Derby Lazio-Roma 1-1. Scontri tra polizia e tifosi

Violenza, droga e neonazismo: il calcio è allo stadio criminale

Dal derby di Roma ci arriva un segnale inquietante e rassegnato. Quello di una banalità del male che alla fine diventa una routine. E nemmeno più percepisci come male. La violenza e la convivenza con un mondo di orchi è ormai una semplice connessione. Quando vai alla stadio Olimpico, da questa parte vai ai parcheggi, di là alla Curva Nord dei laziali, di là ancora alla Curva Sud dei romanisti.

  E di qua vai agli scontri, ai lacrimogeni, le auto distrutte, il caos, la paura delle  persone chiuse nelle auto, l’intero quartiere in ostaggio, i poliziotti feriti. Come vuoi passare la serata? Te ne vai al derby Lazio-Roma (1-1) o vuoi andare ai “programmati” scontri di strada a tirare qualche coltellata? L’appuntamento è fissato, né più né meno come l’apericena nei locali della movida romana di Ponte Milvio. 

  Ma tranquillo, con un po’ di prudenza puoi anche evitarli gli scontri con la polizia e fottertene, tanto che ci vuoi fare. E’ servito forse a qualcosa indignarci e denunciarlo in tutti questi anni?

  Da anni sostengo che quella della battaglia alla violenza nel calcio è una battaglia che abbiamo tutti ampiamente perduto. No, non è servito a nulla indignarci perché siamo rimasti sempre un passo, se non dieci, indietro rispetto alla crescita dell’indice di violenza. Il cancro è cresciuto dentro il football fino a diventare un fenomeno criminale complesso, multistrutturato, che ha radici ovunque.

Nei gruppi ultras, nello stadio, nelle bande che spacciano coca e crack in un Quarticciolo militarizzato dai malviventi e di riflesso anche allo stadio, in trasferta insomma,  nelle bande neonazi dell’ultradestra razzista e omofoba che alla fine sono il vero denominatore comune del fenomeno criminale. E di cui il calcio è solo una delle tante branche di questa dilagante holding del male.

  Che il male sia partito dal calcio o che il calcio ne sia stato il terminale a questo punto ha importanza perfino relativa. Ora ci troviamo a combattere contro criminali che hanno fatto carriera e che dalla scazzottata allo stadio in un clima razzista e violento, sono ormai approdati al concorso mafioso, al controllo dei business della partita (parcheggi, merchandising, negozi) al traffico di droga. E all’omicidio.

  Gli assassinii di Roma e Milano ce lo dicono senza mezzi termini. Diabolik, freddato con una pallottola al Parco degli Acquedotti, è un capo ultras laziale che controlla la piazza di spaccio a Roma. Il capo ultrà dell’Inter, Boiocchi, viene ammazzato per regolamento di conti e lotta di potere per il controllo del business della curva. Lo stesso nella curva del Milan per l’omicidio di Bellocco, esponente di una famiglia di ‘ndrangheta a Rosarno. Connessioni di questo genere le troviamo un po’ ovunque, anche a Torino e Napoli. 

  Ma più avanti si va e più il fenomeno assume nuove fisionomie. Gli scontri ultras di Lazio-Roma 2025 passeranno alla storia come un salto in alto. Che adesso si torni a proibire il derby di Roma giocato alla sera e si vietino le trasferte dei tifosi di Roma e Lazio, appare una misura tampone che però non risolve il problema. A Roma per gli scontri nel derby sono convenuti, secondo differenti alleanze, ultras da tutta Europa. Manovalanza criminale di Panathinaikos, Dinamo Zagabria e Atletico Madrid schierata con i romanisti, e Levski Sofia, Wisla Cracovia, e West Ham con i laziali.

  I gemellaggi internazionali delle tifoserie a fin di male rendono il problema ancor più complesso e perverso. Tutti legati dall’appartenenza alla destra estrema e dunque le ideologie ipersovraniste, razziste e omofobe che si stanno sempre più allargando in Europa. Non è più solo un problema di Curva Sud e Curva Nord, di pura e semplice criminalità ultras o di tifosi violenti. Il fenomeno è ormai globale e senza frontiere

  Sconfiggere la violenza negli stadi del calcio significa dunque oggi perseguire non più solo il rapporto tra tifo estremo e calcio nelle sue mille componenti (ricatto ai club, connivenze, razzismo, omofobia etc), ma la criminalità organizzata e l’ideologia neonazista che la sostiene. Le connessioni potenziano il fronte, l’estrema destra in curva cresce, si rafforza, fa proseliti. E non tutti i governi hanno forza e voglia di combattere perché comunque rappresentazione, sia pure estrema, di un mondo che va da quella parte. Voti e consenso compreso.

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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2010 nessuno

Le facce dei bavaresi sono un regalo impagabile, e scommetto che assomiglieranno a quelle di qualche frequentatore del bloog, e mi raccomando Bocca un commentone come merita l’Inter di questa sera!

