“Nessuno può garantire che Zaniolo resti alla Roma” dice Tiago Pinto. Appena chiuso l’affare Vlahovic, subito si apre il fronte del prossimo mercato con la Roma che potrebbe pensare di incassare 50/60 milioni dall’affare, in uno schema che ricalca quello della Fiorentina. I campioni oggi fanno economia e nessuno pensa più che esistano gli incedibili. Donnarumma, Lukaku, Ronaldo, Messi, Insigne, Mbappé, Dybala, Zaniolo: tutti si possono cedere o lasciare andare via. Non si guarda più in faccia nessuno: se costi tanto o vali tanto, addio. Ma attenzione all’effetto del Teschio di Damien Hirst…
E dopo Vlahovic, Zaniolo. Roberto da Crema, il mitico baffo, sbaracca via il tappeto persiano e mette davanti alla telecamera un vaso cinese, sbraitando sull’affare che stiamo per fare oppure per perdere stupidamente. “Signoriii! Io vi sto vendendo la felicitààà! Chiaroooo?” E la felicità costa, certo, chiarissimo.
Per carità il valore non si discute, certi calciatori sono ormai preziosi quanto un teschio di Damien Hirst, ma è il metodo che mi colpisce. La catena di montaggio del calciomercato che non deve perdere colpi, pena saltar via dagli ingranaggi e incepparti tutto quanto. E se vuoi piazzare il colpo bisogna cominciare subito a strillare dentro al megafono mentre si guida lentamente la macchina.
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UNA STRANA COINCIDENZA A PROPOSITO DI ARTE & BUSINESS…
Può un Teschio sia pure ricoperto di diamanti valere ed essere venduto all’asta per 100 milioni di dollari? Pare, anzi pareva, proprio di sì: nel 2007 la singolare opera artistica di Damien Hirst fu venduta all’asta negli Stati Uniti a misteriosi investitori per appunto 100 milioni di dollari. Adesso molti anni dopo si scopre che il Teschio è in realtà ancora in un deposito di Damien Hirst stesso, e che la clamorosa vendita fu più più che altro un enorme bluff, una vendita fittizia a lui stesso per ottenere uno shock comunicativo nel mondo dell’arte. Che vive anche di questi effetti. Non è una storia che somiglia molto anche al calcio? (Qui, trovate l’articolo di Artribune).
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Chiuso appena il caso Vlahovic dalla Fiorentina alla Juventus a una cifra spudorata (Commisso ha definito i procuratori dell’attaccante “bugiardi e disonesti”), il general manager della Roma, Tiago Pinto, ha approfittato della conferenza in cui illustrava la mercanzia acquistata (Oliveira e Maitland Niles) e messa in mano a Mourinho, per dire riguardo a Zaniolo: “Non posso né io, né nessuno garantire che resti”.
Cioè il giorno dopo la chiusura del calciomercato si apre già il tormentone del prossimo, quasi a voler prendere posizione per urlare, metaforicamente certo, che il prossimo Vlahovic è lui. Nicolò Zaniolo, jolly d’attacco dove lo metti lo metti, ventidue anni, una clamorosa gaffe dell’ Inter nel trattarlo come un resto di pochi spiccioli nell’affare Nainggolan all’Inter (2018), nuova cometa in transito sopra l’Olimpico nella Roma del dopo Totti, la popolarità che gli fa girare la testa, un atteggiamento da divo sfacciatamente prematuro, e purtroppo entrambe le ginocchia già offerte in sacrificio al calcio. Con lui martorizzato da due anni di dolore e la Roma e la Nazionale a risentirne l’effetto.
"Se posso garantire che il prossimo anno resterà alla Roma? Non posso farlo né io né nessuno" 🗣️🔥
Tiago Pinto sul futuro di Nicolò Zaniolo ⚠🟡🔴 pic.twitter.com/AMAoZZB6ed
— GOAL Italia (@GoalItalia) February 1, 2022
Zaniolo è un potenziale erede di Totti, sia pure in un immaginario ridotto e discretamente blasfemo, e allo stesso un potenziale tesoro da mettere all’incasso. I mercatologi fanno già paragoni col caso Dybala alla Juve e complesse operazioni di analisi contrattuale (scadenza al 2024, 2,6 milioni a stagione) e tecnica (pare che con Mourinho ora ci sia una certa sintonia) per dire che il ragazzo vale 33 milioni, secondo Transfermarkt, oppure 50/60/70 ma così, valutato a spanne dalla società stessa che, nell’eventualità, vorrebbe lucrarci il più possibile sopra. Non pare che Dan Friedkin somigli a Rocco Commisso negli atteggiamenti e nell’eloquio – di Dan Friedkin non si conosce nemmeno il timbro di voce – ma le idee potrebbero essere le stesse. Soprattutto quella, magari, di spedire il giovanotto sempre al solito indirizzo, la Juventus. Che potrebbe così specializzarsi nel concludere affari con le sue storiche rivali. Come si vede i percorsi e gli schemi si ripetono uguali per tutti, qui di Pigmalioni e Mecenate non ce ne stanno, piuttosto ci sono in giro un sacco di Henry Potter… (cfr La vita è meravigliosa, Mymovies)
Quasi tutte le squadre oggi progettano di investire ipotizzando un mercato miracoloso, vendere per moltiplicare, riprodurre calciatori e milioni in un’operazione di fecondazione assistita che garantisce la rinascita di altri campioni e il moltiplicarsi delle vittorie. Il problema è pensare che l’operazione possa ripetersi all’infinito, quando invece il minimo errore fa inceppare e saltare la catena riproduttiva.
Ma in genere oggi è un tempo dove il campione non è più un totem assoluto e intoccabile. Non esiste più un’economia spericolata al servizio del campione e del pubblico pagante, esiste il campione al servizio dell’economia. Il calciomercato sempre più dentro la bolla finanziaria e speculativa. E’ successo, succede con Donnarumma, Lukaku, Messi, Ronaldo, Insigne, Vlahovic, magari Dybala, Mbappé o Zaniolo. Bisogna solo trovare, dall’altra parte, il corrispondente giusto al momento giusto.
Oggi non esistono più intoccabili, per tutti c’è un prezzo.
