Serie A, 17a giornata: Verona – Milan 0-1, Torino – Bologna 0-2, Genoa-Napoli 1-2, Lecce-Lazio 1-2, Roma-Parma 5-0, Venezia-Cagliari 2-1, Atalanta-Empoli 3-2, Monza-Juventus 1-2, Fiorentina – Udinese 1-2, Inter -Como 2-0. Il Napoli di Conte di forza e di resistenza è sempre lassù, la Lazio strappa la vittoria con sofferenza immane a un Lecce in dieci. La Roma vince con Dybala (parte o non parte?) e l’Atalanta è sempre la prima. E la migliore di tutti
Come il cammino di Santiago, il calcio prevede un faticoso cammino mistico che vede nella sofferenza l’espiazione delle proprie colpe.
Le vittorie esterne del Napoli a Marassi contro il Genoa e della Lazio a Lecce hanno in comune il cilicio che le squadre di Antonio Conte e Marco Baroni stanno indossando al fine del doloroso pentimento per aver fortemente peccato in tempi recedenti.
Il Napoli proprio alla Lazio ha lasciato una qualificazione in Coppa Italia e una partita di campionato, l’Inter ha offerto tutta se stessa in sacrificio all’Inter donandole sei gol per un’umiliazione senza precedenti.
Antonio Conte ha ammesso che il Napoli, pur essendo ancora lassù, il che dovrebbe lenire in verità qualsiasi mal di pancia, ha rischiato un serio pericolo. Ed è probabile che per questo Conte frusti pesantemente la squadra che si arrabatta con gol di giocatori non propriamente deputati al compito. Di Lukaku si continua a non avere testimonianza in area di rigore.
Altrettanto Baroni che se l’è vista brutta addirittura contro un Lecce ridotto in dieci. Evidentemente certi scompensi non sono assorbiti e la Lazio è da considerare ancora assolutamente fuori sesto.
Lo scorcio di campionato prenatalizio ha visto 4 vittorie fuori casa: Milan a Verona, Bologna a Torino, Napoli a Genova, Lazio a Lecce.
A parte il Torino di Urbano Cairo fortemente contestato e ampiamente spennacchiato dai tifosi stufi ormai di questa cronica mediocrità, che appunto è diventata normalità e dunque non-notizia, la realtà è che in questo momento non esiste una supremazia assoluta, ma tante squadre che si sorpassano quando altre sono ai box. Insomma un gioco di macchinine per bambini.
La Roma ha ripreso a vincere frenando il precipizio e rimanendo esattamente a metà classifica. Soprattutto trovando i gol e la spinta di Dybala che sta sospeso nel vuoto né più né meno come la società che gli dà lavoro. Restare o partire, prendere o lasciare: non credo che i due cambieranno progetti e strategie. “Esiste una Roma con Dybala – ha detto Ranieri – e una Roma senza Dybala, la penso esattamente come Mourinho”. Ma alla fine a decidere saranno i soldi e le convenienze reciproche.
Morale: l’Atalanta è sempre la prima ed è la squadra migliore e più entusiasmante di tutti.
