La Juventus non vuol proprio farsi mancare nulla, dopo crisi, ribaltoni e processi sportivi torna anche un clamoroso caso doping. Paul Pogba positivo al testosterone, può rischiare fino a 4 anni di squalifica. Il ritorno di Pogba alla Juve è stata praticamente una sciagura biblica, è passato da un infortunio all’altro, non ha mai giocato. Certo se dovesse essere squalificato non farebbe una gran differenza, ma la botta per lui e per la Juventus è forte. E ci si appresta così a un nuovo processo sportivo. Non c’è mai pace, (un altro) grosso guaio a Juvetown…
La seconda avventura di Paul Pogba alla Juventus passerà alla storia come l’invasione delle locuste nelle dieci piaghe bibliche d’Egitto. E’ ancora troppo presto – sia
Dopo sole tre giornate Milano è al comando e quando il campionato tornerà dopo la sosta ci sarà subito il derby di San Siro. L’Inter risponde al Milan con una goleada alla Fiorentina: Thuram, doppietta di Lautaro e Calhanogliu. Lasciati sul mercato Lukaku e Dzeko, Lautaro è diventato ancora di più il leader e il trascinatore in campo della squadra di Inzaghi. Squadre fortemente rivoluzionate che volano: se il nuovo Milan, tra entrate e uscite, è costato 45 milioni, l’Inter addirittura sul mercato ne ha guadagnati 68. Insomma, vendendo si vola… – ⚽ – Fermi tutti, non è vero che il Napoli rifarà il bis del campionato dello scorso anno. Nel momento in cui si cominciava a pensare che la squadra scudetto fosse rimasta intatta nel fisico e nel pensiero, ecco che l’ex beniamino del San Paolo Maurizio Sarri con la sua Lazio rifila due schiaffoni al Napoli. Luis Alberto straordinario scuote la Lazio dal letargo delle prime due partite buttate via. Arrivati alla sosta insomma, non è tutto così scontato – ⚽ – Da Loftus Cheek a Pulisic, la rivoluzione rossonera funziona. Il Milan è a punteggio pieno, Pioli va a gonfie vele. La Roma è ancora ferma ai box e Lukaku non basta. A Mourinho non resta che prendersela ancora una volta con gli arbitri, ma intanto finisce sotto processo….
Domenica 3 settembre 2023 In appena tre giornate il campionato ha mandato Milano in orbita. Ora si va alla sosta della Nazionale e poi riprenderemo subito col derby di San Siro, ch
Mentre la Roma chiude il clamoroso colpo dell’estate con Dan Friedkin che pilota l’areo che riporta Romelu Lukaku in Italia, ma all’ombra del Cuppolone e non del Duomo, l’Inter dimostra che di Big Rom si può fare a meno. E senza nemmeno fare follie sul mercato ma adattando a Lautaro nuovi compagni di reparto – tipo Marcus Thuram o Arnautovic – per cui non sono state fatte spese proibitive. Come invece Lukaku richiede. Insomma siamo al culmine del paradosso: l’Inter esulta a punteggio pieno in testa alla classifica, fregandosene del “tradimento” di Lukaku. I romanisti si esaltano e corrono a salutare il nuovo centravantone sceso alla corte di Mourinho e sperano che scuota la Roma dal suo torpore. Chi avrà avuto ragione delle due?
Mentre la Roma chiude il clamoroso colpo dell’estate con Dan Friedkin che pilota l’areo che riporta Romelu Lukaku in Italia, ma all’ombra del Cuppolone e non del
Allegri e Sarri sono due costanti più costanti delle discussioni sui rigori non dati e sul Var di cui ormai siamo al settimo campionato e ancora non ne abbiamo compreso e accettato l’applicazione. Al di là dei gol di Vlahovic di Allegri ai più non piace il gioco e non si accetta in genere la gestione della Juventus con i suoi metodi un po’ spicci. A Sarri si riconosce una grande competenza ma non si capiscono certi suoi assolutismo, tipo gli schemi di gioco ripetitivi e i tempi biblici per inserire i nuovi giocatori. Insomma un mancato pragmatismo che poi costringe anche a partire con due sconfitte consecutive e rischiare di essere a -9 dalla prima dopo appena tre giornate. A cosa serve a quel punto fare tutto secondo schema? Considerato che Allegri allena in Serie A dal 2008 e Sarri dal 2014 ma con una esperienza lunghissima nelle serie inferiori, è chiaro che certi discorsi diventano acqua pestata nel mortaio. Questi sono, prendere o lasciare…
Al di là dei ritrovati gol di Vlahovic, dei rigori non dati – in particolare quello negato al Bologna contro la Juve – e delle classiche polemiche sul Var cui non potr
Lukaku è un’arma di distrazione di massa. Si fantastica su una Roma scudetto con il centravanti che volevano Inter e Juventus, ma il problema della Roma è ancora Mourinho e il malinteso di una squadra che si prende tutta la scena ma comincia il campionato clamorosamente col piede sbagliato e contro squadre di categoria ben inferiore. Insomma parliamo pure di Lukaku ma con un caso Mourinho avevamo chiuso lo scorso anno e con un caso Mourinho ricominciamo. Non c’è alcun confronto al momento col Milan di Pioli che ha rifatto la squadra per buona parte sul mercato ed è partito nuovamente in tromba nel segno di Leao e Theo Hernandez. E soprattutto di Pulisic, l’americano che piace e batte tutti. Preparatevi perché se il Milan vincesse a Roma alla prossima, sarebbe -8 per la banda Mourinho. Non ci sarà Lukaku che tenga, sai che gazzarra…
