
Solo un harakiri può far perdere questo scudetto al Napoli e a Conte
La spartizione, se così vogliamo chiamarla, è fatta. Al Napoli lo scudetto, all’Inter la Champions League e al Milan la Coppa Italia. L’unica cosa sicura, diciamo al 90%, di questa tripartizione del Triplete interista che doveva essere , quell’en plein che la squadra di Inzaghi ha buttato per sua responsabilità al macero, è che lo scudetto andrà al Napoli. Impresa non da poco, che conferma che Conte al primo anno esprime il massimo delle sue potenzialità – dopo è difficile sopportarlo ulteriormente, diciamo pure questo – e che il Napoli di De Laurentiis, piaccia o non piaccia, è un modello di gestione.
L’Inter sta riversando tutte le sue energie alla Champions League, ha il Barcellona di Yamal di mezzo, ma già aver guidato le danze all’’andata rende la sfida di ritorno apertissima. Dopo la vittoria del Napoli a Lecce, Inzaghi ha optato per la squadra B contro il Verona. Al fallimentare Milan di quest’anno resta la consolazione della Coppa Italia , ma oggi come oggi dieci euro, francamente, li punteggi più sul Bologna che sul Milan.
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FALLI DA DIETRO
(rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 35° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Il primo dei quattro passi fra le nuvole d’oro.
Non era facile.
Avversaria motivatissima. Per tante ragioni.
La prima, la più ovvia, perché cerca punti per la salvezza.
La seconda per salutare Graziano che non c’è più.
Sono quattro partite da affrontare tutte allo stesso modo. Partenza sprint per il vantaggio.
Poi gestione dell’inevitabile black out della ripresa.
Fischio d’inizio.
Rasoterra saettante di Politano per la deviazione in goal di Piedone in centro area.
Il Var spietato calcola il tacco del centravanti tre centimetri in offside.
Si riparte. Anzi no. Ci si ferma.
La curva di casa bombarda il terreno di gioco.
Ancora bombe nelle mani degli idioti.
Perché si consente l’ingresso di certa roba è una di quelle domande che non hanno risposta.
Perché le adunate di Dongo?
Perchè Giuli alla Cultura, dopo aver subito tanto da Sangiuliano?
Oppure – per essere più leggeri – perché nelle serie italiane non si capisce una mazza, per quel vizio atroce che hanno tutti di biascicare?
Si riparte dopo circa dieci minuti.
E qui la sorte è finalmente benigna.
Perchè regala una scugnizzata autentica, organizzata da uno scozzese e da un emiliano.
Punizione dal limite.
L’incaricato è Jack.
Scott gli si avvicina e gli parlotta qualcosa all’orecchio.
Poi va ad allungare la barriera.
Abbasserà la capoccia giusto in sincrono col tiro secco di Jack. La palla gli sfiora i capelli e va a insaccarsi con millimetrica precisione all’angolo sinistro di Falcone.
Memorabile.
Qui viene in mente Sciuscià di De Sica che magari non c’entra niente.
Qui si evocano beffe e pernacchie boccaccesche.
Siamo a livelli di furberie molieriane applicate al talento purissimo di un ragazzo straordinario.
Jack.
La vera importanza di avere Jack.
Determinante per lo scudetto il suo gol non dimenticato allo Stadium due anni fa.
Determinante oggi.
L’infortunio di Ferribbotte Neres gli scaraventa addosso macigni. Tutte le responsabilità dell’universo.
Per il quarto scudetto, il Napoli ha bisogno di lui.
Lui c’è sempre.
Poi il Napoli cede.
Perché è la sua natura.
Ma è una flessione contenuta.
Non commisurabile con i crolli di qualche partita fa.
Como o Monza ad esempio.
E’ una flessione gestita.
Nella la piena consapevolezza della posta in palio.
Palla in tribuna, se necessario.
Ma con fierezza e a testa alta.
Aontro il Lecce che non segna manco se lo preghi in ginocchio?
Sì anche, va bene?
Difesa cinica, e al diavolo i fronzoli.
Conta solo una cosa.
Salvare la rete inviolata.
Questo è il Feroce Salentino.
Questo è il suo modo di vincere i campionati, lui.
Ora tre settimane da raccontare.
E sarà guerra contro i media sempre più stizziti dal nuovo eventuale trionfo napoletano.
Dopo la partitissima del Camp Nou Inzaghino punta tutto sulla Champions, e manda in campo le riserve.
