Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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jean gabin

Che paura comunque non riusciremo a strapparvi i records delle malefatte ( calciopoli, cucumella suarez, svariate inchieste della GdF ancora aperte etc etc etc)

Modifica il 14 giorni fa da jean gabin
occasionale

In attesa di qualche bella indicazione dalla notte europea vorrei fare una riflessione su Sinner.

Che potrebbe attirami – ne sono consapevole – una valanga di critiche …. ma ci sta, l’importante è che non siano aggressive.

Vorrei farla perchè è una sensazione che mi accompagna spesso quando leggo di certe cose che lo riguardano.

Provo a spiegarmi.

L’assenza da questo evento al Quirinale (non mi pare peraltro sia la prima), seppure in un momento di pausa dalle attività agonistiche …. la sostanziale inesistenza, al di là delle conferenze stampa ufficiali, di una qualche intervista più generalista capace di restituirci in qualche modo i contorni della persona oltre quelli dell’atleta (certo non dico dalla Fagnani o dalla Toffanin e dalla Balivo ma insomma, ci sarà pure un modo di mettere sù un’intervista non stupida nè frivola ma neppure arida o tecnica come quelle in occasione dei tornei) …. non voglio dire la mancata partecipazione a Sanremo (sulla quale ovviamente lo quoto in pieno) ma per esempio la partecipazione a eventi in cui si rappresenta il tennis nazionale (Davis/Olimpiadi) alla sola condizione che questi non interferiscano minimamente sul calendario della sua carriera personale (questa è la mia impressione) ……… ecco, tutte queste cose tendono a restituirmene un’immagine molto, troppo algida, quasi robotizzata, quasi priva cioè di riflessi umani, insomma l’immagine di uno che non lascia nulla ma proprio nulla al caso e che sull’altare dei primati tende a sacrificare tutto ma proprio tutto.

E questo me ne limita in qualche modo il fascino sul piano sportivo: perchè lo sport è affascinante proprio in quanto praticato da esseri umani e non da macchine o da robot.

Non so se sono riuscito a rendere questa sensazione di perplessità che a volte provo nei suoi confronti nè, soprattutto, se è solo mia o ci sono altri che la provano.  

monica

Sì. Anche per me è così. Su Sanremo va bene,d’accordo il rifuggire dal clamore che può dare un’intervista, ma al quirinale…
ok il riposo,ma non aveva mica una gamba rotta da non potere assolutamente camminare, un piano di scale magari lo poteva fare! Non mi è piaciuta per niente questa cosa

nirula's

Un commento perfetto. Vedremo se l’ipocrisia che regna sovrana riuscirà a smentirti.
Tra l’altro é insopportabile l’afflato nazionalistico col quale giornali e TV titolano ogni sua gara, contro avversari sconosciuti al grande pubblico. Ma questo non é colpa di Sinner che é un bravo ragazzo inserito nel meccanismo tritacarne dello sport (sport?) professionistico.
O no?

occasionale

Sul punto interrogativo sulla parola sport non sono così drastico.
Ovvio che intorno a ogni sport, tanto più quelli professionistici, ci sono le sovrastrutture dei tempi che corrono .. ma in fondo quando, x restare al tennis, sei sul campo con la racchetta in mano davanti a un altro numero uno mondiale ….. beh, lì tutto quello che c’è intorno si eclissa e per 2 o 3 o 4 ore resta solo lo sport. 

Ti quoto totalmente invece sul retorico afflato nazionalistico col quale giornali e TV nostrani circondano ogni impresa del nostro, un afflato stucchevole e a tratti davvero insopportabile. 
Che intendiamoci .. non può certo essere addebitato a Jannik .. ma che tuttavia tanto più stride di fronte alla sua riservatezza – anche un po’ glaciale – e all’accuratezza con cui regola i suoi eventuali impegni in rappresentanza dell’Italia in funzione di quelli più direttamente personali.

A me il suo riserbo e la sua dedizione per lo sport in cui primeggia piacciono molto e in questo condivido alcuni concetti di ‘rum’.
Nessuno però gli chiede il genio e la sregolatezza di McEnroe nè di incarnare lo stereotipo dell’italico caciarone.
E quì sono d’accordo con ‘Monica’ e ‘Mordechai’ .. salire una volta l’anno al Quirinale per un ragazzo in forze e in pausa sportiva non dovrebbe costituire un gran problema; anche xchè non credo che in queste occasioni, sempre un po’ paludate e molto formali, vi sia poi un così grande spazio per il ‘cazzeggio’.

