
Gasperini & Ranieri, la Strana Coppia così idilliaca e perfetta. Ma siete proprio sicuri che quando il calcio si farà duro i due Papi de Trigoria non si pesteranno i piedi?
L’immagine di Gian Piero Gasperini e Claudio Ranieri l’uno a fianco all’altro nella foto inaugurale della nuova gestione della Roma americana, offre da una parte una sensazione di potenza, fame di rilancio, somma di grandi esperienze e competenze. E questo lo pensano gli ottimisti.
Dall’altra parte gli scettici (io) possono anche pensare che due così, per quanto sia stato Ranieri a volere Gasperini sulla stessa panchina che lui in persona gli ha lasciato, rischino di pestarsi i piedi e finiscano per confliggere. In quanto sono,in fin dei conti, la stessa cosa, l’uno ha le medesime cognizioni dell’altro.
E comunque lo ha detto lo stesso Ranieri: “per la prima volta state vedendo due allenatori insieme, visto che fino al 30 giugno l’allenatore sono io”. Ecco, appunto guardiamo un attimo al dopo.
Se non vogliamo dire due galli nello stesso pollaio, due allenatori conviventi. Oppure ancora come nel periodo dei due Papi in Vaticano. E nel calcio, questo è il problema, non esistono due modi di vederlo alla stessa maniera.
Dunque finché son chiacchiere e foto in posa per i tifosi tutto ok, poi quando arriveranno le partite, il calcio si farà duro e non sarà più solo quello parlato, le condizioni di fondo cambieranno. E bisognerà controllare di nuovo la stabilità del sodalizio.
Non credo che il problema sia Gasperini, che quel che faceva all’Atalanta adesso lo farà o almeno cercherà di fare alla Roma, il problema è il Papa Emerito Claudio Ranieri che non può cancellare i quasi 40 anni di carriera da allenatore e che ora, per i suoi ultimi anni da lavoratore del pallone, si inventa il mestiere di manager, consulente, dirigente, consigliere tecnico o quel che sia.
Il primo effetto di questa collocazione da colletto bianco del football è che il direttore sportivo della Roma Florent Ghisolfi ha levato le tende dopo un passaggio romano rimasto quasi senza traccia e senza particolari gesta. Ora che il motivo del divorzio sia dovuto ad altre questioni, più generali, è probabilmente vero, ma la sensazione è che la spinta finale sia stata quella di Claudio Ranieri finito in un cerchio di competenza prima non suo. E ora pure parecchio ingombrante.
Come due fantasisti in campo finiscono quasi sempre per pestarsi i piedi, lo stesso può accadere per due figure che sono separate ma che appaiono anche inevitabilmente centripete. Cioè che tendono entrambe ad andare verso il centro e il cuore della squadra. Dove non c’è posto per due.
I due, Ranieri & Gasperini, potrebbero essere un esperimento di convivenza insolita e perfetta, oppure rovinare troppo presto la favola di Hansel e Gretel così come ci viene raccontata. Insomma essere attratti l’uno dall’altro per la passione ma anche distruggersi reciprocamente come Jack Lemmon e Walter Matthau, così diversi l’uno dall’altro, ma costretti a convivere da Strana Coppia nello stesso appartamento newyorkese. Solo che qui siamo a Trigoria,
Quasi nessun club ha un direttore tecnico, proprio perché la figura configge con quella dell’allenatore, che solitamente sul campo è un despota assoluto e potrebbe non gradire intromissioni. E’ anche normale, o almeno tutti pensiamo, che Ranieri si voglia godere in pace e tranquillità la sua nuova collocazione, tanto da aver rifiutato anche il doppio incarico con la Nazionale, ma è sicuro che ai primi problemi qualcuno dirà: ma perché non se ripijamo Ranieri? E allora ne riparleremo dei due Papi de Trigoria…
***
💬 Dillo su Bloooog!
Lascia il tuo commento👇
🔗 Seguici anche su Facebook e X:
- Profilo personale di Fabrizio Bocca – dove si spazia oltre il calcio: politica, media, TV, costume
- Pagina ufficiale di Bloooog! – con tutti i post, i commenti e il dibattito
- Profilo personale di Fabrizio Bocca su X – news, retweet, politica, sport, costume, TV
Fatti un giro dentro Bloooog!