Per accordi precedenti i Giulietti non si faranno notare. Sono sbarcati a Milano con l’idea principale di fare serata nei locali.
Per accordi precedenti l’arbitro darà una mano.
Sconcerta il fallo di mano troppo inutile, troppo evidente del difensore scaligero. Uno scappellotto tra amici.
Guardi il Valladolid, retrocesso che gioca alla morte contro il Barca e poi ti fai delle domande sul livello di credibilità di questo mesto calcio italiano.
Quando il gioco si fa duro, il brand va sempre tutelato.
A Bologna scontro diretto per l’ingresso Champions.
Mc Kanney frana su Freuler. Rigore solare.
Per Doveri, il fratello figo di Jack la Cayenne, tutto ok.
C’è anche un mani di Savona non visto.
Alla fine sarà un pareggio che non conviene a nessuno.
La Vecchia sabato andrà in conclave proprio nella sagrestia della Lazio.
I rossoblù, ancora in corsa per la Champions, sfideranno il Milan a San Siro, nel prequel della finale di Coppa Italia.
A proposito.
Il conclave inizierà il 7 maggio.
Era l’unica data che si incastrava tra le semifinali di Champions e il campionato.
E’ ampiamente ora che tu vada in quiescenza. O no?
Immagino le reazioni di De Laurentiiiiiiiiis a fine Campionato.
1 – Il Napoli vince lo scudetto.
De Laurentiiiiiiis troverà le parole per complimentarsi e tergiversare sull’eventuale premio scudetto che si dà a missione compiuta. Il Presy dirà che non voleva lo scudetto e, come ha fatto l’altra volta, si scorderà di fare qualsiasi regalo in “vile moneta” a calciatori e dirigenti, nonché alla manovalanza. Stavolta Decibel non piangerà per la commozione e Conte se ne andrà alla Juventus, magari sbattendo la porta.
2 – Il Napoli perde lo scudetto ma va in Champions League.
La reazione del Presy sarà semplice. “E che dimine, non riuscite a vincere neanche stando davanti” e faràò finta di essere scintento di tutto e di tutti.
3 – In linea generale, il Presy proverà una grande invidia per la sua assenza al mondiale di club e darà la colpa ai giocatori. Oltre tutto odierà ancora di più Kvaratskhelia che non è rimasto alle sue condizioni e gli ha fatto perdere una plusvalenza mostruosa, perché quella che ha fatto non gli basta. Spera ancora di mandare Osimhen in via definitiva da qualche parte ma ho paura che gli resterà ancora sul groppone e dovrà tenersi anche Lukaku.
Ma chi glielo ha fatto fare? Meno male che Conte se ne va, altrimenti avrebbe dovuto sborsare almeno cento euro per una pizza.
Sempre colpa del Presy..
Ve’ mmeritat’ e Corbelli e i Naldi !!
ROMA – FIORENTINA 1 – 0
Unico assente Dybala, Ranieri, come al Meazza, sceglie in mezzo Pellegrini e davanti affianca Shomurodov a Dovbik. Assente invece il Ranieri viola, squalificato, fuori anche Dodò e Cataldi, per Palladino rientrano Pablo Marì e Ndour, Richardson e Zaniolo dal 1′, ma testa anche alla partita di Conference di giovedì. Arbitro Chiffi, al VAR Mazzoleni.
Al 15′ tiraccio di Pellegrini, tiro di Richardson deviato, screzi tra Mancini e l’ex Zaniolo, testata di Soulè a Gosens, Kean si libera ma poi tira addosso a Svilar, tira ancora da dx Kean ma Svilar è attentissimo, DeGea salva su Celik, scontri duri tra Konè, Zaniolo, Celik e Gosens, sbracciate e sangue sulle maglie, si gira Kean, tiro centrale facile per Svilar, gran botta di Shomurodov alzata da De Gea sopra la traversa, poi all’ultimo istante cross da sx di Angelino per la testa di Shomurodov, assist per Dovbik che in tuffo sempre di testa batte De Gea, 1-0.
