Damien Comolli è un nuovo direttore generale della Juventus

Juventus, Comolli riporta l’ossessione di vincere. A parole

A parole è una Juventus perfetta, che farà il Triplete che l’Inter ha bucato. Magari comincerà a vincere fin da adesso negli Stati Uniti, al famigerato Mondiale per Club dove tutti arrivano un po’ così, in maniera decisamente provvisoria e approssimativa, con un piede della passata stagione (nel caso della Juventus mediocre) e un piede nella prossima (sempre nel caso della Juventus l’anno della resurrezione).

  Nessuno di noi, se non gli addetti ai lavori, conosceva Damien Comolli prima che Elkann lo scegliesse come nuovo punto di riferimento della Juventus, e adesso lui appare metà Boniperti e metà Giraudo. Che sbroglia tutti i nodi della Juventus e la libera definitivamente verso un futuro radioso. Chiellini sta qui a far bene non sappiamo cosa (si cerca un uomo mercato), Tudor è il nostro uomo, Vlahovic farà così e Kolo Muani verrà con noi al Mondiale per Club. Di più c’è che Comolli crede nel moneyball, ossia il calcio fatto con l’uso dell’algoritmo che sceglie al posto tuo giocatori e risolve situazioni complicate. Avete imparato a conoscerlo, il moneyball, col Milan. Non a caso Comolli ha lavorato con RedBird, e dalì viene. E’ stato un gran buco nell’acqua il moneyball applicato al Milan, il fallimento più totale.

  Ma quali elementi abbiamo per promuovere o bocciare la nuova Juventus, se non che comincia con un allenatore che aveva cercato di sostituire? E non mi riferisco qui alla chiacchiera di uno Spalletti improvvisamente bianconero o al sogno ben presto sfumato di un ritorno di Conte. Temo che l’algoritmo metterà la maglia della Juventus addosso a giocatori che un tempo nemmeno avremmo preso in considerazione o comunque completamente sconosciuti. Poi dopo saprà solo Dio…

  Di positivo c’è Comolli “l’ossessione di vincere” ce l’ha e non la snobba come invece faceva Thiago Motta. E già questa forse è una presa di coscienza non del tutto secondaria. Meno “calcio relazionale” e più “parla come mangi”. Forse… Perché al momento Comolli parla solo francese e inglese. Vabbé dai non scadiamo almeno in becere considerazioni trumpiane o salviniane.

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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2010 nessuno

No, Mancini poi proprio no, e se lo dico io.,., comunque i ritorni non hanno mai portato risultati positivi

Simone Ramella

Caro Fabrizio, a me per ora Comolli ricorda uno dei tanti manager chiamati negli ultimi anni al capezzale della Ferrari per tentare, invano, di resuscitarla. Non c’è nulla di male ad analizzare i dati dei giocatori e a basare le proprie decisioni anche su quelli, però la conferma di Tudor non c’azzecca nulla coi dati, che sono tutt’altro che esaltanti. L’unico davvero a suo favore è che ha uno stipendio decisamente più basso rispetto a quello di molti suoi colleghi. Come Comolli e Tudor, anche quella di Chiellini dirigente mi pare una scommessa che andrà verificata alla prova dei fatti. Al momento c’è il forte rischio di ripetere una stagione molto simile a quella appena conclusa, se non addirittura peggiore. Per Tudor, in particolare, il Mondiale per Club sarà un passaggio molto delicato, anche perché è evidente che, se solo avesse potuto, la società lo avrebbe sostituito volentieri. Spero anche che si smetta di indicare la “juventinità” come valore a prescindere. Come ho già scritto qualche giorno fa, il calcio professionistico ormai è irrimediabilmente uno “sport” (le virgolette non sono casuali) di mercenari e lo stesso Tudor sarebbe il primo a fare di corsa le valigie se gli arrivasse un’offerta dal Real Madrid o dal Liverpool. Una volta erano le chiamate della Juve quelle a cui era impossibile dire di no. Adesso, invece, possiamo solo augurarci che tutti i tesserati bianconeri diano il massimo finché sono sotto contratto. C’è anche da sperare di non finire per rimpiangere Giuntoli, che ha commesso diversi errori ma è stato costretto a operare con un occhio al campo e l’altro al bilancio.

occasionale

Leggo su diversi quotidiani titoli del tipo: “In due sole partite Ancelotti porta il Brasile ai Mondiali !”.

