Perché si continua ancora a discutere, ostinatamente, del gioco della Juve? Di quanto sia non solo poco spettacolare, ma anche insufficiente a garantire una Juventus all’altezza della situazione? Al di là di Allegri, la questione è vecchia di decenni, nemmeno la Juventus di Trapattoni e Platini appagava esteticamente i suoi tifosi. Il problema è che continuiamo a chiedere ad Allegri qualcosa che non può e nemmeno vuol dare, alla Juve non si chiede la bellezza, si chiede la solidità, la grande capacità difensiva, e la caparbietà nel voler conquistare il risultato. Insomma sarebbe anche ora di farsene una ragione e non ripetere sempre a pappagallo la stessa discussione.
Improvvisamente si (ri)scopre che la Juventus gioca male. Probabilmente non ha mai smesso, il problema è che consideriamo tendenza brevissimi episodi, che infilati e giudicati nel
Non lo scopriamo certo oggi Lautaro Martinez con i suoi 4 gol alla Salernitana, dopo essere entrato al 55° della partita. Però dobbiamo ammettere, non lo abbiamo mai considerato un super campione. Perché non è un personaggio, perché non ride mai, perché per tutta la settimana è un normalissimo impiegato dell’Inter per poi trasformarsi però in partita. Dell’Inter ormai è diventato il trascinatore a suon di gol. Ha vinto il Mondiale certo, ma anche lì non era stato tra i protagonisti. La partenza di Lukaku lo ha tolto definitivamente dal cono d’ombra. E pensare che questa estate avrebbe potuto andarsene in Arabia Saudita a guadagnare l’impossibile (240 milioni), ma ha preferito restare all’Inter perché vuole vincere in Europa, tenersi stretta comunque l’Argentina, ed è ancora troppo giovane (26 anni) per pensare solo ai soldi.
Lautaro è un campione, ma ammettiamo di aver faticato a riconoscergli la qualifica. Non ci abbiamo mai investito, considerandolo un attaccante appena poco sopra l’ordinario. Non
Attenzione, il Re è rimasto nudo. La Roma di Mourinho è triste ed enigmatica come lo spot della pesca e della bambina. E’ un crollo totale di amore, affetti. fede proprio come accade in una coppia che si separa. Dopo un diluvio di chiacchiere e di alibi – stavolta non c’è nemmeno un arbitro Taylor da sbranare immediatamente in garage – la Roma resta sola con i suoi 5 punti e un umiliante 16° posto. Invece di progredire verso lo scudetto con Dybala e Lukaku, la Roma è regredita ai limiti della zona retrocessione, tradendo tutte le speranze dei Friedkin e soprattutto dei tifosi che hanno accolto Mou come il Messia. Ora non resta che constatare che il fu Special One non sia più intoccabile, e l’ipotesi di mandarlo via tutto sommato un ritorno alla realtà dopo il grande abbaglio
La Roma di Mourinho è triste ed enigmatica come lo spot dell’Esselunga. E’ la pesca osservata con lo sguardo perduto e melanconico della bambina che rimbalza da un genitore al
Vogliamoci bene, tutti insieme appassionatamente. L’Inter fa un grande favore al campionato dei veleni, si fa la sgambetto da sola a San Siro e rimette in corsa praticamente tutte le sue concorrenti. Per fortuna c’è sempre un Berardi ammazza grandi, che semina sorprese e rende questo campionato meno piatto e scontato. Milan, Juventus, Napoli, Lazio: tutti contenti, il campionato praticamente ricomincia adesso e finora non è successo nulla, – ⚽ – Dopo lo shock col Sassuolo la Juve torna a vincere con un golletto di Milik, ma prima sono state bordate di fischi. E comunque se Allegri non vuol sentir parlare di scudetto è iun evidente segno dei tempi – ⚽ – Il western alla napoletana con Osimhen, De Laurentiis e Garcia: Pulp Napoli, oh yes!
