
L’Inter è più forte. E il Psg val bene una Champions League
Inter-Paris Saint Germain, finale di Champions League – Monaco di Baviera, sabato 31 maggio 2025
Paris Saint Germain dunque per l’Inter di Inzaghi. Che a questo punto alla finale ci arriva forse addirittura da favorita: butto lì un 60% contro 40%.
Va secondo pronostico (Psg-Arsenal 2-1), e dunque i nerazzurri si beccano la squadra più forte e temibile rimasta fin qui. Ma è nell’ordine delle cose, di solito in una finale di Champions League ti becchi un monumento tipo Real Madrid, Manchester City, Liverpool (ovviamente non ci ho messo Barcellona e Bayern Monaco sui cui l’Inter è passata sopra) per cui va già bene così e comunque meglio il Psg. Che però è diventato squadra tosta e non l’album delle figurine degli anni scorsi. Il trio Messi-Mbappè-Neymar la Champions League non la vinse e alla fine si è dissolto forse perché non aveva senso che stessero insieme.
Questo PSG qui arriva alla finale senza aver scalato le montagne che ha dovuto scalare l’Inter, ma facendo fuori l’intero calcio inglese: Liverpool, Aston Villa, Arsenal. E’ una squadra che ha fatto scuola nel calcio italiano e a cui Luis Enrique ha dato una mentalità militare per i comportamenti e religiosa per il credo.
Luis Enrique è una nostra cara vecchia conoscenza, dalla gomitata in bocca di Tassotti a Usa ’94, alla Roma per poi diventare uno dei migliori creator di football su piazza. Scuola Barcellona e Guardiola insieme. Poi i cari vecchi Donnarumma, Hakimi, Marquinhos, Fabian Ruiz, Kvaratskhelia. Una bella pattuglia di giocatori che in Italia abbiamo trovato, e il riccone del Qatar Al Khelaifi strapagato senza problemi.
Kvaratskhelia è stata a lungo rimpianto dal Napoli e fonte di malumore interno tra Conte e De Laurentiis. Ma ora non credo nessuno ci pensi più e se ne faccia un cruccio… E in ogni caso credo che la scelta di Parigi sia stata sua sotto ogni profilo, gli hanno moltiplicato lo stipendio un numero irrinunciabile di volte. Se dovessi togliergli un uomo a Psg, più di Dembelé direi senz’altro Donnarumma che al Psg ha raggiunto l’apice della maturità e della sua carriera.
Detto questo non vedo un Psg più forte dell’ Inter, anzi. Ma lo dico molto sommessamente e di sfuggita. Primo perché il Psg è ancora alla ricerca di quell’affermazione internazionale che giustifichi tanto dispendio miliardario e tanto attivismo. Secondo perché Inzaghi e l’Inter hanno puntato sulla Champions League anni di sudore, lacrime e sacrifici. E la posta in gioco mette addosso un’ansia pesante, che andrà gestita e guidata da qui al 31 maggio.
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Comunque vada a finire la Champions quest’anno la vincerà chi ha vinto lo scudetto in Patria che è a mio modo di vedere la cosa più giusta. Questa nuova formula si chiama Champions League ma che campioni sono quelli che sono arrivati terzi, quarti o addirittura quinti in campionato?
Lo so benissimo che è tutta una questione economica e bisogna quindi sorbirsi molte partite che non hanno senso tanta è la differenza tra alcune squadre.
Per me erano molto più avvincenti
la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa Uefa dove le partite erano tutte ad eliminazione diretta partendo dai trentaduesimi per la Coppa Uefa e dai sedicesimi per la Coppa dei Campioni e Coppa delle Coppe.
Vedo una certa somiglianza tra il nuovo Papa e Claudio Ranieri, entrambi romanisti e chissà, magari il nuovo Papa il prossimo anno sostituirà er Sor Claudio alla guida dei giallorossi!
È venuto a mancare all’età di 68 anni Oliviero Garlini soprannominato da molti Oliviero bomber vero. Ha militato nella Lazio, nel periodo migliore del Cesena quando era allenato da Osvaldo Bagnoli, nell’Inter e me lo ricordo bene anche nell’Atalanta quando la squadra bergamasca sfiorò una storica finale nella Coppa delle Coppe ma fu eliminata in semifinale dai belgi del Malines.
Era l’Atalanta del grande Stromberg allenata da Emiliano Mondonico. Oliviero era un buon centravanti, abile a farsi trovare sempre nella posizione migliore ed era anche dotato di una discreta grinta e fisicità pur non essendo molto alto.
Fiorentina – Betis 2 – 1
A Palladino manca Cataldi infortunato, ma rientra Dodò che gioca accanto a Fagioli e Adli, il Gud schierato dal 1′. Nel Betis dentro Sabaly, R. Rodriguez, Lo Celso. Arbitra Nyberg.
