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Atletico Madrid - Manchester United 1-1, Ronaldo, Joao Felix, Elanga

Cristiano Ronaldo tra alti e bassi, in Champions League cerca disperatamente il gol, ma alla fine il gol che serve al Manchester United lo mette dentro – dopo quello di Joao Felix – il ventenne Elanga. C’è una giovetù che avanza e che erode come un tarlo il suo trono.

CHAMPIONS LEAGUE 2021-2022

OTTAVI DI FINALE ANDATA

Martedi 15 febbraio 2022

Sporting Lisbona – Manchester City 0-5

(7′ Mahrez MC, 17′ Bernardo Silva MC, 32′ Foden MC, 44′ Bernardo Silva MC, 50′ Bernardo Silva MC)

Paris Saint Germain – Real Madrid 1-0

(90’+4′ Mbappé)

Mercoledì 16 febbraio 2022

Salisburgo – Bayern Monaco 1-1 (in corso)

(21′ Adamu S, 90′ Coman BM)

Inter – Liverpool 0-2 (in corso)

(75′ Firmino L, 83′ Salah L)

Martedì 22 febbraio 2022

Chelsea – Losc Lille 2-0

(8′ Havertz C, 63′ Pulisic C)

Villarreal – Juventus 1-1

(1′ Vlahovic J, 66′ Parejo V)

Mercoledì 23 febbraio 2022

Benfica – Ajax 2-2

(18′ Tadic A, 26′ Haller aut. B, 29′ Haller A, 72′ Yaremchuk B)

Atletico Madrid – Manchester United 1-1

(7′ Joao Felix AM, 80′ Elanga MU)

OTTAVI DI FINALE RITORNO

Martedì 8 marzo 2022

Liverpool – Inter 21.00

Bayern Monaco – Salisburgo 21.00

Mercoledì 9 marzo 2022

Real Madrid – Paris Saint Germain 21.00

Manchester City – Sporting Lisbona 21.00

Martedì 15 marzo 2022

 Manchester United – Atletico Madrid 21.00

Ajax – Benfica 21.00

Mercoledì 16 marzo 2022

Juventus – Villarreal 21.00

Lille – Chelsea 21.00

***

Aspettando Cristiano Ronaldo il tempo passa. Ci si mette alla tv ancora quasi esclusivamente per loro, Cristiano Ronaldo e Messi, e già questo potrebbe assolvere la loro funzione. Prima ancora che facciano gol e portino i loro club attuali – il Manchester United e il Paris Saint Germain – a vincere e alzare trofei. Non poi così semplice, neanche se hai Cristiano Ronaldo e Messi.

  Ma se mancano i gol e mancano le vittorie esistono ancora Ronaldo e Messi? Possono svolgere una funzione unicamente pubblicitaria o celebrativa? E’ un effetto che va lentamente spegnendosi e che costringe Ronaldo ad esempio, in una partita come Atletico Madrid – Manchester United a entrare in campo da protagonista ma fare praticamente la comparsa. Per cercarsi i palloni retrocede spesso a centrocampo finendo con l’allontanarsi dalla porta, si butta voracemente sulle punizioni sperando di trasformarle in gol e invece le spedisce fuori.

 I gol arrivano da Joao Felix che ha 23 anni e Anthony Elanga, compagno di squadra di Ronaldo, svedese, che di anni non ne ha ancora 20. Ragazzini che scalzano il grande campione. E’ un segnale che arriva al 37enne Cristiano che cerca disperatamente gol per ribadire la sua centralità e indispensabilità. Ne ha messi dentro una quindicina finora e ben sei in Champions League: non sono propriamente pochi, ma sono pochi per uno come lui che non è un giocatore ordinario e basa sul gol l’essenza stessa del suo stare in campo. La concorrenza dal basso è come un tarlo che attacca il suo trono, gli toglie i titoli e pure qualche gol.

Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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Lorenzo

Guardare una partita dell’Atletico dove segnano nei primi dieci minuti contro una squadra al loro livello è veramente impegnativo. 75 minuti di catenaccio e ripartire. Fra l’altro fatto molto bene, e ogni volta che recuperavano palla si rendevano pericolosi (i due legni a testimone) anche se poi è mancato sempre il guizzo finale. Ho apprezzato molto di più lo United, che ci ha provato pur nei suoi limiti (Pogba a volte imbarazzante nell’infilarsi in mezzo a tre giocatori e perdere puntualmente palla). Vedere poi dopo il pareggio i ruoli invertirsi e gli inglesi rendere pan per focaccia coi tempi persi e i crampi a comando è stato divertentissimo. Tutto sommato sono stati 90 minuti interessanti…

Leo 82

Cristiano Ronaldo appartiene a quella categoria di Star dello Sport che si ritirano due anni troppo tardi, probabilmente perché non sanno cosa fare dopo… un altro è Federer, che probabilmente sarà fermato solo dal ginocchio che ha detto basta… un altro è stato Paolo Maldini, un altro Totti… abbastanza umano, poi finché li pagano… nel suo caso si tratta di scendere su campionati meno impegnativi, come ha fatto Ibra che è passato da quello Usa a quello italiano…

Mordechai

Leo, conoscendo la vanagloria del lusitano, sono convinto che la sua (inevitabile,prima o poi) uscita di scena, farà sembrare l’analoga decisione del pupone anni fa un vero inno alla sobrietà ed all’understatement…
🙂

unclemarvo

Ronaldo è tramontato completamente. Lo United (che quest’anno rischia forte di non entrare nelle 4, l’arsenal dovrebbe risucchiarlo) lo ha già sbolognato è dichiarato free agent da giugno (avendoci investito 15 di cartellino e una 40/50 di stipendio), stoppando le proprie loss. Tristi notizie per chi lo ha apprezzato come giocatore, buone per l’Italia il mese prossimo (esigerà dei giocare come capitano e ci regalerà un uomo in più). Almeno si spera 🙂

commentanonimo

OT. Ricordo da piccolo le discussioni sull’Unione Sovietica e molti la contrapponevano al mostro americano. I miei votavano PCI. In America poi ci ho vissuto e di russi ne ho conosciuti un bel pò. E poi ho vissuto in Germania e anche nella ex-Germania dell’est, per poco. Cosa è venuto fuori della vera Unione Sovietica è stato corruzione, fame, aggressività, soprusi. Abbiamo sperato nella Glasnost ma poi tutto si è accartocciato, anzi gli stessi russi erano incazzatissimi con Gorbaciov che noi stimavamo. Ed infine nella piena tradizione di un paese che non ha mai avuto una storia di democrazia e libertà è arrivata la dittatura di Putin. Noi abbiamo sbagliato a fare affari con lui, in una sorta di stupidità nazionale ci siamo legati al suo gas poco costoso invece che pianificare l’indipendenza energetica, che poi tra il nucleare ed il gas di Putin cosa fa veramente più male? Eppure oggi io continuo a vedere gente in auto, uno per auto, che postCovid non ha imparato un cazzo ed usa tutte le risorse nel suo egoismo giornaliero. Un dittatore alle porte da cui dipendiamo. Brutta roba.

il radarista

buon giorno

Noi dipendiamo da tutti, non solo dalla Russia. Compriamo gas e petrolio da tutti i paesi che ne hanno. Durante la guerra del Golfo, quella vera tra Iran e Iraq, con l’Iran boicottato dagli USA, ho caricato centinaia di petroliere americane che poi vendevano il prodotto al Sudafrica, ad Israele e ad altri paesi come l’Italia e l’Olanda.
Le vie del petrolio sono infinite.

Buona giornata e saluti

Mordechai

Sta invecchiando maluccio il lusitano, pare una di quelle vecchie carampane di Hollywood che non riescono a farsi una ragione del fatto che il tempo passa, che la pelle levigata di quando erano gnocche appartiene al passato, che pure gli adoranti fans dei bei tempi andati, alla lunga, sono sempre meno adoranti.
Cazzi suoi, comunque.

