
Ancelotti sarà il tuo salvatore: sveglia Milan, corri da lui
Non ci vuole certo un algoritmo – gli algoritmi per caso provano gioia e dolore, si innamorano, hanno passione, fanno cose irrazionali e folli che poi alla fine sono molto più sensate di quelle ragionate fino allo sfinimento, sa l’algoritmo che parte del calcio è stregoneria? – per capire che l’unica cosa da fare oggi è andare a prendere Carletto Ancelotti e riportarlo a casa. Al Milan ovviamente. E il più presto possibile.
Per un’infinità di motivi che sarebbe anche lungo e noioso spiegare, ma soprattutto perché il caso – sempre lui – ha portato al big bang spazio-temporale che fa incontrare due eventi uguali e contrari.
A) L’eliminazione del Real Madrid dalla Champions League, evento non sopportabile per un presidente presuntuoso ed egopatico come Florentino Perez, per cui l’eventualità della sconfitta non è proprio prevista e nel caso va immediatamente cancellata.
B) La farsesca e sofferta ricerca da parte del Milan di un allenatore, accessori compresi (un normalissimo direttore sportivo), che recuperi il traballante carrozzone americano alla gloria perduta.
Come può pensare un Milan, anche solo minimamente nelle condizioni di intendere e di volere, di non intrecciare la sua imbarazzante situazione con quella di un’icona della sua storia moderna? Sangue del suo sangue. Soprattutto in un momento in cui l’Inter, e cioè l’altra metà della città è dominante e sostanzialmente ti ha schiacciato o quasi eliminato dalla partita. E non sarà certo un derby di Coppa Italia a cambiare questo panorama.
Ancelotti è un jolly capitato quasi per caso sul tavolo da gioco e sarebbe assurdo e suicida non prenderlo in mano per giocarselo nella miglior maniera possibile. Nemmeno 24 ore dopo l’eliminazione del Real Madrid da parte dell’Arsenal, si è già letto della vecchia tentazione del Brasile di fare di Carlo Ancelotti il ct della rinascita della Seleção. Ma scusate, al Brasile l’idea viene e al Milan no? Quali sono le sue perplessità? Perché non provarci?
Ancelotti è legato all’avventura del Milan berlusconiano, prima come giocatore (1987-1992) dell’epopea sacchiana, e poi come allenatore (2001-2009) con una costellazione di successi straordinaria.
Il Milan post-berlusconiano degli ultimi anni , ormai abbandonato da Berlusconi, non è mai più tornato a quei livelli e ultimamente si è addirittura infilato in un labirinto che lo ha completamente deprivato della sua stessa identità. Una società, quella guidata dall’investitore italo americano Gerry Cardinale strutturata forse per muoversi in Borsa, sul mercato azionario, ma non su un campo di calcio. E che anzi col calcio ha quasi perso la relazione: l’identificazione e l’ingaggio di un direttore sportivo (Paratici? Tare? D’Amico? Sarori?) è l’operazione più ridicola vista negli ultimi anni.
Riportare Carlo Ancelotti al Milan dopo 16 anni di separazione, non un allenatore decadente e superato ma oggi il numero 1 al mondo, darebbe senso e significato al nuovo Milan. Dimostrerebbe che il suo legame col passato non è distrutto e che il jack pot puntato sul futuro è importante, fiducioso, concreto. Che il Milan non è soprattutto esclusivamente un’operazione finanziaria che parte da Wall Street e arriva allo stadio di San Siro, inteso non come calcio ma come ferro e cemento.
E soprattutto che Ancelotti, a 66 anni, dopo aver raggiunto l’apice della carriera, prenda in considerazione l’ipotesi di chiudere il cerchio. E’ il momento giusto per tornare a casa. Posto che il Milan un allenatore così in casa ce lo voglia. Ma se così non fosse con che faccia lo spiegherebbe?
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Aspettando le prossime partite, non leggo nuovi commenti. E io che volevo parlare del cardinale Tagle che, con la sua bella voce, canta Imagine di John Lennon. Che bello!
La nuova maniera di appoggiare la propria candidatura a Papa nell’era dei Social… per me però così se l’è giocata…
Non capisco perché Spalletti convochi Maldini in Nazionale.
