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Fabrizio Bocca
Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.
[…] da 5 anni che va così. Cominciando da Marotta… *** Martedì 24 dicembre 2024 Auguri di Natale da Bloooog! il vostro Bar Sport! *** Lunedì 23 dicembre 2024 Inter-Como 2-0: Thuram insidia la leadership di Lautaro […]
[…] da 5 anni che va così. Cominciando da Marotta… *** Martedì 24 dicembre 2024 Auguri di Natale da Bloooog! il vostro Bar Sport! *** Lunedì 23 dicembre 2024 Inter-Como 2-0: Thuram insidia la leadership di Lautaro […]
[…] da 5 anni che va così. Cominciando da Marotta… *** Martedì 24 dicembre 2024 Auguri di Natale da Bloooog! il vostro Bar Sport! *** Lunedì 23 dicembre 2024 Inter-Como 2-0: Thuram insidia la leadership di Lautaro […]
[…] da 5 anni che va così. Cominciando da Marotta… *** Martedì 24 dicembre 2024 Auguri di Natale da Bloooog! il vostro Bar Sport! *** Lunedì 23 dicembre 2024 Inter-Como 2-0: Thuram insidia la leadership di Lautaro […]
[…] da 5 anni che va così. Cominciando da Marotta… *** Martedì 24 dicembre 2024 Auguri di Natale da Bloooog! il vostro Bar Sport! *** Lunedì 23 dicembre 2024 Inter-Como 2-0: Thuram insidia la leadership di Lautaro […]
Auguri di Buone feste e di un buon anno a tutti.
il 2024 si porta via la pubblicità e anche qualche utente.
speriamo in un 2025 con meno polemiche one-to-one e un ritorno alla grande della Security Room, ad oggi monotóna e monotona. Auguri a chi legge e a chi scrive e a chi fa tutti e due.
Beretta :”Marotta una volta mi ha salvato” l’inter smentisce.
CVD
Il ‘buon’ Beretta conferma cio’ per la cui deduzione non occorre un grosso iq e che nell’ambiente nessuno ha il coraggio di dire
…chi comanda nel calcio?…
…come in Emilia bastera’ sturare i tombini?…
Inchiesta “Last Banner” ..uhm a che si riferisce? Un’altra magagna in curva Inter? Eh no, purtroppo non c’è più l’esclusiva, l’affare s’ingrossa…..
bello scambio di battute.
È un bloog di auguri questo, tuttavia certe notizie tristi tocca anche darle:
È morto Gian Paolo Ormezzano, riposi in pace..
Dice che Marotta s’è adoperato per salvare le chiappe al Beretta.
Cazzi amari per la juve!!
Sei passato dalle buone sensazioni ai cazzi amari
Stai messo male guttalax
sono gli effetti collaterali dell’eccesso di cipralex.
“dice” chi, Beretta? da ultrà criminale assassino trasformato in oracolo? Soccia, oltre che sensitivo al contrario, sei anche sciamano? sciama sciama, a occhio anche questo giro non c’è trippa per gatti. Piuttosto, i soldini per le future necessità li hai messi da parte, tu che sei previdente? Ultimamente comprate oro placcato e princisbecco, dagli un occhio ……
Si definiscono “dicerie” per quello Cip
PS come mai il tag associato a questa conversazione è “violenza ” ?
Auguri violenti a tutti allora!
Magari è sufficiente “fracassoni” ..
Cari amici buone feste
Mi associo all’OT-ma-non-troppo del pranzo/cena di natale per condividere la mia esperienza. Si tratta della cena della vigilia, rigorosamente in famiglia (2 persone 3 cani 1 gatto):
-salatini di pasticceria
-insalata capricciosa vegana
-flan di zucca
-gamberetti con salsa agrodolce
-tortino di patate
-orata con broccoli
-insalata di pomodori
-panettone vegano
-vini: Verdicchio classico Bucci (AN) e Moscato d’Asti dolce
Accetto inviti per capodanno.
