
Milan-Bologna (3-1), tra Coppa Italia e Sant’Agostino
Si ragioni qui sul “sillogismo agostiniano” Milan-Bologna 3-1 in campionato uguale Coppa Italia al Milan, Milan in Europa League, Milan che salva la faccia, e magari ci teniamo pure Conceição. Che “parlerò al momento giusto, ora conta solo la Coppa Italia!”. Che presuppone a sua volta, s’immagina, bei sassoloni levati dalle scarpe.
Al di là del “sillogismo agostiniano” che ci viene in soccorso con un’ipotesi del tutto possibile, la realtà non è mai quella che si vede e si apprezza al primo sguardo, si assiste pertanto a un sussulto d’orgoglio rossonero, invero piuttosto tardivo e non previsto, ma comunque apprezzabile.
Non tutto è bene o male, il manicheismo non si addice alla verità, bisogna addentrarsi nelle mille sfumature. E dunque il Milan è un orrore, oppure no? Ne eravamo assolutamente convinti dell’obbrobrio di stagione e delle colpe di tutti. Ma ora dobbiamo forse rivedere giudizi negativi e stroncature della compagnia Ibramovic? Mah…
A tempo scaduto il Milan ha ritrovato almeno un po’ di se stesso e i gol di Gimenez e Pulisic spingono la squadra di Conceição verso un finale più dignitoso, che forse influirà anche sul destino futuro. Quanta parte del Milan deve essere ricostruita? E ci si può fidare ancora di Leao?
Il Bologna che perde contatto e lascia sul campo molte possibilità di bis in Champions League è forse arrivato un po’ fuori tempo e in anticipo, ma non escluderei nemmeno un effetto Inter, per cui all’improvviso la banda Italiano-Orsolini si giochi tutto il jackpot sulla Coppa Italia e si porti via un pezzetto di storia di questa stagione.
Vada come vada, che Sant’Agostino vi illumini.
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Un pugno nello stomaco, questo l’effetto della notizia di oggi sull’ictus che ha colpito Beccalossi a gennaio.
“Non sappiamo se arriva a domani” avevano detto i medici alla moglie Nagaja.
Oggi è in via di ripresa,lentamente ma ne sta uscendo.
In tanti sono cresciuti con le sue sopraffine magie,i suoi sorrisi,i suoi scherzi.
Becca ti aspettiamo a Monaco, su questo non accetto scherzi…
Pur non essendo credente, mi sembrano più evolute e moderne le dichiarazioni del Papa che quelle dei nostri politici di destra e di sinistra in materia di AI e del problema delle tutele sociali e lavorative. Ho scoperto che Prevost è laureato in matematica, complimenti per come è riuscito a conciliare scienza e religione.
Peccato che non si possa candidare a governare il paese.
Leggo che alcuni tifosi laziali vorrebbero perdere per fare dispetto alla Roma , certo come si dice da queste parti , me lo taglio per fare dispetto a mia moglie .
Sono notizie che dalle nostre parti si leggono regolarmente quando ci sono questi incroci di classifica. Come dico sempre, dopo qualche decennio il repertorio andrebbe rinnovato…ma la stampa locale preferisce andare sul sicuro, dopotutto certi classici non tramontano mai.
Personalmente credo che tra Juventus, Inter e Lecce metteremo insieme un punto, nella migliore delle ipotesi…perchè il nostro potenziale attuale non autorizza a sperare di più. Se qualcun altro non andrà in Champions, sarà esclusivamente per demerito proprio.
Difficilissimo per noi andare in Champions, ma penso che qualche altro punto possiamo prenderlo .
No a Milano non perdete, noi siamo in debito dal 2010 e le promesse le manteniamo….ciaoo
Vittoria che permette al Milan di sperare ancora in una qualificazione alle coppe europee -anche se non quella che davvero interessava all’ambiente rossonero. Brutta battuta d’arresto per il Bologna, che è atteso dalla finale di coppa Italia e poi da una difficile trasferta a Firenze. La possibilità di ripetere l’exploit della scorsa stagione sembra sfumata, ma i rossoblu restano in corsa per le altre competizioni europee.
Le sfide Lazio-Juventus e Atalanta-Roma sono chiaramente decisive in ottica Champions, con i bergamaschi che ormai hanno il vantaggio della classifica e la Roma che ha saputo sfruttare un calendario che le ha fatto affrontare in sequenza Inter, Fiorentina e Milan a ridosso dei loro rispettivi impegni di coppa.
