7a GIORNATA – ⚽ – Attenzione: clamoroso al Cibali, pardon al Brianteo! La Juventus si sta disfacendo a vista d’occhio, la sconfitta di Monza (alla sua prima vittoria in Serie A) sancisce definitivamente la sentenza di condanna per il povero Max Allegri. Non si possono invocare ad alibi le illustri assenze dei bianconeri, se poi si perde malamente addirittura contro l’ultima in classifica. E’ vero, Di Maria si è fatto stupidamente espellere, ma questo ci dice ancor di più che la squadra non ci sta con la testa. L’esonero di Allegri costerà una cinquantina di milioni ed è un clamoroso schiaffo soprattutto alla scelta sbagliata di Andrea Agnelli che lo rivolle a tutti i costi, ma il “prezzo” ci conferma ancor di più che la Juve e Allegri sono stati insieme fino a ora solo per denaro e interesse. Purtroppo non c’è altra soluzione – checché ne dica l’improvvido Arrivabene – c’è solo da capire come andare oltre questa storia mai veramente nata – ⚽ – Scusate, ma l’Inter non era la squadra più forte del campionato e non doveva essere la favorita per lo scudetto? E invece no, è ufficiale anche l’Inter è in crisi e pure Simone Inzaghi se la passa malissimo. Nerazzurri suonati pesantemente dall’Udinese di Sottil che è la grande sorpresa del momento, ha vinto 5 partite consecutive ed è ai vertici della Serie A. L’Inter è già alla terza sconfitta in campionato su sette giornate (Lazio, Milan e Udinese), è un colabrodo in difesa, ha perso Lukaku che doveva essere l’asso della stagione e soprattutto Inzaghi sta facendo preoccupantemente il fenomeno: stavolta alla mezzora ha sostituito Mkhtaryan e Bastoni perché ammoniti. Mah, valli a capire certi strateghi…– ⚽ – Mentre tante grandi vanno a sbattere al comando ci vanno l’Atalanta e il Napoli. Gasperini fa saltare i nervi a Mourinho (che insulta l’arbitro, finendo espulso) e con un tiro fa fuori la Roma. Il Napoli fa il colpo a San Siro contro il Milan con Simeone. Pioli si assegna la palma virtuale di Milan migliore in campo, Spalletti si porta a casa il primo posto di un Napoli guidato col telefonino dalla tribuna. Potrebbe essere anche un’idea per il futuro…
SERIE A 2022-2023
Giornata N. 7
Venerdì 16 settembre 2022
(43′ Ceesay L, 55′ Gonzalez aut. S, 83′ Strefezza L)
Sabato 17 settembre 2022
Bologna – Empoli 0-1
(75′ Bandinelli E)
(11′ Sabiri Sa, 12′ Murillo aut. Sp, 72′ Nzola Sp)
(90’+3′ Alvarez S)
Domenica 18 settembre 2022
(5′ Barella I, 22′ Skriniar aut. U, 84′ Bijol U, 93′ Arslan U)
(7′ Immobile L, 21′ Immobile rig. L, 45’+2′ Milinkovic Savic L, 79′ Pedro L)
(13′ Ikoné F, 90′ Gonzalez F)
(74′ Gytkjær M)
Roma – Atalanta 0-1
(35′ Scalvini A)
Milan – Napoli 1-2 (in corso)
(55′ Politano rig. N, 69′ Giroud M, 78′ Simeone N)
CLASSIFICA
Napoli 17 (7), Atalanta 17 (7), Udinese 16 (7), Lazio 14 (7), Milan 14 (7), Roma 13 (7), Inter 12 (7), Juventus 10 (7), Torino 10 (7), Fiorentina 9 (7), Sassuolo 9 (7), Spezia 8 (7), Salernitana 7 (7), Empoli 7 (7), Lecce 6 (7), Bologna 6 (7), Verona 5 (7), Monza 4 (7). Cremonese 2 (7), Sampdoria 2 (7)-
PROSSIMO TURNO
Giornata N. 8
Sabato 1 ottobre 2022
Napoli – Torino 15.00
Inter – Roma 18.00
Empoli – Milan 20.45
Domenica 2 ottobre 2022
Lazio – Spezia 12.30
Lecce – Cremonese 15.00
Sampdoria – Monza 15.00
Sassuolo – Salernitana 15.00
Atalanta – Fiorentina 18.00
Juventus – Bologna 20.45
Lunedì 3 ottobre 2022
Verona – Udinese 20.45
***
Il campionato sottosopra. Nella stessa domenica perdono il Milan, l’Inter, la Juventus e la Roma, in testa ci sono Napoli e Atalanta. Succede di tutto, Allegri e Inzaghi se la passano veramente male e rischiano la panchina. Qualcuno lancia perfino sondaggi ultimativi: se la passa peggio la Juventus o l’Inter? Mettetevi comodi, si comincia dalla storia sbagliata della Juve.
Addio Max, è stato bello ma non funziona: alla Juve serve un piano salvezza e Allegri ormai ne ha perso il comando
E’ quasi inutile fare i processi o tentare ancora di capire perché la Juventus, il più importante club oggi del calcio italiano, sia arrivata a questo punto. C’è arrivata. Si sono già riempiti migliaia di gigabyte di internet, giornate intere di trasmissioni tv, impiegato fiumi di parole su radio e giornali per dire come e perché. Per raccontare il come e il perché, dando la parola all’imputato, il Corriere della Sera ha impiegato quasi due pagine, in cui l’allenatore ci ha raccontato, tramite Mario Sconcerti, la sua versione giustificatoria dello sprofondo bianconero. Dal gioco, all’idiosincrasia agli schemi, alle assenze di Pogba, Chiesa e via dicendo. Tutte chiacchiere al vento, se in rapida successione uno vede che la Juventus non ha battuto la Salernitana poi sconfitta in casa anche dal Lecce, ha perso col Benfica su cui doveva fare la corsa per la qualificazione in Champions League, ha perso addirittura a Monza. E qui siamo addirittura senza commento.
La Juventus ha bisogno di un piano salvezza immediato. Che il prezzo lo debba pagare Massimiliano Allegri mi sembra quasi scontato, inevitabile. Non sono un mangia allenatori, li difendo fino alla fine – e qui mi sembra che alla fine ci siamo arrivati -, di Allegri ho persino particolare stima perché è uno che non si è impancato a fare lo scienziato del calcio. Ma nel calcio vige la regola dell’ “aiutati che Dio t’aiuta”, e qui Allegri non sta veramente facendo nulla per cavarsela. Il responsabile tecnico del club è lui, è lui che questa squadra ha generato insieme ai dirigenti, è lui che la sta guidando pericolosamente sempre più giù nell’abisso di una stagione che doveva essere tutta in senso contrario. Una stagione di riscatto e rinascita. Insomma, non è da oggi che le cose vanno male.
Che poi le colpe siano anche di altri non si discute. Vogliamo parlare del presidente Agnelli che Allegri ha rivoluto a forza un anno e mezzo fa e vogliamo parlare dell’ ad Maurizio Arrivabene, improbabile uomo di calcio, che le strategie del club sul mercato ha condotto?
E’ sicuro che ci siano moltissimi altri colpevoli intorno ad Allegri, dalla società alla squadra stessa. A cominciare da Arrivabene, uomo di improvvide scelte e infelici uscite come quella di affermare, proprio pochi minuti prima del match di Monza, che “cambiare tecnico sarebbe una follia, ha un programma quadriennale da portare a termine” per finire allo stesso Di Maria che si è fatto stupidamente espellere dando il suo notevole contributo a uno dei più clamorosi patatrac della recente storia della Juventus. Diciamo dal ritorno in Serie A dopo Calciopoli a oggi. Il 18 settembre 2022 sarà una data che passerà alla storia: la prima vittoria del Monza in Serie A, ultimo in classifica, coincide col più clamoroso tonfo del club bianconero. Si pensava che il fondo fosse stato già raggiunto e invece la Juventus ha davvero cominciato a scavare.
Lasciamo stare le questioni e i dibattiti sul non gioco che si trascina dietro da sempre, anche quando vinceva gli scudetti a ripetizione, Max Allegri aveva molto cercato nelle grandi assenze la giustificazione dell’involuzione della Juventus. Ma se perdi in casa col Benfica e soprattutto se perdi col Monza neopromosso in Serie A che finora non ne aveva azzeccata una e che era stato costretto in settimana a esonerare l’allenatore, è evidente che anche l’ultimo alibi è clamorosamente crollato.
Allegri ha perso il controllo della squadra da un punto di vista strettamente tecnico, ma soprattutto la Juventus di Bonucci, Vlahovic, Paredes, Di Maria etc sembra proprio giocare con la paura e l’ansia addosso. La palla brucia tra i piedi, nessuno ha il coraggio di prendere la squadra per mano. Di fatto la Juve non gioca proprio.
Lo stesso fatto che si dica che l’esonero sia impossibile perché costerebbe alla Juventus una cinquantina di milioni – all’interno di un bilancio già fortemente provato e sotto stress – a causa della dispendiostà del contratto firmato dal presidente quando ha voluto il ritorno del vecchio allenatore, non fa altro che accentuare il problema. Ci stiamo convincendo tutti che Allegri resti alla guida della Juventus soltanto per motivi di bilancio, mandando in secondo piano tutto il resto. E cioè la necessità della Juve di far onore alla sua storia e al suo ruolo nel calcio italiano ed europeo. Senza contare che una Juve che fallisce gli obiettivi sia in campionato che in Champions League, ci rimette assai di più di quella cinquantina di milioni di euro.
Un’altra soluzione sarebbe quella delle dimissioni di Max Allegri, ma qui non mi addentro nemmeno nel concetto. Tutti gli allenatori si ritengono innocenti e le squadre perdono sempre per colpa non loro. Il che in parte è anche vero, ma la realtà è che nessuno butta volentieri così tanti milioni dalla finestra. Tantomeno per semplice orgoglio. Tutti quindi ci diranno, “lo faccio non per soldi ma per principio!”. Gli allenatori stanno lì apposta a prendersi la gloria quando si vince. E quando le cose vanno male a scontare il peccato. E’ il calcio bellezza.
L’Inter è stata solo un flirt estivo e lo stratega Inzaghi lo vuol sempre fare strano…
Anche l’Inter ci sta benissimo nel campionato degli psicodrammi. Per uno di quegli innamoramenti estivi, sempre molto passionali ma anche tremendamente fragili, a un certo punto ci sentivamo tutti ammirati dalle gesta di Beppe Marotta, gran cavaliere del calciomercato. Un supermanager in grado di moltiplicare pane e pesci, mentre il capo lo pungola ed esige di fare cassa. Ah ce l’avesse ancora la Juventus, al posto di quel capatosta di Arrivabene!
E Lukaku – “sono sempre stato dell’Inter”, “sono sempre stato del Chelsea”, “no, no, confermo: sono sempre stato dell’Inter”… – ritornato a Milano dopo pochi mesi, nemmeno fosse un appartamento di lusso pignorato al Chelsea, e poi rapidamente eclissato; e Mkhtaryan, e Asllani e Acerbi, e Skriniar tirato fuori dal tritacarne delle plusvalenze richieste a tutti i costi da Zhang padre e figlio; e per lungo tempo addirittura le mani su Dybala. Per poi non farne più nulla, ma insomma un fantastico castello tecnico-finanziario di carte una appoggiata all’altra. La squadra perfetta, che vince facendo soldi. Tutto bellissimo, finché il campionato si gioca così, sui giornali sportivi e fra le chiacchiere da ombrellone.