Non capisco perché Spalletti non convochi Orsolini in Nazionale.
Orsolini ha un tiro di sinistro che gela e delizia. Ieri sera ha gelato gli animi interisti e ha deliziato i cuori azzurri. Ma gli interisti non si devono preoccupare. Hanno ancora cinque partite per rimarcare la loro supremazia e l’incontro con il Bologna sarà stato solo un imprevisto privo di conseguenze. I tifosi del Napoli, neanche lontanamente devono pensare a un probabile scudetto. Il Napoli non ce la fa più e lo si è visto contro il Monza. Questo Napoli riesce a fare fatica anche dove basterebbe il passo di una passeggiatina.
Certo è che Orsolini mi ha messo di buon umore. Vedremo cosa accadrà.
OT
https://www.repubblica.it/sport/calcio/2025/04/18/news/frase_contro_arbitra_terni_femminicidio_ilaria_sula-424135834/
Mi risulta che il dirigente colpevole di tale obbrobrio è stato squalificato per soli 3 anni fino al 31/12/2028. Anche le 12 giornate di squalifica del giocatore espulso sono poche, troppo poche! La radiazione totale era più che adeguata e anche un po’ di galera e sanzioni pecuniarie salatissime sarebbero state accettabili! Ormai siamo alla deriva più completa e il calcio è solo uno strumento per episodi di questo tipo e altro ancora.
Sono basito e incazzato nero! Basta! Non se ne può più! Non so che altro dire.
Buona Pasqua a tutti! (ma non a questi personaggi)
‘Nce vedimme
Confermo ogni parola e ricambio gli auguri. Buona Pasqua.
Ne approfitto per dire che sono contento della vittoria del Napoli a Monza anche se ha fatto poco per vincere. Che dire, ci è andata bene.
Grazie Radar. Tutte le prossime partite saranno così, squadre che vorranno fermarci, giustamente, avendo anche un obiettivo importante da raggiungere (la salvezza, tranne il Torino che giocherà per la gloria). Sono partite che solo un episodio potrà sbloccare come stasera dove il portiere avversario ci ha fatto un regalo con una uscita avventata che mai si dovrebbe fare in quelle situazioni. Ma penso che l’annata ci ha dato quello che potevamo avere e aggiungo anche che tutta ‘sta caciara su Conte rimane Conte va via mi lascia freddo. Personalmente non potrò far altro che ringraziarlo per il gran lavoro che ha fatto (su questo non ho alcun dubbio) se va via e pensare al dopo. Si parla di Allegri. Vedremo.
‘Nce vedimme
Carletto Ancelotti è stato da giocatore un gran bel centrocampista bravo tecnicamente e dotato di un ottimo tiro, mi ricordo ancora come se fosse ieri una sua splendida conclusione da fuori area che si insaccò sotto la traversa della porta difesa da Buyo, portiere spagnolo che a quei tempi militava nel Real Madrid, squadra dove ha trascorso gran parte della sua carriera. Se come giocatore, come centrocampista l’ho sempre ritenuto completo e polivalente non posso definirlo come tale da allenatore, sotto questa veste a mio avviso ha dei limiti ben evidenti; in una società ben strutturata che gli mette a disposizione grandi giocatori sa ben gestirli e come si è visto è riuscito ad ottenere grandi risultati, merito sicuramente non da poco e per intenderci non da tutti, ma in caso contrario, quando cioè gli mettono a disposizione squadre con rose non eccezionali come per
esempio a Napoli ed a Liverpool con l’Everton , diventa un allenatore nella media. Sinceramente al Milan
sarebbe una minestra riscaldata e non credo che farebbe grandi cose
vista l’attuale situazione della squadra rossonera. Un allenatore che mi piace molto è Fabregas, sarei chiaramente felice se venisse alla Lazio ben sapendo che tutto ciò è utopistico, al Milan farebbe benissimo ma credo che sarà difficile anche che vada alla guida del diavolo.
Stasera dopo un semplicissimo risotto cacio e pepe coperto con uno spettacolare gulasch di funghi ostrica, mi sono apprestato a leggere il thread su Ancelotti.
