Attenzione il Napoli a +12, ormai per perdere questo scudetto dovrebbe suicidarsi. La Lazio batte il Milan 4-0. Il Milan al buio completo, ormai è crisi aperta. Roma e Lazio in zona Champions League, le due milanesi scoppiate e a distanza siderale dal Napoli. Insomma un vero fallimento
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 19 Sabato 21 gennaio 2023 Verona – Lecce 2-0 (40′ Depaoli V, 54′ Lazovic V) Salernitana – Napoli 0-2 (45’+3′ Di Lo
SERIE A, 19a GIORNATA – ⚽ – Dopo la Supercoppa gli schiaffi in campionato. L’Inter festeggia il suo trofeo nel più classico dei suoi schemi, ossia prendendole dall’Empoli a San Siro. Era una partita da vincere per salvaguardare la classifica e il piazzamento in Champions League, ma a conti fatti adesso fa perfino – 13 dal Napoli in appena metà stagione. Non proprio il massimo… Meglio guardarsi intorno e soprattutto alle spalle, magari addirittura fino alla Juventus. Dagli interisti un grazie caloroso a Milan Skriniar che si fa espellere e ora è prontissimo per andare al Psg, dopo averci tediato per mesi e mesi con la storia del contratto e di lui capitano interista a vita. L’addio non sarà un dramma, Zhang e Marotta ci rimetteranno qualche milione e i tifosi se ne faranno sicuramente una ragione. Hanno ben altro cui pensare…
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 19 Sabato 21 gennaio 2023 Verona – Lecce 2-0 (40′ Depaoli V, 54′ Lazovic V) Salernitana – Napoli 0-2 (45’+3′ Di Lo
SERIE A, 19a GIORNATA – ⚽ – La mazzata chiama eroismo, la Juventus in campo è decisamente migliore, più entusiasmante e più tonica di quella brutta e stonata precedente alla condanna che le ha inflitto il -15 in classifica. Cioè, paradossalmente la nuova drammatica situazione ha un risvolto positivo, la Juve in fondo al cuore coltiva la pazza idea di un’impresa memorabile, divorare quel -15 e riconquistarsi sul campo quello che le è stato tolto dalla giustizia sportiva, a causa delle plusvalenze farlocche. E così mentre il Direttorio del Comitato di salvezza bianconera parla di “ingiustizia sommaria”, Allegri si ritrova a fare il supermanager e sfodera il meglio di se stesso, nessuno può più rinfacciargli la solita storia del non gioco, e Di Maria si ricorda di essere campione del mondo. – ⚽ – Certo poi tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare, e soprattutto c’è l’Atalanta di Gasperini e del sorprendente Lookman. Mentre ad approfittare della strada più sgombra c’è la Roma di Mourinho. E se Zaniolo punta i piedi e fa le bizze in stile Balotelli, un superbo Dybala dimostra una volta di più l’incapacità di quelli che alla Juve lo misero alla porta. Morale: alla fine nel calcio i conti veri, non quelli fasulli, si fanno sempre sul campo…
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 19 Sabato 21 gennaio 2023 Verona – Lecce 2-0 (40′ Depaoli V, 54′ Lazovic V) Salernitana – Napoli 0-2 (45’+3′ Di Lo
SERIE A, 19a GIORNATA – Il Napoli gira la boa del campionato a 50 punti con la prospettiva di chiudere a 100 e vincere lo scudetto. Stiamo assistendo a un ribaltone dei poli cardinali del calcio italiano. La condanna che ha penalizzato la Juventus di 15 punti, sbattendola nella bassa classifica, sta di fatto accelerando una mutazione genetica già in corso e cominciata addirittura da qualche tempo. La Juventus così come la conoscevamo ieri, oggi non è più un riferimento e adesso ne nascerà inevitabilmente una nuova. Con quale modello e quale punto di riferimento? Ma il Napoli ovviamente. Mercato sostenibile e autofinanziato, conti non in equilibrio ma almeno più sotto controllo, scelta dei giocatori, da Osimhen a Kvaratskhelia, azzeccata, allenatore e filosofia di gioco tendente allo spettacolo, al dominio e al divertimento. Insomma la Juventus deve ricominciare da capo e sogna di diventare come il Napoli? Più o meno, chi l’avrebbe mai detto…
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 19 Sabato 21 gennaio 2023 Verona – Lecce 2-0 (40′ Depaoli V, 54′ Lazovic V) Salernitana – Napoli 0-2 (45’+3′ Di Lo
Stangata di 15 punti di penalizzazione in classifica, Andrea Agnelli squalificato per due anni, Paratici addirittura per due e mezzo. Il pugno di ferro della giustizia sportiva si abbatte ancora una volta, dopo Calciopoli, sulla Juventus e su tutti i suoi dirigenti. La Juventus, dalla zona Champions League, finisce al 10° posto a quota 22. E’ una stangata certo, ma forse anche un compromesso: un caso molto imbarazzante per tutti, giustizia sportiva compresa, riaperto e richiuso nel giro di poche ore. Se prima sulle plusvalenze fasulle si erano chiusi gli occhi adesso era proprio impossibile, le intercettazioni del resto erano inequivocabili. La stangata, addirittura più pesante di quella richiesta dalla Procura Federale, compromette un sola stagione. Ma tende anche a mettere un punto fermo, a chiudere definitivamente il caso, rispetto ad eventuali nuove possibili sorprese derivanti dall’ Inchiesta Prisma della Procura di Torino. Ma nessuno oggi potrebbe scommetterci e la Carta Ronaldo cova sotto la cenere con i suoi misteri. Il problema della Juventus non era il dover essere giudicata due volte su un fatto per cui era stata già assolta, ma il fatto che le clamorose dimissioni di Agnelli e di tutto il Consiglio d’Amministrazione hanno avuto il peso di una confessione completa….