Ma appunto era questa maledetta estate e ora a pochi giorni dall’ingresso in autunno, il sogno dell’ Inter si è già appassito come un geranio raggelato dalle piogge. Poca roba in Champions League dove c’è da fare i conti con Bayern Monaco e Barcellona – butta male anche lì – schiaffi pesanti in campionato da Lazio, Milan e ora perfino l’Udinese, la sorpresa del campionato. La classifica non è poi nemmeno così compromessa, ma insomma c’è davvero la sensazione di una squadra che sta andando all’indietro invece che avanti. Con grande stupore generale, non inferiore forse al pasticciaccio brutto della Juventus.
Inzaghi guarda preoccupato la sua difesa che viaggia a livelli da zona retrocessione, i vari Brozovic, Barella etc che non capisci mai se sono fenomeni o mezzi bidoni, un attacco di grandi nomi (Lukaku, Lautaro, Dzeko etc) che però troppo spesso fanno cilecca.
Sembra proprio che Simone Inzaghi non ci si raccapezzi più, il fronte degli scettici e dei nostalgici di Conte diventa sempre più largo. In più lui, tecnico di quelli ipercerebrali e che pensano pure troppo, si mette anche a fare il fenomeno, lo vuole fare strano: a Udine alla mezzora del primo tempo, sull’ 1-1, solo perché ammoniti tira fuori Mkhtaryan e Bastoni, giocandosi subito due sostituzioni. Col risultato che i tifosi sbigottiscono e i giocatori s’arrabbiano, Bastoni in particolare scardina la panchina a pedate, a dirci che i nervi nel gruppo sono molto tesi e pronti a spezzarsi, e l’Inter dopo esser andata in vantaggio ed essere stata meritatamente ripresa dall’Udinese, non ne azzecca più una, cede tutto il campo all’avversaria, e perde pesantemente. Tre sconfitte e ogni volta tre gol incassati.
“Ho cambiato due giocatori perché non volevo rischiare di rimanere in dieci nel momento più delicato e difficile della partita – si giustifica lo stratega Inzaghi – Il feeling con la squadra è lo stesso dell’anno scorso. Siamo l’Inter, non va bene, non ci possiamo accontentare. Bisogna fare di più”. Beh, in fin dei conti non c’è poi tutta questa diversità di vedute, sono le stesse cose che dicono più o meno quelli che volentieri lo caccerebbero via.
Gasperini in maglia rosa e i dialoghi di Mourinho con l’arbitro
Se alcune big vanno clamorosamente a sbattere, l’Atalanta ne approfitta occupando, per ora provvisoriamente, quel trono che si pensava dovesse andare ad altri. E’ un’Atalanta da “corto muso”, parlando col vocabolario di Allegri, che non produce il gioco veloce e dominante degli scorsi anni, ma insomma è sicuramente l’embrione di una nuova squadra, rigenerata dalla nuova società, tuttavia ancora guidata dalla sapienza e le intuizione di Percassi, e Gasperini, che sta trovando nuovi stimoli in questa prolungata avventura bergamasca. Siamo al fatidico settimo anno. “Non guardiamo la classifica, ma la maglia rosa è sempre bello indossarla. Non vinceremo il Giro, ma la porteremo più a lungo possibile”. Di questa Atalanta di “corto muso” ha fatto le spese la Roma, che ha persino giocato meglio e tirato assai di più in porta dell’Atalanta stessa. Ma non era serata. l’infortunio in fase di riscaldamento di Dybala, ormai il protagonista principale nella Roma, era stato sicuramente un brutto segnale per Mourinho. Che infatti ha sbroccato quando ha litigato a più riprese con l’arbitro, chiedendo rigore per Zaniolo, e rivolgendo a Chiffi considerazioni poco galanti sul mestiere della madre. Un classico di Mou, perfettamente calato nella sua parte.
Pioli rifiuta la palma del bel gioco, Spalletti al telefono porta il Napoli al comandoGiovanni Pablo Simeone, il nome come quello del Papa, ha sciolto il sangue del Napoli a San Siro. Arrivato come semplice rincalzo di un attacco – il migliore della Serie A – che lo vede partire dietro Osimhen, Raspadori e Politano, ha messo dentro il gol che vale la vittoria sul Milan e soprattutto che consente al Napoli di stare al comando della Serie A insieme all’ Atalanta.
Al Milan resta l’imbarazzante palma, assegnata dai riverenti commentatori tv, della vittoria virtuale e della sconfitta immeritata, che per fortuna lo stesso Pioli rifiuta. Ma solo a metà. “No, non sono soddisfatto. Quando una squadra gioca così bene non deve perdere”. Io sinceramente tutta questa superiorità del Milan non l’ho vista e per inciso non risulta ancora che De Ketelaere sia pervenuto. No, non mi sembra che il Napoli abbia vinto per puro caso. Insomma è una vittoria cui va dato il giusto merito.
Mettiamo da parte i discorsi ormai consunti sul Napoli rivoluzionato e stravolto da De Laurentiis che si ritrova lassù con un georgiano e un coreano (Kvaratskhelia e Kim), sembra una barzelletta, scovati sul mercato. Ormai è un dato assodato e scontato. Il Napoli comincia ad accumulare in campionato e in Champions League vittorie pesanti e importanti. Il Milan arriva dopo il Liverpool e il Rangers Glasgow, il Napoli ha battuto i campioni d’Italia aiutandosi un po’ anche con la fortuna e le parate di Meret, bisogna dirlo, ma questo fa perfettamente parte del gioco.
Si tratta ora di tenere botta ed evitare le eclissi degli scorsi anni, anche e soprattutto quello passato. Come spesso gli capita, Luciano Spalletti alla caccia di una grande vittoria in Italia, potrebbe essere alla stagione di svolta della sua carriera. Guidare la squadra per telefono dalla tribuna, come gli è successo a San Siro, evitando inutili escandescenze, potrebbe effettivamente essere un’idea.
***
SINTESI
7a GIORNATA – ⚽ – Attenzione: clamoroso al Cibali, pardon al Brianteo! La Juventus si sta disfacendo a vista d’occhio, la sconfitta di Monza (alla sua prima vittoria in Serie A) sancisce definitivamente la sentenza di condanna per il povero Max Allegri. Non si possono invocare ad alibi le illustri assenze dei bianconeri, se poi si perde malamente addirittura contro l’ultima in classifica. E’ vero, Di Maria si è fatto stupidamente espellere, ma questo ci dice ancor di più che la squadra non ci sta con la testa. L’esonero di Allegri costerà una cinquantina di milioni ed è un clamoroso schiaffo soprattutto alla scelta sbagliata di Andrea Agnelli che lo rivolle a tutti i costi, ma il “prezzo” ci conferma ancor di più che la Juve e Allegri sono stati insieme fino a ora solo per denaro e interesse. Purtroppo non c’è altra soluzione – checché ne dica l’improvvido Arrivabene – c’è solo da capire come andare oltre questa storia mai veramente nata – ⚽ – Scusate, ma l’Inter non era la squadra più forte del campionato e non doveva essere la favorita per lo scudetto? E invece no, è ufficiale anche l’Inter è in crisi e pure Simone Inzaghi se la passa malissimo. Nerazzurri suonati pesantemente dall’Udinese di Sottil che è la grande sorpresa del momento, ha vinto 5 partite consecutive ed è ai vertici della Serie A. L’Inter è già alla terza sconfitta in campionato su sette giornate (Lazio, Milan e Udinese), è un colabrodo in difesa, ha perso Lukaku che doveva essere l’asso della stagione e soprattutto Inzaghi sta facendo preoccupantemente il fenomeno: stavolta alla mezzora ha sostituito Mkhtaryan e Bastoni perché ammoniti. Mah, valli a capire certi strateghi…– ⚽ – Mentre tante grandi vanno a sbattere al comando ci vanno l’Atalanta e il Napoli. Gasperini fa saltare i nervi a Mourinho (che insulta l’arbitro, finendo espulso) e con un tiro fa fuori la Roma. Il Napoli fa il colpo a San Siro contro il Milan con Simeone. Pioli si assegna la palma virtuale di Milan migliore in campo, Spalletti si porta a casa il primo posto di un Napoli guidato col telefonino dalla tribuna. Potrebbe essere anche un’idea per il futuro…
A conclusione… un momento di rispettosa modestia:
“…poi dopo è normale… quelli che perdano, cosa vuoi che dihano…” (cit)
Quelli che
il calcio è un gioco di squadra (ma a vincere o perdere è l’allenatore)
oh yeah
Quelli che
ti vogliono insegnare il mestiere (senza avere mai fatto il mestiere)
oh yeah
Quelli che
il calcio è molto cambiato (e solo Allegri non lo sa)
oh yeah
Quelli che
parlano con cognizione di causa (!?)
oh yeah
Quelli che
sanno l’inglese (cheerleader)
oh yeah
Quelli che
pensano calcio come esperienza collettiva
oh yeah
Quelli che
la costruzione dal basso
oh yeah
Quelli che
le linee di scarico aperte
oh yeah
Quelli che
palla avanti palla indietro, dai e vai
oh yeah
Quelli che
non farebbe male un po’ più di rispettosa modestia
oh yeah
sì, qui sembra che Allegri sia il primo venuto e che qualunque bloggarolo farebbe meglio;
mi fanno scompisciare quando dicono che “non dà schemi alla squadra”;
secondo loro cosa accidenti fa quando allena? racconta barzellette? disquisisce sull’immortalià della coratella? consiglia i cavalli su cui puntare? insegna le tecniche per mollare la compagna?
Mmm… mi sa che sull’immortalià della coratella non è tanto ferrato…
Quelli che je rode er fegato e nun sanno più che fare per ripesca’ Acciugghetta.
Daje!😅
…io sono più preoccupato per il twirling, quando si disunisce così va a finire che le arriva in testa…
mai sentito acciughetta, di solito dicono acciuga o acciughina;
però così ha un sapore joyciano: acciuga+ghetta;
bravo;
Stimolato dai commenti di @Sydney, @Sunako e @Bomba, vi rilascio le mie ultime considerazioni, a voi fare le vostre in risposta:
I Casi Nostri – Le Pagelline del Primo Trimestre
Approfitto della sosta della Serie A per fare il punto dopo le prime sette partite e per valutare la bontà delle operazioni in entrata svolte nel mercato estivo dalla nostra Lazio. Sono stati acquistati otto nuovi giocatori, quasi un record, due portieri, tre difensori, due centrocampisti e un attaccante, l’unico in prestito, Cancellieri, gli altri tutti a titolo definitivo. Ecco le votazioni del Ghiro alla data:
Maximiano: il giovane portoghese (23 anni), preso come titolare, ha giocato finora solo 8 minuti, sarebbe ingeneroso valutarlo negativamente per il suo disastroso esordio, anche se conta però il fatto che Sarri non gli abbia sinora dato nessuna nuova opportunità per riprendersi il posto in squadra, ma oggi posso solo dire Voto = S.V.
