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Il calcio è come il Sanremo di Amadeus, scoppia e gli serve più tempo e spazio. I grandi club vogliono tagliare la Serie A e ridurla a 18, per avere più tempo e spazio da riservare a Champions League e Mondiale per Club. Che li ricopriranno d’oro. E già si ipotizza una scissione, in stile Superlega, della Serie A. Per creare una nuova Premier League all’italiana…

Il gigantismo del calcio e l’ “effetto Sanremo”

Oggi il calcio è come Sanremo, scoppia e non entra più dentro i vestiti che porta indosso. E sarà inutile dunque che il suo Amadeus gli porti altre canzoni, altro spettacolo, altri soldi se non si troverà il tempo e lo spazio, e cioè dove e quando cantarle quelle canzoni.

  Scambiate le canzoni con le partite e si fa presto a rendersi conto. Il calcio oggi è il classico bicchiere giunto al colmo, un jeans taglia 50 che ormai vi sta troppo stretto perché siete due taglie sopra, il calcio oggi è stare in sei dentro una vecchia 500, un anno fatto non di 365 giorni ma 500.
Ecco il calcio oggi è questo, un gigante che ormai non sta più nella casa che lo ospita, che non sa più dove stare, che non ha più il tempo per giocare tutte le partite che vuol giocare. E soprattutto guadagnare tutto quello che vuole guadagnare. Tanto, tantissimo, una montagna di denaro, che tra l’altro sembra non bastare mai.

I miliardi dell’Uefa (Champions League) e della Fifa (Mondiale per Club)

L’Uefa distribuirà a partire dal prossimo anno tramite la sola Champions League, 2,5 miliardi ai club europei, e altrettanto la Fifa attraverso il nuovo Mondiale per club a cadenza quadriennale (ma potrebbe anche diventare biennale).

  Insomma per una rinnovata Champions League dal 2024-2025 (36 squadre con una prima fase a girone unico) o un nuovo Mondiale per Club (32 squadre in un torneo che si giocherà tra giugno e luglio 2025 negli USA) che porteranno al vincitore 150 milioni ciascuno, non ci si ferma davanti a nulla. Piuttosto ci si comprime dentro un buco nero, si deforma la gravitazione e lo scorrere del tempo.

La tensione tra Federcalcio e Lega di Serie A

   Tutto parte da qui, questo è il nodo centrale della grande questione che si sta gonfiando come un grande nuvolone nero su Federcalcio, Lega di Serie A e i loro tremebondi presidenti Gravina e Casini.
Fate conto insomma di essere arrivati al limite, andare avanti così non si può. O si torna indietro di 20 anni, oppure si cambia. Ma come? Al momento c’è di tutto sul tavolo, sembra di essere in una rissosa riunione di condominio in cui ognuno spara la sua e qualcun altro minaccia: “E allora io me ne vado!

Il summit di Inter, Juve e Milan e la Serie A a 18 squadre

Una riunione strategica e politica, nemmeno troppo carbonara, anzi più che ufficiale, tra Inter, Juventus e Milan e che ha comunque ribadito un indirizzo espresso dalla Lega di Serie A, e addirittura una posizione ufficiale di Lotito e della Lazio considerato una delle delle menti “illuminate” del calcio italiano. ipotizza la riduzione del campionato a 18 squadre. E non solo questo, ma interventi di tutti i tipi in tutti i settori: salary cap, stranieri, peso politico, sistemi di voto giovani, Coppa Italia, Nazionale. Una sarabanda che coinvolge l’intero globo terraqueo del football…

  Diciotto squadre significa soprattutto 4 giornate di campionato in meno, non per prendere un po’ di fiato o salvaguardare i muscoli dei giocatori, per carità, quanto per risparmiare 4 giornate di campionato e rigiocarsele in calendario su quelle competizioni internazionali dove il piatto è molto più ricco. Insomma, meno Serie A e più Champions.