Conosco discretamente Ancelotti ma conoscevo bene la sua ex moglie Luisa Gibellini – purtroppo deceduta in giovane età, ma erano già separati -.
Non mi è mai stato molto simpatico – se ne è fatto una ragione – lo giudico un finto buono,un finto pacifico,un finto modesto ma andiamo oltre.
Le possibilità che ritorni al Milan sono quasi nulle, Carlo ama andare in grandi società gia strutturate,non ama salti al buio, e questo al Milan lo sarebbe,se facciamo l’elenco è sempre andato in società ricche e potenti.
É probabile il suo approdo con la nazionale brasiliana,così avrebbe completato il terzetto nefasto – Paolo Laziale docet – Brasile,Real,Juventus…
Giusto Andrea, sono anni che Carletto non sa più dare un gioco, al massimo sa gestire giocatori ingombranti, e questo spiega perché al Napoli ha fatto male ed al Real Madrid bene. E’ perfetto per una Nazionale, non so se in Brasile lo accetterebbero, ma in generale può chiudere la carriera proprio alla Capello, magari facendo un po’ meglio… forse alla fine allenerà proprio l’Italia dove invece Spalletti, che è un vero allenatore, non si trova benissimo. … magari dopo i prossimi Mondiali.
Noi ultimamente vinciamo un Mondiale ogni 24 anni e con il culo che si ritrova Carletto è capace di stare al posto giusto nel 2030.
“Noi ultimamente vinciamo un Mondiale ogni 24 anni e con il culo che si ritrova Carletto è capace di stare al posto giusto nel 2030″.
Ah ah ah … è da mezz’ora che ci rido .. ah ah !
Concordo su tutta la linea.
In fondo Ancelotti è un selezionatore nato mentre Spalletti si vede che soffre della mancanza di un contatto quotidiano coi giocatori, la sua dimensione – c’è poco da fare – è quella del club (e purtroppo in azzurro ce lo sta dimostrando).
Peccato che coi tempi non ci si stia .. ma chissà che in un prossimo futuro non si possa fare, Carlo a Coverciano e Luciano a Milanello sarebbero due cose moooolto interessanti.
Eh si ci avevo pensato anche io ma appunto non ci siamo con i tempi… sarebbe perfetta…
Eh già ..
Comunque sulle doti ‘posteriori’ (sportivamente parlando s’intende) di Ancelotti (ancora sto ridendo) direi che c’è materiale sufficiente per una tesi di laurea all’Isef.
E la cosa, con riferimento al discorso sulla Nazionale che facevi tu, non è affatto di poco conto.
Perchè in tornei lunghi come il Campionato – che abbracciano diverse stagioni e consistono in decine di partite – alla fine i valori si fanno strada e soprattutto culo e sfortuna finiscono col compensarsi un po’ per tutti.
Mentre in situazioni molto circoscritte e concentrate, come appunto gli Europei o i Mondiali per nazioni .. beh lì il Fattore C acquista davvero un grosso rilievo: xchè parliamo di un numero molto ridotto di partite e oltretutto secche – dentro o fuori, avanti o torni a casa.
Ecco, io per gli azzurri dopo il ciclo spallettiano la carta di Carlo me la giocherei davvero, eccome se me la giocherei.
Sono contento di averti fatto fare una bella risata, e non posso che essere d’accordo, anche io per la Nazionale, dopo Spalletti, punterei forte su Carletto… e per tanti motivi 😉 🙂
Bah… le minestre riscaldate al Milan non hanno mai funzionato… io prenderei Fabregas, abbiamo bisogno di uno che costruisca calcio… ma sembra vada a Lipsia…
Concordo anche quì.
L’idea di calcio di Ancelotti appartiene ormai al passato mentre quello che ha in testa Fabregas è un calcio molto più contemporaneo.
Io però fossi in lui una eventuale proposta del Milan non la prenderei neppure in considerazione.
Perchè se la mia carriera di tecnico stesse spiccando il volo e avessi la possibilità di fare il salto sedendomi sulla panchina di una grande .. vorrei ritrovarmi dentro un quadro societario sano e ben definito: xchè vorrei che l’eventuale flop fosse un flop esclusivamente tecnico ed esclusivamente mio, non so se riesco a spiegarmi.