Provedel: il mio Provolone (28anni) ha di fatto preso il posto della Strakkino, risultando alla data l’acquisto più efficace e proficuo del lotto, un buon mix tra Strakosha e Reina, abile tra i pali e con i piedi, ha finora dato gran sicurezza a tutto il reparto, rapido ad affiatarsi con i compagni, mi ricorda il miglior Ballotta, lo dimostra la chiamata di Mancini in maglia azzurra. Voto = 8
Romagnoli: il rientro alla casa del figliol prodigo (27 anni), auspicato da tutti i veri laziali, tra i primi anche lui stesso, è avvenuto a bandiere spiegate, con piena soddisfazione della Nord, per risanare la piaga purulenta e dolorosa del vergognoso allontanamento di Acerbi; una certa preoccupazione per le condizioni fisiche non ottimali che a Milano lo avevano penalizzato sembrano sotto controllo alla data, la sua autorevolezza regala solidità a tutto il reparto. Voto = 7
Casale: il meno impiegato da Sarri finora (24 anni), stranamente tenuto coperto anche quando avrebbe potuto essere schierato, permettendo così a Patric di riallargarsi sulla fascia; quando ha giocato non ha pienamente confermato le doti di tecnica e grinta che lo contraddistinguevano da centrale titolare di dx dell’Hellas, ovviamente va rivisto dopo prove più numerose e significative, ma per ora Voto = 6
Gila: il giovane e aitante madridista (22 anni) è stato impiegato più di Casale, ma nelle partite giocate ha fornito prestazioni molto altalenanti, culminate con l’orribile e goffa prova in Danimarca; ovviamente in difficoltà anche per il pessimo contributo del suo vicino di reparto Hysaj, ma lui ci ha messo del suo facendosi trovare fuori posizione, perdendosi la marcatura, scivolando in modo ridicolo, insomma ad oggi Voto = 5
Marcos Antonio: anche il simpatico brasiliano ex Shakhtar (22 anni) è stato finora poco impiegato, anche lui come il portoghese partiva titolare sulla carta, ma vuoi che forse è stato scelto per un ruolo a lui non congeniale dal punto di vista sia tecnico che fisico, vuoi che togliere il posto al nostro Cataldi non era comunque compito agevole, fatto sta che il suo odierno Voto = 6
Vecino: sull’esperto uruguagio (31 anni) preso a costo zero dall’Inter avevo personalmente molte riserve, è stato scelto personalmente da Sarri in qualità di ex-empolese come Hysaj, per costituire una valida alternativa ai due pilastri del nostro centrocampo, in alternativa a Basic, si è rivelato non inferiore al croato nel sostituire il capriccioso Mago, ma anche come possibile alternativa a Marcantonio, più lento ma più fisicamente dotato nel ruolo di ’volante’ alla Leiva, a protezione della difesa Voto 6,5
Cancellieri: il giovane ex-giallorosso (solo 20 anni) personalmente mi intriga assai, sulla carta potrebbe in futuro togliere il posto ad Anderson o a Zaccagni, è veloce, discreto palla al piede, buon tiratore, va fatto maturare con gradualità dosandolo nelle giuste sfide, escludo che Sarri riesca a trasformarlo in bomber centrale, ma su entrambe le fasce può in futuro fare danni notevoli, ha la stima di Mancini, va riscattato assolutamente, al momento Voto 6,5
Caro Ghiro, io te lo dico sempre, sin dai tempi de Muriqi 😂😂😂 sei troppo di manica larga sui voti.
Maximiamo 0 spaccato!
Se Sarri non lo fa giocare titolare neanche nelle partitelle tra giocatori scapoli e ammogliati 😂 una ragione ci sarà.
Provedel 10!
La chiamata in Nazionale ne è la riprova. Mica siamo la Juve, noi, che prende il Commissario Tecnico per l’orecchio e gli impone di convocare i suoi giocatorucoli da strapazzo 😄👎
Romagnoli 10!
10 già solo perché è tifoso della LAZIO 😂😂 Pensa che coppia favolosa di centrali con Acerbi, il faro, la luce 😄👍
Casale 5!
Non convince il Comandante, seppur voluto da lui. Il fatto è…. un conto giocare con il Verona, squadretta che può ambire all’ottavo posto, un conto giocare con la LAZIO che lotta per lo scudo 😄👍
Gila 5?!!!!!! Ahahahah 😂😂😂😂😂
Gila 1 (come Muriqi 😂😂).
Una pippa. Il Real Madrid, appena il giocatore ha firmato il prestito, ha stappato la mejo boccia de sciampagn dei Pirenei 😂😂
Gila e il calcio sono all’antitesi, come totti e la LAZIO ❤️🦅⚽️ come Sciaron Ston e la Mazzamauro 😂
Le sue prestazioni sono di uno squallore unico, imbarazzanti, raccapriccianti.
Marcos Antonio, pronipote del celeberrimo luogotenente di Cesare in Gallia, che poi si trombo’ Cleopatra e si suicido’ dopo la battaglia di ANZIO, alle porte di Roma 😂😂
Ebbene, il pronipote non è lontanamente paragonabile al suo avo, ne sul campo di battaglia ne’ in quello da calcio 👎
Leggerino, fiacco, di poca qualità.
Voto: 5!
Vesino 7!
Buon centrocampista di qualità.
Fa la sua parte, sicuramente meglio dell’impalpabile Basic.
Cancellieri 5!
Mi aspettavo di più. Finora 0 gol, 0 assist.
Ma si sa: un conto è giocare con una squadretta e un conto con la grande LAZIO, squadra amata e rispettata dal mondo intero 😄
Puoi fa de più, Cancellie’ ma diamoje altre scians. È giovane.
L’analisi del Ghiro mi da il destro per delle ulteriori considerazioni.
La storia della squadra di calcio posseduta da Elkann si sovrappone a quella della Fiat.
La Fiat ha fatto bene quando al timone c’erano manager di prodotto/mercato bravi (Valletta, Ghidella), quando la gesti’ direttamente l’Avv manco’ poco che chiudesse.
La squadra di calcio porto’ risultati quando al timone c’erano manager di prodotto/mercato bravi (Boniperti, Marotta), quando la gesti’ direttamente AA …. 🤣🤣🤣
La Fiat fuori dai confini non ha mai cavato un ragno dal buco, la squadra di calcio …. 🤣🤣🤣
Nun appena riescheno a mette’ le mani sui manager da a Lazie, delle serve della S.n.a.m. Lazio Sud e delle guardie de Roma Union Security, vedi che squadrone e che fabbricuccia ce tirano su… Nun v’allargate pecorari…
Basta battute insulse alla Ezio Greggio, ché poi alcuni non capiscono e mettono pollicioni alla cazzo di cane (Ciao Boris…). Questo è un blog di calcio, alziamo il livello…
1.3 ATTACCO ALLA LINEA
Bisogna attaccare la linea avversaria con almeno 5 giocatori (i due esterni ed i tre giocatori centrali), spesso potranno diventare 6 o 7 i giocatori in attacco linea. Possiamo semplificare in 3 situazioni principali l’attacco alla linea:
– uomo in zona di rifinitura e ricerca soluzione personale (uno-due ed entrata a muro, tiro da fuori, 1vs1, velo e combinazioni)
– uomo in zona di rifinitura e ricerca della profondità (tagli dell’attaccante e degli esterni, inserimento degli interni)
– ampiezza con 1vs1 e cross/traversoni. (in particolare dalle fasce cercheremo o traversoni o andando sul fondo una palla dietro sul dischetto).
L’attacco diretto che verrà utilizzato in occasione di linee difensive particolarmente alte o deboli nella lettura difensiva di questa situazione. Cercando di variare il gioco e di renderci il più possibile imprevedibili, potremmo dunque alternare il gioco corto dal basso con un improvviso attacco della profondità anche da zona 1 o 2 (“attacco diretto”). Cercheremo però di arrivare il più possibile in zona di rifinitura in maniera manovrata. Con palla aperta e fronte alla porta in zona di rifinitura almeno due giocatori devono attaccare la profondità. La linea difensiva va attaccata costantemente con tagli ed inserimenti anche fuori tempo. In generale chiederemo ai nostri giocatori, in posizione offensiva, di attaccare la porta e di riempire l’area di rigore. Vogliamo riempire l’area di rigore con almeno 3-4 giocatori, con particolare attenzione anche all’esterno opposto che spesso può chiudere con successo sul secondo palo. All’interno di un calcio di principi e spazi, è comunque importante poter aggiungere anche giocate e movimenti codificati negli ultimi 30 metri per garantire maggiori possibilità e sicurezze ai nostri giocatori. Giocate e movimenti pensati e preparati cercando di esaltare le nostre caratteristiche. Tuttavia credo che negli ultimi 30 metri la creatività ed il talento individuale debbano farla da padrone, con i giocatori liberi di potersi esprimere cercando delle giocate decisive. L’organizzazione e la struttura di gioco con i nostri principi saranno così di fondamentale importanza nel permettere di arrivare agli ultimi 30 metri con giocatori e posizionamenti in grado di disorganizzare la difesa avversaria e favorire dunque le giocate decisive dei nostri più importanti giocatori offensivi.
Tratto da: Andrea Pirlo, “Il Calcio che Vorrei”,
Corso di allenatore professionista di I Categoria Uefa Pro, Relatore Renzo Ulivieri, Stagione 2019-2020
(https://www.figc.it/it/tecnici/aula-multimediale/documenti/?ps=&t=il+calcio+che+vorrei&dd=&da=)
P.s.: i neretti non sono miei, bensì di Mr Pirlo. Curioso che persino un “giochista” che si ispira a “il Barcellona di Cruijff e poi quello di Guardiola, l’Ajax di Van Gaal, il Milan di Ancelotti, fino alla Juventus di Conte”, sostenitore di un gioco sì posizionale, ma “propositivo, di possesso e di attacco” (vd introduzione: ), dove comanda la palla insomma, con rombi e rombetti e portieri con i piedi buoni che costruiscono gioco, alla fine arrivi alle stesse conclusioni di altri ben più umili artigiani del pallone. Qui ci sono palati fini che – tra uno schema e l’altro – avranno certamente modo di trarre preziosi spunti…
Ciao Faceto,
ti fanno molto male i piedi per la zappata che ti sei dato? 🙂
Perché perfino nel “testo” con cui cerchi di sostenere la tua opinione c’è scritto, proprio prima del grassetto:
All’interno di un calcio di principi e spazi, è comunque importante poter aggiungere anche giocate e movimenti codificati negli ultimi 30 metri per garantire maggiori possibilità e sicurezze ai nostri giocatori. Giocate e movimenti pensati e preparati cercando di esaltare le nostre caratteristiche.
Te l’ho messo in grassetto io, così non ti sfugge, non si sa mai 🙂
La frase in grassetto è esattamente uno degli aspetti in cui Allegri fallisce. Nei momenti di difficoltà, devi avere sicurezze “di campo”. Queste sicurezze, o sei un Tevez o un Ronaldo o un Pogba e te le trovi dentro; oppure te le deve dare l’allenatore. In un cosiddetto progetto di rinnovamento, che in teoria dovrebbe lanciare diversi giovani, io trovo strabiliante che Allegri sia venuto meno sotto questo profilo, continuando imperterrito ad “allenare” come se avesse ancora la stessa squadra scafata che ereditò da Conte. È semplicemente incredibile che tratti un 19enne come Miretti, per quanto promettente, come tratta un Pogba. Una mancanza di flessibilità al limite dell’assurdo.
Per il resto, sono pienamente d’accordo con Boris: la distinzione fra “giochisti” e antigiochisti ormai è veramente stucchevole. Allegri ormai è un unicum. È lui che da ormai molti mesi sembra portare avanti una polemica crociata contro i mulini a vento, criticando tutto e tutti inclusi altri allenatori mai nominati e i propri giocatori (senza peraltro che nessuno degli altri allenatori se lo caghi).
Il calcio è cambiato molto negli ultimi anni. Lo dicono esperti su esperti e penso che lo vediamo tutti. È lo stesso per altri sport di squadra: leggevo l’altro giorno le dichiarazioni di Campagna, allenatore della nazionale di pallanuoto campione del mondo, il quale diceva che anche il suo sport si è rivoluzionato nel modo di stare in vasca, nell’interpretazione dei ruoli, della velocità. Proprio come il calcio.