Io ho visto il Djokovic dei tempi migliori scherzare simpaticamente con Fiorello o rievocare i suoi sogni di tennista in erba e cose analoghe le ho viste fare a Federer a Rafa. 

Penso insomma che alzare ogni tanto la testa e guardarsi intorno (senza necessariamente passare intere notti in discoteca e girare per Roma alle sei di mattina alla ricerca dei cornetti caldi da Giolitti o da Dagnino) …. farebbe bene anche a lui, oltre a rendercelo un po’ più vicino, come dire .. più normale, oserei dire più umano.

Dopo di che è anche vero che ognuno ha i suoi princìpi e il suo carattere e sul fatto che non abbiamo alcun diritto di interferire sul suo direi che proprio non ci piove. 

Mordechai

Sinner è fenomenale sul piano tecnico-agonistico, ma ha ancora parecchio da imparare su quello dell’immagine (nonostante i millemilla spot pubblicitari) e su quello della capacità di comunicazione.
Ma non perchè, in quanto altoatesino non parli correttamente l’italiano, tutt’altro, anzi pure da questo di vista è estremamente ben … impostato, ma proprio perchè, in tutto quello che fa, in campo e fuori campo, dà proprio l’impressione di aver per certi versi programmato tutto, nel minimo dettaglio e senza lasciare nulla al caso.
E pure questo è un motivo per cui, lo confesso, continuo a preferirgli uno come Musetti, con le sue incazzature e le sue “debolezze”.

rum

Adesso far bene il proprio lavoro e limitarsi a questo è una colpa?
Forse che Djokovic o Federer o Lendl non programmavano?
Preferite i mattocchi alla Agassi o McEnroe?
Bene, ma perché incolpare Sinner di non comportarsi come loro? Dovrebbe scimmiottarli?
Sinner può levarci di dosso la maschera di italiani isterici e caciaroni, che poi alla fine sono una minoranza, la maggioranza è gente che lavora seriamente e non fa scene.

Mordechai

Qualcuno lo ha incolpato? Ma dove lo hai letto?

monica

Ma che c’entra fare il matto col non andare da mattarella??

rum

A me è molto simpatico per via della riservatezza in questo mondo dove spadroneggiano esibizionisti e millantatori.

rum

Non è ricattabile proprio quando ha dimostrato di esserlo.
Per carità, non personalmente: il ricatto, senza doverlo esplicitare, era di lasciar partire i migranti detenuti nei campi di concentramento libici, ma è troppo evidente per noi italiani.
Ora assisteremo a un gran polverone mediatico per offuscare la realtà.

Cuore ross/azzurro

Simpatico il titolo della Sicilia

comevolevasidimostrare

Perfettamente d’accordo con Gramellini

Mordechai

Cha palle. Non nego che stanno cominciando a rendermi antipatico il roscetto.
Non si parla di altro e/o altri.
Facile ritrovarselo a Sanremo.

Mordechai

E sulla Juve che dire? Che, con questo organico, lontano anni luce da quello di dieci anni fa, un (ipotetico) quarto di finale sarebbe da considerare un risultato più che accettabile.
Aspettarsi e/o pretendere di meglio, vuol dire avere davvero una visione del calcio alla Tonino Guerra.

Mordechai

Il ManCity ha davvero un piede nella fossa, anche una vittoria potrebbe non bastare, restasse fuori dai giochi sarebbe davvero un flop colossale e il buon Pep dovrebbe dare più di qualche … giustificazione.
Non che altre (presunte ?) grandi abbiano fin qui fatto sfracelli, comunque : Real Bayern e PSG hanno preso più di qualche scoppola, o si svegliano o …
Se c’è un dio del calcio, la CL non può che andare al Liverpoolo, i reds giocano davvero un calcio divino, forse pure meglio che con Klopp, tutte le altre (italiane incluse) una spanna dietro.

Nicola Romano

Anche due, Barcellona a parte .

Mordechai

Vero. Bayern e PSG li vedo poco. Occhio, comunque, a quelli del Real, davanti c’hanno davvero le bombe atomiche.

jean gabin

spettato tuttospork mi sarei adoettato più una frase di Camillo Benso Conte di Cavour

Modifica il 14 giorni fa da jean gabin
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