Ancora auguri
Bucci è sempre un bel bere…
Assolutamente
Chi comanda nel Calcio?
Se ci si mette a studiare le carte delle indagini preliminari dell’inchiesta milanese ci si perde in miriadi di passaggi nazionali e internazionali che vanno da Linate fino in Brasile. La delinquenza si gemella su scala planetaria e lo fa spesso alla luce del sole. Da anni esiste un asse nero e da cronaca nera che si muove in alta velocità sul Roma-Milano. Un patto d’acciaio interista-laziale che faceva leva sul famelico Fabrizio Piscitelli, in arte Diabolik, morto assassinato secondo le modalità da regolamento di conti della malavita capitolina dai tempi della banda della Magliana. Voi vi chiederete: ma dinanzi a questo far west metropolitano le società (i club) che fanno? A quanto pare non vedono e non sentono, neppure quando si arriva alla minaccia del proprio mister: vedi il caso di Simone Inzaghi.
A Milano, in tempi non ancora sospetti, chi si era opposto a questa deriva dei capi ultrà era stato il solo capitan Paolo Maldini, che per questo venne fischiato, su istigazione degli stessi capi della Sud, nel giorno in cui la bandiera rossonera, a San Siro, dava il suo addio al calcio. A Roma il presidente discutibile e discusso Claudio Lotito nel suo ventennale al timone della Lazio ha intrapreso un’autentica battaglia senza esclusioni di colpo contro i fratelli e poi i nipotini di Diabolik non accettando alcun tipo di compromesso con loro sul piano del regolamento degli interessi commerciali. Questo a Lotito, dall’area più moderata degli ultrà della Curva Nord gli è valso il pittoresco appellativo di “Lotirchio”, mentre i boss in camicia nera del fronte per la liberalizzazione del bagarinaggio dei biglietti e degli utili da stadio lo hanno costretto a girare sotto scorta per le strade di Roma.
L’unica giustificazione delle società chiamate in causa dinanzi a queste accuse pesanti di “calcio connection” è che appunto si tratta di multinazionali e fondi azionari stranieri che quindi possono anche difendersi con un candido “I don’t know”. Ma le loro dirigenze sono zeppe di manager e maneggioni nostrani che conoscono bene le dinamiche del baratto perdurante con la malavita, e adesso, come certi politici ben allenati alla connivenza mafiosa, faranno la loro solita parte da italici piangenti davanti alla magistratura giurando e spergiurando di non essere mai stati lì, al telefono o a tavola con i capi, pardon i boss della Curva.
Dall’altro lato del mondo, abbiamo pranzato con antipasto di lengua a la vinagreta, accompagnata da salumi vari; primo di pasta all’uovo di produzione artigianale con ragú; secondi di colita de cuadril stufato con vino bianco e verdure; pechito de cerdo asado e matambre relleno. Chiusura di macedonia di frutta e panettone.
Niente vino, il mio incipiente diabete non lo permette.
Auguri a tutti e speriamo di non vedere i soliti attacchi ad personam tra i soliti noti.
Se ti va spiegheresti che pietanze sono quelle che hai citato in spagnolo?
E comunque Buone Feste
La “lengua a la vinagreta” è una lingua di bovino marinata e bollita, condita con olio e aceto (e spezie ovviamente): è gustosissima.
“Colita de cuadril” è l’equivalente della noce, e l’abbiamo fatta stufata con vino e verdure.
“Pechito de cerdo” è una parte che non usiamo molto in Italia: il petto con la parte finale delle costine. Cucinata alla brace con patate.
“Matambre relleno” è la pancia della vacca, sgrassata e “tiernizada”, cioè marinata nel latte e spezie per essere più tenera. Poi si fa ripieno con verdure tritate, pancetta, formaggio e una fila di uovo sodo al centro.