Allegri è rimasto indietro. Proprio nel momento in cui la Juve, dovendo ripartire, aveva bisogno del suo contributo, ci ha lasciato, a causa della sua pigrizia, arroganza e cultura dello “sfangamento”, con le pezze al culo.
Ciao… Mi fai così sprovveduto? Siamo professionisti, suvvia… 🙂 E’ ovvio che non mi sono sfuggite quelle righe (me la sono sciroppata tutta la tesina), ma è soltanto fuffa, fidati. Infatti il neretto lo ha messo dopo…
Che facciamo, compagno? Cambiamo dopo 6 partite di campionato e 2 di Champions e dichiariamo fallito un progetto appena nato? Per la terza volta in tre anni?
Quando scrivi che “conta il contesto”, io sono pienamente d’accordo con te. E’ proprio guardando al contesto attuale (società “liquida” ed a tratti assente, infortuni, giocatori nuovi e giovani da inserire, altri che stanno dando segno di essere a fine corsa) che mi pare un poco riduttivo buttare la croce esclusivamente addosso ad Allegri (ripeto: concordo con te che alcuni segni di bollitura ci siano). Il “contesto conta” poi ovviamente anche in prospettiva diacronica, sul medio-lungo periodo: arrivare a Torino dopo Conte (con gli uomini che aveva Conte) è un conto; arrivare alla fine di un ciclo decennale è un altro. Verrebbe da dire: diamogli tempo (almeno un paio d’anni). Come lo ha avuto Klopp a Liverpool, come avrebbe dovuto averlo Sarri alla Juve. Sarebbe coerente, non credi? Già vedo l’orrore nei tuoi occhi e di milioni di juventini… 🙂
Ti confesso un segreto: io non sono mica poi tanto allegriano, semplicemente comincio a divertirmi un po’ in questo ruolo di minoranza “discriminata”…
Però a chiusa mi sento di scriverti questo: forse nei momenti di difficoltà devi avere “sicurezze di uomini” più che di campo, perché in campo ci entrano i calciatori, non gli allenatori. Guarda Sarri: è venuto a Torino ed ha provato ad allenare, poi c’erano i Ronaldo, i senatori, il presidente e compagnia bella; ha capito l’andazzo, si è snaturato e ha vinto lo scudetto comunque. E’ stato uomo intelligente ed ha capito quali erano le variabili indipendenti all’interno del sistema. Col senno di poi io non ho problemi ad ammettere che avremmo dovuto provare a dargli maggiore fiducia. Un caro saluto.
P.s.: mi fermo qui, anche per evitare di tediare tutta la comunità del blog e ripetere cose trite e ritrite e non andrò oltre.
Ti confesso un segreto: io non sono mica poi tanto allegriano, semplicemente comincio a divertirmi un po’ in questo ruolo di minoranza “discriminata”…
Quindi non sei lo stesso @Faceto che forever lo voleva promuovere a Fergusson bianconero… Buono a sapersi che lo facevi solo per ripicca. 😀
Francamente quale sia il pensiero di Andrea Pirlo nello scritto riportato pare molto chiaro ed evidenziato oltre che dal grassetto dall’uso della terza persona plurale del congiuntivo presente del verbo irregolare dovere…..poi ognuno è libero di capire quel che vuole…….
Allegri ha passato due anni di inattività. Durante questi due anni si legge qui che non lo ha cercato nessuno, ma neanche lui ha cercato nessuno dato che non era nemmeno sicuro se smettere o continuare.
Dopo aver preso un ex calciatore senza avere nessuna garanzia minima che fosse capace di allenare, hanno richiamato un quasi ex allenatore senza avere nessuna garanzia minima che ne avesse ancora voglia.
Diversamente da molti qui nel blog, io credo che in carriera qualcosa Allegri abbia dimostrato e non solo con gli scudetti di Milan e Juventus, ma anche prima.
Non è mai stato un “maestro” di calcio, ma aveva buone capacità di lettura delle partite, di modifica delle strategia e sapeva farsi ascoltare dai giocatori.
Sono tutte caratteristiche che sembra, al momento almeno, avere smarrito, soprattutto la capacità di tenere in mano la squadra che addirittura, in alcuni momenti, sembra remargli contro.
Ho difeso l’Allegri di tre anni fa (e resto tuttora convinto che fosse da difendere) ma, oggettivamente, l’Allegri attuale è indifendibile non mostrando nulla di quello che dovrebbe mostrare un allenatore.
Non ha, per me, una grande squadra (almeno non ha, al momento, la possibilità di schierarla), ma proprio per questo dovrebbe metterci lui un valore aggiunto per ridurre il gap e non perché guadagna 9 milioni l’anno (se gli hanno fatto o accettato un’offerta da idioti non c’ha mica colpa lui) ma perché è un allenatore.
Le teorie le conosce come qualsiasi altro diplomato di Coverciano, io l’ho visto lavorare tanti anni fa ad Agliana, Grosseto e un po’ a Sassuolo e ti garantisco che gli schemi li provava in allenamento.
Ora sembra impigrito ed a volte anche schiavo di un personaggio al quale si è adagiato nel tempo (sembra divertirsi a rilasciare dichiarazioni che fanno incazzare la gente). E’ vero che servono i campioni (alcuni giocatori della Juventus, per me, sono improponibili ai livelli a cui vorrebbe aspirare quella squadra) ma è anche vero che non puoi sempre pensare di vincere perché ti fanno una squadra nettamente più forte delle altre. Qualcosa di tuo ci devi mettere.
L’unico dubbio che mi resta è che una parte dei giocatori non faccia ciò che lui chiede, perché non ci crede, e faccia come pensa sarebbe meglio fare, col risultato che mezzi vanno da una parte, mezzi da un’altra e tutti insieme non vanno in nessun posto.
Purtroppo, fosse così, non sarebbe una scusante: sarebbe anche peggio.
Comunque continuo a ritenere la società la maggior responsabile, ancor più se fosse vero, come dice qualcuno qui sul blog, che gli hanno dato pesante voce in capitolo sul mercato. Gli acquisti li devono fare le società attraverso i loro scout (Napoli docet), gli allenatori danno indicazioni, ma poi allenano chi viene messo a disposizione dalla società (Romeo mi ha insegnato così e per me vale sempre, anche in questo calcio che è davvero cambiato tantissimo)
Anche io ho visto due allenamenti dal vivo di Allegri e gli schemi li provava (situazioni di 3vs3 in campo aperto e difesa mista zona-uomo su calci piazzati e corner). Forse abbiamo avuto solo culo, boh… 🙂
Come separare il grano (33 righe) dal loglio (2). 😀
Io sono d’accordo con tutto quello che ha scritto Grande Romeo… Ciò che tu (ed altri) non avete capito è che il mio intento non è quello di difendere Allegri o ciò che resta di lui in questo mondo, bensì cercare di capire perché ‘sta benedetta squadra fa così pietà. E’ qui che le nostre strade si dividono: per me la colpa è “anche” sua (ma in modo residuale, diciamo un 20%). Stop. Poi se domani lo fanno fuori (perché la squadra gli rema contro), arriva Montero, Mancini o Pincopallo e questi ricominciano a correre e a divertirsi col pallone, io da tifoso sono solo contento…
Me sa che pure lui è contento. 😉
Ciao. A me resta la voglia di vedere la squadra che ha immaginato. Poi lo giudico.
Questo è un commento equilibrato e in gran parte condivisibile.
Concordo sostanzialmente in toto con quanto hai scritto, la tua … valutazione di Allegri è lucida e onesta.
Aggiungerei solo che Allegri mi pare abbia perso anche un’altra cosa rispetto a sette/otto anni fa, ossia l’umiltà.
Appena ho tempo, ti rispondo con cura perché – al contrario di altri – non sei una persona arrogante. Spero vivamente che tu (almeno tu) abbia capito che Pirlo (ed anche Allegri ovviamente) siano soltanto un pretesto euristico: ciò che conta è rimettere al centro della piazza i veri protagonisti di questo sport, i calciatori. Sono loro a fare le partite, non gli allenatori. E’ questo il grande bias, “la somma distorsione” che mi fa un po’ incazzare… Ciao.
“…ciò che conta è rimettere al centro della piazza i veri protagonisti di questo sport, i calciatori.” (cit – tale e quale – club SKY, primavera 2021)
Ma perché non lo fa e non lo ha fatto in un anno e mezzo?
… allenatore della nazionale di pallanuoto campione del mondo …
Gli attuali campioni, in realtà sono gli spagnoli.
allenatore della nazionale di pallanuoto (che con lui alla guida è diventata) campione del mondo.
Si, per un rigore sbagliato dagli azzurri in finale sul 15-14, dopo il 9 pari dei tempi regolamentari.
Le dichiarazioni di Campagna (juventino sfegatato) le ho sentite dalla sua viva voce. Fino a metà della scorsa stagione difendeva Allegri a spada tratta, ma anche lui, dopo un anno e mezzo di nulla, ha mollato la presa. Raccontava, riassumo: “la pallanuoto negli ultimi anni si è evoluta tantissimo, in tutti gli sport di squadra è successa la stessa cosa, anche nel calcio. Magari molti non lo vedono, ma un tecnico riesce a capire le nuove idee, gli schemi (che non vogliono dire ingabbiamenti, ma linee su cui far girare la squadra). io nella Juventus di Allegri non vedo nulla.”.
A caccia di like come di applausi registrati, ci si riduce al pirlismo, dispiace non possa mettertene più di uno, Ezio.👍
Come hanno ben spiegato utenti che ne capiscono certamente più di me (e di te), Pirlo faceva il poster, ad allenare erano Baronio o Tudor. A lui, nonostante il passato monstre da calciatore (il Maestro), mancava totalmente la gravitas di Maestro fuori dal campo e i giocatori lo hanno capito subito, sballottandolo di qua e di là. Certe partite erano veramente imbarazzanti da vedere: chiunque si alzasse dalla panchina (Baronio, Tudor, Bonucci spesso infortunato) dava le sue indicazioni con molta più voce in capitolo di Pirlo. Tutto quello che aveva scritto nel compitino di Coverciano è rimasto più o meno rimasto sulla carta (definire “giochista”, o in qualunque altro modo, uno che in pratica non ha mai allenato, fa capire quale sia la malafede di fondo; quanti esempi ci sarebbero di gente che il gioco a sostegno delle individualità ha saputo proporlo con un lavoro quotidiano duro e paziente… che pena ridursi al pirlismo, addirittura in neretto…): le intenzioni sono come le sensazioni, si scontrano con la realtà. Prendeva 1,5 ml, lo hanno mandato via senza problemi nonostante le due coppette vinte, inventato e scaricato, adesso è a barcamenarsi in Turchia.
Il nostro problema attuale, che purtroppo ci trasciniamo da un anno e mezzo a 9 pippi a stagione, è che Allegri di intenzioni non ne ha, lui è abbastanza furbo da rendere pubblica solo la sua visione in negativo del calcio, “tutto questo parlare di gioco”, “ci vogliono i giocatori, ci vogliono i campioni”, “ma quale schemi, è lo stop che bisogna saper fare”, “correre all’indietro e colpire di testa, divento pazzo”, “devo giocare con questi…” ecc ecc… tutto il campionario (ben riassunto nell’ultima vigliacchissima intervista rilasciata a Sconcerti), ormai lo conosciamo a memoria. È che senza i campioni (rotti, mezzi rotti e/o scazzati, quelli imposti da lui), ma con una rosa almeno pari a quella delle altre “big” che propongono un gioco identificabile – dalle intenzioni alla pratica – e apprezzabile per efficacia e risultati, da un anno e mezzo vediamo sul campo la traduzione di tutte le sue intenzioni, cioè il nulla, o meglio il caso, l’antimateria.
