Il Napoli di Conte, De Laurentiis e la cessione di Kvaratskhelia al Psg come alibi se non dovesse vincere lo scudetto

Il Napoli, De Laurentiis, Conte e Kvaratskhelia: io mammeta e tu

Il Napoli, Kvaratskhelia, Conte, De Laurentiis, il calciomercato e lo scudetto: fatti, personaggi e interpreti per la costruzione scientifica dell’alibi perfetto. Ci fosse stato Hitchcock ci avrebbe scritto “Delitto Perfetto” sopra, uno dei caposaldi del cinema giallo. La differenza è che in “Delitto Perfetto” c’è Grace Kelly e qui invece, in questa storia, la donna manca. E’ la classica, machistica, tipica commedia del calcio. Dove ognuno recita la propria parte, distorcendo la realtà a proprio comodo.

  Forse meglio allora “Io, mammerà e tu”, Kvaratskhelia, Conte e De Laurentiis. Se il Napoli non dovesse vincere lo scudetto, soprattutto se l’Inter continua a essere questa,  sarà stato per la colpa di aver ceduto Kvaratskhelia a gennaio. E non averlo sostituito con un giocatore equivalente nel peso e nel prestigio. Con sommo scuorno di Antonio Conte, che è uno che del calciomercato e del valore venale dei giocatori ha fatto una religione. Colpa dell’avido De Laurentiis che ha ceduto alle sirene dei guadagni facili. Compri a 10 e rivendi a 70, roba che nemmeno a Wall Street ai tempi di Trump. Cioè praticamente oggi.

  Non voglio discutere o tornare indietro su quell’addio, quella separazione lacerante forse per il Napoli, ma non certo per il travolgente  georgiano che probabilmente a Parigi raggiungerà l’apice della carriera, la possibilità di vincere anche più di quanto abbia vinto a Napoli, e far vivere agiatamente, di conseguenza, tre generazioni di parenti.

LEGGI ANCHE:Kvaratskhelia, l’anomali non è il Psg e l’averlo avuto 2 anni – IL NAPOLISTA

  Al centro di tutto c’è l’alibi e il Napoli in corsa scudetto, che fa grande fatica a raccogliere le briciole che gli lascia l’Inter e butta via spesso se stesso… Dare la colpa alla mancanza di Kvaratskhelia sembra un volgare catenaccio, da pullman davanti alla porta. Una scusa per essersi buttato via nel momento più delicato della stagione e aver mancato l’appuntamento con la perfezione. Il calcio ha sempre pronta la scusa di quello che manca, senza sapersi mai mettere un punto, senza capire che il gioco è proprio quello di fare con quel che c’è. E’ un po’ come il Gioco dell’Oca o il Monopoli, l’imprevisto lo devi considerare, è un pezzo della partita.

   Kvaratskhelia è andato perché i giocatori oggi vanno e vengono in questa maniera brutale, incontrollata e mercenaria. Ma nessuno ha costretto nessuno e alla fine i soldi hanno messo tutti d’accordo. Antonio Conte che è pura espressione del calcio capitalistico estremo, fatto con i migliori e con i più cari, lo sa benissimo, salvo far finta spesso di scordarselo e fare la figura del sempliciotto Tenero Giacomo capitato qui dentro quasi per caso. Quando invece è lui stesso uno squalo dei più temuti.

