“America me senti?”: risponderemo a Trump dazio su dazio. A cominciare dal calcio: che deve imporre la tassa del 30% sugli affari di Inter, Milan, Roma, Fiorentina e tutti i club americani in Serie A. Senza pietà, San Siro costerà a Inter e Milan mezzo miliardo in più. Trumpiani d’Italia da oggi so’ affari vostri…
“Alò, alò? America me senti?” Messaggio alle americane Inter, Milan, Roma, Fiorentina e compagnia cantante: risponderemo colpo su colpo, dazio su dazio. Non lasceremo che la strategia rozza e primitiva del bullo Donald Trump faccia man bassa dei nostri storici club di calcio e se ne appropri così senza che noi italiani gli si risponda.
Volete il nostro calcio? Vi piace farci i vostri affari sopra? Bene, da oggi pagherete caro pagherete tutto, carissimi trumpiani d’Italia. Pagherete il 30% in più, di tutto. Anche sui caffé che vendete al bar dello stadio. State pronti perché una lettera è in arrivo: “Dear President… from now are yours business” da adesso so’ affari (cz…i) vostri. Ecco come.
La Fiorentina dell’italo americano Commisso vuol rinnovare il contratto a Kean? Gli vuol dare 4,5 milioni all’anno per un lordo di circa 9?. Faccia pure, ma deve versare 2,7 milioni di dazio calciomercato alla nostra Agenzia delle Entrate. Prendere o lasciare. E il 30% pagherà anche se dovesse venderselo, pure lui!, agli arabi.
Ah ovviamente l’Atalanta di Stephen Pagliuca dovrà versare, sempre all’Agenzia delle Entrate, il 30% dei 70 milioni che incasserà dall’ Al Qadsiah, il munifico club arabo disposto a pagare tanto per i gol del capocannoniere italiano. Se li faccia dare, questi 21 milioni, dagli arabi se ci riesce, per noi fa lo stesso, ma non un euro in meno per la nostra Agenzia delle Entrate che del resto ci morde le caviglie pure per una dimenticata multa mai pagata di divieto di sosta.
La Roma dovrà versare il 30% del contratto lordo di Gasperini e il 30% del tanto strombazzato rinnovo di contratto del portiere Svilar, trattato e pagato dopo una bella stagione in cui ha fatto il suo lavoro, come se fosse Zamora. Zac! 30%, passare in cassa, altrimenti Svilar lo svincoliamo e amen.
Ci hanno fatto due zebedei così su Bonny (and Clyde…) dal Parma all’ Inter? Bene lil Parma del Krause Group pagherà il 30% di quanto incassa dall’ Inter e l’Inter pagherà il 30% sul contratto lordo di Bonny.
Il Milan di Gerry Cardinale pagherà ovviamente il 30% sul contratto di Allegri. E via così per tutti i club americani in Serie A che al momento risultano essere: Atalanta, Fiorentina, Inter, Milan, Parma, Pisa, Roma, Udinese (in fase di passaggio dalla famiglia Pozzo a un gruppo newyorkese), Verona. Avete voluto la Serie A? Adesso pagate, oppure via, ridate il calcio agli italiani.
Ma fin qui sono spiccioli, dettagli. Veniamo al grosso. Milan e Inter si vogliono fare un nuovo stadio abbattendo San Siro e speculando sull’edilizia milanese, tra l’altro contribuendo a sconquassare l’intera economia abitativa di Milano? Ebbene vai col 30%. Il miliardo e mezzo che hanno destinato all’operazione si caricherà di ulteriori 450 milioni da versare tra Comune di Milano, alla faccia del sindaco Sala che ha consentito la mutazione genetica di una grande città che ha ormai espulso le classi popolari per aprirla ai soli business men dell’alta finanza, e Agenzia delle Entrate. E che noi siamo scemi? Basta, ora cari americani dovete pagare. E se non vi piace, protestate con Trump. Sempre che non vi sbatta a Guantanamo.
Idem per lo stadio di Pietralata che vuol costruire la Roma. Un miliardo e duecento milioni di investimento e 360 milioni di tassa per il Comune di Roma, col sindaco Gualtieri col caschetto in testa che ci illustrerà quante ciclabili e parchi ci ha risistemato, e ovviamente l’Agenzia delle Entrate.
So cosa state per dire: l’operazione alla fine, è un grande favore al Napoli e alla Juventus che sono gli unici proprietari autoctoni rimasti. Ebbene, credo proprio di sì. Che il contro dazio sia con noi e si abbatta su di voi, trumpiani d’Italia. America me senti? Viva l’Italia e viva gli italiani!
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Il Bar Sport di Fabrizio Bocca
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Fabrizio Bocca
Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.
Intanto lo scienziato dello sport, unico fra tutti azzecca la vittoria di Sinner, come dico da sempre tre su cinque è un altro sport, infatti due su tre Jannik avrebbe vinto a Parigi, e probabilmente Alcaraz o Djokovic a Wimbledon, visto che Jannik avrebbe perso con Dimitrov, peccato perché era l’anno del Grande Slam…
Sara’ che non seguo il tennis , ma un ci ho hapito nulla .
Nel tennis le partite si svolgono al meglio dei tre set, ovvero un tennista può vincere 2 a 0 o 2 a 1, tranne che nei cosiddetti tornei del grande Slam – i più importanti che sono gli Australian Open, Gli Usopen, il Roland Garros di Parigi, e Wimbledon in Inghilterra, i primi due si disputano su cemento, a Parigi sulla terra rossa, e a Wimbledon su erba – che si disputano al meglio dei cinque set, ovvero in tennista può vincere 3 a 0 3 a 1 o 3 a 2.