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Sicuramente ottimo il mercato di Gennaio della Juve che si è assicurata un centravanti giovane e talentuoso come Vlahovic , un ottimo centrocampista come Zakaria , venticinquenne già affermato in Germania con il Dortmund, giocatore completo in grado di ricoprire più ruoli , anche quello di difensore centrale all’occorrenza, ma soprattutto in grado di fare il regista di centrocampo, ruolo in cui la Juve
ultimamente era scoperta ; in più Zakaria è bravo anche nella fase
difensiva ed a recuperare palloni,
caratteristiche che stanno tanto a
cuore ad Allegri , ad inserirsi in fase
offensiva e nella conclusione a rete. Il mercato della Juve è stato
buono anche in uscita avendo venduto Bentancur, Kulusesky e Ramsey , del primo e del terzo ne ho già parlato, credo che sia chiaro
a tutti che abbiano abbondantemente deluso nella loro
avventura juventina così come Kulusesky nonostante ci sia ancora
qualcuno che dia la colpa del suo fallimento ad Allegri che lo ha utilizzato spesso in vari ruoli ; a mio
avviso non è colpa dell’allenatore se lo svedese, come si è visto chiaramente più volte ci mette tre
ore a stoppare una palla, a girarsi
e con il piede destro è appena in grado di camminare.
Anche l’Inter ha operato bene nel
mercato di Gennaio con il prestito
dal Genoa di Caicedo che a me è sempre piaciuto come tifoso della Lazio e con la ciliegina sulla torta
di Gosens.
Del mercato della Lazio non parlo, mi sembra veramente inutile.
Sto ragazzo è forte forte, a me piace un sacco. Se solo si riuscisse a detamarrizzarlo un po’, potrebbe essere davvero un gran colpo, per la Juve o per chiunque altro.
E’ incostante, palesemente non è candidato ad entrare nel Mensa (al massimo alla mensa), però ha degli strappi notevoli, in accelerazione gli ho visto fare belle, bellissime cose.
Da qualche parte, ho letto di un ipotetico scambio con McKennie, non so però, a me il puledrone texano non dispiace, è un pò anarchico, pure lui non è disciplinatissimo, però la sua (sostanziosa) parte la fa, stamo a vedè che succede…
Buongiorno a tutti! Anche io dopo un decennio di partecipazione passiva, mi iscrivo! Il Bloooog ha rappresentato e rappresenta un piacevole momento della mia giornata, dandomi uno svago dal lavoro intenso, e voglio partaciparci un po’ piu’ attivamente (scusatemi gli apostrofi ma uso una tastiera estera e la u accentata non c’è).
Grazie della compagnia 🙂
Ciao benvenuto! Grazie e a presto FaB
Bandiere? Qua non si fa a tempo a cucire un fazzoletto al bastone.
I tempi li conosciamo bene, si brucia tutto troppo in fretta e la tenerezza di un amore non fa in tempo a sbocciare in coteste condizioni.
Ma i vaffa, da quel che ho visto, abbondano ancora.
Un saluto a tutti voi, anche io, dopo un decennio di sola lettura dall’altra parte, ho deciso di iscrivermi. Seguivo tutti quotidianamente con le chiacchiere, le esperienze, i discorsi filosofici e la poesia che ci accompagnava. Ogni giorno, ogni nuovo argomento, sembrava proprio una chiacchierata al bar virtuale tra amici. Sono molto contento che continui in modo indipendente.
Spero che i discorsi le litigate, i confronti continuino anche qui. Grazie della compagnia.
Benvenuto! FaB
A proposito di teschi, a chi ci piace l’articolo può fare un giro al tabacchino di corso Vittorio quasi angolo con Accademia Albertina (Torino) …
Per farvi un’idea …
Sempre per gli appassionati di teschi, l’ultima volta che sono stato a Napoli ho visitato il cimitero-ossario delle Fontanelle… il custode mi diceva che i cadaveri delle varie pestilenze succedutesi nei secoli finivano li..
Brrrrr
appena scendo al toro ci faccio un salto,4 passi da Porta Nuova
OT
Non so, ho visto questo video : mi ha lasciato basito.
https://video.repubblica.it/sport/calcio-gaetano-blandini-in-versione-kill-bill-il-possibile-futuro-presidente-di-lega-mentre-sguaina-la-spada-dei-samurai/407211/407921?ref=RHTP-BS-I308886389-P7-S2-T1
Chiedo a GianPagiacci, maestro di arti circensi et arti ludiche, se la persona in questione faccia parte del suo staff o lo ha licenziato😉
Questo soggetto non può essere preso in considerazione da noi del Circo e al massimo, se dovessimo avvistarlo nei dintorni del tendone, chiameremo l’accalappiacani.
LA NUOVA PANINI
Dirigente. : manca
Procuratore : celo
Allenatore : cambio
Procuratore: celo
Dirigente : manca
Procuratore:celo…………………………………..
…………………………………………………………
Non ricordo l’ultima bandiera del Bologna, anzi sì, Michele Paramatti…e pure quello andò alla Juve 😂
Tutte loro le vogliono
il Mitico Villa?
Grande @magoo chi mi hai fatto ricordare…ero piccolo quando lui appese gli scarpini al chiodo 😢
Bocca non esistono più le bandiere è vero.
Ma anche le mezze stagioni sono in via di estinzione.
Di treni in orario e di politici onesti poi nemmeno se ne parla.
Beh, quando c’era lui i treni arrivavano in orario, ammettiamolo. Un saluto FaB
Non più di ora, si falsificavano gli orari, quello sì… 🙂
Buongiorno a tutti voi, dopo alcuni anni di sola lettura, ho deciso di iscrivermi.Grazie per la compagnia che involontariamente mi avete fatto. A presto
No, no volontariamente! Sapevamo che eri lì… Un saluto e soprattutto benvenuto a nome di tutti FaB
Il mercato attuale e’ identico a quello dei giochi della playstation, ogni stagione o anche in mezzo compri chi puoi! puoi anche avere Messi nell’Ancona (io mi sono accontentato di Detari). La realta’ (non so se triste) per me e’ che ormai tutto si vive in un mondo virtuale, tutto corre in fretta e tutto si dimentica al prossimo aggiornamento della pagina del web!
Fantastico! quindi la Juve, dopo aver sciaguratamente preso e poi (forse, speriamo) fortunatamente mandato ad altri lidi un bolso rotto come Ramsey, si prenderebbe un altro possibile mezzo pateracchio? Zaniolo era una grande promessa, ma con quelle ginocchia, al prossimo infortunio finisce la carriera.
