La Serie A va sempre più al Nord. E il grande calcio al Sud si sta desertificando. Come il clima…
LA NUOVA SERIE A 2024-2025
Atalanta, Bologna, Cagliari, Como, Empoli, Fiorentina, Genoa, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Lecce, Milan, Monza, Napoli, Parma, Roma, Torino, Udinese, Venezia
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Il verdetto secco è: retrocesse in Serie B Salernitana, Sassuolo e Frosinone, promosse in Serie A Parma, Como e Venezia. Basta già solo questo a disegnare la mappa sociografica della nuova Serie A, decisamente spostata più al Nord. In una perfetta radiografia coincidente anche con la condizione socioeconomica dell’ Italia di oggi. I soldi stanno molto più al Nord invece che al Sud, e il cuore della finanza sta a Milano. Quindi, più o meno, il grande calcio gravita lì intonro.
Al di sotto di Roma, resistono come isole sperdute gli avamposti del Napoli – invero ancora molto solido nonostante i pastrocchi di quest’anno – di Lecce sul Tacco d’Italia e di Cagliari, che molti per convenzione non consideriamo al Sud ma che sta sul parallelo di Taranto. E quindi geograficamente lì stiamo.
Il Sud (inteso al di sotto del Lazio e a partire dall’ Abruzzo compreso) rappresenta circa un quarto dell’intero Pil nazionale, cioè equivalente all’intero Pil della Lombardia da sola, che infatti ha il numero maggiore di squadre in serie A (Milan, Inter, Atalanta, Como, Monza): 5 su 20. Un quarto esatto. Non si può non notare che i famigerati fondi americani o comunque proprietari stranieri, salvo poche eccezioni, si sono comprati squadre del centro Nord, lì dove cioè il business ha evidentemente più senso.
Al Sud resistono stoicamente presidenti di vecchio stampo, a loro modo, diciamolo, eroici. So magari di scandalizzare qualcuno dicendolo di Aurelio De Laurentiis, personaggio contraddittorio che ha rischiato quest’anno di mandare in Serie C il Bari ma che ha comunque riportato uno scudetto al Napoli in un’epoca impensabile per un’impresa del genere.
La desertificazione del calcio al Sud a quanto pare cammina in parallelo con i cambiamenti climatici.
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[…] La Serie A va sempre più al Nord, mentre al Sud il grande calcio si va desertificando […]
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Tornando sull’argomento squadre Nord e Sud , va detto che il Como e il Venezia , attualmente , non hanno lo stadio a norma per la serie A; il Penzo, pittoresc ma fatiscente da tempo ha 11.500 posti , il minimo e’ 12.000 . Per il Como si parla di mezzo campionato a Verona perche’ lo stadio ha solo 7.000 posti e norme di sicurezza indaguate. Saranno pure squadre ricche, ma se non si hano i parametri minimi in serie A non ci si gioca. Allora salvo il Frosinone e il Sassuolo, societa’ sane con ottimi impianti perfettamente a norma.
Sul discorso del tifo, vero che al Sud , a differneza di altri sud , si tifa per le tre strisciate. In Inghilterra, Germania e Spagna, al sud (in Inghilterra e Germania al nord..) o in provincia , si tifano le proprie squadre, questa e’ la grande differenza. Ho almeno 10/15 colleghi del sud…solo i campani tifano Napoli…tutti i pugliesi e siciliani….Juve, Milan o Inter e solo come seconda squadra Palermo, Bari e altro….un po’ “ascari” direi…andate a Bolton, Sheffield, Magdeburgo e a Siviglia o Cadice…non tifano, tranne esiguissime minoranze, per United, Bayern o Real
Condivido e sottoscrivo!!
