La Roma perde ai rigori la finale di Europa League contro il Siviglia e s’apre ufficialmente il caso Mourinho, costretto al suo stesso famigerato “zero tituli” e soprattutto separato in casa giallorossa. A Budapest c’era un entusiasmo enorme, il finale negativo questa storia proprio non l’aveva previsto, ma battere il quotatissimo e favorito Siviglia non era così scontato. Mourinho afferma di voler restare alla Roma ma dice anche “merito di più io e meritano di più i miei giocatori”. Agli invisibili e silenziosi Friedkin Mourinho chiede giocatori, ma anche una maggior responsabilizzazione e partecipazione al suo fianco. Salvo poi andare personalmente a notte fonda a insultare l’arbitro Taylor nel garage dello stadio: “Fucking disgrace!”. C’è tempo fino a lunedì per un incontro “poi dopo me ne andrò in vacanza”. In un calcio dove ormai nemmeno le vittorie riparano i guasti (vedi il Napoli), figuriamoci le sconfitte. Insomma non si escludono nemmeno altre sorprese…
Paulo Dybala piange e José Mourinho da solo in mezzo al prato verde della Puskas Arena applaude il pubblico. Finisce così, in maniera assai melanconica. Perdere ai rigori è la m
Il ritorno del campionato dopo 52 giorni significa passare all’improvviso da Argentina-Francia, una delle più belle partite della storia del calcio, a uno spettacolo minore. Il campionato oggi soffre tremendamente il confronto, non si può passare così a freddo da Messi e Mbappé a “signore e signori, ecco a voi Sassuolo – Sampdoria”. Non è solo un problema di interpreti, è anche come ci viene servita oggi la Serie A, sfarinata, spezzettata in un palinsesto in cui poi alla fine finisci per buttar via la gran parte di ciò che viene servito. Il Mondiale che spezza la Serie A alla fine è una trappola, non c’è lo spazio e il tempo per allontanarlo e dimenticarlo. Io aspetto solo Inter-Napoli, vorrei sapere se la squadra di Spalletti e Kvaratskhelia il campionato lo ha già chiuso o meno, ho ammirazione per Giroud, ho una gran curiosità della sorte che tocca alla Juve, vorrei sapere se Mourinho riuscirà a evitare l’etichetta di essere un “sola” e poco altro. Per il resto non ci resta che “far finta di essere sani”
Far finta di essere sani. Sinceramente, dopo 52 giorni senza la Serie A e riempiti per la massima parte dal Mondiale in Qatar, non ho tutta questa ansia di ripresa del campionato,
La Roma di Mourinho corre per lo scudetto. Non è un pronostico, una valutazione o un giudizio: è una notizia, un dato di fatto. Non si mettono a disposizione di uno dei migliori allenatori al mondo, dopo aver già speso e investito molto lo scorso anno, Dybala, Belotti, Matic, Wijnaldum e compagnia per una crescita lenta e programmata. Si vuole tutto e subito Si prescinde dalle considerazioni sui parametri zero e sulle opportunità sfruttate sul mercato, la Roma dei Friedkin oggi è un nuovo centro gravitazionale del calcio italiano: attira giocatori e interesse. Comunque vada a finire, la Roma americana firmata Dybala & C, ha già rotto le uova nel paniere a Milan, Inter e Juventus.
