E’ fatta, a 33 anni da Maradona, il Napoli vince il terzo scudetto della sua storia. Lo fa con ben cinque giornate d’anticipo sulla fine del campionato, dimostrazione di un dominio schiacciante. E’ lo scudetto di De Laurentiis e di Spalletti, di Osimhen e di Karavtskhelia, del capitano Di Lorenzo e del grande regista dietro le quinte Cristiano Giuntoli, il mago del calciomercato. Uno scudetto costruito con pazienza negli anni, tenendo testa ai grandi club del Nord. Spalletti, che finalmente riesce a vincere a 64 anni uno scudetto che avrebbe meritato anche molto prima, ha plasmato e reso irresistibile una squadra nuova, derivata dalla progressiva liquidazione della precedente. Nessuno poteva immaginare che dopo l’addio a Insigne, Mertens e Koulibaly si potesse arrivare immediatamente allo scudetto. Ma è successo. Pensavamo tutti a Milan, Inter, Juventus: che invece si sono piegate subito al nuovo padrone del calcio. Non è un miracolo, Napoli ha vinto in un football ormai preda dei mostri dei colossi finanziari, e lo ha fatto impegnandosi in un calcio sostenibile. Tutti il popolo azzurro in strada, Napoli ringrazia e il Vesuvio erutta non fuoco ma felicità. Ma soprattutto nessuno ha un Santo Protettore come Maradona che ti sorveglia e ti guida dall’alto.
Il gol della storia lo segna, come ti potevi sbagliare, Victor Osimhen – lui, l’uomo mascherato del Napoli – al 52′ di Udinese-Napoli. Sono le 21.56 di giov
Fermi tutti se la Juventus vi ha deluso bisogna parlarne secondo un canone non consueto. Secondo il predicatore tv Daniele Adani, i giocatori bianconeri – da Rabiot a Chiesa, da Danilo a Vlahovic – non sono felici. E troppi altri giocatori, come Morata, Bentancur o Kulusevski, sono stati bocciati anche e soprattutto per colpa di un gioco che non c’è. Detto che Adani e Allegri si detestano, si può fare il bilancio di una squadra di calcio prendendo in considerazione il suo grado di felicità? Di certo il primo a non essere felice è lo stesso Allegri – secondo Adani andrebbe addirittura aiutato (in che senso?) – i cui scatti di rabbia sono sempre più evidenti e che chiede un altro mese di tempo per fare il bilancio. La Juventus, al di là della storia dei famigerati 15 punti di penalizzazione, è ancora in sospeso tra qualificazione alla Champions League e il risultato dell’Europa League. Ma la quantità di felicità può entrare nel giudizio di Allegri e della Juventus? Perché no, anche se il problema è trovare un modo per misurarla. Magari quella dei suoi tifosi…
Non condivido quasi nulla del calcio di Daniele Adani e anche della sua maniera di raccontarlo in TV nel ruolo di “predicatore”, ma a volte ha il pregio di mettere il d
Clamoroso al Cibali: la Juventus è tornata terza in classifica, il -15 al momento gli è stato congelato, e il Milan è finito fuori dalla zona Champions League. Il Collegio di Garanzia del Coni provoca l’ennesimo ribaltone dell’inchiesta plusvalenze. Confermate le squalifiche di Agnelli, Arrivabene, Paratici e Cherubini ma la sentenza che infliggeva il -15 alla Juventus è stata rispedita al mittente (la Corte Federale della Figc) per una nuova e più sostanziale motivazione. E anche per rimodulare la penalizzazione stessa. Quanti punti toglieranno, quando e davvero glieli toglieranno alla Juventus? Siamo ormai davanti a un mefitico blob e a una classifica a fisarmonica che non offre più alcuna certezza. L’operazione “sconto” è però avviata, mentre l’Uefa sta a guardare e mentre l’intero apparato della giustizia sportiva sguazza in un brodo di opportunismo, interessi, e cavilli normativi che poco hanno a che fare con lo sport. Si corre per trovare una via d’uscita entro la fine del campionato (4 giugno): la partita degli avvocati ormai conta più di quella dei centravanti
