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Asciugati le lacrime Claudio e goditi l’applauso di tutto il calcio. Un grande bentornato a Claudio Ranieri, 71 anni, allenatore che ci ha abituato a grandi imprese umane e tecniche. Non solo il Leicester, per lui l’impresa oggi è aver riportato clamorosamente in Serie A il Cagliari dopo averlo preso al 14° posto in Serie B, sei mesi fa. Nello spareggio promozione col Bari Ranieri gioca la carta disperata di Pavoletti negli ultimi minuti e quando tutto sembrava ormai scritto con lo stadio San Nicola che stava già festeggiando ecco che l’attaccante segna il gol che rovescia un destino ormai già scritto: il Cagliari in Serie A, il Bari di De Laurentiis resta in Serie B. Per Ranieri il Cagliari è una questione di cuore, in Sardegna cominciò la sua carriera di allenatore sempre in giro per l’Europa. “Avrei vissuto come una sconfitta personale non riuscire a riportare il Cagliari in A, E comunque io da grande voglio fare l’allenatore”.

L’immagine più bella, ma anche curiosa, è quella mano fuori campo che entra nell’inquadratura e si appoggia sulla testa di Claudio Ranieri in lacrime. Lo accarezza più volte come a dire: “Dai, dai, fatti forza…” Claudio ha nascosto il viso nelle braccia del medico del Cagliari e proprio non ce la fa a trattenere le lacrime e l’emozione del suo Cagliari riportato in Serie A dopo un anno e dopo aver sostituito Liverani in panchina sei mesi fa. 

  A 71 anni Ranieri si è intenerito ancor di più e le oltre mille partite in panchina non lo hanno indurito, anzi. 

  Quella mano che lo accarezza è di Michele Mignani, l’allenatore del Bari che davanti ai 60.000 del San Nicola ha visto sfumare la promozione a 2 minuti dalla fine del tempo di recupero. Se resta 0-0 il Bari è in Serie A e già lo stadio annusa il trionfo. Dopo 12 anni di amarezze e fallimenti, la discesa in Serie C e la salvezza da parte di De Laurentiis. 

  Altroché Champions League, qui il calcio è sangue e arena, mica quella roba spaziale e futuristica del calcio dei miliardi e degli sceicchi. Era quasi finita, tutto stava andando secondo pronostico. Claudio Ranieri tenta il tutto per tutto, dentro Leonardo Pavoletti, acciaccatissimo, ma anche ormai l’ultima carta da giocare. Passano meno di cinque minuti e Pavoletti segna un gol storico che vale la promozione del Cagliari in A e la condanna del Bari a rimanere in Serie B. La gioia e il dramma, la solita straordinaria commedia umana di questi giorni di partite alla va o la spacca.

  E’ Mignani, completamente fradicio per il diluvio venuto giù sul San Nicola, che va a confortare Ranieri che tante emozioni non le regge e scoppia a piangere. Per chi ha vinto una Premier League con una piccola squadra come il Leicester, facendo una delle più grandi imprese dello sport moderno, una promozione conquistata a Cagliari non è forse da meno. Quando è tornato a Cagliari nel dicembre dello scorso anno Ranieri ha preso una squadra al 14° posto, e ora la riconsegna in Serie A a tutta la città. Che ovviamente è letteralmente impazzita, a decine di migliaia in piazza a festeggiare il grande ritorno: tutti in strada per Claudio.

  Ranieri a Cagliari cominciò la sua carriera, a cavallo tra gli anni 80 e 90 lo portò dalla C alla A con due promozioni ancor oggi straricordate e la salvezza alla prima stagione in A. “Non riuscire a riportare in A il Cagliari che mi aveva chiesto aiuto, l’avrei vissuta come una sconfitta personale. A Cagliari per me è cominciato tutto, da Cagliari è cominciato il mio giro d’Europa col calcio” ha detto Claudio. Questione di cuore e questione d’onore.

  Non si arrende mai Ranieri, fermarsi per lui vorrebbe dire perdere se stesso. un po’ il senso della sua vita di girovago e uomo di campo.  “Da grande – dice – io voglio fare l’allenatore”. Bentornato, Claudio: per persone come te c’è sempre posto.