Ma che razza di titoli sono ?
Sembra quasi che la qualificazione fosse incerta – o addirittura a rischio – e con due sole partite il nostro abbia magicamente sistemato le cose.
Quando in realtà se ti qualifichi pareggiando 0 a 0 udite udite con l’Ecuador e vincendo 1 a 0 contro nientepopodimenoche il Paraguay in un girone unico con gare di andata e ritorno nel quale le prime sei delle dieci complessive si qualificano al Mondiale e la settima accede comunque agli spareggi … vuol dire che la qualificazione era sostanzialmente a un passo e senza grandi sforzi, oltre che senza inventarti nulla o fare niente di mirabolante … ne hai semplicemente acquisito la certezza matematica.

Non esistono più i titolisti di una volta.
Ma non si tratta solo di questo .. è che questa non voglio dire inettitudine ma certamente approssimazione titolistica contribuisce alla creazione di falsi miti o comunque di miti ingigantiti rispetto alla realtà dei fatti.   

2010 nessuno

Se Ancelotti si ritroverà giocatori forti allora otterrà risultati importanti, viceversa è inutile battere su questo tasto, non si cava il sangue dalle rape, fatevene una ragione cultori dell’allenatore = mago.

EhEh

Mia nonna diceva che se hai ingredienti buoni poi non e’ cosi’ difficile cucinare bene.

Personalmente credo che ci siano allenatori/ tipi di gioco/giocatori che possono rendere bene in squadre di media/media alta classifica che non incontrano sempre squadre chiuse contro, ma non altrettanto bene per squadre piu’ di vertice che hanno spesso un muro schierato di fronte e quando questo muro non c’e’ perche’ incontrano un’altra big, hanno di fronte giocatori di alto livello.

Poi ci sono allenatori/ tipi di gioco/giocatori che riescono a rendere anche nelle big e contro le big… ti danno quel qualcosa in piu’ che altri di solito non riescono a darti. Il problema e’ che costano/logorano gli spogliatoi/ son discontinui… o ce li hanno gli altri perche’ – anche questo diceva nonna- l’erba del vicino e’ sempre piu’ verde… o almeno cosi’ ci pare.

Nicola Romano

Ragazzi perdonate, ma io ogni tanto non riesco ad impedirmi di sderazzare dal tema calcistico di turno . Continua il massacro ( per carita’ non chiamatelo genocidio) a Gaza , nel silenzio degli indecenti , che finalmente qualcuno ha interrotto , onore a Pep Guardiola per il suo discorso, io comunque non mi sento assolto ( De andre’ docet ) e continuo a vergognarmi di appartenere al genere umano, va bene bisogna pur distrarsi col calcio o qualunque altra cosa, ma non al punto di mettere la testa sotto la sabbia .

Il Sindaco

Per quel poco che può valere, la sento esattamente come te.

Nicola Romano

Almeno indignarsi , credo sia il minimo sindacale .

cipralex

Mah…Chiellini non si occuperà delle due cose sulle quali dovrebbe essere competente: i calciatori e la squadra.
Di queste (cose) si occuperanno due tizi (una ciascuno) che ancora non ci sono e non si sa quando ci saranno.
Nel frattempo ci pensa Comolli,con l’accento sulla i, supportato dall’algoritmo …io speriamo che me la cavo…🤔

Grande Romeo

Comolli sembra molto simile a Cobolli.
Buona fortuna.

Ah, il Chiello dovrebbe intendersi anche di economia

Modifica il 29 giorni fa da Grande Romeo
il radarista

Non è lui, è il suo gemello. Ogni tanto si scambiano i posti. Lo facevano anche in campo?

2010 nessuno

Bocca, per il test che ha messo sul possibile C.T. tra quei quattro nomi la risposta gliela dò qui: NESSUNO! ma stiamo scherzando?

2010 nessuno

Ricambio i saluti e so, ho letto nella cronaca che sono i nomi che girano in questo momento, ma il mio pensiero è che appunto nessuno di questi quattro abbia le caratteristiche per fare il C.T. della Nazionale ,

puntadispillo

Di triplete (anche per la povera Inter) ne avete parlato solo voi giornalisti, caro Bocca.
Nessun tifoso interista, credo, né tantomeno juventino, si sognerebbe di parlarne.