JUVENTUS, RICORSO CONTRO IL -15 IN CLASSIFICA. IL COMUNICATO DEL PROVVEDIMENTO DEL COLLEGIO DI GARANZIA DEL CONI Dispositivo_decisione_-_Ricc._13_14_15_16_17_18_19-2023 *** Andiamo
Dal campo alle aule giudiziarie la Juventus è costantemente impegnata in una partita lunghissima, ripetuta, complicata e molto rischiosa. Mentre Allegri la tiene ancora in corsa in campionato, in Europa League e in Coppa Italia, dopo la penalizzazione del -15 ecco la botta della chiusura delle indagini della Procura sportiva sulla famigerata manovra stipendi. E non solo. E’ l’anticipo di un deferimento e la premessa di una battaglia legale che si inoltrerà fino all’estate. Insomma, per sintetizzare, un maledettissimo casino…
C’è Juve ovunque. Ma quante Juventus servono per giocare tutte le partite che sta giocando? C’è un fronte sportivo, un fronte giudiziario penale e un fronte giudiziario sport
SERIE A, 29a GIORNATA – Il Napoli primo verso lo scudetto, la Lazio di Sarri seconda e la Roma di Mourinho terza: qualcuno per caso ha mai scommesso su una classifica così? La Lazio sconfigge Juve e per Sarri la soddisfazione è doppia: la qualificazione alla Champions League comincia a diventare sempre più sicura e inoltre ha preso tre punti decisivi a una squadra che non lo trattò benissimo. Vince anche Mourinho, insomma Roma mette nei guai Milano. – ⚽- Il Napoli si riprende a fatica ma Milano è proprio depressa. L’Inter continua a perdere punti e occasioni, neanche a Salerno i nerazzurri riescono a vincere. E anzi si fanno riacciuffare da un cross di Candreva che finisce in gol per distrazione di Onana. Insomma la qualificazione alla Champions League è sempre più un problema e Inzaghi è sempre più nei guai. Per fortuna dei nerazzurri il Milan non guadagna nulla girando subito all’Empoli due dei tre punti conquistati con la strepitosa vittoria di Napoli. Gli attaccanti rossoneri si distinguono solo per chiedere rigori assai dubbi e pretendere gol segnati di avambraccio. Il Napoli riprende a vincere, ma la testa è alla Champions League e c’è un problema in attacco: si fanno tutti male.
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 29 Venerdì 7 aprile 2023 Salernitana – Inter 1-1 (6′ Gosens I, 90′ Candreva S) Lecce – Napoli 1-2 (18′ Di Lorenzo N, 52
Fermi tutti, lo scandalo plusvalenze arriva a un’altra clamorosa svolta. Non c’è solo la Juventus, ci sono anche al momento Roma e Lazio prese di mira dalle procure della Capitale e di Tivoli. L’americano Dan Friedkin e il senatore Claudio Lotito finiscono nella bufera. E soprattutto fra i principali indagati di una lunga lista di dirigenti sospettati di aver manomesso le valutazioni sul calciomercato della compravendita di parecchi calciatori: Luca Pellegrini, Spinazzola, Akpa Akpro e via così. Il reato è quello delle false comunicazioni sociali. La Juventus è stata letteralmente sconvolta dalla storia delle plusvalenze, ha pagato con un pesantissimo -15 in classifica ed è in attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta penale e di quella sportiva. Cosa succederà adesso a Roma e Lazio? Useranno lo stesso pugno di ferro usato con la Juventus? Di certo la giustizia, penale e sportiva, deve essere una e i criteri per la sanzione delle irregolarità gli stessi. Prepariamoci a un’estate bollente. E al caos più totale…
Non ci bastasse quello tradizionale, adesso abbiamo anche un pirotecnico derby romano delle plusvalenze, Roma e Lazio all’ultimo affare di mercato abilmente gonfiato a proprio co