Messaggio ai naviganti, la Juve è viva e lotta insieme a noi. Ma quale rivoluzione, l’ardita tesi da dimostrare ora è che la Juve fallimentare dello scorso anno, può essere una Juve di successo oggi. Una Juve senza: senza le Coppe, senza Lukaku e senza Berardi. Ma sempre con Allegri, Chiesa e Vlahovic, che dovevano essere sacrificati sull’altare del calciomercato. Invece sono qui, e adesso non li sposta più nessuno…
E’ tutto molto prematuro, ma la tesi piuttosto ardita che si vuol dimostrare è più o meno questa: la Juve fallimentare dello scorso anno, sarà una Juve di successo oggi. La st
Qui si fa la Juve, o si muore…
Sul mercato di Juve e Inter e sull’affare Vlahovic – Lukaku (possibile scambio col Chelsea) si è parlato talmente tanto che ogni parola aggiunta finisce nel vento. Sono pi
Tutto secondo i piani, l’Uefa esclude la Juventus dalla Conference League (al suo posto la Fiorentina) per le violazioni finanziarie. All’esclusione si aggiunge una multa da 20 milioni di euro, solo 10 se rispetterà certe scadenze di bilancio nei prossimi tre anni. Non ci saranno ricorsi, la Juve accetta la sanzione per chiudere definitivamente qui le conseguenze di questo “annus horribilis”. In fin dei conti è il minore dei mali e ora può davvero ricominciare da capo. La grande novità è il cambio epocale delle strategia politica bianconera: niente più aggressività e arroganza, niente più centro di potere, niente più modello Andrea Agnelli. Insomma una Juve normale, o per meglio dire: normalizzata…
Tutto secondo gli schemi: Juventus fuori dalla Conference League e multa di 10 milioni, che potrebbero diventarne 20 se la Juve non rispetterà certe scadenze di bilancio nei pross
Senza pietà e senza riconoscenza, la Juventus umilia Bonucci mettendolo fuori rosa e costringendolo ad allenarsi a parte con un gruppo di ripudiati dal new deal bianconero Giuntoli-Allegri. Da oggi non si guarda in faccia nessuno,nemmeno il contratto, nemmeno chi ha interpretato alla perfezione il cliché del bianconero perfetto: duro, aspro, deciso e soprattutto sportivamente cattivo. Chiara l’indicazione a Bonucci di cercarsi un’altra strada: magari l’Arabia Saudita, che ormai raccoglie tutti i transughi del calcio italiano.
Con la stessa grazia e gentilezza di un Ebenezer Scrooge torinese o un più vicino Flavio Briatore che sentenza “Sei fuori!”, la Juventus ha messo alla porta senza troppi disco
E’ il mercato delle grandi “supercazzole” modello Giuntoli, ma c’è un problema oggi si vedono solo gli affari, le plusvalenze, la speculazione. Napoli a parte, che gli tocca per il semplice motivo che è campione, chi è che tra Lazio, Inter, Milan, Roma, Juventus etc alza il braccio per dire apertamente “voglio vincere lo scudetto”? Mi sa che qui scappano tutti…
Kim, Tonali, Brozovic, Lukaku e chissà quanti altri. Credo che oltre la corsa a vendersi, possibilmente cari, pure i pali delle porte, il calciomercato trascuri un dettaglio fonda
Il caso Juventus non finisce mai, torna a galla l’imbarazzante e pericolosa questione Superlega, fallita sul nascere ma ancora bollente sotto la cenere. Stavolta per cercare di sbarazzarsene definitivamente il prima possibile, visto che l’Uefa non ha dimenticato e tiene la Juventus nel mirino a causa della vicenda plusvalenze e manovre stipendi. Fatti già sanzionati sportivamente in Italia con la penalizzazione e una semplice multa, ma non in Europa. La Juventus ha scritto una lettera a Real Madrid e Barcellona per iniziare le manovre di uscita da quell’operazione architettata due anni fa da Andrea Agnelli. E’ un chiaro segnale di distensione all’Uefa per evitare il peggio e la vendetta di Ceferin. Ma soprattutto per cominciare a ricostruire il futuro.