***

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Asciugati le lacrime Claudio e goditi l’applauso di tutto il calcio. Un grande bentornato a Claudio Ranieri, 71 anni, allenatore che ci ha abituato a grandi imprese umane e tecniche. Non solo il Leicester, per lui l’impresa oggi è aver riportato clamorosamente in Serie A il Cagliari dopo averlo preso al 14° posto in Serie B, sei mesi fa. Nello spareggio promozione col Bari Ranieri gioca la carta disperata di Pavoletti negli ultimi minuti e quando tutto sembrava ormai scritto con lo stadio San Nicola che stava già festeggiando ecco che l’attaccante segna il gol che rovescia un destino ormai già scritto: il Cagliari in Serie A, il Bari di De Laurentiis resta in Serie B. Per Ranieri il Cagliari è una questione di cuore, in Sardegna cominciò la sua carriera di allenatore sempre in giro per l’Europa. “Avrei vissuto come una sconfitta personale non riuscire a riportare il Cagliari in A, E comunque io da grande voglio fare l’allenatore”.

Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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Claudio Mastino 62

Un’ altra grande impresa del Sor Claudio, il testaccino. Me lo ricordo ancora quando giocava come difensore nel Catanzaro che allora era in serie A, squadra in cui ha militato la maggior parte della sua carriera da calciatore, come ricordo le sue figurine con la maglia
della squadra calabrese dell’album Panini. Competente come tecnico
e persona decisamente squisita sotto il profilo umano, molti sportivi
e non solo dovrebbero prendere esempio da questo grande personaggio, si eviterebbero probabilmente certi atteggiamenti fuori le righe, solo per usare un eufemismo. Molti se lo ricordano soprattutto per aver vinto con il Leicester ma Ranieri ha ottenuto tanti altri grandi risultati nella sua lunga carriera da allenatore, risultati che ha ottenuto utilizzando
spesso il 4-4-2, il suo modulo preferito, modulo che a dirla tutta è anche il mio preferito.
Riportando il Cagliari in serie A ha fatto contenta un’intera isola e la squadra sarda , considerando il suo grande passato dove vi hanno militato grandi campioni che hanno
fatto onore alla Nazionale italiana come Gigi Riva, Angelo Domenghini, Ricky Albertosi e compagnia bella e considerando che è la squadra più rappresentativa di una delle più grandi regioni italiane merita a mio avviso di stare in serie A.

Leo 62

A proposito di ieri e di Fenomeni:

https://www.youtube.com/watch?v=1K8W9pD9vWc

il ghiro

BARI – CAGLIARI 0 – 1
Secondo atto dello spareggio per scegliere chi salirà in A con Frosinone e Genoa.  Fuori Nandez, sulla panca cagliaritana Pavoletti e Mancosu, sulla panca barese Folorunsho e Antenucci. Arbitra il napoletano Guida.
Caprile para prima su Dossena, poi su Luvumbo, tiretto di Benedetti facile per Radunovic, cross di Luvumbo, palo scheggiato, ancora Caprile su Deiola e poi ottima deviazione sulla testata di Di Pardo. Gara bloccata, il nervosismo causa errori a bizzeffe.
Ripresa; esce Mazzotta per Ricci, che sbaglia subito il tiro, ancora Caprile salva su Obert e su Lella, giallo al capellone Dorval per simulazione, entrano Zuzek e Ceter per Di Cesare ed Esposito, gialli a Maita e Luvumbo, dentro Prelec e Mancosu per Di Pardo e Lella, scontri duri in campo, entra Molina per Morachioli, giallo a Benedetti, ancora sugli scudi Caprile per la parata su Dossena servito da Mancosu, entra Folorunsho per lo sfortunato Ceter, poi Viola e Barreca per Dossena e Azzi, sfortunato il Bari che prende il palo a Radunovic battuto. Infine la svolta del destino, entra Pavoletti fermo da tempo, gialli a Deiola e Mancosu, poi in pieno recupero, sotto un vero nubifragio, al 94’, crossa da dx Zappa e il vecchio bomber livornese piazza la zampata di sx decisiva per la sua squadra, 0-1. Il ritorno in panca di Ranieri ha portato fortuna agli isolani, ma il merito del vecchio Claudio è stato premiato da questa promozione abbastanza insperata, tutti i giocatori hanno dato il massimo, mentre i baresi hanno cercato di portare il pareggio a casa, giocando con il freno tirato. Ma senza un formidabile Caprile il punteggio avrebbe potuto essere molto più ampio e la partita decisa molto prima del 94’. Ajòòò…
P.S. Esposizione eccessiva. I fratelli Esposito sono i veri sconfitti della serata, tutti e tre hanno rimediato un risultato sfavorevole, lo “spezzino” Salvatore contro l’Hellas, il “barese” Sebastiano contro il Cagliari, e anche il baby Francesco Pio con la nostra nazionale Under20 in Argentina contro l’Uruguay. Un caso di ὕβρις θεῶν, di vendetta degli dei per l’eccesso di Esposizione mediatica? Avranno tempo di rifarsi, sono giovanissimi ed hanno ancora tanta strada davanti a loro, in bocca al lupo, ragazzi!!!