La spinta a creare una Premier League all’italiana

  La Serie A ha già minacciato una rivolta o scissione in stile Premier League, ma non è detto che l’intera operazione si riesca a fare al momento, perché servirebbero 14 voti su 20 e dunque bisognerebbe trovare praticamente dei club kamikaze che si autoannichiliscano e accettino di retrocedere più facilmente in Serie B. Anche se ci sarebbe un taglio a sua volta sulle retrocessioni e a meno che non si ricopra d’oro il loro sacrificio. Cioè, esiste sempre una cifra che rimuove qualsiasi blocco. Ma nemmeno questo è così facile, perché chi quei soldi non li prende, leggi club di Serie B, punta i piedi.

La Federcalcio, il piano di riforma e il taglio di 20 squadre di Serie C  

Al tempo stesso anche la Federcalcio studia una riforma dei campionati, ma più globale. Il calcio italiano è un’anomalia da 100 squadre professionistiche divise tra A, B e C. Dall’ Inter prima in Serie A al Monterosi ultimo nel girone C della Serie C, cinque campionati da 20 squadre ciascuno, dove una bella fetta non si regge in piedi.

  Questa “riforma”, chiamiamola così, deve passare attraverso una complicatissima e bloccatissima assemblea generale, che tra l’altro Gravina potrebbe pure rimangiarsi vista la brutta parata e l’incontrollabilità delle forze, dove di solito, per questione di poltrone, non si cambia nulla. E dove comunque si finirà, come sempre, per bussare a quattrini sotto forma di contributi, sconti fiscali, leggi di comodo etc. Riassumendo: tutti contro tutti.

Tutto cambia, dopo il Var anche il Cartellino Blu (espulsione a tempo)

  Lo scenario è estremamente complesso, l’attuale calcio italiano è stratificato e consolidato da decenni. Si potrebbe dire anche incancrenito, ma ormai si sta perdendo il delicato equilibrio con la crescita a dismisura del calcio internazionale e l’aumento di potere di quelle colossali lobby finanziarie che sono l’Uefa di Ceferin e la Fifa di Infantino.

  Siamo di fronte a un mese decisivo e di grandi possibili cambiamenti un po’ ovunque. Anche in campo: dopo le regole sul portiere, il passaggio indietro e soprattutto il Var, in Inghilterra si cominceranno anche a sperimentare le espulsioni a tempo per proteste e falli tattici tramite “cartellino blu”. Arbitrare una partita diventerà sempre più complicato e altro che Var, ci vorrà davvero l’Intelligenza Artificiale. E non è solo uno scenario fantascientifico alla Isaac Asimov.

La Premier Serie A e il precedente della Superlega

Che tutto cambi in un colpo solo è difficile e scarsamente ipotizzabile – non tutto il calcio tira verso la stessa parte – ma in Serie A comincia a soffiare un vento scissionista e autonomista – saranno i tempi, sarà anche il governo che ora ci tocca, sarà che Salvini riempie la testa a tutti con l’autonomia etc, – che la Serie A diventi un corpo autonomo non è impossibile.

  La Superlega legittimata due anni dopo dalla Corte di Giustizia dovrebbe essere una lezione. E comunque il denaro, tanto, un’enormità, smuove le montagne.

***

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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mario rossi

Bocca per me Sanremo è come la potemkin per fantozzi, l ultima volta che l ho visto c era Vasco rossi che cantava vado al massimo e facevano cagare già allora (sia Sanremo che vasco), quindi devono essere 40 anni minimo.
La ridente cittadina del ponente la conosco solo per 2 concerti rock visti nel 1981 (clash fantastici, dire straits penosi) e per le periodiche visite al casino. Da Genova non è lontano, quello di montecarlo è più bello ma di dare soldi a quello sfigato di principe alberto non se ne parla.

Nicola Romano

Hai ragione , sia Vasco sia i DS fanno veramente schifo , e io mi chiamo Eratostene (una volta ) .

Nicola Romano

Concordo pienamente .

