
Mamma che batosta, l’Inter umiliata dal Psg di Luis Enrique dice addio ai sogni. E a Inzaghi… Il processo è inutile, bisogna voltare pagina e basta
Mamma che batosta. Si possono raccontare trionfi e vittorie, sconfitte così laceranti sono fatte per passare direttamente al dopo, e dunque di Psg-Inter basta già l’implacabile tabellino e l’imbarazzante referto arbitrale (5-0!), tanto va come un dente che fa un male cane cavato dal dentista.
L’anestesia abbassa il dolore e intontisce, di consolante c’è che non c’è stata agonia, dopo venti minuti si sapeva come sarebbe finita perché il Psg ha anestetizzato l’Inter con due cazzotti al mento, destro e sinistro (Hakimi e Douè), ai nerazzurri non ha permesso manco di metter il naso fuori da centrocampo, e amen. Per poi chiudere l’operazione con l’anestetizzato e intontito avversario, nel secondo tempo ancora con Doué, Kvaratskhelia e Mayulu. Mai prima un 5-0 così netto nella storia delle finali di Champions League. Eccheccz!
Ecco che di una partita così il protagonista fosse Doué mai me lo sarei aspettato, ma il calcio è fatto per sorprenderci. E pensare che ero convinto che l’Inter stavolta ce l’avrebbe fatta davvero… Invece niente batosta addirittura poco dignitosa.
Due anni fa contro il Manchester City l’Inter illuse i suoi tifosi di poter davvero sovvertire una storia già scritta. A Monaco l’Inter è andata per suonare ed è finita per essere suonata. E di brutto.
Vince la Champions League strameritatamente un meraviglioso Paris Saint Germain di Luis Enrique, una persona che noi italiani conosciamo bene, e che meritava questo successo.
Perché è uno che ha una marcia in più, tecnicamente e umanamente. Perché porta con sé la tragedia della piccola figlia scomparsa e che c’è lo farà simbolicamente abbracciare per sempre. La prima Champions League col Barcellona (2015) la festeggiò portandosi Xana sulle spalle. E ora Xana è un tenero omaggio sulla sua maglietta.
E se la merita questa Champions League Luis perché la mentalità della scuola barcellonista anche dieci o vent’anni dopo ancora produce grandi effetti. Oh yes!
Il Psg vince la prima Champions League della sua storia subito dopo essersi liberato delle sue superstar. Niente Neymar, niente Messi, niente Mbappé. Segno che mettere in piedi un collettivo ha ancora un senso anche per chi di miliardi ha da buttarne dalla finestra.
Una squadra che per buon metà è passata dall’Italia, da Hakimi a Kvaratskhelia, ma soprattutto con quel fenomeno di Gigi Donnarumma in porta. Che nella sua personale bacheca adesso all’Europeo vinto con l’Italia può aggiungere questa Champions League di cui è stato protagonista. Complimenti: oggi Donnarumma è davvero un asso nella manica. Anzi un superasso.
L’Inter umiliata dal Psg passa dal sogno del Triplete a uno Zero Tituli – lo cito giusto per puro paradosso e solo perché stiamo parlando di Inter – che lascia parecchio attoniti. L’esserci purtroppo comporta la sciagurata eventualità. Le finali perdute ti fanno pensare a una maledizione, a una Coppa stregata.
A chi frequenta il pallone mai fare discorsi consolatori e di buon senso, arrivare in fondo alla strada è una storia, vincere o perdere è poi qualcosa che non c’entra assolutamente nulla col percorso fatto. Bisogna farsene una ragione.
E’ il motivo per cui le due finali perdute segneranno Lautaro e Thuram, Barella e Mkhitaryan , Bastoni e Acerbi. E ossessivamente chi potrà dovrà cercare un’altra finale ancora per cercare di alleviare la ferita. Adesso dicono tutti che vogliono continuare e nulla cambia, ma è un’ipocrisia: il risultato cambia non solo il presente ma anche il futuro, come no. Addirittura stravolge.
Lo so che vorreste già buttarvi nel gran melodramma di un’Inter che ha vinto troppo poco rispetto ai giocatori di cui disponeva – è vero, è così non si può negare – ma questi sono processi che nel calcio diventano superati nel momento stesso in cui si fanno.
Questa finale persa troppo male col Psg e lo scudetto mezzo regalato al Napoli faranno sì che di questa Inter resti molto poco e che fin da subito ci si lanci nel futuro. Cercando anche qualcuno cui affidarla.
Non so se Inzaghi accetterà la faraonica offerta dall’Al Hilal o se magari se ne andrà in Premier Legaue o altrove, sono quasi sicuro che la sua avventura con l’Inter sia chiusa. E’ un bravo allenatore ma ha lasciato troppo calcio incompiuto sul campo e se continuasse finirebbe col dover renderne ossessivamente conto oltre il sostenibile e anche oltre il giusto.
Il primo a non essere convinto del resto è lui (tanto da mettere in dubbio addirittura la sua partecipazione al Mondiale per Club) più ancora dell’ Inter.
Dopo certe batoste il processo è inutile, si volta pagina e basta. E’ il calcio, bellezza.
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Scusate ma avete visto le recenti prestazione del PSG in Champions? Squadra agile e tecnica, che non da’ punti di riferimento in avanti e con difensori validi, non come il Barca….e poi ha il miglior allenatore in circolazione; con due mosse ha annichilito l’Internazionale! Nella conferenza stampa ante finale ha detto “Sappiamo come far male ai nerazzurri”…e’ stato di parola. Grande Lucho anche se ci hai tolto un record.
Per me il PSG è solo una buona squadra, non certo uno squadrone. Il problema è che l’Inter non è proprio entrata in campo e così facendo ha notevolmente esaltato il loro gioco facendoli sembrare più forti di quello che sono. Non esistono 5 gol di differenza tra PSG e Inter, non esiste proprio. E’ ovvio che se ti presenti in campo in quel modo rischi di prenderle da chiunque, anche da squadre molto inferiori al PSG.
Finora mi sono astenuto dal commentare l’esito della finale di CL, che era l’obiettivo primario della Internazionale Milano. L’ho fatto perché ho voluto evitare che, a caldo, mi scappasse fuori qualche affermazione un po’ così…
Ora, trascorsi due giorni, mi pare possibile fare un commento scevro da risentimenti o antipatie.
Come detto in precedenza ho guardato la gara da spettatore neutrale non avendo particolare simpatia per i francesi né tampoco per la Internazionale Milano più che altro per certi atteggiamenti nonché espressioni di tantissimi suoi supporters.
Ed allora, senza scendere nel dettaglio tecnico già sviscerato da tutti, mi voglio limitare a dire quello che mi è passato nella testa mentre guardavo la partita.
All’inizio ho immaginato che dopo che avevano regalato la coppa Italia al Bologna e il campionato al Napoli la CL, ripeto loro obiettivo principe non avessero nessuna intenzione di regalarla, ai francesi poi, suvvia.
Al dodicesimo minuto, quando l’ex Hakimi ha fatto l’uno a zero dopo che l’Internazionale Milano non aveva mai toccato palla, ho pensato: bene mò questo gol li sveglia e cominciano a giocare. Quando intorno al 20° minuto L’Internazionale Milano sembrava scuotersi provando ad affacciarsi nella metà campo francese, Barella che si accingeva a prendersi un corner si addormenta di botto e l’avversario evita l’uscita della palla ed avvia un contropiede che con l’aiuto di Dimarco ports i francesi sul 2-0.
A questo punto ho pensato che Barella era una testa di cazzo, ma ho immaginato una reazione dei nerazzurri tipo quella avuta contro il Barcellona quando pure sono andati sotto di due. Finito così il primo tempo, mi accingevo a seguire un secondo tempo immaginandolo all’arma bianca, come si dice.
Mai aspettativa fu più fasulla. Invece di una Internazionale Milano assatanata ho visto un PSG ancora più feroce del primo tempo con un ragazzino delle giovanili Desiree Doue che triplicava raddoppiando il gol fatto in collaborazione con Dimarco.
Qui ho pensato che ormai la coppa era andata ed ho sinceramente,ripeto, sinceramente sperato che i nerazzurri si fossero messi a difesa dello 0-3 che a mio parere era l’unica cosa che avrebbe permesso loro di non subire di peggio e magari pure di fare un golletto per salvare l’onore, come si dice.
Mi ero però dimenticato che Kvara dopo aver collaborato alla costruzione del primo gol non poteva non avere voglia di mettere un suo sigillo e zacchete ti fa un 4-0 spettacolare assai, accidenti a lui, che se fosse rimasto con noi sarebbe stato un bene per l’Internazionale Milano perché il Napoli avrebbe facilmente staccato i nerazzurri e questi avrebbero risparmiato energie per la finale riuscendo a fare meglio di quel pessimo che stavano facendo, e peraltro, non se lo sarebbero trovato contro in questa finale!
A questo punto ho sperato, per l’Internazionale Milano, che l’arbitro fischiasse la fine anche se mancava ancora un po’ perché dal comportamento in campo dei nerazzurri temevo altri danni che sono puntualmente arrivati col 5-0 a pochi minuti dalla fine.
Per fortuna dell’Internazionale Milano, l’arbitro ha preferito non dare i minuti di recupero che pure sarebbero stati dovuti, ma così facendo ha evitato ulteriori danni.
Che dire, una sconfitta di tali proporzioni in una finale era una cosa che non potevo nemmeno immaginare. Il grande HH si starà rigirando nella tomba. Prendere 5 gol, dai francesi poi…
Riflessioni finali.
I francesi hanno vinto due volte la CL
Entrambe contro squadre di Milano.
Gli sceicchi, quelli del City e quelli del PSG hanno vinto quando in finale hanno trovato l’Internazionale Milano!
PS non ho capito perché se era il loro principale obiettivo i nerazzurri hanno deciso , dopo i regali fatti a Bologna e Napoli di fare un regalo anche al PSG.
PS2 Mi ha molto divertito vedere i video degli interisti che a Monaco cantavano per le strade : ” Odio Napoli e Vesuvio erutta tutta Napoli distrutta”
Davvero, mi sono sganasciato dalle risate.
Ps3 2010 tranquillo non sto facendo vittimismo, mi sto solo rallegrando di quanto Napoli, la mia splendida città vi stia nei pensieri.
Mai scritto e mai pensato di quelle cose vergognose sentite in quei cori e non ho neanche avversione per il Napoli, la corsa alla conquista dello scudetto l’ho vissuta soltanto con agonismo, peraltro ho molti amici e ex colleghi di lavoro a Napoli e di Napoli.
Sono anche stato a Napoli più volte con piacere e con altrettanto piacere ci tornerò.
Buon per te caro 2010, buon per te.
Per concludere sulla finale (poi devo ricompormi, domani si torna al lavoro… 😉 ), un paio di immagini resteranno impresse nella mia mente:
– le facce dei giocatori dell’Inter al rientro in campo nel secondo tempo, livide, sembravano quelle di persone destinate al patibolo. Ho intuito subito come sarebbe andata a finire;
– la faccia di Ceferin, ammutolito, seduto a fianco dello sceicco esultante. Di quest’ultimo non me ne frega niente, ma vedere quell’altro in quelle condizioni mi ha fatto molto piacere. E non era ancora arrivato il quinto… 👋
Rimane assolutamente incredibile constatare come la Storia si prenda gioca di noi piccoli essere umani. Quante perculate abbiamo sentite noi juventini dagli interisti nel periodo delle “2 finali in 3 anni” tra il 2015 e 2017? Fino al confine, le finali “si vincono non si giocano” [cit.], arrivare in finale non conta nulla e cosi’ via.