Come si evince ho fatto l’esempio di Sinner al Roland Garros che stava vincendo 2 a 0 quindi in un torneo non Slam avrebbe vinto, invece a Wimbledon stava perdendo 2 a 0 con il bulgaro Dimitrov – prima dell’infortunio dello stesso – quindi è la stessa cosa ma al contrario avrebbe perso.
Spero di averti chiarito, ciaoo…
lo scienziato della sporta non perde tempo ad autoincensarsi;
è un pallone? è una mongolfiera? no, è Waters!
Tu Pinguì, sei stato uno di quelli che dicevi che vinceva Alcaraz in 5 set, io ti dissi che si può vincere anche in 3 o 4…poteva vincere in tre a dire il vero…
come al solito intorbidi le acque;
ti risfottevo ricordando che con la tua solita sicumera mesi fa avevi affermato che 3 su 5 è un altro sport, non adatto a Sinner;
quanto a Wimbledon avevo fatto notare che a Parigi il nostro aveva avuto ben tre palle per vincere il Roland Garros;
e piantala di spargere ignoranza: uno scienziato è il contrario di quello che ti vanti di essere, non ha certezze assolute, quelle li hanno i preti, i pope, i mullah, i politicanti, gli imbonitori e i palloni gonfiati;
E’ verissimo .
Le intorpidi tu, sfigatello, i match point li ha avuti nel quarto set infatti, al quinto Jannik sarà sempre sfavorito con Alcaraz..
poveri vetri;
Si fotta Trump e i suoi accoliti ora c’è di meglio:
SINNER!!!!!!!
Ma prima di fare un post sui dazi non sarebbe il caso di capire cosa sono e come funzionano?🤔
Non è un dazio ma una delle contromisure che la UE sta contemplando è appunto di tassare gli interessi USA in Europa.
quindi, se non ho capito male: oltre a ridurre l’export perchè subiamo i dazi americani, riduciamo pure gli investimenti USA in Italia perchè gli tassiamo gli affari da noi? Bella contromisura!
In Europa. C’è gente che questa situazione la studia da anni. Dagli un po’ di credito. Immagino si tratterebbe di misure mirate. Anche i controdazi indiscriminati farebbero danno all’Europa.
Su questo non c’è dubbio. E’ proprio tutto il sistema di dazi e controdazi o misure che non mi convince… Non finirà come per la guerra in Ucraina, che l’Europa con le sue “punizioni” agli invasori alla lunga si è fatta danno da sè anzichè colpire la Russia?
Giorgia nostra ha trovato fiato ,perfino per unirsi al gaudio per il ritrovamento del bambino scomparso, non ovviamente per dire qualcosa contro i suoi amici David e Bibi, quanto all’ ineffabile Salvini ,provi a spiegare ai suoi amici che esportano in America, in che modo i dazzi siano un’ opportunità . Sempre con la speranza che un nuovo thread ,magari su Sinner, non appaia prima del mio commento .
Mah , Salvini intanto ci parli di Bibbiano, e con lui tutti i tribuni della plebe…
E intanto, dei mondiali di nuoto a Singapore non importa nulla a nessuno.
O no?
Chiedo scusa , ci sono i mondiali di nuoto a Singapore ? Chiedo tenia per sopra , ovviamente volevo dire Donald .
Utilizzare i dazi come strumento militare significa essere alla canna del gas e, almeno questo, Trump l’ha capito e con essi sta combattendo una guerra contro tutti.
Potrei comprenderlo se i dazi, come arma, proprio come i botti, possono esploderti anche in mano. Quindi pensare che il danno potrebbe anche ritorrcersi contro, avrebbe dovuto metterlo in conto e, in parte, l’ha fatto sapendo che quelli che si definiscono suoi alleati in effetti sono solo suoi vassalli o coloni, ma sapeva anche che quelli di parte europea, pur stando con le pezze al culo, continuano a leccargli il culo. Questo però significa che sta facendo la guerra ai suoi alleati e gli sta anche chiedendo l’elemosina: lui manda armi all’Ucraina e la Nato paga il conto e questo è un extrabudget che si aggiunge agli 850 mld di spese militari che i cittadini europei gli pagheranno cash a cui aggiungere anche i mld in terre rare. Altro lavoro per l’Accademia della Crusca; dopo italioti, c’è da aggiungere anche europeioti (così, almeno, ci sentiamo meno soli ed esclusivi). Ricordo quando Draghi definì Erdogan un dittatore, per la faccenda della sedia che negò alla Von der Layen. Può anche darsi che Erdogan sia un dittatore, anche se rispetto a Trump ed alla stessa Von der Layen, in termini dittatoriali, è un dilettante, di sicuro, però, aveva vista lunga.
👍
l’altro giorno sono entrato per sbaglio con un altro account su signal e un alto funzionario del quale preferirei non fare nome mi ha assicurato che l’idea dei dazi sia venuta solo dopo il disgusto di ritrovarsi inserti pubblicitari nel blooooog.
Al trump gli piaceva frequentare (prima) ma pare che voglia forzare bocca a tornare sui suoi passi.
Bocca: vestire leggero, bere molto e non uscire durante le ore più calde;