La notizia del giorno, comunque, non è questa, bensì quella relativa al fatto che il parvocrinito di Lecce, dopo una fugacissima (e casualissima, secondo me) ondatina di gloria, s’è subito rischiantato assieme ai suoi contro una squadraccia di pippe immani e di pochissimo gloriosa storia : il Burnley.
L’equivalente, ad occhio e croce, del Venezia o dell’Empoli.
Sic transit gloria mundi.

Grande Romeo

OT
ti rispondo qui su Lucca perché di là, ormai è troppo indietro.
Confesso che incuriosito proprio da Lorenzone (noi abbiamo Lorenzone, altri Lorenzino) mi sono andato a inizio stagione a vedere qualche allenamento (erano anni che non lo facevo).
Per la struttura che ha i mezzi tecnici sono ottimi. Per il momento mi sembra, però, che tenda ad esaltarsi quando le cose vanno bene ed abbattersi quando vanno male (sarà il nome). Di solito i campioni è proprio quando le cose vanno male che fanno vedere la differenza tra loro e gli altri.
Ora ha anche qualche guaio fisico, inoltre è giovane, viene dalla C, credo sia doveroso dargli un po’ di tempo.

Poi, va sempre ricordato che Bobo Vieri da noi sembrava un asino irripetibile (ma Romeo diceva: “quetto ragatto diventerà il centravanti della nationale”) ed invece poi è diventato Bobone….

unclemarvo

Gli spurs sono così, d’altronde non vinceranno mai nulla (e per fortuna!)
Mi dispiace solo per Harry Kane (il centravanti classico migliore che ci sia oggi in giro) che si meriterebbe qualche medaglia in carriera; probabilmente però si prenderà la più importante fra 10 mesi.

laura

Il tempo corre per tutti ma quel che Ronaldo ci ha fatto vedere in questi anni con gesti atletici di rara bellezza non sarà replicabile così facilmente da chiunque. La partita di ieri con l’Atletico è stata la classica partita dei colchoneros (poi si critica la bruttezza del calcio di Allegri ma quella di Simeone non scherza affatto), molto più avvincente la gara tra Benfica e Ajax. Direi che a parte qualche verdetto già scritto l’80% delle gare lascia aperte tutte le ipotesi sul passaggio del turno. Buona giornata a tutti (nonostante le notizie orribili con cui ci siamo svegliati)

Nick

caro Bocca, non per contraddirla ma diciamo che oggi saremmo afflitti da ben altre preoccupazioni.
Un saluto

Modifica il 2 anni fa da Nick
Deckard

Bastava che tu concionassi nel thread che precede questo…

Nick

“concionassi”. Ammazza che fine letterato che sei !!!

EroAdAtene

Messi e Ronaldo erano due giocatori abituati a squadre che giocavano per loro, e con team composti da fuoriclasse assoluti. Ora non è più così, bisogna guadagnarsi la pagnotta e l’orologio del tempo scorre inesorabile. Sulle punizioni, sarebbe bene, visti anche gli anni juventini, che qualcuno dicesse a Ronaldo di farsi da parte.

Rosario Frattini

Ricordo tutto nitidamente, come se fosse ieri. Era una sera, probabilmente dolce , di giugno 1967. Tutta la famiglia era riunita davanti al televisore, intenta a seguire il telegiornale che trasmetteva le immagini della Guerra dei sei giorni, come chiamiamo uno dei tanti conflitti arabo-israeliani, appena scoppiata .Un suono di sirena lacerò L’ aria: i miei genitori e mia zia, che viveva con noi, trasalirono chiaramente mentre mia nonna invocò la madonna e disse, quasi gridò:
L’ allarme. Amma’ ì o’ ricovero.”( Dobbiamo andare al rifugio)
I miei genitori e mia zia erano nati negli anni 20 del 900 ed erano passati attraverso tre guerre: Etiopia, Spagna, II Guerra mondiale. Mia nonna, nata nel 1888 aveva avuto modo e tempo di vivere anche la prima guerra d’ Africa, quella di Libia e la Grande Guerra, ovviamente, che lei ha sempre chiamato la Guerra europea. Il loro vissuto della guerra, Il ricordo delle privazioni, della fame, quella vera non quella mentre aspettiamo la pizza il sabato sera, la difficoltà di poter addirittura avere acqua, sì della semplice acqua, a disposizione, le notti fredde, che per fortuna a Napoli non sono mai fredde come altrove, e buie, la paura dei bombardamenti, l’ angoscia per la sorte propria e dei maschi di famiglia, al fronte o imbarcati su qualche nave da guerra, come i figli di mia nonna, i fratelli di mia madre, o internati in Germania, come mio padre, tutto, dicevo, era racchiuso e spiegato meglio di qualsiasi parole nella reazione da parte di chi la guerra l’aveva conosciuta, a quel suono di sirena che si era udito nella tiepida sera di un giugno napoletano.