2010 nessuno

Sul nessun tifoso interista si sognerebbe di parlarne, concordo, sottoscrivo e timbro .

Il Regolamento

Intanto mi sembra già positivo che alla Juve esista un direttore generale che parla. Dopo due/tre anni di silenzio assordante della società, quando parlava (e poco) solo l’allenatore, siamo un passo avanti.
Poi, non confondiamo le cose: Ibra è stato preso al Milan perché si chiama Ibra, era chiaro che non avrebbe avuto nessun ruolo operativo non essendo in grado di fare nulla.
Comolli è un manager, ed è stato allenatore e osservatore. Se farà bene o male non lo sappiamo, ma almeno non è un pagliaccio. Poi, se si comporterà male, interverrà Chiellini, che è persona seria.

chiellini.jpg
il radarista

Se Comolli assumerà nella Juventus il ruolo che aveva Ibrahimovic nel Milan, non saprò mai quale sarà il suo ruolo, perché quello di Ibrahimovic non l’ho mai capito.
La Juventus ha un imperativo categorico che viene dal verbo vincere. Perché se si ferma la Juventus si fermano le TV che vivono di calcio e si vendono meno giornali. Diminuiscono sensibilmente anche i post su questo blog. Perciò, forza ragazzi, diamo una mano alla Juventus e facciamole fare il triplete, il tetraplete e, se si può, anche il pentaplete.
Poi apriremo una discussione sulla Nazionale che per trovare un CT si potrà avvalere non di seconde scelte ma dalle quinte in giù.
Buona giornata.

cipralex

Beh non ci voleva un genio per capire che se fai la guerra alla Juventus fai la guerra al calcio italiano…do you remember Tafazzi?

2010 nessuno

🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 giusto per capire, calcola un quarto d’ora ininterrotto di risate..

cipralex

Quando hai finito prova a sentire quelli di DAZN o fatti due conti sui soldi che la juve ha buttato nel mercato italiano…

2010 nessuno

Ma quando scrivi buttato, intendi immessi o gettati proprio via?😂
Lascia stare, io comunque non ho nessuna intenzione di istigare guerre alla Juventus, ma non è certo la sola ad aver “buttato” tanti soldi nel mercato italiano…

Il re è nudo

A me pare che questa ferrea presunzione del mondo juventino di essere il perno intorno a cui ruota l’intero universo calcistico italiano sia una delle componenti principali del motivo per cui la Juventus società e i suoi tifosi sono così malvisti (oltre all’invidia, naturalmente…).
In realtà, il perno intorno a cui dovrebbe ruotare un universo sportivo è la competitività, proprio quella che le grandi società – e la Juventus in primis – continuano ad assassinare, pretendendo per sé fette sempre più grandi della torta. Hanno voluto la trasformazione delle società calcistiche in società per azioni, tanto è vero che la maggior parte di esse ormai è presieduta o guidata da commercialisti e avvocati d’affari, in un’economia come la nostra, che è di tipo liberale solo a parole e dove la concorrenza va bene solo se riguarda gli altri, per continuare a godere di privilegi, sovvenzioni ed esenzioni, inventarsi plusvalenze (vi sembra un termine calcistico o sportivo?) farlocche, fare debiti e ficcarsi in tasca tutto quel che si riesce ad arraffare.
Dove concorrenza e competitività sono prese sul serio, come nel mondo anglosassone – che è ben lontano dall’essere un paradiso, ma almeno è coerente – i proventi televisivi sono ripartiti in maniera molto più equa, o con il sistema dei draft si fa in modo che i valori sportivi si riequilibrino.
In altri sistemi, magari anch’essi deboli in termini di competitività, come quello tedesco, si tutelano almeno alcuni valori sociali e culturali dello sport, senza sacrificarli totalmente alla finanziarizzazione che si è mangiata il calcio italiano.
No. Non è la presunta guerra alla Juventus che ha distrutto il calcio italiano; è la guerra che le grandi società hanno fatto allo sport in nome della finanza ad averlo ucciso. E non aver compreso, da parte dei mandanti e dei sicari, che questo processo, in un paese finanziariamente ed economicamente debole, avrebbe finito per renderlo vassallo di quelli più forti è solo uno dei segni della stupidità del tutto.
Quos Deus perdere vult, dementat prius.

