
A Bergamo, durante Atalanta-Juventus l’ennesimo caso di razzismo delle curve . Vlahovic bersagliato con insulti e cori: “Sei uno zingaro!”, l’arbitro Doveri ferma la gara due volte. L’attaccante della Juventus, visibilmente turbato, si agita in campo e chiede lo stop, poi dopo il gol nei minuti di recupero ha un’umana e comprensibile reazione verso il pubblico che lo ha offeso. Ma arbitro e compagni devono fermarlo perché non venga espulso. Fin qui è più o meno lo stesso schema del “caso Lukaku” con la curva juventina che rivolse buu di scherno all’attaccante dell’Inter. Ma il problema, ancora una volta, è chi ipocritcamente nega l’evidenza dei fatti e accampa scuse che non reggono. Come l’allenatore dell’Atalanta Gasperini: “Non è razzismo sono insulti personali che sono ugualmente gravi. Io sono contro il razzismo, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio”. Insomma il razzismo c’è ed è odioso, ma non è mai il mio… I negazionisti del razzismo nel calcio hanno ormai una loro malandata attrezzatura filosofica, che richiama tanto l’ottusità no vax.
A Bergamo fischi e cori razzisti a Vlahovic. Non è nemmeno la prima volta, purtroppo, per il calciatore della Juve, ma cosa c’è di nuovo? C’è di nuovo che abbiamo solo apparentemente un caso Bergamo o – visto dalla parte della vittima – un caso Vlahovic (ammonito per aver risposto con un gesto di incitamento alla curva).. Abbiamo, stavolta, soprattutto un caso Gasperini, l’allenatore dell’ Atalanta, che rappresenta il prototipo classico di navigato uomo del calcio che, per opportunismo, nega l’evidenza, si arrampica sugli specchi, accampa scuse. E mette in mezzo i soliti luoghi comuni e quel vecchio armamentario di argomentazioni fasulle secondo cui il razzismo c’è ma non dalle mie parti. Insomma il razzismo è sempre quello degli altri, altrove. Da lì al razzismo non esiste, visto che ognuno (calciatori che ne sono il bersaglio a parte) lo sostiene, il passo è breve.
Col razzismo non si finisce mai di fare i conti, è un fenomeno carsico che rispunta puntualmente fuori nelle circostanze più diverse. Ma sempre più frequenti, a testimonianza che il fenomeno è in crescendo. Si può esserne vittime in un certo momento e si può esserne colpevoli in un altro. La curva della Juve insulta Lukaku perché è nero, e la curva dell’Atalanta insulta Vlahovic della Juve qualche settimana dopo: “Sei uno zingaro” urla un bel pezzo dello stadio. Già, erano veramente tanti stavolta.
Ci troviamo in Atalanta – Juventus 0-2, partita chiave nella lotta per un posto in Champions League, Juve che fa il colpo con l’inglese Iling Junior scelto da Allegri come titolare e poi Vlahovic subentrato e che raddoppia nel recupero. La Juventus rafforza la propria posizione, l’Atalanta perde l’opportunità di riagganciarsi al treno Champions League. Ma questo resta solo sullo sfondo.
Ognuno recita il suo ruolo, e le curve sono ormai entrate nel “mood” che l’insulto razzista è un’arma offensiva efficace da utilizzare senza alcuna remora. Così come quando perdi metti in campo un attaccante in più. Ma sempre di razzismo si tratta, bisogna esser chiari. Purtroppo, fin dai tempi di Balotelli e anche prima, c’è chi classifica tutto questo nel generico “clima da stadio”, nell’insulto tout court, cercando di mandare in secondo piano la matrice razzista.
Le dinamiche più o meno sono sempre le stesse: curva scatenata al minimo appiglio (l’ammonizione di Zappacosta che fa fallo su Vlahovic), clima surriscaldato, grande tensione in campo. E arbitro Doveri, nel caso di Atalanta-Juventus, che sospende la partita un paio di volte. Emblematico l’atteggiamento di Vlahovic – “Non li senti? – e umana la sua reazione dopo il gol, che il calcio marchia come al solito in provocazione. Lukaku ci rimediò un’espulsione, Vlahovic un’ammonizione: è stato prima avvertito dall’arbitro, non insistere con questo atteggiamento. Restiamo sempre nella solita assurda situazione: qui chi paga un prezzo è sempre il calciatore. Che a Vlahovic tolgano l’ammonizione mi pare importante, un segnale preciso come la squalifica tolta da Gravina a Lukaku, ma comunque secondario rispetto alla gravità e alla ripetitività del fenomeno. Di fermare le partite ovviamente nemmeno a parlarne. Se non banali e brevi interruzioni.
Insomma il cliché è sempre quello, il razzismo è oggi l’arma proibita largamente usata dai gruppi ultras, con la complicazione che un coro, un fischio, un buu, fa presto ad allargarsi nella massa tifosa con lo stesso effetto di un sasso lanciato in uno specchio d’acqua. A Bergamo il numero delle persone che partecipavano al coro razzista era veramente alto.
Non ci vuole molto per riconoscere il fenomeno, fanno quasi più specie oggi, le distinzioni di chi nega l’evidenza. In questo caso Gian Piero Gasperini allenatore dell’Atalanta: “Razzismo? Certo che no. Noi abbiamo giocatori come Pasalic, Djmsiiti. abbiamo avuto Ilicic. Non è razzismo questo, sono atteggiamenti individuali altrettanto odiosi e condannabili, ma non razzismo. Il razzismo è la cosa peggiore e va combattuta. Ma in campo ti dicono anche figlio di puttana e pezzo di merda. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, io mi dissocio da qualsiasi forma di razzismo, ma anche di maleducazione”. Discorso contorto e furbo, ma già sentito, per evitare alla propria curva il timbro infamante del razzismo. E le relative sanzioni.
Adesso si parlerà di chiusura della curva (quella della Juve non fu chiusa per un banale ritardo nella procedura della procura federale). Comunque vada, fa tutto parte di una procedura fallimentare che non ha affatto combattuto e diminuito il fenomeno. L’accorata e ipocrita arringa gasperiniana è la dimostrazione che sempre allo stesso punto stiamo. Nel calcio il razzismo non esiste, non osate pensarlo. E se c’è, comunque non è il mio. I negazionisti del razzismo nel pallone hanno ormai una loro malandata attrezzatura filosofica, che richiama tanto l’ottusità NO VAX.
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SINTESI
A Bergamo, durante Atalanta-Juve l’ennesimo caso di razzismo delle curve. Vlahovic bersagliato con insulti e cori: “Sei uno zingaro!”, l’arbitro Doveri ferma la gara due volte. L’attaccante della Juventus, visibilmente turbato, si agita in campo e chiede lo stop, poi dopo il gol nei minuti di recupero ha un’umana e comprensibile reazione verso il pubblico che lo ha offeso. Ammonito, arbitro e compagni devono fermarlo perché non venga espulso: ancora l’assurdità di un regolamento che “punisce” i calciatori e non ferma le partite. Fin qui è più o meno lo stesso schema del “caso Lukaku” con la curva juventina che rivolse buu di scherno all’attaccante dell’Inter. Ma il problema, ancora una volta, è chi ipocritamente nega l’evidenza dei fatti e accampa scuse che non reggono. Come l’allenatore dell’Atalanta Gasperini: “Non è razzismo sono insulti personali che sono ugualmente gravi. Io sono contro il razzismo, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio”. Insomma il razzismo c’è ed è odioso, ma non è mai il mio… I negazionisti del razzismo nel calcio hanno ormai una loro malandata attrezzatura giustificazionista, che richiama tanto l’ottusità NO VAX.
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Gasperini su certi argomenti e’ impresentabile; non e’ la prima volta…poi in che veste “decide” che i suoi passibili di simile razzismo sono Pasalic e Djmsiti?? Pasalic e’ croato, Djmsiti albanese (neanche slavo), Vlahovic serbo….come dire che Italiano, francese e greco sono uguali….ignoranza cosmica. Poi l’arbitro , solita manfrina; si sospendessero le partite poi ne parliamo
Dato che leggendo il blog è chiaro che qualcuno non ha ancora capito è bene ricordare che la juve non è stata condannata per aver fatto delle plusvalenze ma per la cessione fittizia (com’è spiegato nella sentenza). Semplicemente al valore nominale di tale cartellino non ci sono stati movimenti di denaro per lo stesso importo.
Il reato di natura penale è la fattura inesistente, la plusvalenza è solo il fine, il guadagno che determina l’operazione illecita.
il beneficio di questi magheggi sta nella valutazione gonfiata in bilancio degli asset che porta ad una “ratio” più favorevole del rapporto crediti/debiti (sulla quale si basa una parte importante delle valutazione aziendale).
Promemoria: prima di commentare su certi argomenti ricordarsi di frequentare un minicorso di ragioneria, onde evitare figuracce.
Il fatto che non ci sia esborso di denaro, oltre ad essere prassi comune, non significa che siano fatture false.
Per la verità è chiarissimo il “cosa”
È assai nebuloso il “come”
Il vero problema è che dalle “nuove” prove a supporto di questa tesi non si è potuta difendere
Ma capisco che questo non interessi ai più
Bene, anzi male.
Il calcio giocato è diventato un surrogato grazie alla classica gestione all’italiana dei problemi.
Si naviga nel caos, penalizzazioni, processi, tecnologia che doveva essere la panacea di tutti gli episodi dubbi, le curve in mano a gruppi di prepotenti il cui comportamento penalizza alla fine chi in curva va solo per tifare e spendere poco, club in gravi difficoltà economiche (v. Sampdoria a rischio fallimento), sospetti e rancori, smisurati sensi di persecuzione e di ingiustizia.
La realtà, lo sappiamo bene, e che tutti si arrangiano, nessuno è illibato ma è soprattutto il nostro profondo senso di appartenenza, fedeltà e trasparenza che ci fa pensare che siamo vittime dì intrighi diabolici.
Lo dico in maniera assolutamente generale, vale per tutti.
Vabbè’, tornando al campo.. domani sera sarà Chicco Evani a sostituire Leao?😁
Premessa: sarò lungo
Se disinteressati, saltare a piè pari.
E ora veniamo al sodo.
Non commenterò chiaramente tutti i punti, ma mi limiterò ad uno, giusto per chiarire.
C’è infatti un passaggio fondamentale, già nella primissima parte della motivazione, che chiarisce benissimo come si sia fatto ricorso ad una bella supercazzola:
Osservazioni difesa Juve:
“…
2.1. I ricorrenti, in particolare, sostengono che, nell’atto di deferimento, la contestazione mossa per l’alterazione dei documenti contabili con le plusvalenze fittizie era relativa a n. 15 operazioni c.d. “incrociate”, per avere indicato “un corrispettivo superiore al reale” nelle “variazioni di tesseramento” e nei “relativi accordi di cessione”, per la “sopravvalutazione del corrispettivo di cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori coinvolti nei trasferimenti”…
…
Ciò nonostante, a fronte di una contestazione relativa alla violazione dell’art. 31 del CGS FIGC e la richiesta della condanna ad una ammenda di 800mila euro, la Corte Federale, in sede di revocazione, ha condannato i deferiti: i) per aver creato un vero e proprio “sistema fraudolento in partenza”, che si sostanzierebbe nell’“essersi volutamente sottratti alla potenziale applicazione dello IAS 38 (paragrafo 45)”; ii) per l’“’intenzionalità volta ad evitare la ricostruzione delle operazioni … quale permuta”; iii) per le “operazioni di nascondimento” e iv) per l’“inevitabile alterazione del risultato sportivo”, così incentrando la pronuncia di condanna sulla violazione – non più e non tanto dell’art. 31, comma 1, CGS, ma – dell’art. 4 del CGS della FIGC.
