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Il Napoli riprende la corsa con i suoi gladiatori, Osimhen e Kvaratskhelia. Il Pallone d’Oro d’Africa ha mandato in orbita il centravanti mascherato. – 🎙️IL PODCAST

Ascolta “Napoli, Osimhen superstar (ep.40, 17 dic 2023)” su Spreaker.

Serie A, 16a giornata

Genoa – Juventus 1-1

Lecce – Frosinone 2-1

Napoli – Cagliari 2-1

Torino – Empoli 1-0

Milan – Monza 3-0

Udinese – Sassuolo 2-2

Fiorentina – Verona 1-0

Bologna – Roma 2-0

Lazio – Inter 0-2

Atalanta – Salernitana 4-1

Osimhen e Kvaratskhelia. Il top. Per battere il Cagliari c’è voluto il massimo dell’arsenale napoletano e recuperare il centravanti mascherato al massimo livello. Sarà stato perché molto orgoglioso del Pallone d’Oro Africano, sarà stato perché lui oggi è davvero una superstar degna di stare al fianco dei più grandi calciatori del mondo, Osimhen a un certo punto ha anche sfoderato il suo intero sfarzoso guardaroba fatto di pezzi unici.

  Il pallone servito a Kvaratskhelia per la vittoria, è assai più bello dei gol che ha fatto lui stesso e che ha fatto pure il suo compare d’attacco cui si è messo al servizio: palla protetta con durezza e padronanza assoluta, a forza di palleggi ripetuti sulla coscia e poi via ad aggirare la difesa avversaria con un assist strappato a forza ai tentativi di fermarlo dei giocatori del Cagliari.

  Insomma un pezzo d’opera d’arte e di gol totalmente fuori dagli schemi e affidato al repertorio del solista. Bello. Calcio da circo obietterà qualcuno ma quando gli allenatori non tarpano le ali ai campioni con gli schemi, le diagonali e il pressing a partire dagli attaccanti nell’area di rigore avversaria lo spettacolo ne guadagna.

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  Certo qualche sganassone per inerzia al Napoli era pure arrivato, vedi la messe di gol incassati da Real Madrid, Inter e Juventus , ma ora non è certo il Napoli di Garcia questo, si vede, e non è nemmeno il Napoli spallettiano. Troppo più duttile e complesso lo Spalletti pensiero, individuato infatti ad Atreju per diffondere al mondo la tattica del “campo largo”…

  Questo Napoli va di forza e di carattere e poi libera i singoli con un non dichiarato ma sempre efficace “fate vobis”. Direte a Braga e Cagliari si è trattato di spezzare le reni, e all’intervallo il Maradona aveva pure sonoramente fischiato la solita squadra bolsa e stralunata, ma vabbé non state a guardare il pelo nell’uovo ora.

  Insomma un Napoli decisamente mazzarriano, e come è giusto faccio subito ammenda: io non pensavo che il Napoli potesse ritrovare, semplicemente andando a rispolverare un vecchio flirt di dieci anni fa, l’orgoglio, la forza e la qualità dimenticata.

  Ma evidentemente ho pensato male e non ho considerato che le vie del calcio sono infinite. Dalla Champions League al campionato sta forse tornando il Napoli delle meraviglie? E che vi devo dire, potrebbe pure essere, qui le cose cambiano come niente. Ma come ho fatto – accidenti! – a dubitare di Walter Mazzarri?