Rejoyce!
sono commosso: mentre le altre radio trattano sciocchezze canzonistiche, pollitiche e noismiche, la gloriosa radio3rai impernia il palinsesto odierno sul Nostro;
oltre a parlarne nei radiogiornali gli dedica intere trasmissioni:
alle 9 Pagina 3;
alle 11 Radio3 scienza;
alle 22:30 Il teatro di radio3;
e penso se ne tratterà anche alle 15 in Fahrenheit;
i programmi possono essere riascoltati in podcast con l’app raiplaysound (che sconsiglio) o nella pagina omonima;
poco fa su rai5 riproposto un programma su JJ;
aggiungo che in TV alle 17 Maestri su raistoria è dedicato a JJ;
recuperabile su raiplay, app o sito;
@Bocca
Gentile Bocca, scusi l’indiscrezione. Posso chiederle se, dopo l’abbandono del gruppo Gedi, approderà a nuovi lidi editoriali?
Per adesso attraverso da solo da solo il deserto del Nevada con un paio di borracce d’acqua Se passa qualche carovana magari mi ci aggrego ma al momento non vedo manco un cactus all’orizzonte. Un saluto FaB
il deserto del nevada,e’ lo stesso dove hanno girato lo sbarco sulla luna?
Proprio quello. Un saluto FaB
Ti assicuro che è la situazione migliore in cui si può stare. Io l’ho cercata e trovata tanti anni fa e non potrei più farne a meno… se passa una carovana la prendi e poi te ne vai quando ti pare, e ne prendi un’altra… oppure vai da solo per un po’… è una strada per la felicità.
Che hai fatto il cowboy in Arizona, Leonà?
Ti ci vedo, a magnà cotiche e fagioli attorno al fuoco e a sbevazzare taniche di whisky.
🙂
👍🏻 Abbiamo fiducia e siamo positivi. Grazie dei consigli Leo, a prestlFaB
Si goda ogni secondo. La vita è un soffio.
Mi dispiace. In bocca al lupo allora. Le auguro di trovare presto una carovana che la porti nella terra promessa.
No, non facciamone un dramma perché non lo è assolutamente. Però non voglio fermarmi qui, questo è sicuro. Un saluto FaB
Gli anni passano, il Blog cambia quello che non cambia sono io ed il mio analfabetismo digitale.😂
Ciao Monica…
Ciao Faceto, io stravedevo per Ursula Andress che adesso ha 85 anni ma all’epoca , quando la vedevo al cinema ero un quindicenne e lei aveva appena superato i
quaranta ed era ancora bellissima con un fisico statuario. Monica Vitti
l’ho sempre guardata solo dal punto di vista artistico dove era brava ma inferiore da quel lato ad
Anna Magnani anche se esteticamente più graziosa.
Purtroppo era malata da tempo ed ora finalmente ha finito di soffrire.
Mi sono innamorato di lei in ogni fase della mia vita in maniera diversa. Ho iniziato a 14 anni.
Ciao Monica
grandissima
Appena andato via dalla Juve, Bentancur si è messo a segnare😂
L’ha fatto anche Ramsey. Infortunato, non puo’ giocare, ecc. Va a giocare col Galles e segna e gioca bene. Ritorna a Torino: infortunato non puo’ giocare ecc.
In effetti, uno qualche domanda se la fa. Vedremo alla corte di Conte che combina. Certo, tornasse quello di quattro anni fa, sarebbe da dire due paroline ad acciughina, pirlotto e sarretto…
Se la Juventus aveva bisogno di rientrare di qualche euro e le offerte erano solo per Bentancur e non per Rabiot o Arthur, non è che avessero molta scelta.
Tra i tre allenatori citati Allegri è senza dubbio quello che più ha creduto in Bentancur.
Poi se a Torino le poche volte che ci provava tirava ai piccioni e a Londra fa centro, magari è solo dovuto al fatto che la testa è più libera, il ragazzo è più tranquillo e gli vengono meglio le cose tecniche.
Forse è colpa dei tifosi che lo criticavano in maniera eccessiva….
Eccessiva? Io l’ho criticato fortemente, ma se lo meritava, credimi, anche soltanto per l’atteggiamento in campo.
Ciao Grande Romeo, mi fa molto piacere rileggerti. Detto questo fu Sarri a metterlo titolare fisso nonostante dovesse per forza trovare posto ai nuovi arrivati Ribot e Ramsey.
lo mise titolare fisso a dx nel centrocampo a 3 perche’ khedira non giocava piu’…anche con allegri, quando non c’era khedira, giocava bentancur, che segno’ di testa mi pare con l’udinese nell’ottobre 2018 in un udinese juve 0-3
Beh, a me piaceva Bentancur, proprio come concetto, il giovane uruguagio adottato dalla Bombonera, pieno di garra ed ambizione. Poi l’ho visto giocare dal vivo, con Sarri, all’andata di Champions con il Lione e mi è passata l’infatuazione galeanesca.
Nella Juve manco ci provava a tirare al volo da fuori area…
Sono abbastanza infastidito dalla dinamica che certifica come un tifoso “debba” necessariamente valutare il comportamento della società sul mercato, le questioni finanziarie, i bilanci, le plusvalenze etc etc.
Sono anche persuaso che il calcio è un’industria importantissima e che gli aspetti gestionali sono oramai predominanti, l’epoca dei presidenti mecenati è finita da un pezzo.
Di pari passo credo vadano anche i ragionamenti sulle “bandiere”, la libera circolazione dei calciatori è cosa non di oggi, e lo strapotere dei procuratori è sempre più invadente. Esemplare la vicenda Nandez: il trasferimento del giocatore (per qualsiasi altra squadra) doveva avvenire a Titolo definitivo, o con Obbligo di riscatto, altrimenti il procuratore stesso non avrebbe incassato la propria parcella.
In questo contesto le parole di Tiago Pinto non sono sorprendenti, le strategie sono chiare: tutti o quasi sono sul mercato, gli allenatori hanno modo di intervenire sulle trattative ma non hanno l’ultima parola, i giocatori cercano prospettive ed ingaggi gratificanti.
L’addio di Insigne ha dell’incredibile per me, (e credo che la società abbia sbagliato) così come trovo insensato il braccio di ferro tra Dybala e la Juve. L’argentino chiede un aumento che ha poco senso, alla luce dei suoi problemi agonistici degli ultimi tempi. Dall’altro campo la società non è stata corretta nel mettere in piazza i muscoli, trattando il proprio quasi capitano in campo in quel modo, davanti ai microfoni.
