Le mani dei presidenti di Serie A sulla Nazionale. Se il calcio diventa la “politica sangue e merda” degli anni del craxismo
LA NAZIONALE, LA FIGC E LE MANI DEL GOVERNO MELONIANO Le mani sulla Nazionale e sulla Federcalcio, che è di fatto il suo club. Presidenti delle squadre di Serie A all’attacco de
Nazionale crac: tutti chiedono, solo ora, le sacrosante dimissioni di Gravina, che non ci saranno ma chissà… Perché il problema della Nazionale, e della Federcalcio che la governa, è quello di un presidente che è soltanto “l’anatra zoppa” del calcio italiano
Voglio la testa di Gravina (Voglio la testa di Garcia, Sam Peckinpah, 1974). *** GRAVINA, TUTTI ADESSO VOGLIONO LE DIMISSIONI Adesso e solo adesso vogliono tutti le dimissioni di G
La banda Meloni e la favola della verginità perduta del calcio
La situazione è grave ma non è seria. (Ennio Flaiano). Ci indigna che il calcio sia finito sotto tutela della politica e, meglio ancora, direttamente nella tasca del governo
Il calcio è come il Sanremo di Amadeus, scoppia e gli serve più tempo e spazio. I grandi club vogliono tagliare la Serie A e ridurla a 18, per avere più tempo e spazio da riservare a Champions League e Mondiale per Club. Che li ricopriranno d’oro. E già si ipotizza una scissione, in stile Superlega, della Serie A. Per creare una nuova Premier League all’italiana…
Il gigantismo del calcio e l’ “effetto Sanremo” Oggi il calcio è come Sanremo, scoppia e non entra più dentro i vestiti che porta indosso. E sarà inutile dunqu
Più che un Commissario Tecnico un Commissario Straordinario, Luciano Spalletti oggi è il generale Figliuolo della Nazionale. Non c’è da rifondare il calcio, non ci sono progetti di grande riforma azzurra, c’è da salvare una squadra in declino. Pensiamo a tornare agli Europei e ai Mondiali, poi si vedrà…
Commissario straordinario più che commissario tecnico. Se dovessi scegliere un riferimento pratico e spirituale per Luciano Spalletti non direi Marcello Lippi, suo conterraneo e c
Luciano Spalletti ct azzurro. E’ ufficiale, l’Italia non è ancora qualificata per Europei e Mondiali, ma si qualifica per le Spallettiadi. La Federcalcio ha affidato la panchina più importante d’Italia all’ex allenatore del Napoli, grande condottiero dell’ultimo sorprendente scudetto. E’ un colpo da levarsi cappello, il presidente della Figc Gravina ha rotto gli indugi e in appena cinque giorni risolta la grana delle improvvise e inaspettate dimissioni di Mancini. Il problema è il rilancio di una nazionale che non ha grandi campioni, ma la scena ora se la prende tutta super Luciano: aspettatevi show, scatti di ira, silenzi inquietanti e dichiarazioni contorte e incomprensibili. Ma pazienza, l’importante è che la Nazionale risorga e torni al centro del calcio italiano. Intanto preparatevi, più che in campo si sale sul ring…
Il dado è tratto, Luciano Spalletti nuovo ct della Nazionale. Ha l’incarico di portare la Nazionale ai prossimi Europei e ai prossimi Mondiali nel 2026. Non ci metto anche vince
Se vi appare scandalosa, inopportuna e imbarazzante una trattativa Federcalcio-Napoli, e nello specifico Gravina – De Laurentiis, con tanto di tre milioni in ballo da pagare, per liberare Spalletti e farlo diventare il nuovo ct della Nazionale, allora potreste anche accontentarvi di un Bollini o Nicolato commissario tecnico e non pretendere di avere per forza alla guida dell’Italia il migliore allenatore su piazza. Dai tempi di Sacchi in azzurro (1991) la Nazionale e la Federcalcio sono di fatto sul mercato e dunque in competizione con l’intero mondo del football, club e nazionali. Quindi è inutile prendersela col solito De Laurentiis che tra l’altro è il mago dei contratti e delle clausole: i patti sono tali perché convengono a tutti e sono firmati da entrambe le parti. Il Promesso Sposo Spalletti ha già smaltito lo stress e superato la stanchezza che gli ha fatto dare l’addio al Napoli, l’anno sabbatico è durato sì e no un paio di mesi… E ora – come del resto fanno tutti – vuole che la Federcalcio paghi quella clausola che lo riguarda direttamente. Insomma si sta sul mercato, la Federcalcio non è mica la mamma dei Gracchi…
Il triangolo no, non l’avevo considerato, ma era perfettamente immaginabile che alla fine si finisse a letto in tre. Per fare un ct nuovo bisogna passare attraverso le forche cau
Non si vive di soli spot Tv, buon Ferragosto alla Nazionale: Roberto Mancini saluta e se ne va, lasciando la panchina da ct dopo 5 anni tra trionfi e disastri. Cosa è successo per scatenare questa improvvisa bufera nelle acque piatte della squadra azzurra? Probabile che l’ ex ct abbia sentito i richiami di questi contratti faraonici che girano in Arabia Saudita e dunque basta con la Nazionale dopo il trionfo agli Europei ma anche una cocente mancata qualificazione ai Mondiali (la seconda consecutiva) ad opera della Macedonia del Nord. Cinque anni da ricordare, ma anche un rapporto che ormai si andava trascinando in un tran tran senza grandi prospettive e un panorama di calciatori convocabili abbastanza deprimente. Ora non ci resta che aspettare il prossimo ct. Parliamo chiaro, no a Gattuso, Cannavaro, De Rossi o Buffon – essere campioni del mondo non conta – no a Conte minestra riscaldata, che alla Nazionale voltò le spalle per il Chelsea, sì a Luciano Spalletti. Ma dopo lo scudetto vinto a Napoli e la clamorosa separazione bisogna parlarne con De Laurentiis e sai quanti ostacoli? Auguri alla Nazionale allora, la squadra di tutti e di nessuno…
Roberto Mancini vi saluta tanto e augura buon Ferragosto a tutti. La bufera nel cuore dell’estate ci coglie in costume da bagno, gli zoccoli ai piedi e le ciambelle dei ragazzini
Lotta al razzismo, graziato Lukaku, potrà giocare Inter-Juventus, ritorno di Coppa Italia. Il presidente della Federcalcio Gravina è intervenuto con un provvedimento speciale a evitare l’ingiustizia dell’attaccante squalificato per doppia ammonizione e per un gesto ordinario e non provocatorio, mentre la curva juventina lo offendeva con pesanti cori razzisti
Graziato Lukaku, potrà giocare Inter-Juventus, match di ritorno di Coppa Italia. L’andata si era conclusa con una rissa in campo, una bufera, e l’attaccante dell’Inter espul
Se rivogliamo la Nazionale, togliamo il potere ai club e ai padroni del calcio
LO SMALTIMENTO DEL RIFIUTO AZZURRO La crisi azzurra, il risultato più negativo della Nazionale nella sua storia più che centenaria (prima partita Italia-Francia 6-2, a Milano il