Luc 68

Ma a nessuno é venuto in mente che avere un Bari in serie A non sarebbe convenuto?
Mha strano
Saluti

Antonio Trilussa

A me si!
Anche se a De Laurentis, che ormai è il nuovo campione del calcio italico, consentirebbero di tenersi due squadre in A

Modifica il 10 mesi fa da Antonio Trilussa
My opinion serie B

Come poteva essere conveniente lasciare in B uno stadio da 56mila spettatori? Forse non hai visto la partita e neanche gli highlights e la traversa di Folorunsho a sette minuti dalla fine?
Semplicemente ci sta che una squadra di navigati vieux routiers abbia talvolta la meglio su una squadra composta da giovani esordienti ad alto livello.
Per le dietrologie si prega di ripassare!

tom

Rientrerà anche lui tra i quaranta della lista ADL?
Detto questo, forza Cagliari!
(almeno una gioia, quest’anno).

Modifica il 10 mesi fa da tom
Cuore ross-azzurro

Il Napoli stravince lo scudetto, il Catania ritorna con un trionfo senza pari tra i professionisti, Ranieri compie l’ennesima impresa e ci si libera definitivamente di un fardello politico ventennale. Che anno meraviglioso!!!!

PS peccato solo per il Verona 😁

Modifica il 10 mesi fa da Cuore ross-azzurro
Nicola Romano

Silvio stava sulle scatole anche a me , ma quando era al massimo del potere, sinceramente umanamente mi dispiace , ma a 86 anni può succedere, non mi pare bello comunque rallegrarsi .

Cuore ross-azzurro

A me non dispiace proprio per niente, basta con questa falsa retorica della morte che nobilita. Ha fatto talmente tanti danni all’Italia che l’unico rammarico è che non sia morto prima. Io il dispiacere, profondo, lo provo per gente come i poveracci di Cutro e per tutti quelli come loro, prima e dopo di loro, gente che ha avuto quasi nulla dalla vita e l’ha conclusa pure in un modo atroce. Sicuramente non provo rispetto per la morte di un mafioso, corrotto e corruttore, pedofilo, uno dei più vergognosi esempi di mala politica mondiale, con aspirazioni dittatoriali, che ha finito di rovinare un paese intero. Posso solo dire FINALMENTE, ERA ORA! O come si dice da noi: c’java pessu tempu.
Saluti.

Modifica il 10 mesi fa da Cuore ross-azzurro
commentanonimo

Più che sulle scatole era un uomo che amava il potere ed i soldi, raccontava bugie, era divisivo, non condivideva ideali di giustizia e di rispetto per i suoi avversari, non aveva etica, sicuramente non era kantiano, con “le stelle sopra la testa e la coscienza nella testa” e se dovremo rimpiangerlo come politico significherà che stiamo precipitando nella dittatura.

Mark Renton

Quelle strane analogie tra Berlusconi e Buffon.

Entrambi controversi, entrambi di successo. Buffon bambino prodigio, debutto nella massima serie a 17 anni, tanti successi oscurati da simpatie per il ventennio fascista e dichiarazioni come “meglio due feriti che un morto” viste come un ammiccamento al mettersi d’accordo per terminare le partite in pareggio.
Di Berlusconi imprenditore sappiamo tutti, ma l’affiliazione alla loggia massonica P2, i suoi rapporti con Dell’Utri, la condanna definitiva per frode fiscale lo rendono il personaggio più controverso di fine millennio.

Col tempo la stella di entrambi si affievolisce, Buffon a 40 anni decide di giocare ancora e va al PSG dove non lascia il segno, torna alla Juventus dove ormai non è più titolare, va al Parma sognando un rapido ritorno in serie A ma ciò non avviene.

Berlusconi viene dichiarato incandidabile e resta fuori dal Parlamento per 9 nove anni. Sì ricandida nel 2022 ma il suo partito è il meno votato della coalizione. La Meloni lo sbeffeggia e gli nega un ministero, non solo, lo nega alla sua pupilla Ronzulli e viene sgamato mentre scrive giudizi non proprio teneri sulla premier.