È abbastanza comico questo continuo tentativo di metterla tra giochisti e antigiochisti (esattamente la stessa tattica di Allegri), quando da più parti è stato spiegato e rispiegato che ci si accontenterebbe di riuscire a venire fuori dal pressing di Sampdoria, Spezia, Fiorentina ecc con un minimo di sicurezza e autostima, per poi avere un paio di possibilità nella scelte di passaggio, magari riempiendo l’area con qualcuno in più del solo Vlahovic (un sogno quel “almeno 3-4 giocatori” di Pirlo).
“Pirlo faceva il poster, ad allenare erano Baronio o Tudor“.
ah, ecco…sorge però spontaneo chiedersi – considerati certi orrori di quella Juve visti in campo – secondo quale logica molti avrebbero voluto Tudor in panca al posto di Allegri l’anno scorso…
Non saprei… provo con alcune supposizioni…
Perché confrontavano la stagione di Allegri con quella di Tudor a Verona?
Perché Allegri, nonostante gli avessero comprato il capocannoniere della serie A a 80 ml, riuscì a far peggio in termini di punti e reti rispetto al già deprimente spezzone pre-mercato? Perché nello stesso tempo il Verona di Tudor con Kalinic, Caprari e Simeone riusci a segnare 10 reti in più della Juventus di Allegri?
Perché alla fine, anche grazie – se non soprattutto – al contributo di Tudor, quella stagione terminò con due titoli in più (e cinque punti in più in campionato) di quello che riuscì a racimolare Allegri in quella successiva?
Scusa, per curiosità, quanti allenamenti di Pirlo hai visto? e di Allegri? e di Klopp?….ma il senso del ridicolo no eh, quello mai……..
Klopp?! Quelli di Pirlo (vabbè di Pirlo…) erano trasmessi quasi integralmente da Juventus Channel. Fino ad un certo punto, poi hanno capito che non era il caso…
Su Allegri… se non ti è bastato un anno e mezzo di prestazioni di questo tenore… non so cosa dirti cara mia… io non posso che ribadire la mia versione: “Il nostro problema attuale, che purtroppo ci trasciniamo da un anno e mezzo a 9 pippi a stagione, è che Allegri di intenzioni non ne ha, lui è abbastanza furbo da rendere pubblica solo la sua visione in negativo del calcio, “tutto questo parlare di gioco”, “ci vogliono i giocatori, ci vogliono i campioni”, “ma quale schemi, è lo stop che bisogna saper fare”, “correre all’indietro e colpire di testa, divento pazzo”, “devo giocare con questi…” ecc ecc… tutto il campionario (ben riassunto nell’ultima vigliacchissima intervista rilasciata a Sconcerti), ormai lo conosciamo a memoria. È che senza i campioni (rotti, mezzi rotti e/o scazzati, quelli imposti da lui), ma con una rosa almeno pari a quella delle altre “big” che propongono un gioco identificabile – dalle intenzioni alla pratica – e apprezzabile per efficacia e risultati, da un anno e mezzo vediamo sul campo la traduzione di tutte le sue intenzioni, cioè il nulla, o meglio il caso, l’antimateria.”
La cheerleader reggente (ché le supreme si son date alla macchia), vanto delle “buone sensazioni”, che ci parla del senso del ridicolo… molto interessante…
Quindi hai passato ore davanti ad uno schermo a guardare gli allenamenti di Pirlo (vabbè di Pirlo….)…….Il tuo sprezzo del ridicolo è ammirevole…….
….continua ad addormentarti pensando palla avanti palla indietro, dai e vai ……
Non innervorsirti, altrimenti ti arriva il twirling in testa…
Prova con la logica, lo so che non è il tuo forte…
Come hanno ben spiegato utenti che ne capiscono certamente più di me (e di te), Pirlo faceva il poster, ad allenare erano Baronio o Tudor.
Una possibilità potrebbe essere quella che li abbiano visti, io li ho sbirciati un paio di volte.
Quello che me lo confermava era che…
Certe partite erano veramente imbarazzanti da vedere: chiunque si alzasse dalla panchina (Baronio, Tudor, Bonucci spesso infortunato) dava le sue indicazioni con molta più voce in capitolo di Pirlo.
Ce la puoi fare anche tu, cara.
(ho visto che la stai prendendo bene… 😀 quando si comincia con i post coram populo in cima al blog è segno dello sclero imminente… stai attenta che il twirling è di metallo… :-D)
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“Ezio”, il “pirlismo”, la solita tiritera dell’Anticristo seduto in panchina… Non ci siamo, Boris… Verrebbe da dire “che pena…”, ma quello è un tuo marchio di fabbrica, non il mio.
Il nostro problema attuale, che purtroppo ci trasciniamo ormai da tre anni, è che questa società non sa più che pesci pigliare. Sceglie una strada e poi scarta, riscarta e ritorna indietro. Il progetto sportivo per troppo tempo non è stato al centro dell’azione dei dirigenti che abbiamo avuto. Poi ci sarebbe un altro dato di fatto (la realtà, questa sconosciuta): un ciclo sportivo irripetibile è giunto ormai al termine. Abbiamo avuto campioni e leader in campo che ora non ci sono più. La società non è stata capace di programmare un ricambio generazionale mantenendo alto il livello qualitativo. Sono cose che capitano nello sport (e nello sport ci sono anche gli avversari, che possono colmare la distanza e diventare più bravi di te). Noi juventini abbiamo già vissuto in passato fasi simili.
“Ci si accontenterebbe di riuscire a venire fuori dal pressing di Sampdoria, Spezia, Fiorentina ecc con un minimo di sicurezza e autostima”, scrivi tu… Bravo, hai colto il punto: questi calciatori non hanno sicurezza ed autostima. Sono uomini e professionisti: la sicurezza e l’autostima te le devi trovare dentro, non te le regala nessuno, sul prato verde e fuori. Un’altra cosa che forse sapresti, se avessi fatto un po’ di sport agonistico nella vita. Stammi bene.
Mi ero perso l’ultima frase. In eccellenza, dai 21 ai 28 anni. Anche fin troppo agonismo per un trequartista come me. Tu dove hai giocato?
In Eccellenza pure io per 5 anni negli anni ’90, fino a 25 anni. Poi ho smesso con il calcio e ho cominciato a giocare a a tennis…
Spalletti, nello stesso identico arco di tempo di Allegri, ha saputo infonderle in Lobotka (prima dimenticato in panca) e Anguissa (preso per 800.000€), a giovanissimi come il georgiano e a sassuolesi come Raspadori, a centrali difensivi con nomi impronunciabili provenienti da paesi ai margini del calcio che conta.
Pioli, dopo mezza stagione in apnea, ha saputo infonderle in scarti anzianotti come Kjaer, in nuovi arrivati dall’Empoli e dal Crotone, in gente come Calabria, Diaz e Saelemekers, a giovanissimi come Tonali e Kalulu.
Certo che eravamo a fine ciclo, ma è là che ci hanno ri-piazzato Acciuga. È lui che lo scorso anno aveva detto “scudetto”, poi no, poi Vlahovic e Zakaria… quindi si, anzi no… quarto posto per miracolo (suicidio inaspettato dell’Atalanta) e zero tutuli… che quest’anno ha ribadito “scudetto”, anzi no, senza Pogba non abbiamo speranze di scamparla con Sampdoria, Fiorentina, Salernitana e Monza ecc…
Ma è mai possibile che a uno a cui si danno 9 milioni a stagione, vengano fornite giustificazioni di ogni sorta, che non sappia infondere autostima e sicurezza tecnica a nessuno delle decine di giocatori che ha preteso di cambiare? Che sappia solo giocare con quelli che lo sanno fare già da soli? Ma allora mando anche il mio curriculum (e anche il tuo).
P.S. L’Anticristo lo create voi che venerate il Cristo di Livorno. Se tu parli di “pollicioni a cazzo di cane” io ti rispondo con “pirlismo” e “che pena”. O questo privilegio te lo dà Hegel?
(che palle Hegel, quasi come Lacan)
Spalletti, sì… Ottimo inizio con il Napoli, sia in Champions che in campionato. Bella mediana il Napoli, altroché…
Spalletti, certo: 64 anni e due coppe Italia vinte in carriera, se non erro. Il resto (ed il grosso) vinto in Russia…
Io non venero nessuno, a parte mia moglie, a tratti. Per il resto sono un neokantiano e sogno la pace perpetua. Ciao.
Non è un argomento e lo sai. Credi che alla Juventus degli ultini 6 consecutivi non avrebbe vinto? È andato alla squadra più forte di Russia e ha vinto, con la Roma ha fatto la barba al titolo contro l’Inter di Mourinho (e Siena grida ancora vendetta). La mediana se l’è inventata lui, a Napoli se gli nominavi Lobtoka volevano che giocasse Demme o viceversa.
Pioli mi pare che abbia vinto con una squadra non proprio di primissimo livello…
Il tuo discorso vale qualcosa solo se c’è la controprova.
Dici cose che possono essere giuste, ma poi fai esempi che non mi sembrano particolarmente calzanti: Lobotka, merito di Spalletti o chi lo ha avuto prima di lui non c’aveva capito un cazzo e quello era forte comunque?
I giocatori che costano poco o che provengono da paesi ai margini del calcio che conta non possono essere bravi?
Se Anguissa, invece del Napoli, lo avesse preso, che so, il Milan, sicuri che non avrebbe fatto anche meglio di quello che fa?
Il calcio, a meno che non sia quello della play station, non è una scienza esatta.
Un calciatore forte viene preso da una squadra. Dopo un mesetto la moglie comincia a dare segni di insofferenza, lui ne soffre le conseguenze e addirittura arriva a scoprire che lo tradisce con un dirigente.
Fa un campionato da schifo, chiede di essere ceduto e l’anno dopo diventa fondamentale per la vittoria della nuova squadra.
Si scriverà che l’allenatore dell’anno prima non lo sapeva utilizzare e non c’ha capito un cazzo.
E’ uno dei tanti esempi delle innumerevoli variabili impazzite che girano intorno ad una squadra, in negativo ed in positivo.
Certo, un canovaccio per giudicare ci vuole, ma non può essere una linea retta, diciamo un percorso un po’ ondulato che va sostanzialmente dritto, ma qualche curva va considerata.
Per poter giudicare fino in fondo le cose di una squadra, bisognerebbe poter conoscere le cose della squadra.
Se prima eri satto molto equilibrato qui pecchi un po’ di strabismo. I miei esempi erano volutamente il controcanto al casting del blog validissimo esclusivamente per ogni calciatore della Juventus. Quello dei giovanissimi inesperti (in luogo dei Tonali e Kalulu e i Kvaratskhelia ecc), degli sconosciuti subito connessi con le nuove realtà (ma dove aveva giocato Locatelli prima e Zakaria?), di quelli da integrare nella squadra a fine ciclo (in luogo della mezza dozzina arrivata a rimpiazzare il fine ciclo dei Mertens, Insigne, Fàbian Riúiz e Koulibaly). Potrei fare altre decine di esempi a controcanto. Sono peraltro ragionevolmente sicuro che Anguissa al Milan avrebbe fatto vedere le stesse egrege qualità fatte vedere a Napoli, fose anche di più, ma sono altrettanto certo che alla Juventus di Allegri sarebbe stato bollato come “un resto” che ci era rimasto sul gobbo (e probabilmente già sbolognato per comprarsi il Paredes di turno), non parliamo di Lobotka (mi immagino solo le battute con cui Allegri lo avrebbe fatto mobbare dai giornalisti a strascico…), così come sarei stato molto curioso di vedere che tipo di sorte sarebbe toccata ad Arthur con Spalletti. Non sai cosa non si sono inventati per bocciare ad uno ad uno tutti quelli che sono arrivati e partiti e ri-arrivati. Non ce ne uno che vada bene, solo Pogba. Peccato siano sfuggiti al tuo ottimo e collaudato vaglio.