Evidentemente solo in Italia molti sono riusciti a liberarsi del inconcepibile tifo territoriale!!!😉🥸
Tranne quando si parla della nazionale, e specialmente quando vince🥸😈😈
Il Palermo veramente ha fatto un mediocre campionato di B pur essendo degli sceicchi…
Io esprimo il mio punto di vista molto dissenziente da quello di Bocca, pieno di luoghi comuni triti e ritriti che però servono ad attirare tanti commenti, come p.e. Il mio. I soldi stranieri vanno dove c’è pubblico. È palese a tutti che il maggior seguito in Italia ce lo abbiano ahimè le strisciate del nord. Ma le squadre che hanno un gran seguito al sud attirano altrettanti capitali stranieri. Il Palermo, per chi lo avesse dimenticato, è in mano alla holding di Mansur Al Nahyan, quello del Manchester City per intenderci. Il mio Catania è di proprietà del gruppo italo-australiano Pelligra. È chiaro che altre realtà sportive meridionali minori fanno meno gola perché garantiscono poco pubblico, visto che un sacco di terroni “arribattuti” preferiscono salire sul carro del vincitore e tifare le strisciate del nord (e qui do ragione al mortaretto atomico) piuttosto che sostenere i colori della propria città, come fanno invece a Bergamo o a Udine. Ma questo è uno dei tanti sintomi di quel senso di inferiorità inculcato dai media nazionali a noi meridionali soprattutto a partire dagli anni 70, che fa sì, tra le altre cose, che p.e. il/la pugliese medio/a appena si trasferiva a nord di Frosinone assumesse immediatamente l’accento del posto che, mescolato con il proprio di origine, lo faceva diventare di fatto quella ridicola macchietta che ha fatto la fortuna del primo Abatantuono. In realtà anche il fenomeno dell’emigrazione è cambiato da tempo, con buona pace di Bocca. L’emigrazione interna esiste ancora ma è drasticamente diminuita rispetto a quella verso l’estero, sia di giovani meridionali che di, udite udite, giovani settentrionali per i motivi che tutti sappiamo. A questi fuggiaschi si aggiungeranno presto i profughi della crisi climatica, e allora si che saranno membri virili privi di sostanze zuccherine. Saluti.
Obiezione sui soldi che “vanno dove c’è il pubblico”. Così fosse, il Sud avrebbe molta più presenza di vertice. Di fattoper presenze di pubblico – tolte le due milanesi e le romane (che del nord non sono) – il Sud garntosce più presenze da stadio del Nord, tra Napoli, Palermo, Bari, Catania ecc. ci son almeno 3 città da 50.000 spettatori a partita, e una decina da 30.000, molto più della media spettatori di buona parte della serie A. Il problema quindi, è il pubblico televisivo (che al sud tifa le strisciate) più che quello da stadio. E lì diventa un problema di qualità del management al Sud: non ci sono i Percassi, e ormai nemmeno più gli Zamparini o i Foti. Ma porta un Palermo un Bari in A, con un minimo di sostenibilità, e vedi se non ti riempie lo stadio. La Reggina, ai suoi tempi aveva l’ottavo pubblico d’Italia. Anche nel calcio, come in politica ed economia, il Sud è più un serbatoio a basso costo che un luogo di impresa.
Noi fino a qualche anno fa avevamo Pulvirenti e sappiamo com’è finita… quindi ben vengano i gruppi stranieri seri.
Alla faccia di chi ( Godella) ci aveva ricamato su…
.
Anche il Lecce ha un investitore straniero, tale Boris Collardi, ma non per questo si scialacqua e si fanno i debiti come altre più grosse.
Si dovrebbe dare un premio classifica correlato alla positività effettiva dei bilanci. Forse le classifiche cambierebbero …. non poco.😄😄😄😄😄
Aggiungo che delle 20 squadre, del prossimo campionato, ben 10 sono situate sopra la linea del Po.
Alle scuole elementari m’insegnarono che il Lazio è a Sud. Non per niente, che Napoli-Roma venga nomato derby del Sud o del Sole.
In serie B la situazione è pressoché identica.
Con le 60 compagini della serie C, 100 squadre professionistiche son decisamente troppe.
Urge la riforma dei campionati, portando a 18 o 16 le formazioni di serie A , che renderebbero il torneo fiacco e renderebbero più affrontabili le coppe europee.
