Thiago Motta la mente, Vlahovic l’uomo gol: la Juventus dei giovani e dello spettacolo, prima da sola in classifica ci parla davvero di una rivoluzione

Thiago Motta è proprio uno sprecone!
Max Allegri e Fabio Capello con sei
goal a zero avrebbero vinto non due ma sei partite e lo stesso Zinedine Zidane con la stessa differenza goal ne avrebbe vinte altrettante.

Buonasera Dottor Bocca, come mai i miei commenti vengono approvati dopo molte ore, addirittura l’ultimo è stato scritto un
giorno fa e non è stato ancora approvato.

OT: colleghi napolisti Lukaku viene da una stagione fallimentare al Chelsea, una stagione mediocre alla Roma, che ha fallito sia la finale di CI che l’ingresso in CL, avete (al momento) in squadra un fuori quota come Osi, avete avuto Maradona, e correte sotto il balcone dell’albergo del belga ? e proprio ero che i balconi per gli italiani hanno un fascino particolare 🙂

Guardando questo Motta
consiglierei a Marotta
tempismo sugli inciuci
senza ulteriori indugi.
Attento… la Juve sa giocar
senza ricorso al VAR…
Occorre rimediar
coi tiri dal dischetto
che ogni buon fischietto
sa al turco regalar.

per i ragionieri del bloggo:
https://www.calciomercato.com/news/juventus-scatenata-ecco-come-fa-a-spendere-tutti-questi-soldi-su-17913

Mi avventuro in alcune considerazioni (sulla juve) pur non avendo visto le partite ben sapendo di espormi, così facendo, al pubblico ludibrio.

Sei gol fatti e zero subiti, con una squadra che è sostanzialmente quella dello scorso anno, se presi sul serio, sarebbero tantissima roba e, dopo un solo mese di lavoro, proietterebbero la squadra non solo come superfavorita del campionato ma anche tra gli assoluti protagonisti della Champions considerando che ancora non sono stati utilizzati gli oltre 200 ml di nuovi acquisti (voto:10 per copertura dei ruoli, riservandomi la valutazione sul piano tecnico) e che, con il tempo, tutto ciò che passa sotto la definizione di “amalgama” non potrebbe che migliorare.(considerazione aggiuntiva:se basta un mese per imparare il “calcio di Thiago” perché viene raccontato in modo così incomprensibile?)

Naturalmente per quanto detto i sei gol fatti e zero subiti dovrebbero ascriversi esclusivamente ai meriti di Thiago Motta, un autentico demiurgo a questo punto, e mi costringerebbero a capovolgere il mio pensiero (che non è quello che Allegri è l’unico allenatore possibile ma quello che le partite le vincono i calciatori, l’allenatore bravo “non fa danni”).

Rinunciare alle proprie convinzioni però è esercizio faticoso, necessita di tempo e anche, direi, di solide prove, per cui, in attesa di vedere, domenica, la prima (per me), per ora mi astengo, mi godo i (vituperati) risultati e coltivo le mie buone sensazioni.

Non commento, ovviamente, una partita di cui ho visto solo gli highlights.

Se mi è consentito gioire per il (vituperato) risultato allora gioisco.

Per tutto il resto pare un po’ prestino…

Mi dispiacerà non vedere più tra i pali Szczesny che ho sempre considerato un ottimo portiere.
D’altronde la Polonia ha come il Belgio una tradizione di grandi portieri tra i quali anche Schmeichel, uno dei più grandi che ha speso gran parte della sua onorevole carriera nello United. Peter era danese ma di chiare origini polacche. A me è sempre piaciuto anche Boruc che ha giocato per due anni nella Fiore dopo cinque anni al Celtic dove ha vinto molto,
ha collezionato anche 65 presenze in Nazionale e si è ritirato a 42 anni.