L’INTER E IL CASTIGATOR BERARDI RICOMINCIAMO DA CAPO CHE FINORA NON E’ SUCCESSO NULLA Quello dell’ Inter è un grande gesto di magnanimità, dopo averle vinte tutte e
-⚽- Cinque schiaffi a un Milan irriconoscibile e frastornato, il derby di San Siro incorona un’Inter spietata, ora rimasta sola in testa alla classifica (feat l’interista Adriano Celentano…). Mkhtaryan protagonista assoluto con due gol, anche Thuram fa la sua figura, mentre Frattesi torna a fare la riserva di Barella ma poi va in gol anche lui dopo i due segnati in settimana con la Nazionale sempre a San Siro. Lo show promuove il gran lavoro di costruzione continua sul mercato di Marotta & C. E soprattutto di Simone Inzaghi che sta dando continuità alla finale di Champions League 2023. E se fosse lui lo Spalletti dello scorso anno? – ⚽ – Sorpresa in zona scudetto e soprattutto dal fronte calciomercato: Vlahovic e Chiesa sono i nuovi acquisti della Juventus. Il problema adesso è: alla Juventus dobbiamo affidare il compito di vincere il campionato oppure no?. Sopporterà il fardello o, come è capitato negli ultimi anni, tradirà le promesse? Intanto Allegri sembra aver cominciato a maneggiare con una certa sicurezza quella saponetta bagnata che è la Juventus degli ultimi anni – ⚽ – Il Napoli, Kvaratskhelia e la Via Crucis di Garcia. Forse De Laurentiis ha puntato troppo su se stesso. – ⚽ – Il campionato della Roma comincia adesso con una sagra del gol, cui partecipa anche Lukaku. Anche se il suo fuoriclasse resta Dybala
Inter – Milan 5-1: Mkhtaryan protagonista, Marotta creativo e Inzaghi lo Spalletti di quest’anno Umiliato il Milan, cui tanti strizzavamo l’occhio per gioco e pot
La Juventus non vuol proprio farsi mancare nulla, dopo crisi, ribaltoni e processi sportivi torna anche un clamoroso caso doping. Paul Pogba positivo al testosterone, può rischiare fino a 4 anni di squalifica. Il ritorno di Pogba alla Juve è stata praticamente una sciagura biblica, è passato da un infortunio all’altro, non ha mai giocato. Certo se dovesse essere squalificato non farebbe una gran differenza, ma la botta per lui e per la Juventus è forte. E ci si appresta così a un nuovo processo sportivo. Non c’è mai pace, (un altro) grosso guaio a Juvetown…
La seconda avventura di Paul Pogba alla Juventus passerà alla storia come l’invasione delle locuste nelle dieci piaghe bibliche d’Egitto. E’ ancora troppo presto – sia
Dopo sole tre giornate Milano è al comando e quando il campionato tornerà dopo la sosta ci sarà subito il derby di San Siro. L’Inter risponde al Milan con una goleada alla Fiorentina: Thuram, doppietta di Lautaro e Calhanogliu. Lasciati sul mercato Lukaku e Dzeko, Lautaro è diventato ancora di più il leader e il trascinatore in campo della squadra di Inzaghi. Squadre fortemente rivoluzionate che volano: se il nuovo Milan, tra entrate e uscite, è costato 45 milioni, l’Inter addirittura sul mercato ne ha guadagnati 68. Insomma, vendendo si vola… – ⚽ – Fermi tutti, non è vero che il Napoli rifarà il bis del campionato dello scorso anno. Nel momento in cui si cominciava a pensare che la squadra scudetto fosse rimasta intatta nel fisico e nel pensiero, ecco che l’ex beniamino del San Paolo Maurizio Sarri con la sua Lazio rifila due schiaffoni al Napoli. Luis Alberto straordinario scuote la Lazio dal letargo delle prime due partite buttate via. Arrivati alla sosta insomma, non è tutto così scontato – ⚽ – Da Loftus Cheek a Pulisic, la rivoluzione rossonera funziona. Il Milan è a punteggio pieno, Pioli va a gonfie vele. La Roma è ancora ferma ai box e Lukaku non basta. A Mourinho non resta che prendersela ancora una volta con gli arbitri, ma intanto finisce sotto processo….
Domenica 3 settembre 2023 In appena tre giornate il campionato ha mandato Milano in orbita. Ora si va alla sosta della Nazionale e poi riprenderemo subito col derby di San Siro, ch
Mentre la Roma chiude il clamoroso colpo dell’estate con Dan Friedkin che pilota l’areo che riporta Romelu Lukaku in Italia, ma all’ombra del Cuppolone e non del Duomo, l’Inter dimostra che di Big Rom si può fare a meno. E senza nemmeno fare follie sul mercato ma adattando a Lautaro nuovi compagni di reparto – tipo Marcus Thuram o Arnautovic – per cui non sono state fatte spese proibitive. Come invece Lukaku richiede. Insomma siamo al culmine del paradosso: l’Inter esulta a punteggio pieno in testa alla classifica, fregandosene del “tradimento” di Lukaku. I romanisti si esaltano e corrono a salutare il nuovo centravantone sceso alla corte di Mourinho e sperano che scuota la Roma dal suo torpore. Chi avrà avuto ragione delle due?
Mentre la Roma chiude il clamoroso colpo dell’estate con Dan Friedkin che pilota l’areo che riporta Romelu Lukaku in Italia, ma all’ombra del Cuppolone e non del
Allegri e Sarri sono due costanti più costanti delle discussioni sui rigori non dati e sul Var di cui ormai siamo al settimo campionato e ancora non ne abbiamo compreso e accettato l’applicazione. Al di là dei gol di Vlahovic di Allegri ai più non piace il gioco e non si accetta in genere la gestione della Juventus con i suoi metodi un po’ spicci. A Sarri si riconosce una grande competenza ma non si capiscono certi suoi assolutismo, tipo gli schemi di gioco ripetitivi e i tempi biblici per inserire i nuovi giocatori. Insomma un mancato pragmatismo che poi costringe anche a partire con due sconfitte consecutive e rischiare di essere a -9 dalla prima dopo appena tre giornate. A cosa serve a quel punto fare tutto secondo schema? Considerato che Allegri allena in Serie A dal 2008 e Sarri dal 2014 ma con una esperienza lunghissima nelle serie inferiori, è chiaro che certi discorsi diventano acqua pestata nel mortaio. Questi sono, prendere o lasciare…
Al di là dei ritrovati gol di Vlahovic, dei rigori non dati – in particolare quello negato al Bologna contro la Juve – e delle classiche polemiche sul Var cui non potr