Champions League, all’inferno e ritorno. La notte salvifica di Pioli, Leao, Giroud, Sarri ed Immobile. La Champions scende ad accarezzare Milan e Lazio come la Divina Provvidenza – IL PODCAST –
Ascolta “Champions Milan e Lazio 8 nov 2023” su Spreaker. Ci sono momenti in cui è importante, anzi decisivo esserci. A chi dice che le Coppe ti svuotano e ti tolgono
Champions League, mamma che sberle: c’è chi c’ha Mbappè e c’è chi c’ha Leao…
C’è chi c’ha Mbappé e c’è chi c’ha Leao. Che i campioni facciano la differenza è un concetto tanto banale, quando volatile. Nel senso che facciamo finta di scordarcelo
Non lo scopriamo certo oggi Lautaro Martinez con i suoi 4 gol alla Salernitana, dopo essere entrato al 55° della partita. Però dobbiamo ammettere, non lo abbiamo mai considerato un super campione. Perché non è un personaggio, perché non ride mai, perché per tutta la settimana è un normalissimo impiegato dell’Inter per poi trasformarsi però in partita. Dell’Inter ormai è diventato il trascinatore a suon di gol. Ha vinto il Mondiale certo, ma anche lì non era stato tra i protagonisti. La partenza di Lukaku lo ha tolto definitivamente dal cono d’ombra. E pensare che questa estate avrebbe potuto andarsene in Arabia Saudita a guadagnare l’impossibile (240 milioni), ma ha preferito restare all’Inter perché vuole vincere in Europa, tenersi stretta comunque l’Argentina, ed è ancora troppo giovane (26 anni) per pensare solo ai soldi.
Lautaro è un campione, ma ammettiamo di aver faticato a riconoscergli la qualifica. Non ci abbiamo mai investito, considerandolo un attaccante appena poco sopra l’ordinario. Non
– ⚽ – L’insostenibile leggerezza di Leao. Detto che uno 0-0 in Champions League col Newcastle è meglio dei 5 gol incassati dall’Inter (Catalano dixit), il Milan ha soprattutto una questione aperta abbastanza inquietante: Leao serve a vincere le partite o serve a fare della scenografia davanti alla porta? Forse è una questione di ansia e paura, il non voler accettare il rischio se non di un tiro perfetto. Però così rischia di fare come Recoba o Neymar, insistere troppo con i dribbling e i passi in più che lo mandano fuori porta. Andando avanti così sarà ceduto anche lui, come Tonali, al miglior offerente. Certo fino ad allora non sarebbe male cercare di far gol e vincere qualcosa. E’ forse chiedere troppo? – ⚽ – In Champions League la Lazio pareggia contro l’Atletico Madrid di Simeone con un gol di testa all’ultimo secondo del portiere Ivan Provedel gettatosi sotto la porta avversaria alla disperata. Un evento raro ma non impossibile che mette Provedel accanto agli specialisti Higuita, Campos, Chilavert & C.
Champions League: Milan – Newcastle 0-0 e il caso Leao L’insostenibile leggerezza di Leao. Al di là dello 0-0 non particolarmente esaltante, ma sempre meglio dei 5 gol
-⚽- Cinque schiaffi a un Milan irriconoscibile e frastornato, il derby di San Siro incorona un’Inter spietata, ora rimasta sola in testa alla classifica (feat l’interista Adriano Celentano…). Mkhtaryan protagonista assoluto con due gol, anche Thuram fa la sua figura, mentre Frattesi torna a fare la riserva di Barella ma poi va in gol anche lui dopo i due segnati in settimana con la Nazionale sempre a San Siro. Lo show promuove il gran lavoro di costruzione continua sul mercato di Marotta & C. E soprattutto di Simone Inzaghi che sta dando continuità alla finale di Champions League 2023. E se fosse lui lo Spalletti dello scorso anno? – ⚽ – Sorpresa in zona scudetto e soprattutto dal fronte calciomercato: Vlahovic e Chiesa sono i nuovi acquisti della Juventus. Il problema adesso è: alla Juventus dobbiamo affidare il compito di vincere il campionato oppure no?. Sopporterà il fardello o, come è capitato negli ultimi anni, tradirà le promesse? Intanto Allegri sembra aver cominciato a maneggiare con una certa sicurezza quella saponetta bagnata che è la Juventus degli ultimi anni – ⚽ – Il Napoli, Kvaratskhelia e la Via Crucis di Garcia. Forse De Laurentiis ha puntato troppo su se stesso. – ⚽ – Il campionato della Roma comincia adesso con una sagra del gol, cui partecipa anche Lukaku. Anche se il suo fuoriclasse resta Dybala
Inter – Milan 5-1: Mkhtaryan protagonista, Marotta creativo e Inzaghi lo Spalletti di quest’anno Umiliato il Milan, cui tanti strizzavamo l’occhio per gioco e pot