Una lettera per chiudere la storia della Superlega. Un passo indietro non ancora ufficiale quello della Juventus, ma quasi. In ogni caso la comunicazione a Real Madrid e Barcello
Il campionato è finito, facciamoci qualche domanda. Non proprio accomodante…
1 Visto che nessuno lo aveva previsto – nemmeno Spalletti e De Laurentiis – lo scudetto del Napoli è un miracolo? 2 Se si può vincere facendo partire Koulibaly, Insig
La Serie A si è conclusa, ma il bello comincia adesso. La stagione lascia aperte un sacco di questioni e non è affatto finita qui. Anzitutto lo spareggio Spezia-Verona per stabilire chi si salva e chi va in Serie B, poi ci sono le due finali di Champions e Conference League con Inter e Fiorentina, ma soprattutto c’è la questione Juventus sempre aperta. Si attendono le mosse della giustizia sportiva dell’Uefa e c’è sempre la questione Allegri in sospeso. “Non mi devo confermare, rivolgetevi alla società”. E a Roma anche la questione Mourinho resta aperta…
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 38 Sabato 3 giugno 2023 Sassuolo -Fiorentina 1-3 ((46′ Cabral F, 71′ Berardi rig. S, 79′ Saponara F, 83′ Nico Gonzalez F) To
E’ la svolta, la Juventus forse è uscita dall’incubo e vede la fine del tunnel. Con 718mila euro di patteggiamento chiude, almeno in Italia, la guerra con la giustizia sportiva, non avrà più conseguenze a causa del “processo plusvalenze” e “manovra stipendi”. La Juve si impegna a non fare più ricorsi e punta a ripresentarsi immacolata per la prossima stagione. Resta però sempre aperto il fronte Uefa, che comunque dovrebbe accettare la “exit strategy” messa in piedi da avvocati della Juve e inquirenti. L’esclusione dalle Coppe è ormai data per certa, ma sarebbe limitata a questo anno. Andrea Agnelli invece proseguirà per la sua strada, niente patteggiamento: l’ex presidente della Juve fino a poche settimane fa ancora sosteneva la causa della Superlega, facendo irritare non poco l’Uefa. Insomma, dandosi ormai una certezza e buttandosi alle spalle questa storia sbagliata, la Juventus ha gettato le basi per la sua stessa ricostruzione. E infatti il titolo Juve è subito schizzato in alto in Borsa: belli che ripagati, in un’ora, i 718mila euro…
Settecentodiciottomila euro e passa la paura. Che sarà mai per chi ha accumulato 559 milioni di perdite negli ultimi tre anni, senza nemmeno contare l’annus horribilis in corso
SERIE A, 37a GIORNATA – Juventus-Milan 0-1 è una sentenza, anche se non della giustizia sportiva. Stabilisce che Giroud è un grande giocatore e non un campione trasformatosi in fenomeno da circo. Stabilisce che il Milan ha saputo chiudere con dignità e con meno danni possibile l’anno infernale del dopo scudetto. Ha stabilito che in Champions League ci vanno Napoli, Lazio, Inter e Milan. La grande sorpresa è la Lazio e l’ispido Maurizio Sarri si conferma un professore universitario: si merita un’ode e un applauso grande quasi quanto quello rivolto a Spalletti, ormai ex del Napoli. E’ una sentenza, sportiva stavolta, soprattutto per la Juventus. Allegri si consola amaramente: “Finalmente è finita una stagione che non auguro a nessun collega”. Ma sono due anni che la Juve ormai non vince, e per chi sostiene che “vincere è l’unica cosa che conta” è davvero un problema. Troppi campioni sono finiti inutilmente dentro il tritacarne e la vicenda della giustizia sportiva si è trasformata in un alibi, se non addirittura in autoflagellazione. Chiacchiere e dichiarazioni a parte, scommetterei dieci euro sul fatto che la Juve così come è costruita e guidata oggi non sia ormai più presentabile. Sarà smontata e non la rivedremo più.
SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 37 Venerdì 26 maggio 2023 Salernitana – Udinese 3-2 (25′ Zeegelaar U, 30′ Nestorovski U, 43′ Kastanos S, 57′ Candreva S