Ripresa: entrano Fagioli per Gosens e Pisilli per Pellegrini, tiro di Konè bloccato da De Gea, zampata a lato di Richardson, ciabattata di Zaniolo in curva, idem il tiro di Parisi, entra Gudmundsson per Zaniolo, giallo a Ndour, dentro Gourna e Baldanzi che si esibisce subito in un tiro sghimbescio, tiro di Mandragora, salva Svilar di piede, dentro Beltran e Colpani, dentro Rensch e El Shaarawy, palla filtrante per Kean ma Svilar in uscita gli blocca il tiro, giallo a Soulè, entra Adli, giallo a Pisilli, poi sulla punizione sballata da Adli si chiude il match.
Vittoria meritata della Roma, più determinata, compatta e precisa negli scambi, ottimo Svilar, bene i tre dietro e Konè, gli altri sopra la sufficienza; malino i viola, poco incisivi, goffi dietro e arruffoni davanti, Zaniolo rissoso e Kean poco concentrato, poco efficaci i cinque panchinari chiamati in campo da Palladino. Bene Chiffi, nulla da eccepire.
P.S. Quel pirla di Zaniolo, che non ha combinato una minkia in campo, riesce a farsi espellere dalla panca a partita terminata. Ma quando riuscirà a maturare questo ritardato mentale?
Zaniolo fra un paio di mesi avrà ormai 26 anni e – ricorrendo a una metafora marinara – è già da un bel pezzo che ha rotto gli ormeggi .. tecnicamente non è ancora alla deriva perchè un filo di terra all’orizzonte forse ancora lo vede ma ancora poco e lo sarà, sarà cioè completamente in mare aperto in balia delle correnti.
Peccato .. ma come lui ne abbiamo visti tanti e se dovessi dire che la cosa mi fa un qualche effetto mentirei.
Sono di quelli che l’opportunità di una carriera da ottimi giocatori (non certo da campioni assoluti perchè non è di questo che stiamo parlando) l’avrebbero avuta ma .. se la sono fatta sfuggire dalle mani: Zaniolo non è il primo e non sarà certo l’ultimo.
Dispiace, dispiace molto che giovani di talento, pur avendo l’occasione per emergere, se la lascino scappare per cattive frequentazioni e inutili vizi. Prometteva bene ma qualcosa ne ha disturbato il cammino e il vero perché lo conosce solo lui. A me dispiace molto quando un giovane si perde per strada.
Come ho già avuto modo di scrivere, il percorso per arrivare a giocare in serie A è VERAMENTE molto difficile, e ha poco a che fare con le qualità tecniche.
Quasi sempre sono ragazzi che a 15/16 anni escono di casa e vivono in una specie di collegio, senza niente da fare se non giocare a calcio e studiare.
Se e quando diventano professionisti, poi, si trovano a non avere ancora niente da fare (non studiano nemmeno più), ma un sacco di soldi in tasca.
Non sono i migliori che diventano campioni, ma i più adattivi.
Ciao!!!
Sono mesi non scrivo più qui dentro ma oggi volevo ricordare a tutti che il PISA È TORNATO IN SERIE A!
Qui sui lungarni pare di essere a RiodeJaneiro, la festa andrà avanti fino alle 2 minimo, intanto vi saluto e vi abbraccio tutti. UM xxx
Ciao Uncle
Ciao e in bocca al lupo domani
Ciao uncle☺️,
Chissà magari ci scappa l’occasione di un’altra puntatina a Napoli😉.
Ora non sparire😅
Ciao, a Napoli vorrei andare il 18 maggio (capisci a me).
Ciao Zione! Complimenti e un grande augurio di rimanerci a lungo!! Poi c’è stato pure lo zampino di Pippo!
Zampino? Qui si sta decidendo quante e quali piazze intitolargli!
Un momento atteso trentaquattro anni. Ne è passata di acqua sotto i ponti dell’Arno.
Complimenti e Buona Fortuna.
Troppa… pensa ci siamo fatti anche interregionale e tanti anni di C2
all’OPN ti ho nominato proprio per questo. Auguri e complimenti!
Santa Eupalla Ora Pro Nostic!!
Non mi ricordo nemmeno se avevo fatto alcun pronostico a inizio anno ma una puntata sul pisa promosso penso di averla pubblicizzata 🙂
Ciaooo
L’hai fatto! Perché non hai più giocato? Mi è dispiaciuto molto!
Santa Eupalla Ora Pro Nostic!!
Ben tornato, zio, complimenti sinceri da un ghiro di origine lucchese…
Dai che sotto sotto a Lucca tifate per noi 🙂
Lucchese? Lucca è magnifica, per me in assoluto una delle più belle di Italia.
