Il ritorno del campionato dopo 52 giorni significa passare all’improvviso da Argentina-Francia, una delle più belle partite della storia del calcio, a uno spettacolo minore. Il campionato oggi soffre tremendamente il confronto, non si può passare così a freddo da Messi e Mbappé a “signore e signori, ecco a voi Sassuolo – Sampdoria”. Non è solo un problema di interpreti, è anche come ci viene servita oggi la Serie A, sfarinata, spezzettata in un palinsesto in cui poi alla fine finisci per buttar via la gran parte di ciò che viene servito. Il Mondiale che spezza la Serie A alla fine è una trappola, non c’è lo spazio e il tempo per allontanarlo e dimenticarlo. Io aspetto solo Inter-Napoli, vorrei sapere se la squadra di Spalletti e Kvaratskhelia il campionato lo ha già chiuso o meno, ho ammirazione per Giroud, ho una gran curiosità della sorte che tocca alla Juve, vorrei sapere se Mourinho riuscirà a evitare l’etichetta di essere un “sola” e poco altro. Per il resto non ci resta che “far finta di essere sani”
Far finta di essere sani. Sinceramente, dopo 52 giorni senza la Serie A e riempiti per la massima parte dal Mondiale in Qatar, non ho tutta questa ansia di ripresa del campionato,
Il Milan quattro gol li fa e la Juventus quattro gol li prende. Ma quale miracolo, quale notte dell’orgoglio bianconero. Niente di nuovo sul fronte occidentale, la Juventus era un disastro prima ed è un disastro adesso. Dal ko di Haifa contro il Maccabi passa ai quattro gol incassati dal Benfica e amen: la Champions League è perduta, resta solo la speranza della qualificazione di consolazione in Europa League. Agnelli aveva cercato di stimolare la squadra e aveva salvato la panchina di Allegri. Ma adesso torna tutto in discussione, anche la conferma dell’allenatore: la Juventus si sta squagliando ormai del tutto, solo l’ingresso di qualche giovane ha risvegliato un po’ la squadra. Pure Agnelli ovviamente è nel mirino: e l’inchiesta sulle plusvalenze mette in forte discussione anche la presidenza del club. Non ancora arrivati alla fine di ottobre un traguardo è già perduto, un anno maledetto fin dall’inizio. Il Milan invece domina: dopo i due ko col Chelsea, i quattro gol che lo tengono in corsa per gli ottavi li fa alla Dinamo Zagabria con Gabbia, Leao e Giroud. Insomma c’è chi la Champions League la gioca dignitosamente e chi invece deve andare a nascondersi.
UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2022-2023 Martedì 25 ottobre 2022 Dinamo Zagabria – Milan 0-4 (39′ Gabbia M, 50′ Leao M, 59′ Giroud rig. M, 69′ Ljubicic aut. M
La soppressione di San Siro ormai è quasi un dato di fatto. Non esiste più opposizione, né da parte del Comune di Milano né da parte dei media stessi che assecondano il grande progetto speculativo di Inter e Milan. In ballo oltre 1.200 milioni di investimento, un grande e prezioso bene pubblico che viene distrutto per lasciar guadagnare i privati. Insomma si sta dando il via alla demolizione di un pezzo di storia del calcio italiano e di Milano stessa. Non potendo oltrepassare limiti e percentuali di legge in termini di edilizia, ma non volendo comunque rinunciare a centro commerciale e altro, si finisce col farne pagare il prezzo a un impianto che significa moltissimo per tutti gli amanti del football. La scarsa opposizione e soprattutto l’apprezzamento della strategia dei due club di proprietà straniera – oggetto tra l’altro di ripetuti passaggi di proprietà, concreti e anche ipotizzati nel futuro e che certo non sentono il richiamo del cuore e del sentimento – porterà dunque alla polverizzazione del Meazza. Un triste “requiem per San Siro, poi via alle pinze frantumatrici…
Rassegnazione, assuefazione. O forse molto più brutalmente: non frega niente a nessuno. E’ impressionante come la soppressione, l’eliminazione fisica dello stadio di San S
Il mondo alla rovescia, Berlusconi ultimo in classifica proprio alla vigilia delle elezioni politiche 2022. Il Milan è stato storicamente, con la sua epopea e le grandi vittorie, un booster formidabile per il Berlusconi sceso in campo con Forza Italia nel 1994. Adesso del tutto all’inverso l’ultimo posto in classifica del Monza, e il povero Stroppa già licenziato a fare da capro espiatorio, stanno lì a mettere fortemente in imbarazzo Silvio, la cui parabola si mostra già decadente da anni. In politica e nel calcio di cui si considera un guru, un astro, il presidente di club più vincente della storia (non è vero…). Restano a Silvio solo le barzellette, le foto con Dudù e lo sbarco su Tik Tok. Col 25 settembre alle porte il calcio non è più clamorosamente il miglior biglietto da visita del Cavaliere, anzi forse è la dimostrazione che sarebbe stato meglio ritirarsi a coltivare l’orto ad Arcore come Cincinnato
Tra la prole di Dudù, lo sbarco su Tik Tok, la vita coniugale con Marta Fascina di 54 anni più giovane, e il Monza da clonare sul modello Milan, non era proprio pensabile che Sil
6a GIORNATA – Nel campionato a 3 punte, fa sempre notizia il caos che si scatena intorno alla Juventus. Con la Salernitana rischia di perdere, poi rischia di vincere se l’arbitro non le annullasse un gol al 95′ sul quale si scatena la rissa, e alla fine deve accontentarsi di un deludente pareggio. Concludendo, anche quest’anno non ci siamo proprio. Si vince poi col minimo. Il Napoli batte lo Spezia con un gol di Raspadori alla fine. L’Inter torna alla vittoria con un gol di Brozovic. Milan in dieci per l’espulsione di Leao, decide il rigore di Giroud al Var. L’Atalanta fermata dalla Cremonese è prima in coabitazione con Napoli e Milan. La Fiorentina perde a Bologna, la squadra di Italiano si è inceppata. La Lazio invece va sul classico con Immobile e Luis Alberto. Nervosismi e proteste, tutta colpa del Var…
SERIE A 2022-2023 Giornata n. 6 Sabato 10 settembre 2022 Napoli – Spezia 1-0 (89′ Raspadori N) Inter – Torino 1-0 (89’ Brozovic I) Sampdoria – Milan 1-2 (