Entrambi sono al declino, ma non si fanno da parte, continuano, come se accettare che il tempo passa per tutti fosse un’umiliazione.

Cosa ha spinto questi due personaggi ad andare avanti con tanta ostinazione piuttosto che farsi da parte all’apice delle loro vite?
Berlusconi sapeva che non sarebbe stato mai più premier, ma l’illusione di diventare Capo dello Stato era probabilmente l’ultimo scopo che si era prefissato.
Buffon a un certo punto si è rassegnato all’idea di non vincere la Champions (da titolare), ma l’illusione di ritagliarsi uno spazio in nazionale per il sesto mondiale è probabilmente la molla che ancora non lo convince che è il caso di ritirarsi.

Berlusconi è stato sconfitto dal tempo, come tutti. Uno così altrove non sarebbe arrivato così in alto ma l’Italia è il paese che crede ai pifferai magici.
Il tempo sta sconfiggendo Buffon, costretto al terzo anno di fila in B e probabilmente vedrà il mondiale del 2026 in televisione, anche se l’Italia dovesse qualificarsi.

Ci sono persone che hanno tutto, ma non gli basta mai. Vengono chiamate avide e non sempre è il denaro che gli manca ma l’entrare a tutti i costi nella storia.

Corum

Perché a loro piace o piaceva quello che fanno..
Te la sei mai posta la domanda?

Mark Renton

Farlo oltre tempo massimo ti rende patetico.

Saluti.

Corum

Esattamente come fare paragoni inconsistenti per avallare le proprie tesi pelose.

L'ESORCISTA

Tranquillo su, avete alzato la coppa

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Onestà interista

Adesso tutti ad incensare Ranieri anche quelli che se la ridevano quando il loro idolo maleducato diceva questo: “Il periodo è quello di agosto e settembre 2008. Ranieri allena la Juve. Mou l’Inter. Il portoghese fu il successore di proprio di Ranieri al Chelsea nel 2004, e il tema del contendere è sempre quello: la vittoria, i trofei: ”Io ho bisogno di vincere per avere sicurezza a differenza di Ranieri. Lui sembra quasi che non abbia bisogno di vincere, e a quasi settanta anni (in realtà ne aveva 57, ndr) ha vinto solo una Supercoppa e un’altra piccola coppa. Ormai è troppo vecchio per cambiare mentalità”. Dunque, a distanza di un mese, il nuovo affondo, questa volta sull’approccio e sull’allenare all’estero: “Io ho studiato cinque ore al giorno l’italiano per diversi mesi per poter comunicare con tutti voi. Ranieri dopo cinque anni in Inghilterra aveva ancora difficoltà a dire ‘good morning’ e ‘good afternoon’, nient’altro”.

La Nonna Dei Tre Porcellini

Leggendaria gufata del giornalista di La7 che dopo il servizio sull’Inter e le tre sconfitte in finale ci ricorda i tre fratelli Esposito in campo lo stesso giorno con Spezia, Bari e Under20. Da seguire. Magari dall’anno prossimo mi metto a scommettere anch’io.

Leo 62

Ottimo per fare le Martingale… ma che a La7 portino sfiga è risaputo…

Bob Aka Utente11880

Bene. Dopo l’Inter in finale champions, continua la rimozione delle milanesi. Questa mattina muore Berlusconi, sono le 13.30 e invece di aprire un thread non tanto su di lui, quanto sui suoi successi tra Milan e Monza, che penso stimolerebbe parecchi commenti e ricordi dei colleghi del blog, stiamo ancora alla fenomenologia del Ranieri e alle sue lacrime, dopo quelle imperdibili del Pep. Boh.

Expo

Ti sei scordato il /s

alberto_ol

Secondo me Bob dice sul serio.
Comunque se Bob non ha capito /s sta per sarcasmo

Bob Aka Utente11880

Grazie della sp7iegazione colleghi. Si dico sul serio. Non è ovviamente una petizione da firmare, ma trovo che a fianco alla magnifica impresa di CRanieri ci poteva e doveva stare il ricordo del presidente di calcio più vincente di sempre in Italia. E lo dico da interista e da non votante del sig. B. E mi piacerebbe che quando si copre la notizia, in questa parte del blog si parlasse di calcio.

