Che figura alla Lega di Serie A, si schianta al voto la candidatura di Carlo Bonomi, il presidente di Confindustria che doveva conquistare una delle più ambite poltrone di potere del calcio. Portato da Inter, Milan, Juventus e altri era il candidato giusto per un’operazione spudorata, andare a chiedere soldi a Draghi e al governo per interventi a favore di un calcio alla canna del gas. Ma che continua ancora a spendere cifre folli sul mercato, a ingaggiare giocatori per decine e decine di milioni, a pagare stipendi poi ingestibili a grandi campioni ma soprattutto a solenni scarponi fuori rosa e fare giochi proibiti con le plusvalenze. L’ostilità di Lotito & C, provoca il flop dell’assemblea dei presidenti: un solo voto per Bonomi. Che torna a casa come Carlo Martello nella canzone di De André e Villaggio…
Eravamo già pronti. Carlo Bonomi, il presidente della Confindustria, anche presidente della Lega di Serie A. Ohibò, addirittura. E’ vero che la Lega di Serie A è da sempre chi
Il presidente della Lazio Lotito contestato dai tifosi. Gli ultras infuriati col presidente perché non investe nella squadra, non spende, non compra giocatori e forse ha già abbandonato Sarri a se stesso. Che prima doveva rinnovare anticipatamente il contratto con la squadra che ha scelto per rilanciarsi dopo la scottatura con la Juve e adesso magari ci sta già ripensando. Lotito ha molte cose per la testa oltre la Lazio e forse Sarri è stato preso solo per mettere l’etichetta dello Champagne su una bottiglia del vino dei Castelli.
Ha la pelle troppo dura Claudio Lotito per farsi spaventare da una contestazione di qualche ultras, nostalgico di Sergio Cragnotti. Che, detto per inciso, portò la Lazio allo scud