…
2.1.2. La condanna, aggiungono i ricorrenti, è, quindi, intervenuta – peraltro nella sede straordinaria ed eccezionale della revocazione, a fronte di un proscioglimento già definitivo – per illeciti nettamente diversi da quelli oggetto del deferimento.
Ciò ha comportato la mancanza di contraddittorio sui temi che hanno fondato la decisione, nonché la palese violazione dei principi del giusto processo e delle connesse prerogative difensive.
…”
Questa censura – sacrosanta ed incontestabile in punto di diritto, oltre che letteralmente – viene superata dal Collegio con un bel doppio carpiato e questo bellissimo artificio:
“…
2.2. Il motivo non è fondato.
La questione che aveva condotto al deferimento degli attuali ricorrenti era la ritenuta avvenuta reiterata alterazione delle evidenze contabili per effetto di numerose plusvalenze i cui valori erano stati ritenuti fittizi.
Il Tribunale Federale, in primo grado, e la Corte Federale d’Appello, nella precedente fase del giudizio, avevano prosciolto i deferiti perché non era stato possibile accertare l’effettiva alterazione dei valori indicati a causa della mancanza di elementi certi di riferimento sul valore dei calciatori.
Non erano, infatti, stati ritenuti sicuramente attendibili i dati indicati anche dalla Procura acquisiti dal sito “Transfermarkt”.
Dopo il proscioglimento dei deferiti la Procura Federale ha, tuttavia, ricevuto una rilevantissima documentazione dalla Procura della Repubblica di Torino, dalla quale è emerso che effettivamente, come la Procura aveva sostenuto sin dal suo iniziale deferimento, vi era stata una voluta reiterata alterazione delle evidenze contabili per effetto di numerose plusvalenze i cui valori erano fittizi.
Non vi è, quindi, alcun mutamento del thema decidendum, come hanno sostenuto i ricorrenti, né la conseguente mancata correlazione tra la contestazione, avvenuta con l’atto di deferimento, e la sanzione irrogata.
…”
Il thema decidendum in realtà è cambiato, perché la Procura Federale aveva sì contestato le “alterazioni contabili”, ma per queste violazioni reiterate (ben 15) aveva chiesto agli organi giudicanti di sanzionare ex art. 31 CGS, con un ammenda di € 800.000,00.
Non aveva chiesto di sanzionare ex art. 4
Poi la chiesta sanzione non vi era stata, perché i valori di Transfermarkt erano stati ritenuti criteri “non oggettivi”, e dunque era in concreto impossibile stabilire se le plusvalenze fossero state reali o fittizie.
Ma se fossero state plusvalenze fittizie, come sostenuto dalla Procura Federale, la sanzione sarebbe stata irrogata ex art. 31 CGS, non certo ex art. 4.
E dunque il passaggio in cui la sentenza del CONI dice “Non vi è, quindi, alcun mutamento del thema decidendum” è palesemente falsa, dal momento che, a fronte di identità di condotte contestate, ha corrisposto, nel secondo grado rinnovato, una diversa configurazione giuridica ed una diversa sanzione, in merito alle quali non v’è stata discussione.
Da cui consegue la violazione del diritto di difesa.
Facciamo un esempio:
Io commetto un furto in abitazione, ma non trovano la refurtiva, non ci sono testimoni, e vado assolto.
A un certo punto trovano al refurtiva, trovano un filmato da cui si vede che sono stato io ad entrare in casa e, soprattutto, dal filmato si vede pure che ho minacciato con un coltello il proprietario di casa.
A questo punto si deve rinnovare il processo e revocare l’assoluzione, perché sono emersi fatti nuovi, ma non puoi sic et simpliciter condannarmi per rapina (anziché furto), ma devi modificare il capo di imputazione, che cambia da furto a rapina, e rifare ex novo tutto il processo, non più per furto ma per rapina.
Questo invece non è avvenuto.
Non è stato rifatto ex novo un processo con le nuove contestazioni, consentedomi così di difendermi da queste, ma si è proceduto a considerare ed utilizzare “vecchie” ragioni difensive da me prodotte per la contestazione di furto e, sulla base di queste (che non potranno che essere insufficienti e non specifiche, visto che di rapina mai si era parlato ma di semplice furto) condannarmi.
Questa è una evidente violazione de diritto di difesa.
Io mi ero difeso da furto e non da rapina
E, soprattutto, mi ero difeso da quelle che erano le contestazioni di furto e in merito a queste avevo controargomentato.
Di certo non avevo potuto controargomentare in merito ad un reato e a prove (filmato) che non sapevo neppure esistessero…
la Violazioe del diritto di difesa è evidente ed è enorme
Se, per ipotesi, io avessi potuto difendermi, nel nuovo preocesso per rapina, magari avrei potuto dimostrare che, quello che dal filmato sembro io, in realtà è uno che mi somiglia e, soprattutto, avrei potuto dimostrare che non è affatto chiaro che questo “rapinatore” stia minacciando con un coltello, ma in realtà si è limitato a indicare con l’indice al proprietario di stare fermo.
E’ chiaro che stiamo facendo ipotesi, ma è per spiegare cosa significa “violazione del diritto di difesa” nell’accezione corrente e, soprattutto, per spiegare che la sentenza del CONI contiene una chiarissima menzogna.
Il thema decidendum è cambiato, perché, a fronte di una condotta sostanzialmente immutata nel suo fine ultimo (apporpriazione di cosa mobile altrui), quel che viene contestato non è più l’appropriazione pura e semplice, ma l’averlo fatto con minaccia, e dunque cambia tutto (da furto si passa a rapina, e da 3 anni di reclusione si passa a 7)
Questi giudici sono brutti e cattivi…
Mah…
Piu che altro te sei il solito
Se il tema non ti interessa, salta a pie pari i miei (e altrui) commenti sul medesimo
Non sei obbligato a partecipare ad una discussione per la quale non sei culturalmente “attrezzato”
Fai solo la figura del piciu
Lascia stare😉
Tutto qui? Minchia.
Conte ho già detto, ed ora mi è sempre più chiaro, che non è il tentativo di pulire il calcio dalle plusvalenze l’obiettivo di questa azione, o proteggere gli azionisti, ma di danneggiare la Juve e non farla partecipare alle coppe europee. Se l’obiettivo fossero le plusvalenze si farebbe altro e si cambierebbero le regole. Se l’obiettivo è seguire la strada di Ceferin, invece tutto assume una logica. Hai notato prima che in Spagna difendono le loro squadre, ma qua affossano la Juve. Per il mio lavoro senza entrare nei dettagli, revisiono progetti spagnoli o tedeschi. E’ sempre stato evidente che in Spagna o Germania o Olanda, si muovono come sistema nei boards, un olandese mai vota negativo su un progetto olandese, etc. Invece gli italiani spesso lo fanno, preferiscono affossare un collega italiano e favorire un tedesco, cosa che spagnoli e tedeschi fanno quasi mai. Da questo punto di vista l’attacco anti-Juve è in piena linea con cosa si legge nella ipocrisia di molti qua, che pure di fronte a cose incredibili come il Var di Juve-Salernitana o di plusvalenze condannate su una delle due società asseriscono che noi siamo dei rubentus e basta. Esattamente come nei boards che frequento in cui gli italiani si distinguono, non io, nello sparlare di colleghi italiani, perchè infastiditi del successo del vicino. Questi sono i fatti, il resto è fuffa. L’arroganza degli Agnelli non giustifica cosa vediamo.
Conte grazie
Scusa, premesso che non sono un penalista, mi sembra che il tuo esempio non sia del tutto calzante. I fatti contestati mi sembrano sempre gli stessi (le plusvalenze gonfiate – nel tuo esempio il furto) senza che se ne siano aggiunti altri non noti prima (la minaccia col coltello che fa diventare il furto una rapina). Di diverso ci sarebbe solo che mentre prima non si aveva prova del fatto che le plusvalenze fossero gonfiate (perché l’accusa era unicamente basata – cosa oggettivamente ridicola – sui valori di un sito internet) adesso invece la prova ci sarebbe (e non entro nel merito se sia veramente così). Quindi il fatto rimarrebbe lo stesso ma il collegio ha ritenuto che ad esso si applichi una diversa disposizione sanzionatoria (l’art. 4) rispetto a quella precedentemente applicata (l’art. 31), il che mi pare sia giuridicamente possibile vista la libertà del giudice di qualificare diversamente la fattispecie fattuale dal punto di vista giuridico (almeno in campo civile direi che è così: iura novit curia). Sare curioso di sapere cosa ne pensi tu.
Grazie anche a te Pavipollo, ma inizio a essere un po’confuso.
Però aggiungerei mentre prima ci si era affidati a transfermarket o come cavolo si chiama, ora su quali valori ci si è basati visto che i calciatori non hanno una borsa valori?
Loro dico o che la falsità delle plus sia ascrivibile alle intercettazioni che implicitamente lo affermano.
ok, prendiamolo per buono
prendiamo per buono che il foglio nero di Paratici o le telefonate siano “confessorie”
a quel punto è legittimo che tu cambi imputazione e sanzione.
ma da queste nuove imputazioni, prove a carico e sanzione mi devi consentire di difendermi.
devo poter controargomentare in merito a queste telefonate “confessorie” o al foglio A4 chiamato pomposamente “libro nero di FP”.
Questo non è avvenuto
Ma guarda che anche qui le contestazioni cambiano, non sono identiche ma soltanto simili.
La “sostanza” rimane l’appropriazione della cosa mobile altrui, ma in un caso è pura e semplice (“15 plusvalenze fittizie”), mentre nell’altro è mediante minaccia (“sistema di plusvalenze fittizie preordinato”).
Sono uno la progressione dell’altro.
Cambia il “reato contestato”, altro che!
Il CONI scrive, testualmente: “Dalla nuova documentazione acquisita è, peraltro, emerso con chiarezza che tali alterazioni non erano frutto di operazioni isolate, ma vi era una preordinata sistematicità delle condotte“.
E quindi si passa, in logica progressione, dalla sanzione ex art. 31 CGS (ammenda) alla sanzione per art. 4 CGS (e dunque punti di penalità), ma senza che io possa difendermi da questa nuova, e ben più grave contestazione.
Prima si era parlato di “15 plusvalenze fittizie” ma, non potendone dimostrare la fittizietà, si era assolto.
Dopo, grazie alle nuove prove, si cambia proprio imputazione e si parla di “sistema preordinato di plusvalenze fittizie“, da cui si cambia anche la sanzione irrogata, senza che se ne sia discusso.
Si passa dal “furto” alla “rapina”, e lo dice lo stessa motivazione del CONI, nel tentativo di giustificare con una bella supercazzola la porcata fatta dalla CAF.
E’ la stessa motivazione del CONI ad essere in contraddizione con sè stessa, in un modo imbarazzante.
Cambia il thema decidendum, cambia eccome!
La supercazzola è affermare, come fa il CONI, che il fatto che la condotta contestata sia sostanzialmente la medesima (reiterate plusvalenze false) fa si che anche il thema decidendum sia il medesimo.
Peccato che la CAF proprio dalla differenza della condotta ha deciso in autonomia di fare ricorso all’art. 4 CGS, anziché al 31 CGS che era stato chiesto e contestato nel primo processo.
E dal momento che le prove a supporto ora sono diverse, e maggiori, e tu quel giudizio lo stai revocando, e non mi proponi solo un’inasprimento della stessa tipologia di sanzione (da 800.000 di ammenda a 2 milioni, per dire), ma cambi completamente le carte in tavola, allora devi consentirmi di difendermi dalle “nuove prove”, dalle nuove contestazioni e dalla ben più grave sanzione (punti di penalità).
