Europa League, il pareggio della Roma col Tottenham all’ultimo istante con Hummels è accolto trionfalmente come una vittoria. Ranieri, salutato a Londra come un idolo, ha ridato alla squadra cuore e carattere, ma la Roma la misureremo sul rendimento in campionato. La Lazio fa 0-0 col Ludogorets ma è già sicura ormai del passaggio del turno. Vince anche la Fiorentina in Conference League col Pafos.
Tottenham – Roma 2-2 è una festa. Hummels all’ultimo istante è la favoletta della sera – fino a un secondo prima al magnifico tedescone ne dicevano di tutti i colori per la collezione di assenze, delusioni ed errori – smuove e intenerisce l’aridità di sentimenti con cui ormai si guardano le partite.
Ci sono certi anfratti dell’Europa League, per non dire della Conference League da cui si vorrebbe scappare, poi però salta fuori un Tottenham-Roma che starebbe benissimo in Champions League e che ha entusiasmato anche più di certe italiane.
La Roma di Ranieri che si risveglia a Londra accende la terza giornata di questi intermezzi di Coppa sempre lunghissimi e interlocutori. Anche se un paio di verdetti positivi sono già arrivati: la Lazio sempre prima in Europa League è già sicura del passaggio del turno. Insieme alla Fiorentina in Conference League, unica a vincere.
London calling, Ranieri sente il richiamo non solo della sua romanità, ma di quel calcio inglese di cui è ormai idolo consacrato per merito della storica vittoria col Leicester. Col Tottenham partita di carattere, con rimonte, con Hummels che fa e disfa e alla fine diventa persino l’eroe di un pareggio che viene salutato come una vittoria. Tale era la depressione e la disperazione del mondo giallorosso. Intendiamoci non credo che oggi l’Europa League possa essere il core business giallorosso e che faccia poi grande differenza nei destini della Roma, il cui obiettivo principale è restituire dignità prima di tutto al campionato, ma intanto qualcosa si vede. A parte Dybala sempre problematico, trasparente e infatti sostituito. E’ il problema principale e più pesante da gestire, tanto che a gennaio potrebbe pure cambiare aria. Chissà…
I romanisti considerano il 2-2 di Tottenham come la ripartenza di una nuova epoca.
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Mercoledì 27 novembre 2024
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Sabato 23 novembre 2024
Milan-Juve 0-0: Fonseca e Motta, pagare caro, pagare tutto
[…] Il 2-2 di Tottenham come svolta per la Roma di Ranieri Europa League, Tottenham – Roma 2-2: Ranieri sente il richiamo di Londra (è accolto come un idolo), e la Roma riparte con un pareggio. Lazio e Fiorentina avanti *** […]
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[…] Il 2-2 di Tottenham come svolta per la Roma di Ranieri Europa League, Tottenham – Roma 2-2: Ranieri sente il richiamo di Londra (è accolto come un idolo), e la Roma riparte con un pareggio. Lazio e Fiorentina avanti *** […]
Caro pinguino è molto semplice.
Tu non distingui tra chi offende e chi risponde alle offese.
Ora hai capito caro cretino ?
Ti faccio un esempio facile
Ti chiamo “cretino” in risposta a DN
Hai capito ora ? …Non credo !!!!
10.30 Prosciutto, pane e burro, caffè
13.30 Minestra, abbacchio con patate, pane e vino
16 Stufato, pane e vino
18 Arrosto di vitello, pane, formaggio gorgonzola e vino
20.30 Arrosto di vitello, pane e uva e vermouth
21.30 Cotolette di vitello, pane, insalata, uva e vino.
vedila in un altro modo. Lo scemo del blog è utile: più lo sfruculii più vomita, se non lo sfruculii ti cerca, ha una dipendenza, ed è un esempio perfetto dell’effetto che i social hanno su una persona disturbata. Lo inserirò, a sua insaputa.
Boh….ma chi glielo ha fatto fare a Ranieri di allenare la Roma, i soldi non gli mancano, anche la fama imperitura dopo quello che ha fatto a Leicester, la figlia è sistemata sposando l’attore di Romanzo criminale e lui si è spostato dal Testaccio ai Parioli.
