Lazio, tensione tra Sarri e Lotito per via del mercato bloccato

La Lazio, il Sor Lotito e il Comandante tradito

Lotito-Lazio-Sarri gaglioffo fu “l’indice di liquidità”. Il contemplato triangolo d’amorosi sensi finora era stato così idilliaco e perfetto che si stenta a credere che lì in mezzo abbia covato la serpe e la zizzania. Fino a far sospettare che al Comandate sia stata apparecchiata in tavola la classica “sòla”. E cioè volgare suola di scarpe ma impanata e fritta e contornata di patate a regola d’arte.

   Lo si dice per paradosso, e anche un po’ per sdrammatizzare, non è  che Sarri potesse pensare di essere sbarcato tra gli sceicchi del Paris Saint Germain, e dunque di raggiro non proprio si tratti, ma insomma che tra tutte queste carte ingarbugliate ne sia uscito pazzo e furibondo questo è sicuramente vero. La lotitata lo ha ferito nell’orgoglio.

  Insomma qui abbiamo l’allenatore più rivoluzionario e teoretico del nostro calcio, di là abbiamo nientemeno che un Senatore di Forza Italia, latinista riconosciuto, noto frequentatore di penniche e abbioccamenti parlamentari che sono la manna di Dagospia e soprattutto il grande affabulatore de noantri.

   E in mezzo la solita Lazio che invero il suo posto al sole lo strappa sempre, s’arrabatta ai confini delle big, ma che adesso si scopre avere il mercato bloccato. E dunque il Comandante la Lazio che così come l’aveva vista sognava di rivoluzionarla, adesso se la tiene e che s’arrangi. A meno che? Beh a meno che così come è tornato a sorpresa dopo un anno e mezzo all’ovile biancoceleste, altrettanto sorprendentemente e rapidamente aritolga le tende e se ne arivada.

  E proprio questa sciagurata minaccia il sor Lotito ha dovuto scongiurare, con un comunicato che raccontava di una telefonata in cui ammetteva che per la prima volta da quando lo aveva assunto, nemmeno un mese prima, Sarri era stato messo al corrente dell’imbarazzante situazione nota alla Lazio fin da dine maggio. Ovvio che l’ignaro Sarri abbia voluto che questo si mettesse in chiaro.

  Problema insomma taciutogli prima in questi termini così crudi e realistici e s’immagina da farlo incz…are parecchio. Tanto che di voce di rottura e di separazione immediata ne erano corse.

  Purtroppo è diventato un tale inguacchio contabile finanziario il calcio che francamente ai tanti campanelli d’allarme, avvertimenti, stop & go, si pone ormai attenzione relativa. Tale è lo squillare di luci rosse e alert più vari e soprattutto tanto da sembrare di stare in Borsa, abbastanza sdrucita in verità, e non invece in Serie A.  Quanto ci ha colto di sorpresa la vicenda del Brescia di Cellino? E ora tutti si chiedono come sia stato possibile?

  E comunque tanto che vuoi che succeda? Un vecchio adagio, valido per il calcio ma soprattutto per la quotidianità di noi comuni cittadini, sostiene che a te che hai cento euro di debiti fanno un mazzo così. E a quello che di debiti ne ha 100 milioni lo tengono in vita con ogni mezzo e stendono addirittura tappeti rossi, altrimenti di quei soldi non rivedranno mai un centesimo. E’ il motivo per cui certe squadre hanno prosperato su montagne di debiti e nonostante un presidente alla canna dal gas.

  Il Sor Lotito con una ricapitalizzazione – e cioè sganciando soldi – potrebbe ridare lustro ed efficacia alla macchina laziale, ma come si dice non fa parte del suo stile, e da questo punto di vista non caccerà una lira. Buttandola magari in caciara e promettendo battaglia di giustizia all’ “indice di liquidità”. Sarri pur di tornare in mischia abbozza e s’appresta a partire con l’handicap sul groppone. Che s’addafà pe’ campà.

