Come sì bbello a cavallo ‘e stu camello…. Attenzione che torna su piazza lo sceicco biondo Roberto Mancini, dopo aver mollato l’Italia, in Arabia ha fallito ed è già tornato casa: evidentemente si era stufato di guadagnare tutti quei soldi. Dunque ora lo sceicco biondo è su piazza e pronto per la prossima squadra. E se, ad esempio, i Friedkin ci facessero un pensierino?
Comme si’ belloA cavallo a stu camelloCu ‘o binocolo a tracollaCu ‘o turbante e ‘o narghilèGuè, si’ curiusoMentre scave stu pertusoScordatello, nun è cosaCcà, ‘o ppetrolio, nun ce sta
(Caravan Petrol – Renato Carosone, 1958)
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La notizia che lo sceicco biondo Roberto Mancini ha già perso il suo regno nel deserto va accolta con un certo spudorato, svergognato e compiaciuto sadismo. Avendo lui messo le corna all’Italia per interesse, abbandonato il tetto coniugale e dunque divorziato di prepotenza per gettarsi nelle braccia della ben più generosa e remunerante Arabia Saudita, in questi anni la terra promessa del calcio internazionale, beh è umano accogliere con un “tié” il gran patatrac della grande operazione Caravan Petrol dell’ex ct azzurro, e cioè la separazione consensuale con la federazione dell’Arabia Saudita. La Nazionale non ha combinato nulla e lo sceicco italiano ha ben presto litigato con tutti, dai giocatori, al pubblico, ai dirigenti. In due parole lo sceicco Mancini ha fallito e se ne torna a casa, col conto corrente in banca ancor più rimpinguato, certo. Casomai ce ne fosse bisogno…
Ma veniamo alla conseguenza nemmeno tanto collaterale ma diretta del clamoroso divorzio. Roberto Mancini da oggi è su piazza e se ci fosse una (grande) squadra che avesse bisogno, beh lui ora è a portata di Mercedes. Anche se posso immaginare che ora il nostro viaggi in Rolls Royce, come conviene a un allenatore sceicco.
Non so per chi e non so per come, ma ora Mancini è nei paraggi. La Juve? Il MIlan? Butto lì nomi a caso, non sappiamo cosa ci sia oltre l’orizzonte dei prossimi due o tre mesi. E tanto per dire, i Friedkin che amano i colpi di scena e che hanno per le mani oggi una Roma triste e depressa, potrebbero pure farci un pensierino, no?
I tifosi dell’ Italia che nel 2021 vinse l’Europeo ma pure eliminata dai Mondiali salutano il ritorno dello sceicco biondo con il coro del maestro Carosone: “Come sì bbello a cavallo ‘e stu camello…”
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Fabrizio Bocca
Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.
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Mancini penoso, ha distrutto pure la nazionale saudita che ai Mondiali aveva fatto benino battendo persino l’Argentina…adesso pareggia con la…Thailandia. Parliamo anche della farsa Bologna-Milan (si parla di porte chiuse o campo neutro…povero Bologna…si favoriscono sempre le grandi) ennesima conferma che il campionato a 20 squadre non ha senso da nessuna parte lo si consideri; che poi la Gazzetta di Cairo per meri interessi di bottega lo difenda a spada tratta (Vocalelli 2 giorni fa, peraltro criticato in tutti i commenti del Bloog con dati e analisi) e’ la conferma che il calcio italiano naviga a vista.
sarebbe anche giusto, non fosse che è stato il Bologna a chiedere il rinvio ed il Milan contrario.
Capisco prevenire le possibili criticità di stipare 30.000 persone a pochi passi da un torrente già esondato nei giorni precedenti, ma sinceramente farci giocare a porte chiuse mi sembra una porcata…
Rimandare la partita o giocarla in un terreno neutro ma più vicino a Bologna (Sassuolo, Carpi?) non avrebbe più senso?