OT
Sul Corriere della Sera, un articolo di Beppe Severgnini ci spiega i segreti del successo di Carlo Ancelotti, e concordo con lui che sia il numero 1 del mondo.
Sai che non so se è sopra o sotto la linea del Po,Ancelotti?
Si tratta di qualche centinaio di metri…
Salud
dopo Acerbi operato, anche Scalvini operato. Che Gatti porti sfiga è accertato, si era già visto con l’autogol leggendario contro il Sassuolo. Che Bastoni e Calafiori stiano in campana, il manovale usa armi occulte.
I “Gatti” non posson portare sfiga se non son neri, come fai a non saperlo😅? Se era una battuta mi fai piu’ ridere quando parli delle finanze dell’Inter..
P.S. I am joking…
per quelli neri, basta fermare la macchina e fare una volta il giro a piedi. Ma, di notte, tutti i gatti sono grigi
Tifo a prescindere, decisamente di cattivo gusto.
Questione di gusti. En passant, di cattivo gusto qui si è letto di molto peggio, nel silenzio dell’opportunismo, tifo a non prescindere.
Al di là delle divergenze di tifo, ti leggo comunque con piacere.
Stavolta, però, hai fatto una battuta … fessa, tutto qui.
Questione di gusti, appunto.
🙂
Vabbè dai non esageriamo…non facciamo le educande,si legge ben di peggio…
Salud
Non è una consolazione, francamente.
Pensa a chi dava del ludopatico a Barella senza prove,non ho mai letto una tua censura…suvvia dai
Salud
Pensa a chi … pensa a chi … pensa a chi …
Pare l’asilo Mariuccia per pensionati/pensionandi.
Ma scriversi e comunicare come adulti pensanti e senzienti proprio no?
Il calcio al sud? Siamo sicuri che il calcio sia uno sport da seguire? probabilmente sono in pochi a rendersi conto che la vita sta cambiando. Un poco come il clima. Le cose cambiano ma ognuno fa finta che niente stia cambiando. Da osservatore esterno, aspetto.
In un’Italia svenduta ai grandi gruppi commerciali, cosa ti vuoi aspettare?
Una volta c’era l’Italia dei Padroni, l’Italia degli Agnelli, che menavano giu botte da orbi pur di vincere, con le buone o con le cattive. E la povera classe operaia – anziché tifare per la città di provenienza, avere cioè quel senso di appartenenza che contraddistingue ogni individuo – allo stadio a tifare le squadre padronali per … compiacere il Padrone. Tipico italiano, dove il motto “Franza o Spagna purchè se magna” non smetterà mai di morire…
“Evviva, evviva… ha vinto la Juve. Semo campioni di Taglia”.
Ma tu, che vivi a 1000 km di distanza da Torino, ma che diavolo hai da spartire con la Juventus che non hai mai messo piede a Torino?
Oggi i tempi sono cambiati ma il prodotto non cambia.
In un Paese dove non esiste alcuna forma di protezionismo neanche per aziende strategiche (leggi telecomunicazioni, idrocarburi, difesa, bancario, ecc… ma anche in settori quali fashion, food, turismo, le nostre eccellenze) il calcio non si esime da questa regola. E lasciamo stare le Golden Power che – introdotta tardivamente, quando ormai le vacche erano già scappate dalla stalla – fa acqua da tutte le parti.
Ma tornando al calcio, che sicuramente non rientra nell’ambito del patrimonio strategico d’Italia, il caro Bocca fa la scoperta dell’acqua calda.
Senza tediarvi a ripercorrere le tappe della gloriosa storia d’Italia 😁😁, la questione meridionale di cui Salvemini parla già a metà Ottocento è tuttora irrisolta e si riflette tutt’oggi nei rapporti sociali, economici, finanziari che percuotono il Paese.
Bocca parla di desertificazione del Sud.
Io invece vado controcorrente e dico: se ognuno tornasse a tifare la squadra del proprio paesello, non ne andrebbe a beneficio dell’intero comparto calcio?