Ma … resti fra noi, com’è che è sempre rimasta fuori dal calcio che conta, è mai andata oltre la serie C?
Caro Ugo, sei troppo giovane per ricordare la Lucchese in A. Nel dopoguerra aveva uno squadrone che nel 1948-49 combattè alla pari con il Grande Torino per lo scudetto, poi fu rapidamente smembrata, ma restò in A fino al 1952. Poi riusci a barcamenarsi tra Serie B e le altre serie minori. Ora è in C, forse riesce a rimanerci. Forza Pantere rossonere!!!
EMPOLI – LAZIO 0 – 1
L’Empoli di D’Aversa non può schierare gli squalificati Grassi e Henderson, nonchè i lungodegenti Anjorin, Haas, Kouamé, Maleh, Pellegri, Sazonov e Zurkowski. Per la Lazio di Baroni è molto importante non perdere il passo per l’accesso in Europa, quale che sarà la sua classifica a fine maggio. Mancano ancora Lazzari, Patric e Tavares, ritorna nei ranghi Belahyane. Arbitro Colombo (parente del Lorenzo Colombo dell’Empoli?), al VAR Abisso.
Dopo neanche un minuto la Lazio segna, perfetto lancio del Taty per Hysaj, cross per Dia, Viti buca e il senegalese piazza la palla in rete, 0-1. Colombo non salta Mandas in uscita e lo scalcia in testa, per fortuna tutto ok, l’Empoli reagisce, tiro centrale di Marianucci, qualche leggerezza dei nostri a centrocampo, fucilata a lato del Taty, giallo a Colombo, Gigot salva un pericoloso contropiede, Colombo caccia via il suo omonimo, ennesima durezza della punta brianzola, secondo giallo e rosso per lui. Tiro di Guendouzi deviato da Vasquez, testata di Marusic a lato, giallo a Goglichidze, capocciata alta del Taty.
Ripresa: dentro Sambia e Isaksen per Marusic, Viti salva su Isaksen, punizione in area, rimpallo e Viti segna da due passi, gol annullato per f.g., ma il vantaggio minimo non può tranquillizzare, giallo a Pellegrini, entrano Konatè e Vecino per Dia, Lazio schiacciata da un Empoli in 10, poi manovra a sx, ciabattata del Taty, giallo a Hysaj, dentro Gila e Pedro per Pellegrini e Zaccagni, Pedro spara a lato una bella azione dei gialli, l’Empoli canna un paio di contropiede pericolosi, secondo giallo e rosso per quel coglione di Hysaj, entrambe le squadre in 10, dentro Provstgaard per Rovella, subito il biondino si scucuzza saltando di testa con Sambia, turbante per lui, giallo a Pezzella, Marianucci abbatte Pedro in area, tutto ok, tiro di Sambia parato da Mandas, giallo a Vecino, giallo a Viti, entra Campaniello, giallo a Provstgaard, Isaksen si pappa il raddoppio, ma il tempo è scaduto, la Lazio passa ad Empoli.
Le pagelle: Mandas 7; Hysaj 5, Gigot 6,5, Romagnoli 7, Pellegrini 6 (Gila 6); Guendouzi 6, Rovella 6 (Provstgaard 6); Marusic 6 (Isaksen 5), Dia 6 (Vecino 6), Zaccagni 6,5 (Pedro 6); Castellanos 6. All.: Baroni 7.
Nell’Empoli i migliori Vasquez, Ismajli, Marianucci, Fazzini e Sambia, Colombo fesso quanto Hysaj; l’altro Colombo ha molto “scartellinato” a proposito e a sproposito, forse su Pedro il rigore c’era tutto, ma va bene anche così, ci accontentiamo dei tre punti.
Per una volta che fa una cosa buona il j,cog. .. , primo responsabile dell’ uscita dall’ Europa, si ” riscatta” subito .
Bologna -Juventus, a inizio partita le due tifoserie faranno un minuto di festa in memoria di Thiago Motta .
Na grattatin’ è d’obblig’..
Riccardo Claris tifoso atalantino oggi barbaramente ucciso da tifosi della mafia delle curve…
…ma si preferisce insabbiare e punire le collusioni con i buffetti di UN giorno di squalifica
VERGOGNA
Complimenti, comunque, a Fabrizio Bocca per il titolo “Conte alla rovescia” oltre che per quello “Mission possible”.
Sono sempre stato dell’idea che nell’arco del giornalismo di qualità quella dei titoli sia una freccia che non può mancare.