***

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SINTESI

Il Napoli riprende la corsa con i suoi gladiatori, Osimhen e Kvaratskhelia. Il Pallone d’Oro d’Africa ha mandato in orbita il centravanti mascherato. – 🎙️IL PODCAST

Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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nirula's

Stavamo consultando, sul sito della Bonelli editore, i nomi degli albi di Tex Willer, quando, non abbiamo resistito e siamo andati sul sito del calcio di Repubblica.
Scorrendo a caso i nomi di alcuni calciatori del Napoli, nella gara di ieri (Rrahmani, Juan Jesus, Zambo Anguissa, Jens Cajuste) ci é parso che sarebbero stati perfetti per un’avventura di Tex e dei suoi pards nelle paludi della Florida o nel sertao brasiliano.
O no?
Se ieri Simenon scorreva gli elenchi del telefono per trovare i nomi dei personaggi dei suoi romanzi, gli autori dei fumetti di oggi possono sfruculiare le formazioni dei calciatori della serie A per ispirarsi alle loro storie. Vi assicuro che ci sono esempi gustosi.
Provare per credere.

Bel-Ami

Per comprendere il significato di ‘Zambo’ basta leggere Vargas Llosa, ‘la zia Julia e lo scribacchino’, autobiografia dei suoi primi anni.

il radarista

Una volta, un mio familiare, fece un poesia con i titoli delle canzoni del festival di Sanremo. Non ricordo l’anno ma fu molto divertente.

nirula's

OT
Scorrevamo, sul sito della Bonelli editore, gli albi in pubblicazione, e quelli del passato, riguardanti Tex Willer.
A un certo punto, la curiosità ci ha spinto sul sito calcio di Repubblica.
Leggendo alcuni nomi della formazione di ieri del Napoli presi a caso (Rrahmani, Juan Jesus, Zambo Anguissa, Jens Cajuste) abbiamo pensato che sarebbero stati perfetti per un’avventura di Tex, per esempio, nelle paludi della Florida o nel sertao.
O no?
Se Simenon scorreva l’elenco del telefono per scegliere i nomi dei suoi personaggi, gli scrittori di fumetti di ieri e oggi potrebbero andare a nozze con i nomi dei calciatori della Serie A.
Scommettiamo?

antonio@ammendola

Dopo tre sconfitte consecutive col Real in Champions ed Inter, Juve e dopo aver ottenuto il pass per gli ottavi di Coppa battendo il Braga al Maradona, ieri sempre all’ex San Paolo, il Napoli ha ospitato il Cagliari di Ranieri. La gara. Il primo tempo mostra un Napoli discreto, pratico, lucido e che riparte bene, ha delle occasioni da gol ma le sciupa decisamente. Il Cagliari riesce a tenere botta e bracca a tutto campo la compagine partenopea. Emozioni forti non ce ne sono state nel complesso del tempo, zero a zero all’intervallo. Ripresa bruttina movimentata solo dai gol: a quello di Osimhen risponde Pavoletti e poi Kvara fa
2-1 timbrando in definitiva con una carambola il match. Napoli cinico si prende i tre punti ed è quarto in campionato momentaneamente, aspettando Bologna-Roma. Riflessioni.
A Mazzarri bisogna solo dire grazie per quello che sta facendo per il Napoli e per Napoli: ha preso in corsa una squadra scossa, senza i suoi connotati vincenti per il crack Garcia. Il calendario tosto degli azzurri non ha aiutato il mister toscano ed il suo staff: ma ci sta a perdere col Real, l’Inter e la Juve!! Al mister azzurro non si poteva chiedere (né si può chiedere in futuro..) un gioco coi botti, sarebbe troppo. Ma una squadra che possa sorprendere l’avversario e lottare per la vittoria si. Ed infatti si vedono( finalmente!) schemi pratici in gara, cross in area( quasi sempre a buon fine!!) che sembrano già memorizzati nelle teste dei calciatori azzurri, collaudati bene in campo dopo appena un mese di lavoro di Mazzarri, al bis all’ombra del Vesuvio. L’allenatore napoletano sta lavorando anche sulla concentrazione dei suoi in campo, arma vincente del Napoli di Spalletti. Non ci sono i 90 nelle teste dei calciatori ma già si sta vedendo una squadra più attenta e lucida in campo. E poi c’è il modulo che da subito Mazzarri ha voluto confermare: il 4-3-3 e non il suo 3-5-2. Per non rompere gli equilibri, insomma. Certo con Olivera e Mario Rui rotti, in queste gare o in parti di gara si è intravisto il “suo” modulo: perchè Natan che sta disputando una buona parte di stagione il terzino sinistro, quello che si sgancia sull’intera fascia, non lo può fare non è nelle sue corde, e si è visto. Né Kvara riesce a fare il Pocho da sinistra a destra dietro Osimhen: e questo l’allenatore del Napoli lo ha capito bene ma assolto appunto dalle emergenze a sinistra. E tornando alla gara di ieri bisogna dire che la ripresa tutta brutta non è stata: è tornato in campo Mario Rui( subentrato proprio a Natan!) e si sono viste da subito cose buone tra cui il cross per Osimhen sul primo gol. Un regalo per le feste natalizie quasi inaspettato per mister Mazzarri! Dela ci ha visto bene: a Casa Napoli serviva proprio il ritorno dell’allenatore toscano. NO WAR! Punto.       