In realtà non ci sono più i giocatori bandiera di una volta, vero, ma soprattutto non ci sono più le dirigenze di una volta. Il Calcio business non ammette sentimentalismi, tutto qui.
Sono arrivato anche io, ciao Paolo, tutto ok !
Impossibile non essere d’accordo con te, anche se si potrebbe approfondire parecchio, non credi?
Certo che ci vuole un bel coraggio ad aprire un’attività commerciale in un periodo come questo . Poi, addirittura un Bar dello Sport, dove fra un dpcm a cazzo e l’altro, non sai nemmeno se puoi contare sulla clientela.
“Questo è vero, però è anche vero che è proprio nei momenti di crisi che è più facile fare l’affare. In un altro momento, tanto per restare sul calcio, per Vlaovic sarebbero servite almeno 100 cocuzze e sull’unghia, non a rate. Non crederai che il boss, per questo locale si sia svenato? Non è un fesso, i soldi li ha e non dimenticare che con l’altro bar, solo di caffè, l’anno scorso ne ha fatti più di un milione e, un milione di caffè all’anno sono un milione d’euro e lui non pagava nemmeno l’affitto.”
E’ vero. Comunque non male questo locale anche se l’altro era proprio in centro.
“Certo. Qua però c’è il vantaggio del parcheggio. Là era impossibile trovare un buco ed era pure a pagamento.”
Dai, entriamo, così approfittiamo pure del caffè offerto dalla casa. Facciamo gli auguri a lui, salutiamo tutti e poi torniamo.
“Sì, dai. Magari vedendoti, riuscirai a far sbloccare anche i dislike.”
Eheh, è vero. Sembra Natale.
Carina quello del milione di caffè venduti. Un saluto FaB
Bocca, le ricambio il saluto ed approfitto per augurarle il meglio. Tenga duro perché c’è una gran penuria – oggi più che mai (covid docet) – di giornalismo che abbia almeno un minimo sindacale d’indipendenza intellettuale piuttosto che del pappagallismo di quella che rimane essere la voce del padrone, ma viene edulcorata in linea editoriale.
Combattiamo. Un saluto FaB
Adesso si capisce perche’ alcuni erano cosi’ nervosi 🙂
Fabrizio Bocca, che so essere un grande appassionato di arte contemporanea di cui io invece sono profondamente ignorante, come di tante altre cose del resto, ha fatto un richiamo ad un’ opera da molti definita “ perturbante” ovvero il teschio di Hirst. Che poi sia stato anche un caso di grande bluff mediatico è un’ altra storia.
Leggendo mi sono chiesto se il nostro Fabrizio conosca un museo, e fondazione, di Napoli che di opere che definire perturbanti è poco, io le trovo al limite del grand’ guignol. Il museo Hermann Nitsch. Nitsch è un artista viennese, e di dove se no, che, dice chi ne capisce, a furia di scavare nell’ inconscio ha fatto emergere i lati più oscuri e torbidi, fino alla perversione , dell’ animo umano e suo. E il museo di salita Pontecorvo espone fedelmente gli abissi in cui sprofonda il nostro Nitsch. Io ci sono andato ma mi fermai quasi subito su una terrazza da cui si può ammirare uno dei panorami più spettacolari di Napoli. Perché la mia città, Paradiso abitato da diavoli come scrisse qualcuno, questo ha come destino e forse estrema disgrazia: Che ha una bellezza che consola anche se forse non riscatta i suoi stessi orrori.
Fabrizio, se non lo conosci quando capiti a Napoli vai a visitarlo. Ma fermati sulla terrazza, è meglio.
Buona sera *Rosario Frattini*
Mai entrato in quel museo e la descrizione non invoglia certo, panorama a parte.
Felice di essere riuscito a rientrare.
Buona serata e saluti
Sarebbe interessante conoscere l’opinione di RD…
Ma no, Rosario, tornaci anche tu, con calma. Nitsch ha fatto parte di un gruppo di artisti, l’Azionismo viennese, che attraverso lunghe performance mettevano in scena autolesionismo, sadomasochismo, sangue e varie pratiche sessuali, ma con riferimenti anche alla tragedia greca e alla religione cristiana. Farlo negli anni Sessanta rappresentava una provocazione fortissima, tanto più in Austria. In seguito Nitsch è diventato molto più pittorico, se così si può dire. A volte l’arte contemporanea può essere urticante, e basta molto meno. Gina Pane, grande protagonista della Body Art, si tagliava nel corso delle performance facendo uscire il sangue, che sporcava i suoi vestiti candidi, ma erano anche quelle azioni studiatissime nei minimi particolari, e ricche di riferimenti colti. Magari, se non l’hai già fatto, potresti visitare il Madre, che presenta un’arte contemporanea meno perturbante o, se sei fortunato, la collezione di atrte contemporanea all’ultimo piano del museo di Capodimonte. Forse Nitsch è più adatto a uno spettatore avvezzo alle provocazioni storiche dell’arte contemporanea. Io preferisco quelle degli anni Cinquanta e Sessanta – Manzoni, Klein e Nitsch, per citare tre nomi a caso – piuttosto che la provocazione, un po’ sterile, di mettere in vendita un teschio tempestato di diamanti a un prezzo esorbitante. Che nessuno, da quel che si è saputo, ha mai acquistato.
Non solo non esistano più bandiere ma neppure più identità delle squadre. Non si identificano più le squadre dal loro radicamento sociale e dalle loro origini quindi perché ci si dovrebbe affezionare a un giocatore? Inoltre, sono completamente d’accordo con chi aveva sostenuto ( e mi dispiace non poterlo citare perché l’ho dimenticato ) che si dovrebbe limitare il mercato solamente a quello estivo e chi ha sbagliato paghi le conseguenze.
limitare il mercato, ridurre le squadre e combattere l’evasione fiscale sono sempreverdi ormai mineralizzati;
Non è che forse sono l’identificazione delle squadre attraverso il (presunto) radicamento sociale e le loro origini ad essere un po’ un mito/chiave di lettura inadeguato a spiegare la realtà materiale delle cose?
Perchè se tanto mi dà tanto, la Juve dovrebbero tifarla solo i liceali classici, l’Inter dovrebbe essere supportata solo da chi vuole sostenere i cittadini stranieri che giocano a calcio in Italia etc…
Radicamento sociale: facile – ancorchè stucchevole – il giochino squadra dei ricchi/squadra popolare quando è riferito a situazioni di un binomio che consenta di ragionare per coppie di opposti (giusto un po’ semplicistico…), ma in tutte quelle situazioni in cui la squadra cittadina è una e una soltanto ed è tifata trasversalmente da tutti i ceti sociali (come in realtà accade a tutte le squadre, secondo me) come la si risolve?