E noi giu’ a difendere orgogliosamente il cammino fino alla finale e ripetere “eh, ma contro la MSN che cosa ci vuoi fare?”, “Eh, ma contro CR7 ed il potere (in tutti i campi) del Real che cosa di vuoi fare?”,
Poi, passano 10 anni ed il mondo e’ tutto ribaltato: l’Inter sugli allori e vincente raggiunge per ben 3 volte delle finali europee, di cui 2 in Champions in 3 anni… E guarda caso le perde proprio come quell’altra squadra sbertucciata 10 anni prima e parte il mantra “Eh, ma contro i soldi degli sceicchi che cosa di vuoi fare?”
Ma siccome non ci si fa mancare nulla, agli interisti viene rimbalzato contro anche il piu’ perfido degli sberleffi: “Siete si’ arrivati alla Finale ma per essere poi solo umiliati dalle goleade di Barcellona (3-1) e Real Madrid (4-1)?”.
Devo ammettere che non sono riuscito a trattenere un sottile ghigno di soddisfazione sabato sera. Schadenfreude? Certo, ma come si fa a rimanere impassibili di fronte a tali scherzi del destino?
Però Bocca, dovrebbe fare dare una scorsa di questo bloog a qualche professionista dell’analisi mentale, i deliri che ci troverebbe aggiornerebbero senz’altro il suo bagaglio professionale..
Vero, gli interisti si stanno superando nel mirror climbing
Patetico eri e patetico rimani, abituati all’idea.
Ti invito a moderarti, il fatto che la tua squadra abbia fatto una figuraccia non ti autorizza a insultare nessuno
E allora l’invito vale anche per te, non e che se lo fai coi sottintesi sei più bellino , e ti ricordo tutti i tuoi innumerevoli post in cui ti sei applicato a dare dei disonesti a giocatori e tecnico dell’Inter nonché a definire altrettanto la stessa società nerazzurra
beh, sulla società nerazzurra non avrebbe tutti i torti…
Continuano a sfuggirti i due elementi fondamentali della questione:
– primo, alla tua età dovresti aver superato questa simbiosi fra te e la tua squadra del cuore; è calcio, anche se insultano i tuoi idoli (cosa che peraltro io non ho MAI fatto), non se la stanno prendendo con te, come io non mi sono offeso quando Waters dava dello stupratore a CR7
– secondo, se tu vai in giro a dire che sei l’unico onesto ma ti hanno beccato cento volte con le mani nella marmellata (l’ultimo esempio è Lautaro “Quando si parla tanto e male di una persona dà fastidio, quello che è capitato l’altra sera mi ha dato molto fastidio, ho insultato ma non ho bestemmiato”), devi accettare l’idea che ti insultino.
Quando leggo le dichiarazioni di Moratti su Calciopoli, il minimo che mi viene in mente è che dovrebbe vergognarsi.
“Rivendico lo scudetto di Calciopoli? Assolutamente sì. So che gli juventini si arrabbiano; e questo mi induce a rivendicarlo con maggiore convinzione. Quello scudetto era il risarcimento minimo per i furti che abbiamo subìto. Ci spetterebbe molto di più”. E sui rapporti con Moggi precisa: “È vero che Moggi voleva venire all’Inter e io non gli ho mai detto esplicitamente che non lo volevo; ma non l’avrei mai preso. Perché? Perché la serie A era manipolata e noi eravamo le vittime. Doveva vincere la Juve; e se proprio non vinceva la Juve toccava al Milan. Una vergogna: perché la più grande forma di disonestà è imbrogliare sui sentimenti della gente”.
Il ladro che parla di furti non si può sentire, e puoi anche continuare a ignorare le registrazioni di “Facchetti non si tocca, era un signore”, però esistono, e raccontano bene quello che è successo.
Come ho già scritto altre volte, noi juventini abbiamo pagato, voi quando cominciate?
” Noi juventini”….? E sono io quello che dovrebbe abbandonare la simbiosi ? Per quanto riguarda il resto , un principio cardine del diritto e cioè che un’accusa non è una prova non te lo fai entrare in testa mentre comunque ti dai come nickname “Regolamento” e a proposito di regole dovresti anche sapere che spesso un conto è la legge un conto è la giustizia , i Romani l’avevano già posto nel loro diritto ” sed l’ex, dura lex” , hai presente? Per quanto riguarda Calciopoli e strascichi, e per farla breve, posto che non ne sono mai stato un tifoso ma l’ho presa così com’è venuta, ricordo che la società juventina nella persona del suo presidente Andrea Agnelli, ha avviato ricorsi e azioni legali varie, così come suo diritto, contro le risultanze e sentenze avverse, senza che poi le cose cambiassero ne per la Juventus ne per l’Inter.
E quindi? Beh è ovvio: complotto, corruttela, parzialità , solito andazzo
Vedi, le cose bisogna raccontarle intero.
Per quanto riguarda i ricorsi presentati da A.A. bisogna dire che tutte le sedi coinvolte si sono dichiarate “non competenti” e quindi di fatto non hanno espresso un giudizio di merito proponendo solo una soluzione “formale”.
Per il merito della questione invece una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che non ci furono partite truccate.
Restituite il maltolto.
lascia stare Cipra, l’amico non riesce ad accettare l’idea di fare il tifo per una società che si è sempre professata onesta senza esserlo per nulla, a partire dal primo scudetto vinto, per proseguire con lo “scandalito” del 1981 (falsificarono perfino i documenti dei ragazzi), con il passaporto di Recoba, le intercettazioni di Tronchetti Provera, le plusvalenze farlocche (https://www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2007/06_Giugno/20/inter_moratti_plusvalenze.html), i rapporti con la curva mafiosa, le bestemmie, gli insulti razzisti e sicuramente mi scordo qualcosa.
Il fatto che abbiano patteggiato ormai non so più quante volte non gli sposta nemmeno un capello:
https://www.italiaoggi.it/settori/sport/inchiesta-curve-inter-e-milan-patteggiano-le-differenze-con-il-caso-juve-cx9pt30h
https://www.calciomercato.com/news/l-inter-patteggia-per-le-plusvalenze-fittizie-107841
https://www.figc.it/it/federazione/news/espressioni-blasfeme-ammenda-di-5000-euro-per-lautaro-martinez/
https://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/Primo_Piano/2006/05_Maggio/25/patteggia.shtml
“un’accusa non è una prova”
In realtà i giudici di complemento della figc hanno basato plusvalenzopoli sulle accuse dei pm (tra l’altro incompetenti per territorio…). Il processo penale sostanzialmente deve ancora iniziare.
Ma quanti danni hanno fatto i giornalisti amici?
Tanti, tantissimi.
Qualificazioni miracolose propagandate come imprese meritate di una squadra SUPERIORE, dal gioco spumeggiante e fenomeni a iosa ( manco il Brasile 1970…)
I suddetti giornalisti e/o opinionisti, fra celebrazioni epiche e giustificazioni di silenzi stampa incomprensibili, omettevano però di evidenziare una leggera seppur multiforme buona sorte:
– il Bayern ha giocato senza 7 titolari ed il Barça senza la difesa titolare
– i pali colpiti a ripetizione da Bayern (1) e Barça (4, con l’incredibile combinazione al 92esimo palo Barça/goal di Acerbi!!!)
– le casuali e numerose parate di Sommer , buon portiere assurto alla reincarnazione di Zoff, Yascin, Buffon, Neuer…
– una persistente bonomia arbitrale che spazia dal goal di lautaro con stop di mano al rigore abbastanza netto trasformato in punizione dal limite con omissione di secondo cartellino giallo ecc ecc
È palese che questa narrazione dei media amici, questa “chanson de geste” continua, abbia un tantino montato la testa di tutto l’ambiente inter ( calciatori, staff tecnico, tifosi, “vipperia” varia…)
Purtroppo per loro è bastata una partita normale (contro un’ottima squadra, sia chiaro, certamente non l’ Ajax di Cruyff) , dove pure l’arma principe dei calci piazzati ha funzionato poco ed ecco spiegate le 5 pere !!!!
Condivido la tesi di fondo che l’Inter é arrivata in finale con tanto culo, che comunque fa parte del gioco ed é quello che rende le coppe così avvincenti. Ma cosa c’entrano i giornalisti? Mica scendono loro in campo. Tra l’altro i giocatori passano più tempo sui social che a leggere i giornali, i giornalisti ormai li seguono solo i boomer e contano come il due di picche
Visto che non mi interessano le beghe tra tifosi voglio farvi dono(!!) del mio giudizio di osservatore neutrale sulla finale di sabato, libero di non leggerlo se non volete.
Il crollo secondo me è stato pricipalmente tattico, in secondo luogo anche fisico.
Luis Enrique ha preparato una partita perfetta, attaccando continuamente a destra mentre Inzaghi pensava probabilmente, prima della partita, di dover coprire più che altro a sinistra dove affondano Kvara e Dembelé. MA attirati nella trappola sulla destra gli interisti lasciavano scoperta proprio la pericolosa fascia sinistra, e infatti le azioni dei gol sono partite tutti da quel lato.
Aggiungiamo che alcuni sopravvalutati dell’Inter (solo in Italia p.e. si considera fuoriclasse una punta che nella nazionale Argentina parte sempre dalla panchina!) si erano gasati ai quarti e in semifinale, e probabilmente (sostenuti in questo dai giornalai italiani) pensavano di avere già vinto la finale.
Mettiamoci infine l’età media dei nerazzurri, che ormai non reggono più tutti questi sforzi fisici l’uno dopo l’altro. Più che da Di Marco (onestamente da lui non mi aspettavo di più), attaccato da molti qui, sono rimasto deluso dalla prestazione di Chalanoglu, solitamente ben lontano dallo spento pedatore pressoché invisibile dell’altra sera.
Pensierino divertente: chissà come si starà rodendo Mbappé, passato al Real per poter vincere finalmente la Champions!!
Sono contento, ovviamente, per Kvicha e Luis Enrique, loro sì due veri fuoriclasse, che hanno davvero meritato questo trofeo.
Saluti a tutti e buona festa della Repubblica.
Certo, fa il furbo il tifoso di una squadra che la semifinale di Champions non la ha vista neppure gol binocolo, ormai i social fan parlare cani e porci, purtroppo…
Saludos
Waters, Waters, perche’ perdi la calma? Il commento suddetto mi sembra normale, non trovo nulla di particolare, anzi forse troppo imparziale; la verita’ e’ che il Psg ha annientato l’Inter e che L.Enrique si e’ cmq messo in tasca Inzaghi che dopo 10 minuti non aveva capito il pressing di Dembele’ su Sommer e il fatto che il duo Vitinha-Fabian Ruiz stava asfissiando Calha. Poi quando vedi Acerbi contro una squadra senza centravanti (e gioco) classico , e’ chiari che e ‘ piu’ un danno che una risorsa…… Concludo con Di Marco (per me voto 2) , dopo il gol del Bologna ancora una volta si gira come il difensore scarso dell’oratorio invece di affrontare l’avversario….sul primo gol sembrava un passante casuale.
Bentornato Scot!
Ma tu che sei lo scienziato del calcio, riesci a dare qualche spiegazione tattica della debacle dell’altra sera? Dai, facci un commento tecnico, facce ride…
Sai waterone, ricordo che all’epoca del primo scudetto molti , a parte le solite offese razziste, dissero che sarebbe probabilmente trascorso molto tempo prima che ne vincessimo un altro. Invece lo vincemmo due anni dopo. E ne manca un altro per misteriosi motivi.
Di più quando buttammo fuori dalla coppa UEFA la Juve, un suo giocatore affermò che tanto non saremmo mai arrivati in finale. Invece non solo ci arrivammo, ma la vincemmo.
Lo stesso accadde dopo il NS terzo scudetto arrivato dopo 33 anni quando molti affermarono che per il prossimo sarebbero trascorsi altri 33anni minimo, ed invece abbiamo già vinto il quarto. Ed ancora tu ti sei sentito, invece di fare i complimenti ai vincitori, di pronosticare che sarà difficilmente replicabile. Ora sottolinei che il Napoli non è mai arrivato in finale di CL, con un certo sussiego. Intanto ti dico che ritengo meglio non arrivarci piuttosto che arrivare in finale e fare la figura che ha fatto la tua squadra , scherzata come tutti abbiamo potuto vedere.