Perché il thema decidendum, costituito dalle condotte contestate – determinate dalle nuove prove prodotte a supporto e, soprattutto, alla luce della nuova sanzione proposta – è totalmente cambiato.
Siamo passati dalla multa al carcere, perché prima erano “15 operazioni isolate”, ora è “un sistema preordinato”.
Il quadro è cambiato in toto, come lo stesso CONI afferma nella sua sentenza, e tu mi devi consentire di difendermi.
Se, per il medesimo reato, prima chiedi un ammenda e dopo chiedi la carcerazione, vuol dire che c’è stato un errore a monte nella configurazione… oppure vuol dire che il reato non è propriamente lo stesso, ma altro e ben più grave.
E da questo, e dalle nuove prove prodotte, mi devo poter difendere.
Conte, capisco il tuo ragionamento ma non mi hai convinto del tutto (ma io sono zuccone quindi non è colpa tua). Mi sono un po’ più documentato e rimango sulla conclusione che, almeno per ora ed almeno nel nostro ordinamento, il “nomen juris” resta in mano al giudice che può decidere di cambiarlo anche solo con la sentenza (art. 521 c.p.p.). Che poi questa regola sia medioevale lo ha stabilito anche la Corte di Strasburgo (sentenza Drassich c. Italia) ma tant’è…
Esatto Conte. E la definizione di sistema nasce dalle intercettazioni in cui alcuni dirigenti esprimono dubbi sulle valutazioni che, peraltro, essendo accettate da due società non si prefigureranno mai, in alcuna corte di diritto, come false a meno di portare entrambe a giudizio e dimostrarlo con evidente fattualità, cosa che nè verrà mai fatta nè si intende farla, dimostrando che non è il sistema delle plusvalenze che si vuole colpire, ma solo la Juve. Il che ci porta alla conclusione evidente che l’obbiettivo di tutta questa manfrina è solo uno, soprattutto laddove si sposa il concetto che la pena deve essere afflittiva (??), ed è questo il vero movente di tutta la vicenda. E’ un piano semplicemente diabolico, ma perpetrato attraverso la connivenza della stampa e la certezza di “Interpretare” l’umore della piazza
Lo spaesamento aumenta.
Sorry, ma più di cosi non so fare
Sono temi da legulei, anche “verbosi” per di più😂
Caro Conte non sei tu, è la complessità o sottigliezza della materia che per un ignurànt è difficile da superare..
Non è neanche finito il campionato che i pennivendoli hanno ricominciato la grancassa dello smantellamento dei campioni d’Italia.
Le radio romane tornano a prendere per il culo il Napoli per nascondere le miserie delle loro squadre.
Solo oggi ne abbiamo venduti cinque e abbiamo licenziato l’allenatore e due o tre manager!
Vi prego continuate così, almeno risale un po’ la quota scommessa del prossimo scudetto….
Ecco qua, curva chiusa per un turno. Hanno accontentato gli ultrà, altro che lotta al razzismo
E certo, di sono sprecati
Nessun daspato?
Lette le motivazioni, sentito qualche parere, praticamente sicuro che ci toglieranno abbastanza punti da escluderci dalla cembionz, e secondo me anche dalla coppetta europea.
Magnifiche notizie dunque!
Questa immane porcata giuridica ci eviterà infatti ulteriori figure di merda in CL. Potremo focalizzarci interamente sui tornei interni, magari togliendoci piccole soddisfazioni.
Vediamo ora se riusciamo, patteggiando, ad evitare ulteriori sanzioni in punti con il filone stipendi, almeno per la prossima stagione.
Certo non è chiaro a questo punto che vantaggi avrebbe l’accusa a patteggiare. Stanno dominando la partita. Ci stanno facendo un mazzo peggio del Napoli all’andata.
Forse potrebbe farlo solo per motivi, diciamo, extra-giuridici, se ci fosse qualche forma di accordo dietro le quinte. D’altra parte di giuridico in questa vicenda mi sembra non ci sia molto.
Arrivasse davvero Giuntoli e sbaraccasse Allegri potremmo dire che è stata una stagione strepitosa 🙂
Già mi era capitato di sentire in un bar un avventore (di mezz’età) chiamare il cameriere “Negretto, puoi venire a prendere le ordinazioni?” ed ho fatto finta di niente, ma giusto ieri – in altro locale – ho origliato ad una conversazione tra locali proprio sulle esternazioni del (loro) amato Mister con uno che diceva all’altro: “Ma hai visto che casino è venuto fuori per quello che ha detto il Gasp? Io non ci credo, adesso non si può nemmeno più dire ‘zingaro’… mio papà aveva l’abitudine di chiamare ‘terroni’ i terroni ma adesso sembra uno scandalo… non si può più dire niente!” e l’altro: “Che poi zingaro è zingaro, mica lo può nascondere, eh!” (il dialogo era mezzo in dialetto ma ho tradotto per comodità di tutti).
Amici che mi dicono che “Bergamo è troppo multirazziale… sembra vengano tutti qua!” o altri: “Mica mi danno fastidio tutta quella gente sull’autobus, negri gialli e bangli […], anche se puzzano un po’ più di noi…”
Vivo a Bergamo da quasi 3 anni oramai, ma dopo una vita a Milano mi sembra davvero di essermi spostato di 50000 km (e 50 anni, indietro).
E mi spiace molto dirlo.
Corrado (ti chiami così, vero?), non credere che dalle mie parti, un centinaio di chilometri a sud dell’Urbe, sia poi tanto diverso.
Cambia il dialetto, ma la sostanza ahimè è la stessa.
(Si, mi chiamo Corrado)
Per quanto mi riguarda, in 51 anni e passa a Milano non ho mai visto esternazioni razziste come ne sto vedendo negli ultimi 3 anni qua e ti aggiungo una cosa: a San Siro sono stato tante ma tante volte, dagli anni 80 in avanti, e non ho mai avuto problemi; al Gewiss Stadium, mi hanno sconsigliato tutti di andarci.
del resto a Milano i tifosi del Napoli hanno serenamente festeggiato in Piazza del Duomo, a Torino in Piazza San Carlo, senza che ultras di varia estrazione pensassero di prenderli a cinghiate per “invasione di territorio”, come accaduto purtroppo a Udine (e non solo a Udine)
A Bergamo addirittura giravano dei volantini (!…) nei quali gli ultràs dell’Atalanta diffidavano (nel loro gergo, proibivano) dal festeggiare lo scudetto del Napoli, in qualsiasi luogo della città (compreso il non dover esporre bandiere, sciarpe o festoni azzurri in esercizi pubblici o su automobili), perché chi l’avesse fatto avrebbe subito sicure ripercussioni, anche future.
In pratica, minacce neanche velate.
E non ho sentito nessuno che avesse da ridire su questa (orrida) cosa…
Molto piccolo (1970 ca.) andai a San Siro con mio padre a vedere Inter-Napoli. Erano talmente tanti i tifosi napoletani che un signore, interista, un paio di posti più in là, commentò: “Sembra de vess (essere) in trasferta”… Non mi ricordo di altre esternazioni. La partita finì in pareggio.
Cambiando discorso, sono uscite le motivazioni del collegio di garanzia del coni (tutte le minuscole sono volute). Bene, anzi, male: ho azzeccato in pieno il pronostico, che misi per iscritto da queste parti in tempi non sospetti.
Sintetizzando: hanno cancellato i 15 perché le motivazioni della sentenza iniziale erano scritte coi piedi. Poi però non hanno avuto il coraggio di ammettere che la porcata di fondo (ossia il ricorso a un articolo anticostituzionale diverso da quello che l’imputazione di fondo richiede, e che è previsto dal codice) doveva rimanere tale per motivi politici, ed ecco quindi che il famoso articolo 4 verrà confermato, con tanto di penalizzazione che non sarà di 15 punti ma, si dice, di 9 o di 12. Io invece non escludo che rimarranno 15 punti o peggio, e nel peggio può starci di tutto.
Se poi alle porcate di cui sopra se ne aggiungono altre (tipo confermare la sanzione ad Arrivabene, che all’epoca dei fatti contestati non aveva ruoli operativi), poco male: è la giustizia sportiva, bellezza…
Signori, stiamo pagando in Italia e in Europa il reato di Lesa Maestà, ovvero l’ipotesi Superlega. Agnellino ha fatto la pipì fuori dal vaso, e ci rimettono squadra e tifosi. Su Acciughina io dico da sempre peste e corna, ma al netto della supercazzola delle plusvalenze (che dovrebbe interessare solo CONSOB e azionisti), con tanti infortuni siamo attualmente secondi e in semifinale di Europa League. Non sarebbe stato un brutto campionato.
Tom è evidente che i punti verranno calcolati in base alla posizione di classifica per tenerci fuori da tutte le coppe e per permettere l’accesso a chi non lo avrà guadagnato sul campo. Se ne serviranno 7 saranno 7, se ne serviranno 20 saranno 20. Poco conta che siano state violate le norme più elementari dello stato di diritto, le regole del giusto processo e addirittura ci siano condanne in assenza di reati ( altrimenti il mago delle plusvalenze, tale Ausilio, così chiamato da un superarticolo di Repubblica cosa dovrebbe avere, l’interdizione perpetua?). Poco conta che Arrivabene che non aveva incarichi ai tempi dei fatti contestati sia condannato mentre Marotta neppure indagato. L’importante è che per via giudiziaria di nuovo, come nel 2006, si elimini uno dei principali attori di questo triste spettacolo che è il nostro sistema calcio e che di gratifichi la pancia di chi per 9 anni ha preso solo randellate in campo.
Cara Laura, a me lo dici? Credo di essere stato uno dei primi da queste parti, e in tempi non sospetti, a intuire come sarebbero andate a finire le cose:
https://www.bloooog.it/2023/03/16/europa-league-la-juventus-batte-ancora-il-friburgo-con-vlahovic-e-chiesa-e-va-ai-quarti-avanti-anche-la-fiorentina-in-conference-league/#comment-63048
Riguardo quello che dici su Ausilio, niente di più vero, ma il blogmaster ti risponderebbe che per la Juve è più grave perché i loro dirigenti ammettono le porcate nelle intercettazioni (e neanche questo sarebbe reato). Peccato che hanno intercettato soltanto la Juve… per ora, magari tra qualche anno, a prescrizione avvenuta, salteranno fuori le intercettazioni degli altri, dopo qualche anno ancora le manderanno su report, e poi come al solito non accadrà nulla.
nel frattempo sono arrivate le motivazioni della nota sentenza del CONI, che aveva provvisoriamente restituito i 15 punti alla Juventus ed annullato le condanne di Nedved ed altri consiglieri “senza poteri” ingiustificatamente condannati dalla CFA della Federazione.
Ne ho letto alcuni stralci e devo dire che, al confronto, la supercazzolaprematuratacondoppioscappellamentoadestra è una roba da dilettanti.
A questo punto faccio un pronostico facile facile: la Juventus perderà le prossime 4 partite (Cremonese, Empoli, Milan e Udinese), dal momento che anche dal CONI hanno detto chiaro e tondo che, “non importa quanti punti farai a fine campionato, tanto noi in Coppa, qualsiasi coppa, non ti ci mandiamo“.
Questo inevitabilmente falserà ancora di più il campionato (già ampiamente falsato), soprattutto per squadre come la Cremonese e quelle che con costoro si contendono la permanenza in serie A, ma anche per Inter, Roma e Atalanta, che si contendono le qualificazioni alle coppe europee del prossimo anno con il Milan.