2010 nessuno

Mi raccomando Cip adesso non spaccare i ferri del golf che costano un occhio, ah salutiamo Kimmich per te , promesso.

cipralex

Meglio che saluti arbitro e VAR che non hanno annullato il gol del pareggio inficiato da un evidente fallo di mano di Lautaro

Waters

La hai presa bene…

inox

Buongiorno Fabrizio

Strano. È strano, invece di pensare ai loro fallimenti queste meretrici del pallone, non potendo più dare esibizioni della loro pochezza, guardano dallo spioncino del cesso dove sono acquattati, sperando di vedere il tonfo della Prestigiosa, Beneamata, Mai Retrocessa come se, perdere con il Bayern equivale a perdere con l’Empoli in coppa italia o con il Feyenoord o con quei scombicchierati di belgi. Il Bayern è fra le cinque squadre più forti al mondo con il monte ingaggi spropositato rispetto anche all’Inter. Il bello è che allo stesso tempo sarebbe buono che l’Inter e la Lazio, domani sera, superino il turno per favorire il quinto posto in Champions. Il Bologna è uno di queste: spera che i tedeschi ci frollino ben bene così domenica provano a batterci facile. Peccato. Peccato perché l’Inter passa il turno e con il Bologna, carichi di brutto, vinciamo. La violenza nel calcio è ovunque. Vista Spezia-Sampdoria settore distinti. Bestemmioni ripetuti, offese ai giocatori ospiti come se piovesse e tutta gente per bene. Padri di famiglia con figlio al seguito così, come niente.

2010nessuno

gente cosidetta “per bene” , che poi se vai ad approfondire…. come per esempio hai visto tu,

Mordechai

Solo un passaggio rapido per un OT : Nuoto,nuovo record italiano femminile nei 100 sl; a stabilirlo una bellissima pischella 18, Sara Curtis.
Papà italiano e mamma nigeriana, un … miscuglio meraviglioso.
Alla faccia dei millemila Vannacci di questo paese.
Di nuovo auguri a tutti, a (più o meno) presto risentirci.

Waters

Bravo,ma è la nipote di Jamee Lee Curtis o di Jan Curtis il cantante dei Joy Division?

il radarista

Il PSG, del trio napoletano Donnarumma, Fabian Rui e Kvaratskhelia, sia pure con difficoltà va in semifinale. Stasera vediamo che succede. Spero che l’Inter ce la faccia.

Mordechai

Happy Easter!
Un abbraccio a tutti.
🙂

Bob Aka Utente11880

Grazie ricambio. Tra l’altro ho azzeccato il risultato dell’Inter nel caso te ne fossi già dimenticato… 😉

2010 nessuno

Ciao Ugo, che se magna va Ceccano per Pasqua?

triplete

Bene, ora che i problemi sorgono a Roma Bocca si risveglia.
Ma su Milano, l’estrema destra e la mafia silenzio di tomba.
E si censura chi cerca di farlo notare.

Waters

Nel week end di violenza ci è stato il rigore negato al Lecce,o no?
Il brand va difeso,o no?
Altrimenti Elkann tira fuori altri 200 milioni,o no?😀

EroAdAtene

Sarebbe bello se i sempre solerti PM indagassero a fondo quel mondo, o che i governanti facessero leggi fortemente repressive per quella gente, ma tutti tacciono da decenni. Eppure ci sarebbero molti lavori utili che richiedono quelle forti braccia tatuate, spesso con richiami ad un maschio massato. Qualche anno passato a scavare buche a mano, ad asfaltare a luglio ed agosto, a rivoltare campi, sempre ovviamente con zappe e pale, li renderebbe la testa più libera. Per quanto riguarda lo spaccio di droga, dobbiamo cominciare a colpire senza pietà anche chi la consuma, perché se non ci sono clienti finisce anche il mercato.

niente da dire

 Per quanto riguarda lo spaccio di droga, dobbiamo cominciare a colpire senza pietà anche chi la consuma, perché se non ci sono clienti finisce anche il mercato

concetto reazionario la cui applicazione è sempre stata fallimentare, come dimostrano sia l’esempio del proibizionismo negli Stati Uniti cent’anni fa che la situazione attuale

l’illegalità delle sostanze è il miglior regalo che si può fare alle narcomafie

Modifica il 4 giorni fa da niente da dire
il radarista

Ma che scherziamo. Quelli sono voti che vanno a destra e lì non si scherza. A quanto pare solo la curva di Livorno vira a sinistra. Le altre sbandano tutte a destra.
I politici citengono a farsi fotografare coi capibastone.

2010 nessuno

Beh te la raccomando pure la curva di Livorno: quando a Catania venne ucciso quell’Ispettore di Polizia, Raciti si chiamava, quei bravi ragazzi scrissero sul muro ” 10, 100, 1000 Raciti” .

commentanonimo

Sono voti. Esatto. E vanno a destra. E la fase repressiva dello stato e’ di destra al punto che se I magistrati perseguono i ricchi, vedi Berlusconi e c. per reati palesi e’ subito bollata di sinistra….toghe rosse e compagnia cantante.

nirula's

Prendiamo atto che il dott. Bocca ha lodevolmente raccolto l’invito contenuto nel nostro commento del 13 aprile u.s. relativo agli scontri di Roma.
Meglio tardi che mai. D’altra parte, con quel che sta succedendo nel modo del calcio, sostenere che i valori dello sport, eccetera, eccetera…suona terribilmente contrario alla verità.
Della ginnastica parliamo un’altra volta. O no?

il radarista

Buon giorno.

comevolevasidimostrare

👍

puntadispillo

La prossima volta. dopo le dichiarazioni di Jan Ullrich. si scriverà anche del ciclismo?
Grazie.

il radarista

A nirula’s: Quando ero ragazzino e mio padre era a casa, la domenica mattina si faceva barba e capelli, poi ritornava, si guardava insistentemente allo specchio, si massaggiava il collo e diceva “‘O barbiere ‘ovvò tutt accà”. Vale a dire che il barbiere insisteva a radergli sempre e più di tutto, la gola. Come se la barba fosse tutta lì.

Modifica il 4 giorni fa da il radarista
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