OT Tennis : non so a voi, ma a me questa messianica attesa per il ritorno in campo di Sinner sta veramente sfrancicando le sacche scrotali.
Praticamente non si parla di altro, come se senza di lui il tennis non avesse senso di esistere.
Stanno riuscendo a farmelo diventare antipatico.
A sto punto forza Musetti, porca mignotta.
Bravo “senza di lui il tennis non ha senso di esistere”, togli pure “come se”.
Adesso che è tornato si può ricominciare.
(Esordio tesissimo comunque, sia in campo che sulle tribune, la paura che qualcosa non funzionasse c’era)
Beh Ugo lui è il numero uno del mondo ed in Italia ce lo potevamo scordare per i secoli dei secoli… dovevamo accontentarci al massimo di un altro Fognini o un po’ meglio come Musetti… poi che alla TV nazionalpopolare stiano esagerando è un fatto.
Berrettini finalista a Wimbledon e numero 6 del ranking?
ti sembra paragonabile?
Si certo c’è stato Matteo, ma è durato poco e poi io stavo parlando di quello che succederà da qui, e temo che Matteo non sarà della partita se non per un posto nei primi 20. Musetti è e sarà nei 10 e si spera che i rimanga più di Fognini, e penso che ce la farà. Ma il Numero Uno sarà solo roba per Sinner.
E a proposito di Milan
un grande ex
Pallone d’oro
https://sports.yahoo.com/article/dutch-legend-tears-referee-crucial-133500129.html
Visti ora gli HL ed al di là della sensazione che abbiamo vinto la partita sbagliata la domanda è : ma perché per metterci a giocare dobbiamo prendere prima uno o due schiaffi?… Boh…
Perchè ‘gli è quasi tutto da rifare’.
Milan – Bologna 3 – 1
Milan in disperato recupero per l’Europa, ma diversi assenti tra i rossoneri, lo squalificato Leao e gli infortunati Bondo, Fofana e Sottil, rientra Loftus-Cheek, conferme per Jovic e Joao Felix. Anche per Italiano qualche variante, assenti Holm, Ndoye, Pedrola, dentro De Silvestri, Erlic, Lykogiannis, Moro, Pobega e Dominguez. Arbitra Marinelli, al VAR Chiffi.
Un dubbio, di chi sono i nomi sulle casacche? Boh… Tiretto di De Silvestri, scontro Dominguez-Tomori, che ha la peggio, entra Thiaw, Skorupski ipnotizza Jovic, Felix tira appena a lato, Jovic appoggia di testa al polacco, poi sbaglia l’assst a Jimenez, non una bella partita per ora, tanti sbagli del Milan, il Bologna si difende soltanto, Dominguez tira da fuori, Maignan devia, si fa male Erlic, entra Lucumì, esce bene Maignan, giallo a Lucumì, Orso prima tira a lato di testa, poi ciabatta in tribuna, infine spara a lato.
Ripresa; dopo n tentativi, finalmente Orso azzecca il suo numero preferito, finta a dx, sterzata e stoccata di sx nell’angolo lontano, Maignan non ci arriva, 0-1. Giallo a L.-C., dentro Aebischer, Cambiaghi e Castro, poi Gimenez, Walker e Chukwueze, il Bologna perde troppe palle a centrocampo, sull’ultima vanno via in tre, da Chukwueze a Pulisic, a Gimenez che infilza sotto le gambe Skorupski, 1-1. Gimenez segna ancora ma in netto f.g.,, Bologna in confusione, il Milan passa in testa, Chukwueze fugge a sx, assist per J.F. che si impiccia, ma Pulisic è pronto a sferrare la zampata vincente, 2-1. Dopo una bella parata di Maignan su Cambiaghi arriva il terzo gol, il solito Chukwueze se ne va via a sx, assist per Gimenez che si libera e batte a rete, 3-1 per il Milan. E le distanze si accorciano, ne mancano solo 2. Stavolta gli ingressi dalla panca sono stati utilissimi per i rossoneri, inutili o dannosi per i rossoblù.
P.S. Scoperto il mistero: i nomi sulle magliette sono quelli delle mamme dei giocatori.
Vediamo un po’ di che si tratta. Sant’Agostino, di buona famiglia, ha un figlio con una serva più anziana che lo avvia alla vita adulta. Ma lui deve fare carriera e così manda via la sua Agar, che si chiama Ippona, e si tiene il figlio che si chiama Adeodato. Ed è per volere di Dio che Ippona muore accidentalmente quando lui si imbarca per Ostia.