Forse il discorso potrebbe essere più applicabile alle tifoserie, in parte.
Sul mercato concordo
Non sono d’accordo pensando al Genoa, al Liverpool, al Barcellona o alla stessa Inter ( ricorda l’Ambrosiana del ventennio?) è stata una cosa che c’era ed ora non c’è più. Non era un mito ma una realtà scomparsa ed è proprio quello che sostenevo.
Fabrizio Bocca , che so essere un grande appassionato di arte contemporanea di cui io, invece, sono profondamente ignorante, come in tante altre cose del resto, ha fatto un richiamo ad un’ opera un po’ perturbante come il teschio di Hiroshima. Mi chiedo se conosca un museo qui a Napoli che di opere perturbanti, al limite del grand guignol, ne espone a bizzeffe. Il Museo e fondazione Hermann Nitsch un artista austriaco, e di dove se no , che a furia di scavare nell’ inconscio, a detta di chi se ne intende, fa emergere un lato molto più che oscuro e torbido dell’ animo umano. Personalmente L’ unico motivo di apprezzamento che ho trovato è una spettacolare terrazza con uno dei più bei panorami di Napoli.
No Rosario, l’ho sentito nominare ma non ci sono mai stato. Quando sarò a Napoli seguirò il tuo consiglio. Per la terrazza… Un saluto Fab
Questa volta ho avuto l’opportunita’ di ascoltare l’intera conferenza stampa.
Questo Pinto mi piace. Tono, modi, contenuti. E’ una linea sobria, onesta per quanto consentito dal gioco delle parti. Tra l’altro mi sembra stia lavorando abbastanza bene considerate le disponibilita’ finanziarie della Roma e la situazione pregressa che si e’ trovato.
Per l’intervento in questione la domanda e’ stata tagliata e il contesto inevitabilmente modificato. Per esigenza di sintesi e’ stata messa in relazione con la sola dichiarazione “mercato finito pensiamo a lavorare (e non iniziamo a batter cassa subito n.d.r.)”. Ma e’ stato anche tagliato quando il giornalista ha detto “una domanda secca da si’ o no“ ritornando sul capitolo cessioni strategia di mercato e Zaniolo.
Si sarebbe potuto metterla in relazione con quanto ribadito da Pinto per diversi minuti: che nelle ultime tre sessioni di mercato non sono stati fatti venduti (sistematicamente n.d.r) i giocatori piu’ importanti. Ma il messaggio sarebbe stato diverso.
E’ un arte quella di mettere due dichiarazioni vicine e far connettere i puntini al lettore. E una scintilla e’ quando basta di solito un un ambiente carico e instabile come quello romano.
Per dare altro contesto alla risposta, rispetto a quanto emerge dal solo filmato, Pinto ha detto anche che in ogni mercato ci sono sorprese per cui non bisognerebbe sorprendersi di nulla. Ha ammesso di aver trattato il solo Zakaria senza essere riuscito a portare la trattativa a compimento perche’ in una trattativa ci sono molti aspetti che contano non solo le relazioni tra i club… di nuovo un contesto che non avrebbe aiutato a sollevare polemiche.
Ovvio che il filmato non e’ stato fatto dal nostro padrone di casa e che GOAL Italia doveva comunque fare una scelta nella sintesi…ed in assenza di calcio giocato e’ anche giusto chiedersi dopo Vlahovic chi sara’ il prossimo. Meno ovvio che lo si debba sospinti da burrasche montate su pretesti.
Giusto, critiche sensate. Però essere un po’ maliziosi non è mai così negativo – conosci il detto di Andreotti no? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca – e comunque manager di quel livello conoscono bene anche l’arte della bugia, di cui il nostro non ha fatto uso. Come dicono dalle nostre parti, buttandola lì… Un saluto FaB
Sicuramente a pensar male ci si azzecca… peccati a parte.
E sicuramente Zaniolo e’ il prospetto piu’ interessante che abbiamo da questo punto di vista, non solo per il valore intrinseco ma anche e soprattutto per quello che potrebbe dare al netto degli infortuni. (Barella, ad esempio, e’ stato molto piu’ costante e con una resa migliore per la squadra, IMHO.)
Semmai e’ un ottimo spunto per parlare del mercato in maniera “piu’ globale“, visto che siamo dentro ad un mercato globale.
La sproporzione con l’Inghilterra non solo nei diritti TV ma anche nelle valutazioni e negli stipendi dei calciatori che giocano li’ (anche solo per il fatto che giochino li’) fa si’ che Zaniolo abbia sulla carta di Transfermarkt la quotazione di 33 M di euro, meno di Bowen o Buendía per fare un esempio, che magari saranno pure meglio ma qualche dubbio mi vienei.
Non siamo al vertice della piramide e c’e’ un conservatorismo troppo diffuso nelle varie distribuzioni dei proventi (meriti storici oltre quelli sul campo delle passate stagioni, paracadute varii per chi retrocede…). C’e’ anche nel modo in cui si proteggono gli investimenti delle varie squadre dividendole in caste e assicurandosi che si scontrino tra pari casta solo dopo aver gia’ preso piu’ soldi delle appartenenti alle altre caste (uno dei motivi delle difficolta’ del Milan nel suo girone)…
Di fatto il sistema e’ quasi cristallizzato. Serve una maggiore possibilita’ di crescita che e’ ostacolata da molte forze contrarie e non sportive ne’ sul campo ne’ in merito alla buona amministrazione. Al momento non e’ impossibile crescere ma e’ difficile e lento, troppo lento per le aspettative dei tifosi e anche per quelle degli sportivi.
Mah, è questione di prospettiva.
Basta non essere tifoso di Juventus, Milan, Inter, forse Napoli e sai perfettamente che quelli che giocano per te, se si dimostreranno bravi, se ne andranno.
Ciononostante ti affezioni a loro ugualmente e quando se ne vanno un po’ ti senti deluso, poi ne arriva un altro che prende il loro posto e nasce un nuovo amore.
