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Perdonate se siamo seri. Tutto quello che non va nella rielezione dell’amatissimo Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica. Dall’età al muro alzato contro le donne, 5 punti che ci hanno capire che questa grande kermesse è stata di fatto un fallimento

Abbiamo vissuto la rielezione del presidente Mattarella come una nuova vittoria della Nazionale. Non è un paradosso o un’assurdità, anzi ha un suo filo logico. Il trionfo dell’Italia a Wembley nel luglio 2020 fu il ritrovarsi uniti dopo un periodo della vita italiana tetro e pauroso. Successe sotto gli occhi paterni di Sergio Mattarella che ebbe gesti e parole che ricordarono, sia pure in dimensione più contenuta, un altro presidente amatissimo dagli italiani, Sandro Pertini al Bernabeu 38 anni prima. Fu un’esplosione di sentimento popolare, di vita e di passione, una liberazione

  Anche la rielezione di Sergio Mattarella per il secondo mandato consecutivo significa ritrovare di nuovo l’unità nazionale in un panorama di completa disgregazione della politica. Che ha scoperto, dopo un travaglio esasperante e troppi tentativi inutili, di non aver altre soluzioni se non quella di affidarsi di nuovo allo stesso presidente che aveva garantito all’Italia sette anni di equidistanza, imparzialità e sacro rispetto della Costituzione. Anche la gente voleva che Mattarella restasse, semplicemente perché se ne sente garantita e ha fiducia in lui. Negli altri evidentemente no. Il presidente è uno scoglio sicuro cui aggrapparsi nel mare in tempesta.

  Detto questo, la rielezione di Mattarella presenta molte questioni che rimangono nodi non sciolti. E tali addirittura da far pensare che questa non sia propriamente una vittoria.

1 – LA FORZATURA DEL NO DI MATTARELLA

Mattarella aveva chiesto fino alla preghiera di non essere rieletto. Per due motivi: 1A) Profilo umano: si avvia verso gli 81 anni e ha le legittime e umane aspirazioni di una persona anziana che non necessariamente vorrebbe vivere l’ultimo periodo della sua vita con la pressione enorme che comporta il ruolo di massimo rappresentante dello Stato Italiano. 1B) Profilo costituzionale: il settennato della Presidenza della Repubblica è il più lungo degli incarichi costituzionali, va oltre la legislatura quinquennale del Parlamento per garantire continuità. Ma proprio per questo la rielezione è una forzatura costituzionale cui si ricorre per la seconda volta consecutiva. Prima con Napolitano nel 2013 e adesso con Mattarella. La Costituzione o almeno i padri costituzionali che la compilarono dopo la guerra non vedevano, per ovvi motivi, di buon occhio certi incarichi troppo dilatati nel tempo. Mattarella ha accettato unicamente per dovere e senso di responsabilità nei confronti di un Parlamento zoppo e impotente, di fatto ingovernabile, di fronte ai propri stessi giochi politici.

2 – leader politici improvvisati e avventurieri

Non va criminalizzata la politica, come strumento democratico incapace di dare governabilità. Anche se il fatto di avere un Presidente della Repubblica per 14 anni, e a capo del governo, Mario Draghi, che è un altissimo economista potrebbe legittimare questa idea. Ma l’estremizzazione di questo concetto porta alla la legittimazione della dittatura. Si possono però far colpe ai leader politici questo sì. Salvini non solo ha cercato un protagonismo fuori luogo, è stato un capitano incapace di gestire la partita, ha generato una gran confusione. Anche il Movimento 5 Stelle con Grillo, Conte e Di Maio ha avuto schegge impazzite e non governate. La rielezione di Mattarella porta forzatamente lo scompiglio nel campo della Lega e del M5S e di riflesso sul governo. C’è bisogna di buona politica e di leader meno improvvisati e avventurieri, questo sì. Se il fine della politica stessa diventa la “campagna elettorale” non ne usciremo mai.