In fondo, inutile competere con le grandi multinazionali che la fanno da padrone (Premier League, Liga, arabi, cino-giapponesi, ammaracani).
La forza economica dell’Italia è nella piccola-media impresa che ci permette ancora di competere all’estero. Non potremmo estendere questa formula anche nel calcio, alla faccia di questi magnaccia? 😁😁
Mortare’, tu che vivevi a 600km (ora migliaia) da Milano che diavolo hai da spartire con la malmata -pardon, servire?
Vabbe’ è ora che tolga la disturbazione, sono veramente felice dell’ ennesima vittoria di Carletto nostro , ahimè ! Temo di non riuscire a mentire nemmeno per iscritto .
In realtà le tre neopromosse sono squadre di un certo lignaggio e di pregresse esperienze nella massima serie. Ricordo il Como che per tanti campionati è stato simbolo di italianità, unica squadra tutta italiana in mezzo a compagini colonizzate da schiere di calciatori esteri. Ricordo il Venezia di anteguerra con uno squadrone che si batteva per lo scudetto con le grandi di allora, vincitore di una Coppa Italia, forte della formidabile coppia di mezzeali Loik-Mazzola. Ricordo il Parma di Tanzi, Scala e Sacchi, plurivincitore di Coppe e coppette in Italia e in Europa, non ho il tempo di fare l’elenco di tutti i grandi giocatori che hanno militato nei ranghi dei Crociati ducali. Nulla di paragonabile al Feralpi Salò o al Sudtirol.
Mi sembra che sia sempre stato cosi , basta fare il conto degli scudetti tra la padania ,per dirla alla Salvini, il centro e il sud , venendo all’attualità di giornata ,c’è da rilevare che quando non conta la Fiorentina diventa una macchina da gol , addirittura Belotti segna una doppietta, magari Spalletti si sta mettendo le mani nei capelli per non averlo convocato per gli europei
OT, l’ineffabile Special One. Ieri CNN dopo avere omaggiato il Real e Kroos, ha seguito l’ineffabile Mourinho che arringava i tifosi del Fenerbahce. Impetttito e con una faccia da commediante da film minore ha dichiarato, che “dopo aver firmato il contratto i suoi obiettivi saranno gli stessi del Fenerbahce” e che la maglia del Fenerbahce “sarà la sua seconda pelle“. Va detto, ad onor del vero, che perlomeno non sembra destinato al divano di casa, a differenza di un altro eroe e vittima, nonchè martire della dirigenza juventina, per il quale ora si apre il problema di mantenere i cavalli,continuando a guadagnare, grattandosele. Oppure il contratto di Mou era finito e questo spiegherebbe questa gran voglia di lavorare?
beh, per mantenere i cavalli quanto ha accantonato gli basta ed avanza, credo. Tra l’altro Mourinho non sa stare senza panchina, allenerebbe anche a Cipro, magari sarà la moglie che lo vuole fuori dai piedi, vai a sapere. allegri invece il divano lo luma con il massimo agio: fannullone di natura, come il suo ex datore di lavoro. Ogni tanto il suo amico zazzaroni fa trapelare un fantomatico interesse da parte di panchine prestigiose, nel mentre occhieggiano le bellezze che transitano davanti al bar, i vitelloni di paese.
Ha più pelli di un camaleonte ….
OT: si è conclusa la 13a edizione dell’OPN Italia e dell’OPN Coppe Europee. I pochi ma bravissimi fedelissimi di questo giochino (inventato ben 12 anni fa da un vecchio amico del Bloooog!, Riccardo, noto con lo pseudonimo di nuovoric, persona perbene e simpatica che ha lasciato un bel segno in questo ambiente e che purtroppo se ne è andato troppo presto) hanno dato vita ad una bella competizione, fatta di passione, partecipazione e, posso anche dire, di amicizia. Ci si rammarica che la partecipazione non sia più numerosa ma tant’è. Siamo sempre pronti, ovviamente, ad accogliere nuovi amici e invitiamo vecchi amici a ritornare se lo vorranno. Intanto ci godiamo la festa finale fatta di banalissimi, poveri e, forse anche ingenui, riconoscimenti. Se volete, andate nella sezione dell’ORAPRONOSTIC per vedere tutti i risultati.