Bob Aka Utente11880

Aiutami a capire

Expo

Ho pensato che il tuo post avesse senso con il simbolo del “sarcasmo” (/s)

Modifica il 10 mesi fa da Expo
ROS

….forse avrebbe meritato il bari…o forse no, alla fine l’esperienza di alcuni giocatori ha fatto la differenza. Certo è che oggi essere tifoso del bari è dura.

luottardi

Ultimo uomo vero di sport nel calcio ..e non (solo) perché vince

….paragonare il suo stile a quello di mourihno etc….. giù il cappello…
https://fb.watch/l6K2X0VF4w/

Archivista

Lugete Veneres Cupidinesque, il Verona si è salvato, accidenti a lui. Ho capito che lo Spezia stava sull’anima a parecchi, ma il Verona, gente, il Verona…

Leo 62

Immagino che non sia casuale l’uso di Catullo…

Archivista

Infatti, un omaggio a denti stretti.

Modifica il 10 mesi fa da Archivista
L'ESORCISTA

Immenso

Nathan

Immenso Claudio Ranieri, a Napoli si trovo’ a gestire l’immediato post Maradona nella stagione 91/92, con la città che sperava nel ritorno di Diego dalla squalifica.
Chiuse al 4 posto un’annata positiva con Zola e Careca in attacco ma si poteva forse fare qualcosa in più.
Esonerato ingiustamente l’anno successivo da Ferlaino perché faceva giocare Mauro, lo vedrei bene di ritorno sulla panchina azzurra per chiudere il cerchio interrottosi 31 anni fa. Complimenti per la promozione del Cagliari mister, ad maiora semper.

luigi.iannelli

Di nuovo sulla panchina del Napoli dopo lo scherzo che ha fatto al presidentis togliendogli la possibilità di rilasciare un’altra egointervista o narcisointervista?
Ho sempre stimato Ranieri per la sua signorilità, ma da ieri sera lo stimo ancor di più per avermi evitato un’altra abboffata di chiacchiere e di autoglorificazione da parte del presidentis.

Nathan

In realtà Ranieri ha fatto un favore a De Laurentiis condannando il Bari ad un’altra stagione in B.
Altroché intervista.

Obizzo da Montegarullo

Presidentiis, prego! 🙂

scotland16

Grande Claudio, un signore, una brava persona; partito dal basso, facendo gavetta come allenatore. Ha fatto bene in tanti posti ed e’ ricordato bene in tante nazioni. Con la Roma ci porto’ a pochi minuti da un titolo meritatissimo contro il Manchester City di quei campionati italiani (l’Inter di Moratti che spendeva il quadruplo degli altri…). Ripeto, un signore , altro che certi capopolo che ora infestano gli stadi generando violenza..e molte sue squadre (quando possibile) hanno e giocano pure un buon calcio (senza idee particolari peraltro ma con sana filosofia calcistica).

inox

Buongiorno Fabrizio

Meglio sarebbe, Buonanotte Fabrizio. 4 (quattro) finali perse. La Prestigiosa avrei voluto ma non ho potuto no, meglio, volevo ma ho petato. Ancora: incomprensibile come non vincere la Champion giocando per vincere solo gli ultimi venti minuti. La LuLa versione serata in La Spezia (1-2). La prossima finale diciamo…..fra quindici anni farei così: spiego ai ragazzi i due modi per andare da La Spezia a Roma. Modo 1: La Spezia-Bologna Km 212 poi Bologna-Rimini km 118 dopo meglio tornare a Pistoia quindi Rimini-Pistoia km 232 ora, deciso Pistoia-Arezzo km 113. Mi allungo, è tattica: Arezzo-Ancona km 212. Troppo e allora Ancona- Grosseto km 301. Mi confondo e mi ritrovo a Terni. Grosseto-Terni km 175. Vado a Viterbo ma non lo so il motivo quindi, Terni- Viterbo 59. Ora basta! Punto sullo spostamento deciso: Viterbo-Aquila Km 195. Vedo l’arrivo, lo sento, eccomi: Aquila-Roma Km 117. Semplice, vero? Km totali percorsi: 1734. Modo 2 : La Spezia-Roma tramite “Cisa+A1” km 420. Con quale “modo” la giochiamo ragazzi sta finale? Vabbè. A proposito di La Spezia. Settimana tremebonda. Invasione di militari più i pappafichi a comperare e a farsi comperare e a vendere. Città bloccata. Come se non bastasse ieri, Spezia giustamente retrocesso. Ma….secondo te….Maestro…Nzola come può battere un rigore così a capocchia? La prossima stagione me lo vedo centravanti in Verona. Mi sbaglio, forse. Vedremo. I più scornacchiati sono i tre fratelli Esposito tutti e tre sconfitti e con la nazionale, con lo Spezia e con il Bari. Qui capolavoro di Ranieri. Ecco, il Cagliari in serie “A” non mi dispiace per nulla.  