⚽ Bloooog!
Il Bar Sport di Fabrizio Bocca

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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2010 nessuno

Altro che inutile questo torneo, è assurdo! Quasi cinque ore per Benfica- Chelsea, tra allerta meteo e supplementari tifosi che scappano dallo stadio per il tempo e poi ci ritornano.
Cinque ore, e non avevo ragione io a richiamare il titolo di quel famoso film!?

commentanonimo

Il blooooog si risveglia? Ma qualcuno qua gioca Ancora a calcio? Io ultima partita circa 15 anni fa. Ma una partita tra 60enni sarebbe poi cosi male?
Lazio. Sarri. Il problema di questo calcio e’ che e’ economicamente drogato. Vero che lo e’ sempre stato. Gli Agnelli e la Juve, Berlusconi ed il Milan, e poi Moratti o Tanzi. Il fair play sulla Carta sembra giusto, ma poi nei fatti sembra solo uno strumento politico. Ecco…io da gobbo se Sarri con la Lazio o Gasp con la Roma facesse il miracolo di Conte come quello di Ranieri col Leicester sarei contento. Quindi ben venga il non comprare, son sicuro che in B e’ pieno di buoni giocatori.

Il Regolamento

Basta calcio, troppo rischioso per le caviglie. A quasi 59 gioco con grande soddisfazione a beach volley, ottimo esercizio cardio e non traumatico per le articolazioni… se volete un portiere però ci sono

Modifica il 12 giorni fa da Il Regolamento
il ghiro

Ora non ci sono più scuse…
Sfratto esecutivo da Formello per lo sfrontato ex-falconiere della Lazio, licenziato in tronco a gennaio scorso per aver diffuso foto contrarie al comune senso del pudore. Da allora la Lazio all’Olimpico ha inanellato una serie di figure meschine, accreditando l’ipotesi che in assenza dei tre voli benaugurali di Olimpia la sfortuna si sarebbe accanita contro i biancocelesti, non solo ma si è addirittura ipotizzato che lo spagnolo avesse messo in atto una potente “fattura”, per cercare di far ritornare Lotito sulla sua decisione punitiva. 
Adesso l’allontanamento di Bernabè dovrebbe rompere la malia che ci ha attanagliato finora, anche se l’attuale stallo sul mercato estivo non pare un segnale particolarmente incoraggiante.
Pensare che l’uscita del Juan Bernabè avrebbe potuto favorire l’ingresso in squadra di un altro Bernabè, Adrian, l’omonimo giovane regista del Parma, pedina che avrei visto molto favorevolmente giostrare in maglia biancoceleste, affiancando Guendouzi e Rovella nel nostro centrocampo.

il radarista

Ma un paio di droni truccati da aquilotti non potrebbero bastare per mandare via il malocchio?

il ghiro

Geniale idea, la passerò ad un paio di nipoti che lavorano in e per Leonardo. Attenzione però perchè I nostri cugini lupacchiotti potrebbero chiedere aiuto all’IDF, alias Tsahal, per abbatterli con i loro sistemi anti-drone durante i tre giri sul prato dell’Olimpico.

occasionale

Problema: stabilire annualmente qual è il club più forte del mondo.

Soluzione: prendere la vincitrice della Champions League e quella della Coppa Libertadores ed opporle in bel un match secco.

Obiezione: ma ormai il calcio non è più un’esclusiva delle sole Europa e Sudamerica e comunque bisogna promuoverne lo sviluppo anche nei continenti nei quali non ha una grande tradizione o addirittura non ne ha alcuna.

Giusto, non fa una piega.
Allora si prendono la vincitrice della Champions, quella della Coppa d’America e quelle di Coppa d’Asia, Coppa d’Africa, Coppa d’Oceania e Coppa d’Antartide .. oppure le finaliste di ognuna di queste .. e le si mettono a confronto attraverso una delle tante formule che la casistica offre (girone all’italiana e poi una fase finale a eliminazione diretta per esempio .. solo per dire la più banale fra le molte possibili).   