Lukaku o non Lukaku, la Roma è da scudetto oppure no?, tra la Roma e il Milan ci sono già cinque punti. E se il Milan vincesse all’Olimpico, sarebbe subito -8 per i giallorossi
Messaggio ai naviganti, la Juve è viva e lotta insieme a noi. Ma quale rivoluzione, l’ardita tesi da dimostrare ora è che la Juve fallimentare dello scorso anno, può essere una Juve di successo oggi. Una Juve senza: senza le Coppe, senza Lukaku e senza Berardi. Ma sempre con Allegri, Chiesa e Vlahovic, che dovevano essere sacrificati sull’altare del calciomercato. Invece sono qui, e adesso non li sposta più nessuno…
E’ tutto molto prematuro, ma la tesi piuttosto ardita che si vuol dimostrare è più o meno questa: la Juve fallimentare dello scorso anno, sarà una Juve di successo oggi. La st
La Serie A ricomincia con le doppiette di Osimhen e di Lautaro, due campioni che, volendo, avrebbero potuto andare a guadagnare cifre da sogno nel campionato saudita. Ma hanno preferito restare in Italia e continuare a giocare col Napoli e con l’Inter. Insomma per fortuna non ci sono solo i soldi nella scelta di un campione, è importante anche stare dentro il football che conta di più, che ha i trofei più grandi e che segnano la vita di un calciatore. E soprattutto che ti permette di crescere, di migliorare, di diventare ancora più grande, cosa che nel campionato saudita non sarebbe probabilmente possibile. Insomma fare due gol al Frosinone e due al Monza ha ancora un senso…
Le due doppiette che Osimhen ha fatto al Frosinone e Lautaro al Monza hanno un significato che va ben al di là del peso specifico in senso stretto relativo alla prima giornata del
Tutto secondo i piani, l’Uefa esclude la Juventus dalla Conference League (al suo posto la Fiorentina) per le violazioni finanziarie. All’esclusione si aggiunge una multa da 20 milioni di euro, solo 10 se rispetterà certe scadenze di bilancio nei prossimi tre anni. Non ci saranno ricorsi, la Juve accetta la sanzione per chiudere definitivamente qui le conseguenze di questo “annus horribilis”. In fin dei conti è il minore dei mali e ora può davvero ricominciare da capo. La grande novità è il cambio epocale delle strategia politica bianconera: niente più aggressività e arroganza, niente più centro di potere, niente più modello Andrea Agnelli. Insomma una Juve normale, o per meglio dire: normalizzata…
Tutto secondo gli schemi: Juventus fuori dalla Conference League e multa di 10 milioni, che potrebbero diventarne 20 se la Juve non rispetterà certe scadenze di bilancio nei pross
Il calcio modello De Laurentiis e Lotito, ovvero “io sono io…” Napoli e Lazio, e cioè le prime due squadre dell’ultimo campionato, hanno fatto poco e niente sul mercato, se non venduto giocatori molto importanti come Kim e Milinkovic Savic. E altri ancora potrebbero andar via. Per gli acquisti si vedrà, si può sempre inventare qualcosa. De Laurentiis e Lotito sono entrati nel calcio entrambi nel 2004, fino a pochi anni fa erano considerati dei parvenu che poco o nulla sapevano di football. Entrambi si sono disfatti adesso dei lori direttori sportivi e nella sostanza si occupano di tutto loro. Sono l’opposto del calcio finanza, davanti a tanti presidenti irraggiungibili e invisibili, loro sono ancora quelli che al calcio chiedono visibilità e prestigio personale. Insomma, che piaccia o meno, fanno tutto loro, almeno apparentemente e oggi sono diventati addirittura un modello, anche se molto, molto sui generis. Un modello per chi soldi ne ha, ma fino a un certo punto…
Le prime due squadre dell’ultimo campionato – Napoli e Lazio – hanno fatto pochissimo sul mercato. Venduto più che comprato. Il Napoli ha perso Kim, la Lazio addirit
Milano vince il suo 30° scudetto del basket dopo un play off contro Bologna, arrivato fino alla settima partita. Una supersfida testa testa tra due superbig del basket, per un finale di stagione molto spettacolare. Quasi tutti gli sport di squadra si affidano ai play off per assegnare il titolo, tranne il calcio fedele alla sua tradizione. Voi cosa direste se anche la Serie A introducesse questa novità? La considerereste un’offesa alla storia del football o un salto avanti nel futuro?
*** Ciao a tutti, invito caldamente ognuno a iscriversi ai canai social di Bloooog! e ai miei personali, così da facilitare i contatti interpersonali e poter anche guardate video,