il ghiro

Italia U20 – Uruguay U20 0 – 1

Per la prima volta l’Italia Under 20 si qualifica alla finale mondiale, si deve scontrare contro i pari quota dell’Uruguay. La squadra allestita dall’ottimo C.T. Nunziata ha dato finora sensazioni molto positive, la sconfitta di misura con la Nigeria, maturata a sorpresa nei minuti finali, è stata rapidamente assorbita, la formazione si è via via consolidata e lascia ben sperare per la sfida di La Plata, in Italia sono le undici di sera. Le novità in casa Italia sono la promozione di Faticanti e Pafundi, nei celestini giocano Chagas, Duarte e de los Santos. Arbitra lo svedese Nyberg. al VAR lo svizzero San.
Tiraccio a lato di Matturro, tira ancora largo Rodriguez e poi due volte Diaz a fil di palo e a lato, lanci lunghi per Pafundi che non la prende mai, tiri da fuori degli uruguagi, corner e grande parata di Desplanches sulla testata di Duarte, la partita la fanno i celestini, tiretto fuori di Gonzalez, giallo a Guarino duro su Rodriguez.
Ripresa: dentro Zanotti per Faticanti, giallo ad Ambrosino che simula, cambiamo le punte, fuori Ambrosino e Pafundi, dentro Esposito e Montevago. Scontro Guarino-Desplanches, tutto ok, scontro Duarte-Desplanches, tutto ok, entra Ferrari per Duarte, manovrano i celestini, tira dal limite Diaz, para a terra Desplanches, bruttissimo fallo a gamba alta di Prati, rosso per lui, ma il VAR lo trasforma in un giallo, poi su corner mischia in area e Rodriguez infila in rete di testa, lungo check del VAR, tutto ok, 0-1. Giallo a Zanotti duro su Matturro, entrano Pisilli, Lipani e Sosa, giallo a Lipani, entra Homenchenko, si va ad oltranza ma i nostri non riescono proprio ad impensierire la difesa avversaria e la partita si chiude con la vittoria dell’Uruguay, tutti i celestini sono molto più tecnici e determinati dei nostri, sulla carta il terreno infame avrebbe dovuto penalizzare loro, ma invece hanno giocato con grinta e velocità, impedendoci di ragionare.
Nessuno dei nostri mi ha impressionato, tranne l’ottimo Desplanches, sicuro e coraggioso nelle uscite, male anche Guarino e Ghilardi, Giovane e Casadei, Prati e Baldanzi, malissimo Turicchia, Faticanti, Zanotti e tutte e quattro le punte schierate. Mai impegnato il portiere dei celestini, i loro migliori Matturro, Diaz, Luciano Rodriguez, de los Santos e Duarte. Ottimo il giovane arbitro svedese.

Modifica il 10 mesi fa da il ghiro
Nicola Romano

Ora ci e’ rimasto da perdere solo con la nazionale maggiore .

siefbi

La nazionale maggiore è ancora meglio: manco gioca i tornei

2010 nessuno

Buongiorno ghiro, vorrei ricordare anche Casadei giudicato miglior giocatore del torneo, nonché vincitore di una scarpa d’oro quale capocannoniere.
E adesso chi volesse comprarlo dal Chelsea altro che 15 milioni….

alberto_ol

Mah, io non credo che al Chelsea arriveranno queste offerte mirabolanti.
Per ora nel calcio professionistico Casadei ha fatto 15 partite (di cui 9 da titolare) nella serie B inglese con un gol.
Forse diventerà un campione, ma non io la mano sul fuoco non ce la metterei.
Nei mondiali under 20 del 2017 il capocannoniere del torneo fu Orsolini, che adesso è un buon giocatore di serie A, sicuramente non un campione e non è stato neanche convocato nella nazionale italiana.

Per quello che può valere adesso Transfermarkt valuta Casadei 12 Milioni e Orsolini 10 milioni.

il ghiro

D’accordo, io lo giudico solo per la partita finale, è molto alto e potente, è grosso ma non mi è parso grande, nota la differenza; ma è giovane, potrà crescere e maturare, almeno speriamo, per le nostre Nazionali.

Tiziano

Grande Pep ma lo spettacolo del calcio senza gente come Ranieri cosa sarebbe?