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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niente da dire

Ultrà, arrestati gli assassini di Boiocchi: ucciso per la guerra nella curva dell’Inter. Sei in carcere | Corriere.it

Una guerra interna alla Curva Nord interista, liti per la gestione dei guadagni degli ultrà. È questo il movente dell’omicidio dell’ex capo ultras Vittorio Boiocchi, ucciso la sera del 29 ottobre 2022 in via Fratelli Zanzottera nel quartiere di Figino a Milano

Poi c’è Severino che si chiede pure di chi è la colpa per il sovraffollamento nelle carceri italiane… (Elle-emme-A-O)

Modifica il 8 giorni fa da niente da dire
2010 nessuno

La delinquenza organizzata e micro c’è in gran parte delle curve ultras e in particolare in quelle delle tifoserie maggiori, prima di Boggioni ce n’era stata un’altra di guerra interna nella curva del Milan e anche lì c’era stato un attentato all’allora capo ultras che però non era morto ma rimasto solo gravemente ferito. A proposito del Milan la cronaca cita da tempo quello attuale, Lucci, per le “imprese” del suo gruppo di picchiatori, anche se , volendo stigmatizzare la delinquenza nel tifo qui non ne ho visto mai fare parola, così come non ho mai visto citare le vicendesul clima di violenza ed estorsione instaurato dai Drughi, nella curva juventina, i cui capi e gregari sono già arrivati alla sentenza d’appello, con condanne per tutti…
Ora ricordarci sempre che razza di clima c’è nella tifoseria organizzata va bene , ma se si fa per relegarla solo a quello di una squadra per farne della sua società il vaso di Pandora del fenomeno si perde tempo, e si rischia pure di rimanerne prigionieri dell’ossessione, e lo dico anche per quell’ altro blogger che in tanto tempo non ha mai scritto due parole che sono due, di commento tecnico di calcio, di gioco, di azioni, schemi, qualità di giocatori, calcio mercato, ma che ad ogni turno di gioco non ha altro da scrivere se non di complotti e favoritismi solo e solamente per l’Inter.
Davvero gente cercate di controllarla la fissazione o sarà lei a controllare voi.

2010 nessuno

E ci risiamo con le scommesse illegali

cipralex

Illegale è avere rapporti con i mafiosi

2010 nessuno

Davvero? Quindi si devono carcerare di conseguenza i parenti degli stessi perché loro di rapporti ne hanno di sicuro e comunque c’è ne sono diverse di illegalità doc, per esempio spataccare, perdonami il termine dialettale , con sostanze che aiutano lo sforzo fisico, anche se non risultano, ancora, negli elenchi di quelle dopanti, e , tante volte anche con sentenze escludenti, non vuole dire che un illecito non sia stato compiuto..

Waters

A dire il vero sembrano legali,sembra che nessuno abbia scommesso sul calcio,tranne i già sanzionati Fagioli e Tonali…

commentanonimo

Ci sono interessanti statistiche che parlano di costo azienda/punto sul campo cioè ci dicono quanto una squadra performa in base al budget, grosso modo. Qui Juve ed Inter fanno abbastanza male, soprattutto la Juve, negli ultimi anni, ma poi comunque vincono. Infatti, in ogni caso poi quando si guarda a chi vince direi che la variabile più importante sono, tutto sommato, i soldi. Al massimo i soldi non bastano, ma sono necessari. Tutto questo per dire che le anomalie della Serie A (9 scudetti alla Juve, prima 5 all’Inter) o della Liga (due vincitori in genere), Ligue 1 (dal Lione al PSG), o di Bundesliga (Bayern, Bayern, Bayern) sono in realtà il prodotto di campionati abbastanza noiosi dove sai dal giorno 1 che il Bologna, o il Girona, o il Rennes, o lo Shalke non vinceranno mai il campionato. Sebbene io sia juventino, trovo questa cosa orribile se riferita ad uno sport di squadra. Ci sta nei 200 m, nel nuoto individuale, chi va più veloce va più veloce tutto l’anno, ma non in uno sport di squadra. Credo che solo il giorno in cui le regole saranno rispettate veramente i campionati saranno divertenti. E l’unico modo è che i guadagni devono essere da stadio, da merchandise, da diritti televisivi equamente distribuiti, e da controllo dei bilanci serio e non dalla buffonata di oggi che le plusvalenze si puniscono oggi ma non domani, si ricapitalizza, si tollera, si spalmano le tasse, chi più ne ha più ne metta. Mi chiedo anche il senso del “cartellino”, su cui si costruisce il sistema, vendendo i giocatori come fossero mercanzie. Boh, ecco, il sistema è assurdo, non è meritocratico nell’insieme, perchè alla fine fa comodo sia così. Che il Napoli (o il Canicattì) finisca il campionato senza un giocatore che poteva fare la differenza, che la Juve ne prenda uno che la può fare fa male solo perchè dimostra la inequalità del sistema. Fine pistolotto. Ciaoooo