Ma queste tue sbruffonate , come le altre, le ritengo addirittura beneauguranti.
PS divertiti a Goteborg. O dove ti trovi adesso. Spero che ti aiuti a smaltire la tremenda”paccheriata” presa dalla tua squadra.
PS2 Ma tu non sei di Parma? Come mai tifi una squadra di Milano???
Ps3 credo che si dimostri più cane e porco chi lo scrive piuttosto che chi lo subisce.
Per dimenticare la Champions.
Per cambiare argomento ho scelto di omaggiare con una delle mie poesiole i Presidenti che si sono avvicendati alla guida della nostra gloriosa Società, la S.S. Lazio.
*** I Presidenti della Lazio ***
Pur abbreviando questa nostra storia,
tocca sempre partir dalla preistoria,
quando i nostri gloriosi fondatori
scelsero i primi valenti conduttori.
Il primo fu Giuseppe Pedercini,
poi il più famoso, Fortunato Ballerini,
fu il nostro duce per circa vent’anni,
ma in Italia cominciava a far danni
il “Duce” vero, Mussolini Benito,
era d’obbligo tesserarsi al partito.
Dopo Giammei, Guglielmi, Branca e Barisonzo,
giunge alla Lazio un giovane bonzo,
maestro jedi come Obi Wan Kenobi,
risponde al nome di Remo Zenobi,
lui difende il buon nome della Lazio
da un bieco tentativo, un vero strazio,
la fusione di ben cinque società
in una, che Roma nomar si dovrà,
ma la Lazio non si piega e non si spezza,
e resiste a quella ignobile schifezza.
E poi Palmieri, Gualdi e Vaselli,
Bitetti, Ercoli, Minotto e Mazzitelli,
poi dopo i maghi degli autosaloni,
Bornigia e Rivola i nomi dei padroni,
ecco tornare in sella il grande Remo,
certo di lui mai più ci scorderemo,
per un quadriennio di grande risalto,
in cui la squadra riesce a fare il salto,
il quarto posto come nostro obiettivo,
ed i bilanci sono sempre in attivo.
Poi c’è un periodo assai tormentato,
con Annunziata, Tessarolo e Siliato,
e ancora Ercoli insieme a Giovannini,
sono anni oscuri, tormentati e meschini,
la squadra in B, finiamo in mano a Brivio,
brutto periodo da mettere in archivio,
poi con Miceli, Vaccaro e Gian Casoni,
finalmente ritornan gli anni buoni.
Prende la guida il sor Umberto Lenzini
per quindici anni, e i nostri beniamini
vincono infine il loro primo scudetto.
che va a fregiare dei ragazzi il petto.
Dopo Aldo Lenzini, quei campioni
sono guidati da Gian Chiarion Casoni,
poi prende spazio il progetto Chinaglia,
ma, circondato da una orribile teppaglia,
Giorgione molla dopo atroci tormenti,
cede il timone al buon Franco Chimenti,
noto golfista, che con me alla Sapienza
studiò Chimica, memorabile esperienza.
Poi dal Nord arrivarono i Calleri,
Gianmarco e Giorgio, preparati e seri,
che infine lascian le redini a Cragnotti,
l’astuto Sergio si presenta coi botti,
i primi tre anni si prepara la piazza
scritturando sol puledri di razza,
poi lascia a Dino Zoff per ben quattro anni,
che trascorron sereni e senza danni,
poi Sergio torna e con gran colpi di mercato,
in tre anni lo scudetto è assicurato.
arriva quindi anche il secondo titolo,
ma tristemente si chiude il suo capitolo,
le sue potenti amicizie bancarie
in breve tempo si dimostrano precarie,
bancarotta, Ugo Longo va al timone,
la Società è nell’occhio del ciclone,
sol per un anno, chè con nostro gaudio
compra il pacchetto proprio il Divo Claudio,
che salda i debiti lasciati da Cragnotti,
compra un mazzo di baldi giovanotti,
fa “pulizia” di tanta vecchia monnezza,
con le sue aziende ci mette in “sicurezza”,
d’accordo, non ha fondi da sceicco,
ma di sani principi è molto ricco,
prova a sganciarsi dalle cosche ultrà,
forse a riaprire il Flaminio riuscirà,
ma di scudetto è meglio non parlarne,
le sue risorse purtroppo sono scarne,
per la Lazietta di Claudio Lotito
il terzo titolo rimarrà sempre un mito.
Il Ghiro
Non solo sei bravo ma mi metti anche di buon umore. Buona Festa della Repubblica.
Altrettanto a te, carissimo, e ancora complimenti. E adesso sotto con la Nazionale e il Calciomercato.
La Segreteria del ragionier @Waters informa che, da domani, il nuovo nick sarà @waterloo.
O no ?
Non male dai….
Dal cinque maggio ai cinque a maggio è un attimo. Fate attenzione e muovetevi con produnza.
Ho guardato la partita da spettatore assolutamente neutrale, non avendo alcuna simpatia ne per gli sceicchi e il loro vezzo di comprarsi lo sport a suon di quattrini, ne per l’Inter perché… è l’Inter.
Di quest’ultima non mi hanno colpito né l’inferiorità tecnica (ci può stare di fronte al PSG, ma le partite si possono vincere ugualmente, come col Barcellona), ne le solite “strane” scelte tattiche di Inzaghi (Dimarco non può difendere, non lo sa fare, me lo ricordo a Verona e non ha imparato nel frattempo).
No, la cosa che mi ha colpito di più è che fin dal fischio di avvio i nerazzurri mi sono sembrati non avere nessuna voglia di giocare… alcune faccie erano proprio quelle di chi avrebbe preferito trovarsi in qualsiasi altro luogo
Cosa è stato sbagliato nell’approccio mentale alla partita, questo mi piacerebbe sapere.
Molto giusto, che volessero stare dappertutto tranne che lì si è notato anche prima, dalle facce all’atto della presentazione delle squadre… mai vista una cosa del genere, non era tensione… era proprio non volere stare in quel posto in quel momento… credo ci fossero anche tensioni di spogliatoio piuttosto pesanti.
È stato quell’approccio mentale ad essere sbagliato
Fabrizio, naturalmente avevo previsto tutto, non per scaramanzia, ma la differenza di budget prima o poi la paghi.
Indubbiamente meritata la vittoria dei transalpini, si era visto dai primi minuti, ” noi vi pressiamo alto, vediamo se avete fiato per uscirne” il fiato non lo avevamo.
Onestamente ho visto fino alla mezz’ora e poi sono andato a letto, per fortuna i miei compagni di viaggio non sono sportivi e nonostante in Norvegia in questo periodo c’è chiaro fino alle 23,30 il sonno è arrivato presto – lo ammetto con una pillola- qua piove spesso e domani faremo la mitica – per noi motociclisti – Atlantic Road un vero tempio, se riesco metto due foto o il video su Facebook…
Saludos
Te l’avevo detto, Walter…occhio all’umidità che alla tua età è pericolosa…
Si si eggiá… che poi in realtà la Champions mica era un obiettivo, no?
E nemmeno lo scudetto, che averne venti o ventuno (spoiler, vinti sul campo siete ancora a 19) è uguale (cit.).
Voi motociclisti de che se vai in giro col boosterone (quello con tre ruote addirittura?)
Naturalmente.
Dopo una sconfitta così pesante, i giocatori dell’Inter convocati per la Nazionale avranno la possibilità di riprendersi con l’aiuto degli amici che giocheranno con loro. Mi auguro che questa finale persa non incida sulle loro prossime prestazioni ma che sia un’occasione di rivalsa.
Intanto Acerbi ha già avvisato che non si presenterà. Grande uomo, come si sapeva
Acerbi incommentabile; uno che 10 anni fa a malapena sarebbe stato convocato e 20 anni fa avrebbe giocato, forse, in B. La Nazionale chiama anche quando non te lo aspetti caro Acerbi e non ci si va solo quando si e’ in rinnovo contratto per spillare piu’ soldi alla societa’. Inoltre sai benissimo che manca mezza difesa e contro una squadra di quel tipo saresti stato utile (non con il PSG). Per ultimo…avvertire il CT con un SMS, neanche una telefonata…si commenta da solo.
Ma non e’ che Acerbi volesse assicurazioni sul suo posto ai mondiali (quando avra’ 38.5 anni) per sobbarcarsi l’ingrato compito di tenere a bada Haaland venerdi’?
Probabilmente ci sono troppi neri per i suoi gusti
Pare che Francesco Acerbi abbia rinunciato alla convocazione in Nazionale, si vocifera per un’indigestione.
Io comunque gli mando un caro saluto, rimettiti presto Francesco 🖐️
Avrà preso troppi gol. Meglio che stia a casa a riposarsi.
A quelli che continuano a blaterare di budget, vorrei far presente che ieri in campo per l’inter c’erano:
Bastoni valore di mercato 80 milioni
Dimarco 60 milioni
Pavard 30 milioni
Dumfries 28 milioni
Chalanoglu 35 milioni
Barella 80 milioni
Lautaro 95 milioni
Thuram 75 milioni
Dall’altra parte il giocatore col valore più alto era Kvara, 80 milioni, e c’erano parecchi giocatori di valore paragonabile a quello degli interisti.
Sicuri di aver capito tutto?
Capisco la tentazione irresistibile di infierire sull’Inter in questo momento, ma i valori di mercato che citi lasciano il tempo che trovano, almeno fino a quando qualche squadra non sborserà davvero 95 milioni per acquistare Lautaro o 60 per Dimarco. Io di cifre ne ho trovate altre che dicono che, a livello di ricavi, quelli del PSG sono il doppio di quelli dell’Inter (808 milioni contro 399 nel 2023-2024). Il costo squadra (stipendi più ammortamenti) dei francesi nella scorsa stagione è stato di 790 milioni, quello dei nerazzurri di 309. Le spese per il personale del PSG, in particolare, ammontano a 659 milioni, quasi il triplo di quelle dell’Inter (227). Il saldo cessioni-acquisti dal 2021-2022 al 2024-2025 in casa nerazzurra è positivo per 115 milioni, mentre al PSG è negativo per 519 milioni. Non sono un tifoso dell’Inter ma mi preoccupa la progressiva perdita di competitività delle società italiane rispetto a quelle di altri campionati europei, che deriva anche (non solo, anche) dalla minore possibilità di spesa. Poi è chiaro che per ottenere risultati i soldi che si hanno a disposizione, tanti o pochi che siano, bisogna anche saperli spendere bene, come ha fatto il Napoli in questa stagione.
Guarda Ramella, per questo soggetto a cui tu pazientemente rispondi e anche per altri , come quello appena sotto, non si tratta di tentazione quanto piuttosto di vocazione a dare addosso a prescindere, e questo senza aver mai nei post discettato di tecnica o di gioco, solo e sempre a cercare il pretesto. Detto questo e tornando alla tua preoccupazione sulla perdita di competitività da parte delle società italiane, temo che ci sia ben poco da fare di fronte alla capacità di spesa di proprietà come quella del PSG o anche quella del Real o del City , guarda infatti quant’è e quali importanti squadre sono, da noi,poi finite in mano a proprietà straniere come l’Inter per cominciare, ma poi Milan, Roma, Firenze, Bologna, Genoa.. Certo ci sarebbe una società, da sempre della stessa proprietà, che le possibilità finanziarie le avrebbe, ma a parte la conclamata incapacità evidenziata in questi ultimi anni dal suo staff dirigenziale, quella stessa proprietà non ha proprio voglia di spendere e spandere, come i padroni dei francesi o degli spagnoli. Quanto al Napoli , è vero che negli anni ADL ha dimostrato sempre oculatezza nella spesa, ma la vittoria come quella di quest’anno, obiettivamente è merito del tecnico e della mancata determinazione che sarebbe bastata anche solo per una partita all’Inter.