Modifica il 10 mesi fa da Tiziano
2010 nessuno

Sono molto contento per Ranieri, persona che merita tutte le soddisfazioni e che oggettivamente riportando il Cagliari in serie A, dopo averlo preso al 14° posto solo sei mesi fa, ha compiuto un’altra delle sue belle imprese.

comevolevasidimostrare

👍

EroAdAtene

Un gentiluomo del calcio ritorna in A. Se lo merita. Per il resto, quarta finale in pochi giorni e pure gli azzurrini perdono. Niente gufata ovviamente, ma forse dobbiamo farci qualche domanda sulla nostra tenuta psicologica nelle competizioni.

Modifica il 10 mesi fa da EroAdAtene
Quasi10

Concordo con la stima x Ranieri;
Per le finali, ti offro un diverso punto di vista: le squadre italiane sono particolarmente performanti nelle semi-finali (con le dovute eccezioni) 😉

quello malato sul serio

gli azzurrini hanno tenuto in tutto, per poco portando la gara ai supplementari dove potevamo anche vincerla visto che gli uruguagi erano in calo, ma dobbiamo essere onesti e ammettere che ci erano superiori, il risultato è giusto;
nat. mi associo alle lodi per Ranieri, lui sì che ha fatto l’Impresa vincendo la premier con una squadra tipo Torino o Bologna;

2econdo me

Per quanto riguarda Ranieri permettetemi un bel chi se ne frega del suo ritorno in A, avvenuto un po’ per culo (all’andata) un po’ per demerito del Bari (al ritorno). Non vedo la grande impresa di una squadra arrivata al 5 posto, 5 punti sotto il Bari che era terzo. E va beh, ma qualcuno s’è inventato i pleiòf e quindi viva ranieri. Ma va…

Modifica il 10 mesi fa da 2econdo me
monica

….eh…ma mica è colpa di ranieri se hanno inventato i pleiof??
detto questo neanche a me piacciono i playoff proprio per il tuo stesso motivo motivo,ma chi gli tocca giustamente ci prova

Modifica il 10 mesi fa da monica
2010 nessuno

Mangiato pesante? Digerito in fretta? Magari un Alka Seltzer funziona ancora

scotland16

era 14 esimo quando ha preso il Cagliari….ed ha rimontato senza proclami o crociate contro “poteri forti” e arbitri…ha lavorato serenamente , ha rimesso le pedine di una buona squadra al suo posto.

secondo me

non ho nulla contro la persona ci mancherebbe, ma i play off sono quasi una condanna a morte per le terze che magari si sono fatte il mazzo per inseguire il secondo posto e spesso e volentieri poi vengono fregate da chi stava dietro. E infatti s’è visto un Bari completamente scarico nonostante fosse ad un passo dal traguardo. Sostanzialmente conviene risparmiare le forze e dare il massimo dopo. Lo trovo ingiusto e non parlerei di imprese

Modifica il 10 mesi fa da secondo me
quello malato sul serio

anch’io sono contro i playoff, un campionato non è un torneo;
gli è che le tv ci vanno a nozze e spingono per aumentare il numero delle gare, che già sono troppe da anni;

unclemarvo

Guarda, l’anno scorso noi si arrivò terzi e perdemmo la finale contro il Monza quarto alla fine, quindi non parlo certo pro domo. Ma se si sa da inizio anno che dopo la regular season ci sono i playoffs, non ti viene il dubbio che magari chi arriva quarto o quinto ha fatto i suoi calcoli e si è preparato atleticamente per il finale di stagione, magari ha fatto andare il terzo posto perché tanto non contava nulla etc. ?
Capirei lo sfavamento avessero cambiato le regole durante il campionato, ma sono una ventina d’anni ci sono i playoffs…
Magari, magari ci fossero anche per la serie A come esistono negli sport americani (dove difatti non vince mai la stessa squadra e una franchise è considerata dominante quando vince 3-4 campionati in 15 anni).
Sennò anche in champions facciamo il conto di chi ha fatto più punti nei gironi ottavi quarti etc e la finale non giochiamola nemmeno quella!

Modifica il 10 mesi fa da unclemarvo
TurinTurambar76

Dispiace per il Bari ma tanto di cappello a Claudio Ranieri…

al quale venne scippato uno scudetto dall’Inter(passato chissà perché sotto silenzio)che grida ancora vendetta.

un Signore.

2010 nessuno

È la ragione che grida vendetta quando legge certi commenti

Waters

Visto che parli di scippi,ti riferisci a quello che il Cagliari ha fatto al Parma?
Questo si grida vendetta.
Salud.

scotland16

si riferisce ad una certa annata in cui un capopolo faceva la vittima pur avendo la societa’ piu’ potente, la squadra piu’ forte e piu’ pagata , con una rosa che era il doppio delle altre…e con alcune partite un po’ borderline..