Le bandiere le hanno ammainate dopo la legge Bosman e l’arrivo dei Grandi Predoni (alias procuratori). I pochi casi rimasti sono figli di soggetti che erano tifosi fin da bambini della squadra per la quale giocavano e si sono potuti permettere di rimanere lì, anche perché le condizioni, sia economiche (Totti e Del Piero o Maldini mica li pagavano male) che di..”posso fa’ come c…o mi pare tanto nun me rompe er ca’ nessuno” glielo consentivano.
Io mi ci sono visto la serie A con Romeo che vendeva ogni anno i pezzi migliori. Se non lo avesse fatto probabilmente non l’avrei potuta vedere.
Onestamente, quelli che fanno il tifo per grandi club e si lamentano perché perdono un calciatore mi fanno, come dire, tenerezza.
Lo dice anche il proverbio: morto un amore, se ne trova un’altro
Il cambio di indirizzo del Blog ha portato ad un grande ritorno. Ma adesso non ci lasciare.
se scendiamo sotto il secondo posto mi eclisso, non vorrei che il mancato rispetto della promessa portasse sfiga (l’assenza è stato un atto scaramantico). Ma Bocca proprio ora doveva traslocare?
Allora speriamo che il Pisa resti sempre in alto, abbiamo bisogno di utemti super partes competenti e interessanti come te.
Zaniolo è la classica sòla. Non tanto perché sul campo debba ancora dimostrare se vale tutti quei soldi quanto perché ormai è destinato a rompersi di continuo. Tipo Pato.
speriamo che Chiesa regga…
A me questa retorica delle “bandiere” un po’ ha stancato. Se ci sono (come Chiellini), bene. Altrimenti pazienza. Ad esempio, benché la sua avventura bianconera sia durata soltanto due stagione, sia arrivato ormai maturo e poi sia andato a cercare fortuna presso altri lidi, io continuo a ricordare con affetto Carlitos Tevez, e vado fiero del fatto che abbia indossato la maglia bianconera. Fosse andato all’Inter sarebbe stato uguale.
Buondì a tutti i transfughi,
Da tempo sono entrato nell’ordine di idee che è inutile affezionarsi ad un calciatore e consegnargli la bandiera della squadra.
Se il soggetto in questione è in grado di moltiplicare il suo valore in modo esponenziale (la recente storia del calcio è piena di questi esempi) e se la Società a cui appartiene non è in grado di garantirgli rinnovi da sceicco del Brunei, allora meglio venderlo alle prime avvisaglie di stucchevole ed inutile tiramolla.
Meglio per lui e ancor più per la Società, che monetizza e risparmia il peso di un contratto macigno. Sono gli spropositi del calcio moderno, è una strada da cui non si torna indietro.
I tifosi se ne facciano una ragione, ormai i calciatori sono come auto – lussuose quanto si vuole – ma a nolo. Bisogna godersele finché ci stai seduto su.
Riveste allora un aspetto sempre più determinante l’abilità dello staff amministrativo, manageriale e tecnico della Società nel saper reinvestire gli incassi delle vendite milionarie per scovare nuovi talenti che rimettano in moto la giostra. E finché dura è bello.
Lo dico con cognizione di causa, avendo vissuto gli anni felici del Palermo di Zamparini.
Un presidente, anzi IL presidente nel bene (tantissimo) e nel male (inevitabile) più grande della storia de Palermo.
Colui che, attuando sì un piano imprenditoriale ben preciso (ma chi non lo fa, nel calcio moderno?) dal punto di vista sportivo ha dato alla quinta città d’Italia a digiuno di grande calcio da tempo immemorabile oltre 10 anni indimenticabili, di spettacolo, campioni, allegria, soddisfazioni ed orgoglio. E di famiglie intere allo stadio.
Aldilà della traiettoria con la quale si è conclusa la sua storia, e che molti altri presidenti evitano perché “blindati” addentro alla politica ed alla finanza che conta, vorrei rivolgere un affettuoso ringraziamento ed un saluto a Zampa, il presidente, che ieri è volato via.
Salutoni
Approfitto del suo post per fare anche io un saluto a Zampa.
Ricordo molto bene il Palermo di Guidolin, gran bella squadra
A me le dichiarazioni di Pinto son suonate come pura strategia per innalzare le quotazioni di un giocatore che potrà anche avere del talento ma che, tra fragilità fisiche e debolezze caratteriali, ha ancora tanto da dimostrare. Ogni acquisto è sempre un rischio ma qui tra le due variabili (fisiche e caratteriali) mi sembra che il rischio sia eccessivo per le cifre di cui si parla. Sarebbe opportuno darsi una regolata.
Pinto a precisa domanda ha risposto dicendo semplicemente la verità, ovvero che garanzie del genere nessuno può darle quando cambiano maglia con relativa disinvoltura perfino campioni del calibro di Messi, Ronaldo e Mbappe’. Detto questo, tirare in ballo Zaniolo e la Roma il giorno successivo alla chiusura del calciomercato mi sembra poco elegante, però va bene lo stesso, noi un certo Francesco Totti che ha giocato con un’unica maglia ce l’abbiamo avuto e ci basta, alla faccia del Real Madrid e del Milan di allora, e se Zaniolo sarà ceduto ce ne faremo una ragione, magari con addosso una maglia a strisce i falli da rigore subiti si vedranno meglio.
Ho letto poco fa che Pau Lopez ci fa sapere che a Roma aveva perso il piacere di giocare: lo informo che noi tifosi abbiamo invece acquisito il piacere di sapere che gioca lontano da qui.
Buona giornata a tutti
Non solo. Abbiamo anche riscoperto l’antica arte del parare un tiro avversario o dell’uscita sul calcio d’angolo!
Zaniolo è come Vlahovic e De Ligt o lo vendi subito o non rinnova con te ( e comunque ti chiede uno sproposito ) e lo perdi a zero, il Milan ha avuto il torto di aver perso il momento giusto per fare lo stesso con Kessié illudendosi di rinnovare, e la Juventus ha lo stesso problema con Dybala e forse, come il Milan, ha deciso di fare altro sul mercato (intelligentemente) .
Per Zaniolo si sono mossi Milan e Juventus (che potrebbe sostituire proprio Dybala con lui), il Milan entra nel gioco solo se il giocatore va a scadenza o poco prima della scadenza, la Juventus potrebbe invece prenderselo subito.
Il giocatore non ha grosso mercato all’estero ed ha l’incognita del doppio crociato oltre ad una madre che ricorda quella di Rabiot… non so se la Roma riuscirà a venderlo a più di 35 milioni però… avendo la Juventus coperto Vlahovic con Benta+ Kulu il risparmio su Dybala e la vendita di De Ligt fanno pensare che sia comunque in pole per questa operazione.