Così Sant’Agostino si dedica, anima e corpo, alla Santa Romana Chiesa. Dottore della Chiesa è praticamente un filosofo greco capace di confutare i discorsi dei suoi avversari e inventa la sua dottrina. Il Sillogismo Agostiniano. Tu dici una cosa e lui te ne dice un’altra, perché tu non hai guardato dove dovevi guardare. Cioè, tu credi di vedere ma non vedi. Credi di capire ma non capisci. Ma lui si, perché è il Dottore della Chiesa e la guarisce di tutti i suoi mali. Praticamente rende plausibili i dogmi.
Meno male che non ci credo. Mi crogiolo tranquillamente nel mio ateismo terra terra.
La vita? E’ tutta qui, nel bene e nel male. E non mi ha fatto mancare proprio niente.
Un bel Milan, al secondo tempo.
Buona giornata a tutti.
Personalmente penso che un’ottima chiave di interpretazione delle vicende umane, che ne dà anche conto dell’estrema complessità, sia costituita dalle “antinomie”: paradossi che indicano la compresenza di due affermazioni contraddittorie che possono tuttavia essere entrambe dimostrate o giustificate.
In fondo, dal calcio alla politica, la nostra percezione della realtà discende dal punto di osservazione in cui siamo posizionati .. e a volte basta spostarsi anche di poco per averne una percezione, se non completamente, diciamo sufficientemente diversa.
Esiste anche il problema opposto e cioè che l’antinomia possa non dimostrare due affermazioni contraddittorie e entrambe sbagliate, come suggerisce Leo 62 a proposito di Einstein, Heisenberg e Heidegger e Newton.
Credo che i sistemi generali scientifici siano stati alla base del pensiero filosofico greco mentre la tecnologia che fa cose utili sia stata la base del pensiero latino.
Le asserzioni dogmatiche possono essere matematiche? Finché non si dimostrano non sono neanche asserzioni.
Ma la religione, di Agostino e di Cirillo, può imporre dei dogmi come verità assolute? Lo può fare se gestisce il potere. Non lo può fare se il potere viene messo in discussione. Ecco, la Religione si è inserita tra i due pensieri, greco e latino, e li ha frantumati inventando il “dogma”, il concetto indiscutibile da accettare pena il rogo.
Il punto di vista vale? Certo. Per traguardare due punti e ricavarne uno posizionale è il punto di vista quello che governa i rilevamenti. Possiamo dire la stessa cosa con la fisica dei quanti? Non credo.
Con la fisica dei quanti, in teoria, si può stare contemporaneamente in riva al mare col fritto e il vino bianco e in montagna coi turioni degli asparagi e vino Tannico. A quel punto, gestire il dubbio è necessario.
Ma si può sapere dove mi trovo?
Chiedo scusa, ho fretta perché sta per cominciare Lazio – Juventus e non me la voglio perdere. L’argomento mi interessa e ho molto da capire. Buona serata.
Ognuno la vede come gli pare @radarista, ma credi di capire e non capisci è esattamente quello che ci dice la visione quantistica, e pure Heisenberg e già che ci siamo pure Heidegger, più si è andati avanti con la filosofia e la scienza e più siamo al solito punto.
Poi che questo giustifichi un’asserzione dogmatica in effetti è tutto da vedere, ma sarebbero da evitare dogmi sia religiosi che scientifici, per esempio chiedersi come fanno a convivere il sistema generale newtoniano e quello einsteniano e se per caso non siano tutti e due sbagliati. Io ad esempio penso ( e non sono l’unico ) che Einstein di cose ne abbia sbagliate abbastanza, e che in generale sia necessario distinguere tra sistemi generali scientifici che sono un bel brancolare nel buio, e tecnologia che fa cose utili, ma che l’uomo finisce per gestire sempre per il peggio.
Poi se uno si accontenta di un bel frittino e vino bianco freddo in riva al mare e dice chissenefrega fa una scelta legittima lo stesso per carità… io, che amo la montagna e meno il mare, vengo da una serie di verticali di asparagi in Alto Adige a fine aprile e l’armonia con l’universo l’ho sperimentata lo stesso, e la sperimento pure a Napoli quando mi faccio una bella “genovese”, e nel frattempo coltivo il dubbio… mai essere troppo certi, la vita è bella per questo.
Ciao Leo, insomma per trovare l’armonia con l’universo a te basta anche una buona genovese a Napoli… quindi ti ritrovi con Feuerbach : l:uomo è ciò che mangia 😄?