il radarista

Bella e non scontata la vittoria del Napoli sul Cagliari, ben organizzata dal grande grandissimo Ranieri. Le cose non sono andate per il verso giusto finché non è entrato Mario Rui che è il comprimario ideale per Kavaratskhelia e Osimhen. Cerchiamo di clonare questo giocatore oppure prendiamo Zanoli, che è giovanissimo, e facciamone completare la crescita da Mario Rui. Per quanto riguarda Osimhen, già conoscevamo le sue qualità ma l’azione di ieri non l’avevo mai vista prima.E finalmente il georgiano ha tirato in porta senza pensare perché, come si dice a Napoli, “Chillullà nun’addà pensà”, perché se pensa, si blocca.

[…] Il Napoli riprende la corsa con i gol di Osimhen e Kvaratskhelia, battuto il Cagliari […]

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Cuore ross/azzurro

Siamo seri, questa vittoria striminzita per 2 a 1 sul Cagliari, con tutto il rispetto, non può essere considerata un segno di riscossa. La squadra ha una difesa che fa paura, nel senso negativo del termine. Rrahmani quest’anno sembra la brutta copia di sé stesso, Nathan non vale nemmeno una scarpa di Kim e Di Lorenzo è palesemente allo stremo delle forze a causa delle troppe partite da titolare fra campionato,coppe e nazionale. L’unica cosa positiva è stato il reinserimento di Mario Rui, che da par suo ha ricordato a tutti chi pennellava i cross per Osimhen l’anno scorso. Il suo ingresso ha anche consentito a Kvara di tornare a giocare come sa, ed ecco che è arrivato anche il gol del georgiano. Il che potrebbe significare che l’attacco è di nuovo lì, ma con quella difesa non si va da nessuna parte. Chissà se anche De Laurentiis se ne è reso conto e magari provvederà nel mercato invernale…