Allegri e Sarri sono due costanti più costanti delle discussioni sui rigori non dati e sul Var di cui ormai siamo al settimo campionato e ancora non ne abbiamo compreso e accettato l’applicazione. Al di là dei gol di Vlahovic di Allegri ai più non piace il gioco e non si accetta in genere la gestione della Juventus con i suoi metodi un po’ spicci. A Sarri si riconosce una grande competenza ma non si capiscono certi suoi assolutismo, tipo gli schemi di gioco ripetitivi e i tempi biblici per inserire i nuovi giocatori. Insomma un mancato pragmatismo che poi costringe anche a partire con due sconfitte consecutive e rischiare di essere a -9 dalla prima dopo appena tre giornate. A cosa serve a quel punto fare tutto secondo schema? Considerato che Allegri allena in Serie A dal 2008 e Sarri dal 2014 ma con una esperienza lunghissima nelle serie inferiori, è chiaro che certi discorsi diventano acqua pestata nel mortaio. Questi sono, prendere o lasciare…
Al di là dei ritrovati gol di Vlahovic, dei rigori non dati – in particolare quello negato al Bologna contro la Juve – e delle classiche polemiche sul Var cui non potr
Il calcio modello De Laurentiis e Lotito, ovvero “io sono io…” Napoli e Lazio, e cioè le prime due squadre dell’ultimo campionato, hanno fatto poco e niente sul mercato, se non venduto giocatori molto importanti come Kim e Milinkovic Savic. E altri ancora potrebbero andar via. Per gli acquisti si vedrà, si può sempre inventare qualcosa. De Laurentiis e Lotito sono entrati nel calcio entrambi nel 2004, fino a pochi anni fa erano considerati dei parvenu che poco o nulla sapevano di football. Entrambi si sono disfatti adesso dei lori direttori sportivi e nella sostanza si occupano di tutto loro. Sono l’opposto del calcio finanza, davanti a tanti presidenti irraggiungibili e invisibili, loro sono ancora quelli che al calcio chiedono visibilità e prestigio personale. Insomma, che piaccia o meno, fanno tutto loro, almeno apparentemente e oggi sono diventati addirittura un modello, anche se molto, molto sui generis. Un modello per chi soldi ne ha, ma fino a un certo punto…
Le prime due squadre dell’ultimo campionato – Napoli e Lazio – hanno fatto pochissimo sul mercato. Venduto più che comprato. Il Napoli ha perso Kim, la Lazio addirit
E’ il mercato delle grandi “supercazzole” modello Giuntoli, ma c’è un problema oggi si vedono solo gli affari, le plusvalenze, la speculazione. Napoli a parte, che gli tocca per il semplice motivo che è campione, chi è che tra Lazio, Inter, Milan, Roma, Juventus etc alza il braccio per dire apertamente “voglio vincere lo scudetto”? Mi sa che qui scappano tutti…
Kim, Tonali, Brozovic, Lukaku e chissà quanti altri. Credo che oltre la corsa a vendersi, possibilmente cari, pure i pali delle porte, il calciomercato trascuri un dettaglio fonda
Il campionato è finito, facciamoci qualche domanda. Non proprio accomodante…
1 Visto che nessuno lo aveva previsto – nemmeno Spalletti e De Laurentiis – lo scudetto del Napoli è un miracolo? 2 Se si può vincere facendo partire Koulibaly, Insig
SERIE A, 37a GIORNATA – Juventus-Milan 0-1 è una sentenza, anche se non della giustizia sportiva. Stabilisce che Giroud è un grande giocatore e non un campione trasformatosi in fenomeno da circo. Stabilisce che il Milan ha saputo chiudere con dignità e con meno danni possibile l’anno infernale del dopo scudetto. Ha stabilito che in Champions League ci vanno Napoli, Lazio, Inter e Milan. La grande sorpresa è la Lazio e l’ispido Maurizio Sarri si conferma un professore universitario: si merita un’ode e un applauso grande quasi quanto quello rivolto a Spalletti, ormai ex del Napoli. E’ una sentenza, sportiva stavolta, soprattutto per la Juventus. Allegri si consola amaramente: “Finalmente è finita una stagione che non auguro a nessun collega”. Ma sono due anni che la Juve ormai non vince, e per chi sostiene che “vincere è l’unica cosa che conta” è davvero un problema. Troppi campioni sono finiti inutilmente dentro il tritacarne e la vicenda della giustizia sportiva si è trasformata in un alibi, se non addirittura in autoflagellazione. Chiacchiere e dichiarazioni a parte, scommetterei dieci euro sul fatto che la Juve così come è costruita e guidata oggi non sia ormai più presentabile. Sarà smontata e non la rivedremo più.
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 37 Venerdì 26 maggio 2023 Salernitana – Udinese 3-2 (25′ Zeegelaar U, 30′ Nestorovski U, 43′ Kastanos S, 57′ Candreva S