Beh, con il risparmio su Dybala (speriamo di no) e la vendita di DeLigt (credo di si) alla juve avanzerebbero un po’ più di due lire dopo aver acquistato Zaniolo (che poi se lo fai giocare assieme a Chiesa facile che si facciano del male scontrandosi tra loro)…..no no ci servono un paio di terzini…..
Infatti non ho detto che rimangono due lire, ci stanno pure i soldi per rimettere a posto la difesa. Tutto starà ad azzeccare i giocatori… e quello ce lo dirà il campo.
Tu che feelings hai su Zaniolo? Io quando vedo lui o Chiesa mi sembra sempre che per dare il massimo vadano un pò oltre i loro limiti fisici e siano a rischio infortunio. E’ un feeling che ad esempio con CR7 o Messi o anche solo Del Piero e Totti non lo ho mai avuto, loro mi sembravano sempre con un certo autocontrollo. Un feeling, nulla di più che una sensazione. Mi piacerebbe capire se sono solo io.
Io Zaniolo non lo prenderei mai, a meno che non sia una specie di parametro zero… due crociati sono tanti e di sicuro il ragazzo non sarà mai quello che poteva essere.
Quanto al paragone con Chiesa ci sta benissimo, altro giocatore che spinge troppo, è discontinuo nel corso della stagione, ed è sempre a rischio infortunio, io l’avevo detto per tempo, ma poi qui dentro c’era gente che mi veniva a spiegare che c’erano allenamenti specifici per lui per evitare infortuni…. efficaci, non c’è che dire…
Del Piero ha avuto un terribile incidente al ginocchio, dopo il quale non è piú stato lo stesso giocatore. C’è voluto un anno perché tornasse ad un livello accettabile e poi ha cambiato il suo gioco rispetto a prima (meno esplosività e meno dribbling lungo), però è riuscito a mantenere la sua carriera molto lunga.
Anche Totti ha avuto il suo brutto infortunio, e anche lui ha cambiato modo di giocare dopo quello: piú “falso nueve”, grande gioco di prima, piú potenza e meno velocità
expo,
circa totti centravanti penso che sia quello anche il destino di zaniolo, visti gli infortuni…
verissimo expo…peraltro del piero, che pur aveva una tecnica che chiesa si sogna, non e’ mai tornato ai livelli pre-infortunio…incrociamo le dita…
Verissimo. Del Piero prima di Udine era un altra cosa. Un Ronaldo o Vieri con una tecnica da paura.
Ricorda in che senso? Meglio specificare, anche se mi dicono che al netto dei filtri la bella Francesca non è così bella come in foto appar, mi sembra che sia nettamente meglio della transalpina… 🙂
caratterino pepato? ‘mpochetto rompicoglioni?… dicevo in quel senso… 😉
dimenticavo: questo 2 febbraio segna il centesimo anno dalla pubblicazione dell’Ulysses e coincide con il giorno di nascita del Dublinese;
buon festeggiamento ai numerosi joyciani del bloggo!
il 2 febbraio e’ il giorno della marmotta
https://www.ilgiornale.it/news/cultura/giorno-marmotta-rito-americano-reso-famoso-bill-murray-2007084.html
sigh, come ci siamo miricanizzati;
ci siamo ridotti ad importare il ridicolo Hallovin quando da secoli avevamo il giorno dei morti dove i bambini si travestivano, ricevevano regali e andavano in giro a giocare tra di loro invece di fare i ridicoli mendicanti porta a porta;
oggi sarebbe la Candelora, sapètevelo;
magari io e altri qui dentro non viviamo in Italia e/o siamo cittadini Americani…
Grazie che me lo hai ricordato… l’Ulysses ce l’ho sempre sulla scrivania ed allora oggi ci scappa un Capitolo commemorativo… diciamo il Nono: Scilla e Cariddi.
Buon Compleanno James!!!!!!!!!!!!!! con questi fanno 140…
Eh no allora non mi dovevi mettere la punteggiatura 🙂
Applausi, qui voliamo alto. Pure troppo… Un saluto FaB
ma no, Joyce è a portata di tutti, come Bach o la Slackware;
gli è che si portano dietro una nomea di osticità sparsa soprattutto da chi non li ha letti, ascoltati o usati;
nel caso di Joyce Gente di Dublino e Dedalus si possono leggere come racconti e romanzo tradizionali, come pure i primi due capitoli dell’Ulysses;
personalmente trovo più faticoso leggere McCarthy, ad es.
Venghino Signori venghino! l’asta è aperta!
Abile mossa di Pinto per alzare il prezzo del giocatore. Chi ha interessi su di lui ora sa che deve metter mano al portafoglio e non solo convincere il ragazzo e la Roma, ma anche sopratutto la concorrenza.
è un argomento con contorno di polemiche proprio stucchevole;
le sedicenti bandiere erano tali perché imbullonate all’asta, ora sono semplicemente allacciate;
mi fanno sorridere i tifosi indignatissimi perché un calciatore sceglie di andare a guadagnare qualche milione in più e giocare in una squadra di livello superiore;
quando loro cambierebbero ditta per 1% in più o il bonus caffè;
nell’ultimo caso cosa volevano? che Vlahovic se ne andasse a zero l’anno prossimo?
passando a cose serie: vedo che arrivano email quando i commenti sono approvati;
per me è indifferente, è l’indirizzo spamodico, ma per chi ha dato un indirizzo valido può essere fastidioso, si potrebbe rimediare rendendo possibile scegliere se riceverle o no, fra l’altro si ridurrebbe un po’ il lavoro del server;
inoltre i caratteri dei post sono un po’ scialbi, basta confrontarli con quelli della colonnina di destra;
Sì, il carattere dei post è troppo “light”, si fa fatica a leggere.
L’abbiamo scurito 😉
sigh, hai eliminato la possibilità di cambiare il nickname che appare accanto all’avatar?
voto contro;
Ciao Marco,
si legge sicuramente meglio.
Forse sarebbe il caso di fare un paio di thread tecnici tanto per non avere molti post sparsi nei differenti thread:
Buon lavoro.
Ps> Ben fatto, e bei passi in avanti rispetto a prima.