Io in un club dove Ibra rischia di essere confermato in un ruolo che non solo noi ma lui stesso ignora in cosa consista non ci vado.
In questo la penso come con Waters: la società è alla base di tutto.
Ma infatti… anche io non ci andrei al Milan attuale, ed infatti sembra vicino al Lipsia ed al mondo Red Bull che gli darebbe giocatori giovani e di prospettiva con cui costruire il suo calcio… anche per me ha ragione Andrea, fino a che non hai una società credibile quelli buoni vanno altrove… e con la fine che ha fatto Conceiçao che si è rovinato la reputazione costruita con il Porto, staranno ancora più attenti.
Ciao Leonardo, buona Pasqua prima di tutto, piu che l’allenatore è importante la società,un Presidente preente e un Direttore che capisca di calcio e che sia inserito, l’allenatore e’ una consecutio, io vedrei bene Italiano sempre che non subisca il salto fra Bologna e Milan, in coppia magari con Sartori,uno dei migliori Ds in circolazione…
Buona Pasqua a te Andrea, d’accordo su tutta la linea, l’allenatore sarà la conseguenza di un DS capace… ed anche io vorrei venisse Sartori, che tra l’altro è pure un ex… Italiano non so, come pure De Zerbi, mi sembrano più adatti ad altri ambienti… sicuramente fino ad ora ha fatto fino un buon lavoro e sa dare un gioco… un altro sarebbe Palladino, ma anche lui sarebbe da vedere al salto di ambiente.
Dei 9 commenti precedenti, solo 1 riguarda Ancelotti: questo il livello d’interesse nei confronti di Carletto.
Ancelotti allenatore e il Vate di Fusignano vice? Anche no!
Quella di Fabrizio Bocca è una grande suggestione ma se dovessi dire che mi convince non potrei.
Con Carletto in campo e in panchina abbiamo fatto grandi cose, non ci piove.
Ma siamo nel 2025.
E Ancelotti è un tecnico che se non sta percorrendo il viale del tramonto di certo ci si sta avvicinando – e che oltretutto negli anni si è anche parecchio imborghesito, calcisticamente s’intende: nel senso che se gli metti a disposizione una parata di stelle lui sa come disporle in campo e ricavarne molto (che intendiamoci – non è da tutti) ma diversamente se non diventa uno come tanti poco ci manca (vedi l’anno alla guida del Napoli).
La sua idea di calcio, inoltre, non è esattamente proiettata nel futuro.
Sono portato a pensare, quindi, che difficilmente ne potrebbe uscire qualcosa di buono e che forse è meglio chiudere così tenendoci i tanti bei ricordi reciproci.
Dopo di che è ovvio che posso sbagliare e che quattro anni con Ancelotti in panca potrebbero magari regalare a noi tre Scudetti e due Champions e a lui un finale di carriera coi botti, chi può dirlo .. nessuno di noi ha la ‘sfera di cristallo’ (o quella che nel sempre più degradato linguaggio comune è ormai diventata la ‘palla di vetro’).
E infatti stanno tutte quì le difficoltà e le abilità dei dirigenti calcistici: nel disporre tutte le carte sul tavolo cercando di prefigurare quanto di buono potrebbe eventualmente scaturire dalla loro diversa combinazione: una cosa nient’affatto semplice e della quale vediamo continuamente gli spesso terribili risultati.
Chiudendo, insomma, non posso certo dire che mi dispiacerebbe vedere una ritorno del genere .. ma di quì a dire che sono convinto potrebbe uscirne qualcosa di buono ce ne corre.
Fatti i dovuti complimeti all’Inter, ed anche alla Viola ( cari cugini, mi dispiace, ma non ce la faccio a tifarvi per ora con il Barca, certo se andrete in finale contro il PSG del mercenario potreste anche trovarmi dei vostri…) vorrei solo fare un commento al Thread del nostro BM : MAGARI fosse vero!