La Roma ha rotto le uova nel paniere alle big del calcio italiano: non si mette a disposizione di Mourinho, con un forte esborso di cassa che comunque, parametri zero o meno, riman
Paulo Dybala da ripudiato della Juventus ad asso nelle mani di Mourinho e della Roma. I Friedkin fanno il gran colpo e soffiano l’ex numero dieci bianconero all’Inter che dopo aver corteggiato a lungo il fantasista alla fine non ha portato a termine l’operazione. Dybala sembra proprio destinato a giocare in coppia con Zaniolo, in primo luogo perché cedere Zaniolo ora non sarebbe un grande affare, in secondo perché i tifosi già sognano un attacco formato da Abraham, Dybala e Zaniolo. Certo il rischio di un’incompatibilità alla Beccalossi – Hansi Mueller esiste, ma la formazione a disposizione di Mourinho ora ha indubbiamente un certo fascino. E i sogni cominciano a galoppare: dopo aver vinto la Conference League dove può arrivare ora la Roma? La Champions League? Lo scudetto? A un mese dall’inizio del campionato non ci sono limiti…
La spunta la Roma. Da venale presuntuoso a scarto, da disoccupato a colpo grosso: in quattro mesi Paulo Dybala ha fatto un giro completo nel mondo del calcio. E soprattutto di se
Ma insomma davvero Dybala adesso è addirittura uno scarto del calcio italiano? Davvero non c’è nessun club cui possa essere utile? Dopo la Juventus è arrivata anche la porta sbattuta in faccia dall’Inter e da Marotta: “Mi dispiace, Dybala era un’opportunità ma adesso stiamo a posto così”. Il problema è che oggi Dybala non è un affare, costa troppo e ci sono troppi procuratori, commissioni e soldi di mezzo per sobbarcarsi un’operazione del genere. L’essere senza contratto e il fatto che non ci sia un club come controparte non è più un vantaggio. Poi c’è anche la considerazione che oggi si preferisce investire su centravanti o difensori centrali, ma non su chi fa della fantasia e del genio il suo marchio, perché difficilmente collocabile negli schemi rigidi degli allenatori. Insomma la colpa è molto anche di un calcio che abbiamo voluto così…
Un’altra porta chiusa in faccia, niente da fare neanche con l’Inter. Anche se non è che se la passi così male, visto che nel frattempo Dybala se la spassa in vacanza a Miami,
L’affare Dybala tra la Juventus e l’Inter, dietro le quinte l’operato del famelico procuratore Jorge Antun, che dal business vuole ricavare 10 milioni di commissione. Il problema dei procuratori che tengono in ostaggio il calcio è ormai esploso a livello globale. Il presidente della Salernitana ha rotto col ds Sabatini per non pagare al procuratore di Coulibaly una commissione superiore all’aumento di ingaggio. Commisso si è scontrato con il procuratore di Vlahovic che per la mediazione ha preso dieci milioni dalla Juve, per Haaland al City sono stati pagati 30 milioni ai suoi procuratori. Gli agenti ormai sono un monopolio, gestiscono il calciomercato, fanno il doppio gioco nella stessa trattativa. Nel 2021 i club di Serie A hanno pagato 174 milioni di commissioni, con la Juve in testa. In arrivo dal prossimo anno un nuovo regolamento Fifa che dovrebbe limitare lo strapotere dei procuratori, che ormai si stanno arricchendo più di tutti e condizionano pesantemente il calciomercato. Ma risolverà davvero il problema?
Lukaku, Dybala, Pogba, Di Maria ma anche Coulibaly (Lassana, della Salernitana). Esiste ormai un caso conclamato “procuratori”. Lo è da anni, ma il problema si trascina avanti
Nella notte della tenerezza e della commozione per gli addii a Torino del Chiellini e Dybala, la Lazio strappa il pari con Milinkovic Savic con un gol a fil di sirena. La squadra di Sarri conquista così la certezza dell’Europa League. Con Chiellini se ne va un altro pezzo della storica Juventus, un ministro della difesa, un laureato ad Harward in difesa all’italiana. 17 anni di successi e di dolori, la volontà di non esasperare il tramonto e resistere cocciutamente senza motivo a un fisico che soffre sempre di più l’impegno continuo. Per Dybala invece la chiusura è un diluvio di lacrime e i rimpianti sono di tutti…
SERIE A 2021 – 2022 Giornata n. 37 Sabato 14 maggio 2022 Empoli – Salernitana 1-1 (31′ Cutrone E, 76′ Bonazzoli S) Verona – Torino 0-1 (19′ Brek
La Juventus vince sul campo del Sassuolo con i gol di Dybala e Kean e si lancia verso il terzo posto. In una situazione molto depressa al di sotto di Milan e Inter, la Juventus è l’unica che si scrolla un po’ di negatività di dosso e riesce a vincere mentre tutti le altre frenano. E così guadagna punti importanti per mettere in sicurezza la qualificazione alla Champions League e soprattutto progetta di scavalcare il Napoli precipitato in crisi. Cambieremmo i nostri giudizi negativi sulla brutta stagione della Juventus con un terzo posto e magari una Coppa Italia? Che raffronto faremmo tra Allegri e Pirlo? Il Sassuolo non avrebbe meritato di perdere così e sul gol di Dybala ci sono state molte proteste per un fallo precedente. Certo poi si possono fare ancora considerazioni sul gioco e sull’ “estetica” bianconera, ma credo che da questo punto di vista ormai nessuno si faccia più delle illusioni e lo chieda a questa Juve. Conta il risultato e basta…
SERIE A 2021-2022 GIORNATA N. 34 Sabato 23 aprile 2022 Torino – Spezia 2-1 (4′ Lukic rig. T, 69′ Lukic T, 90’+7′ Manaj rig. S) Venezia – Atalant