Insomma, un bel pastrocchio…
complimenti alla Federazione e, soprattutto, complimenti al Collegio di Garanzia del CONI, che – nomen omen – ha garantito che la Federazione raggiungesse il suo scopo, in barba a qualsiasi principio di civiltà giuridica.
Quanto al merito della parte motiva, che mi riservo di leggere integralmente, a prima vista sembra si siano ispirati alla sentenza del famoso processo per l’omicidio di Meredith Kercher, quello di Perugia, ad esito del quale il solo Rudi Guede è stato riconosciuto colpevole di “omicidio, in concorso… con sè stesso” 😆
Appositamente per noi hanno creato il reato e la condanna ad personam. Altrimenti cosa dovevano dare in pasto alle centinaia di TAJ con la bava alla bocca che reclamavano sanzioni, serie B, radiazioni ed affini? Quello che amareggia è di nuovo il totale silenzio della proprietà con i tifosi rimasti ancora una volta soli a protestare per questo schifo. Almeno una presa di posizione netta ed inequivocabile, con la dichiarazione che siamo di fronte ad una farsa che non ha niente a che vedere con la lealtà sportiva.
La proprietà non protesta perché sa di aver commesso ogni sorta di nefandezza.
Un po’ come il primo avvocato prima della sentenza che vi spedì direttamente in serie B senza passare dal via 😄
Ricordi cosa disse: “beh, la serie B si potrebbe accettare”.
Hai capito?!!!!! Avevano infranto talmente tante Leggi che sarebbero dovuti riniziare dalla Terza Categoriaaaaaa ahahah 😂😂😂😂
Dobbiamo andare a ripetizioni da Lotito caro Bomba. Sai se è disponibile per un corso accelerato di manipolazione del sistema? Paghiamo bene, con plusvalenze😁
Per ora accontentati di questa, qualunque cosa sottintenda:
https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/john-elkann-e-il-rischio-nuova-penalizzazione-juve-non-il-problema-ma-parte-della-soluzione-1826945
@tom quando ho letto le dichiarazioni del pupo gli avrei dato un bel calcione nel fondoschiena dorato. Se era un messaggio in codice spero che almeno i destinatari lo abbiano capito. A me ha solo dato irritabilità.
L’unica parte dell’affermazione che potrebbe voler dire qualcosa di importante è quando dice “in tutte le sedi”, che potrebbe sottintendere un ricorso al TAR. Io non credo, ma ci spero.
Magari Tom, come si dice in gergo ” a brigante brigante e mezzo” ma temo che anche stavolta preferiranno (per altre ragioni) essere utilizzati come capro espiatorio.
Ot. Ma nn troppo.Premesso che alla fine non morirà nessuno, credo che ogni persona senziente non possa che essere disgustata, se non forcaiola, della motivazione da giustizia “talebana” data alla sentenza Juve. In sintesi si ribadisce la slealtà sportiva per le plusvalenze. Una non è reato (?), molte sì. Poi il molte viene definito a posteriori sul caso Juve. Non è un molte come quello dell’Inter che in percentuale sul fatturato ed in valori assoluti era di più. No, è un molte tutto juventino, come il Var che vede I fuorigioco che non ci sono. Paradossalmente per slealtà sportiva potrebbero anche essere più pesanti quelle su Osimehn, portato a casa ed autentico campione, che ha “falsato” il campionato, invece che quelle del brocco Arthur. Invece no, è una roba tutta juventina questa, con un autentico processo farsa da corte iraniana, passato grazie all’atteggiamento popolare antijuventino. Ed alla domanda cui prodest, non trova risposta se non complottista. Agli azionisti Juve? No, loro perderanno ancora di più, non è che a Parmalat che fallisce gli si vieta di vendere il latte. Alla serie A? Dubito. Certo, una squadra potrà andare in Champions che non andava. Ma uccidere la competizione non sul campo ma latrove fa sempre, e lo ripeto, SEMPRE danni ed in tutti gli ambiti non solo nello sport. Chi vince? Chiaramente vince Ceferin che colpisce la Juve senza sporcarsi le mani. Una vicenda squallida dall’inizio e che, assodato il giudizio negativo su Agnelli e su una società che ha perso Marotta ed il buon senso, non risolve neppure il problema plusvalenze che è un problema di regolamentazione del mercato del lavoro e non di interfernza sulla valutazione di mercato di due giocatori. Già disdetta DAzn, io da juventino non mi faccio il sangue amaro per quello che deve rimanere un gioco. Ho boicottato le scarpe fatte dai bimbi, Benetton, i ristoranti di lusso, i viaggi inutili in aereo, ed essendo la più semplice forma di protesta, non ho problemi a farla. Sbaglio? Forse.
Che dire … io più che altro non vedo l’ora che finisca questa stagione.
Non so se più … tragica o ridicola.
Comunque, tutto meno che … trasparente.
L’unica cosa su cui c’è poco o nulla da eccepire, è la strameritata vittoria del Napoli, mi fa davvero piacere, spero pure riescano ad aprire un ciclo.
Ma su resto …
OT. @ConteOliver
Cosa ne pensi delle motivazioni? Ho letto solo i titoli ed il breve articolo della Gazza e sulla base di quello la prima cosa che mi è venuta da pensare è stata “la montagna farisea ha partorito il topolino fariseo”…
Da un punto di vista delle regole del diritto è l’ennesimo abominio di questa vicenda. Dal punto di vista politico è invece estremamente chiara la ratio che c’è dietro.
ciao Pavipollo
sto leggendo tutte le 75 pagine
lettura interessante, devo dire, e che mi porta a condividere la tua
Se parti dal cui prodest arrivi solo ad una persona. Ceferin. Le motivazioni hanno solo sfruttato la facile manipolazione del processo sportivo con le sue regole medievali, come in Iran si decide a prescindere chi e’ colpevole e poi si adatta il crimine. E’ tutto l’anno che la gestione del potere cerca in ogni occasione di destabilizzare la Juve, dai var inspiegabili alle tempistiche di sentenze e press leakages usciti ad arte come ora…quando sono in semifinale e secondi. Nulla e’ meglio per Ceferin che potere dire che la squadra che voleva la Superlega non arriva sul campo neppure alla Conference League. Questa e’ una guerra che ha un solo obbiettivo plausibile cioe la distruzione della societa piu debole tra le tre ribelli. Io la vedo cosi’. Il processo sportivo e’ lo strumento. Non credo alla incompetenza. Ricordiamoci che la societa’ era pure stata assolta. C’e’ altro dietro. Giri di soldi. Si vuole il ridimensionamento della Juve per affossare la superlega
Rispondo a te ma la domanda è anche per @laura e @ConteOliver e la faccio perché sono curioso della risposta, non per fare polemica. Mi spiegate cosa ci guadagnano Ceferin a distruggere la Juventus e la FIGC a fare quello che vuole Ceferin? Se mi dite che Ceferin vuole una vendetta personale contro la società dell’agnellino che lo ha tradito ok, posso (forse) capire, ma altrimenti, come dici tu, Cui Prodest? Ad affossare la Superlega ci penserà la Corte di Giustizia Europea e, comunque, se non anche lo facesse e Barca e Real fossero intoccabili come dite la Superlega la farebbero lo stesso anche con una Juve distrutta o senza Juve (in altre parole distruggere la Juve non aiuterebbe Ceferin a fermare la Superlega). Quanto alla FIGC (rectius ai suoi dirigenti): che vantaggi avrebbe a far felice Ceferin affossando una società senza la quale l’appeal della Serie A sarebbe non dico dimezzato ma quasi? Sperano di trovare un posto ben pagato in UEFA? Insomma non vedo un vero “movente” per quella che per voi è una manovra ad personam.
mi sembra che la recente “promozione” di Gravina chiarisca bene
e, con essa, c’è in ballo anche l’organizzazione degli europei prossimi…
capisc’ ammè 😉
che sia una ben retribuita marchetta a Ceferin mi sembra l’abbiano capito un po’ tutti
e neppure si nascondono, i Gravina&firends, ma fanno tutto con tracotanza e arroganza, alla luce del sole 😉
il messaggio è chiaro, così come è chiarissimo che la Spagna ha avuto un atteggiamento diametralmente opposto con le sue due squadre supercoppare, che difende e aiuta in ogni modo possibile, spesso violando qualsiasi norma, nazionale o comunitaria che sia
il messaggio che arriva alla UEFA dalla Spagna e dalla Federazione spagnola è, da sempre: “giù le mani da Barca e Real!”
il messaggio che arriva alla UEFA dall’Italia e dalla FIGC è, da sempre: “tranquillo, ci penso io, tutt’appost’“
“giù le mani da Barca e Real!”
Entrambe, peraltro, da diversi anni superindebitate con le Banche.
Dopo la minaccia del Barcellona di fare causa alla Uefa per danni derivanti da possibili esclusioni dalle coppe nessuno si è più azzardato a chiamarlo in causa. In Italia invece abbiamo chi si presta agli ordini di scuderia di quel personaggio “ambiguo” culo e camicia con i democratici emiri tanto da farci anche carriera.
Secondo me si dovrebbe parlare di Disdicevoli Comportamenti del Pubblico allo Stadio (DCPS) e non solo di razzismo, in quanto:
-tutto il pubblico e non solo ultras e teppisti conclamati può avere Comportamenti censurabili
-gettare un motorino non è razzismo
-bastonare il tifoso che festeggia non è razzismo
-insultare Spalletti e la mamma non è razzismo
-picchiarsi tra tifosi della stessa squadra non è razzismo
-sparare un petardo da una curva all’altra non è razzismo
E tutto questo è tanto grave quanto prodursi in comportamenti razzisti.
Una volta che hai sanzionato tutto questo probabilmente perdi il dodicesimo uomo ma forse hai fatto un passo avanti.
E può darsi che Cantona non avesse tutti i torti.
O.T.
Lunedì di magro, senza partite di cartello, in attesa del “Mardi Gras” di stasera da Madrid. Ma se volete vedere qualche perla, andatevele a ripescare negli highlights, ne vale la pena.
Per esempio ad Empoli da ammirare la gran testata di Cambiaghi che buca Ochoa, e dopo il raddoppio del solito opportunista di area, quella “vecchia volpe” di Ciccio Caputo, la stoccata sul primo palo di Piatek, imparabile per Vicario, ora ne segna pochi, ma belli.
Non male anche i due gol friulani (partita di Udine vista in differita), che condannano la Samp di Stankovic alla B: il primo di Pereira, un tocco di gran classe ad anticipare il portiere su perfetto assist di Ebosele, il secondo su una gran capocciata a incrociare del redivivo Masina su cross di Lovric.
Ma i più belli sono i due gol di Reggio Emilia, prima segna il Sassuolo con una prodezza di Mimmo Berardi che, anziché il solito movimento per accentrarsi sul sx, si sgancia a dx da Cambiaso e spara una gran fiondata sul primo palo, palla sotto la traversa, Skorupski sorpreso e beffato. Il Bologna pareggia con un altro gioiellino di Dominguez, un giocatore che mi piace molto, il ragazzo riceve palla al limite dell’area, se la porta sul dx e fa partire una fucilata imparabile nell’angolo della porta di Consigli che non ci può arrivare mai, gesto tecnico ineccepibile, segnale di una classe notevole.
Vabbè @ghiro se per giocarti la prossima champions aspetti “rinforzi” dal Bologna mi sa che stai fresco 😜😘
Caro Lucio, tu lo sai quali sono i miei pallini in maglia rossoblù: Orso e Dominguez, ma anche Soriano, da riconfigurare come “volante” davanti alla difesa, e come riserve mi prenderei anche Posch o Bonifazi, e magari Barrow come vice Immobile. Se poi Lorenzone De Silvestri vuole chiudere la carriera a casa, per lui un posto lo troviamo sempre. A proposito, Masina era vostro se non sbaglio, come è finito a Udine?
