L’Italia di Spalletti vince in Belgio con un gol di Tonali e vola in Nations League. Ma datemi retta, voliamo bassi, fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Abbiamo già preso troppe cantonate…
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BELGIO-ITALIA 0-1, LA NAZIONALE IN RISALITA
L’Italia di Spalletti vince anche in Belgio, come già aveva vinto in Francia. Stavolta basta un gol di Tonali, che si avvia dopo qualche scommessa di troppo e una scivolata dentro al vizio, a diventare il giocatore di maggior spicco di questa squadra. In una partita che non è stata la perfezione come il successo di Parigi – per inciso la nazionale di Deschamps e del fantasma Mbappé sta inguaiata forte -, però insomma considerando da dove venivamo ce la facciamo andare bene così. E anzi, noi che non facciamo troppo gli schizzinosi, ci metteremmo pure la firma per averne anche di altre in futuro, soprattutto nelle qualificazioni mondiali, di vittorie come questa.
Certo L’ITALIa non e’ spietata come sinner
Per chi spietatamente abbia premuto il tasto 2 del telecomando (Sinner che strabatte spietatamente 6-3, 6-4 Medvedev alle ATP Finals di Torino) senza mai farsi impietosire dal tasto 1 (Belgio-Italia) beh gli diciamo che l’Italia non aveva la stessa esuberante, implacabile superiorità fisica e mentale del nostro serial killer con la racchetta. Insomma qui ancora si sfanga il salario, sia pure quello pur sempre assai cospicuo dei nostri turnisti azzurri.
COSI’ SPALLETTI HA RISOLLEVATO L’ITALIA
Noto che Spalletti, per non saper né leggere né scrivere – incomprensibilità del linguaggio, permalosità del personaggio e momenti di delirio egocentrico a parte, resta un ottimo allenatore – ha ormai istituzionalizzato la difesa a tre e infoltito il centrocampo a scapito della seconda punta (o sottopunta, come va di moda ora, ma come ha cominciò a dire lui per primo da gran maestro della supercazzola ormai molto tempo fa).
Cinicamente il ct ha organizzato la squadra in maniera che Buongiorno menasse Lukaku, praticando anche mosse di judo e scatenando una faida tutta dentro al Napoli, la squadra che lui portò allo scudetto prima di prendere la Nazionale. E fallire completamente il primo traguardo per overdose di nozionismi maniacali.
ITALIA, IL CENTROCAMPO E’ IL MEGLIO CHE ABBIAMO
Il calcio infatti ha leggi naturali e fisiche che sono immutabili, proprio perché fanno parte della sua stessa essenza e costituzione. Chi perde e se la passa male chiude d’istinto le difese, arretra gli attaccanti, avanza preferibilmente di contropiede. Dopo lo sganassone degli Europei Spalletti ha ringiovanito la squadra per costruirsi un futuro anche lui stesso, portato dentro nuovi giocatori (da Kean a Rovella), Spalletti ha allargato e assestato il centrocampo, che in questo momento è la cosa migliore che abbiamo (Barella, Tonali, Frattesi, Ricci, Rovella…). Spalletti dice che questo ha potuto fare perché la Federcalcio gli ha dato fiducia e sostegno nonostante il gran papocchio degli Europei, che resta ancora un callo parecchio indolenzito. Accontentatevi di questa trionfale Nations League.
POSSIAMO FIDARCI DI QUESTA ITALIA?
Dunque stiamo andando bene, in un girone dove, dati causa e pretesto, avremmo dovuto combinare assai poco. Ma eviterei prudentemente di costruirci sopra dei grandi castelli.
Io francamente non so se di questa Italia possiamo fidarci fino in fondo, perché tutto sommato stiamo giocandoci qualcosa di appena più che delle semplici amichevoli. E non so cosa succederà quando s’alzerà la temperatura. Insomma saremo ancora tutti così gioiosi e ottimisti quando si farà sul serio? Lo spero, però fidarsi è bene e non fidarsi è meglio: viste le cantonate degli ultimi anni, consiglierei di volare bassi.
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[…] botta: Italia – Francia 1-3 a San Siro. L’avevo detto “volare bassi” è sempre meglio. Ecco, se Spalletti aveva subito approfittato del momento per un improvvido atto di revisionismo […]
[…] L’Italia di Spalletti e Tonali vola in Nations League, ma è meglio volare bassi. Parlan… […]
E di Armenia – Fær Øer (0-1) ne vogliamo parlare?