Segnalo. Un saluto FaB
Il Blooog di Bocca e’ come l’Hotel California: you can check out anytime you want, but you can never leave
Az…! Hotel California, addirittura. Troppo bello. Un saluto FaB
quanno ce vo’, ce vo’ 😉
ci dobbiamo rendere conto che da qualche anno, causa pandemia, siamo in piena guerra mondiale dal punto di vista economico, sociale e sanitario con conseguenze che ancora non si riescono a comprendere pienamente.
L’altro giorno un amico mi ha detto ” Remo, anche se non si sentono colpi di mortaio ti assicuro che siamo in piena guerra mondiale” E come in tutti le guerre che si rispettano quelli che sono maggiormente in difficoltà sono i più deboli, i più poveri i più fragili. In campo calcistico il concetto è lo stesso . La Juventus in questa sessione di mercato non ha fatto altro che ribadire questo analisi :
“io sono io e voi non siete un c…. o”.
Già a livello calcistico europeo i club migliori sono quelli che hanno alle spalle i più grandi paperoni della finanza è così è stato (vedi gli ultimi dieci anni) e sarà anche in Italia con la squadra di Torino che non avrà rivali tra i confini nazionali a meno che i Berlusconi o i Moratti di turno non decidano di tornare in campo e rimetterci i soldoni. È una triste realtà, ma purtroppo è così. Qualcuno dirà che i soldi non sono tutto per poter primeggiare (vedi gli ultimi due anni) ma parliamoci chiaro senza una dirigenza come quella juventina giunta ormai sull’orlo della pazzia e della innipotenza negli ultimi anni, chi avrebbe mai potuto vincere.E stato sufficiente che il capo John mettesse mano (vedi Arrivabene) perché di colpo in questi ultimi giorni si tornasse a gridare “miracolo”.
In conclusione :i più ricchi e potenti continueranno, purtroppo a primeggiare è gli altri a fare…. da contorno.
Il calcio, inteso come vittorie e successi, è sempre stato dei “ricchi”, altrimenti coltiveremmo delle illusioni. Anche se un tipo di calcio economicamente più sano, ma sempre abbastanza “cagionevole”, è possibile. Il problema che molto spesso questa ricchezza si basa su una sostenibilità molto differente tra calcio e calcio, tra paese e paese, tra club e club. L’ultimo progetto Superlega era in realtà una specie di golpe per far confluire l’intera ricchezza del calcio europeo e mondiale intorno a un ristrettissimo numero di club che con questo sistema avrebbero anche cercato di colmare un monte debiti mostruoso. Si parla di circa sei miliardi di euro. Il “trading” di calciatori, come si dice oggi, sta diventando una distorsione di un calciomercato puramente tecnico e sostenibile per tutti. Un saluto FaB
I debiti dei superclub della Supelega…
Ho qualcosa da dire? No. Pero me approfitto per salutare sia l’host (ill.mo, grazie per non aver chiuso i battenti) che i guests (anche i ferraresi e i romagnoli, se ce ne sono. Mi sento magnanimo). Buona ripresa a tutti.
La Romagna è sempre presente
é bulagna che é messa male…!
Anche i romagnoli???
Troppo magnanimo…🙂😘
Scherzo eh, vi vogliamo bene patacca
Ne approfitto per unirmi ai saluti.
Spero che questo sistema di commenti (a proposito: perché li chiama “recensioni”? Non sono mica film) funzioni meglio del precedente.
Ne sono sicuro, si tratta solo di farci la mano. Un saluto FaB
Grazie, benvenuto. Il Bar Sport come vedi è aperto, sentiamoci spesso. Un saluto FaB
Le cosiddette bandiere sono state spazzate dai procuratori, questo già da diverso tempo, i Cordova, Juliano, Antognoni, Claudio Sala, che permettevano alle squadre medio alte di fidelizzarsi e di essere competitive, sono state penalizzate da questo nuovo corso del calcio.
Se dal 75 al 2000 abbiamo visto vincere il campionato a Torino, Verona, Sampdoria, Napoli, Lazio e Roma, ed un Parma che ci è andato vicinissimo, dal 2000 ad oggi i campionati sono stati vinti dalla Juventus e dalle mie amate milanesi.
Indubbiamente tutto è cambiato, c’era una sorta di gentlemen agreement per cui alcuni giocatori erano sacri, intoccabili, mai un Milan sarebbe andato a cercare Antognoni.
Oggi appena si odora una plusvalenza è la stessa società a cercare il compratore, si stava meglio quando si stava peggio?
Essendo di Cremona, Vialli sarebbe potuto diventare, con Cabrini, la bandiera della Cremonese, e Mancini quella del Bologna (o Rivera dell’Alessandria), e così tanti altri.
Paragonare la Samp di Mantovani o la Lazio di Cragnotti al Verona di Bagnoli mi pare un po’ azzardato. Credo si tratti di due cose diverse, ma magari vedo la cosa da un’ altra prospettiva.
Insomma, se la fiorentina toglie Dunga e Faccenda al Pisa è nell’ordine naturale delle cose, se la Juventus toglie Chiesa e Vlahovic alla fiorentina è uno scandalo.
Diciamo che prima dei procuratori la cannibalizzazione avveniva solo da grandi società verso piccole società (che grazie a questo sopravvivevano, sia chiaro a tutti), ora si fanno screzi anche tra grandi, ma noi tifosi di piccole società (ma Grandi squadre, almeno il Magico) siamo abituati a vederci portar via i migliori.
Quando sei piccolo è normale che arrivi qualcuno più grande di te e ti porti via Baggio, Bernardeschi, Chiesa, Vlahovic, etc.
Dunga era in prestito, non barare 😀😀 sul ragionamento che fai sono comunque d’accordo. È nell’ordine delle cose, procuratori o meno, e c’è poco da fare.
Se ti porta via Berna lo devi solo ringraziare.
mah, oggi a conti fatti, ma quando glielo hanno portato via quelli erano incazzati di brutto
Salve, per bandiera non intendo la nascita nella città per cui gioca il calciatore, Zanetti non era ne milanese né italiano.
Per quanto concerne i calciatori della Fiorentina che passano alla Juventus, non è un caso se l’unico che ha resistito è stato Antognoni.
A parte che non credo ci siano state offerte irrinunciabili (Antognoni stava sulle palle a diversi compagni di nazionale provenienti dalla Juventus, non sarebbe stato un inserimento facile), a Torino ci sarebbe andato da solo, perché all’epoca la signora Rita col cappero che la portavi via da Firenze!
Quello dei procuratori è un problema grave. Di fatto sono dei “comproprietari” dei calciatori stessi. Un saluto FaB