Mah, direi che in sostanza il vostro Sindaco ha deciso non solo che non si potesse andare in 35mila al Dall’Ara, e questo ci sta, ma anche che non si potesse giocare neppure a porte chiuse, presumibilmente a causa del mancato incasso da devolvere in parte agli alluvionati, e già questo, seppur moralmente comprensibile, mi sembra travalichi un pelino le sue attribuzioni, ma poi, indirettamente ma di fatto, addirittura che non si potesse giocare neppure in campo neutro e neppure in Toscana, sottintendendo una sorta di lutto cittadino non ufficiale, in base al quale presumo allora che domani tutta Bologna dovrebbe fermarsi, non solo la squadra di Calcio, la qual cosa invece non risulta che stia per accadere.
Aggiungo poi che, lutto per lutto, allora si dovrebbe astenere dal giocare al Calcio in questa settimana soprattutto il Napoli, visti i due gravissimi episodi di criminalità giovanile appena accaduti.
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licenziato Mancini? era ora
miao, va a laurà
TWENTE – LAZIO 0 – 2
La Lazio europea sale a Enschede per confermare la buona posizione di classifica, con qualche acciacco da smaltire, conseguenza dello scontro di Torino. Fuori, oltre a Lazzari e lo squalificato Noslin, anche Provedel, Gila, Tavares, Guendouzi, Isaksen e Castellanos, vanno in campo, oltre a Pellegrini, Vecino e Pedro, anche Tchaouna, Dele Bashiru e finalmente anche l’esordiente Gigot, attenti però a non esagerare, altre volte la leggerezza ci costò assai cara. Del Twente conosco solo Lammers, ex di Atalanta, Empoli e Samp, un pennellone che non era affatto male, non mi dispiaceva per niente. Arbitra il montenegrino Dabanovic, al VAR l’inglese Coote.
Al 10′ Dia lanciato a sx, esce Unnerstall fuori area e lo abbatte, rosso per lui, entra Tyton, esce van Bergen, tiretto di Dia, cross di Marusic che finisce sul palo, poi Vecino si libera dx e cross rasoterra per Pedro che insacca facile, ok del VAR, 0-1. Tchaouna libera Gigot davanti a Tyton ma gli tira addosso, idem a sx Pellegrini che spara ancora su Tyton, che para anche il tiro di Marusic, tiraccio di Vecino. Troppi errori in costruzione (Dele-Bashiru, Tchaouna, anche Mandas), ma vantaggio meritato, ovviamente facilitato dalla superiorità numerica.
Ripresa: Pellegrini divora il raddoppio, poi di nuovo si infila in area, ma spara alto, tiraccio di Dele-Bashiru, entrano Eiting e Besselink, poi Rovella e Castellanos per Vecino e Zaccagni, giallo a van Rooy, Taty aveva segnato a gioco fermo, giallo a Bruns e a Vlap in panca, fallo su Taty , ma arbitro e VAR non danno il rigore, dentro Patric, tiretto di Reeger, Tchaouna si mangia il raddoppio, dentro Ltaief, poi la Lazio raddoppia, Dele-Bashiru crossa per Isaksen, che scucchiaia in rete, 0-2. Entra Gila per un nervosissimo Tchaouna, tiro sbilenco di Pedro, ma non serviva più altro, missione compiuta.
Le pagelle: Mandas 6; Marusic 6,5, Gigot 6 (Patric 6), Romagnoli 6,5, Pellegrini 6; Dele-Bashiru 5,5, Vecino 6, (Rovella 6); Tchaouna 5,5 (Gila sv), Pedro 7, Zaccagni 6,5 (Castellanos 6,5); Dia6 (Isaksen 6). All.: Baroni 7.
Nello scalognato Twente bene Salah-Eddine, Regeer e il rognoso van Wolfswinkel; ottimo l’arbitro montenegrino, forse si è ricordato che una sua compatriota, una certa Elena, è stata la nostra ultima regina.
Ho visto il portiere della Lazio un poco titubante. Mi sbaglio? Pedro sempre grande.