Circa l’ultima frase… vabbè… ma allora lasciamo stare di discutere su un forum calcistico e affidiamoci alle veline societarie.
Però scusa, sembra che Allegri bocci tutti per partito preso. Ma che vantaggio avrebbe a fare così?
Arthur prima di Torino non aveva certo incantato a Barcellona, Zakaria aveva i piedi di Matuidi senza averne le altre caratteristiche positive (per me eh?) anche Locatelli a me sembra buono ma niente di eccezionale (poi magari mi sbaglio, mica sono Braida) Fagioli l’ho visto due volte contro il Pisa ed in entrambi i casi ha mostrato scarsissime capacità di copertura (la seconda ha proprio giocato male e l’hanno tolto dalla disperazione), magari diventa forte, ma ora non è da titolare inamovibile della Juventus (sempre per me). Miretti mi pare il meglio pezzo di bottega, mettendo in conto che farà tutte le cazzate che un giovane calciatore fa, come faceva Tonali e si spera per voi (e per la Nazionale) che poi faccia proprio la crescita di Tonali.
Alex Sandro, De Sciglio; Rugani e Kean per me non sono da Juventus (ovviamente se si pensa alle Juventus di Trapattoni o Lippi, se si pensa a quelle di Marchesi o Del Neri, allora possono starci anche loro).
Su Gatti non mi esprimo perché ho visto una sola partita e gli highlights di Monza (e non sarebbe corretto giudicarlo sugli highlights di Monza)
Non Allegri, le cheerleader. È del coro che si stava parlando. Secondo me Allegri avrebbe bocciato senza appello anche Anguissa, senza dubbio Lobotka. Non parliamo nemmeno di certi scarponi con cui Pioli ha fatto i miracoli…
La lista è molto più lunga di così… Bentancur, Kulusevski, Zakaria, Arthu, Locatelli, i gggiovani… nemmeno Chiesa e de Ligt gli andavano a genio…
Mi chiedo come facciano gli altri, quelli di Samp, Salernitana, spezia, Fiorentina, Monza che lo hanno messo sotto… boh…
Bravo.
“Il mio sarà un calcio sciampagn”.
(Cit. Andrea Pirlo) 😂😂😂
Ma guarda che lo diceva un altro… 🙂
In assenza del campionato ed in attesa della Nazionale, sui quotidiani sportivi si legge solo di gossip.
Il culo della Romani, le tette della Fruscio 😂 e qualche notizietta qua e là’.
Ambra Angiolini non paga l’affitto a Pazzini (l’eroe dell’Olimpico 😂😂) e mette in mezzo gli avvocati per far cagare i quattrini ad Allegri…. Mah, piu soldi c’hanno e più pidocchiosi sono.
Messi voleva rinnovare il contratto col Barca a 75 testoni netti all’anno. Alcune clausole prevedevano: palco d’onore al Nou Camp per la famiglia, pagamento dei debiti del fratello sfigato e puttaniere (😂😂). Il padre: “tanto questi accettano”.
Si è visto…. Messi a piagne davanti alle telecamere quando fu sfanculato!
Mi ricorda un po’ la storia di Dybala.
Alla Juve chiede 15 testoni e varie prebende. Sfanculato!
All’Inter 10 testoni, voli gratis per la famiglia e pneumatici Pirelli a vita 😂 Sfanculato!
Al Milan 8 testoni, un contratto al fratello sfigato sull’Isola dei Cojoni e alla madre a Uomini e Donne. Sfanculato!
Al Napoli 6 testoni, una parte per Oriana sul prossimo Cinepanettone “Vacanze a Buenos Aires”. Sfanculato!
Alla roma 5 testoni, du lecca lecca e Oriana a fa la donna delle pulizie nella ditta de LoTirchio 😂😂😂😂
grande!!
che bbello ave’ compagni de tifo 🤍 💙 simpatici!!! l’artri sempre cor fegato spappolato, na vita!!
All’Inter 10 testoni, voli gratis per la famiglia e pneumatici Pirelli a vita.
Al Milan 8 testoni, un contratto al fratello sfigato sull’Isola dei Cojoni e alla madre a Uomini e Donne.
Al Napoli 6 testoni, una parte per Oriana sul prossimo Cinepanettone “Vacanze a Buenos Aires”.
Ahahahahahahahahahahahahahah… qua hai recuperato due punti sull’Esorcista.
🤣🤣🤣
😵💫
Speriamo che la Juve vinca 8 – 0 dopo la sosta perché altre due settimane di sgretolamento di maroni bianconeri non sono sopportabili!
Sopportaci. Quando vincevamo a raffica venivamo a prendere per il culo i Vinicios³, adesso non abbiamo velleità di screditare chi si sta alternando alla vittoria. Preferiamo fare una discussione vera, dura, sul perché facciamo cacare.
Prova a pensare a noi che per un cartellino giallo non dato ne abbiamo avuto per un anno di questo sgretolamento, e per 30 anni quell’altro e per 40 Turone e per…
🤣🤣🤣🤣🤣
A dirla tutta, spesso sono i non juventini a tirare in ballo la juve … chissà perchè.
Perché la Juve è patrimonio di tutti. Un patrimonio equamente suddiviso fra gli juventini (quando vince) e fra tutti gli altri quando perde. Sono anni meravigliosi. 😁😁
Ma non è ora che cominciate a vincere … per conto vostro?
O è chiedere troppo?
OK gioire per le sventure degli altri (chi è senza peccato…), ma ogni tanto bisogna pure … fare da soli.
“sono anni meravigliosi”…..
Già Iannelli, anche questa simpatica frasetta ci ricorda la circolarità del calcio così come della vita e come delle volte bisogna fare attenzione a confezionare certi sfottò troppo raffinati che poi ti si possono facilmente ritorcere contro ; e infatti da due anni a sta parte, come fai notare tu, gli anni meravigliosi sono per tutti gli altri..
per tutti penso intendi i taj;
peccato che al momento solo due tifoserie hanno avuto un (1) anno meraviglioso regalato dalla loro squadra;
però, come tai, anch’io ho appena avuto un anno meraviglioso -peccato che non siate arrivati alla pari, sarebbe stato più gaudioso;
No,godspeed, proprio tutti mi pare, anche tifosi di squadre che non avevano niente di particolare contro la Juventus, ma che anche a questi, sta menata dell’unicità e dello stile di questa squadra, a lungo andare aveva provocato lo ” sgretolamento di maroni” di cui scrive Maxx.
unicità? stile?
è un po’ come quando voi interisti vantate la vostra (assai presunta e sedicente) onestà e/o superiorità morale.
che vi siete assai arditamente auto assegnata.
su quali presupposti e/o motivazioni, peraltro, non è proprio dato sapere.
Ma quale unicità morale, qui tutti hanno i propri scheletri negli armadi e da me almeno non credo proprio tu abbia sentito vanterie del genere
Non da te nello specifico, ma da tanti interisti che per anni (e tuttora) hanno davvero sfrancicato le sacche scrotali con la storiella che l’Inter (società) è moralente “diversa” dalle altre, soprattutto dalle altre due strisciate.
Pare che venerdì ci sia il CdA Juve per decidere sul futuro di Allegri. Nedved lo danno favorevole all’ esonero (a sto punto speriamo, non credo con lui in panca si possa sperare in alcunché) e licenziare Arrivabene liberebbe qualche spicciolo per pagare il prox allenatore.
Penso di averlo gia scritto comunque sembra (cobsultando la famosa palla di lardo) che le cose siano andate cosi:
– Acquisto di Ronaldo per crisi isterica di Agnelli;
– Crisi isterica di Marotta;
– Fancùlamento di Allegri;
– parentesi Sarri – Pirlo;
– Agnelli che chiede ricapitalizzazione;
– CDA che guarda Agnelli e vorrebbe fanculeggiarlo ma non può, allora viene richiesto un profilo che dia garanzie.
– Agnelli si presenta con Allegri, il CDA sorride, Allegri se la ride e pone le sue condizioni;
– ad Agnelli non rimane che mettere le p..cioè scusate il collo sul ceppo e sperare che vada bene;
– e infatti 🤣🤣🤣🤣ARRIVABENE
– quest’ultimo aiutato da un valido ragioniere spende in maniera oculata la ricapitalizzazione e tagli i rami secchi. Lui controfirmera quello che decide il ragioniere é approvato dal CDA.
Previsione il CDA non silura ALLEGRI ma credetemi se non rimette in piedi la Juve farà bene a scappare a Puerto Escondido ……. fa la fine di ziu belu….
Nedved….quello che barcollava
Perdonami, ma i grossi casini lì dentro li hanno combinati Andrea Agnelli, Paratici e Nedved. Arrivabene è stato messo lì solo per impedire ai due rimasti del trio di fare ulteriori casini, e tutto quel che ha fatto è controfirmare i notevoli investimenti per diversi acquisti e/o ingaggi molto onerosi. Dubito che il CdA stia a sentire l’opinione di Agnelli, figuriamoci quella di Nedved. Se così non fosse sarebbe un (altro) grosso guaio per la Juventus.
Volevo ringraziare l’ottimo cipralex per le sue buone sensazioni augurandomi che continuino così prr tutto il campionato.
io in panchina voglio inzaghi…pippo
…e si vede 😀
Se non vi sbrigate fra un mesetto prendete Iachini.
Voi pensate a voi…
🙂
se davvero vuoi Inzaghi mi sa che, più che “pippare”, fumi 😆
A me basta semplicemente uno che non faccia troppi danni.
Allora non chiamate Draghi, meglio Allegri.
Di sicuro non chiamerei la caciottara della Garbatella.
Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento
…altro che pupone …Fabione pallone d’oro.
Buongiorno Fabrizio.
Carrierona! Comunque è andato in meglio: il nome della squadra ora è leggibile. All’Inter due anni di “anonimo passeggiatore”. Gli auguro un esonero a breve: dispiace il Benevento in serie “C”.
Anche questa mi pare di averla anticipata
Nel senso che quando le cose andavano bene era perché la formazione la faceva Ambra, esatto?🤗😎
E dai ESOR, l’Ambra è una brava attrice e simpatica persona, buttarla giù così non fa 😄
Hai ragione,in questo momento lei e su 👍 e lui irrimediabilmente giù 👎
Attrice? Ambra? Ma dai…
Questa è superba! Ciao
I Casi Loro – Ce n’è per tutti
1.) Quando parte Arrivabene?