Hai ragione Masina era nostro. È finito ad Udine passando dalla scudra inglese sempre di proprietà della famiglia Pozzo credo. Non era pronto per la Premier league e a Bologna non lo rimpiangono in molti.
Se vi prendete Barrow e Bonifazi ci fate un piacere 😜 Orsolini magari ci viene pure a Lazio, ma dipende con cosa ci ripaga Tare
Per quanto riguarda Posch (tanta roba) puoi scordartelo, ci vogliono soldi e auguro al ragazzo una gloriosa carriera lontano dall’Italia e a noi una bella plusvalenza.
Ha fatto scalpore il rigore negato al Torino, mi ricordo a gennaio un altro episodio a favore del Monza abbastanza incredibile, il gol annullato ad Acerbi che avrebbe dato il 3/1 e conseguente vittoria quasi certa all’Internazionale fc Milano,visto che mancava qualche minuto al novantesimo.
Direi che la leggendaria coppia Berluscaz/Adry è tornata alla grande, 6 punti contro la Juventus, 4 contro l’Internazionale, 0 e gita fuori porta contro il loro Milan🙂
Salud.
Insomma: si tratterebbe di un ritorno di fiamma della mai sopita sudditanza arbitrale.
Sul fallo di Rovella, in diretta ho pensato che il quasi esordiente Zurletti avrebbe fischiato punizione dal limite e punito col rosso, come ultimo difensore, Rovella.
Invece niente, tutto buono. E mi sono ricordato che al VAR c’era Abisso, uno dei peggiori arbitri in circolazione.
Ecco il rigore di cui parla Pavipollo qui sotto, te lo ricordavi benissimo ma ti piace fare l’impunito.
“Ti confermo palla, prima palla e poi piede”.
Cosa ci entra con Adry e Berluskaiser?
Salud.
A parte che stiamo sempre parlando di rigori non fischiati al Torino, sto cercando di decidere se sei più impunito tu o la coppia che hai citato.
Propendo per la prima, almeno Berlusconi non se ne vanta
Anch’io mi ricordo di un rigore negato al Torino che ha fatto scalpore quello del: “prima palla poi piede”…
Cosa c’entra col fatto che con Inter e Juventus han giocato con scarpe di ferro e col Milan in pantofole?
Stare sul pezzo no eh?
Salud.
Sul pezzo meglio ci resti tu: se stai insinuando che gli arbitri favoriscono il Monza grazie all’avvoltoio ed il suo padrone non fischiando rigori che definisci fare scalpore, allora lo stesso vale per la tua squadra, quindi tu sei proprio l’ultimo a poter tirare la prima pietra.
Più che altro ipotizza, se ho ben capito, che davanti a voi rossoneri il “furore” fatto vedere contro Juve e Inter, sia rimasto nel cassetto. Che si siano scansati, insomma. Merito, sempre se ho ben capito, di non meglio precisate pastette tra i vecchi compari (Adriano e Silvio). Ma magari non ho capito un cazzo.
Quella è solo parte dell’insinuazione, l’altra mi sembra riguardare favori arbitrali ed a quella mi riferivo. Comunque inutile che facciamo noi l’esegesi del testo: possiamo rivolgerci direttamente alla fonte! Sommo Waters, cosa intendevi insinuare?
L’ha dimenticato. 😃
Infatti ho detto sopra che fa l’impunito, e quanto gli piace…😉
😀
Gasp ha pestato un merdone giurassico (è incredibile la rozzezza del paragone di vlahovic con gli altri giocatori atalantini provenienti da etnie del tutto diverse da quella serba) ma sull’argomento sono anni che scriviamo le stesse cose venendo pure tacciati di vittimismo e io francamente mi sono venuto a noia nel ripeterle.
Difficilmente arriveremo a un graduale cambio culturale se tifosi e addetti ai lavori hanno problemi otorinici selettivi.
Forse ci andrebbe solo una definizione condivisa ed univoca di razzismo appplicata sempre e non a sprazzi. E’ un po’ come il Var, oggi e’ mano e fallo domani no, o altre cose, oggi e’ plusvalenza, ieri no, oggi e’ fairplay non osservato, ma se dello sceicco no. Il tutto a seconda dell’arbitro, del Gravina o della squadra, dello stadio e dell’ umore. Ovvio che poi si arriva a queste situazioni in cui la linea tra bene o male si trasforma in una linea mobile. Gia’ fischiare un inno cosa e’? Per me e’ orribile. Ma capita spesso.
Buongiorno Fabrizio
Dopo ripetuti, prolungati insulti, Vlahovic, perde le staffe. Subito dopo il suo goal è normale che provi a sfanculare tutta la curva di quei buzzurri rumente maiali. Quanti saranno stati i lozzi bergamaschi: 200, 500, 1000 a offendere il cuore serbo? Comunque l’arbitro fa bene a sospendere il gioco e dopo la rete cerca di bloccare Vlahovic impedendogli di andare sotto la curva e poi, una volta raggiunto dai suoi compagni per i festeggiamenti, Vlahovic non si placa sino a quando Doveri non lo ammonisce. Identica situazione con Lukaku in Juventus-Inter. Ora, il trattamento riservato a Lukaku, sia applicato anche a Vlahovic. Grazie alle video camere all’interno dello stadio siano individuati i 200, 500, 1000? beceri e mai più allo stadio ma in caserma a firmare. Gasperini copiosa arrampicatura sugli specchi e palta a secchi semmai, il caso di ieri, è ancora più grave rispetto allo “Stadium”. Sono stati offesi gli zingari e i serbi: due piccioni con una fava pronta da infilarsi ad uno a uno li, dove non batte mai il sole, dei tifosi ululanti. A proposito: culetto stretto e si fatica e cominciano a dolere le chiappe? Pazienza: piccoli ripetuti respiri profondi. Manca poco. O volo per Instambul o volo solo andata per Londra a reggere il mento della regina consorte e ripararla dallo spiffero d’aria al passaggio delle orecchie del re. Ricordate i complottisti? Carlo e Camilla sono amanti. E dai! per una cena insieme: non esageriamo! Carlo re, Camilla regina. Hanno anche seguito; al suono dei trovatori e trovieri francesi, in trasferta, c’è chi ha giurato sottomissione cioè, essere loro schiavi. Torniamo alla Juventus. Gioca a capocchia, attaccanti che difendono, difensori che spazzano e randellano palloni come se non ci fosse un domani. E meno male. Shhhhh! Non ditelo a Max la squadra che potrebbe avere e il goal di Iling lo dimostra: riconquista della palla con forza passaggio e poi conclusione. Poi il nulla eccetto Vlahovic (due tiri, un goal) e Pogba che qualche ripresina la mostra. Caspita raga che strizza. Quanto manca?
Tutto questo e poi però, com’è e come non è, siete dietro.
Riflettiamo, fratres.
Siamo dietro, vero Mordechai, però riflettiamo : sentirci così vicini, vicini, eravamo sesti e adesso quarti, a soli tre punti, entrambi obbligati a vincerle tutte sino alla fine del campionato, ma per voi con quel costante fiato sul collo….un attimo di distrazione…..
Stai sereno ( cit.), stavolta (?) Ci ha pensato il duo Coni/Lega a garantirvi l’accesso tra i primi 4, potreste anche non presentarvi in campo nelle prossime gare 🤣, è garantita la partecipazione alla prossima Champions.
…..e arriva la penalizzazione.
Non dovete preoccuparvi, un posticino per voi c’è, sempre.
Il posticino, come si evince dai risultati, e rispondo anche a Laura, c’è lo stiamo guadagnando partita dopo partita e dovremo vincerle tutte, oltretutto.
Amico mio, alla fine della giostra sarete comunque avanti a noi, comunque …
Lo sai bene.
Ma magari non perchè facciate più punti di noi.
Sul campo, intendo.
🙂
Caro Mordechai, ho già scritto che ritengo un torto la vs penalizzazione “in corsa” perché che piaccia o no ha falsato molte cose di questo campionato.
Quindi massimo rispetto della vs attuale posizione in classifica, che vi vede 3 punti avanti a noi, ma non scordiamoci in CI chi è uscito e chi è in finale.
Caro Bob, come ho scritto prima della partita di ritorno, in tempi non sospetti quindi, a me della CI non è mai fregato una ceppa fritta.
Comunque andranno le prossime quattro partite, dovessimo pure vincerle tutte, a fine stagione saremo comunque quinti o settimi, a seconda degli umori dei giudicanti. E col fattivo supporto dei sepolcri imbiancati della FIGC. E giustizia sarà stata fatta.
Povera cippa, pure fritta … 😉
Mi spiace per le beghe disciplinari ma io guardo il campo,dove in ogni caso, e indipendentemente da quanta eventuale penalizzazione possano confermare alla Juventus, l’Inter è di fatto obbligata a vincerle tutte, in campionato.
…ecco perchè poi si fanno queste coreografie!
La sfida era dimmi che sei ridicolo senza dirmi di essere ridicolo?
…hai dei problemi?…yes!
Napoli è pure questa
Ottima notizia! Dunque, se il campionato finisse oggi, il Napoli sarebbe sì campione in Italia, ma la Juve, seconda, sarebbe prima fra le italiane e quindi campione d’Italia. Evvai!
Distinguere gli slogan dai comportamenti…….considerare il contesto……avere un minimo di consapevolezza della questione e di conoscenza degli attori…….vabbe’ non si usa più…….
Egregio dott. Bocca, apprezzo come sempre questo suo ennesimo atto contro il fenomeno del razzismo.
Tuttavia, come tutte le altre volte, è doloroso per me come credo anche per lei, constatare che sono molti se non moltissimi, quelli che non riescono a condannare il razzismo, in qualunque forma esso si presenti, senza SE e senza MA.
Ho letto molti si però, si ma, esattamente come ha fatto quel pessimissimo soggetto che è Gasperini.
Gli abitanti di questa infelice penisola, sono purtroppo per loro colpiti da questa malattia in modo notevolmente grave, nel senso dell’intera società.
Nel senso delle tifoserie, invece, questa gravissima malattia da cui la società italica è afflitta diventa a senso unico. Quando lo fanno gli altri è becero razzismo e deve essere, non solo biasimato, ma soprattutto punito severissimamente. Quando invece lo fanno i miei beh…allora bisogna fare i distinguo perché questo o perché quello o quell’altro ancora.
Questo perché solo una esigua parte degli italiani non è razzista.
Purtroppo.
Personalmente ritengo Gasperini, ma non solo lui tra gli allenatori, pessimo soggetto, e quelli che in qualche modo lo difendono o giustificano anche peggio, molto peggio.
Ma, caro dott. Bocca, come lei stesso avrà ampiamente compreso, la lotta a qualsivoglia forma di razzismo, non gode di gran popolarità da queste parti.
Purtroppo!!!
Ciao Giorgio Bianchi.
Io,purtroppo, trovo il mondo piuttosto complicato e non riesco a fare di ogni erba un fascio senza se e senza ma.
Senz’altro un grave limite.
Ti chiedo di aiutarmi.
Per esempio tu, in concreto, come lotti contro il razzismo?
Come distingui il razzismo dal pregiudizio verso il diverso?
L’ignoranza c’entra? Ed è una colpa? Sempre?
E la paura?
E il disagio sociale?
E le esperienze di vita?
Grazie.
