Dove sta andando il Napoli e quali sono le intenzioni di De Laurentiis? Il presidente del Napoli fa quello che fanno molti, e anche bene, bisogna ammetterlo: mantiene la squadra ad alto livello, ma non si fa influenzare dai sentimentalismi. Il suo obiettivo è cercare di arrivare più in alto possibile, ma senza spendere necessariamente più degli altri, anzi, meglio meno… E così quando certi giocatori diventano troppo pesanti, importanti e costosi, li taglia via senza troppi scrupoli e guadagnandoci anche discretamente sopra. E’ quello che è successo da ultimo con Koulibaly, ma anche con Insigne e Mertens che sono due bandiere del Napoli. Il problema è che De Laurentiis non accetta l’etichetta di presidente come tutti gli altri, nonostante faccia business del calcio (altrimenti cosa avrebbe acquisito a fare anche il Bari…) vuole apparire per forza agli occhi dei tifosi come altruista, prodigo e generoso mecenate del pallone. Che forse è un po’ troppo…
La trasformazione del Napoli è profonda, direi sconvolgente: nel giro di due mesi scompaiono due, forse tre pilastri: Insigne, Koulibaly, probabilmente anche Mertens. Tre giocator
De Ligt, Skriniar, Koulibaly, Bremer, Milenkovic: è in corso una grande vendita di difensori in Serie A. Stupisce che in una lista del genere non ci sia un italiano, un tempo i difensori erano il nostro speciale marchio di fabbrica. E’ forse una svolta filosofica e offensivista? Si vendono difensori per comprare grandi attaccanti? Forse, ma più realisticamente stiamo vendendo il meglio che è rimasto per recuperare un po’ di soldi. In pratica è come portare i gioielli di famiglia al banco dei pegni…
De Ligt, Skriniar, Koulibaly, Bremer, Milenkovic. Osservando la lista dei principali difensori sul mercato la prima cosa che mi colpisce è che non c’è un italiano. Lo dico negl