L’unica eccezione alla mia scorpacciata di partite di questo weekend è stata la partita di Monza, che ho sbirciato nelle varie sintesi, purtroppo era in contemporanea con Cremonese-Lazio. Mi è bastato per capire che il difetto è nel manico, cioè bisogna risalire alle vere responsabilità di questa debacle juventina, che prima che da addebitare a giocatori, allenatore, staff tecnico-sanitario, è da ascrivere a scelte di politica imprenditoriale. E in casa Juve come in Fiat si sa che le scelte non le facevano certo gli Agnelli, ma i dirigenti sportivi, i general manager alla Valletta, Romiti, Marchionne. Ecco perché non ha senso tirare in ballo l’Andreino, ma chi va messo al rogo è il signor Maurizio Arrivabene. Voi mi direte che chi lo ha scelto ha anche lui le sue colpe, ok. Ora le competenze dell’Arrivabene si sono maturate in esperienze quali Philip Morris (ottime per mandare in FUMO qualsiasi serio progetto imprenditoriale), alla Ferrari (in 5 anni mai un titolo conquistato in F1), e oggi alla Juventus, leggi crollo verticale delle prestazioni sportive. A questo punto tanto valeva affidarsi a Luchino Cordero di Montezemolo o addirittura a Lapino Elkann.
2.) Chi ride tra Sparta e Atene?
Le milanesi hanno perso entrambe, ma il Milan contro un Napoli arrembante e dopo una prova dignitosa e poco fortunata, l’Inter invece al termine di una gara veramente scialba, giocata sottotono da tutti i giocatori, nessuno escluso. Entrambi gli allenatori hanno l’alibi dell’assenza della loro punta migliore, Leao e Lukaku sono realmente insostituibili, o Pioli ed Inzaghi non hanno saputo trovare soluzioni alternative, per sfruttare al meglio i vari Giroud o Dzeko e i loro comprimari che li hanno affiancati. Più preoccupanti gli scricchiolii difensivi delle due squadre, le disattenzioni di Tomori o i falli maldestri di Dest da un lato, i cali di tensione di Skriniar e De Vrji e i nervosismi di Bastoni, ma non possono bastare le pezze a colore che possono offrire vecchi baluardi come Kjaer o Acerbi. I due team di centrocampo che finora hanno tirato pazientemente la carretta potrebbero cominciare a rompersi le balle, Barella e Tonali per primi, vediamo come butta dopo la Nazionale.
3.) Dal Sabato Sera si vede il Buongiorno
Mi ero appena speso spezzando una lancia per la mancata convocazione in Nazionale dello stopper granata, il giovane Buongiorno, e guardacaso, nella partita contro il Sassuolo il buon Juric lo schiera a sx contro un esordiente totale, il giovanissimo D’Andrea, un piccoletto tutto pepe, che gli gira intorno varie volte irridendolo con i suoi dribbling in velocità. Insomma il Buongiorno, che finora avevo visto tenere ottimamente il campo facendo a sportellate con i migliori centravanti del nostro campionato, mi ha invece profondamente deluso, andando in tilt in modo preoccupante. Forse Juric aveva sottovalutato il piccolo vice-Berardi, ma mettergli contro un terzino più veloce di Buongiorno avrebbe creato meno danni al Toro ed evitato una brutta figura al suo giovane centrale. Mi ha ricordato, fatte le debite proporzioni, la gagliarda prova del nostro Hysaj in Danimarca contro lo sgusciante Isaksen, ho ancora le lagrime agli occhi, non sapevo se ridere o piangere!
Dedicata a chi non ha niente da fare nella vita se non cambiare nick name qui su e sfracellare gli zebedei urbi et orbi: fatti una vita, per quanto miserrima!
Domenica ho seguito la tragedia che si stava consumando a Monza mentre ero impegnata in una bellissima visita guidata a Casa degli Atellani dove, tra le meraviglie conservate spiccano i filari della vigna di Leonardo da Vinci (test genetici sul vitigno effettuati in occasione di Expo 2015 hanno confermato che risale all’epoca di Leonardo).
Mi sarei volentieri attaccata a 3/4 bottiglie di vino prodotto con quella uva ma, dovendo pagare (sia pure a rate) come tasse la cifra che ammonta a una quindicina di redditi di cittadinanza su base annuale a qualche simpatico bontempone, ho dovuto soprassedere e mi sono limitata ad invettive sussurrate e calci nel sedere purtroppo solo virtuali ai bianconeri scesi in campo per una delle figure di palta migliori della nostra storia. A bilanciare la disperazione non è bastata la figura ancora più barbina rimediata dalla invincibile armata neroazzurra con l’Udinese di Sottil e la faccia di Inzaghino, e neppure pensare ai travasi di bile dello Scodella (al cambio di stagione corrisponde il cambio del nick name, bastasse quello a ridargli dignità…). Non so se riesco a mettermi in pari con tutti i vostri commenti quindi sintetizzo: a meno che Allegri non voglia dimettersi ce lo dobbiamo tenere (per ovvie ragioni economiche). Se si tratta di un ammutinamento della squadra spero che la società intervenga negli spogliatoi chiarendo che non siamo l’Inter. Diamoci una svegliata perché il popolo juventino comincia ad averne le tasche piene. Complimenti all’Atalanta e al Napoli (per correttezza però devo ammettere che son più contenta per la prima). Ora torno a lavorare altrimenti la prossima rata delle tasse dovrà pagarmela lo Scodella. Saluti a tutti.
lascia perdere Laura
il poveretto è devastato e senza speranza
fa coppia con quell’altro poveraccio ossessionato da me
due devastati ed entrambi dell’inter
coincidenze?
io non credo…
vabbè, tra poco mi vedrò una bella partita della Juve;
femminile;
FALLI DA DIETRO –
COMMENTI ALLA 7° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2022-23
Nel giorno del trionfo azzurro, franano tutte.
Al Friuli scende in campo un’Inter in condizioni fisiche penose. Ancora peggio la condizione mentale,
Va in vantaggio con una perla di Barella.
A questo punto, invece di controllare, i Suninter cadono nel panico, complice anche la fisicità minacciosa degli udinesi.
Belli giovani e ambiziosi i ragazzi di Sottil sbaragliano il campo e si prendono per qualche ora la vetta.
Insomma la squadra bianconera vince e convince.
No, non è la Juve però.
La Juve frana a Monza.
Sì a Monza. Dove gioca una squadretta raffazzonata, con un mister che non ha giocato manco un minuto in A.
Una squadretta di provincia di proprietà del Patonza.
Non so se devo essere più scontento che abbia vinto lui o più contento che abbia perso la Juve.
In realtà me ne frego allegramente.
Allegramente gli agnellini scendono in campo per giocare contro il mister.
Fanno quasi tenerezza i bianconeri. Ed è un sentimento del tutto nuovo.
Il fallo di El Fideo è così smaccato da profumare di ammutinamento definitivo.
Il serbo – nella sua solitudine – sembra in attesa di una sola notizia. L’esonero di Acciughina.
Ma le colpe del disastro sono anche altrove.
Un progetto tecnico aziendale fallimentare.
Che dal 2018 ha virato sulla costruzione di una squadra puntando sui nomi blasonati.
Con risultati devastanti per la classifica e i bilanci.
A tutto quanto si aggiunga le difficili condizioni finanziarie in cui versa la proprietà.
La evidente perdita del potere politico è la conseguenza di un taglio massiccio alle risorse un tempo desinate a vivificare e sostenerlo, quel potere.
Franano i Sangue-Oro all’Olimpico contro una Dea pratica e concreta.
Un tiro, un gol.
Vagonate di occasioni create da Mou ma il gol non arriva e non arriverà.
Abrahm è la sintesi di questa Roma.
Domina tutti i duelli individuali.
Poi arriva davanti alla porta, e fallisce gol impossibili.
Lui di mestiere questo fa, il centravanti deve produrre gol.
La partita tra l’altro, passerà alla storia piccola e pettegola per una immagine chiarificatrice e per qualcuno rassicurante.
Niccolò Zaniolo ha un vigoroso contrasto con un difensore atalantino il quale, in tutta foga agonistica, strattona il giallorososso in modo scomposto tirandogli su i pantaloncini fino a mostrare le intere mutande.
Le immagini sono apodittiche.
E pongono fine al “gamberetto-gate”.
La pruriginosa polemica da casalinghe lanciata tempo fa dalla maldicente influencer Chiara Nasti, reduce col manzo sangue-oro, di una turbolenta vicenda intima.
La partita fra chi vincerà lo scudetto si gioca a San Siro.
E’ la partita più bella giocata finora.
E la vince il Napoli.
Ogni pallone toccato da Kiarastella fa precipitare letteralmente nel panico i difensori rossoneri.
Le giocate imprevedibili del giorgiano sono probabilmente la chiave del match.
Mister John Malkovic è costretto a intervenire.
E sballa i cambi.
Azzurri in vantaggio con Politano che replica il rigore di Ibrox.
Ci penserà come sempre Oliver con una genialata a ristabilire le distanze.
Ma non finisce qui.
Entra il Chiolito al posto di un malservito e anonimo Raspadori.
Su un’imbucata perfetta di uno stratosferico Barilotto Lusitano, trova l’incornata giusta per il trionfo.
Poi due traverse negano il pareggio ai Diavoli, che forse sarebbe stato anche meritato.
Ma godiamocelo, una volta tanto, questo briciolo di buonasorte e di meritata felicità.
E’ un Napoli sontuoso e per certi versi inatteso.
Un Albatros friulano in versione Supermen.
Un Charlie Brown che le prende tutte lui.
Un Kiarastella che li fa impazzire tutti.
Una difesa che è un muro.
A proposito, come si dice “Palo ’e fierro” in coreano?
Una squadra spudorata, come non s’era mai vista negli anni scorsi.
Una squadra che gioca e non sente la bolgia di San Siro.
Ora c’è la sosta. E siamo primi. Brindiamo. E assaporiamo minuto per minuto i favori del quotidiano propizio.
Ancora una settimana senza fascisti al potere.
“Una squadra spudorata” è bellissimo.
Ottimo Napoli @Nello, fai bene a brindare, nunc est bibendum diceva Orazio… ma a parte questo ho letto che hai lavorato a “Morte di un Matematico napoletano” di Mario Martone,è molto tempo che non lo vedo e non mi ricordo la tua parte, ma mi ricordo che era un film molto bello che mi fece scoprire Mario Martone… poi non mi sono più perso nulla, ( in particolare ho amato molto Noi Credevamo e il Giovane favoloso ) compreso teatro e lirica ( strepitoso un Così Fan Tutte a Ferrara nel 2000 ) .. un Grande vero pure lui. Complimenti per averci lavorato ( per tacere di Eduardo e Strehler… ).
grazie davvero. Ma ha visto NOSTALGIA? Candidato all’Oscar
Ancora no, ma lo farò presto, e sono sicuro che mi piacerà e che come al solito mi emozionerò molto, da quello che so in buona parte parla di Napoli, e Napoli è una delle città del mondo che considero metafisiche, ossia una porta con realtà misteriose, altre ed assolute che si riverberano in una realtà carnale, non sempre facile, ma maestra di vita, ed intimamente filosofica ( in questo senso Eduardo l’ha interpretata come nessuno mai ) e che hanno il potere di parlarti e di riconoscerti quando tu sei entrato in sintonia con loro… una cosa del genere, una specie di strana ebbrezza, mi capita a Lisbona o Praga e in pochi altri posti. Napoli è una città che “vive” e Martone la sa far parlare ( Morte di un matematico, ma anche l’Amore molesto… ) … quindi si… lo farò presto.
P.S. Ti prego solo di darmi del tu…
la ringrazio davvero. Ma non ha visto “NOSTALGIA”? Candidato all’Oscar.