Propongo un podcast, un hashtag, un canale youtube, una manifestazione in piazza, un dibattito alare, uno sciopero e l’abbattimento dell’orsa maggiore.
Qui a Tórshavn si è comunque festeggiato alla grande, con un massacro supplementare di balene e delfini.
Ad maiora!
Gianpa! Ben trovato!
[…] L’Italia di Spalletti e Tonali vola in Nations League, ma è meglio volare bassi. Parlan… […]
Belgio-Italia 0-1
Vittoria in Belgio e qualificazione ottenuta dall’Italia ma non bisogna esaltarsi troppo poiché alla Nazionale belga mancavano diversi giocatori, in primis un certo De Bruyne, il più forte dei belgi ed uno dei migliori centrocampisti del mondo, l’atalantino De Ketelaere ed almeno un altro paio di giocatori
importanti e nonostante ciò l’Italia dopo un primo tempo giocato bene
è calata vistosamente nella ripresa
ed ha rischiato di essere raggiunta
ma un po’ per fortuna, vedasi il palo colpito da Faes, un po’ per le parate di Donnarumma ed un po’ per i due goal mangiati da quel paracarro di Lukaku che nella prima occasione avuta dopo che era stato servito splendidamente in
area da un suo compagno ci ha messo tre ore per stoppare il pallone ed alla fine l’azione è sfumata mentre nella seconda ha tirato di testa abbondantemente a lato da ottima posizione, è riuscita a portare a casa una sofferta vittoria.
Il migliore dell’Italia è stato Barella che in un ruolo non suo si è saputo districare alla grande dimostrando appieno di essere un giocatore polivalente, un centrocampista completo; ottima la prova di Rovella e più che sufficiente anche la prestazione di Tonali, adesso si può dire chiaramente che la Lazionale italiana ha un centrocampo veramente forte con
Barella, l’attuale infortunato Ricci, Rovella e Tonali ed il centrocampo nel gioco del calcio è il settore più importante, quello veramente fondamentale. Buona anche la prestazione di Donnarumma, ottima quella di Di Lorenzo che è sembrato ringalluzzito dopo la cura
di Conte, ottimi anche
Buongiorno e Bastoni , il primo quasi insuperabile nella marcatura a uomo ed il secondo discretamente affidabile nel difendere e bravo nell’impostare la manovra, sufficienti le prove di Cambiaso, di Frattesi e di Di Marco,
così così la prestazione di Retegui che nel primo tempo ha lottato molto ma poi è calato, sua una grande occasione per portare l’Italia al raddoppio dopo una bella palla filtrante di Frattesi ma il suo tiro è stato deviato in angolo dal portiere belga, ottima parata la sua.
Tra i subentrati sufficiente la prova di Udogie così come quella di Locatelli, male Kean che ha imitato Lukaku nella prima occasione avuta dal belga, non giudicabili Raspadori e Gatti.
Non sottovalutiamo troppo Retegui, fa un lavoraccio pesante per la squadra, prende un fracco di botte e arriva spompo alla conclusione. Ma ha già dimostrato che la butta dentro in molti modi, anche di fino
Non ho mai sottovalutato Retegui, anzi ero stato forse il primo su questo blooog, quando giocava nel Genoa ad esaltare le sue qualità ; è un buon centravanti che ha un ottimo fiuto per il goal, d’altronde la sua media goal nelle partite ufficiali lo dimostra ampiamente, una più che discreta tecnica individuale nonché una buona prestanza fisica, è rapido in area di rigore e negli spazi stretti, calcia bene con entrambi i piedi ed è bravo di testa, inoltre è anche in grado di tener palla e di far salire la squadra. A me personalmente piace molto ed a suo tempo avevo anche detto che lo ritenevo decisamente più forte di Scamacca che a me sembra spesso un palo della luce piantato dentro il campo da gioco.
Se giocano sempre a questa maniera, la qualificazione ai mondiali è certa. Poi vedremo al momento del vero torneo. Intanto nota dolente per Kean, in nazionale mi è sembrato tornare quello della Juve. Tonali un po’ sparito nel secondo tempo. Bisogna essere più cinici nelle occasioni da rete.
La qualificazione ai mondiali col nuovo regolamento è certa almeno che tu non sia San Marino o Gibilterra, quindi poca gloria in questo direi
porcavacca, non pensavo che l’infortunio di Cabal fosse così grave:
https://www.bufale.net/precedente-storico-con-la-fifa-che-paghera-la-juventus-per-linfortunio-di-cabal-le-cifre-in-ballo/
non avrei mai immaginato di invocare il ritorno della deficienza naturale che infesta il bloggo ma sono costretto a farlo;
il sedicente gourmet nel farne le veci è su una china pericolosa;
lunedì giornata di acconti dividendi
E non c’è verso, quello che interessa qui più che il calcio per il calcio è la polemica fine a se stessa…..