Però a me il Testaccio piace, mi ricordo ancora lo scorso febbraio quando andai proprio al Testaccio a piedi dal quartiere Prati,passando per Trastevere e Porta Portese on passaggio al cinema Sacher del sommo Nanni Moretti….era stato un grande week end con la vittoria dei magnifici al venerdì per 4 a 0 con la Salernitana, il pareggio della Jive tus a Verona,mentre alla domenica sera in treno mi gusti il clamoroso 4 a 2 del Monza ai danni del Milan, che inseguiva la Inter – si fa per dire – ad una decina di punti….
La cena era da Checchino 1887 – che Fabrizio conoscerà sicuramente – dove mangiai – oltre che la cacio e pepe- l’antipasto del quinto quarto, da a dare giù di testa,bontà assoluta,chiaramente ritorno in taxi…
Salud
e la pajata niente, da Checchino allo scapicollo? per quanto Turiddu la faceva anche meglio.
Guarda che se il testaccino viene a sapere che lo confondi col laurentino si offende mortalmente!!!
Mah, a quanto ricordo stavano tutti a due al Testaccio, al Mattatoio. S’è trasferito al Laurentino?? Il 38 è sempre il Bronx?
Checco allo Scapicollo sta sulla Laurentina, vicino alla Cecchignola, posto conosciuto per chi doveva fare il militare (la naja).
io intendevo Checchino 1887 o roba del genere, non stava al Testaccio? parlo di decenni fa.
Hai fatto una sintesi tra Cecchino (che sta a Testaccio) e Checco allo Scapicollo (che sta sulla Laurentina).
Bravo Expo, questi vengheno da fori porta e ce vonno inzegna a noi la cucina der nostro Gioacchino Belli, er 5/4!!!
Peraltro Checchino non sta neanche a Testaccio vero e proprio, ma a Monte Testaccio, il Monte de’ cocci, che non era abitato, ma era praticamente una discarica. I ristoranti li hanno messi lì perché erano vicino al Mattatoio e al Mercato di Testaccio.
Non era in carta….
Salud
LAZIO – LUDOGORETS 0 – 0
Per la quinta partita di Europa League la Lazio affronta i bulgari del Ludogorets, pluridecorati in patria e rinforzati da mercenari sudamericani e africani. Baroni adotta lo schieramento “formato Europa” con Mandas in porta e diverse “seconde linee” in campo, si rivedono anche Marusic, Patric e Noslin insieme ai subentrati del II tempo col Bologna, a conferma del credo di Baroni: “Non esistono nè titolari nè riserve”. In panca con gli acciaccati Romagnoli e Zac anche i babies Milani e Di Tommaso, forse contro i bulgari questa Lazio dovrebbe bastare. Arbitro il croato Strukan, al VAR Dingert.
Un paio di leggerezze difensive, i bulgari giocano bene la palla, un paio di tiretti di Tchaouna, bella azione di Pedro, assist di Tchaouna a Noslin che “cicca” il tiro. Errori vari in attacco dei laziali, giallo a Pellegrini e Witry, tiro di Dia parato da Bonmann, che poi salva ancora su Dia, giallo a Tchaouna, idee poche, lentezza mortale, il gioco non si sviluppa mai fluido, bulgari impenetrabili.
Ripresa: dentro Lazzari, Isaksen e Castellanos, ma il gioco cambia poco, nessun duello vinto nell’uno contro uno, contropiede bulgaro, testata alta di Chochev, tiretto di Pedro, giallo a Gigot, dentro Rovella per Vecino, tiraccio in curva di Lazzari, che ci riprova ma tira a lato, ora la Lazio spinge, ma non passa, entra Duah, tiretto di Marusic, gialli a Rovella e Patric, fallo su Isaksen ma per Strukan tutto ok, dentro Zaccagni per Pedro, dentro Camara e Yordanov, giallo a Isaksen, traversa piena di Guendouzi, dentro Piotrowski, tiro a lato del Taty. Che delusione il gioco, contrasti e seconde palle sempre dei bulgari, non parliamo della fiera del giallo, ben sei cartellini ai laziali, il sig. Strukan sarà ricordato nelle nostre preghiere.