Siamo anche pronti a dedicare il nostro tempo, sempre per la passione per il calcio, ai prossimi Europei come già abbiamo fatto nelle competizioni precedenti, a partire dai mondiali del 2014 anche quelli battezzati dal grande nuovoric. In questo caso, poiché le partite si susseguiranno tutti i giorni a partire dalla partita inaugurale del 14 giugno fino ad arrivare alla finale del 14 luglio, il ritmo sarà molto intenso e l’impegno richiesto notevole ma, noi pensiamo, il divertimento sarà garantito, quindi non mi resta che dirvi STAY TUNED!
Santa Eupalla Ora Pro Nostic!!
Vabbè andiamo a vincere,facciamo sto sforzo🙂
Domani ci sarà il nuovo c.d.a. dei campioni di Italia,inizia l’era dei ricchissimi americani di Oaktree, che fra qualche anno saranno riassorbiti dai canadesi di Brookfield ancora più ricchi, ma non dovevamo fallire?
Quattro nomi in predicato,il notaio Marchetti, il favorito, ma come sappiamo chi entra in conclave papa esce cardinale,il banchiere Gerardo Braggiotti,inutile dire chi è,Xavier Zanetti e udite udite il Mostro che però vorrebbe e dovrebbe avere un ruolo operativo ancora più grande,che dire, attendiamo fiduciosI con la consapevolezza di vivere giorni meravigliosi
Salud
Waters, i canadesi son già proprietari di Oaktree, mica da oggi. Cmq, i soldi non hanno colore, e c’è la possibilità che l’Inter, nei vertici, rimpianga la presidenza Zhang. E quando lo ritrovano un azionista così, era una governance quasi perfetta. Perchè quasi, perchè Zhang ha sbagliato a chiudere la porta all’azionariato popolare. Col senno di poi, ma anche con quello di prima. Unico errore, e tutto culturale, altri errori non gli sono imputabili Oaktree Pensa ci fosse Agnellino “fasotutomi”, in pieno delirio di quaglia che si crede un aquila. Marotta rifiuta la poltrona di presidente, e tutto è fuorchè scemo. Meglio Marchetti, che però rifiuta anche lui, e mica è scemo. Braggiotti lo conosciamo, il padre era altra pasta ma anche lui dà una pista di competenze finanziarie, è un Goldman Sachs quindi conosce la situazione. Però non è un McKinsey, e quindi staremo a vedere. Di certo l’Inter è un bel pezzo avanti, non è in mezzo al guado, non è commissariata. Puoi andare a cena con tutta comodità.
Dottor Bocca non è solo la serie A, anzi, non è solo il calcio, in tutti gli sport è così.
La causa è in tutta evidenza nota a tutti.
È l’enorme divario economico esistente tra il nord ed il sud.
Non voglio parlare del periodo precedente, ma limitandomi al solo secondo dopoguerra, quasi 80 anni di repubblica hanno portato ad un differenziale economico inconcepibile e per un paese che vuole definirsi civile inaccettabile.
Quali le cause di questo divario che negli 80 anni di repubblica invece che ridursi si è allargato?
Io ho una mia precisa e incontrovertibile idea, ma siccome non lavoro nella finanza chiederei a qualcuno di quelli che ci lavorano presenti in questo blog di fornire una spiegazione che possa farmi cambiare la mia ferrea convinzione.