il ghiro

I Casi Loro – MI/BO/RM/NA/UK
1.) Il Crocefisso
L’immagine della prima pagina della Gazza riprodotta dal FaB è degna dei grandi maestri  della pittura italiana, Cimabue, Giotto o Brunelleschi. Vi è raffigurato un Ibra barbuto, tirato ed emaciato, un’immagine della sofferenza e del dolore, uno scenario drammatico degno del Golgota, non certo di quell’oasi di pace che è oggi Milanello. Padre Pioli dovrà inginocchiarsi di fronte a tale rappresentazione iconica e potente, che lo ispirerà nei dì avvenire per far riprendere alla squadra rossonera ruolo e dignità adeguati alla storia passata e recente della Società. Purtroppo il passaggio da Sua Emittenza, il bennoto Silvio I, a Sua Eminenza, il malnoto Jerry Cardinale, è stato traumatico, ma da oggi il recupero è garantito e assicurato. Ammenoché il Crocefisso non sia invece uno dei due ladroni a latere, ma sarà Desma, quello pentito e redento, o Gesta, quello impenitente e dannato? A Ibra l’ardua sentenza…
2.) A rischio crollo
Pare che a Bologna ci sia grande preoccupazione; secondo le ultime previsioni una delle due famose torri cittadine, la Garisenda, non gode ottima salute, l’instabilità del basamento potrebbe a breve causarne l’implosione ed il crollo sulla chiesa di S. Bartolomeo e sulla adiacente Torre degli Asinelli. Immaginate cosa succederebbe se la squadra rossoblù, pilotata dal bravissimo tecnico Thiago Motta, dovesse arrivare entro i primi 4-5 posti in classifica e qualificarsi per la Champions del prossimo anno, il terremoto creato dalle folle di tifosi festanti metterebbe in serio pericolo l’incolumità dei due simboli della città. Purtroppo la qualità del gioco praticato dai giocatori rossoblù è elevatissima, il rischio dell’evento rovinoso non è trascurabile, se il Bologna arrivasse addirittura a giocarsi il titolo il codice rosso richiederebbe un’urgente evacuazione del centro storico. Per evitare la catastrofe si suggerisce alla proprietà del club petroniano quanto segue: cedere nel prossimo mercato di gennaio alla S.S. Lazio un paio dei suoi pezzi migliori (p.e. Posch, Calafiori, Ferguson, Orsolini, Zirkzee), con l’aggiunta di De Silvestri e Bonifazi per buona misura e maggior sicurezza. Quando l’amico Joey l’ha Saputo, mi ha comunicato che valuterà la proposta con la dovuta attenzione, i problemi di sicurezza pubblica della città stanno a cuore anche a lui.
3.) Una “patteggiata” di salute
Al grande guru idolo delle folle giallorosse, l’adorato Mou, stavolta è andata di fino. Infatti la decisione di patteggiare con la FIGC ha portato a scongiurare un’ennesima squalifica per il portoghese, che sarebbe stata stavolta molto severa, data la recidività delle pesanti dichiarazioni ed allusioni offensive nei riguardi della classe arbitrale tutta e della federazione stessa, secondo lui collusa con le giacchette nere. Il nostro e la società di Trigoria se la sono cavata con una salata multa di soli 20.000 Euro ciascuno, che saranno devoluti all’A.I.L. La “Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma” ringrazia sentitamente l’arbitro Marcenaro e il giocatore Berardi per aver contribuito involontariamente a favorire questa generosa donazione in favore di un’organizzazione benefica così importante per la lotta contro questa insidiosa malattia. Telethon conta molto per il futuro anche sul suo vice Foti e sul D.S., il compatriota Thiago Pinto.
4.) Eduardiana
Il nostro co-blogger partenopeo Nello Mascia si sta cimentando in questi giorni sulle scene romane in un classico del teatro napoletano, a suo tempo interpretato dai fratelli De Filippo. Infatti va in onda al Parioli ” A che servono questi quattrini?”, un clamoroso successo anni ’40 scritto per i due fratelli dal commediografo napoletano Armando Curcio; vi si narra dello spiantato marchese-filosofo Eduardo Parascandolo, che dimostra con i fatti al giovane Vincenzino la sua teoria: “Guaglio’, non è necessario essere ricchi, i soldi basta far finta di averli e la gente sarà pronta a crederlo e a favorirti in tutti i modi”. In fondo questa è la tecnica adottata dal noto De Presidentis, che nelle casse del Napoli e nelle tasche dei suoi giocatori versa da sempre il minimo sindacale, l’anno scorso gli arrivò tra capo e collo questa clamorosa eredità, un meritatissimo scudetto, e lui era sicuro di lucrarci sopra almeno per un quinquennio, tra compravendite e soldi della Champions. Ma si era dimenticato di mimetizzare le pezze al culo, che sono crudelmente emerse nel giro di poche giornate.
5.) Serie A batte Premier 1 – 0
Con un anno di ritardo rispetto al nostro campionato maggiore anche in U.K. arriva finalmente a fischiare in campo nel loro campionato un arbitro in gonnella, l’esperta ed autorevole Rebecca Welch, già nota per aver arbitrato partite dei mondiali femminili e della seconda serie inglese. Nonostante l’assonanza del nome, fisicamente non assomiglia certo ad un sex symbol come l’attrice USA Raquel Welch, anzi somiglia piuttosto ad un “bobby”, uno di quegli austeri policemen londinesi, ma pare che sia molto capace e stimata dai colleghi britannici. Ma stavolta siamo stati noi più bravi e svelti di loro, l’A.I.A. ha preceduto l’analoga organizzazione inglese, infatti già oltre un anno fa, precisamente il 2 ottobre 2022, la nostra “arbitra” Maria Sole Ferrieri Caputi ha diretto la gara Sassuolo-Salernitana. E’ pur vero che le ci sono voluti ben due nomi e due cognomi, ma ce l’ha fatta, pare anche con ottimi risultati, a detta dei vari esperti. Tanti auguri da Maria Sole a Rebecca, 100 di questi fischi.