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SERIE A (GIORNATA 17)
(clicca sulle partite per leggere tabellini, cronache e vedere le sintesi video)
Venerdì 20 dicembre 2024
(56′ Reijnders M)
Sabato 21 dicembre 2024
(71′ Dallinga B, 80′ Pobega B)
(15′ Anguissa N, 23′ Rrhmani N, 51′ Pinamonti)
(45’+3′ Castellanos rig. Laz, 50′ Morènte Lec, 87′ Marusic Laz)
Domenica 22 dicembre 2024
(8′ Dybala rig. R, 13′ Saelemaekers R, 51′ Dybala R, 74′ Paredes rig. R, 83′ Dovbyk R)
(38′ Zampano V, 67′ Šverko V, 76′ Pavoletti C)
(13′ Colombo E, 34′ De Ketelaere A, 45’+1′ Lookman A, 57′ Esposito rig. E, 86′ De Ketelaere A)
(14′ McKennie J, 22′ Birindelli M, 39′ Nico Gonzales J)
Lunedì 23 dicembre 2024
(8′ Kean rig. I, 49′ Lucca U, 57′ Thauvin U)
(48′ Carlos Augusto I, 90’+2′ Thuram I)
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CLASSIFICA SERIE A (GIORNATA 17)
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PROSSIMO TURNO serie a (GIORNATA 18)
Sabato 28 dicembre 2024
Empoli – Genoa 15.00
Parma – Monza 15.00
Cagliari – Inter 18.00
Lazio – Atalanta 20.45
Domenica 29 dicembre 2024
Udinese – Torino 12.30
Napoli – Venezia 15.00
Juventus – Fiorentina 18.00
Milan – Roma 20.45
Lunedì 30 dicembre 2024
Como – Lecce 18.30
Bologna – Verona 20.45
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[…] Gonzales. Motta fatica a difendere il suo progetto e pare nervoso *** Sabato 21 dicembre 2024 Napoli e Lazio, vincere fuori tra sofferenza e pentimento Napoli vince 2-1 a Genova, Lazio 2-1 a Lecce: due successi sofferti che evidenziano i problemi […]
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[…] Gonzales. Motta fatica a difendere il suo progetto e pare nervoso *** Sabato 21 dicembre 2024 Napoli e Lazio, vincere fuori tra sofferenza e pentimento Napoli vince 2-1 a Genova, Lazio 2-1 a Lecce: due successi sofferti che evidenziano i problemi […]
FALLI DA DIETRO
(rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 17° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Sono uomini soli i portieri.
Soli a ricoprire uno spazio poco più grande di sette metri.
Soli e spesso carichi di responsabilità.
Condannati a guardare le partite da lontano.
Una volta erano tutti vestiti di nero.
E tutti alle spalle portavano il numero uno.
Perché erano il primo uomo.
Ma anche l’ultimo.
Gli ultimi ad arrivare all’abbraccio dell’esultanza per un goal.
Ultimi.
Gli ultimi ad arrendersi.
Dietro la schiena del portiere c’è il risultato di tutti e novanta i minuti. Perché alla fine è così, fin dalle origini. Vince chi prende meno goal.
E l’ultima parola, l’ultima mano che può allontanare la sconfitta, è solo una.
Nelle nostre partite da ragazzi, si condannava in porta il più scarso. Che magari miracolosamente quel giorno parava tutto e diventava l’eroe di giornata.
Raccolgo qua e là citazioni degli Dei, da Galeano a Brera, per il ruolo più bello del calcio.
Aggiungerò che il ruolo del portiere ha la stessa valenza della tromba in orchestra.
Se la tromba stona, se ne accorge persino il gatto, che scappa.
Se sbaglia il portiere è goal, è l’irreparabile (già, qualcosa che non si può parare) e se ne accorge anche il topo che ferma la fuga e apre le braccia avvilito.
A Marassi la vittoria ce l’ha regalata il portiere.
Alex Meret, detto l’Albatros, ha negato – volando magnificamente in orizzontale – al redivivo Super Mario la gloria del gol in tre occasioni almeno, forse quattro, nella baraonda finale.
L’Albatros mette a tacere (per poco, lo so) la non esigua congrega di detrattori.
Quelli che sistematicamente attribuiscono al nostro eroe la responsabilità di ogni rete subita.
Invocandone sistematicamente la cessione.
A favore di qualche altro giovanotto destinato presto a diventare il bersaglio preferito di questo lembo di tifoseria.
L’ha vinta lui, l’Albatros. E in tanti dovrebbero chiedere scusa.
Perché ci evita di intossicarci Natale.
Portiamo a casa tre punti soffertissimi.
Maturati nella prima parte della gara giocata davvero alla grande.
Sembrava tutto facile nel primo tempo.
Il più bel Napoli dell’era “contiana”.
Zambo stratosferico nel ruolo tutto inedito di incursore.
Ferri-Boat Neres che innamora di sé tutti coloro che, amando il calcio, non stanno a ragionarci troppo.
Amir perfetto, anzi monumentale.
Insomma roba da tuoni e fulmini.
Nell’intervallo Starace oltre al caffè deve aver fatto circolare struffoli e mustaccioli.
La squadra si ammoscia.
Spaventa il tifoso e fa incazzare il Feroce Salentino.
Il quale magari dovrebbe incazzarsi anche con se stesso.
Perché tenere sempre tutti sulla corda rientra – mi pare – fra i compiti del tecnico.
Ma forse esagero.
Teniamoci sti tre punti che fanno bene alla classifica e salvano il Natale.