Uno che per esempio questa freccia nel proprio arco ce l’ha – e pure abbastanza acuminata – è Marco Travaglio, dalle cui analisi politiche spesso e volentieri dissento ma che nella ritrattistica politica e nei titoli è molto efficace (mi vendono in mente per esempio ‘la marcia su Rama’ in occasione delle polemiche legate alla detenzione degli immigrati in Albania e il più recente ‘Bergoglio e pregiudizio’ sul dibattito circa i possibili orientamenti del nuovo Pontefice).
Il mestiere di “titolista” è un vero lavoro ed esula da quello del giornalista.
Il titolista deve o forse doveva ispirare curiosità nel lettore e per spingerlo alla lettura dell’articolo, il che vuol dire che non deve essere troppo esaustivo e, talvolta, contiene un piccolo errore per imbrogliare le frasi, il che accade quando i concetti da condensare e considerare sono troppi.
Spesso il giornalista suggerisce un titolo ma il titolista ne scrive un altro e di primo acchito il giornalista neanche si riconosce nell’articolo che segue.
Naturalmente questo accadeva tanti anni fa. Ora non so se il mestiere di titolista esista ancora.
Il titolo che più mi colpì fu: “Bagnino di Rimini naufraga al largo delle Canarie”.
Poi ho letto l’articolo, esaustivo.
Ma la squadra che ha giocato il peggior calcio in tutta la stagione e’ stata la Juventus di Motta, che avrebbe meritato l’ottavo posto altro che quarto. Fosse arrivato prima Tudor, forse qualcosa di piu’ avrebbe fatto, almeno provato ad andare avanti nelle coppe e non farsi sbattere fuori da pivelli…
Pur avendo mal sopportato Motta, dopo aver visto la partita di stasera dico che la Juve ha ancora i postumi degli anni di Allegri. Zero tecnica, zero organizzazione, gioco molto impreciso e imbarazzante in alcune zone, la difesa in primis. Se poi compri pure dei bricchio o li prendi a prestito, allora non c’è allenatore che tenga. Inutile andare in champions in queste condizioni, meglio tirare l’ennesima riga (pare la ferrari ormai) e ricominciare da zero.
Napoli Scudetto.
Inter 0 tituli.
Bologna Coppa Italia.
Milan Supercoppa (gia’ vinta)
Tutti a toccar ferro, a me basta che l’Inter faccia 0 tituli.
Poi eravamo noi gli ossessionati , ( non sono interista e scrivo in generale ) .
La faccia da poco furbo ce la ha…😀
OT
Dal sito di Repubblica: …imbucata splendida di Antoine Makombou per Nadir Zortea che brucia Oumar Solet Bomawaoko e batte Maduka Okoye!
Ma che calcio italiano é? Sì, é calcio del campionato italiano: Cagliari – Udinese di ieri.
Del tutto d’ accordo,plaudo al Napoli e mi pare anche l’ Inter che a volte schierano 5 italici
Vabbè dott. Bocca, è un po’ che non concordo che le sue analisi, ma questo attesta solo la mia inadeguatezza a pensare da giornalista.
In realtà se è vero che se il Napoli le vince tutte o anche ne pareggia una vincendo le altre vince anche il campionato, è anche vero che le sue residue forze non garantiscono affatto che riesca a vincerne ancora tre o due ed un pareggio.
Ed in me, come penso nella maggior parte dei miei compagni di tifo , almeno i più “grandicelli” è vivo il ricordo del 71, del 75, dell’81, dell’88, del 18 e di qualche altra annata simile che non mi sovviene☺️per stare teso e tranquillo fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Anche perché se gli interisti lamentano, beati loro, la scarsa qualità delle loro riserve, noi possiamo addirittura lamentare la loro totale assenza.😁
Voglio solo aggiungere che non sono scaramantico o peggio metto le mani avanti , come mi hanno pure accusato di essere, ma semplicemente valuto i fatti, ed i fatti dicono che l’Inter è in semifinale di CL mentre noi non l’abbiamo neanche giocata.
“…almeno i più “grandicelli” è vivo il ricordo del 71, del 75, dell’81, dell’88, del 18..”…hai voglia, Andrea…quanto sono vivi quei ricordi…la papera di Carmignani, l’autogol di Ferrario…maronna mia!
E’ per quello ,oltre che per i 3 punti in più , che siamo favoriti .