il ghiro

NAPOLI – CAGLIARI 2 – 1
Nel Napoli fuori Zielinski e Olivera, dentro Natan e Cajuste, nel Cagliari fuori Zappa, Viola e Lapadula, dentro Nandez, Jankto, Oristanio e Pavoletti, Ranieri coraggioso con due punte e mezza. Arbitra il genovese Marcenaro, al VAR il pistoiese Meraviglia.
Assist di Anguissa da terra, Osi sparacchia a lato, poi va via in contropiede ma egoista spara un tiro balordo, Pavoletti di testa centra in pieno Dossena, tiretto di Politano, si libera Anguissa a dx ma Osi è goffo nel tiro, gran tiro da fuori di Augello, devia Di Lorenzo, assist di Cajusta, ma Osi rovescia altissimo, serpentina di Kvara fermata col fallo, batte Lobotka per la testa di Rrahmani, palo interno, poi Kvara di testa per nessuno, assist di Di Lorenzo a Cajuste che spara un sx altissimo, tiro di Di Lorenzo, Dossena respinge cogli zebedei, cross da dx di Politano, Nandez liscia e Kvara “canna” il tiro allungando la palla a Scuffet, lo copia anche Osi passando il pallone di testa a Scuffet, contropiede Cagliari ma Meret salva in uscita su Nandez, giallo a Osi in rovesciata acrobatica ma in gioco pericoloso, giallo a Goldaniga duro su Kvara, mischia, giallo anche a Pavoletti e Rrahmani, alta la punizione di Politano.
Ripresa: Entrano Deiola e Obert, che prova un tiretto facile, J.J. le prende da Pavoletti e le rende a Oristanio, Anguissa tira appena alto, lunga manovra del Napoli ma sempre troppo lenta, entrano Mario Rui e Raspadori per Natan e Cajuste, Zappa e Luvumbo per Nandez e Petagna, e finalmente il Napoli la sblocca grazie a Mario Rui che, lanciato sulla fascia da Kvara, crossa alla perfezione per la testa diOsi che di testa piega le mani di Scuffet, 1-0. Va via Luvumbo a sx e crossa, Pavoletti anticipa Rrahmani, e la infila di testa, 1-1. Politano da fuori appena a lato, infine Osi va via in elegante palleggio sulla dx e crossa all’indietro per il tiro al volo di Kvara, fucilata sul palo e poi in rete, 2-1. Osi malandato, Anguissa becca una ginocchiata, entra Lapadula, bel gol di Politano annullato per un f.g. passivo di Osi, entrano Gaetano poi Lindstrom e Zanoli, gialli a Mario Rui, Politano e Anguissa, e il Napoli torna alla vittoria, sperando che il prezzo da pagare, l’infortunio ad Osi, non sia troppo elevato. Quando si scatena il duo Osi-Kvara davvero non ce n’è per nessuno, bene anche Di Lorenzo, Rrahmani e Lobotka, discreti Anguissa e Politano, scadenti J.J. e Natan sulla fascia, altra musica con Mario Rui. Nel Cagliari un ottimo Nandez detto Brontolo, un mastino su Kvara, molto bene anche Oristanio, Augello (un napoletano, accattatevello subito) e il solito cecchino “Diavoletti”, discreti gli altri in difesa e a centrocampo, Ranieri dovrebbe potersi salvare senza affanni.   