Mordechai

Canticchiare sotto la doccia ok, magari pure mentre si prepara un aglio, olio&peperoncino o si zappetta l’orto, ma da questo a dare a questa enorme carnevalata l’importanza mediatica, ce ne corre.
Metà della prima pagina di Repubblica è su questa stronzata, giuro che viene voglia di espatriare.

Nicola Romano

Dai amico mio, sono ben altre le cose che fanno venire voglia di espatriare.

Leo 62

Sanremo è una merda da sempre, ma un tempo aveva un senso. Adesso è solo una presa per il culo. e’ solo una delle tante manifestazioni della fogna consumistica che è in gran parte oggi l’Occidente.
Con quello che sta succedendo a livello mondiale andrebbe abolito per ignominia morale.

Mordechai

Non so, il nostro è l’unico paese europeo che vive da decenni di questa roba.
C’è poco da esserne orgogliosi.

Lorenzo

Non per fare polemica, ma tu sei sicuro che l’erba del vicino etc etc?
Se fa gli ascolti che fa ci sarà un motivo.
Poi sicuramente col fatto che le nuove generazioni hanno abbandonato la TV, diventa più facile avere share più alti degli anni passati, ma comunque…
Poi oh, d’accordissimo che è una baracconata.

Leo 62

Ma infatti il problema è che fa degli ascolti… io ho come l’impressione che l’anestetizzazione generale da cui siamo circondati, soprattutto da parte dei Media, non faccia percepire la situazione di merda in cui siamo entrati ( non più stiamo per entrare…), a livello globale.

comevolevasidimostrare

C’è un termine, nel gergo del giornalismo calcistico, che rappresenta tutto il marciume cui assistiamo: ” l’attaccante X cerca il contatto col difensore Y e si guadagna un sacrosanto calcio di rigore”.
E’ successo anche ieri a Salerno, a favore d’una squadra, vicina di casa e a me simpatica, che a sua volta sui 5 rigori tutt’ora subiti, ben due sono stati “cercati”. A quanto pare la furbizia o furfanteria sono tenuti in sì alto rango al punto d’intitolare uno stadio al più rande furfante calcistico.
A quando intitolare Messina Denaro un loco giudiziario?
O.T
Oggi è giorno di bestemmie, quindi: “Forza Riomma”

inox

Buonanotte Fabrizio
Inchiesta Elkann: Gdf a caccia di 3,8 milioni. Attacco al cuore dell’impero di famiglia: ecco perché adesso tutto rischia di crollare

L’IPOTESI Presunte irregolarità fiscali: dichiarazioni dei redditi infedeli

Il cinese, a confronto, un modello anche migliore persino di Sinner.
Dov’è il cinese?

C’è troppo calcio. Serve spazio. Tranquillo Fabrizio: a breve un posto si libera con la scomparsa della Juventus. Non è un sogno che si avvera. Ti dirò: e un peletto mi mancherà. Con chi prendersela, dopo. Comunque niente a confronto di quel deputato belga che propone il boicottaggio (!) del giornalista *Tucker e del presidente americano nel caso sia Trump. Non potranno venire in europa. Qui si: il sogno di noi comunisti che si avvera. Ricoverati sette giornalisti colpiti da crisi respiratorie a forza di correre dietro a Gazzelle per intervistarlo.

*Ma come non sai chi è Tucker? Quello dell’intervista a Putin. No……il ballo del qua qua è in italia quello è il mondo, fuori, che si offre a noi.

Mordechai

Tu comunista? Io Russell Crowe.