Bob Aka Utente11880

Ma dove si allena la Juve, alla Continassa o in Punto Sisal ?

Waters

Ma è nella lista mister 100 milioni Barella?
Qua dentro ho letto che c’era dentro fino al collo…

Bob Aka Utente11880

Sembra di no. Non so dirti di Recoba.

Niente da dire

Figurati che io qui avevo letto che Platini fosse colpevole e corrotto ed è stato assolto due volte.

E non mi sembra di aver letto tue scuse per le accuse lanciate a suo tempo.

2010 nessuno

Platini? È un ottimo esempio di come bisogna aspettare una sentenza, meglio se definitiva invece di adittare al mostro alle prime accuse, solo che funziona per tutti e non a comodo .

Bob Aka Utente11880

Esatto

Mordechai

Bob, a quanto leggo trattasi di scommesse su piattaforme non legali, ma non su partite di calcio, tantomeno su quelle della serie A. Penalmente, come è giusto che sia, verranno sanzionati, ma non mi pare che la cosa sia sanzionabile sul piano “sportivo”.
Peraltro, pare sia coinvolto pure un tennista, Matteo Gigante.
Brutta e triste storia, comunque …
Bah!

Bob Aka Utente11880

A prescindere sono in piccolo ristorante di cucina romana laziale (Arsolana) a Torino:conosci questo Frascati ? Kron Fontana Candida

Modifica il 7 giorni fa da Bob Aka Utente11880
Mordechai

Ciao, francamente no, non lo conosco, ma io non faccio testo, di vini ne capisco poco o nulla.
🙂

Bob Aka Utente11880

Comunque buono, 13,5 gradi non è poco…

Bob Aka Utente11880

Era solo una nota di cronaca. Non mi auguro sanzioni sportive. Indubbiamente tra soldi e tempo libero cadere in tentazione non sembra difficile.

il radarista

Ci sarebbe da chiedersi perchè giovani con disponibilità di denaro sentano il bisogno di voler guadagnare degli extra anche a costo di commettere reati.

Mordechai

Che se poi ‘sti giovanotti, una volta finita la partita o l’allenamento, invece di buttare soldi alla cazzo, per passare il tempo leggessero un bel libro, non sarebbe affatto male, per la salute e per la capoccia.
🙂
A proposito, come vanno le letture? Io ho appena finito “L’informazione” di Martin Amis (così così …) e comprato proprio ieri “Le schegge” di Bret Easton Ellis (quello di “American Psycho”), ti farò sapere.
And now … ho un impegno, devo uscire, buon w.e!
🙂

Bob Aka Utente11880

Sto finendo La Vittima di Bellow e sto per iniziare l’ultimo libro di Scurati su M.

il radarista

Sto leggendo Diluvio di Stephen Markley, abbastanza impegnativo. Ogni tanto, per venirne a capo devo tornare indietro.