Aggiungo un sito per spiegare le differenze tra i tagli italiani e quelli argentini: https://www.chocotortaotiramisu.com/post/c%C3%B3mo-se-llaman-los-cortes-de-carne-en-italia-y-otros-pa%C3%ADses
Buone feste a tutti!
Scusate l’intrusione.
Molto tempo fa, a Buenos Aires, città mai banale, che a tratti mi è parsa sacra, ci passai un anno.
Provenendo da Gerusalemme, dove stava spegnendosi la seconda Intifada, fu come infilare la testa nella centrifuga dello zucchero filato.
Girando per quelle strade-labirinto, senza badare al tempo, ritrovai il piacere di ridere, senza provare alcun senso di colpa.
I versi della “Fundación mitìca de Buones Aires”, di Borges, me ne fecero scoprire l’anima mitologica, e nel racconto “La Muerte y la Brújula”, vi ritrovai le segrete dinamiche della Kabala.
Un racconto con un impianto narrativo magnifico, che si dispiega in un universo fatto di simboli che già conoscevo, ma coniugati in un modo molto diverso da quello a cui ero abituato.
Altri profumi, altre litanie, altre suggestioni, ma altrettanto intense.
(Chissà?! Magari li ha letti anche lei…)
A proposito di profumi, leggendo il suo menu mi è saltato al naso quello degli asados, che ho gustato in diverse parillas ed in case private…
Emotivamente colpito, la ringrazio con slancio per aver innescato il ricordo.
Purtroppo, non riuscendo a smettere di pensarci… sta diventando una tortura: essendo solo ed incapace, per cena mi è toccata una zucca sparpagliata al forno da una mia amica, che in cucina è persino più bestia di me… (Aline è una punizione superiore ai miei tanti peccati… la sua zucca aveva comunque un aspetto migliore del mio budino… sapori e consistenza però, erano perfettamente intercambiabili… lei ed io potremmo arrivare a fare il bollito con la Simmental)
La mia tribù ha raggiunto il ramo austriaco una settimana fa… io quest’anno ho declinato, la suocera proprio non la reggo.
Mal me ne incolse.
Vivere a Buenos Aires è un privilegio, da parecchi punti di vista, superfluo che glielo spieghi, lo sa meglio di me.
Dettaglio meteo: in questo momento a Parigi siamo frollati a 0 gradi, fra un’ora saremo a -1… a Buenos Aires, essendo estate, ci sono 27 gradi…
Anche questo, lo sa meglio di me.
Buona fine ed eccellente inizio.
Grazie per il testo, sempre un piacere leggere la prosa poetica che scrivi.
Per favore, una cosa che è pratica normale qui in Argentina, non darmi del lei, mi fai sentire più vecchio di quello che sono.
Nota di colore: il “tu” argentino è diverso dallo spagnolo: gli argentini usano il “vos” que deriva da una forma grammaticale antica (risale all’Impero Romano) soppiantato dal “Usted (vuestra merced)” spagnolo.
Portato in America Latina dagli “hidalgos” spagnoli, per differenziarsi dai comuni cittadini, è rimasto in uso in Argentina (e in Uruguay) e ha soppiantato il “tu”.
Ciao, grazie.
in realtà, gli spagnoli, soprattutto quelli del sud, amano molto il suono della lingua argentina, lo trovano elegante… quel “vos”, lo invidiano proprio, ma anche altre forme considerabili arcaiche.
I castigliani invece, (quelli intrisi di supponenza castigliana), volendo confermare, a sé stessi, la legittimità del proprio complesso di superiorità, chiamano i popoli sudamericani “Sudaca”.
Considerando il castigliano “La Lingua” per eccellenza, non ammettono distorsioni.
Un po’ quello che succede a certi patrizi veneziani, (quella sorta di micro mondo putrefatto, che alligna rintanato alla Giudecca, che vive con la bocca atteggiata a culo di gallina tutto l’anno).