Nicola Romano

Adesso dal computer posso maggiormente dilungarmi nel rispondere al sottostante commento di Maxx che definirei quantomeno eccessivo , va bene trovo indifendibile il nostro calcio, idem almeno in buona parte il festival, mi pare invece difendibilissima Loredana Berte’, credo che ad una persona che sia da 50 anni sotto i riflettori, coi suoi trascorsi, alla quale come è successo per Lucio Battisti non si perdona niente, possa pur capitare che qualche volta il cervello sfarfalli . Il suo modo di presentarsi in tv cogli immancabili capelli da fata turchina e minigonna , per quanto le gambe mi sembrino ancora in forma, mi ha stancato da un pezzo, apprezzo però la sobrietà con la quale invece si presenta dal vivo, l’ho ascoltata due volte e mi è veramente piaciuta, un’autentica rocker alcuni suoi pezzi come la splendida “Io ballo sola ” forse soddisferebbero anche l’esigente palato dell’ amico di cui sopra, poi mi ripeto ancora ognuno ha i suoi gusti, ma possendendo qualche centinaio di dischi di musica rock e dintorni , un minimo di voce in capitolo penso di averla . Il suo brano sanremese, magari ricorda un po’ “Dedicato ” , magari è un pò scontato e leggerino, ma anche due leggende come i Led Zeppelin e i Deep Purple qualcosa l’hanno scopiazzata, e poi in mezzo a tanta mediocrità ben venga un pò di rock, sarebbe ora che un festival che ha premiato i Jalisse o Mino Vergnaghi , premiasse lei, anche come piccolo risarcimento postumo per la sorella ,che almeno una volta credo la vittoria l’avrebbe strameritata, ma probabilmente avrebbe portato iella anche a chi l’avrebbe votata , invece credo vincerà Angelina Mango, sempre perchè noi italiani siamo tanto buoni specialmente quando non ci costa niente, e votare per lei porta fortuna e fa tanto bene al cuore , ovviamente la ragazza è brava come lo era il padre ,precocemente scomparso, farà una bella carriera, ma la sua canzone a mio modesto avviso non è un granche.

Il Regolamento

Che poi, fate caso a tutti i progetti di riforma del calcio europeo. Si promette una pioggia di soldi a chi partecipa alle competizioni UEFA, non una parola su chi resta fuori.
A proposito di “calcio del popolo”

Waters

Comunque Fabrizio, stasera la cover di Angelina Mango della “Rondine” non è da perdere…

Maxx

Bocca si decida! il precedente articolo era vuoto di contenuti, con questo ce ne poteva fare tranquillamente cinque!!

Partendo da qualche spunto mi chiedo chi se lo fila SanRemo all’una di notte?!? personalmente non lo seguo neanche alle 21. Oltretutto subisco la diffusione degli orrori canori rilanciati per radio nei miei quotidiani spostamenti in auto e mi convinco che la partita di scarabeo in solitario sia più interessante della competizione canora. Nella bruttezza generale trovo alcuni pezzi, tipo quello della Bertè, di una orripilanza megalontica. Cantata male, registrata peggio, arrangiata da schifo…
Se paragoniamo il calcio alla canzone della Bertè forse sarebbe bene un campionato a 14 squadre.

La riunione carbonara delle strisciate con assunzione della necessità di ridurre il campionato a 18 squadre rientra nelle definizioni del “graziearcazzo!” (Bocca me la passi). Ci avranno mandato le menti più esuberanti e geniali per partorire un tale sorprendente scenario!

Il cartellino blu mi sembra assai povero di fantasia e non in grado di alimentare lo spettacolo. Propongo:

Cartellino verde: in caso di tuffo e simulazione sul verde prato del campo da gioco il giocatore dovrà, in un tempo a discrezione del direttore di gara, in piena logica green, munirsi di paletta e secchiello pieno di letame e concimare il campo, chiedendo perdono allo stesso per averlo calpestato e usato per scopi poco etici;Cartellino viola: la vergogna! per proteste e insulti spropositati rivolti al direttore di gara e agli assistenti il giocatore dovrà indossare un tutù rosa con cuffietta a coniglietto, scarpetta da danza con le quali correre sulle punte;Cartellino fucsia: accidia! al giocatore che si macchia di accidia, mancanza di impegno, espressa svogliatezza saranno applicate catene alle caviglie e palle di ferro. In casi gravi è previsto il posizionamento di un piantone interrato, inamovibile e cementizio, al quale il giocatore sarà legato tramite elastico da jumping jumping, di lunghezza variabile;Cartellino rosa: amore eterno. I giocatori delle due squadre colti in reciproci atti violenti saranno rinchiusi in teca trasparente muniti di guantoni e costumino ascellare;Sono proposte, per carità.

