Germania 2024, l’Italia entra in scena inciampando sul palcoscenico come fossimo all’avanspettacolo. Al gol più veloce della storia degli Europei regalato all’Albania, rispondiamo con un veloce uno-due di Bastoni e Barella, per poi rientrare nel secondo tempo nel ritiro di Iserlohn. Vittoria striminzita, con un Barella super alla Tardelli (cala, cala…), un Chiesa eclissatosi alla lunga, e il solito problema del centravanti. A Spalletti in giacca da camera girano parecchio, il calcio teorico e poco concreto non fa per lui e s’avvolge nei soliti contorti discorsi alla Fosco Maraini (“il lonfo non vaterca…”). Su un solo punto il ct è chiarissimo: “Ragazzi qui c’abbiamo sempre la bischerata in canna”. In parole povere qui dobbiamo giocarcela con la Croazia e servono più gol.
Carissima Italia, peggio non si poteva cominciare. A Dortmund pareva di stare in un vecchio teatro d’avanspettacolo, dove il presentatore entra in scena inciampando, finendo