e però, caro Bianchi, non ci dici qual’è la tua ferrea convinzione sulle cause del divario. Se parli di precisa ed incontrovertibile idea, sarebbe interessante conoscerla: da 80 anni vi si cimentano tante teste pensanti – da Nitti ad oggi, passando per Gramsci e mille altri – senza conclusioni condivise. Con decine di enti e sovraenti dedicati, Casmez, Svimez, Formez, ecc. tutti più o meno destinati ad alimentare clientele e carriere politiche. “Questione meridionale” come volano di nuovi e vecchi aricchimenti individuali. Come ogni legge, ogni moda, ogni trend,a d ogni latitudine. In Italia è questone meridionale, in Inghilterra settentrionale, ed alimenta le stesse tensioni gli stessi divari. Ci fosse un partito del Sud in Italia, andrebbe ad allearsi con potenti del Nord o stranieri, o si avviterebbe in dispotismi individuali. dai vespri alla repubblica napoletana, passando per Masaniello e le truppe del cardinale Ruffo, si è mai visto altro? il mondo gira, duemila anni fa il Sud era culla di civiltà ed il nord barbari antropofagi, oggi quasi quasi il contrario. Il Sud è mediterraneo, il nord continentale, poli conflittuali. Come le città “di mare” e le città “sul mare”, niente di più diverso. La finanza non aiuta, forse più la storia
più che la finanza, direi che c’entra la politica economica. La finanza di per sè non cambia nulla, si limita a assistere e monetizzare le dinamiche politiche ed economiche. Il Sud ha “scelto” di essere marginalizzato nelle scelte, in cambio di assistenza e privilegi ai potentati locali. Sono scelte precise, il Sud come manovalanza e serbatoio elettorale. Ha fatto male, ma tant’è, probabilmente è vocazione ad accostarsi al potente, conservatorismo. Ancora oggi, la meglio gioventù va a studiare al nord o all’estero. Occhio, però, al Sud esistono anche diverse eccellenze, in tanti campi. Cmq, discorso complesso e lunghissimo.
Caro, non credi di aver affastellato tutti insieme un mucchio di argomenti che variano da un punto all’altro senza indicare nulla. Addirittura il sud avrebbe “scelto di essere marginale in cambio di assistenza” che forse fa trapelare il tuo reale pensiero.
Io credo che forse per chiarire sarebbe interessante rispondessi a qualche interrogativo di quelli che mi assillano da un po’, per esempio:
Perché la tav si ferma a Salerno?
Perché per andare da Reggio Calabria a Taranto occorrono quasi sei ore?
Perché in Basilicata non ci sono linee ferroviarie?
Perché non ci sono neanche aeroporti?
Perché gli aeroporti sono così rari in tutto il sud?
Sai dirmi quanti km di autostrade ci sono al nord e quanti al sud?
E di linee ferroviarie?
E di reti informatiche?
Sapresti dirmi chi hanno fatto veramente arricchire casmez svimez formez e compagnia cantante?
Perché mediamente i meridionali, con rare eccezioni, soffrono di quello che hai descritto e che io individuo essere una forma di complesso di inferiorità nei confronti del nord?
Ecco ti sarei grato delle risposte che vorrai darmi se vorrai darmele.