Per la retrocessione è facile: Lazio e Sassuolo e problema risolto.

Modifica il 3 mesi fa da Maxx
Nicola Romano

Ti sei dimenticato di far retrocedere anche il Napoli .

il ghiro

O.T. I GLADIATORI
Anno 180 d.C. – Russel Crowe alias Massimo Decimo Meridio, comandante dell’esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell’unico vero imperatore Marco Aurelio: “Al mio segnale: scatenate l’INFERNO!”
Anno 2023 d.C. – Matteo Salvini alias Massimo Ultimo Eccidio, comandante dell’esercito del Sud, ministro degli Interni e Gran Commodoro delle capitanerie di porto, coresponsabile delle stragi nelle nostre acque territoriali: “Al mio segnale: scatenate l’INTERNO!”
Anno 2025 d.C. – Papa Francesco alias Massimo Romano Presidio, comandante delle schiere della C.d.V. e Supremo Duce delle fedeli Guardie Svizzere, Gran Cerimoniere della apertura della Porta Santa per il Giubileo p.v.: “Al mio segnale: scatenate l’ETERNO!”
Anno 2026 d.C. – Giovanni Malagò alias Massimo Primo Fastidio, comandante delle legioni del Centro, presidente del C.O.N.I. e Gran Ciambellano delle Olimpiadi Invernali di Milano/Cortina: “Al mio segnale: scatenate l’INVERNO!”

Modifica il 3 mesi fa da il ghiro
2010 nessunoo

Mi inchino al tuo estro e alla tua fantasia @ghiro 👍

il ghiro

Ragazzi, il vs plauso (in particolare del FaB, in genere parco di complimenti) mi fa arrossire dalla goduria. Cercherò di meritarlo anche per il futuro.

Vipe

Quando arriva il plauso di FaB doveroso inserire il post del beneficiato sempre ad aprire i thread successivi. Si cambia scaletta solo a nuovo plauso.

commentanonimo

Bravo Bocca. Il mondo è cambiamento, partiamo da quello. Anche io a volte non mi trovo nella scienza del 21 secolo, visto che sono della generazione che con i Watson è andata a cena chiacchierando ed oggi girano più soldi, il carrozzone è diverso, le segretarie filtrano agende fittissime di impegni inutili, se non per generare soldi che autoalimentano il giro. Il calcio pure lui è diventato ipertrofico, ed allo stadio non si va praticamente più. In UK andare a vedere il City è uno status symbol come avere il SUV, ci vanno spesso i turisti e non i tifosi per dire che sono andati allo stadio.
Una strada fattibile per me rimane esplosiva, da una parte una SUperlega tipo USA, alla fine parlare di Juventus Torino non ha più senso, o di Inter Milano, i più tifosi sono in giro per il mondo, ed anche nelle franchising USA a volte i teams hanno cambiato città, per cui avremo quante, 4 squadre italiane, va bene..Chissene frega.
E dall’altra un campionato locale con magari la Juventus Next Gen, tutte le squadre storiche VIETATO a chi ha troppi soldi, con diritti equamente divisi, e magari a fine anno un rapido playoff europeo per il campione europeo. Poi vedremo dove va la gente. In sintesi, io vedrei un modello che divide in maniera cristallina i clubs, i campionati e dà ad ogni squadra la possibilità di vincere nella propria categoria. In fin dei conti io opterei non per la Supeliga ma per il campionato locale ed il playoff finale. Se la Juve vuole andare a giocare nello stadio di Parigi…buon per loro