Ma tu guarda… è bastato mettere un allenatore che è tutto il contrario del Profeta del Caprilli e togliere un po’ di pensionati e vagabondi (se vi viene il mente Chiesa no, non è un caso…), mettere dei giovani che corrono e oplà, si vedono i risultati. Non mi gaso certo per questo, ma intanto si è messo le basi per il futuro.

Buonanotte Fabrizio

Resto in ferie. Molte le questioni ma tanto è uguale. Bene la Juventus. Piena di debiti ma con una proprietà che spende da una parte e dall’altra cassa integrazione e zitti. Comunque bene l’innesto dei giovani e Motta non è un potta come Inzaghi. Simone, per farne esordire uno, apriti cielo. Oh! C’è chi spende e chi spande mentre noi, per farne arrivare uno, un parto. Paghiamo l’era del cinese: ogni vittoria un passo verso il baratro. Oaktree ci ha salvato ma l’immobilismo è il prezzo del salvataggio. Squadra vecchia l’Inter ma se funziona come con le galline…… almeno per quest’ anno possiamo ancora dire la nostra in campionato e stop. Manca uno sponsor ai bianconeri forse perché tutti i possibili interessati sono in attesa del processo. Boh! Certo che lo sponsor dell’ Inter fa schifo al cubo. Il Milan non può essere così brutto come le sue nuove maglie. Occhio al Napoli. Le romane a pezzi e la Roma fatta a pezzi in Torino la domenica p.v. Ti riscrivo alla vigilia del Derby. Quasi dimenticavo: ti voglio bene.

“…fa quasi paura pensare che i bianconeri sembrino già molto vicini alla perfezione…Nella nuova Juve funziona tutto in maniera stupefacente, sembra il mondo dei sogni: il portiere deve ancora fare una parata, Vlahovic segna con naturalezza, i ragazzi meravigliano o si preparano a farlo…la Juve sembra in stato di grazia, e chissà cosa capiterà quando se la spasserà anche con Koopmeiners, Nico Gonzales e Conceicao…Motta é in fase evangelica, sarebbe capace di ridare la vista ai ciechi, o magari alchemica, perché tutto ciò che tocca diventa oro”: così Emanuele Gamba su Repubblica.
Mai, in tutti questi anni che lo leggiamo, il giornalista, tifoso torinista, aveva fatto sconti alla Juventus. Dobbiamo pensare che la Thiagocrazia ha sedotto anche lui?
In ogni caso, anche il thread di oggi é inutilmente riduttivo.

grande Szczesny che rinuncia ad ammucchiare altri milioni e si ritira;

Sembrerebbe che la società della Juve sia intenzionata con una multa salata a decurtare lo stipendio di Di Gregorio, reo di aver
bighellonato nella sua area piccola per ben due partite senza far niente! In ogni caso, e lo dico a voi
miscredenti juventini e non, vedrete di che pasta è fatto il nuovo portiere juventino, a mio avviso il miglior portiere italiano.
A suo tempo avevo parlato anche bene di Retegui che considero un buon centravanti e lo sta dimostrando in questo inizio di campionato; in Nazionale all’europeo è stato mal utilizzato dar Pantera ma è decisamente più forte di quel pennellone di Scamacca che spesso sembra un palo della luce piantato in mezzo al campo di gioco.
Tornando alla Juve possiamo senz’altro dire che ha avuto una partenza spumeggiante con Thiago Motta alla guida, sicuramente tutto ciò durerà fino a Natale quando il gruppo juventino festeggerà con tanti panettoni Motta, poi in futuro si vedrà.

prima di giudicare la squadra di Motta è d’uopo aspettare Natale, ma devo ammettere che, da allegriano, questa Juve mi diverte molto;

Prova.

Ribadisco: quanti anni abbiamo buttato nel cesso.

Rimarrebbe vero anche se Vlahovic non avesse fatto quel bel gol; se avesse sbagliato il rigore; se il colpo di testa di Savona fosse finito sul palo; se il Verona avesse fatto il gol della domenica, anzi del lunedì, e avesse sgraffignato una vittoria 1-0 invece della nostra prima vittoria fuori casa da….gennaio scorso!