Modifica il 4 mesi fa da il ghiro
Nathan

Nel giorno del commosso ricordo di Antonio Juliano al Maradona, il Napoli ottiene un’importante vittoria ai danni di un ostico Cagliari, ben disposto sul terreno di gioco da Ranieri.
Successo che rilancia le ambizioni partenopee in zona Champions, in attesa delle gare odierne.

inox

Buongiorno Fabrizio

Marameo lo facciamo alla Juventus. Benvenuti sulla terra dei derubati e sfigati. Come ci sente? Certo che una “valutazione” così strambalata sul fallo di mano di Bani nemmeno nei peggiori bar di Caracas. L’arbitro e quelli alla Var delle due l’una: non ci capiscono nulla di regolamenti o sono in malafede. Comunque da spedire a casa subito. Per meglio comprendere l’operato dell’arbitro Massa occorre abbinare Carrara: Massa Carrara, la provincia con un inquinamento fra i più alti del globo che come li nemmeno in Uganda e con lo scempio naturalistico a forza di estrazioni marmifere nelle Apuane. Basti pensare che negli ultimi venti anni si è estratto di più che nei duemila anni precedenti. Sull’ammorbare l’aria di pesticidi ora potrebbe andare meglio che trenta anni fa tuttavia, per fare soldi, i proprietari dei terreni attigui alla zona industriale li avevano resi disponibili per interrare residui tossici e nessuno sa con quali ricadute per la salute tuttora. Al tempo, gli operai si coloravano di blu e maleodoranti non potevano permettersi nemmeno di condividere un cinematografo con altre persone. Ecco, gli arbitraggi di Massa (non la persona che non conosco e poco mi importa) fanno schifo come quella che fu definita la terra dei fuochi nella Toscana rossa. Per chiudere, in merito al risultato di parità e al netto del furto subito, la Juventus non può segnare senza tirare in porta. Sul Napoli: se entrano a regime quei due non male davvero. Certo che con Juan Jesus la vedo difficile. Scarso era all’Inter continuando per Roma e ora, se possibile, persino peggiorato. Questa sera, vincendo, la Prestigiosa avrebbe quattro punti sulla seconda. Siccome sarebbe non male davvero è la volta che pareggiamo. Dopo l’innominabile anche Sanchez si è rotto. Costui non ha punto rispetto dell’azienda e tanto meno dei tifosi. Sono anni che si allena con noi per poi, con volo intercontinentale, giocare in Cile, tornare e farsi male in Milano.

RM28

“Benvenuti sulla terra dei derubati e sfigati.”
Scusa, che ne sai tu? Tu stai dall’altra parte della barricata

nirula's

Occhio lungo Marotta: con Cuadrado e Sanchez non poteva fare di meglio. Per gli avversari, s’intende.

Luc 68

Una domanda diretta a Bomba…. ma oggi per chi farai il tifo? 🤣🤣🤣🤣

cugino di campagna

Pe ril biscottro tra fascio-gemellati, come sempre.

Oh noooo…

amoebas are very small

per chi vincerà;

Quattroquattronovetredue

Ha detto Dionisi riferito a Mourinho che le pene vanno applicate: quando si dice parlare a pene.

2010 nessuno

E vai Napoli, si sono rimessi al lavoro Kvara e Osi…

Luc 68

Speriamo ricomincino a giocare c’è bisogno di loro ….. lassu in vetta 😁😁😁

ROS

…il cagliari gioca a MMA …e l’arbitro è assente. Ci pensano i golden boy. AVANTI NAPOLI!

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