Insomma:

  • max una dozzina di squadre individuate con una logica coerente e perfettamente ‘attuale’ (e non 32 selezionate attraverso un frittatone misto di criteri un po’ ad cazzum)
  • e un torneo della durata di non più di una dozzina di giorni e che non consista di 63 (pronunciasi SES_SAN_TA_TRE) partite spalmate lungo un intero mese in piena estate.

Perché che ci siano in ballo molti soldi non si discute.
Ma qualunque fenomeno umano – se inflazionato – finisce col perdere qualità e col registrare un’inesorabile contrazione delle potenziali, pur appetibili prospettive di guadagno.

E veniamo a questi ‘poveri’ giocatori.
Quello di chi non si intenerisce per il fatto che anche loro si siano ormai ridotti a fare solo una ventina di giorni di vacanza è un punto di vista che sposo totalmente.
Anche perché una sola 20ina di giorni di ferie estive è quello che in fondo si concede anche gran parte di noi comuni mortali: non si capisce dunque per quale ragione non potrebbe concedersela anche un calciatore professionista (ben più ripagato di noi per la sopportazione di un tale disagio).

Diciamo però che se sul piano etico non fa una piega .. su quello atletico-sportivo secondo me ne fa più di una.
Perché un limone, seppur ben pagato, una volta che sia stato spremuto completamente di gocce non ne dà più – e in questo senso il rischio di ‘ammazzare i cavalli’ rompendo il giocattolo è qualcosa di più di una banale ipotesi.
Quello che voglio dire è che il calcio è un mix abbastanza curioso di motivazione e di condizione fisica e mentale “collettive” (che non è un particolare da poco).
Tutte cose che – se ti fermi completamente solo 20 giorni l’anno – è un po’ difficile poi garantire tutte insieme e ai maggiori livelli possibili per i rimanenti 345 o comunque per gran parte di questi.
L’ultimo Campionato ce l’abbiamo ancora davanti agli occhi perché è finito appena un mese fa: gran parte delle squadre ha iniziato a carburare fra novembre e dicembre e gran parte ha cominciato a ‘perdere giri’ fra gennaio e febbraio, non penso vi sia bisogno di aggiungere altro. 

Comunque “ricomincio da cinque” per il thread sulla Juve è notevole.
Posso capire che abbia suscitato del fastidio nei cuginastri: in fondo l’invidia, o comunque una forma di gelosia quando qualcun altro eguaglia – o si avvicina a eguagliare – una nostra impresa, sono proprie della natura umana.

monica

Ma che una dozzina di squadre! Le federazioni sono 6, giusto? Quindi le relative vincitrici ,più i campioni in carica ( se ci sono già, spazio all’altra finalista di champions). E ci aggiungi al limite il padrone di casa, perché si fa una final 8 a girare ogni anno in un posto diverso. In una settimana-10 giorni te la levi, e partecipa davvero chi ne ha il pieno diritto
😜

il radarista

Poi va a finire che si raccolgono poche scommesse e che si vende poca pubblicità in TV.

2010 nessuno

Si, si,tu sei uno di quelli che siccome i giocatori prendono tutti quei soldi , devono di conseguenza sputare sangue e poi non è abbastanza comunque eh? Giocano ininterrottamente dall’agosto scorso eppure “ma quali vacanze” , cos’è a sto punto? Invidia semplice? Frustrazione per qualcosa che credevi di meritare e non hai avuto e quelli invece per quattro calci al pallone, hanno tutto quei soldi?

occasionale

Forse hai letto frettolosamente.

Perché ho detto che sul piano puramente etico non ci vedrei nulla di male in una vacanza estiva di 20 giorni per i calciatori.
Centinaia di milioni di persone su tutto il pianeta, infatti, fanno ferie estive di una 20ina di giorni.
Anzi .. diciamo proprio che una 20ina di giorni costituiscono la durata media delle vacanze estive di un lavoratore tipo.

