2
La Lazio se ne torna direttamente in Friuli con le pive nel sacco, tanto sbattersi e risultato nullo, una prova modesta ma sufficiente balordamente sciupata da un paio di grossi svarioni difensivi, amnesie gravi nelle marcature, il rimpianto per l’assenza di Acerbi dietro è cocente, Patric sarà pure fuori ruolo, ma Toni Manero ha colpito entrambe le volte rubando il tempo a Luis Felipe, dov’era il brasiliano nella circostanza? Forse sta troppo preoccupato per il rinnovo del contratto o per la ricerca di una nuova squadra, fatto si è che non ha speso neppure il solito cartellino giallo. La difesa a zona è una gran bella trovata, ma va saputa fare e ci vogliono gli uomini adatti, con la dovuta qualità ed esperienza. Poi naturalmente tutta la squadra deve aiutare, coprire ed accorciare gli spazi, ieri a centrocampo ha giocato solo Leiva, poi anche lui si è rotto le palle di correre per gli altri due giovanotti che camminavano e non rientravano. Morale: all’Olimpico occorrono Acerbi, Ciro e una gara tutta diversa, di grinta e determinazione, mancherà pure Zac, stiamo a vedere.      

luigi.iannelli

“… il problema è: possiamo accettare un calcio dove le telecamere e la moviola ti spiano anche nelle mutande fino a trovare qualcosa che non va? Fino a scovare falli e rigori di cui nessuno si è mai accorto? Va bene la tecnologia, però bisogna riportare l’arbitro e l’umanità al centro del calcio…”

Sicuramente un discorso ad effetto, in un percorso socio-culturale che parte dalle telecamere che ti spiano fin nelle mutande per concludersi chiedendosi se non sia il caso di riportare l’arbitro e l’umanità al centro del calcio.
Io credo che la tecnologia sia entrata ormai in modo disgustoso fin nelle nostre mutande superando abbondantemente il confine precario fra il lecito e l’illecito perché se una volta eri innocente fino a prova contraria oggi sei colpevole fino a prova contraria ma, premesso ciò e restando sul calcio, sarebbe giusto dire che la tecnologia – riferendomi ovviamente a quella utilizzata in modo esasperante e negativo – è entrata nel calcio non per colpa degli arbitri e delle federazioni (a cominciare dalla moviola), ma proprio per la necessità degli squallidi processi del lunedì dove il fior fiore del giornalismo sportivo dava degna esibizione di se stesso in quel mercato che faceva impallidire quelli ortofrutticoli ed ittici. Ben altri spettacoli rispetto al Processo alla Tappa di quel gigante del giornalismo sportivo che era Zavoli.
Certo, è sacrosanto che non si possono sopportare i rigori per una palla che rimbalza come in un flipper, così come la trigonometria applicata al fuorigioco nanometrico, ma il problema non lo si risolve abolendo il Var che è il figlio “legittimo” delle moviole perché, con o senza di esso, il punto rimane quello delle tonnellate di polemiche che continueranno a far dire, solo grazie ad esse , che il calcio è lo sport più bello del mondo. Quelle polemiche che, per un buon 70%, sono figlie di un regolamento nel quale l’interpretazione soggettiva mette nelle mani dell’arbitro un potere smisurato. Se nel basket gli arbitri sono due, nel calcio l’arbitro rimane uno malgrado abbia più assistenti di un premier o di un generale (guardalinee, addetti al Var e quarto uomo che in termini decisionali non contano una mazza).
Una roba ridicola che fa pendant con un mondo, quello del calcio, che è diventato un buco nero ormai fuori controllo perché continua ad ingoiare se stesso e prima o poi imploderà.
Immaginando un ricevimento al quale partecipano tutti gli sport, il calcio e la Formula Uno sono gli unici due ubriachi.

gab

Bravissimo iannelli

Emilio

Con l’introduzione del Var ero convinto che si sarebbe tornati un po’ all’antico, con l’arbitro che, coadiuvato dalla tecnologia, tornasse a fare il suo mestiere. Questo proprio per eliminare tutti questi orpelli regolamentari che nel tentativo di operare giustizia, sprofondano invece in un banalissimo nonsense. La tecnologia può certamente aiutare a sbagliare meno, non a costruire un mondo perfetto

Michel

Beh si certo, ricordiamo che i rigori per fallo di polpastrello potevano essere fischiati solo a De Ligt nell’euforia generale. Ora vengono definiti assurdi. Mentre fino a qualche tempo fa la vulgata se ne usciva col solito ritornello: “In Europa questi rigori li danno, gobb…”
ah NO.

convenevole da prato al secolo Nicola Romano

Pensavo che la Juve fosse favorita col Villareal ,certo dopo averla vista stasera non riuscire a battere un toro dal grande cuore ma con molti limiti tecnici , ci sto ripensando anche il tanto strombazzato Vlahovic da crack e diventato cracker .