Le pagelle: Mandas 6; Marusic 6, Gigot 6,5, Patric 6,5, Pellegrini 6 (Lazzari 6,5); Guendouzi 7, Vecino 5 (Rovella 6,5); Tchaouna 5 (Isaksen 6), Dia 5,5 (Castellanos 6), Pedro 5 (Zaccagni sv); Noslin 5. All.: Baroni 6.
I difensori bulgari in blocco tutti promossi, praticamente i 15 giocatori schierati hanno giocato tutti in difesa, Naressi ha provato a rilanciare qualche pericoloso contropiede che a loro non ha fruttato nulla e a noi le sei ammonizioni del croato Strukan.
P.S. Mia nonna (classe 1885) mi cantava da bambino una spietata ma patriottica canzone risorgimentale, pare che ai suoi tempi a Milano ancora ricordassero le famose Cinque Giornate con questi memorabili versi:
” Con la pelle, con la pelle dei croati,
ci facciamo le scarpette,
e coi peli delle basette,
le scarpette, le scarpette ci lucidiam…”
Ho seguito la partita della Roma e ho pure tirato perdinci, bella garra, bella voglia di giocarsela fino alla fine e pareggio strameritato.
Caro RADARISTA, concordo pienamente sul giudizio di Ranieri, lui è un signore e gli inglesi, con tutti i loro difetti e ne hanno, questo sanno ricinoscerlo ancora e rendere onore va uomini vcone lui, indipendentemente dal tifo.
UFFA co sta UEFA
Dalle stelle alle stalle, da Londra a Cipro, dal Tottenham al Pafos, dall’Europa alla Conference, il destino cinico e baro stavolta mette Roma e Fiorentina a confronto con due squadre agli antipodi per fama e nomea calcistica. Vediamo come è andata.
Tottenham – Roma 2 – 2
Assenze in entrambe le squadre, totties senza Vicario, Romero, Van de Ven e Richarlison, giocano Dragusin e Kulusevski, Ranieri inserisce alla fine Dybala, Hummels e Paredes le altre novità.
La Roma fa l’impresa scucendo un pareggio meritato; dopo un rigore causato da Hummels, un pari rimediato con una capocciata da Ndicka, e un gol di Johnson imbeccato dal Kulu, che becca anche il palo, nella ripresa la Roma cerca il pari ripetutamente e lo conquista nel recupero, dopo due gol annullati per f.g., vari tiri parati da Forster e una traversa per parte, proprio grazie al discusso stopper tedesco, pescato da un perfetto assist di Angelino. Tripudio giallorosso sugli spalti e in campo, sir Claudio festeggiato da entrambe le tifoserie.
Fiorentina – Pafos 3 – 2
Intanto a Firenze i viola battono i ciprioti di misura, gol rocamboleschi, in mischia quello di Kouame, il secondo su autorete, poi dopo il gol cipriota, finalmente un bello stacco di testa di Martinez Quarta, ma rischiano di riaprirla, clamorosa dormita di Terracciano, Jajà gli ruba palla e segna a porta vuota, Palladino inebetito e incredulo, ma alla fine i tre punti entrano in cassa.
Vista la partita Tottenham – Roma e visto uno stadio inglese onorare un uomo come Ranieri che ha fatto bene, molto bene, nella Premier League. Perché lì un allenatore non è visto solo come uno che deve far fare punti alla squadra ma anche come uno che la squadra la presenta e diventa ambasciatiore di tutti e di ognuno. L’allenatore esprime anche la Società di appartenenza.
Il tocco dell’allenatore dà la grandezza nelle grandi cose e la grandezza in quelle piccole, le cose poco visibili. A Napoli la Roma non ha giocato bene ma un pareggio non sarebbe stato visto come un delitto. A Birmingham invece la Roma ha giocato molto meglio che a Napoli e, all’ultimo secondo, aveva ancora voglia di giocare. Il pareggio? Mi fa piacere che sia arrivato. Auguri a Ranieri che un posticino, in Inghilterra, lo troverà sempre.
Totalmente d’accordo su tutto.
Solo che non credo che Ranieri abbia ancora voglia di rimettersi in gioco in Inghilterra.
Ha accettato di allenare la Roma per amore alla città, ma forse avrebbe preferito stare su un’altra panchina (quella del parco) a godersi i nipotini.