Ho però aggiunto che il calcio è una cosa un po’ particolare.
E che una pausa di soli 20 giorni annui obiettivamente impedisce di poter poi garantire – per tutti gli altri 345 o per gran parte di essi – livelli atletici e mentali, dunque sportivi (oltretutto di gruppo – vista la natura del calcio) elevati.
E mi sono spinto ad affermare che anche se ci sono molti soldi in ballo debbono pur esserci dei limiti, che i limoni completamente spremuti non rilasciano più stille e che se si ammazzano i cavalli il giocattolo si rompe (a scanso di equivoci voglio precisarti che non considero i calciatori degli animali .. “Non si uccidono così anche i cavalli” è il titolo di un film di 50 anni fa piuttosto attinente – nel titolo e nel contenuto – a ciò di cui stiamo parlando).

Francamente dunque non vedo invidia semplice (ma non ne vedo neppure di complessa o di qualunque altro tipo).
Così come non riesco a rintracciare in ciò che ho scritto della frustrazione per qualcosa che pensavo di meritare e che non ho avuto (ma che è ?).
Diciamo che le hai sparate un po’ grosse.

Forse ti ha infastidito l’espressione  .. e ora veniamo a questi ‘poveri giocatori’ .. o il riferimento al fatto che il disagio di un’eventuale vacanza estiva di soli 20 giorni a un calciatore professionista sarebbe in ogni caso meglio ripagato di quanto lo sarebbe per qualunque altro comune mortale.
Ma dove abito io si chiama ironia (anche perché ho poi espresso con grande chiarezza la mia personale contrarietà a pause estive così striminzite per i calciatori).
O magari sei interista e ti è andato di traverso quel minimo di ironia, offerta dallo spunto della Juve e in forma di leggero sfottò, sui 5 gol incassati (ma immagino tu sia consapevole del fatto che l’ironia fra cugini può assumere forme molto più feroci .. e certamente non è questo il caso).
Oppure semplicemente vivi in una città molto calda.
Non so cos’altro pensare e resto davvero piuttosto sbigottito.

Per carità .. di avere punti di vista diversi e anche antitetici su qualcosa ci sta.
Quello che mi lascia di stucco è che mi hai sparato un severissimo pistolotto per delle opinioni che sono – mi par di capire – sostanzialmente coincidenti con le tue.     

monica

Bene, e lo dico a tanti dei miei compagni di tifo, a tutti quelli che si incacchiano con commisso perché secondo loro la scusa del fair play finanziario è appunto la scusa per non spendere. E pensare che la lazio, non facendo le coppe, non ha gli occhi addosso come chi invece le fa. Evidentemente rocco tutti i torti non li ha!

Sunako Nakahara

Forse sarebbe ora di mettere in cantiere un remake (in chiave moderna) di un famoso film di Pier Paolo Pasolini del 1961, allora interpretato da Franco Citti.

Nicola Romano

Ti riferisci a ” Mamma Roma ” vero ? .

il ghiro

Caro Nicola, credo Sunako si riferisse all’esordio cinematografico di P.P.P., “Accattone”, immagino riferito al sor Lotito, non penso a Sarri.
Al nostro ex-falconiere Bernabè dedicherei invece l’altro film pasoliniano “Uccellacci e uccellini”.
Il gioco potrebbe continuare con altri titoli del P.P.P., ma ve li risparmio.

