
Gattuso, La Russa e le poltrone conquistate per caso
Prima ancora di insediarsi come ct, il povero Gennaro Gattuso si è già giocato l’appoggio del partito di governo. Come dire che parte zoppo, stando già nel mirino niente meno che di Ignazio La Russa, presidente del Senato nonché seconda carica dello Stato (ahinoi) e noto nostalgico. Nel senso di interista che sogna un ritorno glorioso al passato. E che la panchina della Nazionale l’avrebbe data volentieri nell’ordine a Mourinho, l’unico straniero ben accetto da quelle parti e quintessenza dell’ interismo; Zenga, che è certamente interista sì ma che come allenatore ha fatto ancor meno di Gattuso; o al limite a Buffon – un’interista che tira la carretta a uno juventino dai… – considerato più bandiera di Ringhio, portacolori azzurro e rossonero alla stessa maniera. Insomma il povero Gattuso bocciato e già pubblicamente impallinato. Da un pezzo grosso di Fratelli d’Italia, pensa un po’…
La cosa fa abbastanza ridere, nel senso che lo zoo della politica offre di questi spettacoli e La Russa fa l’alter ego dell’improponibile Salvini, milanista che nel calcio moltiplica le sue magre da uomo pubblico tutto patria e famiglia (si fa per dire). La Nazionale, dai tempi di Pertini e del Mundial 82, è il veicolo pop del potere, per cui l’intromissione è da considerarsi ormai del tutto ordinaria e secondo copione.
Il problema però è che l’esternazione di La Russa è la prima pratica dimostrazione di come la caratura della nomina di Gattuso sia debole e una scelta fatta per pura esclusione. E questo lascia presagire un intero filone di critiche, accuse e finanche aperta opposizione. Di Lippi o Spalletti stesso, di Mancini o Prandelli La Russa non avrebbe mai detto che “non è un simbolo del calcio italiano”.
Può essere che La Russa abbia però paradossalmente ragione e Gattuso si ritrovi un po’ ct per caso. Del resto anche a lui è capitato più o meno lo stesso con la poltrona più alta del Senato e in Ringhio Gattuso tutto sommato Ignazio si rivede Non c’è forse un Ringhio La Russa e addirittura in Senato?
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Dico la verità, conosco personalmente La Russa – pur essendo di sinistra – e non è una cattiva persona, gioca a fare l’antipatico e non è neppure fascista pur essendo chiaramente di destra, è una persona che pur non dichiarandolo da molta beneficenza, io non lo vedrei male come Presidente della Repubblica – ricordiamoci che viene eletto da questo Parlamento – e c’è molto in peggio in giro da quel schierando politico…
Saludos
Cosa non si scriverebbe pur di distrarre il pensiero da quel tremendo 0-5…
Concordo con @il nome delle cose, Larussa è la peggiore incarnazione dell’uomo di potere italiano, tutto è lecito per gli amici e nulla si sconta ai nemici. Ma soprattutto si ritiene in diritto di decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato, solo perchè è potente. Vedi caso del figlio, di cui ha detto, più o meno, “se fosse colpevole lo punirei io”.
No, Ignazio, le colpe le stabiliscono i tribunali, non i tribuni.
Stessa cosa mi diceva un amico e, all’epoca, collega, che si è fatto un turno alla camera dei deputati. Anche lui, pur essendo assolutamente di sinistra, aveva in simpatia il buon Ignazio.
Mah, sai, le cronache sono piene di personaggi simpatici che hanno fatto parecchi danni.
Per dire, pare che Stalin fosse molto simpatico alla sua cerchia, almeno secondo il film “Morto Stalin, se ne fa un altro” (imperdibile).
Occhio a confondere la simpatia con la benevolenza del potente.
Un orrendo figuro, fascista e fascistoide al contempo, che incarna tutto il peggio del malcostume italico: privilegi e protezioni illecite per familiari, amici ed amici degli amici; rigurgiti razzisti; violenza verbale (e pure fisica); menzogne e populismo come arma di distrazione di massa. Pensarlo come possibile Presidente della Repubblica e dirsi di sinistra dà il segno di come siano malridotte l’una e l’altra, la Repubblica e la sinistra.