2010nessuno

Stasera a Torino, bisogna andare avanti con le strofe della canzone “con il culo, ciao, ciao”😄😄😄.
Non trovi Fabrizio?

Nick

Appena finito il derby della mole, monsieur le bariste mi dispace ma prevedo che tanti gobbi del gobbloooog si metteranno a riposo come vlahovic e domani il bloooog sarà fiacco di commenti pigiamati

Modifica il 2 anni fa da Nick
Pincopallo

Il problema è proprio questo. Indipendentemente dal regolamento, accetto gli errori in corsa, perchè fanno parte del gioco. Trovo inaccettabile, però, che l’errore si commetta riguardando l’azione di gioco con la video tecnologia.

Eric Dolphy

contento per il Torino, mi sembra stia ritrovando lo spirito Toro;

Bombaatomica

Ma perché farci il sangue amaro in questo bel venerdì, vigilia del weekend e serata dedicata alla vittoria del Torino contro la Juventus? 😂😂😂

Piuttosto cantiamo…

Con le mani (Juan Jesus)🎵🎶
Con i piedi (Ferran Torres) 🎶🎵
Con il culo (il Napoli) 🎵🎶
Ciao ciao 😂😂😂

convenevole da prato al secolo Nicola Romano

A Bò perche’ devi fare sempre il folkloristico, per una volta che gli ha detto bene ,quest’anno come al solito pieno infortuni , autoreti presi gol incredibili tra colpa e sfortuna, e tu parli di culo, comunque ottimo il pareggio della Juve .

Bombaatomica

Si scherza, Convene’ 😂😂
Anche perché tifo Napoli in Europa, così come tifo per tutte le squadre italiane.
Però lo sfottò, è l’anima del calcio…. 😄👍

Nick

😂😂😂

Paolo-reborn

I falli si scovano nelle mutande….mi sembra ovvio.
Comunque apprezzo tantissimo i giocatori furbi come Di Lorenzo, Rahmani e Koulibaly e i tanti altri che hanno imparato ad opporsi ai cross con le mani unite dietro la schiena.
Mi sembra grande segno di intelligenza, adeguarsi ai tempi che corrono.

Ianmisugi

Sono d’accordo. In tutti gli sport ci si adegua alla regola, solo nel calcio è la regola che si deve adeguare a mille interpretazioni (o meglio rimanere sempre interpretabile).

Nel basket non si possono aggiustare i blocchi – manco di poco – e se hai un alluce nel semicerchio (più facile un millimetro di tallone) non è mai sfondamento, lo stesso se non hai una postura corretta in difesa, anche se è l’atro che provoca il contatto.

Nel tennis se suona la macchinetta del let si ripete la battuta anche se il tocco è stato impercettibile, addirittura se è stato solo lo spostamento d’aria. Una volta capita a te e una volta capita a me.

Nel calcio no… ci devono essere i quasi falli…

Ora la ragola è chiara: se tocchi a palla e la posizione del braccio non è congrua (e ci sono criteri ormai abbastanza consolidati per stabilirlo) è fallo.

Impara a mettere il corpo come il difensore che devere prendere sfondamento nel basket. Non lo fai? Ti assumi il rischio e poco conta che la palla tu l’abbia toccata poco o tanto. E’ punita la tua imperizia.

Ianmisugi

Anche i giocatori di basket non corrono con le braccia dietro la schiena, ma se devono prendere uno sfondamento si mettono in quella posizione. E una volta che l’atto di difendere in maniera corretta viene assimilato, diventa esso stesso gesto tecnico (o gesto sportivo, qualunque cosa sia).

Pure il bagher e il palleggio della pallavolo non sono gesti naturali ma costruiti, perchè trattenuta e doppia – anche lievi – sono due infrazioni (che chiunque non giochi a pallavolo commetterebbe ad ogni azione).