Costoro amano rassicurarsi vicendevolmente affermando: “ fora de ‘a laguna ze tuta merda”, frase pronunciata con cialtronesca sicurezza, tenendo una grossa lumaca sgusciata in bocca, con la “erre” che “sguilla” sul palato, a causa della bava della medesima. Insopportabili.
I catalani fanno storia a sé, se ti rivolgi loro in spagnolo ti rispondono in spagnolo, ma solo se sanno che sei di passaggio. Se ci stai da un po’ e ci devi lavorare, ti fanno capire, in modo inequivocabile, che è meglio se impari il catalan… (la lingua più brutta del mondo, persino più brutta del fiammingo).
Eh… magia e contraddizioni vanno spesso in giro abbracciati, soprattutto nel mondo ispanofono…
Ma sono certo che se vivi a Buenos Aires da tempo, sarai già al corrente anche di tutto questo… e magari anche di ciò che succede alla Giudecca.
Vabbè, eventualmente avremo fatto due chiacchiere di fine anno, un piacere reciproco.
Gentilissimo, ti ringrazio, e vedo che l’ottima carne dei manzi che pascolano nelle pampas la fa sempre da padrona , e allora buon proseguimento!
Auguri caro Expo.
PS: mi sembra però che il “pranzone di Natale” non fosse del tutto analcolico …
La “quadratura dell’uovo”, simbolo propiziatorio da me lungamente covato, è dedicata a tutti gli avventori del Bar, con particolare riguardo agli Argonauti del Blog, sparuto drappello di eretici che si oppone all’idea che un uovo di struzzo possa solo trasformarsi in un occhio di bue.
Un augurio speciale vada anche a quelli che, nonostante tutto, conservano un’incrollabile fede nella possibilità che da qualche parte, in attesa, vi debba essere un radioso avvenire.
Auguro a costoro, all’autorevole Chef d’Orchestre e a tutti gli altri, in egual misura, (persino a me stesso), un anno durante il quale, in quella esigua porzione di avvenire che ci riguarda, soffi un flusso di aria talmente limpida, da dissolvere le nubi.
Un Natale sereno, finalmente.
Auguri a tutti di buona salute, serenità, felicità.
Il pranzo? Semplice semplice.
Minestra maritata (verdure del contadino) – Pinot Nero.
Pennoni di Gragnano al pomodoro fresco – Ancora Pinot.
Agnello alla brace – Montepulciano d’Abruzzo.
Contorni di Melanzane a funghetti, Peperoni fritti, Insalata di rinforzo (cavolo). – Montepulciano.
Caciocavallo locale, Pecorino sardo Pinna, Parmigiano reggiano. – Primitivo di Manduria
Roccocò, Mustaccioli, Susamielli di Bellavita, struffoli fatti in casa, Panettone piemontese. Liquori vari partendo dal Wisky Talisker Port Ruighe per finire alla Grappa Medica e altri liquori fatti in casa.
Tante risate.
Minestra maritata….buona…e buon appetito RADARISTA
Un augurio analitico
Notevole, in chiusura d’anno…ma anche in altri periodi.
Buona fine e buon inizio.
Molto originale e naturalmente bello, bravo Luc
Bello, bellissimo. Grazie e buon Natale.
Wooowww!
Dottor Bocca ,auguro a lei e famiglia ed a tutti i frequentatori del blog i migliori auguri di un sereno Natale.
Grazie! Auguri anche a te e a tutti noi. Buon Natale Fab
Pare abbia risposto: si fa prima a raddrizzare i piedi a Vlahovic…
Viva il bloooog con gli auguri.