3 – Il tabù dell’età e la “senectute” del presidente

Per essere eletto Presidente della Repubblica la Costituzione prevede che debba avere più di 50 anni di età. Non più di 70 o 80… Nella storia della Repubblica italiana queste sono le età in cui sono stati eletti i 12 presidenti: De Nicola 70, Einaudi 74, Gronchi 68, Segni 71, Saragat 66, Leone 63, Pertini 82, Cossiga 57, Scalfaro 74, Ciampi 79, Napolitano 81, Napolitano bis 88, Mattarella 74, Mattarella bis 81. E’ del tutto evidente che consideriamo la “senectute”, intesa nel senso più profondo, ciceroniano e quasi filosofico della vecchiaia, un elemento condizionante e indispensabile della figura del presidente della Repubblica. Operando di fatto una distorsione non necessaria. La stessa Costituzione ha offerto al Parlamento un campo di scelta assai più ampio, quella fascia tra i 50 e i 60 anni, che di fatto non arriva mai in porto. Ed è uno spreco immane di risorse e di intelligenza.

4 – Il sistema elettorale e la spettacolarizzazione dell’elezione

Si attacca fortemente anche il sistema elettorale del Presidente della Repubblica, affermando che si è perso troppo tempo. Si invoca una Repubblica Presidenziale con elezione diretta del presidente della Repubblica. Francamente mi sembra un’utopia, visto che non si riesce a ottenere nemmeno un’adeguata legge elettorale per il Parlamento, già non governabile di suo. E poi comunque a me una tornata elettiva che comincia il lunedì e termina il sabato all’ottava “chiama” con l’elezione del Presidente, non sembra in assoluto un tempo lunghissimo. Se si raggiunge un risultato ottimale, se garantisce stabilità e l’elezione di un rappresentante degno del ruolo mi sembra un prezzo pagabile. Il problema è il grande circo che se ne fa intorno che rende tutto esasperato, spettacolarizzato, moltiplicato negli aspetti più deleteri e da cui i leader politici, di fatto delegittimati sul campo, sono attirati come Ulisse dalle Sirene. Cioè fino allo schianto.

5 – Mai una donna, gli altri sì, in Italia no

Su 12 presidenti della Repubblica dal 1948 a oggi, non c’è mai stata una donna. Stavolta sono passate del tutto o in parte nel tritacarne del voto Elisabetta Belloni e Maria Elisabetta Alberti Casellati. La prima bocciata perché Direttrice del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, la seconda, già presidente del Senato, perché votata solo dalla destra e nemmeno tutta. Vale anche per la poltrona della presidenza del Consiglio. Indira Gandhi governò l’India negli anni 60, Golda Meir Israele negli anni 70, Margareth Tatcher la Gran Bretagna negli anni 80, donne al potere come Angela Merkel,  Ursula Von der Leyen, Christine Lagarde e Roberta Metsola sono una testimonianza attualissima che le donne non solo hanno lo stesso diritto di godere fino in fondo dei poteri di rappresentanza politica ma hanno soprattutto grande capacità di gestire quel potere. In Italia però c’è sempre una scusa per non votare una donna.

***

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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cipralex

Vabbè dai è andata bene. Adesso però i democristiani di prima scelta sono finiti o quasi ( è rimasto solo Cirino Pomicino)e quando tra un paio d’anni Mattarella si dimetterà ci sarà da scegliere tra Lilli Gruber e Matteo Bassetti .
Io cmq sarei per Geppi Cucciari…….

commentanonimo

Bocca, hanno sfruttato di Mattarella il suo senso del dovere. Sarò sincero con lei. Io capisco Mattarella, rifiutare gli sarebbe stato impossibile. E’ molto faticoso essere egoista per chi ha senso del dovere… è un peso insopportabile sentire che non si ha dato il massimo per la comunità. In tutto questo, il fallimento della politica? Nessuna donna? A me dispiace, certo, ma voglio essere positivo. Se tutti concordano una persona per bene, perchè Mattarella è un uomo tutto di un pezzo, dobbiamo sperare. Saluti.