LAZIO – BODø/GLIMT 5 – 6 (dopo i calci di rigore)
Dopo Inter e Fiorentina, ora toccherebbe a noi passare il turno. Con la benedizione di Suor Paola e la sponsorizzazione della Croce Rossa Italiana la Lazio prova a riscattare l’opaca prova in terra norrena per andare avanti in Europa Alla fine Baroni conferma le ipotesi della vigilia, insiste con la soluzione Lazzari a terzino dx su Hauge, già bocciata a Bodø, e sceglie Pedro sperando in una prova intensa ed efficace in regia sulla trequarti laziale. Knutsen come da previsioni conferma la formazione tipo dell’andata. Arbitri tedeschi, in campo Siebert, al VAR Dankert.
Bodø molto aggressivo, tiretto di Haige, Marusic salva nell’area piccola, testata alta del Taty, Haikin para il tiro di Pedro, scivola Zac, poi va via Isaksen sulla dx, cross di sx per il Taty che di tacco fa secco Haikin, 1-0. Giallo a Rovella, ancora Isaksen salta Bjørkan, tocco indietro per il Taty, tiro alto di poco, tiraccio di Pedro in curva, giallo a Hogh, tiro alto di Lazzari, serie di rimpalli in area, tiro finale di Romagnoli deviato in corner, recupera palla Gila, cross per Zac che spizza la traversa, punizione di Berg, Mandas alza sulla traversa.
Ripresa: tiro di Isaksen respinto, serie di rimpalli in area, girata di Zac centrale e facile per Haikin, entra Fet, Mandas salva su Blomberg, botta al volo di Pedro deviata da Haikin in angolo, scivola tirando il Taty, tiro facile, poi Haikin esce bene su Zac, entrano Tavares e Dia per Marusic e Pedro, cross di Isaksen per la sparata alta del Taty, tiracci di Tavares e Lazzari, dentro Määttä e Helmersen, giallo per lui, Haikin devia la punizione di Zac, giallo a Berg, dentro Vecino e Tchaouna per Rovella e Isaksen, poi Noslin per Taty, Helmersen si pappa il gol tirando in bocca a Mandas, poi corner di Nuno, mischia, Romagnoli tocca a Noslin che segna da due passi, 2-0. Sulla bordata a fil di palo di Hauge si va ai tempi supplementari.
I t.s.: tiretto di Helmersen, esce Nuno (errore schierarlo!), entra Hysaj, attacco da sx, cross di Guendouzi che scavalca Haikin, Dia di testa insacca da un metro, 3-0. Giallo a Sjøvold duro sul Taty e a Lazzari che protesta, dentro Sørli.
II t.s.: dentro Jensen, fucilata di Berg a lato, giallo a Dia, nostri svarioni difensivi, cross di Hauge e capocciata di Helmersen che va a segno, 3-1. Crampi per il Taty, che poi alza sulla traversa il cross di Lazzari, tiro centrale di Dia facile per Haikin, secondo giallo e rosso per Helmersen, ma ormai il tempo è finito e si va ai calci di rigore.
Patatrac: Baroni si accorge che i suoi rigoristi (Zac, Pedro, Isaksen e Rovella) sono tutti fuori, tranne Romagnoli, ma lui ne sceglie altri 5, tra cui il sofferente Taty. Si tirano sotto la Curva Nord, comincia il Bodo: 1B) Hauge tira a dx, Mandas blocca facile, 1L) Dia tira a dx, Haikin spiazzato, 2B) Fet spiazza Mandas, 2L) Tchaouna, flebile, Haikin lo blocca, 3B) Sørli, spiazzato Mandas, 3L) Noslin, tiraccio a lato, 4B) Moe, palo e rete, 4L) Guendouzi, fucilata alta imparabile, 5B) Berg, sparacchiato a lato, 5L) Taty (con i crampi), tiro centrale parato facile. E così passano i vikinghi!
Le pagelle: Mandas 6; Lazzari 5, Gila 7, Romagnoli 7, Marusic 5 (Tavares 4, Hysaj 5); Guendouzi 7, Rovella 7 (Vecino 6); Isaksen 6 (Tchaouna 4), Pedro 6, (Dia 6), Zaccagni 7 (Noslin 4,5); Castellanos 6,5. All.: Baroni 5.