auguri di serenità e buona salute
Oggi a pranzo – torno dall’ospedale e rientro in serata per continuare la riabilitazione al ginocchio destro – inizierò con un assaggio di salumi firmati Spigaroli – i migliori – quindi culatello,salame,e pancetta, con giardiniera di verdure invernali, a seguire i classici anolini ripieni con brodo di terza, con un bicchiere di Gutturnio – Azienda la Tosa – poi la stessa carne bollita – cappello del prete, gallina biologica – azienda Viustino – e cotechino cotto a parte, con bagnet verde, in pratica una salsa verde fredda, con tutto il verde che c’era in frigorifero, tanto prezzemolo,foglie di sedano,olive verdi, tuorlo di uovo,mollica di pane bianco ammollata nell’aceto,acciughe del Cantabrico, olio evo….infine bagnet rosso caldo con verdure di stagione tritate, prezzemolo, salsa e concentrato di pomodoro,aceto,fatto andare per ore….qua ci sta un grande Pinot Nero,siamo nella via dei vini in Alto Adige, azienda Haas…
Dulcis in fondo siamo in Sicilia con un panettone firmato Fiasconaro, accompagnato – e non poteva essere altrimenti- da un grande Chateau d’Yqem….
Salud
Scusa Waters ma per mandare giù tutta questa roba in ospedale ti avevano fatto fare una settimana di digiuno? Buon appetito comunque
Si farò un’altra settimana di pasta in bianco, fettina di pollo, e finocchi bolliti…
Caro Waters, il panettone non ha nulla a che vedere con la Sicilia, essendo profondamente lombardo.
Sarà l’età, ma io sono poco propenso ai “cross-over” tra tradizioni di luoghi diversi.
Sarebbe come provare un pollo tikka masala di produzione artigianale toscana…
Mah..con la globalizzazione è pleonastico che si possano mangiare dei grandi panettoni – El pan de Toni – anche in Sicilia, poi lo hanno regalato a mia moglie quindi a caval donato non si guarda in bocca.
Visto che vivi a Buenos Aires, lo scienziato della cucina ti dice dove si mangiano i migliori pomodori dell’America Latina, al ristorante Don Julio di Buenos Aires,quartiere Palermo dove è solito desinare Leo Messi,e anche Waters a dire il vero, dodici varietà dì pomodori prodotti nella loro azienda di Mar de la Plata, conditi con olio pregiato italiano, Manni di Firenze o Bonomelli di Malcesine sul Garda…con una parrilla di carni pregiate è la fine del mondo…
Salud
Già ne avevamo parlato in occasione dell’ultima (credo) tua visita a Buenos Aires. Don Julio è una buona parrilla che adesso gode dei favori del marketing, anche se non proprio giustificati. E’ carissima (per gli standard locali), è sempre piena e devi mangiare scomodo con milioni di turisti seduti sopra di te. Se ci vai per i pomodori, mi sembra un po’ fuori luogo, visto che la specialità è la carne.
Buenos Aires si caratterizza per l’abbondanza di locali dove mangiare con le 3b (bueno, bonito y barato – buono, bello e conveniente). Se però ti fai guidare dalle sirene del marketing, strapaghi cibo che mangeresti meglio e con meno soldi in posti meno pubblicizzati.
Ciao. In generale sarei propenso a darti ragione, considerato anche che, forse, sono diversamente giovane più di te, ma il mondo, evidentemente è cambiato e il mescolamento delle tradizioni e le relative presunte leadership possono anche cambiare.
https://www.lacucinaitaliana.it/gallery/migliori-panettoni-artigianali-2024-classifica-delle-classifiche/#:~:text=Miglior%20Panettone%20del%20Mondo%202024%3A%20Pietro%20Sparago%2C%20di%20Centurano%20(,si%20%C3%A8%20svolto%20a%20Napoli.
Al di là di tutto ciò, auguro a te e a tutti, buone feste e mangiate quel che vi piace ovunque voi siate (da napoletano purosange, sinceramente, preferisco di più il panettone e il pandoro rispetto agli struffoli, per esempio 😉 )
‘Nce vedimme
Auguri di un buon e sereno Natale a tutti gli avventori di questo bar
Tanti auguri a lei e famiglia, Bocca!
Grazie, auguri anche a te e a tutti noi. Un abbraccio FaB