Tiziano

Questo fotomontaggio lo feci circa quattro anni fa.
Non è una buona notizia il fatto che posso ancora riciclarlo.

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commentanonimo

Sai che non lo capisco? Me lo spieghi? Grazie.

Tiziano

cavalca il drago de “la Storia Infinita”

Modifica il 2 anni fa da Tiziano
Rosario Frattini

Primo off topic della pagina.
Un pensierino a Sanremo che comincia proprio no?
Io ne ho uno solo: mi ha fatto molto ridere scoprire che il patrono di Sanremo è San Romolo.

R.T.

Mettiamoci un po’ di calcio anche su un thread serio… in questo caso ( e solo in questo sia chiaro) spero che Mattarella resti solo 5 mesi… temo sia solo un sogno , ma che sarebbe la vita senza sogni?

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Rosario Frattini

Io!ho sempre considerata ipocrita e strumentale la rivendicazione di un Presidente super partes, che non sia espressione di uno schieramento politico, e al di fuori della realtà e della Storia della Repubblica. I nostri Presidenti sono SEMPRE stati espressi da una maggioranza squisitamente politica e , a loro volta, avevano una storia politica alle spalle molto leggibile. L’ eccezione era Ciampi, forse, perché anche lui da Presidente del Consiglio aveva avuto un ruolo politico molto preciso.
L’ anomalia e la sconfitta della politica come progetto del futuro per me è Draghi, che garantisce, e molto , i poteri forti in Italia evin Europa. Ma devono arrivare i soldi e forse è meglio che li gestisca lui piuttosto che i due patetici Matteo, quella che gridando “ A noi” ai soldi su riferisce e gli affamati berlusconidi. Sui 5s neanche mi esprimo non sono in grado di gestire neppure loro stessi.
A proposito di donne: ma la considerazione che L’ unica seriamente candidata fosse impresentabile in partenza e tale si è dimostrata in corso d’ opera non è venuta in mente a nessuno?
A me sì e mi sono venuti i sudori freddi.
Ma si sa che io sono misogino.

roxgiuse

solo una piccola precisazione: l’età per eleggibilità a senatore è 40 anni, 10 anni meno di quella richiesta per il PDR.

Maxx

Parto dalla considerazione che a me Mattarella non è mai piaciuto come presidente della Repubblica. Non mi piaceva né nel pre Draghi e tantomeno nel draghismo attuale. Metto da parte però questa mia opinione per commentare questa elezione.

Alla fine non si poteva fare altrimenti, ma la cosa deprimente è che non è avvenuto alcun evento che ha reso impossibile una soluzione alternativa. Tale nomina si poteva e andava fatta quindi alla prima votazione, con convinzione e spirito di unità. Innanzitutto per una questione di rispetto verso Mattarella! Vieni eletto perché c’è una convinzione politica, una convinta valutazione delle capacità come garante della costituzione (…..)..oppure vieni eletto perchè sei l’ultima risorsa da giocarsi quando non si è trovato nessun pasquino a caso disponibile per sostituirti! Ecco, vale la seconda! Anche Draghi avrebbe dovuto difendere meglio la figura di Mattarella, sin dall’inizio, invece di far trapelare la sua volontà a sostituirlo. Ora la coppia è rifondata, ma non è esattamente come prima.

La figura fatta dalla politica, tutta, senza distinzioni, è quanto di più misero e decadente si possa avere. Del resto l’elezione di Draghi è stata la delegittimazione dei partiti e dei suoi rappresentanti. L’ennesima, perchè il processo è iniziato anni fa.Si accetta di negare tutto il processo democratico di rappresentanza per avere un vantaggio nel breve, dato da una personalità forte e capace. La conseguenza è che del processo democratico nè rimarranno macerie.
Tra un anno andremo alle elezioni…a far che?!?!