-
-
- Gasperini e Ranieri, la Strana Coppia dei 2 Papi de Trigoria
- Dzeko, Modric, De Bruyne: la Serie A è il cimitero degli elefanti
- Gattuso, La Russa e le poltrone pubbliche conquistate per caso
- Il Mondiale per Club è una cagata pazzesca! Grazie Fantozzi…
- Russia fuori dal calcio, Israele no. Checcefrega delle stragi di bambini?
- Gattuso, l’Italia e l’ossessione dei ct Masterchef
- Osimhen e Vlahovic, gol troppo cari. E tutti ci perderanno
- Gattuso, De Rossi, Cannavaro o Mancini? Scegli il nuovo CT
- Comolli e la Juventus, torna l’ossessione di vincere. A parole…
- Nazionale, il gran rifiuto di Ranieri, preferisce la Roma. No al CT a mezzo servizio
- Italia-Moldova pessimo 2-0, Spalletti saluta. E per nuovo CT mezzo Ranieri
- Nazionale, Spalletti esonerato. Crepi Sansone con tutti i Filistei
-
La Roma e la sua gestione.
E’ un po’ un oggetto misterioso anche per i suoi stessi tifosi. Sinceramente vista l’esperienza come giornalista, i contatti e il tempo trascorso a Roma speravo che fossi proprio tu a darci dei lumi… in fin dei conti gli oggetti misteriosi sono interessanti anche giornalisticamente palando.
Che le strade di Ghisolfi’ e Roma fossero destinate alla separazione era abbastanza chiaro per l’assenza di particolari tracce e gesta (anche considerati i limiti imposti dal financial fair play, FFP), ma soprattutto per l’essere una creatura di quella Souloukou sotto la cui gestione sono andati via (o sono stati mandati via) i vari Pinto, Mourinho, Lukaku, De Rossi…
Il caso De Rossi merita qualche parola in piu’. Non credo fosse gia’ maturo per guidare un squadra con gli obiettivi e le limitazioni che aveva (ed ha) la Roma.
Credo ancora meno che sia stato allontanato per i demeriti sportivi: dal momento che era stato rinnovato, i demeriti dovevano essere per l’anno in corso; ma considerare il pareggio a Torino un demerito e’ troppo anche per chi non capisce di calcio (basta farsi due conti e vedersi quante volte hai vinto li’ negli ultimi 20 anni e quante poche partite vengono perse l’anno in quello stadio).
Allora i motivi devono essere altri.
Al tempo era qui che speravo che la curiosità dei giornalisti fosse stata stuzzicata al punto da spingerli ad addentrarsi nell’ambiente chiuso che i proprietari “‘mericani” erano riusciti a creare (un punto a loro merito). Magari adesso che ci sono stati tagli del personale qualche notizia in piu’ potrebbe pure trapelare.
Per forma mentis sono abituato a separare i fatti da ipotesi e interpretazioni.
E’ un fatto che Mourinho stia antipatico a molti (lo confermano le chat intercettate in Turchia e relative dimissioni di massa — ne vogliamo parlare?!?).E’ un fatto che sia un vincente: l’ultima Champions League l’ha vinta lui nel 2010 e la successiva coppa internazionale l’ha rivinta lui nel 2022 (e tralascio la finale rubata dell’anno dopo).Con la gestione Pinto/Mourinho nonostante i limiti del FFP, erano arrivati dei risultati: una coppa, una finale “rubata” l’anno dopo e giocatori del calibro di Dybala e Lukaku. Nota stavi ancora nel vivo della competizione per la Coppa Uefa.Allora perche’ mandarlo via?
Di sicuro Mourinho prima e De Rossi poi (anche se per motivi diversi) non erano due figure plasmabili alle convenienze della dirigenza, riguardo acquisti tecnicamente sbagliati. Juric chiaramente era piu’ debole sotto questo punto, ma il divorzio da Mourinho e Pinto e’ precendente.
Da qui posso solo provare a fare una ipotesi, per quanto educata, correlando questi due eventi importanti di quei giorni con un terzo: la definizione dei criteri di qualificazione al mondiale per club del 2025.