Dovresti leggere meglio.
La mia personale idea e’ che la perdita di competivita’ nasce da calciopoli e passa da plusvalenzopoli. Un sistematico attacco ad una societa’ per favorirne un altra o leccare il cu. a Ceferin. E chi lo porta piu’ CR7?
Si, credo comincino a capirlo anche a DAZN…
Sono numeri di fantasia solo per far cagnara.
Dimarco viene dal vivaio Inter quindi il suo costo é 0, non 60m. Thuram é arrivato a zero in quanto a scadenza di contratto. Dunfries é costato 12.5M, non 28. E potrei continuare.
ma Thuram non vale zero, il disocrso e’ la valutazione (il PSG ha 3 giocatori del vivaio, allora valgono zero anche loro..Di Marco fu ricomprato dall’Inter cmq)…e cmq i parametri zero hanno ingaggi pesantissimi ed hanno maggiori percentuali per gli agenti….
Non sapevo che il valore di un giocatore si misurasse dal costo. Quindi Yamal non vale nulla, immagino
esatto, il Barca varrebbe 4 soldi (e Yamal, appunto zero) visto che ha 8 (sette!!) giocatori del vivaio in rosa (come le prime 5 della serie A messe assieme)………
Si parlava di budget, quindi di potere d’acquisto. Quindi si sommano i soldi spesi per acquistare i giocatori e si confrontano. Non aleatori “valori dei giocatori” che non hanno riscontri nel mondo reale. Ecco i soldi spesi nelle ultime tre stagioni
+----------+--------+---------+
| Stagione | Inter | PSG |
+----------+--------+---------+
| 24/25 | -62.5M | -109.82 |
| 23/24 | +53.53 | -243.85 |
| 22/23 | -40.83 | -85.20 |
+----------+--------+---------+
Il “valore dei giocatori” sono numeri di fantasia. Ogni anno l’Inter cerca di vendersi Dumfries, nessuno lo vuole, quindi tu puoi dire che vale 28M o 52M o anche 222M, se nessuno lo compra in realtá vale zero.
Certo che se confondi il costo con il valore facciamo un po fatica a capirci. Messi quindi non valeva nulla perchè non era costato nulla, giusto? Il budget è un numero, in campo ci vanno i giocatori che sono più o meno bravi.
“Il “valore dei giocatori” sono numeri di fantasia.”
Questo non vale per i giudici di complemento della figc…
Scusate…. devo essermelo perso… ma il commento di Mario Rossi su quanto sono forti Thuram, Frattesi e Sommer è già passato? non riesco a trovarlo…
Cinque come le finali europee perse dal mostro. Forse aveva ragione Napoleone. Meglio un generale fortunato che uno bravo.
Ma Napoleone non ne ha perse due di finali?
Sinceramente non prenderei le sue opinioni troppo sul serio…
Napoleone le ha perse per il suo eccessivo ego, non volendo dividere il merito eventuale delle vittorie con i suoi bravi generali
Sempre in tema napoleonico .. con riferimento ai due ultimi Scudi e alle due finali di CL si potrebbe dire: due volte nella polvere, due volte sull’altar.
I tifosi dell’Inter (e un po’ anche gli appassionati italiani di calcio) si sono veramente montati la testa. L’Inter é una squadra piena di giocatori mediocri ed essere arrivati alla finale un mi-ra-co-lo. Certo fa male perdere così, ma il PSG é uno squadrone che aveva già asfaltato il Liverpool e l’Arsenal, mica il Lecce. Il risultato era scontato, e invece di dare contro a Inzaghi bisognerebbe fargli un monumento per quello che era riuscito a fare.
Parigi é una fucina di talenti da almeno 20 anni, a livello del Brasile come percentuale di campioni che sforna. Finalmente il PSG se ne é reso conto ed hanno smesso di collezionare figurine e hanno creato una squadra vera, con un grande allenatore (e da quello che si vede da fuori, anche grande uomo). Sono contento per lui, così i soliti hater la smetteranno con il “con il Barcellona vinceva solo perché c’era Messi”
I parigini dei marcantoni che non solo corrono (e tanto), ma fanno passaggi di tacco tipo Brazil 70 ma un gioco proiettato in avanti come l’Olanda dei tempi belli. É l’inizio di una nuova era del calcio, il PSG il nuovo standard da battere.
E l’Inter? Un paio di volte ho visto Barella, il più talentuoso dei suoi, cercare di fare una delle legnate da fuori delle sue. Così lento, macchinoso. Ci metteva tre tocchi a prepararsi il tiro, il tutto così chiaramente telegrafato. I parigini con due-tre falciate gli erano addosso e lo avevano già neutralizzato prima ancora che potesse tirare. Una differenza di classe enorme.
E non capisco i tifosi delle altre squadre che fanno i galletti. La Juve, il Milan, il Napoli, la Roma, sarebbero state asfaltate anche di più.
Forse sei te che ti sei montato la testa a pensare di parlare vedi calcio con le argomentazioni che tiri fuori: l’Inter ha giocatori “mediocri” come Bastoni, Barella, Chalanoglou, Mikitharian, certo, e il PSG è una fucina di campioni da vent’anni almeno? A parte che se si usa il termine fucina è per indicare una creazione, mentre invece i campioni lo sceicco suo padrone li ha comprati, già belle che formati, ma poi cos’ha vinto questo squadrone a livello internazionale in questi vent’anni? Un cazzo, a parte quest’anno. Ah e quindi è arrivato in finale “asfaltando” Liverpool e Arsenal? Con il Liverpool ha vinto 1 a 0 e perso 1 a 0 per poi passare il turno ai rigori.. dov’è l’asfalto? Con l’Arsenal ha vinto 2 a 1 e 1 a 0 .. anche qui tutto sto asfalto dov’è?
L’Inter ha eliminato di seguito Bayern e Barcellona, i risultati sono noti, loro sicuramente mica il Lecce..
Guarda è semplice, prima pensa poi semmai, scrivi, eh fe-no-me-no?
Da tifoso della Juve ho già scritto che la stagione dell’Inter, nonostante l’assenza di trofei, non poteva essere archiviata come un fallimento. Il calcio, però, è uno dei pochi sport in cui arrivare secondi non conta nulla, vedi la pessima abitudine che hanno i calciatori di sfilarsi subito dal collo la medaglia d’argento quando perdono una finale. Fatta questa premessa, è evidente che il 5-0 rimediato dal PSG avrà delle conseguenze pesanti in casa nerazzurra. Non avevo idea che la squadra francese fosse così forte, ma guardando la partita ho avuto l’impressione che anche l’Inter non si aspettasse un avversario così tosto e dopo il 2-0 pensavo che Inzaghi, di fronte all’evidente inferiorità della sua squadra, cercasse almeno di limitare i danni in modo da evitare un passivo così pesante, che cancella quanto di buono era stato fatto fino alla finale.
Invece io, Ramella, da tifoso dell’Inter, penso proprio ad un fallimento , unicamente per lo scudetto buttato proprio per quella neanche eccessiva parte di concentrazione che non ha saputo avere nella partita con la Lazio.
Ieri l’Inter ha giocato probabilmente la sua peggiore partita della gestione Inzaghi, praticamente è come se non fosse scesa in campo, ma non direi che è “piena di giocatori mediocri”.
Quali giocatori dell’Inter secondo te sarebbero titolari nel Real, PSG, Man City, Bayern, Barcellona, …?
Uso improprio del termine asfaltato…con il Liverpool ci aveva pure perso in casa… ed alla fine è passato ai rigori… con l’Arsenal è stata comunque tirata… hanno asfaltato l’Inter quello si.
Le altre italiane avrebbero tutte perso, ma non credo così, nessuna era così spremuta, fisicamente e mentalmente.
Credo anche io che i parigini apriranno un ciclo.
Nemmeno la juve di quest’anno ne avrebbe presi 5.
Sicuramente avrebbe perso, ma non così
7 a 0 ma spavaldi? 🙂
Non ne sono assolutamente sicuro.
Buongiorno Fabrizio
Amala! Eh no! Calma. Prestigiosa, un momento: dopo ieri sera non più. Squarciata, sbrindellata e per sempre la nostra appartenenza. Mai Retrocessa si va bene ma……sino a quando? E allora? Niente. Giocata la stessa partita di qualche settimana fa ( pareggio con la Lazio ) della quale, inascoltato, ne chiedo il rimborso del biglietto di euro 69 secondo blu. Stasera , come contro la Lazio, entriamo supponenti, svogliati. Questa sera è giusto così. Siamo la decima squadra in europa. Non abbiamo compreso che i quarti e la semifinale sono stati una botta di culo. Contro il Barcellona, il tiro di Yamal, prende il palo pieno e dritto per dritto capita a un interista che passa a Dumfries che passa ad Acerbi e goal. Se il tiro di Yamal fosse finito fuori la partita era persa. Questa sera, un quasi angolo per l’Inter, si trasforma in una ripartenza dalla quale nasce il due a zero e inizia ( continua) la nostra scomparsa in campo sia dell’onore e sia dell’onere dell’appartenenza. Quello che abbiamo avuto ieri lo abbiamo ridato stasera. Giusto essere presi in giro per tutta l’estate. Inzaghi come Pioli. In quattro anni, appunto, scudetto al Milan che gli mancava da undici anni, secondo scudetto al Napoli in tre anni, fatta vincere la prima Champions al City e stasera al Paris. Record per la sconfitta, in una finale, della differenza reti. Non bisogna attendere le dimissioni di Inzaghi occorre cacciare Inzaghi. Bene per gli americani per il loro tornaconto economico ma per questo non posso dire nulla. Sono dei tempi dei Soft Machine.
Mi pare surreale dover difendere l’Inter da un suo stesso tifoso. È chiaro che il passaggio del turno con il Barcellona ha richiesto anche una buona dose di fortuna, ma l’Inter, a differenza di quanto è avvenuto in finale, si era messa nelle condizioni di beneficiare della buona sorte, favorita anche dall’atteggiamento suicida del Barcellona che avrebbe potuto e dovuto gestire molto meglio i minuti finali dei tempi regolamentari. Capisco la delusione per la pessima prestazione con il PSG, ma liquidare le vittorie ai quarti e in semifinale come “botte di culo” mi sembra davvero ingeneroso.
il PSG ha giocato la prima palla buttandola fuori nella metà campo dell’Inter. Non so se è una consuetudine del PSG oppure no, ma da quella zona non si sono più mossi schiacciandoli in difesa per 20 minuti fino al 2-0.
“Adesso abbiamo la testa sul derby, ci sarà tempo per pensare contro chi giocheremo. Non ci interessa tanto, perché siamo l’Inter e se facciamo il nostro gioco siamo ingiocabili, questo è il mio pensiero”.
Concordo, fino a quando l’arbitro ha fischiato l’inizio.
Per sdrammatizzare,
contare bene
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Sarà che tifando Juve ho una certa dimestichezza con le finali perse, ma ho sempre pensato che le finali sia meglio perderle piuttosto che non giocarle affatto; però col senno di poi sarebbe stato più decoroso uscire uno o due turni prima e risparmiarsi una simile umiliazione, a maggior ragione se si considera che sul suo altare è stato praticamente sacrificato uno scudetto molto più a portata di mano.
Per carità, che l’Inter fosse già da tempo sulle gambe era chiaro a chiunque avesse occhi per vedere (la gara di ritorno con il Barcellona mi ha dato l’impressione del classico “ultimo sforzo”), e inoltre Luis Enrique si è dimostrato molto più sagace rispetto a Flick, ma un’imbarcata del genere in una sfida di così alto livello resta inaccettabile e ingiustificabile.