Leo 82

Partiamo da un dato di fatto. Il Presidente della Repubblica italiana non è un presidente con il potere esecutivo nelle mani come in Francia o negli USA, ma non è nemmeno una carica del tutto depotenziata come in Germania. Ha funzioni nevralgiche ed abbiamo visto che in un quadro politico debole come quello italiano degli ultimi anni è determinante anche come facoltà di indirizzo politico.
Ergo una carica del genere non può essere eletta se non è gradita all’estero. in Europa ed ancora di più negli USA. Soprattutto se ci si trova in una situazione di emergenza come questa e se una figura come Draghi ti è stata nel frattempo imposta a livello internazionale.
Le possibilità erano due: Draghi o Mattrella, non ce n’erano altre.
Per Draghi sarebbe servito un Salvini capace, cosa che non è, che avesse definito con il PD un nuovo presidente del Consiglio ( Gentiloni ad esempio ) chiedendo il commissario Europeo in cambio ( e spostando la Lega verso posizioni definitivamente europeiste )
Ma quello,come mi ha detto un amico dentro le cose, non è capace nemmeno di fare un cruciverba facilitato. Avrebbe in questo modo emarginato la Meloni e reso irrilevanti Conte e Renzi in un colpo solo occupando il centro.
In mancanza di un leader capace del centro destra e senza candidati votabili della sinistra rimaneva Mattarella. Ed è chiara una cosa, checché se ne dica, nessuno pensa che Mattarella rimarrà altri sette anni, il progetto è quello di tenerlo per altri due anni, fare una riforma politica ed elettorale spostare in senso più presidenziale la Repubblica, e finita la legislatura mandare Draghi sul colle. Solo questo tranquillizzerebbe gli alleati.
Donne votabili non ce n’erano. La Belloni è più che altro un futuro Presidente del Consiglio di Repubblica presidenziale.Altre non sono credibili.
Questo siamo…

Modifica il 2 anni fa da Leo 82
Leo 82

Il problema infatti è proprio questo Fabrizio, a meno che qualcuno non abbia spiegato bene le cose a Salvini ( e ti assicuro che ci hanno provato in molti ) o che lo mandino via, e ci sia quindi un leader che faccia un accordo con Letta e Draghi, e fuori i secondi.
In questo quadro anche uno come Di Maio sembra capace di fare politica.

PAOLO68

“In questo quadro anche uno come Di Maio sembra capace di fare politica.”

Hai detto tutto. La tua analisi è convincente, il “Quadro Atlantico” ha ancora la sua importanza (vedi Ukraina)

controlucetuttoiltemposeneva

Un caloroso riciao a tutti, allo stimato Bocca e all’umanità varia che frequenta questo bar, vecchio e nuovo!
Fermo restando che i nostri politicanti da tre soldi dovranno vergognarsi per i prossimo sette anni di aver rovinato la vita al bravissimo Mattarella, sono convinto che il hype intorno alla elezione del PdR non abbia niente a vedere con la reale importanza del ruolo. L’unica prerogativa presidenziale di interesse per la classe politico-parlamentare è il potere di sciogliere le camere, oggettivamente non poco in un paese dove la durata media di una legislatura sarà intorno ai 15 mesi (valore stimato e non verificato).
Buon Bloooog a tutti!

Xavier

Buongiorno. Semplice commento di prova per capire se sono riuscito a iscrivermi.