Pensavo di averlo postato ma poi mi e’ arrivata una telefonata e mi son dimenticato…in realta’ la cosa piu’ bella di questa Italia era proprio vedere giocatori giovani di squadre con tifoserie nemiche essere felici di giocare insieme. Quindi dai non sarei negativo. Certo che tra la emozione del gol di Tonali ed uno di Schillaci, Grosso o Tardelli di strada sti ragazzini ne devon fare!
sostengo da sempre che i calciatori sono migliori dei tifosi, non solo come comportamenti ma anche come intelligenza e, sì, cultura: ad es. sono quasi tutti plurilingue;
Mah, io non mi esalterei troppo. Attendiamo test più probanti
ah, be’, sì, be’;
ricordiamoci che le partite della NL sono solo di mezzo gradino sopra le amichevoli;
quelle che contano veramente sono per le qualificazioni al Mondiale e all’Europeo e su tutte quelle nei due tornei;
cmq sì, mi son divertito e ho anche saltabeccato in tempo per vedere Sinner vincere;
Era prevedibile che Beretta si pentisse, vista la controparte non c’era carcere abbastanza sicuro per salvarsi la pelle, sua e dei familiari. E non è detto che gli basti. Altre letture non sono nè realistiche nè intelligenti.
né;
capisco, ma il nè me lo dà in automatico, nè (repetita iuvant) rileggo mai. Colgo invece una curiosa dissonanza cognitiva negli ultimi anni, per cui in diversi provano disagio di fronte a fatti che non corrispondono alle loro aspettative. Ora tocca a Beretta, laddove le aspettative, come di consueto, verranno castrate. E’ la sindrome di Pasquale, quello che prendeva schiaffoni su schiaffoni, e rideva rideva (il termine esatto è si sganasciava), perchè tanto lui non si chiamava Pasquale, e giù schiaffoni. Questa di Beretta è l’ultima in ordine di apparizione, ma si sa che il sacco è sempre pieno. E’ una full immersion divertente.
sicuro che te lo dia in automatico? permettimi di dubitarne, se scrivo nè il correttore lo sottolinea subito in rosso, inoltre dà lo scrivi tu, un da lo accetterebbe senza fare una piega;
non so chi sia Beretta, presumo sia un indagato della curva malmatista ma non sto a perderci tempo, come non sto a perder tempo sulla gentaglia della curva juventina;
per me dovrebbero dasparli in massa e vaffanculo;
dicono che sono in pochi a comportarsi male? allora i molti vanno daspati per omessi calci in culo ai pochi;
dubita pure: ho una tastiera con due “e” accentate, prende la prima che trova. Non ci faccio caso, e non ci torno su, se il senso è chiaro a me che scrivo (non necessariamente a chi legge, specie ai cacciatori di frodo). Mi sembra invece un pò maniacale, e un pò rivelatrice, l’attenzione al formalismo lessicale. Cmq, va bene uguale. Su Beretta che dire…., un ultra violento, un pluripregiudicato; si è trovato (per ignoranza unita ad ambizione, miscela perfetta per carne da macello) in un gioco molto più grande di lui, uccidendo Bellocco. Gli han quindi fatto capire di essere un morto che cammina, gli è bruciato subito il culo e si è “pentito” di conseguenza. Dirà quel che gli conviene o quel che agli inquirenti interesserà sentirsi dire. Il Daspo? serve a poco, è dimostrato, servirebbero di più servizi sociali ad hoc (tipo andare a fare lo steward nella curva avversa, a turnazione, boutade per boutade). Beretta aveva il Daspo da almeno dieci anni, e come lui altri della Nord, deterrente zero. Vale per lui come per tutte i curvaioli ultra simili, di milan, juve, napoli ecc. Sono asociali come tutti i fanatici, hanno occupato da decenni le curve come luogo di sfogo privilegiato e impunito, spaccio facile et similia. Ma restano mezze figure della criminalità, quando “salgono di livello” vanno prima in brodo di giuggiole accompagnandosi a quarti di nobiltà, come i Bellocco, e poichè non conoscono regole e comportamenti, vanno in crisi appena si accorgono di essere carne da cannone. Ma speso son questioni interne di divisione dei proventi illeciti. Sempre poca roba, in confronto ai sequestri miliardari. Ai Bellocco, o sodali, anni fa sequestrarono un intero quartiere di Bruxelles di 180mila abitanti, cosa vuoi che gli sposti il controllo dei parcheggi abusivi allo stadio: era una semplice questione di territorio e ci chi ce l’ha più lungo. Beretta credeva di averlo più lungo, e i guai se li è cercati col lanternino. Inutile anche pretendere dal pubblico indistinto, o addirittura ai vertici societari (come fa l’idiota del blog) di fare argine ai pochi o alla criminalità organizzata in genere. Puoi solo denunciare, ex post o ex ante alla Digos. Anche in curva Inter, come nelle altre, i molti tifosi son stati silenziati da tempo in curva, ma è un problema che riguarda tutti gli strati sociali ed economici. Non si ha idea del potere economico-militare di quelle strutture, e soprattutto non si ha idea nè percezione alcuna delle coperture che hanno ad ogni livello. E che non usciranno certo fuori dall’interrogatorio di un Beretta qualsiasi. Un manipolo ben organizzato e determinato mette sempre sottoscacco le moltitudini, perchè da sempre le moltitudini non vogliono nè rischi nè problemi (questo nè spunta fuori), pensano sempre che riguardino gli altri. Io speriamo che me la cavo.