Per non dire del passo alternato nello sci (chi cazzo avanzerebbe sulla neve il quel modo ridicolo?) Eppure si gareggia (anche) così da quelche centinaio di anni,

La regola per me non è idiota. Idiota è solo l’abitudine del calcio di pensarsi differente ignorando ciò che accade altrove. E di lamentarsi, sempre e comunque, che si cambi o che non si cambi.

Eric Dolphy

ma è calcio, non basket o pallavolo;
lasciando perdere la pallavolo, dove non c’è contatto, considerando il basket, dove c’è, bisogna anche considerare che se un canestro in più o in meno può solo a volte pesare, un gol in più o in meno pesa quasi sempre moltissimo;
gli è che se per il fuorigioco il var va bene (vogliamo discutere quello di un centimetro? va bene, ritorniamo al concetto di “luce” -anche se naturalmente c’è chi si lamenterà per quello dato per un centimetro), non va per i tocchi di mano e i contatti: salvo che sia sfuggito del tutto all’arbitro è questi che deve valutarne l’entità;

Modifica il 2 anni fa da Eric Dolphy
Ianmisugi

Ma da quando in qua si parla di entità del fallo di mano? una volta si parlava di volontarietà (concetto etereo e soggettivo), oggi si parla di postura e di ingombro (concetti più oggettivi). Ma mai e poi mai si è parlato di “la tocco poco” o la “tocco tanto”. Se sei posizionato scorrettamente e la tocchi è fallo. Punto.

Eta

Purtroppo non esistono più le punizioni a due. Potrebbe essere un compromesso

Ianmisugi

Dai rigore e cartellino rosso. Semplice no?

Rosario Frattini

convenevole da prato al secolo Nicola Romano

Sei andato a rispolverare la sigla iniziale della fiction storia del detective Petrosino credo fosse il 1972 ,quanti avventori del bar ancora non c’erano, beh credo neanche tanti .

Ianmisugi

Di loro ricordo pochissimo; anzi a dire il vero solo una delle più dure (e divertenti) critiche per una performance sanremese: suonava più o meno “come vecchi ronzini, trottano stanchi sulle polverose strade del Pop”.

Tiziano

buffo, il calcio è arrivato per ultimo ad adottare questa tecnologia e nonostante questo non sono ancora riusciti ad applicarla senza snaturare la natura e il ritmo del gioco.
Quante volte abbiamo visto in serie A recuperi monstre a causa della revisione var?
Ancor più buffo se si pensa che ancora non siamo giunti all’introduzione del tempo effettivo, riforma che in Italia sarebbe una manna dal cielo visto che le partite finiscono spesso in un orrido spezzatino tra gente che si rotola in terra, arbitri che fischiano ogni minimo contatto, etc. etc.

Niente da eccepire sul fuorigioco, almeno in questo la tecnologia pare essere ottima.

Comunque Spalletti ha criticato il rigore ma ammesso che il pareggio era giusto (e te credo), quindi alla fine è inutile recriminare alla luce del fatto che per l’ennesima volta siamo andati in vantaggio e abbiamo rinculato portando a casa un pareggio.

Modifica il 2 anni fa da Tiziano
L'ESORCISTA

“scannerizzazione fotogramma per fotoframma, bit per bit della partita”
Finalmente ci siamo arrivati, gli interisti sono i precursori di questo sistema, loro lo auspicano da decenni, migliaia di ricordi frammentati di centinaia di partite volte ad affermare che si è vinto perché al 14° del primo tempo su una rimessa laterale bla bla bla, adesso ci siamo siamo alla morte del calcio, saranno contenti e soddisfatti di poter fermare ogni 30 secondi l’azione per tornare indietro, un rewind infinito…
Il calcio è morto e sepolto.

Nick

Sarebbe colpa dell’Inter se ….bla bla bla ma mi faccia un piacere !!!!!
Il calcio è morto e sepolto….insieme alla tua onestà.
Illusi quelli che pensavano che calcopoli vi avrebbe insegnato a rimettervi in riga.

Modifica il 2 anni fa da Nick
L'ESORCISTA

Ci diamo del lei adesso?
E poi cosa c’entra la Inter?
Io ho parlato dei tifosi interisti, i vivisezionatori per antonomasia, dovrebbero essere contenti.

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