I norvegesi hanno dimostrato che il loro valore prescinde dal clima, dal campo e dal fattore sorpresa, ottimi i soliti Hauge e Berg, proprio i rigoristi fasulli. Nessun commento sull’arbitro tedesco, ma, se noi non ci fossimo pappati tutte le occasioni da gol costruite, forse li avremmo comunque potuti eliminare. Peccato!
Morale: non si possono fare le nozze coi fichi secchi. Sarà per la prossima volta. Ma qui sul Bloooog ci tornerò sopra ancora, a presto, ragazzi. E comunque Buona Pasqua a tutti voi!!!
Durante l’attuale gestione societaria è la terza volta che la Lazio viene eliminata ai quarti di finale di Europa League. Confrontando la doppia sfida con il Bodo con le due eliminazioni precedenti (contro Fenerbahce e Salisburgo) si “scopre” che ci sono determinate condizioni ricorrenti: Lazio arrivata a questo punto della stagione incerottata e con gli uomini contati, scarse o nulle alternative fornite dalla panchina, mancanza di determinazione e furore agonistico nei momenti decisivi delle partite. Vabbe’, con il Salisburgo c’era pure l’aggravante di essere obbligati a schierare come portiere titolare il figlio di un amico del DS (perchè da piccolo sognava di fare il calciatore, anche se tutti gli consigliavano di intraprendere una carriera come ballerino di flamenco) ma di situazioni grottesche come quella ne abbiamo viste svariate, negli ultimi due decenni.
Analizzando oggettivamente lo scenario, il rimpianto per l’eliminazione di ieri sera è stemperato dalla consapevolezza che, nelle attuali condizioni, non saremmo stati in grado di arrivare oltre la semifinale. La nostra fase difensiva è a dir poco lacunosa, e se siamo stati capaci di subire tre reti dal Bodo non oso immaginare cosa sarebbe accaduto al cospetto di squadre offensivamente più organizzate dei norvegesi. Per partecipare seriamente nelle competizioni europee bisogna disporre di strutture tecniche e di competenze manageriali adeguate. Con le gestioni maccheroniche non si va nessuna parte, a maggior ragione quando non sono nemmeno supportate da un briciolo di autentica passione. In questo senso, prendere tre “rinforzi” a gennaio senza inserire nessuno di loro nella lista UEFA la dice lunga sulle reali ambizioni della proprietà, e su quanto credesse alla possibilità di arrivare in fondo alla coppa europea.
Ieri sera abbiamo pagato, oltre alle croniche deficienze a livello di organico, anche l’inesperienza di un allenatore che non aveva mai affrontato sfide di questa portata. Non gestire con maggiore attenzione la partita dopo il 3-0, e riuscire ad arrivare ai rigori senza nessuno dei 4/5 rigoristi teoricamente più affidabili, è stato un suicidio annunciato. Ma credo che fosse la prima volta che il mister si trovava ad affrontare dei tempi supplementari, nella sua carriera, e quindi ci sta che il suo piano partita fosse limitato ai 90 minuti regolamentari.
Con questa amara considerazione direi che anche per la stagione 2024/2025 abbiamo concluso la narrazione delle nostre gesta da tramandare alla posterità. Ho comunque salvato in bozza questo intervento, così l’anno prossimo (con poche modifiche, ed un bel “copia e incolla”) avrò già pronto il commento per la nostra prossima eliminazione europea 😀 Ammesso e non concesso che a fine stagione riusciremo a qualificarci, ovviamente.
ps. normalmente non mi piace parlare di arbitri, ma quando ho visto (dopo pochi minuti dall’inizio del primo tempo) l’entrata di un giocatore ospite con il “piede a martello” sulla caviglia di un nostro difensore, nettamente in ritardo, e l’arbitro che non estraeva nessun cartellino ho capito che ancora una volta non avremmo potuto contare su una direzione di gara all’altezza della situazione. Ma dato che nessuno dei nostri sostenitori è andato all’aeroporto per aspettare l’arbitro e prenderlo a sediate, per questa volta nessuno solleverà il problema dello scarso peso delle squadre italiane in ambito UEFA.
Perchè?
Perchè non si tagliano definitivamente i legami con le cosche degli ultras?
Perchè abbiamo confermato in rosa Hysaj e Basic, invece di dare loro la lista gratuita?