Era de maggio…
No, Salvatore di Giacomo non c’entra niente. O meglio c’entra, perchè in caso di vittoria partenopea a Lecce e di difficoltà dei nerazzurri con l’Hellas, a Piedigrotta sarà Carnevale.
Dopo lo scialbo pareggio di ieri tra Torino e Venezia e le due vittorie fuoricasa di friulani e lariani (il solito Strefezza!), eccoci nel tacco d’Italia per un intenso “derby del Sud”.
LECCE – NAPOLI 0 – 1
Diversi assenti da ambo le parti, tra i salentini mancano Jean, Gonzalez e Marchwinski, tra gli azzurri Buongiorno, Juan Jesus, Neres e Contini. Conte schiera uno strano 4-3-3, con Olivera stopper, Spina e Raspa sulla fascia sx, Marin e Gilmour in panca. Arbitro Massa, al VAR Mariani.
Al 2′ cross da dx di Politano, la palla toccata da Lukaku finisce in rete, ma lui era in f.g. Interruzione per fumogeni in campo, poi al 21′ punizione dal limite, tiro secco e preciso del Raspa che fa centro nell’angolino, 0-1. Cooling break, corner di Pierret e Gaspar di testa la devia sulla traversa, tiraccio di Krstovic, Raspa falciato da Gaspar, Karlsson acciacca Lobotka, tutto ok, 9′ di recupero senza emozioni.
Ripresa: entrano Helgason e Morente, gol di Olivera annullato per fallo su Falcone, Lobotka salva su Helgason, ma si fa male, entra Gilmour, entrano Veiga e Berisha, giallo a Krstovic, tira ancora a lato Helgason, II cooling break, entra Billing, giallo a Morente, entrano N’Dri, Simeone e Ngonge, ma dopo altri 6′ di recupero il Napoli passa al Via del Mare. Piedigrotta in festa!
*****
INTER B – HELLAS VERONA 1 – 0
Il Biscione trema, perchè l’Hellas potrebbe impegnarsi alla morte per favorire un’antica colonia greca, Partenope alias Neapolis. Ampio turnover di Inzaghi contro i gialloblu, nell’Inter giocano stasera solo i panchinari, compreso il vice-allenatore Farris, la FIGC ha dato anche a Inzaghi una giornata di riposo dopo la stressante serata di Barcellona. Anche Zanetti, dopo la sconfitta casalinga col Cagliari, deve sostituire i due squalificati Coppola e Ghilardi. Arbitro Manganiello (di chiara origine irpina???), al VAR Paterna.
L’Inter si porta subito in vantaggio, al 7′ mano di Valentini in area, il VAR segnala il fallo, rigore che Asllani trasforma, 1-0. I nerazzurri portano palla, rari contrattacchi veronesi, tiri a lato di Zalewski, Asllani e Arnautovic, portieri molto poco impegnati.
Ripresa: giallo a Valentini, tiri di Duda e Suslov, dentro Miki e Dimarco, poi Bernede e Mosquera, giallo a Duda, dentro Taremi, poi Tengstedt e Kastanos, giallo per lui, infine entrano Acerbi e Livramento, e finalmente l’Inter può sorridere, tre punti in tasca, zero infortuni, tante energie preziose risparmiate per la gara col Barca.
Vittoria di rigore per un’Inter rimaneggiata che ha badato al sodo portando a casa i tre punti contro un Hellas così rinunciatario da non aver praticamente mai impensierito Martinez. Ho visto pure un po’ della partita del Napoli (per ovvi motivi) e devo dire che tra le due partite si è visto veramente poco calcio, perché le gambe non ci sono più e la testa (almeno per una squadra) è altrove. La vittoria serve solo a confermare il secondo posto ed il piazzamento per la prossima Champions, perché le occasioni per gestire il vantaggio ci sono state e le abbiamo sprecate tutte anche perchè (e si è visto pure stasera) il livello delle riserve non vale il prezzo del biglietto.
Saluti
Il campionato è ormai vinto – potrebbe riaprirlo il Parma se non fosse ancora salvo – direi con pieno merito,se la Inter è in semi ed ha perso un sacco di energie non è certamente colpa del Napoli.
Però mi soffermerei sulla dichiarazioni dell’arbitro Maresca che ha detto che lui e Guida hanno paura di arbitrare il Napoli perché vivono nei dintorni ed hanno famiglia,mi pare che sia uno di Pompei
Queste dichiarazioni che sono passate in cavalleria sono di una gravità inaudita, che ne pensi,Fabrizio?