LA SENTENZA DELLA CORTE D’APPELLO FEDERALE, IL COMUNICATO FIGC La Corte Federale di Appello presieduta da Mario Luigi Torsello ha accolto in parte il ricorso della Procura Fe
Federico Chiesa manda avanti la Juventus in Coppa Italia. Succede nel momento del cambio della guardia al vertice del club, via Andrea Agnelli in tribuna il nuovo Direttorio bianconero che si è presentato con grandi programmi di calcio idealistico: giovani e spettacolo. Poi però per vincere la partita devi tirar fuori i giovani e buttare dentro i più scafati e i campioni se ce li hai. Chiesa appunto. Dagli schiaffi di Napoli, alla crisi societaria, dallo spettro dell’inchiesta su bilanci e plusvalenze (riparte anche la caccia della giustizia sportiva…) ai risultati stentati e insoddisfacenti. Una stagione da 50 sfumature di grigio.
Il fatto che la nuova era della Juventus – in tribuna tutto il nuovo Direttorio bianconero che ha sostituito il dimissionato Andrea Agnelli – ricominci da quel bel gol
Tre gol di Dimarco, Dzeko e Lautaro al cugino imbruttito del Milan, la Supercoppa Italiana è dell’Inter che solleva il trofeo nel cielo di Riad, tra fuochi artificiali e nuvole di soldi che hanno portato il derby molto lontano da San Siro, sua sede naturale. Ma lo stadio milanese è in disgrazia e forse prossimo a essere raso al suolo, per cui spazio a queste avventure del calcio italiano in giro per il mondo a caccia del miglior offerente. Inzaghi solleva un altro trofeo di taglia medio piccola, tra Lazio e Inter si sta infatti specializzando in conquista di traguardi alternativi allo scudetto. Il suo voto all’esperienza nerazzurra è ben oltre la sufficienza, mentre l’immagine dell’Inter è sicuramente quella di Edin Dzeko, ferrovecchio rilucidato in viaggio verso i 37 anni: “Ma ne dimostro 22!”. A facilitare il compito dell’Inter un Milan irriconoscibile, solo parente lontano dei Campioni d’Italia dello scorso anno, ma la batosta non arriva del tutto a sorpresa: Pioli & C hanno attraversato dieci giorni davvero orribili…
Sfido chiunque a citare a memoria gli ultimi cinque vincitori della Supercoppa Italiana, ma tant’è oggi è bellissima e l’Inter di Inzaghi, Dimarco, Dzeko e Lautaro se la godo
Una paura percorre il mondo del calcio e soprattutto i giocatori che giocavano tra gli anni 80, 90 e primi 2000: le morti di Vialli e Mihajlovic potrebbero avere una spiegazione connessa con la loro stessa attività sportiva? Tre calciatori di quello stesso periodo – Dino Baggio, Brambati e Raducioiu – affermano di aver preso medicine e sostanze varie, fatto flebo la sera prima delle partite. E adesso hanno paura che la loro salute possa risentirne. Vogliono sapere se giocando e prendendo quello che i medici gli dicevano di prendere hanno messo a rischio loro stessi. Zdenek Zeman lanciò l’allarme con la famosa intervista all’Espresso nel 1998: “I medicinali servono a guarire gli ammalati, chi fa sport è sano. Ma chi può escludere che i danni non si manifestino poi a distanza di anni?”. Si scatenarono accuse, polemiche e persino un processo finito con una zona d’ombra, mai completamente dissolta. Adesso è doveroso che l’Associazione Calciatori intervenga e che spinga Ministero della Sanità, Coni e Federcalcio ad aprire delle commissioni mediche di inchiesta per cercare di arrivare a delle risposte. E servono commissioni il più possibile libere e indipendenti, senza intromissioni, che scaccino alibi e giustificazioni inaccettabili. I calciatori, e non solo loro, hanno tutto il diritto di sapere
E siamo ad almeno tre. Dino Baggio, 51 anni, centrocampista di Inter, Juventus, Parma, Lazio e altri club ancora, negli anni 90 e primi 2000, nazionale. Massimo Brambati, 56 anni
Un classico, la clamorosa eliminazione del Napoli dalla Coppa Italia ad opera della Cremonese (40 punti in meno in classifica…) è un monito contro la presunzione e la superbia di tutti coloro che sono impegnati nell’impresa scudetto. Il Napoli adesso sa che non è un interruttore che si accende o si spegne con un clic e che la differenza in campo non la fanno solo la tecnica e la tattica, ma soprattutto l’aspetto mentale. Insomma, una lezione per tutti, da Meret a Osimhen, per finire all’allenatore stesso. Il massimo e il minimo nel giro di pochi giorni, il Napoli è passato dal clamoroso 5-1 alla Juventus, all’altrettanto clamoroso ko dell’eliminazione ai rigori da parte dell’ultima in classifica. Non risulta però che Ballardini, alla fine, abbia inseguito platealmente Spalletti per stringergli la mano…
L’ovvio. Tra il Napoli e la Cremonese ci sono 40 punti di differenza in classifica. Ed è stato questo probabilmente il problema della clamorosa eliminazione ai rigori della squa