Comunque, alla fine della giostra, il ciclo straordinario di Simone Inzaghi (cit. Lorenzo Vendemiale) ha portato nella bacheca della migliore squadra italiana degli ultimi 15 anni (cit. Tancredi Palmeri) solamente uno scudetto, due Coppe Italia, qualche Supercoppa Italiana e due finali di Champions, che sono un ottimo traguardo ma che in fondo sono state perse senza neppure un gol all’attivo; per definirla un’epoca leggendaria (cit. Fabrizio Bocca) occorre un notevole senso dell’umorismo, o un certo sprezzo del ridicolo.
La stagione Inter è svoltata al gol di Acerbi contro il Barca. Avrebbero i nerazzurri vinto il campionato, credo, senza quello.
Ad edulcorare, la finale 0-5 mi ha ricordato risultato analogo a Broni oltrepò Pavese una giornata fredda di primavera, il mister a bordo campo col cappotto. ( non è uno sfottò ) e mi ha messo voglia di recuperare quei tempi.
Portate pazienza, magari qualcuno non ricorda.
A vent’ anni nella seconda cat. di Lomellina non giocavo mai. In tutto il campionato avrò fatto tre partite, chiuso dai marpioni trentenni dell’ epoca che concludevano la carriera dopo i fasti(?) delle serie superiori. A vederli arrivavano pure le mogli, agghindate a festa, sussiegose, che a me parevano vecchie signore.
Quelle poche volte che ho giocato, all’ epoca le partite se le iniziavi le finivi, non me la passavano mai, dicesi mafia di spogliatoio; nell ’ intervallo il mister aveva un bel dire: Vipe è sempre smarcato lì in mezzo, qualche volta appoggiatela pure a lui sta palla, magari niente niente…
Alla ripresa quel niente veniva interpretato alla lettera: Niente. Tanto da farmi pensare che quell’ appoggiatela non fosse di facile intendimento.
Ad ottobre però c’ era nel salone della cooperativa socialista il veglione di benvenuto autunno.
Con tanto di buffet salumi, formaggi, castagne e vini delle colline di Broni. La moglie, disinibita il giusto, del terzino dai piedi ruvidi dopo un solo bicchiere prendeva ad esagerare con lazzi vari per titolari e riserve, figuriamoci due di bicchieri. E non persi l’ occasione quando al ballo della scopa toccò a me gradire il suo strattonarsi, che neanche ai corner, provocatorio al bimbetto che intendeva avviare ai privilegi della maggiore età.
Gratificato finalmente di tali attenzioni osai dirle: certo che come la appoggia lei suo marito se lo sogna e pure il mister approverebbe.
Forse non capì, che importa ormai; molti sono andati avanti ma cerco di non intristirmi, anzi mi rallegro per aver giocato a calcio con loro.
A tutti Buon Mondiale per Club.
Buongiorno Vipe, no l’Inter avrebbe dovuto e potuto essere semplicemente un po’ più concentrata nella partita con la Lazio, era perfettamente alla sua portata, questo solo poteva bastare per vincere lo scudetto, e qui ci saranno delle responsabilità che in società dovranno essere prese, da chiunque ne ha.
E comunque è sempre un piacere leggerti.
Che belle ‘ste storie, dai dai, ancora!
In effetti Conte si è dedicato al solo campionato. Se l’Inter avesse fatto lo stesso, la lotta sarebbe stata più ardua. Invece il punticino è andato avanti da sè.
E questo cosa c’entra con la partita di ieri?
Volevo essere unsorriso
Non penso abbia capito. Non credo. Pensavate a due cose diverse. E poi… Vent’anni.
Ebbi una situazione a vent’anni con una ragazza, situazione non calcistica ma simile alla tua, non la racconto, ma che ricordo nei dettagli.
Trent’anni dopo incontrai la Signora, chiesi, e scoprii che non ricordava nulla di me e del giorno. Nulla.
Saluti
Sei sempre una ventata di aria fresca, grazie
Mi spiace per chi si segna con i pollici negativi; la nonna non ha mai raccontato ‘ una storia’ e mai ricevuto nemmeno un Salgari
La nemesi.
Da vent’anni stanno lavorando, con i loro complici (Ceferin, Gravina, ecc.), per distruggere il calcio.
Ci sono riusciti.
Ben gli sta perdere due finali contro gli sceicchi dal “budget illimitato”.
Che palle questi complottismi
Ma quali complottismi!
Senza risalire sino a farsopoli, vatti a leggere gli atti istruttori e le sentenze della “giustizia” sportiva sulle famigerate plusvalenze e poi parla…
Siamo molto vicini all’associazione a delinquere.
È auspicio che questa disfatta internazionale sul campo di gioco possa una volta per tutte giovare ad una analisi e ad un giudizio sulla “gestione” del calcio italiano, non solo nel recente passato, fondata sulla distorsione ad personam delle regole, sull’uso deviato della giustizia sportiva, sul favore spudorato della stampa, sull’opacità del sistema di finanziamento e sulla convivenza interessata con la criminalità organizzata.
Lasciando all’alea dello sport la quantità di decisioni arbitrali che hanno consentito all’Inter di vincere lo scorso campionato.
Ripeto che non sono interista se non di complemento , ma mi piace la coerenza, ricordo bene quei tifosi juventini che stigmatizzavano quegli antisportivi che tifavano contro madama, adesso c’ e’ chi esprime gaudium magno per la batosta subita dall’ Inter . Invero la medesima e’ apparsa brutta senz’ anima oltreche’ ,e si poteva immaginare senza benzina, ma non era da piccoli e miseri godere delle altrui disgrazie ? .
Finché non si è capito cosa veramente è stato calciopoli io in campo internazionale tifavo per le italiane, Inter compresa.
Roba di vent’anni fai, chissene
Mah, sai, la storia ha un certo peso nella vita delle persone…avrai modo di impararlo…
L’Italia e il feticcio della storia… una pietra al collo
È così…
L’hai presa bene, purtroppo però ne hai prese 5
Forse mi sono dimenticato di dire che non sono interista, comunque la cosa non mi ha certo tolto l’ appetito .
Ma noi non facevamo quelli onesti. Se ti metti su un piedistallo morale ci sta che poi finisca a pernacchie
O se spari le sbruffonate alla waterz…
Bocca io sono veramente sorpreso della sua sorpresa.
Se uno le partite le guarda e capisce minimamente ciò che sta guardando come sarebbe andata la finale di Champions era facilmente e ampiamente prevedibile.
Lo dico perché l’ho scritto almeno un mese fa.
L’Internazionale di Milano, squadra con grossi limiti strutturali della fase difensiva e che attacca in modo efficace solo nei grandi spazi e/o in occasione di calci piazzati, nei suoi interpreti principali (Acerbi, Di Marco, Chala, Miki e Lautaro) è bollita fin da gennaio.
Dopo aver superato il turno iniziale incontrando 6 (su otto) squadre subito eliminate ha giocato contro undici scappati di casa e vabbè, l’ha sfangata miracolosamente giocando contro mezzo Bayern ed ha approfittato tra grandi olè di undici talentuosi quanto inconsapevoli ragazzini guidati da da un pirla che uno uguale non c’è (cit.).
Il confronto indiretto con il P.S.G. era impietoso e quello diretto non ha fatto che confermare ciò che si sapeva.
Il ciclo dell’Internazionale di Milano si conclude con due scudetti e due finali Champions.
Dignitoso , ma più che un ciclo direi uno spotting menopausale.
Si apre l’era Napoli… forse …io ho buone sensazioni…
La sorpresa viene perché in Italia siamo provinciali e guardiamo solo il nostro orticello. Il PSG aveva dominato mezza Premier League, ed il loro calcio osannato in tutta Europa. Se uno seguisse anche minimamente il calcio europeo il risultato era scontato.
Quelli che adesso “si sapeva” ed “era ampiamente prevedibile” ci vedevano già fuori, e con la coda tra le gambe, contro Bayern e Barça. Invece l’Inter giocò 4 partite dignitosissime e soprattutto razionali, preparate, vista la differenze di valori tecnici in campo. Certo, ci fu anche del kulo (Yamal poteva farcene 3, e già Olise aveva messo in imbarazzo vari dei nostri…), ma il kulo l’aveva avuto anche l’Inter del 2010 (Iniesta indisponibile andata e ritorno): non per questo si squagliò in finale. Ci vogliono parecchi “miracolosamente”, parecchi “Flick è un pirla” (intanto hanno vinto la Liga: sarà un pirla anche Ancelotti, saranno tutti dei pirla…), per far tornare i conti.
> Certo, ci fu anche del kulo
Esatto, passare quei turni é stata solo fortuna, compresi gli infortuni degli avversari e allenatori alla prima stagione o addirittura alle prime armi (quello del Bayern). Ma Enrique é un allenatori con i controfiocchi e si é studiato l’Inter proprio per bene
No non è stata “solo” fortuna, almeno non rispetto al disastro di ieri sera. Perché comunque a Bayern e Barça l’Inter aveva fatto 2-3 gol a partita, e anche a essere meno fortunati col Barça si poteva perdere, che so, 2-4 con Yamal che anziché prendere il palo la mette all’angolino, e niente gol di Acerbi. Ma l’Inter il centrocampo lo aveva passato, di occasioni ne aveva create e già dai primi minuti.
5-0 è un’altra cosa. Non si spiega con “niente kulo stavolta”, “non avevano infortuni stavolta”, ecc.
Il tuo sbaglio é mettere Bayern, Barça e PSG sullo stesso livello. In realtá Bayern e Barça sono una spanna sotto al PSG. Quindi fare 2-3 gol a partita a loro, per l’Inter, ci sta. E con un po’ di culo loro ne fanno meno a voi, come é poi successo, e voi passate. Mentre il golfo tra voi e il PSG é troppio ampio, e la partita é andata a finire come doveva.
Insomma inutili fare drammi, inutile dare contro a Inzaghi o ai giocatori, é semplicemente nell’ordine naturale delle cose.
Barca una spanna sotto il PSG?
Boh
Però cipra aveva perfettamente ragione, contro il Barça l’inter ne ha presi SEI in due partite.
Fra semifinali e finale UNDICI gol subiti in tre partite.
Dove volevano andare?
Che discorso è, scusa? Tra quarti e semifinale, contro squadre pure più ricche e favorite, l’Inter ha fatto 11 gol e ne ha presi 9. Era logico aspettarsi che almeno la finale la giocasse, anziché non riuscire ad andare, non dico in porta, ma neanche dalla difesa al centrocampo. Nessuno si aspettava che dominasse l’Inter, ma questo risultato è comunque un’anomalia, di cui Inzaghi dovrebbe dare conto.
Che discorso è? Pensavi davvero che una squadra che prende in media tre gol a partita potesse giocarsi la finale? Sul serio?
Pensavo che una squadra che *fa* 2-3 gol a partita potesse giocarsi la finale, sì. Probabilmente perderla, ma almeno uscire palla al piede dalla propria metà campo. Scemo io, si vede.
Bisogna vedere con chi li fai i 2/3 gol. Se li fai contro mezzo Bayern o contro un Barça che ha preso quasi 2 gol di media durante la fase di qualificazione della CL non fa molto testo.
Mi sembra ormai tu stia solo facendo il verso.
Della serie, i gol presi dall’Inter sono tutti un brutto segnale, anche se li segna gente oggettivamente forte come Raphina, Yamal e Kane, ma i gol fatti dall’Inter “non fanno molto testo” perché segnati a difese vulnerabili.