il radarista

Buon giorno *Atletico Madrid – Manchester United 1-1*

L’allenatore Simeone, prima della partita, caricava giocatori e pubblico con grandi sorrisi e grandissime promesse di vittoria e gloria per tutti. La partita procedeva bene perché il suo personale nemico, Cristiano Ronaldo, era stato bene imbrigliato e nessuno, neanche pagandolo, gli passava la palla. Simeone era felice, fino a quando uno svedese di vent’anni, nato in una famiglia camerunense stabilitasi a Hyllie, vicina a Malmoe, non ha rubato palla ad un difensore e, senza nessuna titubanza, l’ha spedita dove il migliore portiere del mondo, Oblak, non ha potuto prenderla. Il padre era stato calciatore della nazionale del Cameroon e il ragazzino sognava di diventare come Tierrye Henry, cui si è sempre ispirato. A cinque anni era già in una squadra di calcio svedese e qualcuno gli prospettava una grande carriera. Come si dice in Italia, era un grande prospetto. La madre non lo ha mai lasciato solo e si trasferiva ovunque il figlio andasse. Il padre rimaneva in casa con le altre due figlie, conscio che Antony sarebbe diventato un grande.
Il gol di ieri sera, quando la partita sembrava persa, ne è stata una prova. Il sorriso sul volto di Simeone si è spento e il grande allenatore ha lasciato il campo senza salutare il pubblico. Anche i grandi sbagliano. Lui credeva che il nemico fosse il vecchio Cristiano Ronaldo, invece è stato colpito da un giovane entusiasta e volenteroso che diventerà famoso più in là.

E’ strano parlare di calcio in un momento come questo. L’umanità si è trovata in tristi situazioni con scuse più lievi e meno invasive. In effetti il governo ucraino è come quello ungherese e quello polacco. Niente immigrati, niente ebrei, tanto nazionalismo e viva sia la destra americana che, stranamente, si schiera con Putin. La Meloni non capisce più niente e non sa se è a sinistra o a destra di Putin come non sa se si trova a sinistra o destra di Zelenskji, attore comico che ha realizzato il sogno del nostro ridicolo Giuseppe Grillo.

Speriamo bene. Buona giornata e saluti a tutti

unclemarvo

In effetti non si sa cosa pensare , cosa sperare e cosa immaginare come soluzione. Io intanto faccio il tifo per Musk.

il radarista

Da quel che so, accetta prenotazioni per occupare “suite” in una stazione spaziale vivibile, con occhio panoramico sulla Terra che brucia.
Se puoi, prenota.

Buoan giornata e saluti

Alfredo

Ciao

achille

il pallone d’oro di questa stagione sara’ Vlahovic, trascinatore della Juve campione d’Europa. In finale rivedremo McKennie.

unclemarvo

Non mi pare una boutade eccessiva, secondo me la Juve arriva in semifinale. Poi ci sono squadre troppo forti per vincere, ma è l’anno buono per una rinascita europea dopo gli ultimi tre anni di figuracce.

R.T.

Vabbe’ che siamo sotto carnevale, ma insomma….
Da Juventino comunque mi auguro che Mc Kennie rientri a maggio

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