Questo non é @Waters, questo é @waterloo!
O no?
Vabbe’ e’ che siamo troppo prevenuti .
Waters io credo che ti sbagli, anche perché il Presidente della Repubblica non può e non deve essere eletto perché è il meno peggio, anche se buona parte dell’ elettorato se lo meriterebbe…
E niente dott. Bocca, solo per dirle che mi ritrovo nelle sue parole al 99% solo perché io ci sarei andato anche più netto😅
Allegri e il Milan
Da quello Scudetto vinto alla Zaccheroni (o alla Pioli .. insomma un po’ tra la sorpresa generale e contro ogni previsione) di acqua sotto i ponti ne è passata molta.
Che piaccia o meno del calcio italico dei nostri tempi è un Guru.
E anche se di esperienze all’estero non ne ha vissute il calcio europeo lo conosce bene e col calcio europeo sa ben confrontarcisi (seppure quest’anno ovviamente non ve ne sarà alcun bisogno).
Sa come si mette in campo una squadra per entrare fra le prime sei e sa anzi piuttosto bene anche come provare ad arraffare il meglio che si può dentro quelle prime sei posizioni.
Che poi il suo calcio non equivalga esattamente alla degustazione di uno champagne di pregio quanto piuttosto a quella di un buon lambrusco .. vabbè .. ce ne faremo una ragione.
Impossibile sottrarsi a una rassegna analitica di quest’autentica ‘saga delle panchine’ scatenatasi nel mese di giugno.
Gattuso e la Nazionale
Intanto un doveroso pensiero per Luciano Spalletti.
Uno con una carriera come la sua – e che nel proprio carniere ha uno Scudetto vinto in quel modo a Napoli – non può certo essere un brocco.
Semplicemente quella del Ct selezionatore non era la sua dimensione ideale: e s’è visto.
Ma d’altra parte chi rifiuterebbe un incarico del genere ?
L’offrissero a me (astrattamente parlando) neanch’io lo rifiuterei .. insomma, ci proverei.
Auguri dunque per il rientro nella “dimensione club” (ci farà vedere ancora belle cose).
Grosse incognite gravano sulla Nazionale.
Non è questione della persona – ovviamente – è semplicemente che il curriculum di allenatore calcistico di Gattuso non è esattamente quello che ti aspetteresti in uno che si accinge a prendere in mano le redini di una Nazionale come quella italiana.
E poi diverse cose suonano ‘curiose’: il contratto di 12 mesi, Prandelli (?) e tutta quella varia fauna a supporto (essere stati buoni o ottimi calciatori non garantisce altrettanto sul piano dirigenziale).
Pare quasi un’amministrazione ‘controllata’ della panchina e l’impressione è che sia Ringhio che la Federazione se la stiano giocando un po’ a tentoni: che non è proprio il massimo.
C’è quindi da augurarsi il meglio ma da temere il peggio.
Dopo di che magari scopriamo che uno che sulle panchine dei club ha stentato non poco trova di colpo nella Nazionale la sua dimensione ideale (l’esatto contrario di Luciano) e magari infiliamo che so .. due europei e due mondiali consecutivi.
Tutto questo per dire che non sempre ciò che sulla carta non sembra sostenuto da grosse premesse si rivela tale, specie nel calcio.
Rispetto a Gattuso, per esempio (che almeno una Coppa Italia l’ha vinta), Enzo Bearzot aveva un palmares nullo e di esperienza sulle panchine dei club addirittura non ne aveva, piuttosto che averne una per lo più negativa: eppure ….
So che è una corbelleria ma l’ho detta consapevolmente come forma augurale per l’avventura azzurra di Gennaro.