Ti ringrazio di questo intervento che mi da modo di ampliare il mio pensiero al riguardo del razzismo.
Come lo combatto io? Beh messo che non ho particolari poteti, ma nel mio piccolo, quando mi devo scegliere un collaboratore non mi influenza l’etnia. Non so se tu sei mai stato a Naloli, ma nella mia città ci so.o molti mercati e mercatini, uno proprio nelle strade che si immettono nella piazza della Stazione centrale in questi mercatini gli ambulanti sono di tutte le etnie normalmente mischiati tra loro e, tranne rarissimi casi, convivono pacificamente anzi spesso facendo amicizia. Purtroppo,vedi, questa malattia attecchisce molto poco tra i meno abbienti e molto tra i più.
Una puntualizzazione, non c’è nessuna differenza tra il razzismo e quello che tu definisci pregiudizio verso il diverso.
È la stessa miserevole distinzione che si è inventato il calcio italiano con la famigerata “discriminazione territoriale”
degli altrettanto famigerati coretti che spesso si sentono in molti stadi quando giocano i nuovi campioni.
FALLI DA DIETRO –
COMMENTI ALLA 34° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2022-23
Tempo d’incoronazioni.
Ognuno è libero di festeggiare come vuole.
Uno spasso il rito dionisiaco celebrato dal rotondo Francesco Paolantoni sul Lungomare, vitale sberleffo alle nostre esitanti putibonde Belen.
Non sarà bello come una regina, ma è pieno di ironia napoletana.
A proposito. Dopo le cose viste in questi giorni, diventa doverosa la raccomandazione.
Da oggi in poi non dite mai più a una donna: “Sei bella come una regina”.
Prima partita da Campioni d’Italia al Maradona colmo d’emozione.
Anzi no. Non Campioni d’Italia.
Colpisce sugli spalti un enorme scudetto esibito capovolto. Sopra la scritta: “Bottino di guerra”.
Nell’antichità si esponevano così i vessilli dei paesi conquistati.
Sotto lo scudetto rivoltato: “Campioni in Italia”.
E non d’Italia.
Eloquente il pensiero dei tifosi azzurri.
Siamo tutti ultras.
Gli stilnovisti regalano agli azzurri il Pasillo de Honor sotto gli occhi di Paolo Sorrentino raccattapalle da Oscar.
La partita è più che altro una esibizione, anche perchè i viola non hanno assilli di classifica.
E’ l’occasione di vedere all’opera un po’ di panchinari.
E’ l’occasione per Gollini di mostrare tutto il suo valore.
E’ l’occasione per Osi di consolidare il suo primato fra i marcatori.
Andrà lui sul dischetto per il primo rigore su fallo su Charlie Brown.
Ovviamente sbaglierà. Come hanno fatto tutti gli azzurri quest’anno.
Rigori e punizioni per tutti al prossimo allenamento a Castel Volturno.
Andra’ ancora lui sul dischetto per il secondo rigore.
E stavolta il Maradona esplode.
Poi è solo festa.
Intanto il campionato degli sconfitti continua.
C’è in palio il malloppo Champions, che non sono bruscolini.
Tre scontri diretti che possono dire molto.
All’indomani del brutto pari strappato allo scadere contro gli Stradivari cremonesi, e a seguito delle critiche sull’utilizzo strampalato del turnover, John Malkovic corre ai ripari. Contro gli Aquilotti manda in campo i titolari, consegnando loro una stravagante divisa stile Zelensky.
I risultati si vedono subito.
Due reti in mezz’ora e dominio indiscusso contro una Lazio che non fa la Lazio.
Quando i campionati sono agli sgoccioli, si risvegliano i cattivi pensieri. E i malpensanti ringalluzziscono.
Certo, la galoppata indisturbata di Theo è una buona occasione per ricamarci su.
Si fa tutto il campo il marsigliese, da spensierato turista per l’eurogol di giornata.
La verità forse è più sempliciotta.
Sor Polpetta ha una panchina cortissima e non può permettersi tre gare in una settimana.
All’Olimpico l’altro duello Roma-Milano.
I Suninter devono agguantare la zona Champions, e devono assolutamente far risultato.
Per loro fortuna i Sangue-Oro sono molto rimaneggiati e praticamente non oppongono resistenza.
Vittoria in scioltezza di Inzaghino che ha ritrovato Brozo a centrocampo e un Lukaku in costante crescita all’attacco.
Solito Mou ai microfoni.
Per giustificare la batosta, dichiara senza pudore, che i suoi hanno perso contro la squadra più forte d’Italia.
Ridiamoci su.
Non c’è niente da ridere al Brumana.
Ancora cori razzisti.
Doveri, il fratello scemo di Jack la Cajenne, rincorre Dusan, per impedirgli, dopo il gol, di zittire gli incivili sugli spalti.
Invece di fare l’unica cosa che pure gli prescriverebbe il protocollo. Sospendere la gara.
Gasp ai microfoni confonde l’insulto razzista con un gesto passionale.
E ancora una volta rivela tutti i suoi limiti caratteriali e culturali che ne hanno condizionato la carriera.
Lui che avrebbe avuto tutte le qualità per essere un grande tecnico.
Siamo alle solite. Il razzismo nel calcio, come nella società civile, sarebbe facilmente neutralizzabile.
La realtà è che non si vuole.
C’è aria nera in giro.
Se un ministro parla di “carico residuale” a proposito dei migranti.
Se lo stesso ministro ammette che sciogliere le organizzazioni fasciste è estremamente complicato.
I nuovi mostri.
“C’è aria nera in giro.
Se un ministro parla di “carico residuale” a proposito dei migranti.
Se lo stesso ministro ammette che sciogliere le organizzazioni fasciste è estremamente complicato.”
Affermazioni e atteggiamenti questi che sono una vergogna per un Paese che abbia la pretesa di dirsi civile, ben rimarcato Mascia.
Mi è piaciuto il fatto che mangiasse la mitica ” pasta e patate” senza provola…parlo di Paolantoni
Salud.
Bravo 👍
Ogni tanto si va d’accordo.
Stavolta : 👍
…e complimenti anche a Gasperini.
Gasperini ritorna a casa dal campo, trova la moglie a letto con un altro e, impazzito dall’ira, le urla belluinamente: ”ma sei una grandissima… ma una grandissima… maleducata…” Al che la moglie gli ribatte: ” Sarò anche una grandissima maleducata, ma tu rimani un grandissimo cornuto”.
That’s all folks
Rimasi basito quando Moratti chiamó Gasperini alla guida dell’Internazionale Fc Milano, non ne aveva il càrisma, l’umiltà, la capacità, se ne andó dopo due mesi, da allora ad ogni Atalanta Internazionale e viceversa, è stato un susseguirsi di offese più o meno velate, di meschinerie varie.
Dopo le dichiarazioni di ieri ne capisco di più, non era la difesa a tre o altre cose tecniche, ma la mancanza di sintonia col nostro ambiente. Che ci azzeccava costui?
Il grande Moratti un gigante della solidarietà, vedasi gli Inter Campus – premiati dall’Onu – dove oltre a giocare si fanno studiare i bambini bisognosi di 30 paesi nelle zone meno abbienti del pianeta, sempre in prima fila nell’aiutare Emergency del sommo Gino Strada, il signor Gasperini è anni luce dallo nostra cultura e umanità.
Salud.
Confermo sulla famiglia Moratti: soprattutto in Sardegna le sono tutti molto riconoscenti.
Sei sardo?
Sono stato nell’estate scorsa proprio a Sarroch, in effetti è un pugno nello stomaco la Saras, però ha dato molto lavoro in una zona abbastanza depressa.
Salud.
Pari pari l’Ilva.
Santo subito, allora.
Sì, vabbè.
Non lo so.
Il problema razzismo in Italia esiste eccome ed è presente in ogni ambito, lavorativo, sportivo, in TV, sui Socials. La società ne è pervasa e intrisa.
La domanda che si pone Gasperini è corretta, secondo me: trattasi di vero razzismo o di 4, 200 (fate voi) imbecilli che insultano un avversario?
Ormai viviamo in una società falsamente “politically correct” dove non si può più pronunciare quella parola volgare riferita ai gay (battute che hanno fatto la fortuna dei vari Alvaro Vitale e compagnia bella), o fare una battuta su un uomo di colore perché si viene tacciati di razzismo (ma un cinese può essere preso in giro…), non si può più prendere in giro un napoletano (ma un leccese o un aquilano SI…), non si possono più chiamare “zingari” i rom, e fregnacce simili.
Se fosse vero razzismo, allora i tifosi insulterebbero anche i propri giocatori. L’Atalanta non ha giocatori di colore? O ex giocatori “zingari’? Penso proprio di sì.
I calciatori non rompessero le palle. Gne’ gne’ gne’…. Sono dei viziati milionari ai quali è permesso tutto. Beccarsi qualche insulto o qualche bel vaffa non può che farli maturare 😄
Per me non si tratta di negazionismo del razzismo – come espresso chiaramente dal Sor Bocca – ma di pura maleducazione. Magari queste persone – la maggior parte giovani – non ripeterebbero mai lo stesso epiteto davanti ai genitori. Ma in curva, per emulazione, SI…. La forza del gruppo, del branco.
Lo so, sarò travoltò dalle critiche – come sempre 😂😂 – ma come sempre dirò la mia e andrò avanti per la mia strada.
Sempre a testa alta.
Come la LAZIO 😄🦅❤️⚽️
4200 imbecilli non sono mica pochi! praticamente tutta la curva nord..
Tra il 4 e il 200, c’era una virgola 😂😂
No Bomba l’analisi sociologica no… te prego…
Giusto 👍
Torniamo ai sani e gustosi vaffa 😂😂😂
leggendoti ho capito qual’e’ la differenza fra razzismo maleducazione e idiozia…nessuna.
D’accordo con Bomba
eh, invece stavolta la testa dovresti abbassarla un pochino, in segno di vergogna…
Mamma mia, questo commento emana un tanfo fascio-razzista da un chilometro di distanza.
La maleducazione sta nell’offesa, il razzismo sta in quella specifica offesa. Le due cose non sono affatto alternative e zingaro costituisce un’ aggravante. E il compenso erogato a Vlahovic riguarda le prestazioni sportive, non l’accettazione dell’insulto a sfondo razziale.
Su una cosa sono d’accordo con te: sentiti libero di fare la battuta sull’uomo di colore, che per te è puro divertissement. A quel punto l’uomo di colore però potrà reagire applicando lo stesso tuo metro: puro divertissement. Potresti provare con Tyson, dandogli del ”negro di merda”. Se sopravvivi poi ci racconti se l’ha parcepita come una battuta di spirito.
E su quali basi scrivi queste farnericanti dichiarazioni?
Ma lo hai letto il mio commento? Secondo me NO, se scrivi questa sequela di stupidaggini e luoghi comuni.
Comunque, libertà di parola.
Come per “Mattino oro in bocca”…. che è contro le offese e la maleducazione, per poi darmi dell’idiota 😂😂😂
Che vi dicevo? Cassico esempio di società falsamente “politically correct” 🤷🏻♂️🤷🏻♂️
Andresti ad Harlem a dare del ”nigger” al primo che incontri? Io dico di no. E sai perché? Perché lì la minoranza sei tu, sei tu l’altro. L’influenza sociale opera in senso opposto. Prima di aprire bocca ci penseresti cento volte alle conseguenze delle tue azioni. Eppure se si trattasse di una battuta di spirito sull’uomo di colore non dovresti adottare questo tipo di cautele.
Ciò di cui ti lagni (il politically correct) è semplicemente il venir meno della facoltà di discriminare chi è minoranza a causa della riprovazione sociale che un tale comportamento genera in un mondo globale, riprovazione sociale che 30/40 anni fa non esisteva.