la domanda giusta sarebbe: perchè la tastiera da anche un “nè” con l’accento grave (in automatico senza usare il maiuscolo), che risulterebbe grammaticalmente sbagliato? il “nè” magari è usato in altre lingue?
BELGIO – ITALIA 0 – 1
Nella tana dei diavoli delle Fiandre il sor Luciano decide di sostituire gli infortunati Calafiori e Ricci con Buongiorno e Rovella e di schierare Barella trequartista al posto di Pellegrini a supporto di Retegui. Anche Tedesco opera diversi cambi rispetto all’andata, fuori Tielemans, Mangala, CdK e Doku, dentro Castagne, Onana, Engels e Lukaku. Arbitra il rumeno Petrescu.
Tiretto di Frattesi, possesso palla azzurro, poi bella manovra da sx a dx, scambio tra Barella e Di Lorenzo, cross rasoterra indietro per Tonali che appoggia facilmente di sx nella porta vuota, 0-1. Tiraccio di Rovella, “castagna” di Castagne duro su Tonali, giallo per lui, azioni italiane in buona velocità, manca solo l’ultimo assist, giallo a Bastoni.
Ripresa: tiraccio di Engels, tiro da fuori di Debast parato da Gigio, tiro alto di Trossard, va via Retegui in contropiede e tira, devia Casteels, poi mischia in area piccola, ma la palla non vuole entrare, testata fuori di Di Lorenzo, pericoloso Trossard, Gigio devia in angolo, tiro a lato di Retegui, tiraccio di Castagne, giallo a Onana, dentro Udogie e Kean per Dimarco e Retegui, esce bene 2 volte Gigio, dentro Vermeeren e Al Dakhil, tiretto di Lukaku, che poi di testa la manda appena fuori, dentro Lukebakio, dentro Locatelli e Raspadori per Rovella e Barella, attacca il Belgio, dentro Gatti per Cambiaso, Lukaku tira ancora fuori, palo sbucciato da Faes, dentro Bakayoko, giallo a Kean ma non succede più nulla, e arrivano i sudatissimi tre punti, che garantiscono la qualificazione.
Le pagelle: Donnarumma 6,5; Di Lorenzo 7,5, Buongiorno 7, Bastoni 6,5; Cambiaso 6 (Gatti sv), Frattesi 6, Rovella 7 (Locatelli 6), Tonali 7, Dimarco 6,5 (Udogie 6); Barella 7 (Raspadori 6); Retegui 5,5 (Kean 5). C.T. Spalletti 7.
Nei belgi i migliori sono i due centrali Debast e Faes e l’ottimo Trossard, Lukaku sfortunato nelle conclusioni ha fatto il suo, gli altri nella media, credo che Tedesco abbia sofferto le assenze di De Bruyne, Doku, CdK e Thielemans. Autorevole e obiettivo l’arbitro rumeno. Stavolta lo stadio ex-Heysel ci ha fornito invece il viatico verso la vittoria.
O.T.
Leggo che tale Andrea Beretta, il capo dei tifosi dell’Internazionale di Milano, si è pentito e ha deciso di collaborare con la giustizia così come la società dell’Internazionale di Milano si pentì prontamente dell’iscrizione alla Superlega e decise di collaborare…allora ha funzionato, vedi mai…
Caro il mio cinghialone di Fauglia, non ti sei accorto che LUI in tre anni ha sgominata la gang che infestatava la curva nord?