Credo che noi tifosi del Napoli abbiamo qualcosa contro Mazzoleni e Orsato che, a quanto ne so, sono ancora vivi e vegeti. Per gli altri, secondo me, si tratta solo di chiacchiere.
” gravità assoluta ” suona strano detta da un tifoso interista..
Fabrizio non lo so, io penso che hai vinto il premio “sprezzo del ridicolo”.
Salutami Orsato, che restò 3 anni senza arbitrare l’Inter perché non se la sentiva.
Come dice Umberto Galimberti,il 70% degli italiani non capisce ciò che legge, tu non fai eccezione.
Che ci azzeccano Guida e Maresca con Orsato?
I due non arbitrano volontariamente, mentre il vicentino non è stato scelto,e ci mancherebbe dopo il disastro che combinò…
Tu fai parte del 70%, ma tranquillo, sei in ottima compagnia.
TRE ANNI!!!
Penso che dopo la sentenza di multina a Zanetti, frequentatore assiduo di curve infiltrate sia ben chiaro di cosa si devono preoccupare gli amanti del calcio (Agnelli per molto meno ha preso un anno). In cavalleria passano in primis ed in secundis le innumerevoli porcate che arrivano dalle vostre curve. Ora ci e’ ben chiaro perche’ le banane a Lukaku “non sono state viste”.
Stai peggiorando,ripjiate…
vedo che sei diventato improvvisamente sensibile ai legami tra calcio e criminalità organizzata
Pronti via…inter Che arranca e arriva un rigore ridicolo
VERGOGNA
Come sopra ( ossessione ) .
Per un momento mi ero preoccupato,: “ma perché triplete non commenta? ‘” mi chiedevo, “Che stia male?”
Ma poi eccoti qui, sospiro di sollievo, ma non farci preoccupare più così eh?
Difficile, sempre più difficile guardare le partite del Napoli. Un gol e tutti in difesa. Al fischio finale sono più stanco dei calciatori in campo. E non so mai se siamo stati più bravi o più fortunati. Ancora tre partite poi questa tortura finirà.
Infatti per fortuna delle mie coronarie ,Sky il Napoli lo trasmette non piu’ di 2 o 3 volte a stagione, strano che oggi ( bonta’ loro ) mi fanno vedere una partita quasi di cartello come Roma – Fiorentina .
Che ovvore cvesto Napoli , Mamma mia, Mavchese.
Ma mi faccia il piacere!!
Non è il Napoli a inovvdive.
Sono le mie pulsazioni che non tengono il vitmo del gioco.
Sono d’accordo, radarista.
Ma d’altra parte è da gennaio che il livello del torneo è vistosamente calato (ammesso che quello del girone d’andata fosse stato chissà quanto più elevato).
Tranne la Roma infatti (che ha avuto una parabola al contrario) e tranne il Milan (che non ha proprio avuto alcun tipo di parabola), da quattro mesi in quà tutte le altre si sono sbragate e tutte hanno cominciato a tirare avanti alla meglio: una cosa che la dice lunga sull’attuale livello del calcio italiano.
Che poi in queste ultime giornate il Napoli non ci stia andando per il sottile ci sta: ha la possibilità di mettere le mani sul titolo e non si perde in fronzoli.
Ma d’altronde nelle ultime giornate è sempre stato così e come dice Mordechai non sono quelle le giornate da cui aspettarsi lo spettacolo.
Anche l’Inter, da quello che vedo, col Verona sta badando al sodo e mi pare a null’altro.
E certo che bada al sodo anche l’Inter, perché non deve? E c’è riuscita, per fortuna ma poi poca per la verità, cambiando dieci giocatori su undici.
È che ormai sono tuyyi sulle ginocchia, Napoli incluso, da oggi in poi inutile chiedere…spettacolo.
Buona domenica.
Mi chiedo per l’ appunto in quali condizioni sarebbe il Napoli ,se avesse giocato la meta’ delle partite di coppa dei bauscia , vero Conte ? .
E’ veramente un Campionato del ciapa no… davanti le due meno peggio.
Ma in generale anche in Europa in questo momento, per tanti motivi, non è che ci sia moltissimo.
E’ vero soprattutto da quando e’ uscita ( Sic ! ) la Lazio .
Buona domenica Ugo.