Mordechai

Ciao, di Markley ho letto un paio di anni fa “Ohio”. Non male, te lo consiglio.

triplete

Il delitto perfetto e’ quello della magistratura ‘sportiva’ che tiene il Napoli sotto scacco, non appena prova ad agguantare la vetta, arriva l’ingiunzione. Ormai non ci prova neanche piu’ …

il ghiro

OT OT OT
Bodø/Glimt – Lazio    2 – 0
Partita di andata dei quarti di Europa League, Lazio a ranghi ridotti nella trasferta norvegese, mancano gli infortunati Tavares e Patric, lo squalificato Rovella e i fuori lista Belahyane, Provstgaard, Ibrahimovic e Pellegrini. I ragazzi hanno anticipato di un giorno il viaggio per assuefarsi ai rigori del clima, li aspettano freddo e neve, ed al campo in erba sintetica, un terreno su cui altre squadre hanno trovato grosse difficoltà. Nei gialloneri l’unico conosciuto è l’ex milanista Hauge, gli altri titolari sono emeriti sconosciuti. Arbitri inglesi, in campo Oliver, al VAR Gillett. 
Se Odino lo vuole, finalmente si comincia, neve spalata, pioggia cessata, campo praticabile, laziali guantati. Tiraccio di Guendouzi, spingono i gialli più a loro agio, Hauge buca a sx e tira, devia in corner Mandas, che poi sbaglia il rilancio. Tiretto di Berg, Hauge tira appena a lato, tiraccio di Blomberg, contropiede di Isaksen ma non riesce a tirare, giallo a Zac, su corner testata di Marusic, para Haikin, Berg tira alto da dentro l’area.
Ripresa: dentro Lazzari e Dele-Bashiru per Hysaj e Dia, splendida azione veloce da Berg ad Hauge, a Blomberg, a Saltnes, che infila Mandas, 1-0. Errore di D-B, gialli in contropiede, tutto ok, Saltnes va alto di testa, tiro alto di Hauge, ancora tiraccio di Saltnes, entra il Taty per Pedro, tiraccio di Vecino in curva, nuova discesa di Hauge che ne salta un paio poi scucchiaia per Saltnes, lob a scavalcare Mandas, che Romagnoli non riesce a salvare, 2-0. Dentro Helmersen, poi Tchaouna e Noslin per Isaksen e Zaccagni, Mandas salva due volte alla disperata su Saltnes, dentro Fet e Määttä, spreca alto Tchaouna, giallo a Romagnoli, Mandas salva ancora su Bjørtuft, ma la partita si chiude per fortuna col punteggio solo di 2-0 per il Bodø, che malmena meritatamente una Lazio rattrappita dal freddo, dalle assenze e dalle clamorose carenze tecniche di alcuni suoi giocatori, che il clima giustifica solo in parte.
Le pagelle: Mandas 7,5; Hysaj 5 (Lazzari 4), Gila 5, Romagnoli 5, Marusic 5; Guendouzi 6,5, Vecino 5; Isaksen 6 (Tchaouna 4), Pedro 5,5 (Castellanos 5), Zaccagni 6 (Noslin 4); Dia 4 (Dele-Bashiru 5). All.: Baroni 5.
Molto bene tutti i vikinghi, con punte di eccellenza per Berg, uomo ovunque, Hauge, sgusciante e altruista, Saltnes, incursore micidiale, Sjøvold e Evjen, abili costruttori di gioco, del portiere russo vedremo qualcosa all’Olimpico. Ottimo Oliver, i tre gialli c’erano tutti. Adesso però “O Roma o morte”.

Modifica il 8 giorni fa da il ghiro
Sunako Nakahara

Diciamo che in questo ciclo di partite impegnative (trasferta a Bergamo, doppio confronto di coppa e derby) siamo già andati oltre le aspettative, vincendo con l’Atalanta. Anche se la situazione ambientale in quel caso ci ha favorito, visto che da quando Gasperini ha annunciato il suo addio la squadra bergamasca sembra essere diventata una lontana parente di quella ammirata in tempi recenti.
Per quanto ci riguarda, sappiamo che il tracollo primaverile è una costante della gestione lotitiana, per cui c’è poco da commentare. Mi auguro soltanto che al più presto vengano rinnovati i contratti di Lazzari e Marusic, perchè credo che non riuscirei a superare l’emozione di vedere la Lazio che per una volta entra in campo schierando due terzini di ruolo.

