Claudio Ranieri, una lezione di stile al calcio del SuperIo
Claudio Ranieri, addio al calcio, a 73 anni. Anche se il calcio sostanzialmente non esce mai dalla vita di chi gliene ha già dedicata una intera.
E’ giusto che Claudio Ranieri si prenda un doveroso tributo. Credo che abbia dovuto fare violenza a se stesso per costringersi a non mettersi in macchina ogni mattina e presentarsi su un qualunque campo di calcio d’ Italia e d’ Europa come ha fatto del resto da quando era ragazzino. Quindi parliamo, a occhio, di una sessantina di anni, vedendosi passare sotto gli occhi tutte le epoche del pallone, tutti i piccoli e i grandi stadi d’Europa, tutti i campioni, tutti gli amici, le piccole città di provincia come Catanzaro o come Leicester dove è stato il protagonista di una delle più belle ed etnusiasmanti imprese della storia dello sport, alle grandi metropoli come Roma, Milano, Londra, Torino Madrid.
E’ bello soprattutto che Sir Claudio abbia scelto di chiudere a Cagliari con un successo, lì dove i suoi primi successi da allenatore erano cominciati.
Quattro squadre da giocatore (Roma, Catanzaro, Catania, Palermo), una ventina da allenatore più ritorni vari, da Cagliari a Cagliari passando per Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Juve, Roma, Inter, Juventus, Leicester, Sampdoria. Uno dei primi a lasciare la Serie A per tentare l’avventura all’estero e portare fuori la sapienza del moderno calcio all’italiana.
In totale fanno quasi 1800 partite di calcio dal 1973 al 2024. Più tutti gli allenamenti e una vita sul prato verde. Non uno di quelli che li misuri in trofei, anche se il titolo in Premier League col Leicester nel 2016 appartiene alla storia del football, ma in stile e umanità. Romanista di nascita testaccina per finire cagliaritano e sardo dentro con uno spirito identitario alla Gigi Riva.
Pur essendo un uomo del popolo, e di provenienza da una Roma popolare, Ranieri ha fatto dello stile il suo marchio. Un lord.
Tutti vogliono bene a Ranieri perché è uno degli ultimi che incarna certi valori, cui bene o male siamo tutti sentimentalmente legati: la consapevolezza profonda, pur essendo superprofessionisti, di fare sport, il rispetto dell’avversario, la misura, il rapporto umano e anche una certa sincera commozione. Perfino accentuatasi con gli anni cosiddetti della saggezza e della senectute. Ranieri è sensibile all’applauso delle curve che lo ricordano come ex. In contrapposizione ovviamente a chi tutto questo ha travalicato ed esasperato perché ormai tutto vale e perché l’unica cosa che conta è il proprio Io esasperato.
Questa storia è cominciata come terzino di Herrera all’alba del nostro calcio, ma forse non è ancora finita.
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Fabrizio Bocca
Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.
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Un saluto a Claudio Ranieri, si goda la meritata pensione.
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FANTASTICO!! Lookman, FANTASTICO!?
Il dramma dell’’ assurdo che ci possa capitare è ben espresso nel celeberrimo Aspettando Godot di Beckett.
Declina la condizione dell ‘ attesa mentre cresce l’ insoddisfazione di un non verificarsi.
Quando in periodo di pandemia si scriveva ( anche qui ) ” andrà tutto bene “ visto ora l’ andazzo acre, cattivo, vomitevole che ci tocca leggere è da aspettare come il Godot che non arriva. ( semi citato ).
Vipe, ma la foto?
Onestamente pure Ghiro o Rada senza la foto sarebbero passati oltre senza leggere il post olotto.
Piantato lì consideratemi l’ albero di scena.
Quando da Siena la mia famiglia si trasferì a Firenze, Sir Claudio Ranieri venne ad abitare vicino casa nostra. Aveva appena riportato la Viola in serie A; a quei tempi chi non era in regola coi conti veniva pesantemente sanzionato.
E’ veramente un gran signore di squisita gentilezza. In un giorno piovoso aiutò mia nonna, che tornava dalla spesa carica di sacchetti ad attraversare la strada fino al nostro portone.
Nonna non sapeva chi fosse, ma lo riconobbe durante un intervista al TG3. Da quel momento Pippo Baudo e Mike Bongiorno sfoggiarono un bel par di corna virtuali.
Insieme ad Ancelotti e Trapattoni, è stato il mister più amato dello stivale.
Auguri di tutto e buona e lunga vita. 👏👏👏
Tutto vero a parte l’ultima promozione dalla B gentilmente regalata dai De Laurentiis e non del tutto meritata
Messaggi vari.
A Ranieri: buona pensione e grazie di tutto.
A Djokovic: buon compleanno, auguri campione.
A Sinner: vola ragazzo, non ti fermare più. In queste due settimane mi sembrava di avere male all’anca, ma oggi è passato.
A Bocca: grazie per l’ospitalità, però … va bene, ci becchiamo tutti sti messaggi pubblicitari, ma vorremmo un po’ più di pulizia nel Blog. Quelli che scrivono solo (SOLO) per insultare dovrebbero essere un po’ frenati.
e come?
creare un nuovo account richiede solo qualche minuto;
però ci sarebbero alcune soluzioni:
iscrizione con identità verificata -ma quanti accetterebbero di farlo?
iscrizione dietro pagamento di una cifra modica, da due a cinque euro -praticabile;
ignorare i troll -troppo intelligente ;-P
scambiatevi l’indirizzo e fatevi il vostro intelligentissimo blog
un Vero Signore che manchera’ a tutto il calcio italiano ed europeo; uno stile che pochi hanno avuto ed hanno. Grazie Claudio, hai accompagnato tanti anni della mia passione calcistica. Il fatto poi che sei romano de Roma (ma con classe e gusto, e non e’ scontato) e pure romanista (ci portasti a 20 minuti dallo scudetto ….) mi riempie il cuore ancor di piu’.
sono tornato e il bloggo lo ritrovo uguale;
i soliti noti che scrivono le solite cose e i soliti troll che trolleggiano;
solo una cosa è cambiata: la pubblicità sempre più invadente;
cos’è, Bocca, vuol recuperare in poche settimane gli anni senza pubblicità?
Pubblicità? Quale pubblicità?
Tu e Leo mi avete indicato la Via.
Peccato.
Mi auguravo fosse lui a succedere ad Allegri.
Non so se il post è ironico, ma basta cavalli di ritorno, grazie….( a parte l’età è già stato esonerato nel 2009 a due giornate dalla fine sostituito da Ciro Ferrara )