Ti lagni di non potere più agire come individuo facente parte della cultura dominante che non deve preoccuparsi dell’effetto che produce sulla minoranza quella determinata battuta.
Semplificando, ti lagni di non poterti comportare ”a casa tua” come cazzo ti pare e piace senza curarti degli effetti che provoca quel comportamento verso chi è minoranza.
Consideri una fregnaccia chiamare ”zingari” i rom, ma gli hai mai chiesto se per loro è una fregnaccia? No. Perchè te ne fotti, non ti curi delle loro reazioni della forte del fatto di far parte della maggioranza. Ed il razzismo è proprio questo: la mancanza di rispetto su basi etniche, sessuali, culturali, religiose, ecc.
Io non mi lagno proprio di niente.
La mia era una semplice disquisizione “filosofica” sul repentino cambiamento di una società non ancora pronta ad accoglierlo.
Di questo passo, infatti, tra non molto il sesso verrà indicato con una X per evitare di “offendere”, di discriminare lo 0,00000001 percento della popolazione.
Una follia!
Ti potrei portare decine di esempi di questo genere, esempi di una società che sta cambiando ma che non ha ancora le radici per farlo.
L’educazione inizia a casa e prosegue a scuola.
Ma tornando al tema oggetto di questa singolar tenzone, torno a ripetere che trattasi di maleducazione e non di razzismo in quanto l’offesa negro o zingaro viene sempre rivolta all’avversario, non al proprio giocatore.
Il razzista è sempre tale. Non soltanto quando gli fa comodo 🤷🏻♂️🤷🏻♂️
Forse il negro o lo zingaro della tua squadra sono utili alla causa, non credi? Quando cambieranno squadra saranno offesi.
Ma non è affatto detto che il sentimento razzista debba prevalere in ogni luogo e in ogni tempo a prescindere da qualsiasi altro valore, principio, preferenza.
I tifosi possono astenersi dall’insultare il nero o il giallo che gioca nella squadra per cui tifano per amore della stessa.
Ogni anno si riversano in Sicilia milioni di persone dal Nord, eppure per un’ampia fetta di essi siamo mafiosi e terroni.
Ma il riconoscimento dei più elementari diritti alle minoranze comprime in qualche modo la tua sfera giuridica? Lede i tuoi diritti? Oppure per principio ritieni che il diverso, l’ospite, l’altro, non meriti di potere godere in Italia degli stessi diritti di cui godi tu, da italiano.
Se non si scrolla di dosso questi fastidi, pregiudizi, la società italiana non sarà mai pronta.
Ma quanti ce ne sono stati in passato che per non offendere una società basata sull’eterosessualità sono stati costretti a nascondersi, magari a sposarsi per nascondere ad amici, parenti, datori di lavoro il loro orientamento sessuale, vivendo una vita fatta di menzogne ed ipocrisia.
Quante donne hanno sofferto imprigionate in un rapporto patologico che traeva le sue basi da una società maschilista che per di più non ammetteva il divorzio?
Qui stiamo allargando troppo il discorso e rischiamo di andare fuori tema.
In questo ultimo tuo intervento, sono d’accordo su tutta la linea 👍
Hai sintetizzato quel che hanno (per modo di dire) argomentato gli ultras dell’Inter in quella sgrammaticata e sconclusionata lettera aperta a Lukaku dopo gli urlacci di Cagliari.
Quella, per intenderci, approvata/avallata dalla Società con la sua pubblicazione sul sito internet ufficiale.
Una schifezza inenarrabile, roba da TSO.
Many compliments pure a te.
Il razzista è inevitabilmente pure maleducato, il maleducato non necessariamente è pure razzista.
Amen.
Ti manca solo il radical chic per completare tutto il repertorio della dialettica destrorsa.
Secondo te dare dello zingaro o del negro cosa sottintende?
Forse l’appartenenza a popolazioni civilmente, mentalmente ed elettricamente inferiori?
Contestualizza il fatto accaduto a Bergamo ed avrai la risposta al tuo quesito….
Quindi, darti del coglione ti aiuta a maturare? Buono a sapersi.
Ahahah…. e perché no? Magari mi aiuta a capire un aspetto che non consideravo.
“Coglione” aiuta a crescere e maturare.
Una bella pubblicità progresso 😂😂😂
👍
Giustamente scrivi: ” La forza del gruppo, del branco”
Ed è proprio questo il problema
quasi OT
Ieri ho visto abbastanza bene sia Chiesa che Iling-Junior. In particolare è stato impressionante l’inglese che è stato agganciato da Spinazzola, se ne è fregato ed è partito a duemila all’ora.
Mi sembra che viste certe quotazioni che girano qui dentro potrebbero stare a un valore compreso fra 200 e 400 miliardi di Euro. 😉
Forte davvero il pupo, molto forte … siamo nella merda fino al collo, ma ‘sti cinque o sei giovani virgulti lasciano comunque sperare per il futuro.
Su 27 giocatori in rosa, ne abbiamo 12 di età fino a 26 anni, tutti titolari o potenzialmente tali, di cui 5 under 22.
L’età media è alzata da Bonucci, Di Maria e Cuadrado, di cui l’anno prossimo faremo probabilmente a meno, oltre che dai tre portieri (Perin, il più giovane, ne ha 30).
Direi che non stiamo proprio messi malissimo.
Quest’anno finirà come è facile prevedere : male.
Comunque, faranno in modo di tenerci fuori dall’Europa la prossima stagione, non ho nessunissimo dubbio.
Termineremo, peraltro facilmente, al secondo posto, poi ci … sposteranno al quinto, forse al settimo, poi tutti vivranno felici&contenti.
L’anno prossimo, stanne sicuro, ci prenderemo più di qualche soddisfazione.
🙂
Dici che si accontenteranno di un solo anno di penalizzazione?
Lo spero, ma visto l’andazzo non ci scommeterei un centesimo.
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Ci sono tanti razzisti anche in tribuna. Evitano di urlare allo stadio, ma nella vita di tutti i giorni manifestano tutta la loro avversione e il loro disprezzo verso il diverso.
Potrebbe pure essere che percentualmente i razzisti siano più in tribuna che in curva, sono solo meno evidenti.
@Bocca, la mia replica a Grande Romano è sparita? Pensiero unico anche qui?
Guarda che io ho scritto ‘chiudere le curve’ non ‘combattiamo il razzismo’.
Mi pare ormai ovvio che certi cori vengano usati o per innervosire un avversario in particolare o tenere sotto scacco la propria società, dato che di solito si va incontro alla chiusura dello stadio per uno o più turni. Il razzismo probabilmente non c’entra nulla, è solo un modo per colpire qualcuno.
Se si trattasse di razzismo vero e proprio gli ultrà bergamaschi dovrebbero prendere di mira anche Zapata, Lookman & C.
Il problema non è tanto il coro razzista, il problema sono quelli che chiamate ‘ultrà’. Sarebbe ora di SCIOGLIERE TUTTE LE TIFOSERIE ORGANIZZATE i cui capi di solito entrano ed escono dalla galera ed hanno una fedina penale lunga un chilometro.
Chi vuole andare allo stadio ci vada per fatti suoi.
Per gli insulti razzisti, anzi per gli insulti in generale, applicherei una regola semplice per stabilire se una frase è offensiva o no: se chi la subisce si offende allora è offensiva. Io per esempio non capisco del tutto perchè gli amici napoletani si offendano per la faccenda del Vesuvio (mentre capisco perchè “lavali col fuoco” può dare fastidio (perchè implica che uno non si lavi altrimenti) non mi è chiaro perchè “Forza Vesuvio” faccia arrabbiare più di un “va a morì ammazzato” che non è certo bello ma non scatena tutto questo fastidio), comunque dicevo, non capisco fino in fondo, ma se a loro dà fastidio, per me va bene, decidano loro: sanzioniamo. Lo stesso dicasi per Superga, l’Heysel, Pessotto, Paparelli e la mamma di Materazzi che non sono offese razziste, ma mi sembrano pure peggio, oltre a denunciare chiaramente il basso livello intellettivo degli urlatori: sanzionamo tutto. Sanzioniamo ovviamente gli ululati a Lukako e, ci mancherebbe, lo zingaro a Vlahovic.
NON SMINUISCO NIENTE, squalifiche, multe, penalità, facciamo di tutto, seguo la linea intransigente del Conte Oliver. Senza se, ma e nemmeno forse.
Però, mi potete spiegare una cosa per favore? Perchè “zingaro” detto a uno che zingaro non è dovrebbe essere un insulto razzista nei confronti del bersaglio? E’ razzista nei confronti dei Rom, un modo dispregiativo di riferirsi alla loro etnia, ma non mi pare che Vlahovic, Ibra o Kostic siano Rom. Se io do del “negro” a Ibraimovic, magari mi mena, ma non credo lo consideri un insulto razzista. Se lo dico a un suprematista bianco, quello si offende, ma perchè il razzista è lui. E allora com’è la storia con lo “zingaro”?
Era così per parlare, se per caso mi sono spiegato male e qualcuno si sente offeso, mi scuso (tranne col suprematista bianco)
Guarda che “Forza Vesuvio” è l’auspicio di una nuova eruzione tipo Pompei con annesso sterminio di una popolazione. Indignarsi non è obbligatorio ma non capire che qualcuno possa offendersi indica come minimo una scarsa capacità ad immedesimarsi nel prossimo.
👍
va bene, ma è anche un po’ ridicolo come auspicio. Come se uno si auspicasse che il mare tornasse a sommergere la Val Padana. Però l’ho detto, l’offesa è stabilita dalla sensibilità di chi ascolta, quindi mi va bene considerarla come vuoi. Solo mi stupisco che i napoletani si lascino scalfire da un’offesa tanto infantile. Forza Napoli (intesa soprattutto come città)
Il ” forza Vesuvio” , che io ricordi, è stato ” introdotto” dai leghisti quando gli extracomunitari erano ancora pochi e gli invasori erano i terroni. La lega è nata e cresciuta dando in pasto agli imbecilli la paura dei ” terroni” usando gli stessi argomenti che usano oggi nei confronti degli extracomunitari. Poi hanno cominciato a perdere un po’ di consenso ma sono aumentati gli extracomunitari, specialmente musulmani, e hanno trovato un nemico ancora più facile facendo proseliti anche tra i ” terroni” , questi si che si meritano qualsiasi termine offensivo , gente senza memoria perché senza cervello.
Quindi ” forza Vesuvio” è una frase OFFENSIVA.
solo una cosa e poi la smetto, il nodo della questione peró non dovrebbe essere “si offende/non si offende” ma se tale espressione sia razzista o meno.
se lo è e vogliamo dire che lo sport è antirazzista, abbiamo poco da girarci in torno: certe espressioni devono esser bandite.
Ma infatti ho detto che l’espressione è comunque razzista. Indipendentemente dal fatto che la vittima si offenda o no.
Non giro intorno
direi che qualsiasi cosa affermazione razzista sia ridicola, almeno dal punto di vista logico, ma resta il fatto che anche se ridicolo o falso possa offendere.
facciamo un esempio: se a me che lavoro all’estero mi chiamano “mafioso” a me offende abbastanza, certo so di non esser mafioso, ma è comunque triste che si venga assimilati alla mafia per l’unico motivo di esser nato in Italia, insomma è sicuramente stupido ma aiuta a rafforzare certi stereotipi e se mi chiedi eviterei.
appunto: è razzista nei confronti non di un solo individuo ma di 22/25 milioni [wikipedia] di individui;
mi sembra peggio;
certo, d’accordissimo sul razzismo di chi la pronuncia: mi chiedevo solo come mai Vlahovic se la prenda tanto
Noi sappiamo che all’estero molte persone associano italiano =mafioso, anche gli slavi sanno che per molte persone associano slavo=zingaro e zingaro è un termine usato come spregiativo.