Eh già cari amici, questo passava il convento di quelli che “Quel Che Conta È Solo Il Risultato”. E invece bisogna guardare il campo, il gioco. E finalmente si rivede, il gioco, questo grande desaparecido degli ultimi anni. Non il bel gioco, che non vuol dire un cazzo ed è solo la spezia retorica delle battutine sciocche. Semplicemente il gioco. E un allenatore che fa il suo mestiere.

Potrà andare bene come potrà andare male, lo vedremo alla fine, ma intanto godiamoci una squadra che gioca a calcio, con una guida che ha idee e un progetto che intende portare avanti senza guardare in faccia a nessuno. Qualche tempo fa scrissi che molti forse non si rendevano ben conto della portata del cambiamento in atto alla Juve. Penso che già dopo le prime scelte di Motta il concetto stia diventando molto chiaro. Chiedere a Danilo e Douglas Luiz…

Migliore in campo per me Locatelli, equilibratore e padrone della fetta di campo box to box, e autore del pressing vincente su Duda che ha innescato l’azione del primo gol. Menzioni per Cambiaso (controllo e passaggio fantastici nel secondo gol), per Mbangula (uno non avrebbe visto il campo senza Motta, e invece gol, assists e rigore procurato nelle prime due partite), per Vlahovic (servito in corsa verso la porta, controllo perfetto di destro in mezzo a tre, e botta di sinistro; ma le suffragette del blooog ci raccontavano che non sapeva stoppare un pallone…), Yildiz (partita di tecnica, fisico e generosità – ha dato una grossa mano a centrocampo), e Gatti (ha annullato l’avversario e guidato la difesa).

Ma è vero che Di Gregorio ha chiesto la cessione? Teme per la sua carriera e sembra abbia dichiarato: “Ho fatto due partite e non mi hanno lasciato toccare un pallone, non si fa così. Cosa sono qua a fare io?”. Diciamolo, solito stile Juve, non guardano in faccia a nessuno.

Magari non dura e si rientra presto nei ranghi, ma che bella una squadra che (se la ) gioca.
Entusiasmo e vivacità, corsa e voglia di fare,
Dopo la narcolessi dell’ultimo triennio, a me pare un miracolo.

è solo calcio d’agosto, che vale più o meno come il famoso “Birra Moretti” di cui l’Inter faceva incetta, e su cui costruiva onanismi vari, per poi avere dei bruschi risvegli già ad ottobre

Como e Verona son due solide candidate alla retrocessione

direi che sarà meglio aspettare almeno un paio di scontri diretti, tipo Roma e Napoli, che arriveranno a breve ed abbiamo anche la fortuna di incontrare in casa

soprattutto i ciuchini saranno un bel banco di prova

Una segnalazione per la Procura federale.
È ancora presto per dirlo, ma magari lo scandalo della Juve quest’anno potrebbe essere che gioca bene a calcio!

Ho parlato di 10 partite prima di esprimere un’opinione più formata, quindi continuiamo ad osservare.
Bisogna vedere:
– come evolveranno gli schemi (vedo embrioni interessanti);
– se l’intensità, mai vista così elevata nella Juventus se non nel primo Conte, potrà supplire ad una qualità che pure c’è, ma non è ancora da top 5 in Europa;
– per quante partite si può correre così.

Aspettiamo, prendiamo appunti e vediamo.

Non sono uno di facili entusiasmi, pertanto preferisco aspettare la partita contro la Roma (contro la quale non verrà ancora schierata la formazione tipo) per dare un giudizio su questo primo scorcio di campionato.
Certo fa piacere battere a casa loro quelli che avevano castigato 3 a 0 il napoli a Napoli. Fa altrettanto piacere non poter giudicare Di Gregorio per due partite consecutive.
Mi sono sembrati vagamente fuori forma David Luiz e Kalulu, e ancora troppo triste Fagioli (comunque sufficiente la sua prova). Mbagula e Savona torneranno utili nei cambi, ma con la rosa al completo li vedremo molto meno, credo.
Yildiz ordinato e con all’attivo l’assist per il gol di Vlahovic, ma da uno che porta la maglia n. 10 ci si aspetta qualche guizzo in più (anche lui, comunque, più che sufficiente).
Vlahovic e, incredibilmente, Locatelli i migliori in campo, oltre al solito Bremer.