Cioè spiegami: quanto doveva vincere la banda Inzaghi, nei quarti e in semifinale, per dimostrare di avere almeno una chance col PSG? Dovevamo asfaltare 3-0 andata e ritorno sia i campioni di Germania sia quelli di Spagna, altrimenti il 5-0 era inevitabile? Così, per capire. Il PSG era dato a 2,25, mica chissà che…
Guarda che si parlava di solidità difensiva. Sono mesi che cipralex sostiene che l’inter ha una difesa colabrodo, e mi pare che la champions l’abbia confermato. Che poi sia passata perché ha segnato molto è vero, ma forse non solo per suoi meriti. Ma l’hai vista la difesa del Barcellona?
E quindi..che vuol dire?
Nel calcio e nello sport in genere non si vince solo per propri meriti ma anche per i demeriti dell’avversario. Anche il PSG l’altra sera ha vinto per propri meriti e per i (tanti) demeriti dell’Inter.
Mi sembrano discorsi oziosi tanto per..
La difesa del Barcellona sarà un colabrodo ma c’hanno vinto la Liga, quindi in qualche modo quella squadra funziona. Forse perché hanno un attacco della madonna e tutto sommato prenderci 6 gol in 2 partite giocate con quel ritmo ci sta.
“Forse non solo per suoi meriti”, certo. D’accordo. Già detto, alla nausea. Ma quindi? Siccome il 3-3 4-3 col Barça è stato fortunoso, diventa inevitabile un 5-0 in finale? Il punteggio più ampio mai visto? Non si poteva fare meglio, cioè giocare una partita decente? Con questa logica dovremmo vedere 5-0 dappertutto.
L’Inter non è arrivata settima o dintorni in Serie A: è arrivata seconda ed è comunque una delusione, non un miracolo. Ha fatto una buona prima fase in CL, battendo anche l’Arsenal che col PSG se l’è giocata e che lo ha appunto battuto nella prima fase. Ha eliminato due squadre campioni dei campionati maggiori, una delle quali aveva a sua volta battuto il PSG: anche con qualche infortunio o anche allenate dal “pirla” Flick, Bayern e Barça varranno più o meno (se non almeno) come un Aston Villa, che pure col PSG se l’è giocata. O no?
Non per fare quello che “l’Inter ha comunque disputato una grande stagione”, che è roba da paraculi visti i risultati di maggio, ma per non cadere in un revisionismo surreale.
Girala come vuoi, il 5-0 non si spiega senza una pessima preparazione della partita, il morale sotto i tacchi e un Inzaghi che non ci capisce niente. Fosse stata solo una questione di valori in campo, il PSG avrebbe dovuto asfaltare allo stesso modo almeno una mezza dozzina di altre squadre che ha incontrato in questa CL, invece ha vinto con 4 o più gol di scarto una sola altra volta.
Ma, non mi pare.
La Champions dell’Internazionale di Milano si riduce a tre partite e per descriverle basta un miracolosamente e un Flick.
Oltre naturalmente a 5 ( cinque) pere.
Però a me pare che la partita di ieri – seppure disastrosa – non possa cancellare del tutto il bel percorso fatto dall’Inter per arrivare in finale, specie se confrontato a quello delle altre italiane, o no? Vogliamo parlare di Juventus e Milan?
E chi lo cancella?
L’Internazionale di Milano è la squadra con la rosa migliore, in Italia, da tempo ed è ,in assoluto, una buona\discreta squadra (non certo la squadra di fenomeni descritta da alcuni\molti qui dentro).
Detto questo capisci che dopo cinque pere coglionare è d’obbligo, al bar sport.
Sinteticamente crudele e sincero.
Ed è giusto così
perché due?… uno…
Mi allineo alla visione di Bocca e lo faccio partire, il ciclo, da quando è finito quello della juve.
E’ che il grande l’affetto conduce sempre a rappresentare le cose meglio di come sono.
Credo ci si riferisca agli ultimi 5 anni, conclusi con 2 scudetti, 2 coppa italia, 2 finali Champions League ( quella con 5 inglesi, 5 spagnole, PSG, Bayern ecc.).
Da non interista dubito che altri sapranno far meglio.
Si, è stato un bel ciclo…
Alcuni pensieri in ordine sparso:
Dai, non t’abbattere, in fin dei conti basterà vincere 6 a 0 al ritorno…
Scusa ma mi sembrano sciocchezze. Ti rifiuti di accettare che l’Inter é due spanne inferiore al PSG come qualitá giocatori. Con quei 23 o 25 neanche un triumvirato di Klopp, Guardiola e Ancelotti avrebbe fatto meglio. Inzaghi ha fatto un miracolo a portarvi in finale.
Siete una squadra piena di debiti in un campionato espressione di un movimento che non porta squadre ai mondiali dal 2014. Arrivare in finale era un miracolo, altro che storie.
“Sciocchezze”, cordialmente, saranno le tue. L’Inter come organico è una o due spanne sotto anche a Bayern e Barça, ma se l’è giocata con pragmatismo e carattere. Poteva perdere, magari meritava di perdere, ma non ha fatto schifo. Ieri sera ha fatto schifo.
Il tuo sbaglio é mettere Bayern, Barça e PSG sullo stesso livello. In realtá Bayern e Barça sono una spanna sotto al PSG. Quindi fare 2-3 gol a partita a loro, per l’Inter, ci sta. E con un po’ di culo loro ne fanno meno a voi, come é poi successo, e voi passate. Mentre il golfo tra voi e il PSG é troppio ampio, e la partita é andata a finire come doveva.
Insomma inutili fare drammi, inutile dare contro a Inzaghi o ai giocatori, é semplicemente nell’ordine naturale delle cose.
Chapeau! Dopo questa disanima non vi si può prendere neanche un giro un po’….giusto un saluto con la mano aperta e le 5 dita in evidenza ..
Ho visto solo gli highlights e c’era una sola squadra in campo, senza storia, su dai che vi riprenderete , per molte italiane quest’anno sarà di Rifondazione ( sarebbe contento Bertinotti !😀😀😀😂)
Il risultato finale è stato chiaro. Il Psg ha rifilato 5 palloni all’Inter e Barcolà se ne è mangiati due o tre in pochi minuti.
Il cancan di Buffon e Di Canio è stato inutile. L’italica squadra è stata incapace di giocare. E pensare che questi due, con la vittoria in tasca, volevano propagandare il made in Italy che primeggia nel mondo, nonostante i pochi soldi disponibili.
Alla fine il triplete lo fa il PSG, squadra bellissima, costruita con intelligenza e facendo a meno delle figurine milionarie degli anni precedenti. Che quest’anno fossero forti sul serio si era capito nel modo con cui avevano fatto fuori il Liverpool, dominatore della Premier League, ma già che c’erano hanno fatto fuori pure l’Arsenal, ossia i secondi e l’Aston Villa, tanto per dimostrare che per le inglesi quest’anno proprio non ce n’era.
Grande lavoro di Luis Enrique e squadra piena di talenti, con un paio di ex Napoli a mettere ulteriore qualità e quel Desiré Doué che è un talento incredibile, uno dei più grandi espressi dal calcio francese dai tempi di Zidane, e che non poteva che essere protagonista ( Fabrizio… se c’era uno che avrebbe potuto fare la differenza era proprio lui… ).
Si tratta di una squadra giovane e con notevoli prospettive, se aggiunge anche un centravanti forte ( tipo Osimhen… ) la vedo al bis Champions già il prossimo anno, come al momento, per tanti motivi, mi sembra difficile vedere altro che un bis del Napoli in campionato.
Per l’Inter, arrivata spompa all’atto finale, e che si prende almeno la soddisfazione di toglierci il record di vittoria più larga in una Finale di Champions ( mannaggia a loro 🙂 🙂 ) c’erano anche un po’ di cabale contrarie : La doppia finale persa in tre anni dalla Juve circa dieci anni fa che sembrava chiamare questa, l’aver perso la precedente dall’altra squadra degli sceicchi a lungo dissipatrice di risorse ma alla fine capace di arrivare alla meta, il fatto che l’altra squadra francese ad aver vinto la Champions lo avesse fatto contro l’altra milanese, la presenza dei napoletani Fabian Ruiz e Kvara che potevano celebrare in parallelo ai loro vecchi compagni, per un trionfo totale di Napoli in stagione, Gigio in porta in cerca di rivincite ed rendere durissima un’eventuale soluzione ai rigori ( molto improbabile ex post… ). Ma direi che vada dato atto ai cuginetti di aver fatto comunque una grande stagione, impostata tutta sull’obiettivo maggiore, per il quale si è sacrificato uno scudetto più che probabile, e penso che in molti siamo convinti del fatto che un titolo lo avrebbero comunque meritato. Chapeau lo stesso.
Alla fine sono contento per Luis Enrique grande uomo oltre che grande allenatore, per Doué che sarà una stella, e per Gigio il predestinato, che a suo tempo ha fatto la scelta giusta, mi dispiace per Simone Inzaghi, Lautaro e Barella che, in particolare, non meritavano un finale del genere, come non lo meritava nessuno dei nerazzurri.
Detto del fatto che tra Istanbul Parigi e Napoli, le mie tre città del momento, passano la precedente finale persa dall’Inter, lo scudetto e la Champions di quest’anno, e che Monaco di Baviera è una delle mie città di elezione da sempre ( tra gli anni 80 e 90 ci sarò stato un dozzina di volte, ma anche dopo fino al 2007) per motivi sia artistici che di bisboccia, la cabala peggiore per i cuginetti era che non potevano proprio pensare di vincere la Champions il giorno del mio compleanno 🙂 🙂 🙂 🙂
Sarà per la prossima volta, un altro giorno magari…
> Per gli inglesi quest’anno propior non ce n’era
Finale Europa League: 2 inglesi.
Finale Conference: vinta da un’inglese. Vabbé
Non era difficile capire che mi riferissi alla Champions… vabbé.
Disse il mago otelma ..
Passa tutto per la cabala caro mio…voi a Napoli dovreste saperlo bene…
Io parlo per me, non per “Napoli ” ( che tirate sempre in ballo a sproposito)
Chiunque parla per se e per tutto ciò che lo circonda… è abbastanza evidente. Il resto è essere permalosi e non volerlo ammettere…
La partita e’ terminata dopo il primo tempo. Anzi dopo i primi 20 minuti. Il problema e’ stato che lo sapevano anche i giocatori dell’Inter. Meglio avrebbe fatto Inzaghi a “difendere” lo 0-2, cioe’ continuare a giocare coperto e sperare in qualche contropiede; almeno avrebbe evitato, ci avrebbe evitato, la figuraccia mondiale.
Da un certo punto di vista mi dovrei augurare altre finali dell’Inter. quando accade, il campionato lo vince il Napoli. Ma piu’ realisticamente l’Inter mi pare una squadra da svecchiare e rifondare. Con quale allenatore, boh.
comunque siamo tutti in trepidante attesa di sapere da waterz cosa si dice delle imprese dell’Inter alle…dov’eri, uhm…Flopoten?!?
ah, dimenticavo…com’è che diceva lo scienziato del calcio tre-finali-ancora-da perdere fa?
Lo scienziato del cacio
Fra qualche mese ci dirà che aveva previsto tutto, tanto da aver vinto dei fantastiliardi scommettendo.
A proposito di gradassi, io ieri sera ho visto una squadra che è entrata in campo con grande umiltà, gente che ha corso con intelligenza e voglia per tutti i novanta minuti. Vedere Dembelè, uno che vale una paccata di milioni, correre per tutta la partita per andare a pressare come se fosse l’ultimo dei panchinari, perché era quello che ieri serviva alla squadra, fa capire di cosa sto parlando.
Dall’altra parte c’era una squadra convinta di essere forte, visto che qui dentro si parlava addirittura di cinque sei giocatori di assoluto livello mondiale.
Da una parte c’era una squadra con le idee chiare e sempre in pieno controllo del pallone e di tutte le situazioni di gioco, dall’altra una squadra che aveva come unico schema palla lunga a Thuram e speriamo che ci fischino un rigore.