Buongiorno Nello, nel merito mi va di dirti un paio di cose: innanzitutto, i complimenti d’obbligo per la Tua Squadra che – come hai anche scritto – forse avrebbe anche meritato di subire il pari ma – per essere un po’ “boskoviano” – il risultato giusto è quello che al triplice fischio è scritto sul tabellone, per cui onore ai vincitori; altra cosa è che in questa passata giornata ho avuto la netta sensazione che le nostra due squadre abbiano dato vita ad un bello spettacolo sportivo, tutti i presenti in campo (arbitri compresi) ed io che l’ho vista in diretta, da sportivo sono stato contento e fiero del fatto che tale spettacolo sia stato offerto anche dalla mia squadra (ovvio che da tifoso, il risultato m’è rimasto un po’ indigesto ma fa parte di questo nostro amato sport).
Non avendo ancora visto il Napoli di quest’anno, sono rimasto davvero colpito dalla forza e dalla coralità della squadra ma anche di alcuni singoli nuovi o meno; devo dire che – se dovessi fare un nome – il giocatore azzurro che mi ha più colpito è tal Mario Rui, spesso descritto come un “onesto pedatore” e con la faccia da impiegato del catasto ma che, onestamente, mi sembra sia stato l’anima operaia della tua squadra.
Godetevi il meritato primo posto in classifica che – sono sicuro – sarà difficile da togliervi, soprattutto se le prestazioni della squadra Azzurra rimarranno su questi ritmi.
“… in realtà me ne frego allegramente…”
…
In realtà non si direbbe, visto che ‘sto beduino sfrancica la uallera ogni settimana con le sue illuminanti boutades sulla Rubentus.
Nello, vattene a raccattare cozze, che è meglio.
Un poco stronzo, ma mi hai fatto ridere🤣
Grazie del “poco”.
🙂
😃
Ti si sente il rumore delle unghie sulla lavagna.
E fattell’ na risat’!
Ciccio, in realtà non faccio altro. Ridere, intendo.
Ugo mi permetti di omaggiarti con una standing ovation? Mi hai fatto sorridere, in questi giorni non lo faccio spesso!
Dio li fa e poi li accoppa 🤣🤣
Buona questa! Va forte a San Giovanni a Teduccio, mi sa.
Giobbe Covatta😬😬
Appunto.
Ciao carissima, come vanno le cose? Al netto delle peripezie dei nostri … eroi?
🙂
che monotonia questi juventini sono proprio come il gioco della loro squadra.
Intanto per i bookmakers la quota dei 2 esoneri scende sotto 2,5😜
Tic-tac-tic-tac…
Tic-tac?????
Mica sarai @Ambrosiano, guarda che senti becca Leo sono… azzi.
Il talento c’è… la capacità di prendere per il culo pure… lo scopo (forse) anche… 😉
Buongiorno Fabrizio.
Retroscena Italia, ecco come potranno votare i giocatori della Nazionale
In vista del 25 settembre la Federazione si è organizzata per far sì che il maggior numero di azzurri, staff compreso, prenda parte alla cruciale giornata elettorale.
Fiiiiuuuu!! Fabrizio che pensiero mi hanno tolto. Con provenienza dal silenzio e dallo “me ne sbatto il belino” interstellare il giocatore fa l’allunaggio nella cabina elettorale. Come un disoccupato qualsiasi, un operaio, un impiegato. Come è bella la democrazia. Ora che mi ribolle: ma la squalifica di Leao per doppio giallo, con quella pignoleria che nemmeno i riparatori di orologi a cucù possiedono, non è che non sarà poi così casuale? no….perchè……la sua assenza è stato il vero fatto decisivo per la partita contro il Napoli. E’ un pò come se a Calenda gli togliessero “l’agenda Draghi”.
” la sua assenza è stato il vero fatto decisivo per la partita contro il Napoli..”
Pensa la presenza per oltre un ora di Raspadori in campo..
Buongiorno God Save. Vero. Tuttavia la partita è stata vinta con il goal di una riserva. Osihmem non è mancato quanto è mancato Leao al Milan. Bello il tuo “nome”. In merito al “God save”,quella appena morta che come lei non ce ne sono i suoi parenti, per ampliare la zona di vendita, si sono inventati l’Italia unita altrimenti i Borboni col fischio che li consideravano e sarebbe stato un mondo migliore.
Ti ringrazio. Era più che altro una battuta. D’altra parte non si dice che gli “assenti hanno sempre ragione? ”
L’anno scorso anche a noi a Milano ce ne mancavano diversi, eppure..
Sui Borbone con me sfondi una porta aperta; una “porta” che porterebbe in una zona più buia della coscienza di questo traballante paese. Meglio lasciar perdere..
Ps
Ah, dimenticavo, Leao fu il peggiore per il Milan..
Un paio di ” schemi d’attacco “.
Notevole il primo schema, quello di Tevez che prende il pallone, lancia Tevez che parte, ne scarta due, la ripassa a Tevez che insiste, entra in area e la deposita infine in rete, con il giusto equilibrio fra potenza e giustezza. Se avessimo un allenatore serio (non quella pippa al sugo che ci ritroviamo) un goal così – dopo un paio di settimane di training ossessivo-compulsivo – te lo farebbe anche Kean… Fidati.
P.s.: in compenso lo hai visto lo schema (in costruzione bassa) di Gatti che la passa a Caprari al 49esimo di Monza-Juve? Ho sempre amato le geometrie non euclidee…
Che pena.
Che noia, Boris…
Hai ragione, pura verve alla Greggio la tua. Sei tu o non sei tu, ceeerto che sei tu! Non si era ancora sentita quella del numero del campione da contrapporre al gioco di squadra. Molto faceta, si sentivano anche gli applausi registrati. Bravo.
Ti è sfuggito il senso più profondo. Ma non disperare: magari la prossima la capisci…
Certo Ezio. Profondissimo.
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E uno scambio? Allegri all’Inter Inzaghi alla Juve? Lo farei domani. Già ma chi lo paga poi il toscano?😂
L’Inter gli corrisponde l’ingaggio di Inzaghi e la Juve paga la differenza. Però Inzaghi alla Juve deve prendere quanto prende all’Inter, altrimenti i conti non tornano.
Così non ci perde nessuno.
Mario penso che il treno di Inzaghi alla Juve sia gia’ passato quando era in ballottaggio con Sarri…
Magari a fine anno Max abbassa le sue pretese e, complice una buonuscita della Juve, approda da Marotta all’Inter…
sempre che ci sia ancora Marotta … arrivato per costruire una squadra vincente, ora è finito vicino alle porte girevoli a fare il buttafuori.. non è il sogno di tutti
Io i miei two cents li metterei (ma credo che non basteranno).
Saluti
Ma sai, fratel Chakkko, che anche me non dispiacerebbe ? e che me lo ero addirittura augurato prima dell’ingaggio dell’Inzaghi ?
Allora è vero? Siamo messi così male?😄
Penso che con allegri in panca non vi sarebbe sfuggito lo scudetto dello scorso anno.
Questa però è ironia! ( cit. Sheldon Cooper)
Comunque, leggo troppi piagnistei 👎
Tranquilli, amici juventini: la Juve è sempre stata una squadra tosta, ‘na rompipalle fino alla fine. Per cui, sono sicuro che, dopo la sosta, dalle sue ceneri rinascerà una nuova zebbbra…. con le sembianze di una volpe.
Sarà’ cacciato Allegri accollandosi 9 testoni sul groppone o messa in busta paga l’intera classe arbitrale? 😂😂
O Napule, come ogni anno, si trova nella fase sculatoria.
Come ogni anno, i partenopei partono sempre a razzo ma alla fine er razzo je finisce in quel posto 😂😂
Il Milan ha abbassato le orecchie per un po’ ma è la squadra da battere. Spero in un bel tonfo ma so tosti. C’hanno pure culo 👎
L’Inter deve ritrovarsi. Ha i mezzi e le capacità, ma dipende tutto dalla testa. Daje rega! 👍
Spero nell’Atalanta, nonostante la tifoseria ne’ Gasperini lo meretino.
La mia LAZIO vive di alti e bassi. Senza i due punti buttati a Sampdoria al 93esimo saremmo stati la’. Peccato 🤷🏻♂️ Mancanza di maturità. Ma sta LAZIO va sempre amata ❤️🦅👍
La roma…. ma che ne parlamo a fa? Me fa schifo solo nominarla, sti bbburini. Purtroppo lo scudo quest’anno è robbba loro….
Quando hai a che fare con una persona che si crede superiore agli altri e ne è fermamente convinta, ridici sopra e assecondala, perché non è bello rovinare i sogni di un idiota.
(Totò)
A cuccia…..
…ossessionati da noi partenopei…😁
Fra voi e loro chi è che ha vinto di più?
@Bombaatomica
Ah, noi ci avremmo pure culo?
Dopo Milan-Napoli?
Culo contro Straculo = vince Straculo.
È una Legge matematica.
Mi pare di Pitagora 😂😂😂
No, è la legge di San Gargiulo……
A’ Pecorì, salutame Roccasecca 🙏❤️
Rega’, guardando la classifica, notavo come ‘sta bella LAZIO 🦅❤️ senza la sfiga del gol preso a Sampdoria al 93esimo sarebbe stata a 16 punti, cioè ad un punto dalla vetta nonostante abbia perso col Napoli.
Incredibile, eh?
Zitti zitti….. al contrario di quei “tromboni “ che conosciamo 😂😂
Sta LAZIO ce fa appassiona’ sempre di più 😄👍
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Piccolo O. T.
C’è qualcuno che sopporta il suono delle cornamuse per più di un minuto?
Saluti
Io arrivo a diciassette.
perchè non hai mai sentito i Red Hot Chili PIPERS
(io una volta a Murrayfield prima di Scozia-Italia, appena prima che ci suonassero come zampogne)
A me ricordano l’infanzia gli zampognari e il Natale . Che brutto commento .
Non puoi che essere di quella squadra..
Io
Se proprio bisogna, almeno launeddas.
a me piace particolarmente in “It’s a long way to the top” degli AC/DC 😉
anche a me
suonata dal mitico Bon Scott 🙂
Si, certi pezzi poi ti prendono dentro.
A me piace molto.
Poi dipende dal brano, cone per qualsiasi composizione.
Una brutta musica non può essere salvata nemmeno dal timbro dei Berliner o di un Bosendorfer, per dire.
quando sente una cornamusa il mio Pepe si mette a ululare come un lupetto.. che spettacolo…
anche ieri sera durante il tg che trasmetteva da Windsor….
curiosa sta cosa no? ciao!
Dipende sempre da che musica suoni… le Musettes di Rameau sono eccezionali… chiaro che se una cosa che va bene per il tono tenero lo usi per quello solenne poi dopo trenta secondi ti rompi… ma è un po’ il problema degli scozzesi, li reggi al massimo per trenta secondi…
Qualche secolo fa, durante una vacanza in solitaria in Scozia (bei tempi…), mi sono trovato nel bel mezzo di una specie di concerto … a base di sole pipes, dopo una mezz’oretta ero praticamente in trance.
Però, confesso che a me piacciono.
Ascoltate dal vivo so molto caratteritiche. Potrebbero dire lo stesso del mandolino
Potrebbero (dopotutto siamo ancora in uno stato con libertà di parola), ma sbaglierebbero…..
Il mandolino è un miliardo di volte peggio, ma che scherzi?
ciao, ah si?!? senti questa e poi dimmi cosa ne pensi
come hanno ricordato sopra, dipende sempre da cosa ci suoni!
ricordo che una volta citasti i Waterboys, pensa anche a Fisherman’s Blues senza il mandolino
Ma è Love in Vain! bella versione, non la conoscevo. Chi è il musicista?