Waters

Ciao, era quell’anno quando fece gol Diamanti al 90esimo su punizione e segnò il gol dell’1 a 1 con Livorno già retrocesso da mesi?
Oppure era quell’anno dei tre vaffa di Totti a Rizzoli in Udinese Roma 1/3 con l’Udinese in vantaggio per uno a zero, Rizzoli si voltò dall’altra parte.

Salud.

Optimumpotor

Perché è l’Inter

unclemarvo

Dispiace per inox, utente a me simpatico, ma grande goduria per lo spezia in B. Sono ancora una serie superiore alle loro capacità e blasone, ma ho buone speranze per l’anno prossimo, speriamo scendano di nuovo verso lidi più consoni.

il ghiro

O.T. SPEZIA – HELLAS VERONA 1 – 3
Spareggio in casa Sassuolo per la sopravvivenza in serie A per le due terzultime, Semplici aggiusta qualcosa nello schieramento degli aquilotti, dentro Ferrer, Zurkovski e Shomurodov, fuori gli squalificati Amian e Gyasi, indisponibili Beck, Moutinho, Holm, Maldini, Bastoni, Caldara, Henry. Zaffaroni conferma la squadra di Milano contro i rossoneri, dentro Dawidowicz e Lazovic, conferma per Sulemana. Per la sfida salvezza fischietti d’oro ad arbitrare, in campo il vicentino Orsato, al VAR il pistoiese Irrati.

Dopo pochi minuti scappa via a sx Lazovic che centra indietro, Faraoni piazza il tiro, il Drago è battuto, Ampadu cerca di salvare ma infila col sx la propria porta, 0-1. Tira a lato Reca, testa fuori di Dawidowicz, giallo a Hien duro su Nzola, Ampadu si rifà con una botta paurosa che, deviata appena, trapassa imparabilmente nel sette il povero Montipò, 1-1. Corner battuti a kakkio da ambo le parti, poi il Verona azzecca uno splendido scambio stretto in area tra Djuric e Ngonge, concluso con un bel tiro che piega le mani al Drago, 1-2.  Giallo a De Paoli duro su Ferrer e a Dawidowicz duro su Zurkovski, tiraccio alto di Faraoni, poi ancora Ngonge si smarca a centrocampo, si libera facile di Ampadu, e di sx beffa il Drago sul primo palo, tiro deviato ancora dal povero Ampadu, 1-3.

Ripresa: Montipò para su Zurkovski, esce Wisniewski per Verde, entrano Cabal e Verdi, lo Spezia attacca ma confusamente e senza efficacia, giallo a Montipò, poi Faraoni salva con la mano, per Orsato è rigore e rosso al nostro ex Davide, ma Montipò salva parando il tiro fiacco e centrale di Nzola. Gialli a Ngonge e a Reca, tiretto facile di Verde, entrano Terracciano e Gaich, giallo a Esposito, Montipò salva due volte su Shomurodov e Bourabia, poi anche sulla zuccata del solito Ampadu, entrano Cipot e Agudelo, ancora tiraccio alto del Capellone, entra Coppola, Montipò para ancora di piede su Verde, poi ancora in tuffo su Nzola, ultima beffa per l’immancabile Ampadu, stop e tiro da dentro l’area, traversa scortecciata. Braccio netto di Coppola in area, Orsato e il VAR non lo vedono, ma non sarebbe cambiato nulla, e la partita si chiude qui, Hellas in A e Spezia in B. Meritatamente.

I migliori: Montipò, Hien, Faraoni, Lazovic, Ngonge tra i gialloblù, Ampadu, Bourabia, Zurkovski e il combattivo, ma confusionario e sfortunato, Nzola. Applausi ai due allenatori, Orsato un po’ più nervoso del solito, più gialli e meno sorrisi e pacche sulle spalle, che stia invecchiando anche lui?

Obizzo da Montegarullo

Dispiace per il Bari e per Bari, 55.000 persone allo stadio per uno spareggio di serie B sono tanta roba, ma la squadra è stata troppo timida, se giochi in casa non puoi accontentarti di un pareggio anche se ti basta per promuovere, qualcosa in più lo devi provare.
Felicissimo per Claudio Ranieri, un grande conoscitore di calcio e un vero Signore, congratulazioni a lui e al suo Cagliari.
E poi, oh, sono state due partite molto divertenti.

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