SERIE A, 19a GIORNATA – Milinkovic, Zaccagni, Luis Alberto e Felipe Anderson: quattro sveglie della Lazio a un Milan inesistente e in aperta crisi. La notte dell’Olimpico cambia il volto del campionato provocando un vero e proprio scossone geocalcistico. Il Napoli ringrazia il suo vecchio guru Maurizio Sarri, scala quota +12 e viaggia veloce verso lo scudetto, quando anche non gioca i punti di distacco glieli portano i suoi inesistenti avversari, in omaggio ossequioso come i Re Magi. Il Milan è scomparso, Pioli ha perso il controllo, Maldini in forte difficoltà per le operazioni di mercato tutte sbagliate, mentre il nuovo patron Gerry Cardinale sta facendo la figura dell’allocco avendoci scommesso sopra 1200 milioni. Intanto il Sarrismo ha germogliato ancora, la Lazio di Sarri affianca la Roma e la capitale chiede il suo posto in Champions League, mentre Milano è sempre più in difficoltà e perde colpi. Il tutto mentre la Juve è condannata a scontare le sue colpe. Insomma qui sta rovesciando il calcio italiano…
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 19 Sabato 21 gennaio 2023 Verona – Lecce 2-0 (40′ Depaoli V, 54′ Lazovic V) Salernitana – Napoli 0-2 (45’+3′ Di Lo
SERIE A, 19a GIORNATA – ⚽ – Dopo la Supercoppa gli schiaffi in campionato. L’Inter festeggia il suo trofeo nel più classico dei suoi schemi, ossia prendendole dall’Empoli a San Siro. Era una partita da vincere per salvaguardare la classifica e il piazzamento in Champions League, ma a conti fatti adesso fa perfino – 13 dal Napoli in appena metà stagione. Non proprio il massimo… Meglio guardarsi intorno e soprattutto alle spalle, magari addirittura fino alla Juventus. Dagli interisti un grazie caloroso a Milan Skriniar che si fa espellere e ora è prontissimo per andare al Psg, dopo averci tediato per mesi e mesi con la storia del contratto e di lui capitano interista a vita. L’addio non sarà un dramma, Zhang e Marotta ci rimetteranno qualche milione e i tifosi se ne faranno sicuramente una ragione. Hanno ben altro cui pensare…
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 19 Sabato 21 gennaio 2023 Verona – Lecce 2-0 (40′ Depaoli V, 54′ Lazovic V) Salernitana – Napoli 0-2 (45’+3′ Di Lo
Tre gol di Dimarco, Dzeko e Lautaro al cugino imbruttito del Milan, la Supercoppa Italiana è dell’Inter che solleva il trofeo nel cielo di Riad, tra fuochi artificiali e nuvole di soldi che hanno portato il derby molto lontano da San Siro, sua sede naturale. Ma lo stadio milanese è in disgrazia e forse prossimo a essere raso al suolo, per cui spazio a queste avventure del calcio italiano in giro per il mondo a caccia del miglior offerente. Inzaghi solleva un altro trofeo di taglia medio piccola, tra Lazio e Inter si sta infatti specializzando in conquista di traguardi alternativi allo scudetto. Il suo voto all’esperienza nerazzurra è ben oltre la sufficienza, mentre l’immagine dell’Inter è sicuramente quella di Edin Dzeko, ferrovecchio rilucidato in viaggio verso i 37 anni: “Ma ne dimostro 22!”. A facilitare il compito dell’Inter un Milan irriconoscibile, solo parente lontano dei Campioni d’Italia dello scorso anno, ma la batosta non arriva del tutto a sorpresa: Pioli & C hanno attraversato dieci giorni davvero orribili…
Sfido chiunque a citare a memoria gli ultimi cinque vincitori della Supercoppa Italiana, ma tant’è oggi è bellissima e l’Inter di Inzaghi, Dimarco, Dzeko e Lautaro se la godo
Ciao, ciao Milan. La Coppa Italia è una brutta bestia, se la vinci è un merito, ma in tutti gli altri casi è una grana e basta. Come quella di farsi eliminare a San Siro da un Torino ridotto pure in dieci. Il Milan non riesce a far gol e in più gli tocca subirne uno dal giovane francese Michel Adopo, che fa scatenare all’improvviso critiche e accuse. L’eliminazione fa scopa col 2-2 contro la Roma, con la squadra di Mourinho che ha rimontato due gol nel finale, col Napoli che si è allontanato di nuovo e la Juventus che ha agganciato i rossoneri. Da De Ketelaere all’età dei suoi vegliardi attaccanti per Pioli e i suoi campioni d’Italia potrebbe essere finita la lunga luna di miele…
La Coppa Italia è quel torneo che conta solo se lo vinci. E anche quando lo vinci – dipende da quale squadra sei… – vale se lo metti in abbinamento ad altro. Che so,
Il ritorno del campionato dopo 52 giorni significa passare all’improvviso da Argentina-Francia, una delle più belle partite della storia del calcio, a uno spettacolo minore. Il campionato oggi soffre tremendamente il confronto, non si può passare così a freddo da Messi e Mbappé a “signore e signori, ecco a voi Sassuolo – Sampdoria”. Non è solo un problema di interpreti, è anche come ci viene servita oggi la Serie A, sfarinata, spezzettata in un palinsesto in cui poi alla fine finisci per buttar via la gran parte di ciò che viene servito. Il Mondiale che spezza la Serie A alla fine è una trappola, non c’è lo spazio e il tempo per allontanarlo e dimenticarlo. Io aspetto solo Inter-Napoli, vorrei sapere se la squadra di Spalletti e Kvaratskhelia il campionato lo ha già chiuso o meno, ho ammirazione per Giroud, ho una gran curiosità della sorte che tocca alla Juve, vorrei sapere se Mourinho riuscirà a evitare l’etichetta di essere un “sola” e poco altro. Per il resto non ci resta che “far finta di essere sani”
Far finta di essere sani. Sinceramente, dopo 52 giorni senza la Serie A e riempiti per la massima parte dal Mondiale in Qatar, non ho tutta questa ansia di ripresa del campionato,
Il Milan quattro gol li fa e la Juventus quattro gol li prende. Ma quale miracolo, quale notte dell’orgoglio bianconero. Niente di nuovo sul fronte occidentale, la Juventus era un disastro prima ed è un disastro adesso. Dal ko di Haifa contro il Maccabi passa ai quattro gol incassati dal Benfica e amen: la Champions League è perduta, resta solo la speranza della qualificazione di consolazione in Europa League. Agnelli aveva cercato di stimolare la squadra e aveva salvato la panchina di Allegri. Ma adesso torna tutto in discussione, anche la conferma dell’allenatore: la Juventus si sta squagliando ormai del tutto, solo l’ingresso di qualche giovane ha risvegliato un po’ la squadra. Pure Agnelli ovviamente è nel mirino: e l’inchiesta sulle plusvalenze mette in forte discussione anche la presidenza del club. Non ancora arrivati alla fine di ottobre un traguardo è già perduto, un anno maledetto fin dall’inizio. Il Milan invece domina: dopo i due ko col Chelsea, i quattro gol che lo tengono in corsa per gli ottavi li fa alla Dinamo Zagabria con Gabbia, Leao e Giroud. Insomma c’è chi la Champions League la gioca dignitosamente e chi invece deve andare a nascondersi.
UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2022-2023 Martedì 25 ottobre 2022 Dinamo Zagabria – Milan 0-4 (39′ Gabbia M, 50′ Leao M, 59′ Giroud rig. M, 69′ Ljubicic aut. M