veramente più che affastellare argomenti, avevo chiesto di sapere quali erano le tue ferree e ferme convinzioni. Era una sola domanda, cui non hai risposto, preferendo polemizzare sul fatto che non indico nulla. Vedi, la questione meridionale è così e così tanto complessa, che io ho solo accennato ad alcuni degli argomenti possibili, ognuno dei quali ha richiesto milioni di convegni. Alle tue domande, si potrebbe rispondere agevolmente con considerazioni di ordine solo economico, poichè risorse e investimenti vanno laddove c’è un maggior rendimento atteso, salve distorsioni di mercato. Un aeroporto in Basilicata quale utenza dovrebbe servire che assicuri un ritorno a chi fa l’investimento? Da Potenza o Matera in un ora e mezza sei a Napoli o Bari e prendi l’aereo. Idem da Aosta a Torino o da Grosseto o Firenze a Pisa. La Calabria ha più aeroporti di Trentino Val d’Aosta e Friuli VG messi assieme. Se poi si vogliono realizzare infrastrutture inutili (e il sud è pieno di incompiute) a beneficio di imprese del nord o estere, si faccia pure. Ma almeno senza vittimismi, che ci siamo rotti le scatole dei lamenti di chi poi vende il voto per 50 euro o per generiche promesse poi disattese, e chiude gli occhi sul resto. E senza le distorsioni di mercato social clientelar-assistenzialiste, il sud starebbe anche peggio. Non ci sarebbero stabilimenti industriali se non di limitata importanza. Basta vedere la Ciociaria andreottian-sbardelliana, tutte aziende foraggiate dalla Gepi anni 70-80. L’Ilva a Taranto chi l’ha portata, la camera di commercio locale o l’Iri di stato? Autostrade in Calabria? solo una, come in quasi tutte le regioni, senza pedaggio, e spesso incontri un veicolo ogni 50 km, eppure è nuovissima, ma nessun privato l’avrebbe realizzata. Il Ponte poi sarebbe la ciliegina sulla torta degli sprechi, il non plus ultra: con un quarto della spesa, rifai buona parte delle infrastrutture necessarie. C’è poca managerialità e voglia di impresa al Sud, in compenso c’è molto piangere con un occhio, con l’altro occupato a vedere l’effetto che fa, e anche poca voglia di fare. Potrebbe essere la Florida d’Europa, ma anche per quello ci vuole voglia.
Avevo capito facilmente, caro che tipo sei. Non era necessario dire le cose che hai detto per farmi comprendere che la tua spiegazione del divario è la classica di chi ha una visione superficiale della cosa. I meridionali sono sfaticati e vittimisti piagnoni. UN CLASSICO di bassa lega che accomuna molti del nord e pure alcuni del sud tipo quelli che poi tifano per le tre strisciate Gente insomma con poca spina dorsale.
Ti ricordo solo che da Napoli a Bari due città mica tanto piccole al momento occorrono in treno (quando lo trovi) più di 6 ore e sono poco più di 200 km! A chi diceva che i pochi treni camminano vuoti è facile rispondere e prendilo tu un treno come quello. Se ci fosse la tav credo sarebbe diverso!
Anni fa ho lavorato a Trino vercellese alla centrale Enel. Lì vicino passa l’autostrada Genova Gravellona Toce a tre corsie di marcia per senso e praticamente deserta per il 99%del tempo. A percorrerla mi sono sentito nel deserto non una macchina davanti né dietro.
E tu parli della Salerno Reggio C. Che è molto più trafficata di molte delle tante autostrade del nord.
Ma vabbè contro pregiudizi e preconcetti c’è nulla da fare. Bisognerebbe dir certe cose che non piacciono.
Stammi bene e goditi i debiti “utili” della tua squadra del cuore.
PS nuovissima della Salerno Reggio Nun se po’ sentì. C’ha almeno 60 anni a due corsie per senso di marcia senza neanche quella di emergenza. Nuovissima🤣🤣
Ps2 lo sai vero che le tue affermazioni finali sono pericolosamente vicine a sentimenti razzisti? Vabbè ma per quelli come te sembra normale.
Non vedo una gran desertificazione,qua ci vuole la canoa ormai e il piumone😀😀
Salud
Nulla di nuovo.C’est l’argent.Io per parte mia son contento così posso tornare a dire di aver giocato in uno stadio di serie A.
P.S.
Andrea Agnelli, dopo 9 scudetti e qualche frattaglia ha sicuramente commesso degli errori.
Ma questi di adesso mi fanno davvero vergognare.
Per fortuna resta l’Internazionale di Milano.