Non dimentichiamo infine, non dimentichiamolo mai, che su un lato della medaglia della Nazionale c’è la faccia del tecnico .. ma sull’altro ci sono i giocatori (che poi – volendo abusare di un luogo comune – sono pure quelli che scendono in campo).
sì, osservazioni interessanti ma dimentichi un piccolo particolare: tra due mesi si giocano già due partite, siamo indietro e non solo non possiamo permetterci altri passi falsi ma se vinciamo dobbiamo cercare di farlo nel migliore dei modi. Altrimenti play off e, se stavolta ci qualifichiamo alla bell’e meglio, andremmo ai mondiali a fare cosa?
Irriducibile interista (e fosse solo quello) .. ha sempre le idee molto chiare sulle priorità del paese.
Battute fra cuginastri, ovviamente.
Vorrei ricordare che il prode Ignazio, oltre che vicepresidente del Senato, è anche azionista della prestigiosa e mai retrocessa Internazionale Milano FC.
Parafrasando i fratelli Marx, non comprerei mai azioni comprate da uno come La Russa.
1 – In una situazione emergenziale come questa logica vuole che ci si affidi ad un profilo che possa dare garanzie almeno in competenza e gestione del gruppo. A due mesi dalle prossime, già decisive, partite di qualificazione uno come Gattuso è un salto nel buio senza alcun criterio.
2 – Gravina ha abdicato in favore di una figura, Buffon, che ha piazzato nei ruoli chiave una serie di personaggi a lui vicini il cui unico merito sarebbe quello di aver alzato la coppa nel 2006. Una sorta di piovra che ha allungato i tentacoli sulla Nazionale e che, se le cose dovessero andare male, farebbe saltare solo Gattuso.
3 – Gattuso mi sembra il tipico miracolato che non può pensare esclusivamente di testa sua perché è in debito con qualcuno. Ve lo immaginate uno come Mancini che si fa imporre questo o quel giocatore? E Gattuso? Sì Gattuso sì, perciò mi chiedo: da qui in avanti le convocazioni saranno esclusivamente frutto delle sue decisioni o Buffon ‘consiglierà’ chi portare in azzurro, magari per aumentare il valore di mercato di qualche suo protetto?
Si vede che sei Interista uno che esalta
scusami, chi sarebbero i personaggi che ha piazzato Buffon? In ogni caso non credo che la scelta di Gattuso sia stata fatta da Gigi, tu hai qualche informazione diversa?
ma li leggi i giornali?
Barzagli, Bonucci, Zambrotta e Perrotta, e tanto per precisare io non ho nessuna obiezione, però questi sono i nomi indicati, per esempio, da Al Overview.
Qui mi pare ci si dimentichi che bisogna anche che il prescelto, chiunque sia, accetti la nomina a CT e, francamente, non ricordo tutta questa fila di candidati a contendersi cotanto onore.
Sarà forse che il “cotanto onore” è ormai solo una gran brutta gatta da pelare e chi te lo fa fare di lasciare i lucrosi contratti di club per farti sputare in faccia da 50 milioni di pecore belanti quando le scartine che ci ritroviamo faranno la fine che tutti ormai si attendono?
il ct viene scelto di solito tra allenatori momentaneamente ‘disoccupati’ tra i quali ci sono i Gattuso come i Mancini. Di solito se non hanno altre proposte (e anche se ce l’hanno) accettano, altroché. Vedasi Spalletti
Zenga ci avrebbe portato al Mondiale ad occhi chiusi.
A occhi bendati?
e lui di occhi chiusi se ne intende, tipo quelli che aveva quando è uscito su Caniggia e, con l’aiuto fondamentale del suo amico Ferri, ci ha fatto perdere un Mondiale già vinto
Guido, forse vai un po’ in fretta, Zenga sbagliò il tempo per l’uscita e su questo non ci piove, però c’era anche il resto della Nazionale che giocava e nel resto della partita avrebbe potuto fare di più, magari, e non c’è riuscita. Quindi errore grave del portiere, ma non solo colpa sua.
Magari sarebbe stato meglio provare a chiuderla in contropiede, invece di chiudersi a difendere l’ esiguo vantaggio , ma il buon Vicini , pace all’ anima sua , non praticava un calcio molto offensivo .
Essì!