Sergiod

La domanda che mi faccio è “come è e perché siamo arrivati a tutto questo?”
Che sia il nostro Paese ad essere caduto progressivamente in uno stato di decadenza generale in cui il calcio resta comunque un fattore relativo rispetto al resto?
Credo che anche un campionato a 16 squadre non sarebbe per nulla equilibrato perché economicamente insostenibile per i club meno potenti.
Navighiamo nei debiti.
La soluzione sarà purtroppo quella di una Superlega dei ricconi, con i giocatori milionari che prima delle partite espieranno striscioni contro la fame nel mondo e le discriminazioni.
Un po’ come si fa anche a Sanremo, come si fece soprattutto in Qatar dove nessun Paese partecipante ebbe il
coraggio di boicottare un torneo che ha sulle coscienza quasi 6mila morti di lavoratori e milioni di euro destinati ai terroristi.
E’ tutto una enorme ipocrisia.
Questo è il nostro destino, la rivoluzione, un vero cambiamento e il buonsenso restano discorsi da salotto e idealogie del lontano passato.

scotland16

Eravamo il campionato piu’ bello e competitivo del mondo a 16 squadre negli anni 80; tre retrocessioni , si lottava sino alla fine per ogni obbiettivo; giocavamo meno partite di Inghilterra (addirittura 42) , Spagna, Francia e Germania (34). I nostri clubs , con piu’ riposo , giganteggiavano in Europa. E avevamo una Coppa Italia seria . Tornare come minimo a 18 e’ necessario e non piu’ rinviabile.La nostra C e’ unica al Mondo; e’ assurda e inconcepibile.O si cambia oppure si scoppia …troppe partite inutili o di basso livello. Le piccole devono partecipare ma non si puo’ continuare a 20 squadre.

Mordechai

Assolutamente. Giocare meno per, sperabilmente, giocare meglio. Da 20 a 16, otto partite in meno, di fatto due mesi in meno di calcio da spalmare nel corso della stagione.
Assolutamente d’accordo.
Ciao Scot.

commentanonimo

Io lo porterei a 40 squadre con la stessa squadra che gioca contro due squadre al giorno meno l’Inter che gioca solo una partita contro la squadra che ha appena giocato…pare Gravina ci stia pensando🤣.
Scusate ma non ne posso piu delle buffonate Della UEFA pur di controllare il carrozzone

commentanonimo

Modifica il 3 mesi fa da commentanonimo
scotland16

perfetta sintesi Mordechai; meno quantita’ e piu’ qualita’ …e le partite conterebbero effettivamente di piu’; Inter-Juve in un campionato a 16 e 18 sarebbe stata molto piu’ decisiva…certo poi leggi che hanno aumentato pure le partite di Nations League e alzi le mani…Molti parlano di NBA; primo il basket e’ diverso e si puo’ giocare piu’ spesso (cambi continui, campo piccolo, al coperto); poi nessuno dice che la NBA da luglio ad ottobre chiude del tutto (per meta’ squadre dal 15 aprile ad ottobre…).

Il Regolamento

Ma sul serio? Sono almeno dieci anni che TUTTI, tranne la FIGC, si sono resi conto che il campionato a 20 squadre non è competitivo e quindi diventa sempre meno attrattivo, e che 100 squadre professionistiche non si reggono in piedi, ce ne sono metà che sono a rischio fallimento.
La riduzione a 18 o addirittura 16 squadre è una condizione indispensabile, come qui dentro si dice da anni, per aumentare il livello qualitativo del campionato, oltre a ridurre il rischio di infortuni.
Vorrei sapere se c’è per caso qualcuno che non è d’accordo.

scotland16

tra l’altro quando la serie A era a 16 o anche 18 in 2 campionati su 3 il titolo e la retrocessione si decidevano all’ultima giornata…ora , lo dice la statistica, neanche 1 su 3 si decidono all’ultima giornata (negli ultimi anni poi quasi mai ); da anni abbiamo squadre retrocesse a marzo….

2010 nessunoo

Buongiorno Bocca, ma vogliamo parlare anche della nuova misura dei cartellini blu, con espulsioni a tempo di dieci minuti per falli tattici e proteste? Serviranno a fare smettere tutti quei capannelli urlanti e gesticolanti a circondare l’arbitro?

2010 nessunoo

Ok, cartellino blu, buuuuh 😄

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