Nessuno 3

Subito un argomento leggerino a quel che vedo. Non ho (quasi) mai avuto dubbi sul risultato finale. Personalmente, infatti, la trovavo e la trovo la soluzione più logica e utile al paese, tenuto conto di quel che ci aspetta. Credo che, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, la politica ha mostrato tutta la sua debolezza e anche questo ha influito su questo risultato. La cosa, anche evidente, è che c’è una vera e propria carenza di leadership, un vuoto abissale per una classe dirigente politica senza alcun nerbo. Il centrodestra è assolutamente privo di donne e uomini con senso istituzionale. Proporre, come persone di “alto profilo istituzionale“, prima quello il cui nome non riesco neanche a nominare (pregiudicato e con altri processi a carico ancora oggi) e poi una donna che, insieme ad altre e altri, ha avuto il coraggio di sostenere in Parlamento che Ruby era la nipote di Mubarak (ma fosse solo questo) e che già vederla presidente del Senato della Repubblica è una offesa all’intelligenza e alla dignità di un popolo, è indicatore di una mancanza di senso del pudore allucinante (qualcuno direbbe che hanno la faccia come la parte posteriore del corpo). Ma d’altra parte questi personaggi, Salvini (oggi a 81/2 su La/, De Benedetti lo ha definito tranchant e convinto, un inetto), Di Maio e altri individui imbarazzanti, ce li ha mandati il popolo italiano lì e, forse, questo ci meritiamo. Ho scritto già troppo, concludo dicendo (e poi mi taccio) che secondo me Draghi (che sotto certi aspetti mi ha un po’ deluso in questo frangente specifico) comunque ora è più forte e ha in scacco i partiti.
Ovviamente posso sbagliarmi.
‘Nce vedimme

secondo me

Draghi ce lo hanno messo lì proprio loro per poter fare una bella ammucchiata nel governo. Io lo vedo più come un burattino controllato dai partiti che un leader autorevole che incute rispetto ed infatti quando ha provato a scappare in direzione Quirinale lo hanno riportato al suo posto. Gli concedono una certa libertà decisionale, ovviamente, ma piantando dei paletti qua e là e quello che la stampa asservita chiama pugno duro è semplicemente opportunismo di tutti. Se questo significa averli in scacco…forse si è illuso fino a qualche giorno fa di poter essere il ‘kingmaker’ di sé stesso

Modifica il 2 anni fa da secondo me
Nuttyprof1

D’accordissimo. Il problema e’ che una volta chi si contendeva la Presidenza erano persone di un certo spessore, con cui magari non ero d’accordo, ma con un senso diverso dello stato. Dare la Presidenza al nano, ad esempio, l’uomo con meno senso dello stato in tutta Italia, o anche solo pensare di dargliela, e’ un fallimento del sistema.

secondo me

Prendo atto che anche uno come Mattarella non è in grado di mantenere la parola. Prendo atto che la Costituzione a volte si rispetta, a volte si interpreta. Un bel messaggio davvero agli italiani. Avanti così

secondo me

Ho i miei dubbi: secondo me credeva di dover far posto a Draghi. Fallito il disegno si è rimesso in gioco certo di far convergere immediatamente sul suo nome i voti di tutti gli schieramenti. L’attaccamento alla poltrona dei parlamentari ha completato l’opera. Un bel quadretto per davvero. Cordialmente

Nessuno 3

In realtà non sono convinto di questo. Penso che effettivamente lo abbia fatto ab torto collo e solo per dovere istituzionale, senza alcun disegno precostituito. Poi, ad essere precisi, la Costituzione è stata rispettata perché Essa non vieta la rielezione né esiste alcun articolo o raccomandazione che fa intendere che sarebbe preferibile che non ci sia un secondo mandato. La prassi Costituzionale vorrebbe che non ci fosse un secondo mandato, ma una cosa è la prassi e un’altra la legge.
Ma è solo secondo me.
‘Nce vedimme

secondo me

Chi dice No per dieci volte, platealmente e con corredo di scatoloni, dovrebbe avere la dignità di restare su quella posizione. La sera prima era praticamente fatta per la prima presidente donna ma qualcuno si mette di traverso nello stesso schieramento che l’aveva proposta. Poche ore dopo parte la processione che si reca a venerare san Mattarella. Mi pare ovvio che al Quirinale, per molti, o doveva andare Draghi o se qualche irresponsabile indifferente alla sua grandezza glielo avesse impedito doveva toccare di nuovo a Mattarella. Citofonare Letta-Di Maio. ‘Nce vedimme

Modifica il 2 anni fa da secondo me
L'ESORCISTA

Eccomi, prova prova, pronto prooova!

Modifica il 2 anni fa da L'ESORCISTA
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