è razzista perchè è un modo per far passar l’equazione “paese dell’est = zingaro”, dove zingaro ovviamente ha una connotazione dispregiativa.
Per me alcuni insulti sono e restano razzisti indipendentemente da chi li riceve. Dire “sporco n.. di m…” ad un caucasico magari non lo offende personalmente (tutt’al più penserà che chi glielo rivolge è cieco), ma rimane un’espressione biecamente razzista. Idem “zingaro di m…”. Nel caso in questione poi l’offesa potrebbe avere (anzi certamente ha) un connotato personale perché dire quello a chi proviene da un paese della ex-Yugoslavia ha un ovvio sottointeso di insulto razziae equivalente a “slavo di m…” anche per chi di etnia non è veramente Rom.
ma non è la stessa cosa che ho scritto io ? “E’ razzista nei confronti dei Rom, un modo dispregiativo di riferirsi alla loro etnia,”
È comunque un modo dispregiativo di definire le popolazioni appartenenti alla ex Jugoslavia, un po’ come quando si da’ del terrone a tutti gli abitanti de sud Italia. Pertanto, che sia motivato o meno, è da considerarsi razzismo.
Disamina impeccabile.
Da applausi 👏👏👏
Perchè per tanti minushabentes, anche fuori delle curve pallonare, tutti o quasi tutti quelli che hanno un cognome con suffisso finale “ic” sono, di default, appunto zingari.
quello dice dell’ignoranza e del razzismo di chi insulta: non l’ho messo in discussione, pensavo di essere stato chiaro, ma evidentemente non abbastanza (mi sono un po’ pentito di aver cercato una discussione tanto delicata e, comunque, mi dispiace per Vlahovic che si vedeva c’è rimasto male).
Va beh, dai pensiamo a Roma che stasera c’è il sorteggio. Forza Giannino, ti vogliamo Re di Roma
Ma il genio che aveva scritto che la lotta per lo scudetto era ristretta a milan e atalanta?
Però vedi che alla fine aveva ragione lui? Il Napoli gioca in Italia, ma ci preme a farci sapere che no, non è squadra italiana; l’Internazionale è intrinsecamente internazionale, quindi ha tutta un’altra dimensione; la Juventus è apolide (lo sanno anche i gatti, e poi Juventus non è neanche italiano, è una lingua morta, figurati un po’); Roma e Lazio se la giocano sempre e solo tra di loro, perché bisogna capire chi è il re di Roma, che è un po’ linguamorto anche lui. Restano Atalanta e Milan…
be’, io avevo scritto che tornate le milanesi la lotta sarebbe stata tra isse e ‘a malamente;
non credo che fossero in molti a puntare sul Napoli;
eri fra questi?
Prendendo spunto dall’argomento del thread racconterò un paio di barzellette razziste.
———————
Un cinese entra in un bar, si avvicina al bancone ed ordina in modo perentorio al barista nero :
“dammi una birra negro”!
Il barista atterrito risponde : ” hai almeno una vaga idea di come ci si possa sentire dopo quello che hai detto ? Una cosa del genere me la sarei potuta aspettare da un bianco, non da un rappresentante di un’altra minoranza etnica ! Facciamo una prova per cortesia, vieni dietro al bancone e ti faccio vedere come ci si sente”!
Il cinese acconsente e va dietro al bancone scambiandosi di posto con il barista; costui batte il pugno sul bancone e dice : ” dammi una birra giallo”! Il cinese risponde : “mi dispiace, non serviamo da bere ai negri “!
————‐-
Cento neri correndo per la savana
trovano una lampada e dopo averla
strofinata esce il genio che dice :
” mamma mia , quanti siete ! Vi posso concedere soltanto un desiderio a ciascuno di voi “.
Il primo dice : ” voglio diventare bianco “.
Il genio esaudisce il suo desiderio e lo fa diventare bianco, il secondo lo
stesso e così via, fino al novantanovesimo ; poi il genio domanda al centesimo : ” tu cosa desideri”?
Il centesimo nero ridendo sotto i baffi risponde al genio : ” voglio che tornino tutti e novantanove negri”.
Non sono un mostro di perspicacia…la seconda non l’ho capita!:)
Sorry, le barzellette non si spiegano.
per me la più bella, anche grazie alla sintesi, è questa:
io non sono razzista: è lui che è negro;
Peccato buttare (a mare) miliardi di € per il ponte sullo stretto e non prevedere neppure 1€ per finanziare interventi strutturali per la sicurezza negli stadi, a partire dalla video sorveglianza. Non tutte le squadre hanno le risorse della Juve e possono fare da sè, e comunuque quando c’è un finanziamento tutti ci si buttano e si fanno (+ o -) le cose ..
La Juve ha dovuto vendere un paio di giocatori per le telecamere..
“Non tutte le squadre hanno le risorse della Juve e possono fare da sè”.
Nemmeno la Juve aveva le risorse, ma impegnandosi con plusvalenze e dilazione stipendi è riuscita a dotarsi del sistema di sorveglianza.
Cosa vuoi che siano n+1 punti di penalizzazione a fronte della lotta al razzismo?
Prenda esempio chi non può fare da sé 😂😂😂
più sotto ho messo il prezzo di una telecamera wifi, solo che non era a batteria, con la batteria la trovo sui quaranta euro;
mettiamo che ne servono cento, penso faranno uno sconto per tale quantitativo, facciamo 3.500 euro;
poi c’è il lavoro per sistemarle e computer per gestirle, facciamo altri 50.000 euro?
diciamo una settimana dello stipendio di Zapata?
occhio però che monitorare professionalmente un’area così ampia come uno stadio di A o B, con la definizione necessaria delle immagini, la possibilità di “puntare” le videocamere, zoomare dove serve ecc. il tutto gestito da una sala controllo non è uno scherzo ….-
ad es. qui il riferimento a una parte delle soluzioni installate + di recente dalla Juve
Lo Juventus Stadium come l’Allianz Arena e il Signal Iduna Park. Installate 4 telecamere multifocali di ultima generazione – Sport Business Management
e queste costano decine di migliaia di € l’una, poi ci sono cablaggi ecc. ecc.
ma se si vuole si fa.
mettiamo che serva un milione o anche dieci, cosa sono se un medio giocatore ne costa una ventina?
cmq non credo sia necessario usare telecamere così sofisticate, quelle che vediamo in città, visti gli anni, sono al livello di una odierna da qualche decina di euro eppure servono spesso ad identificare i malfattori;
inoltre le società sanno benissimo chi è solito comportarsi male e possono rifiutare biglietti e abbonamenti senza bisogno di giustificazioni;
almeno, questo ha detto pochi anni fa un’esperta di diritto su rairadiotre in occasione di un fattaccio simile;
Ciao BoB ,
Come immagino sappia pure tu, il ponte sullo Stretto è la solita arma di distrazione di massa di governi come questo e quanto al suo propugnatore basta ricordare la confidenza che ha dato quella volta ad un capo ultras, pluripregiudicato , della sua squadra del cuore, privilegiando il tifo rispetto al rigore per la legge, e questo da Ministro degli Interni, per il quale porto ancora vergogna,figuriamoci.
Ma tornando al tema di questo trhead, vista la grande levata di scudi contro i veri e vigliacchi insulti razzisti a Vlahovic, prendo atto della pressoché unanime avversione verso questo fenomeno, certo non con lo stesso entusiasmo per il precedente episodio toccato a Lukaku, per il quale diversi “ma” e “però” si sono sprecati, ma dai, si vede che ci volevano tempo e la reiterazione a fare da sprone .
Piccola differenza…Vlahovic non ha cercato di spezzare una gamba a nessuno, come Lukaku con Gatti.
Ah quindi pure tu trovi un pretesto per insulti razzisti?
Assolutissimamente no.
Nel caso di Lukaku, se ricordi bene, qualche “ma” e qualche “però” si riferiva più al precedente fallaccio su Gatti, che aveva contribuito forse ad accendere gli animi (da lì la 1^ ammonizione), che alla successiva decisione di ammonirlo di nuovo (e quindi espellerlo) per aver esultato “in quel modo” davanti alla curva, decisione che almeno io non ho mai avuto dubbi fosse profondamente sbagliata.
Spero di aver … chiarito.
🙂
Ho capito a cosa ti riferivi e posta l’involontarietà da parte di Lukaku nel voler procurare un danno fisico stante comunque il suo contatto troppo “duro” la protesta della curva ultras si è manifestata in quei lazzi razzisti di cui sappiamo tutti.
Quindi la domanda o l’affermazione resta: esiste mai provocazione che giustifichi il razzismo?
No. Comunque, no.
Ecco
Magari Lecce e Cremonese non hanno i mezzi per farlo, ma Milan e Inter …
sicuramente
anche se con stà storia dello stadio nuovo si no dove quando hanno l’alibi per rimandare sine die … (ma anche senza di noi..)
Che è qui che ha sottinteso mario: non tutte.
“Olio, petrolio, benzina e mineraleeee per battere la Juve, il Milan, la Roma, ci vuol la nazionaleeee”!
Ve lo ricordate quando negli stadi si cantava così.
Come abbiamo fatto a ridurci così? Tutto è cominciato da quando i calciatori hanno pensato bene di esultare in modo “strano”, cinematogragico, (giri di bandierine, Pistoleri, archi e freccia, balletti, danze e quant’altro di diseducativo, provocatorio e vomitelole. sono i calciatori a provocare le curve. I calciatori neri (Nene’ del Cagliari per tutti) ce li abbiamo sempre avuti, ma mai nessuno gli ha rivolto un’ingiuria.
Riva, Rivera, Zoff, Morini, Furino, Superchi, Domenghini non hanno mai, dico mai esultato come donnine, o sotto la curva a provocare, al massimo alzavano le brazzia al cielo.
E lo stadio intonava cori umani.
–
Ancora con sta menata che gli insulti razzisti sono conseguenza di atteggiamenti “provocatori” da parte dei giocatori!? Ancora!?
splendida tesi, peccato che gli insulti vengono prima delle esultazioni;
Pur essendo d’accordo con te che le esultanze sguaiate di oggi andrebbero evitate (anzi vietate e sanzionate per quanto mi riguarda) mi sa che vivi in un universo parallelo se pensi che i cori razzisti oggigiorno finirebbero se i calciatori la smettessero di esultare come fanno. Dai tempi di Nené, Riva, Rivera, Zoff, Morini, Furino, Superchi, Domenghini la società si è imbarbarita a ritmo esponenziale. Io, senza tornare indietro fino a Nené, non mi ricordo insulti razzisti ad es. a giocatori come Blisset (che pure di insulti anche dai tifosi del Milan se ne è presi…)
Anche perché Zoff è Superchi di gol ne hanno fatti pochini😉
Salud.
Si ma Riva, Rivera e Domenghini di goal ne hanno fatti tanti, se è per questo anche Morini ha fatto diversi goal, magari però nella sua porta, ma le loro esultanze erano pacate, si abbracciavano ed al limite alzavano le braccia al cielo, non andavano di certo ad esultare imitando un cane che fa una minzione, facendo balletti o danze ridicole e gesti e quant’altro di diseducativo e provocatorio e non si presentavano in campo pieni di tatuaggi come gli indios dell’Amazzonia e con i capelli conciati come un pellerossa o tinti color fuxia come le ballerine a teatro.