il ghiro

Cara Sunako, grazie del commento.
E per ringraziarti meglio ti dedico il mio
Punto Lazio n. 18
1. Arrivano i Viking. I giocatori della Lazio si sono presentati sul campo del Bodø con la borsa dell’acqua calda, la cintura del dottor Gibaud, la papalina, i copriorecchie e i moonboot. Ma non è bastato perchè, mentre nel primo tempo i ragazzi sono stati gratificati da un pallido sole che ha portato la temperatura sopra lo zero, nel secondo tempo le ombre e la temperatura sono scese rapidamente. E sulla Lazio è scesa una lunga notte polare, i merluzzi dei primi 45′ si sono trasformati in stoccafissi e poi in baccalà, mentre i norreni, sbarcati nel fiordo dai loro drakkar, attaccavano la nostra area in modo sempre più aggressivo ed efficace, Hauge sembrava Odino in persona e l’incursore Saltnes sembrava il “martello di Thor”. Ma, ragazzi, i Viking una volta non erano i nostri ultras di Curva Nord?
2. Bodø Shaming. E così si è consumata la “Vergogna di Bodø”, in cui i nostri hanno effettuato un totale di tre tiri, di cui uno solo nello specchio della porta. Meno male che il povero Christos, questo il nome di battesimo di Mandas, ha trovato una giornata di vena particolare, ha parato il possibile e l’impossibile, ha beccato due gol imparabili da due metri, altrimenti la partita di Roma avrebbe potuto essere solo una formalità fastidiosa per i “fulmini” gialloneri. Non sono stato ad ascoltare i commenti di Baroni di fine partita, mi sono risparmiato di sicuro delle giustificazioni poco attendibili, mi è bastato lo sfogo di Guendouzi a metà ripresa quando ha platealmente mandato affanculo un paio di compagni che sembravano giocare con la testa da un’altra parte, forse al derby. Meglio evitare reazioni a caldo, oddio a caldo si fa per dire.
3. Nun(o) è ‘o vero ! Non ci volevo credere, ma è successo ancora una volta. In una delle sue vertiginose discese sulla fascia il generoso Nuno Tavares, terzino sx della Lazio, interrompe la corsa, poi si arresta e si accascia prendendosi la testa tra le mani. Cosa è successo? Per la sesta volta dall’inizio della stagione uno dei suoi potenti adduttori si stira (o si strappa? la TAC evidenzia una lesione di primo grado), altra assenza dai campi più o meno lunga, la prima volta già nel ritiro di Auronzo. Dice: va be’, se non avesse avuto ‘sta magagna, col ka$$o che ce lo davano a quella cifra, ok. Però forse il portoghese dovrebbe essere gestito in modo diverso dallo staff medico della società, con trattamenti specifici per curargli la muscolatura e proteggerlo meglio per evitare il verificarsi di queste frequenti ricadute.  
4. Dybala coi lupi. Anche lo sfortunato Paulo non giocherà il prossimo derby romano, per lui dopo la lesione al tendine semimembranoso sx è stata necessaria l’operazione, che si è svolta in una clinica londinese, con esito favorevole. Purtroppo però la convalescenza sarà lunga e la Joya non potrà rientrare in campo in questa stagione, la Roma perderà il suo asso, Ranieri si dovrà arrangiare con dei vice-Dybala meno talentuosi ma meno cagionevoli di lui, Soulè, Baldanzi, Pisilli. In compenso il generoso argentino ha promesso di sostenere dalla panchina i suoi compagni, spronandoli con i suoi suggerimenti e il suo tifo, fin dal prossimo scontro con la Lazio. Attenti, lupacchiotti, alle sue stampellate sulla schiena in caso di prestazioni sottotono o di sconfitte ingloriose.  
5. L’Opera dei Pupi. La “campagna di Russia” del Pupone è iniziata trionfalmente a Mosca. L’Imperatore della Terza Roma è stato invitato da una società russa di scommesse on line, la International RB Award, proprietaria del portale “Bookmaker Rating”, molto popolare in Russia; nonostante fosse stato sconsigliato da molti, il Pupone ha invece aderito all’iniziativa, è partito con il suo Pupotto, il buon Cristian, ed ha riscosso il plauso di Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, anch’egli molto popolare in quel paese. Chissà se il trio sarà invitato ad un colloquio privato con lo Zar Vladimir Pupin, pardon Putin, il vero “puparo” di tutta questa farsa, che manovra i fili di queste marionette che non si accorgono di essere manipolate dalle sue mani esperte. Che gli tocca fare per lavarsele dal sangue degli ucraini, militari e civili, massacrati a migliaia!!! 