Modifica il 12 giorni fa da il ghiro
Nicola Romano

Ma certo caro ghiro, ho fatto dell’ironia , piuttosto nella fattispecie ci starebbe bene ” L ‘ avaro di Molière ” .

il ghiro

I Nodi al Pettine N. 2
I Rinnovi   Il primo rinnovo era scontato, Pedro, il vecchio ma arzillo canarino, può intonare ancora per un anno il suo canto con la maglia biancoceleste. Subito dopo è stata la volta di Vecino, prima che qualche altro D.S. ce lo scippasse, pare che quest’anno vada molto forte l’usato sicuro. Chissà che la stagionatura non giovi anche a Dia e a due “torsoli” come Marusic e Hysaj, noto pupillo di Sarri, per Basic non ho speranze di miglioramento.
I Prestiti   Occorre gestire con molta maggior oculatezza le operazioni di prestito, formula di contratto molto gradita alla nostra proprietà, sia per i riscatti e le conferme, sia per i rientri a Formello. Un paio di riscatti sembra siano già stati conclusi, quelli di Tavares e Dele-Bashiru. Ma vi elenco i rientri previsti a Formello in questi giorni: Cataldi, Cancellieri, Marcos Antonio, Floriani Mussolini, Fares, Kamenovic, Saná Fernandes, Bertini, Crespi, Artistico, Diego Gonzalez, André Anderson, Akpa-Akpro, Castrovilli. Adesso capite perchè Sarri ha chiesto di ridurre la rosa ad un max di 23 elementi, da lui attentamente valutati e selezionati. 
In & Out  Non conosciamo i termini del “gentleman agreement” tra Sarri e Lotito, ma credo che il Comandante abbia almeno preteso di poter mettere il suo veto sulla cessione dei giocatori della rosa che ritiene si sposino meglio con la sua concezione di gioco. Ogni trattativa in ingresso o in uscita dovrà essere sottoposta al suo “placet” preventivo, oltre che purtroppo all’Indice di Liquidità. Almeno così ci auguriamo noi tifosi laziali. Basta con l’anarchia Tariana e Fabiana o la dittatura Lotitiana. A proposito di Fabiani, siamo sicuri che Fabbian non sia un suo lontano parente? 
I Bidoni   Alcuni degli acquisti dell’era “Tariana” duramente contestati hanno dimostrato il loro valore una volta fuori dai cancelli di Formello, un esempio per tutti il bullizzatissimo Muriqi. Altri invece non soltanto non sono riusciti a dimostrare di valere le cifre spese per il loro ingaggio, ma anche quando sono stati “piazzati” in prestito, non mai hanno trovato l’amatore che decidesse di riscattarli, parlo dei vari Kamenovic, Marcos Antonio, Fares, per non parlare di Basic, che nemmeno Fabiani è stato capace di collocare altrove.  
I Contratti     Tra i giocatori oggi presenti nella nostra rosa alcuni sono legati da contratti con opzione di riscatto (Rovella, Dia, Pellegrini e Gigot), opzioni che vanno esercitate per evitare che tornino alle società proprietarie del loro cartellino. Tutti gli altri contratti, tranne Marusic, Hysaj e Basic, scadono oltre il 2026. Chissà se si possano concludere almeno i riscatti, in barba al famigerato “Indice di Liquidità”, forse bisogna che la Covisoc ci dia un ok, confidiamo nel loro “Pollice di Solidità” o di solidarietà, altrimenti non ci resta che il solito “Medio di Volatilità” all’indirizzo di FIGC e Lega, dopo aver esplorato in tal modo tutti i tre gli stati della materia, nonchè le principali dita della mano. 
Le Amichevoli  Dopo le consuete partitelle in famiglia a Formello con la Primavera, si comincia con le amichevoli in trasferta, la prima gara a Frosinone contro l’Avellino (26 luglio) per il Memorial “Sandro Criscitiello”, poi trasferta a Istanbul, per affrontare il Fenerbahce (30 luglio) e il Galatasaray (2 agosto), quindi in Inghilterra contro il Burnley (9 agosto), infine forse a Rieti contro i greci dell’Olympiakos (16 agosto). Insomma un vero “parterre de roi”.

Nicola Romano

Bah ! E che c’ e’ da commentare ? Boh ! .

Waters

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