Ciao Stefano… anche ma non solo 😉 l’uomo quindi è anche ciò che mangia in quanto essere materiale, che è un aspetto da non respingere, ma poi deve saper gestire la sua parte spirituale per essere veramente libero. Ed è qui che è meglio non avere troppe certezze.
Sapevo che eri colto, ma addirittura sindacare Einstein, nel mio piccolo mi pare che l’ unico suo grosso errore sia stata la cosiddetta ” costante cosmologica” . D’ accordo sul dubbio, come ci insegna la filosofia a partire da Platone fino a Kant e oltre , la nostra prospettiva soggettiva e’ piuttosto limitata .
La costante cosmologica certo, ma anche il collegamento troppo stretto tra spazio e tempo che, come ci hanno detto dopo, è solo relativo all’osservatore ma non assoluto. In generale la classica tendenza di origine greca a mettere troppo l’uomo e la razionalità orientante al centro.
E poi è per questo che, in fondo, riesce a convivere con il sistema newtoniano che ha lo stesso difetto. Poi ci sono altri aspetti più di natura filosofica che nascono sempre di fronte ad un “sistema Generale”, ma che sarebbero troppo lunghi da esporre.
Di bello il sistema di Einstein ha che sembra la dimostrazione scientifica della Filosofia di Spinoza. Qualcosa di genetico insomma 🙂 😉
Ho l’ impressione che sulla fisica posso starti dietro , ma sulla filosofia non c’e’ partita .
Io dopo Bergson sono abbastanza convinto che fisica, ed in generale scienza, e filosofia debbano cercare la stessa cosa e quindi se segui una segui anche l’altra.
Poi io penso anche che Filosofia, Scienza, Arte e Religione cerchino tutti la stessa cosa e qualche volta la raggiungano senza saperlo… ( e qui l’agostinianesimo ha un gran ruolo ), soprattutto l’Arte che è la più potente e caratteristica delle nostre capacità… ma qui poi andiamo troppo lunghi 😉
Io invece sono credente moderato, senza bigottismi e integralismi, credo che l’ esistenza di qualcosa dopo,sia l’ unica cosa che sia un senso alla medesima, anche perché preferisco andarmene con la speranza di un qualche proseguimento . Saluti e salute .
Goethe, che non era né uno sprovveduto né un bigotto, e nemmeno un cristiano nel senso classico del termine, diceva che il semplice presentimento da parte dell’essente di un’eternità dell’essere è il segno della sua esistenza. Che è un bel modo per porre il problema della trascendenza… e farsi venire qualche dubbio.
Credente moderato è un ossimoro…..o lo sei oppure sei ateo…
Ciao
Ecco Andrea… questo è il punto di vista dogmatico, o bianco o nero… in realtà c’è il grigio che appunto è il colore della nebbia… mi sembra ma non sono sicuro, lo sento ma non lo vedo… e rimango in attesa di un messaggio ( dal castello ) sul far della sera ( cit. ).
E’ l’arte in fondo ad essere una gigantesca serie di metafore/variazioni su questo sentimento, che alla fine è l’unica verità su cui possiamo basarci come esseri umani essenti.
Poi ci sono i dogmi religiosi o scientifici che siano, ma pure la Filosofia ha sempre avuto la pretesa di trovare UNA verità, che in greco si dice alethéia ( a + lethéis = non nascosto ). Ma, appunto, il nascondimento è la caratteristica dell’essere, da cui nasce il dubbio, e quindi l’essenza della ricerca di senso che in fondo dà senso alla vita.
Essere credenti o atei significa avere una certezza o una fede… che è un’altra cosa.
Insomma tutto questo per dirti che la posizione di Nicola è abbastanza fondata 🙂 😉 credo a quello che sento ma non all’organizzazione del consenso fondata su quel sentimento.
Ciaooooo
Volevo dire poco praticante e non accetto in toto i dogmi e il modo di pensare della Chiesa ( fate quello che dico , non quel che faccio ) .
Buongiorno anche a te….aggiungo anche che “la vita è tutta un quiz”.
Chissà se alla pora Ippona avesse almeno pagato i contributi…ma si sa, che per alcuni, provvede la Provvidenza, la madre di tutti i condoni.☕🥐
Povero me. Mi ero dimenticato di Ippona. Qualcuno sa che significa quel nome?
Io, ho paura di sì ma spero di sbagliare. Ciao ciao.