Perchè si continua a far giocare Lazzari nel ruolo di terzino dx?
Perchè i quattro dell’Ave Maria, Luca Pellegrini e i 3 neoacquisti, sono fuori dalla lista UEFA?
Perchè lo staff medico non si assume le sue responsabilità sui casi Patric e Tavares?
Perchè non si prende una decisione rapida sul riscatto dei 7 giocatori in prestito?
Perchè ieri è entrato Hysaj e non Gigot, allargando Gila sulla dx?
Perchè ieri Romagnoli e Vecino non hanno tirato il loro rigore?
Carissimo, ho fatto il tifo per la Lazio finro alla fine, anche se si è fatto tardi per i nostri standard. La lotteria dei rigori è stata pedente e lo si è visto sin da subito. Quelli che sanno tirare i rigori erano stati sostituiti per stanchezza ed è stato un vero peccato.
Alla prossima e tantissimi auguri di Buona Pasqua.
Ho sentito il “Vipe” ma lui è impegnato in un tour letterario e ha già deciso che il nipotino sarà un giocatore di movimento e non portiere. Alla prossima.
Cosa posso dire di Carlo Ancelotti? Che lui ha fatto come fece Giacomo Leopardi. Ha girato tutte le taverne di Napoli e dintorni. Solo che Leopardi improvvisava alate rime poetiche mentre lui cantava perché, a quanto si dice, Ancelotti ha una bella voce e conosce tutte le canzoni napoletane.
Ma chi se ne frega di Ancelotti.
Piuttosto, avete visto ManUtd vs Lione? Ieri, in birreria con alcuni amici, eravamo quasi in trance. Mai visto nulla del genere. Dal 2 a 0 per gli inglesi al 2 a 2 al 90°, coi francesi con un uomo in meno. Nonostante ciò il Lione ha segnato due gol nei supplementari e a cinque minuti dal 120° era sul 4 a 2. Da lì in poi … il delirio, con tre gol degli inglesi in pochi attimi…
Allucinante. Fossi stato tifoso di una delle due, ci sarei rimasto secco.
Mi sa che a differenza di cosa pensano gli interisti il fegato te lo spappoli con la birra, non con il calcio 🤣🤣. Buona Pasqua
P:S. Quello che descrivi è la magia del calcio.
Ma chi stava sul norvegese sul gol del 3-1 ? … visti solo gli HL ma a quel punto non puoi farti impallinare in quel modo… visto bene Hauge… sono contento per lui.
Piuttosto partita epica a Manchester, lo United è più folle e discontinuo del Milan quest’anno ma in Semi di EL ci è arrivato alla fine, da 2-4 a 5-4 in 10 minuti… certo avere Fonsy dall’altra parte aiuta…
Il “buco” sul gol del 3-1 è stato di Hysaj (non nuovo a simili prodezze). Un altro scarpone che non si capisce come possa ancora giocare a calcio. Mi riesce difficile comprendere le ragioni che portarono Sarri a caldeggiare il suo arrivo a Roma, anche se spesso gli allenatori hanno degli schemi mentali di difficile interpretazione.
Ero stato facile profeta, questa e’ la Lazio, un gol evitabile ( vero Hyisai ? ) ci condanna, quando portare a casa il 3 a 0 non sembrava un’ impresa titanica, come pure tirare meglio i rigori visto anche l’ iniziale errore avversario . I soliti limiti tecnici e mentali sono usciti fuori al momento decisivo, ci riproveremo l’ anno prossimo ( probabilmente .
Onestamente mi ha sorpreso il fatto che siamo riusciti ad arrivare ai supplementari. Conoscendo i nostri polli, mi aspettavo uno 0-0 frutto di 90 minuti di attacchi improduttivi…magari condito dalla tradizionale beffa in extremis (gol in contropiede degli avversari, al quinto minuto di recupero, sul loro unico tiro in porta) 😀 Purtroppo dobbiamo rassegnarci. Se dopo due decenni ci ritroviamo a ripetere sempre le stesse cose, significa che qualcuno non ha mai avuto (e mai avrà) davvero interesse ad alzare l’asticella.
Del tutto d’ accordo ,come sempre .