Seconda partita della Juventus di Thiago Motta, con una trasferta insidiosa al Bentegodi, contro il Verona di Zanetti, che alla prima giornata aveva travolto il Napoli di Conte.
Altro 0-3 secco, in cui i bianconeri si disfano degli scaligeri con una prestazione ancora ordinata, mandando di nuovo in gol un giovane della Next Gen.
Per i noti motivi di mercato, la rosa è oltremodo corta. Motta sorprende ancora, confermando Mbangula esterno offensivo a sinistra, e mettendo titolare Savona come terzino destro.
Quest’ultimo ripaga l’allenatore con una prestazione ordinata e 1 gol e mezzo: il primo, abbondantemente in fuorigioco, viene giustamente annullato; il secondo è più un tentativo di torre al centro, che si insacca in porta.
La Juve soffre i primi 20′ in cui attende la sfuriata del Verona (squadra fisica, ben messa in campo, ma con pochi guizzi tecnici).
Poi comincia ad aumentare il pressing e, dopo un contrasto sulla trequarti di Locatelli, Yildiz recupera palla e offre un assist a Vlahovic, che insacca nonostante avesse tre difensori addosso.
Raddoppio al 39mo con il gol di Savona, dopo un altro recupero alto, palla in profondità per Mbangula, che mette un cross sull’altro palo per l’incornata vincente (e fortunata) del giovane terzino.
La Juve a quel punto è in totale controllo della partita. Il Verona, fin lì volitivo, alla fine non tira mai in porta.
Nel secondo tempo, terzo gol su rigore di Vlahovic per un atterramento (senza dubbi) in area ancora di Mbangula.
A quel punto, la partita diventa una passerella, con i bianconeri che gestiscono il possesso (al netto di qualche intervento ruvido dei veronesi).
Entrano David Luiz per Mbangula (con Yildiz che passa esterno sinistro) al 69′.
Poi dentro Kalulu e Rouhi per far rifiatare i due terzini (Savona e Cabal) al 77′. In ultimo, Danilo per Gatti (ancora capitano) e un altro giovanotto Anghelè per Cambiaso.
Alla fine conto solo un tiro in porta del Verona (7 totali) contro i 5 dei bianconeri, che accompagnano con 61% di possesso palla.

Insomma, un’altra partita in cui si vede la mano del nuovo allenatore: grande fiducia ai giovani, che ripagano con grande impegno e attenzione, anche se non eccelsi per qualità.
Molto differente dell’approccio di Allegri, che pretende giocatori di qualità da far giocare al piccolo trotto, tanto qualcosa si inventano.

Altre partite (non ho visto molto):
– L’Inter vince in scioltezza grazie ad un gol di Darmian al minuto 5 e partita in discesa, anche lasciando la palla ad un Lecce spuntato in attacco e fragile in difesa
– La Roma fa una partita indegna contro un Empoli ordinato. De Rossi contribuisce con scelte abbastanza discutibili e un posizionamento tattico inefficace (tanti giocatori a destra ma nessuno che occupi l’area).
– Il Torino fa un’altra ottima prestazione, questa volta contro un Atalanta in ottima forma. I granata recuperano e si portano in vantaggio dopo il gol di Retegui (molto efficace di testa, perché all’Europeo non gli hanno fatto neanche un cross?). I bergamaschi soffrono la panchina corta: una volta che i titolari finiscono la benzina, gli innesti dalla panchina sono ragazzi delle giovanili che non possono spostare gli equilibri