Non è un problema di budget e sicuramente non è un problema di esperienza e nemmeno di freschezza atletica. C’è chi gioca a calcio e chi ci prova.
Francamente, ho tifato PSG perché ieri i veri gradassi, i prestigiosi e mai retrocessi, quelli più onesti degli altri, quelli che le finali perse non contano niente (fino al confine, vero?), i furbetti del campionatino… erano gli altri.
Sono soddisfazioni, anche se di breve durata, perché tanto fra una settimana ci racconteranno, come al solito, che meritavano di vincerla.
Basatissimo
Che grande Bellezza!!
P.S.G. – INTER 5 – 0 (scusate il ritardo, sono ancora scioccato)
Entrambe le squadre schierano le loro formazioni migliori, nell’Inter i titolari ci sono tutti, più o meno rimessi in sesto dai recenti infortuni e risparmiati da Inzaghi nelle ultime sfide di campionato che purtroppo sono costate lo scudetto, c’è gran voglia di rivincita anche per questo. Nel PSG la pattuglia degli ex serie A rappresenta il nerbo della squadra franco-qatarina, dall’ex milanista Gigio all’ex interista Hakimi, dall’ex romanista Marquinhos agli ex napoletani Fabian e Kvara. Arbitra il rumeno Kovàcs, al VAR l’olandese Higler.
Manovra fitto il PSG, spinge a dx, l’Inter opera in contropiede, tiretto di Dembelè, poi va via Kvara, scambio a sx tra Vitinha e Douè, cross rasoterra per Hakimi che appoggia facile in rete, 1-0. Troppo lenta e imprecisa l’Inter nelle ripartenze, tira in curva Kvara, PSG salva un angolo e riparte a sx, da Kvara a Dembelè, taglio per Douè che stoppa e batte in rete, Dimarco devia il tiro, 2-0. Testata alta di Acerbi, tiretto di Fabian, PSG è più veloce anche di testa, bracca a tutto campo i centrocampisti dell’Inter che non riescono a far girare la palla, testata di Thuram a lato, assist di Douè che Dembelè sparacchia in fallo laterale, Inter contratta nella propria metacampo, tiro a lato di Douè, tiro di Kvara in corner, testata di Kvara alta. Dominio dei rossoblù, gialli annichiliti.
Ripresa: Kvara spara a fil di palo, Pacho sgambetta Thuram, Kvara tira di nuovo in curva, Dembelè da sx tira a lato, entrano Bisseck e Zalewski, che si becca il giallo, le punte PSG ostacolano sempre il rinvio di Sommer, perciò molto impreciso, tiro in curva di Barella, Bisseck scoordinato si fa male da solo, entrano Darmian e Carlos Augusto, contropiede 3 vs 2, palla a Douè che fulmina Sommer sul primo palo, 3-0 e giallo per “nudismo” in campo. Entra Barcola, giallo a Thuram, sparacchia alto Barcola, dentro Asllani, giallo ad Acerbi, sbaglia Dumfries, parte in contropiede Kvara, che di sx brucia in uscita Sommer, 4-0. Luis Henrique impazzito a bordocampo, Thuram tira ma Gigio è attento e para, poi blocca anche il cross di Asllani, dentro Hernandez, tiretto di Zalewski, Barcola incarta l’intera difesa ma la mette a lato, poi si libera ancora ma sparacchia fuori, dentro Mayulu, Ramos e Emery, Inter molto stanca e presto rassegnata in quasi tutti i giocatori, gli attaccanti PSG si scambiano palla in area e Mayulu completa la manita, 5-0. Salutateme a Neymar, Messi e Mbappè!!!
I migliori del PSG: Marquinhos, Vitinha, Fabian Ruiz, Douè e Kvara, oltre ovviamente l’artefice del PSG odierno, il bravissimo Luis Henrique, meno generali e più soldatini che rispettano i suoi ordini. Dell’Inter salvo, ma solo per l’impegno dimostrato fino alla fine, Acerbi e Lautaro, gli altri sono stati surclassati, una squadra vecchia e stanca è arrivata alla finale sulle ginocchia, lo “ZEROPLETE” si spiega anche così. Ineccepibile Kovacs.
Buondì,
Peccato, quei diavoli di cuginetti ci hanno soffiato il doppio record di scarto in finale (doppio 4-0 allo Steaua e al Barcellona).
Battute a parte, ieri sera la musica si è subito capita, l’Inter è parsa suonata e smarrita sin da subito.
E quando a questo PSG, bellissima orchestra, non opponi la forma fisica e non contrapponi almeno il carattere, beh non c’è scampo…
Globalmente però direi che l’Inter inzaghiana, considerato il potenziale tecnico e la struttura societaria, nel quadriennio abbia fatto molto meglio in Europa che in Italia, dove pur avendo la miglior squadra in assoluto, ha perso tre scudetti su quattro.
Ed importanza nulla avrà il prossimo mondiale per club, che venga vinto o perso.
A Milano, su entrambe le sponde, è l’ora di rifondare.
Salutoni
Record con condividevate comunque con il Real, 7 – 3 al Francoforte
Dopo la bellissima vittoria contro il Barcellona, mi aspettavo dall’Inter una prestazione diversa, più consona al trofeo in palio.
Nulla è perduto!
nella gara di ritorno si può recuperare!
Basta crederci
commento subappaltato (mosche, inter, pugno, sfottò) a Gemini:
Per una volta posti un commento comprensibile.
mio commento:
cancellare, è formattato male
Mai finale è stata così scontata!
Caro Fabrizio, il risultato decisamente clamoroso della finale ha stupito anche me, non perché pensassi che l’Inter avrebbe sicuramente vinto, ma perché mi avevano colpito positivamente le prestazioni sfoggiate dai nerazzurri nei quarti e in semifinale, in cui avevano messo in mostra la concretezza e il cinismo che spesso vengono riconosciuti come tratti caratteristici, e talvolta vincenti, del calcio italiano.
Highlights a parte, il PSG però quest’anno non l’avevo mai visto giocare e contro una squadra così, che a dispetto dell’età media piuttosto bassa non è sembrata patire per niente il clima che caratterizza i grandi appuntamenti, è evidente, col senno di poi, che l’Inter non avesse scampo.
Come ho scritto dopo la semifinale di ritorno col Barcellona, continuo a pensare che la stagione dell’Inter non possa essere archiviata come un fallimento, perché arrivare al capitolo finale della Champions non è impresa da poco. C’è però modo e modo di perdere ed è probabile che le cinque reti subite dal Psg, dopo lo scudetto soffiato dal Napoli al fotofinish, lasceranno più di qualche strascico in casa Inter.
L’analisi della disfatta non può ignorare le differenze enormi di budget tra i nerazzurri e i parigini degli sceicchi, che dopo anni passati a collezionare bellissime figurine hanno evidentemente capito che il calcio è uno sport di squadra e che potevano spendere molto meglio le proprie palate di soldi. Denaro a parte, la partita a cui abbiamo assistito conferma anche la distanza siderale, almeno a livello di mentalità se non sempre di risultati, tra il nostro calcio e quello dei Paesi che attualmente dominano a livello europeo.
Credo che questa consapevolezza, acuita dalla debacle dell’Inter col PSG, nella prossima stagione spingerà quasi tutti i nostri club di vertice a puntare la maggioranza delle proprie fiche sul campionato, con le Coppe relegate a utile serbatoio di fondi da investire sul mercato o per ripianare i debiti accumulati.
Dai, la buttiamo sulle differenze di budget? Davvero?
Eh sì, anche il budget conta moltissimo nel calcio. Poi è chiaro che i soldi bisogna saperli spendere bene e da quello che si è visto in questa stagione il PSG ha imparato a spenderli meglio.
Quindi il Napoli ha un budget maggiore rispetto a quello dell’inter? E ieri sera Dembelè correva come un disperato per questioni di budget?
Ma il centrocampo dell’inter “migliore del mondo” (letto più volte qui dentro) è stato costruito con più o meno budget?
Simone, a certi livelli il budget non fa più la differenza, altrimenti il PSG avrebbe vinto dieci Champions e l’inter quest’anno non sarebbe arrivata in finale
Fortunatamente non basta un budget superiore per garantirsi la vittoria, sennò potremmo stilare direttamente le classifiche delle varie competizioni senza sprecare tempo a disputarle. Volevo solo sottolineare che se hai un budget superiore e impari a spenderlo bene, come evidentemente ha imparato a fare il PSG dopo anni di tentativi a vuoto, le tue chance di vittoria aumentano esponenzialmente.
Ma stai scherzando. L’Inter gioca con schiappe come Acerbi, Di Marco, Dumfries perché non si può permettere altro. Il PSG invece ha messo su un centro sportivo della madonna in cui tira su talenti. E come il Bayern in Germania, si compra tutti i talenti migliori che ci sono in Francia. Dembele costato 50M, Doué 50M, e via spendendo. Sciocchezze anche solo pensare che il budget non abbia alcun peso.
Stai scherzando tu, spero… i tre che citi qui dentro erano spacciati per campioni assoluti, e l’inter aveva il centrocampo migliore del mondo. Dimarco secondo alcuni valeva almeno quanto Dembelè
Il fatto che fossero spacciati come campioni assoluti nel blooog di Bocca, che sia successo veramente o no, non conta assolutamente nulla.
Certo che la gente ha davvero la memoria corta. Fino a pochi mesi fa Dimarco era considerato da molti, non solo qui dentro, il miglior laterale del mondo. Dumfries quasi uguale, Lautaro era il nuovo Pelè e Acerbib era quello che aveva umiliato Haaland
Il bilancio dell’Inter è nelle mani di un fondo (oaktree ecc.) che gestisce soldi provenienti da tutto il mondo specializzata in fondi pensionistici, fondi sovrani e capitali di investimento. Vale a dire che, in forma anonima, qualunquie sceicco può metterci soldi e rendere questa società più ricca. Qualunque sceicco può essere comproprietario dell’Inter, ma senza parere.
Avevo un amico, fratello di uno sceicco di una tribù in Oman che mandò il figlio a studiare in Inghilterra. Ai saluti in aeroporto, il vecchio nonno gli regalò una coperta fatta con le pelli delle capre del deserto e di dromedari e cammelli . Una coperta bellissima e tradizionale dicendogli: “Tu vai a conoscere un altro mondo. ma non dimenticare il tuo. Il gelo notturno del deserto e il calore della tua tenda”. C’è sceicco e sceicco e non escludo che il padrone del PSG, oltre ai propri fondi sovrani abbia, anche quote di oaktree ovvero che sia indirettamente comproprietario dell’Inter.
Anche il Milan e l’Atalanta sono accodate a fondi di investimento. E quanti sceicchi ci sono dietro? Tutti in forma anonima. Lo sceicco del PSG è come quelli che quando si corse il Prix dell’Arc de Triomphe, aperto agli arabi, fecero conoscere il valore e la bellezza dei loro cavalli, gli arabi originali. L’alta società europea capì che si doveva confrontare con gente dalle tradizioni più antiche e più solide e da ua cultura fatta di raffinatezza e bellezza.
Il presidente del Napoli, Aurelio De laurentiis, quando ebbe la possibilità di vendere Osimhen e Kvartskhelia allo sceicco Nasser Al kelaifi, escluse dalla trattavi i suoi e disse: “Vado io a Parigi”, credendo di trovare l’arabo col narghilè e l’anello al naso. Ma lo sceicco lo valutò per quello che era. “Un cafone con i soldi” e lo rispedì a Napoli con le tasche vuote. La vendità di Kvaratskhelia? Dopo un anno e a basso costo, relativamente.
Gli sceicchi del deserto che ho conosciuto io? Gente di valore che può sopravvivere con qualche oliva, un po’ di formaggio di capra e due datteri. Lo sfarzo esibito nel mondo occidentale? Necessario perché noi amiamo la gente che spende molto.