Due morti e uno pentito, li ha fatti uccidere fra di loro…
Salud
E’ il momento storico in cui abbiamo ottimi centrocampisti e attaccanti piuttosto scarsi, comunque credo che la Italia in questo momento sia una delle squadre più forti al mondo, in Europa sicuramente, la Francia è in caduta libera, la Inghilterra è sempre ne viande ne poisson, purtroppo la Spagna sembra irraggiungibile, a livello mondiale valgono pochino Brasile e Argentina che si avvierà a giocare senza il mostro Messi…
Salud
e quando hai un buon centrocampo sei a metà dell’opera. Attaccanti scarsi non saprei, son molto giovani, Retegui è uno che si butta e si sbatte senza paura.
Buona partita e buona risultato per l’Italia che ha confermato il processo di crescita al cospetto di un Belgio complessivamente deludente, privo dei suoi elementi migliori vuoi per infortuni vuoi per diverbi con l’allenatore, forse ancora più di noi nel mezzo di un incerto ricambio generazionale. Abbiamo comandato il gioco fin dalle prime battute, girando bene il pallone grazie alla regia di un Rovella sorprendente ed ai tocchi di un Barella più avanzato, ma tutta la squadra ha mostrato di sapersi muovere, agevolata, va detto, dalla passività ed arrendevolezza di un Belgio molle molle. Il gol di Tonali è venuto quasi naturalmente, grazie ad un inserimento nel mezzo di difensori mobili come belle statuine, ma il vantaggio, oltre a svegliare i nostri avversari, ci ha forse placato un po’ troppo, perché non abbiamo cercato il gol del raddoppio e della tranquillità.
Nel secondo tempo siamo andati così più in sofferenza, soprattutto perché non riuscivamo a far girare la palla come prima e ci schiacciavamo troppo verso la nostra area, salvati alla fine da un palo, dagli errori di Lukaku e dalle parare di Donnarumma. Peccato per le occasioni sciupate da Retegui (bella parata del loro portiere) e da Kean, molto più confusionario che nella Fiorentina di questo periodo: avremmo evitato i timori della beffa finale che, fortunatamente, non c’è stata.
Per quanto riguarda i singoli, di Rovella s’è detto. Ottimo pure l’assortimento tra Buongiorno (più marcatore) e Bastoni (più visione di gioco). Di Lorenzo conferma il suo valore e la sua rinascita con Conte. Frattesi tanto movimento e poco costrutto. Tonali ha fatto sentire la sua presenza. Dimarco meno presente del solito. Ottimo Cambiaso. Barella ha corso finché ha potuto. Retegui ha lottato sempre ma a volte ha fatto la scelta sbagliata. Kean confusionario.
Saluti
In pratica i peggiori Barella ,Frattesi, e Dimarco
Rovella una delle plusvalenze per le quali la Juve è stata penalizzata.
perchè una plusvalenza è un dato contabile, non tecnico, prescinde dal valore reale del giocatore, che è opinabile. Dipende da come la registri contabilmente: se compri a zero e vendi e incassi 50 – tipo Onana per intenderci – è una plusvalenza vera. Se invece è determinata come differenziale tra valori gonfiati, è una plusvalenza falsa. Che può essere cassata, come nel caso di Osimhen. Ma se di questa pratica ne fai un sistema per occultare le perdite, allora vieni penalizzato. Come farsi periziare un immobile a valori gonfiati per ottenere un finanziamento più consistente. Questo in termini semplici, in realtà è un pò più complesso, e occorrono molte complicità. Per questo è stato azzerato il vertice.
😂…arrenditi…
tra un mobile e un immobile c’è differenza;
chi stabilisce il valore di un calciatore che mi risulta essere mobile, tranne nel caso di Immobile?
cmq noto senza stupirmi che nel caso della vecchiaccia la sedicente giustizia è stata fulminea, per altri pachidermica;
quando il presente è nero, la giustizia diventa sedicente, Marotta diventa l’uomo nero, degli arbitri ci si lamenta, il Covid imperversa e l’intelligenza viene cassata. Tutto è complotto, salvo la palese e inequivocabile realtà della incapacità gestionale. Continuate pure a voltolarvi. Elkann invece ha capito da tempo, per vostra fortuna. Circa un miliardo, una buona metà a spese vostre. Occhio al trappolone.