Insomma poteva andare peggio.
Turno favorevole alle visitatrici.
Al Bentegodi genialata di Fofana per Reijnders.
Poi solo freddo e gelo.
A Torino il Bologna di Italiano vince ancora.
Entra Thijs Dallinga e dopo 20’’ segna il suo primo gol in A.
Impresa da record.
Cairo, intanto, è costretto a lasciare lo stadio di nascosto.
Al Via del Mare gli Aquilotti riscattano subito la recente onta subita contro l’Inter.
Conquistano la vittoria ancora grazie alla panchina. Decide un fendente del subentrato Adam Maruscic.
E sono i 10 gol sui 32 realizzati che provengono dai cambi.
Numeri top. In Europa soltanto Atletico Madrid ne La Liga e PSG in Ligue 1 hanno fatto altrettanto.
Un riconoscimento evidente alle scelte azzeccate di Baroni.
I Sangue Oro invece vincono senza cambi. E anche loro fanno record. Perché non era mai successo nell’era delle 5 sostituzioni.
Visto che siamo in argomento, sono da record anche le 13 vittorie complessive della Dea che proprio nessuno ferma più.
E’ la squadra che ha vinto più partite nei cinque maggiori campionati europei in questa stagione.
Un risultato straordinario che la colloca al vertice del calcio continentale
Romano Floriani Mussolini, ventunenne figliolo di Alessandra, segna con la Juve Stabia. Esultano i tifosi col braccio alzato.
Ma forse chiamavano solo il fuorigioco.
[…] 21 dicembre 2024 Napoli e Lazio, vincere fuori tra sofferenza e pentimento Napoli vince 2-1 a Genova, Lazio 2-1 a Lecce: due successi sofferti che evidenziano i problemi […]
[…] 21 dicembre 2024 Napoli e Lazio, vincere fuori tra sofferenza e pentimento Napoli vince 2-1 a Genova, Lazio 2-1 a Lecce: due successi sofferti che evidenziano i problemi […]
Il nuovo comando in sala VAR, nelle stanze buie di Lissone, e’ fermare l’Atalanta….
….si accettano scommesse sulle prossime partite
Chissà, magari Dybala con la partita di oggi ha voluto rispondere ai suoi detratttori in questo Bloooog…
😁😉👍🏼
A proposito del Torino, di Urbano Cairo e dei media di riferimento (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport)
https://www.ilnapolista.it/2024/12/la-pravda-rcs-gazzetta-e-corsera-sbianchettano-la-mega-contestazione-a-cairo-dei-tifosi-del-torino/
Il Napolista
Il titolo sulla juve di tuttosport sembra scritto dal pinguino menagramo dei gobbi del blog
Il Napoli e le metamorfosi kafkiane.
Primi 45′ da squadra matura, che impone all’avversario idee e ritmo di gioco non consentendo ai genoani di superare la propria metà campo.
Si chiude sullo 0-2 una prima frazione di gara dominata dagli azzurri,contornata da traversa ed occasione di Lukaku nei primi 5′ di gara e gol annullato a Mc Tominay per fuori gioco di Politano.
Ripresa che vede,al contrario, uscire dagli spogliatoi un Napoli intimorito e remissivo al cospetto di un Genoa evidentemente trasformato da Vieira nell’intervallo. Atteggiamento passivo che permette ai padroni di casa di accorciare lo svantaggio con Pinamonti, con i genoani che meriterebbero ampiamente il pareggio, impedito soltanto da uno strepitoso Meret in quattro circostanze.
Nelle interviste post gara, Conte evidenzia grande nervosismo nel commentare un secondo tempo pessimo della sua squadra, che ha rischiato di compromettere quanto di buono mostrato nel primo.
Mancano due gare alla fine del girone di andata, Venezia in casa e Fiorentina al Franchi.
Meglio non guardare oltre quest’orizzonte temporale.
Nulla da aggiungere se non la maiuscola prestazione di Meret.
La prima pagina della Gazzetta dello Sport di domenica 22 dicembre 2024
La prima pagina del Corriere dello Sport di domenica 22 dicembre 2024
La mancanza di fantasia del Corriere dello Sport, Bocca: Fantantonio non era una volta un soprannome di Cassano?
La prima pagina di Tuttosport di domenica 22 dicembre 2024