Visti i Berlusconi e i Trump? Altro che sceicchi. Anzi il loro esatto contrario.
Dimenticavo. Buffon, Di Canio e l’Inter. Da bravi fascistoidi volevano che l’Inter vincesse per dimostrare la Forza dell’Italia nel mondo. E così la sconfitta è sembrata loro disonorevole. Avranno altre occasioni per tendere il braccio. Ma non oggi.
Uhhh e ch’ pall’! cu sta pseudo cultur’ che di cultura ha ben poco !!
Dipende dai punti di vista.
Anche noi, quando vendiamo la nostra città (bellissima la performance panoramica della sfilata a Napoli), troviamo chi dice: “Uan’m d’a’pall).
Buona domenica.
Era un bel commento Radarista. I Borboni sono solo da ignorare, una curiositá ormai dimentacata della storia
Dovresti prendere un buon libro di storia e informarti sul serio ( ovviamente intendo i saggisti stranieri e non certo gli italici) chi sono stati i Borbone ( Non ” Borboni” , è un nome proprio , capra !)
“chi sono stati i Borboni”
Appunto. “Sono stati”.
Non me ne ero accorto..
Naturalmente non c’entra una beata mazza. Si sta parlando d’altro.
Ps
Napoli con la ” performance panoramica” ha dimostrato al mondo come si festeggia.
Soprattutto a Liverpool e Parigi..
E’ proprio vero, una grande dimostrazione
Vabbe’ vai a prendere l’ ago nel paniere .
Infatti viste le premesse non è successo nulla . Ritenta.
Ieri sera abbiamo assistito a cosa vuol dire giocare a pallone. Niente tecnica muscolare, solo corsa e talento, con una precisione dei passaggi e un controllo di palla come non ne vedevo dai tempi del Barcellona di Messi e Iniesta.
Mi facevano sganasciare nel dopo partita le scuse cercate da Zenga e gli altri interisti in studio, secondo cui il merito era solo dei soldi spesi e che, guarda caso, solo dopo la manita franco-spagnola, veniva fuori l’inevitabile superiorità del collettivo parigino. Nessuno, all’epoca delle due finali perse dalla Juve di Allegri con le due corazzate Real-Barcellona, aveva notato la disparità di organico. Zenga cercava di buttarla anche sulla diversa consistenza del campionato transalpino, ma il rumore delle unghie sui vetri diventava imbarazzante. Vediamo se i grandi Interisti qui presenti che ci hanno sempre sperculato dicendo che il secondo in finale è il primo degli sconfitti e che “zero tituli” è solo una constatazione, diranno la stessa cosa di loro.
intanto vediamo come avrà cucinato il dessert alle cinque pere (peggiore sconfitta nella storia della CL di sempre), il Vate culinario qui presente. Buona serata e buone vacanze a tutti
Finalmente un po’ di giustizia comincia a vedersi. Zero tituli, e devono anche ringraziare di essere ancora in serie A.
Tutto l’odio e il rancore e gli sfotto’, beh, vi torna indietro tutto come un bel boomerang.
Il cicletto – mai veramente iniziato diciamolo – dei prescritti finisce qua. Finalmente, e giustamente, un po’ di luce.
Non direi, il ciclo c’era, solo che Marotta ha replicato quello bianconero solo nel numero di finali CL perse, mentre ha perso ben tre scudetti pur disponendo della squadra più forte.
Non la ho vista. Arrivato a Times Square, jet-lagged e senza dati sul cellulare ho visto due tizi allegri con la maglia del PSG e ho intuito…Il 5-0 mi ha sorpreso. Oddio, che l’Inter fosse un po’ la Juve delle finali lo sapevo, troppo piu’ deboli le italiane. Ma noi abbiamo giocato contro Barca e Real, un altro pianeta con Messi e CR7. Il PSG e’ piu’ forte ma non cosi tanto. Sono crollati psicologicamente e come ha scritto qualcuno sotto gli episodini non ci sono stati come con Bayern e Barca per cui la partita si e’ chiusa dopo mezz’ora. Una debacle storica.
> Non la ho vista
> Il PSG e’ piu’ forte ma non cosi tanto
Ma che minchia ne sai se non l’hai vista … 🙄
Imbarcata tennistica e sinceri complimenti a Luis Enrique, li merita come tecnico e come uomo.
I due gol a dieci minuti uno dall’altro nei primi venti di gioco hanno letteralmente tagliato gambe e morale a un’Inter fisicamente e mentalmente provata e con diversi giocatori irriconoscibili (sia per i postumi del Campionato che perchè gli anni passano e lo smalto dei giorni migliori anche).
Transalpini, per contro, fin da subito molto concentrati e tutti altissimi e sull’uomo.
E così alto in una partita del livello di una finale di CL ci giochi solo se sei in grande condizione (ma d’altra parte il Campionato francese l’hanno vinto il 5 aprile – non so se mi spiego ..).
La manovra con cui i francesi hanno costruito il primo gol è stata deliziosa (quasi quanto la staticità della difesa nerazzurra).
E deliziosa – volendo riservare due parole alle ‘chicche’ che talvolta il campo ci riserva – è stata, sul finire del primo tempo, la finta rinuncia alla conclusione di sinistro – o almeno al traversone – di Kvara: finta a rientrare per servire un passaggio col destro e repentino dietrofront con palla di nuovo sul sinistro per la conclusione sul palo opposto (tradotto: in appena 6 o 7 secondi ha mandato a spasso due tre difensori e spiazzato il portiere).
_________
E’ chiaro che di una stagione giocata a questi livelli ben presto non si ricorderà nessuno ad eccezione dei tifosi interisti (e neppure tutti).
E anche se questo non è giusto probabilmente ha ragione Antonio Conte: quando non porti niente in bacheca quello che hai fatto finisce velocemente nel dimenticatoio.
Altrettanto chiaro è che in una finale di Champions è meglio non finirci piuttosto che perderla così: voglio dire che la serata di ieri è inevitabilmente destinata a lasciare dei segni pesanti e ad avere conseguenze importanti.
Personalmente però non saprei dire (nè mi permetto – almeno in un momento come questo) quanto la bilancia del quadriennio inzaghiano penda da un lato piuttosto che dall’altro.
Diciamo che in una giornata come quella di oggi è bene che di queste ‘pese’ si occupino innanzitutto i cugini .. poi magari più in là, se capita, ognuno di noi potrà dire la propria.
Tu sei uno dei pochi,qui dentro che merita sempre una risposta, perché scrivi sempre in maniera intelligente e nel merito , perciò comincio subito col dire che faccio molta fatica a definire comportamento e gioco della squadra e del tecnico perché per me ieri sera c’era, effettivamente, una sola squadra in campo, l’altra , si va bene a parte la presenza fisica, non è scesa proprio in campo e per tutta la partita ha voluto, si , voluto, continuare a fare così. Capitano quei blocchi collettivi così ed è capitato nel momento e partita che più sbagliati non potevano essere, niente, ombre di se stessi e ombre per gli avversari, niente a che vedere con la squadra del 4 a 3 al Barcellona. E certo che ci sarà una rivoluzione in società , tre giocatori andranno via per limiti di età, un altro paio sarà ceduto perché assolutamente inconsistenti e alla fine, considerando che per vincere lo scudetto sarebbe bastata la concentrazione per un tempo nel penultimo turno e tenendo conto che il tecnico è sempre e comunque il capro espiatorio a prescindere ……
.
…eh già, l’avete regalata, come lo scudetto…
Non sono d’accordo cipra.
Non è questione di regalarla ma di giocarsela e i 90 minuti di ieri sono stati surreali.
E’ chiaro che frasi come “c’era solo una squadra in campo” o “non sono scesi in campo” o ancora “non l’hanno giocata” suonano un po’ fastidiose, a me per primo.
Ma è un po’ quello che è accaduto .. perchè non si può dire che se la siano giocata ed è evidente che sono arrivati all’appuntamento più importante della stagione e degli ultimi anni .. completamente cotti, totalmente scarichi sia fisicamente che mentalmente.
Questo naturalmente non li assolve ma anzi, se possibile ne aggrava le responsabilità.
Perchè se è vero che tra il miglior Psg e la migliore Inter onestamente non ci sono 5 gol di differenza .. è altrettanto vero che la partita di ieri sera alle 21 a Monaco (appuntamento programmato e noto a tutti già da molto tempo) non era finalizzata ad appurare chi sia in assoluto più forte fra il miglior Psg e la migliore Inter ma ….chi fosse il più forte a quell’ora di ieri dentro quello stadio.
E mentre i francesi si sono presentati all’appuntamento in condizioni impeccabili .. le condizioni in cui ci si è presentata l’Inter le abbiamo viste tutti.
Io non sono interista (Dio me ne guardi) ma come immaginario, ipotetico interista avrei preferito perdere 10 a 0 giocandomela piuttosto che 5 a 0 nel modo che abbiamo visto.
Ma guarda tu – da milanista – che discorsi mi tocca fare …. vabbè !
Ciao.
Scusa ma non capisco.
Mi state dicendo che l’Internazionale di Milano ier sera ” non ha giocato ” ( qualunque cosa voglia dire) non perché il P.S.G. glielo ha impedito con l’impostazione tattica,la qualità dei calciatori, la condizione atletica e quella psichica ma perché … non aveva voglia?
Guarda, chiaramente rispondo per me e lo faccio con grande prudenza perchè rischiamo di scivolare sul filosofico e di non uscirne più (l’amletico quesito su chi sia nato prima tra l’uovo e la gallina – che applicato al calcio si traduce nell’interrogativo su dove finiscano i meriti di chi vince e inizino i demeriti di chi perde o viceversa).
Io la partita di ieri la inquadro cercando di sottrarmi a una logica rigidamente duale per cui il Psg se l’è aggiudicata o esclusivamente per meriti propri o esclusivamente per demeriti dell’Inter (il regalo).
Penso cioè che nessuno ovviamente abbia regalato nulla a nessuno e che il risultato derivi piuttosto da un concorso di circostanze: una delle quali è certamente costituita dalla qualità fisica e tecnica, oltre che dalla tenuta mentale, espresse dal Psg .. e l’altra (certamente utile a spiegare la dimensione tennistica del risultato) dall’approccio fisico, tecnico e psicologico – davvero imbarazzante – dell’Inter alla gara.
Ma per carità, sono punti di vista.
Nella sua logica il calcio è molto basico: chi segna anche un solo gol in più (figuriamoci 5) vince e può fregiarsi della qualifica di ‘più forte’, il resto alla fine se vogliamo è aria fritta.
Come quasi tutte le cose della vita anche lo svolgimento di una partita di calcio è il risultato di un concorso di circostanze.
Alcune determinanti (qualità dei calciatori, condizione psico-fisica, impostazione tattica)
Altre secondarie e che arrivano a giochi fatti (demotivazione).
Povero Spalletti, deve iniziare le qualificazioni in Norvegia con questo misto horror di brocchi e spompati. Secondo me si è già pentito di aver sprecato uno slot con Acerbi
Avrei preferito vedere il Barcelona in finale col psg ,
gli ‘orrori’ arbitrali della semifinale ci hanno purtroppo privato di una finale degna di tal nome.
Solo qualche illuso poteva aspettarsi un esito diverso (a meno di interventi eterodiretti)
Infatti, uno degli “illusi” eri proprio tu, non hai fatto altro che predicare che era già tutto scritto…. cos’è quello con cui parli nello specchio ti dice cose diverse?
Io proprio non mi facevo illusioni, sapevo che se aveste vinto lo avreste raggiunto solo tramite aiuti esterni. Che e’ quel che ho detto poi su.
Rimasto deluso dell’ assenza di aiutini?…tipico … cmq se ho causato irritazione …spiaze
Inzaghi alla Juve e Rocca in panca.
Peccato che non se la siano neanche giocata. La squadra, le gambe e la testa erano rimaste a Como.