Brutto segno; in pratica da Bologna in giu’, compreso la Toscana solo 7 squadre su 20, un disequilibrio geografico che non ha eguali nei piu’ importanti campionati europei. In pratica la Lombardia tra Ae B si potrebbe organizzare un campionato autonomo. Il problema poi si ri presenta in serie B dove , per esempio salgono Cesena, Mantova e Juve Stabia e una tra Vicenza e Carrarese, quindi 1 su 4 del centro-sud con 2 retrocessioni del centro (Ascoli e Ternana).Il divario economico sempre maggiore ma anche la diminuizione della popolazione sono cause importanti ma non uniche; peccato perche’ negli ultimi 30 anni vi era stata una crescita con alcune presenze come Catania (storicamente spesso in A), Messina, Foggia, Benevento e Reggina. Gestioni dissennate, realta’ locali “pesanti”, ma anche appunto, problemi economici e diminuizione abitanti…tante cause, speriamo che almeno Palermo e Bari risalgano e che Catanzaro e Cosenza (oltre ovvio al Lecce e Cagliari) reggano; la Salernitana e’ una grossa incognita, citta’ non piccola ed economicamente non debole, ma forse due anni fa il fondo svizzero sarebbe stato meglio di Iervolino.
Il Venezia torna in A!
Ho bellissimi ricordi del periodo vissuto la’, parlo di 55-60 anni fa…
Ero bambino, il mio caro papà mi portava allo stadio “ Sant’Elena”, impianto costruito tra canali e laguna.
Erano i tempi di ‘Piedone’ Manfredini e Benitez che gli amici romani ricorderanno.
Soprattutto erano i miei anni spensierati, ripensandoci mi sento avvolto da un po’ di nostalgia e di malinconia, così come la nebbia invernale avvolgeva noi spettatori e calciatori e la partita diventava solo immaginazione e sogno.
La curva degli ultras era allora un prato verde, alla fine del primo tempo il bar dello stadio veniva affollato dai presenti che acquistavano i semi di zucca e i bagigi (arachidi), non c’erano divieti per gli alcolici e l’ombra de vin era quasi d’obbligo.
Poi si tornava a casa col vaporetto con la radiolina accesa, per conoscere tutti i risultati.
Scusa Ameri..
Sono stati anni indimenticabili e il tempo ci sfugge.
“This must be the place”. La parola giovanile era “spensieratezza”. Poi è arrivato il nazifascismo.
Probabilmente i bagigi te li vendeva mio suocero😉
Credo abbia ragione quell’importante filosofo (Paolo Bonolis ) che dice che di una certa età bisogna godere le luci ed accettare le ombre .
Vabbè, devo metter su un po’ di heavy metal che altrimenti qui mi scende la lacrimuccia 🙂
Suggerirei più che di fare violenza alle nostre fisiologiche malinconie con l’h.m., che tra l’ altro gradisco assai, di addolcirle con artisti prog come i Barclay James harvest , folk rock come Al Stewart o tra gli italiani con qualcuna delle meravigliose ballate di Lucio Battisti prima maniera .
L’anno scorso vennero promosse dalla B Frosinone e Cagliari, due anni fa il Lecce.
Solo casualità, non ci farei troppe pippe mentali …
Sante parole! Io aggiungerei semplicemente “ciclo”, ognuno lo intenda come vuole…
In realtà è sempre stato così, non solo adesso, anni ’70, se non c’era il Cagliari, c’erano solo il Napoli, qualche volta una calabrese, una pugliese, forse l’Avellino, il Foggia… Quest’anno fa più impressione, le lombarde faranno trasferte scampagnata col bus, quasi tutto l’anno. Il punto è che pure in B lo squilibrio è evidente. In ogni caso se vedo quanti giovani continuano a venire al Nord, il calcio rimane il minore dei problemi, è solo lo specchio di una realtà che non sembra mutare mai. La cosa positiva è che oggi quando si va al sud, comunque si ha l’impressione che mediamente ci sia meno povertà anche se…Anche se molti la povertà la nascondono, si vergognano, ho conosciuto situazioni anche al nord che mi fanno male solo a ricordarle, ci si sente impotenti a volte di fronte a certe cose, certo fa paura pure che un paese con la educazione obbligatoria ci sia gente contro i vaccini o peggio uno che conoscevo che mi ha chiesto se mettevano un chip sotto il braccio, urca sto divagando. Salut a tutti. PS per i tennisti, ieri su CNN parecchi tennisti si scazzavano per gli incontri al Roland Garros che iniziavano e finivano troppo tardi…Che storia è? Risaluti