Modifica il 8 giorni fa da il ghiro
Sunako Nakahara

Mi auguro soltanto di non leggere prossimamente qualche titolo tipo “la Lazio sulle tracce di Saltnes” con il direttore sportivo biancoceleste che afferma di averlo aggiunto alla lista della spesa perchè “i nostri difensori non lo fermavano mai“.
Se dovessimo mettere sotto contratto tutti quelli che hanno saltato i nostri difensori, nel corso dell’attuale stagione, l’anno prossimo avremmo una rosa composta da almeno 200 elementi… 😀

Modifica il 8 giorni fa da Sunako Nakahara
il radarista

Anche nella sfortuna, sempre grande.

Nicola Romano

La Lazio aggiunge un’ altra perla al suo ricco curriculum europeo, vabbe’ il campo e il clima, ma concedere almeno 7 / 8 occasioni, e tirare una sola volta in porta mi pare troppo . Altro che favoriti, ci volevamo noi per mandare per la prima volta una squadra norvegese in una semifinale, tutto puo’ ancora succedere, ma conoscendo bene i miei polli, non ci spererei molto .

Sunako Nakahara

Se mi avessi chiesto un pronostico una settimana fa, considerando le attuali condizioni della squadra, ti avrei detto che temevo seriamente una doppia “imbarcata” sia a Bergamo che contro il Bodo. Con l’Atalanta siamo riusciti a sovvertire il pronostico, soprattutto per demerito altrui, mentre il passivo rimediato nella partita di ieri è in teoria ancora recuperabile (anche se le modalità con cui è maturato sono piuttosto preoccupanti).
In poche parole, se tra una settimana la Lazio dovesse scendere in campo mostrando la stessa passività vista nelle sue ultime uscite anche il 2-0 potrebbe essere una montagna troppo difficile da scalare, a dispetto del fatto che la squadra norvegese ha storicamente un rendimento peggiore in trasferta.
Personalmente non credo nei miracoli, ma è chiaro che spero di essere smentita. Fermo restando che, in caso di passaggio del turno, è giusto sottolineare che le altre squadre che dovrebbero approdare alle semifinali mi sembrano tutte più attrezzate ed in forma di noi, alla luce del rendimento messo in mostra in questa parte della stagione. Il ricordo della Lazio brillante vista nella fase a gironi è purtroppo destinato a rimanere tale. La “spia della riserva” si è accesa da tempo, e come da tradizione consolidata l’utilità delle nostre seconde linee si sta limitando al riscaldamento dei sedili della panchina.

ps. ah, dimenticavo…prima c’è da giocare  il derby di ritorno. Ovvero, l’unica occasione in cui invidio Lotito: da presidente o da tifoso, per lui comunque vada è sempre una festa.

Nicola Romano

Be con questa difesa sara’ difficile non prendere gol anche al ritorno, il derby vada come vada, se i cugini meriteranno non mi faro’ certo il sangue amaro, con tutto quello che succede nel mondo e personalmente a me stesso medesimo .

Bob Aka Utente11880

Ma come si fa a sminuire così il Napoli ? Tutti hanno momenti di appannamento e anche loro li hanno avuti, e allora ?