I limiti del FFP erano noti e preventivati a tutti i soggetti in questione, in un certo qual modo erano nel programma. Ma non necessariamente fissi: poteva essere rimossi da risultati calcistici (proventi dalle coppe), dalla costruzione dello stadio (poveri illusi! Se ci abbiamo impiegato piu’ di 5 secoli per San Pietro…) e dalla partecipazione al mondiale per club.
Dan Friedkin se ricordo bene era anche nella commissione UEFA che aveva titolo a parlare dei criteri di qualificazione. Nonostante questo, ed il fatto che sia stato concesso alla Uefa di adottare criteri di ammissione diversi da quelli di altri continenti, la Roma che per il ranking Uefa per club ne aveva (e ancora ne avrebbe) largamente diritto e’ finita fuori.
Tradotto dal sito della FIFA…
Nel caso dei club europei, dato che sono già state completate tre stagioni complete e un’intera fase a gironi della quarta stagione della UEFA Champions League, e poiché la UEFA ha un sistema di coefficienti per club esistente, i principi metodologici preesistenti per il calcolo del coefficiente per club UEFA in relazione alle sole partite della UEFA Champions League saranno applicati eccezionalmente per determinare la classifica dei club europei per la Coppa del Mondo per club FIFA 2025.
Quindi l’arrivo della decisione, il pantano burocratico dello stadio, la contrazione delle restanti possibilita’ sul mercato e sulla crescita di parco giocatori e risultati ottenibili, l’assenza dirigenziale a diversi livelli (vedi la designazione imporvvida e relativo trattamento dell’arbitro della finale Uefa precendente), l’allontanamento in sordina mediatica di Pinto e clamoroso di Mourinho. L’ipotesi dell’evento scatenante non mi sembra del tutto peregrina…
E cosi’ si e’ arrivati a De Rossi e al suo allontanamento. Avrei visto bene la figura di Ranieri come chioccia per De Rossi all’inizio della stagione, prima che fosse allontanato. Adesso la situazione e’ diversa. Gasperini e’ arrivato con una situazione del FFP definita nel tempo (due sessioni di mercato), antipatico e inviso ai tifosi ma con una cultura del lavoro riconosciuta da tutti, e con questo anno di limbo che ci sarebbe comunque toccato.
La figura di Ranieri potrebbe essere quella di un secondo console compentente di calcio che protegga la societa’ da qualche acquisto tecnicamente sbagliato e Gasperini da qualche passo falso che inevitabilmente ci sara’, che faccia da mediatore tra squadra e tecnico da una parte, e tifosi e giornalisti dall’altra.
E’ un uomo che ha vissuto il calcio per mezzo secolo, un signore, una persona adeguata. Se le distinzioni di ruoli saranno chiare dall’inizio non vedo troppi problemi: in fin dei conti due consoli a Roma son stati in grado di coesistere per circa mille anni… resisteranno almeno fino alla costruzione dello stadio! (Vabbe’ visti i precedenti non esageriamo… almeno fino alla fine del regime di FFP — giugno 2026).
@Fabrizio… nel modificare il post si e’ mangiato tutta la formattazione (almeno l’elenco puntato e relativi spazi) e adesso non da’ la possibilita’ di modificarlo… nota tecnica per i tuoi ragazzi web…
Bella, molto appropriata l’idea de “la strana coppia”, pero’ tra i due quello precisino e rigido sembra essere Gasparini e quello scaciato che ti insegna a vivevere fuori dai binari (nell’ambiente di Roma) direi proprio che e’ Ranieri. Insomma i ragazzi della AI te li hanno scambiati di posto.
In questa saga, sta andando in scena l’Italia che cambia affinché nulla cambi.
L’ennesima puntata di una Capitale che si nutre di sceneggiate, che si logora col tempo anziché ringiovanirsi e ammodernarsi. Paralizzata dai suoi vizi e miti, metà museo e metà periferia sudamericana.
Scusa, FaB, ma perchè configgere, io direi confliggere con la L, come conflitto e non confitto. O forse mi sbaglio io.
Ovviamente hai ragione, mi sono manciato la l. Lettera troppo smilza per vederla poi, alla rilettura veloce tra una f e una i. Grazie, un caro saluto FaB