Il Regolamento

La quotazione in Borsa delle società calcistiche sarebbe la migliore garanzia di libera concorrenza in libero mercato, tutte le società di serie A dovrebbero farlo.
I campionati più interessanti e competitivi sono quelli dove le società sono ricche, non quelle in cui i diritti TV valgono quattro spicci come in Italia.
Qualcuno l’aveva capito per tempo, ed è stato punito perché rischiava di distruggere il monopolio UEFA.
Tu lo sai che la Superlega aveva garantito DIECI MILIARDI l’anno di diritti da distribuire fra le società partecipanti e le federazioni per sostenere ANCHE l’attività di base? Lo sai che la UEFA al momento garantisce solo un quinto degli stessi soldi, che vanno a finire TUTTI in premi per le società che partecipano alle coppe, e niente alle Federazioni?
Il veleno del calcio italiano non sono le società come la Juve, ma quelle che maneggiano per eleggere personaggi sempre più squallidi e manovrabili.
Tu pensi che il declino del calcio italiano sia colpa di Agnelli o di Gravina/Tavecchio ecc. ecc.?

cipralex

Guarda in linea di principio sono assolutamente d’accordo con te.
Resta il fatto che ” sic stantibus rebus” fare la guerra alla juve è fare la guerra al calcio italiano.

Redmond Barry

A me però pare che questo parlare continuamente di “blocco Juventus in nazionale” o “senza la Juventus l’Italia non va da nessuna parte”, ecc. sia solo un ulteriore modo dei tifosi juventini per raffigurare la loro squadra come indispensabile. L’Italia può benissimo cavarsela anche senza, non mi pare che sia questo il problema

Guglielmino degli Ubertini

Ma lo sai che hai ragione?

1982: Zoff – Scirea – Gentile – Cabrini – Tardelli – Rossi
2006: Buffon – Zambrotta – Cannavaro – Camoranesi – Del Piero
2021: Bonucci – Chiellini – Chiesa – Bernardeschi

Detto questo, sarei davvero felicissimo di festeggiare un nuovo titolo della nazionale anche se non ci fosse alcun giocatore della Juventus ma, chissà perché… non ho buone sensazioni.

Modifica il 28 giorni fa da Guglielmino degli Ubertini

beh, nel 2006 aggiungerei anche il blocco Juve della Francia, non era malaccio

Nico46

Tra tutti questi nazionali, tesserati dalla Juve in vari periodi, mi pare che soltanto Pablito ha avuto un periodo di formazione calcistica nelle giovanili bianconere, quasi tutti gli altri sono stati “accattati”, qualcuno ancora abbastanza giovane, ma già bravo.
Tanto per dire: Zoff iniziò nell’Udinese, poi nel Mantova, dove fece prendere Sivori in braccio da HH2 …

Allora ha proprio ragione Redmond Barry: per i tifosi juventini i loro tesserati diventano forti da quando giocano nella Juve, prima sono mezze cartucce. Oddio: potrebbe anche solo essere l’aria di Torino che gli fa bene.

Beh, potrei farti tanti altri nomi di pilastri della nazionale non juventini, da Meazza, a Rivera e Mazzola, passando per Burgnich e Facchetti, fino a Baresi, Maldini e Totti. Ma ripeto che il punto non è la squadra di appartenenza

Guglielmino degli Ubertini

Infatti, hai perfettamente ragione.
Quello che intendo dire è che se in nazionale non hai un’ossatura ben rodata proveniente da una squadra di club – in cui ti ritovi ad esserci per nascita o per elezione – non vai molto lontano e, da questo punto di vista, mi sembra che la Juve abbia senz’altro dato il maggior contributo negli ultimi successi.
Poi, certo, campioni di altre squadre che si aggiungono danno un contributo importantissimo (per rimanere nell’esempio di sopra: Antognoni, Totti, Barella).
Ti ripeto, non ti nego che mi piacerebbe rivedere il Grande Torino vestito di azzurro, ma mi da un po’ fastidio veder negare l’evidenza.

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