Bob Aka Utente11880

Ovviamente mi riferisco a lei, al momento in cui ho postato non c’erano altri commenti …
quello che voglio dire è aspettiamo a parlare di alibi quando ci sarà bisogno di alibi, ovvero quando il Napoli avrà perso la corsa scudetto, ipotesi al momento abbastanza debole. Un saluto

Giorgio Bianchi

Buongiorno dottor. Bocca, non penso, come Bob, che lei con questo articolo abbia deliberatamente voluto sminuire il Napoli, anche se potrebbe farlo pensare, ma affermare, come mi sembra di capire dalla sua risposta, che la cessione di Kvaratskelia possa essere un alibi per la mancata vittoria del campionato da parte degli azzurri, questo si mi sembra una cosa abbastanza criticabile.
Nel corso del campionato dello scudetto del Napoli, abbiamo visto come e quanto abbia pesato la bravura di questo semisconosciuto georgiano per quella vittoria, e di contro abbiamo visto quanto abbia influito al contrario, nell’anno successivo, la sua scontentezza economica con la voglia di andare via a guadagnare 10 e più volte tanto.
E proprio mercoledì abbiamo potuto constatare quanto la sua bravura, ritornata magicamente, a Parigi dove viene adeguatamente retribuita nelle nuove gioie dei parigini che forse quest’ anno potrebbero, grazie a quel ragazzo raggiungere il loro sogno impossibile, anche se mi auguro di no dato che mi stanno molto “antipatici”.
Ragion per cui affermare che la perdita di un tale giocatore, in aggiunta a quella di Osimhen, non sia un brusco ridimensionamento delle potenzialità del Napoli che, bisogna riconoscerlo, Conte sta portando oltre ogni più rosea aspettativa mi sembra fuori luogo.
Quindi trovo assurdo affermare che nel caso quasi certo di mancata vittoria del titolo da parte del Napoli, citare tra le cause la perdita di Kvaratskelia possa essere definita un alibi essendo la pura e semplice verità.
O vuole fare come “carta vetrata” che ebbe il coraggio di affermare che quella cessione addirittura aveva avvantaggiato il Napoli? Spero che non arrivi a tanto😄

Modifica il 8 giorni fa da Giorgio Bianchi
il radarista

Kvaratskhelia venne a Napoli da perfetto sconosciuto. Incantò i tifosi e i giornalisti. I giornalisti napoletani perlavano di un rinnovo del contratto per non perderlo ma De Laurentiiiiis fu irremovibile. Nessun ritocco, semplicemente se ne sarebbe parlato dopo un paio d’anni. I procuratori andavano e venivano da Napoli ma non venivano neanche ricevuti. i giornalisti napoletani a strombazzare che De Laurentiiiis era sul punto di firmare il rinnovo. Ogni giorno il contratto stava per essere firmato. Poi è venuto Conte che ha avuto istruzioni precise. Cacciare via il georgiano come aveva fatto con Del Piero alla Juventus.
Kvaratskhelia fuori ruolo, sostituito, entrato come panchinaro. Insomma Conte ha dato una mano a De Laurentiiiiis che lo voleva vendere a un centinaio di milioni. Ma dopo l’errore fatto con Osimhen, ha mollato. Contento lui, contento Conte, scontenti i tifosi. Pazienza. Ho visto il georgiano contro l’Aston Villa e mi sono chiesto perché sono i migliori ad andarsene prima. Ma questo è un altro discorso. De Laurentiiiiiislo pagò una decina di milioni, gli pagava un ingaggio basso e sperava di fare il grande colpo. D’accordo, è andato bene ma non come sperava. E Kvaratskhelia? Si sarebbe perduto lontano da lui.

Modifica il 8 giorni fa da il radarista
Giorgio Bianchi

Grazie per la risposta vocale dott. Bocca.
Confesso che mi sono emozionato ☺️😉

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