Molto Betis all’inizio, Antony prima impegna De Gea, poi su punizione lo fa secco, palo-rete, 0-1. Reagiscono i viola, e passano su corner per ben due volte, prima cross di Mandragora, poi cross di Adli, il destinatario è la capoccia di Gosens, che implacabile supera Vieites, 2-1. Tra i due gol c’è la spizzata della traversa di Cardoso, scontro Dodò-Fornals, giallo a entrambi.
Ripresa: dentro Richardson, poi Mendy e Elzazzouli, giallo a Richardson e Pongracic, scontro Kean-Natan, giallo a entrambi, entra Bellerin, giallo a Fagioli, lo sostituisce Folorunsho, De Gea salva il risultato su Antony e Elzazzouli, e i viola vanno in finale a Breslavia con il Chelsea.
I migliori, De Gea, Gosens, Mandragora, bene anche Adli e Fagioli. Tra i verdi bene i soliti Natan e Antony. OK Nyberg.
?.
🤨 ghiro, che succede?
Mi sono rincoglionito….
Dopo la fine della partita che seguivo ad audio spento, per non rompere le balle a mia moglie, ho creduto che i viola avessero guadagnato il passaggio del turno, dimenticando che avevano perso all’andata, e ho spento il tutto, cominciando a scrivere il mio commento. Che figura di mmm…. Chiedo venia a tutti i blogghisti.
L’elezione del nuovo Papa mi deve aver fatto saltare i circuiti cerebrali.
Sempre meglio che dimenticarsi bambini e animali in macchina d’ estate .
😘
Quest’anno non avremo trofei all’attivo ma mi consolo con la champions dei conti in regola e con lo scudetto dell’onestà. Di questi tempi bastano e avanzano.
comevolevasidimostrare…..anche Santa Madre Chiesa, oberata dai debiti, ha dovuto cedere alle lusinghe delle banche statunitensi con stella a sei punte.
Un abbraccio fortissimo al Popolo Palestinese e agli Ucraini.
Biancaaaaaa….prevedo Parolin
Pure io alla quarta pensavo Parolin… invece la telefonata da Washington era arrivata bella forte…
Fosse arrivata, sarebbe uscito il nome di Dolan, era lui il candidato di Trump.
Ho detto Washington, non ho detto Trump…
Per me, ora come ora, coincidono.
🙂
E invece no… 😉
prevost. leone xiv.
Annunzio vobis gaudium magno ! Habemus Papam .
Io vedo favoriti i francesi, però vedevo tali anche tedeschi e catalani, se l’ Inter ritrova l’ energie puo’ senz’ altro giocarsela .
Ma parli del Conclave?
Esattamente, quello a cui partecipava l’ Inter .
Nel calcio la fortuna ed il caso sono spesso determinanti.
Mio figlio vive e lavora a Parigi e tifa PSG, per solidarietà paterna ho seguito e commentato con lui la stagione del PSG in Champions.
Al penultimo turno del girone eliminatorio il PSG era praticamente eliminato : doveva vincere le due ultime partite ed invece a mezzora dalla fine era sotto 0-2 in casa col Manchester City, partita poi vinta 4-2.
Poi nel resto del torneo ha giocato meglio, ma è stata spesso fortunata.
La finale è una partita unica e credo che al solito la fortuna ed il caso saranno decisivi.
Mado’, Bocca! Che toccata (senza fuga) che mi ha fatto fare!
Non si dice, f…….a non si dice e neanche si scrive…😄
fortuna o f..a? spiegati 😎
Il PSG ha almeno la stessa tecnica in velocità del Barcellona (con la differenza che non concentra gli attacchi solo da un lato), un centrocampo molto forte nelle due fasi e non subisce gli stessi gol dei catalani, anche grazie ad un portiere fenomenale in questo momento. E l’Inter sarebbe favorita?
Saluti
Personalmente vedo una finale contraddistinta da un sostanziale equilibrio di valori, non vedo cioè la bilancia pendere pesantemente da una parte piuttosto che dall’altra.
Sono due ottime squadre che nel corso del torneo si sono contraddistinte per la qualità del gioco e che hanno in panchina due tecnici di valore e in campo diversi giocatori di classe ed esperienza.
Ma se dovessi dire che una delle due manifesta una tale superiorità da rendere l’impresa dell’altra proibitiva non potrei.
In questo senso credo che l’Inter possa legittimamente sentirsi autorizzata a scendere in campo con la volontà e la convinzione di potersi portare la Coppa a casa.
Con altre squadre non l’avrei detto.
Per fare un esempio di fantacalcio e al tempo stesso sollevare in modo simpaticamente provocatorio una polemica ‘a spasso nel tempo’ …. se di fronte a questa Inter fosse sceso in campo all’Allianz Arena di Monaco il Milan “olandese” di Sacchi avrei detto che “non era cosa”, insomma l’avrei vista brutta e avrei suggerito all’Inter di provarci, ovviamente, di giocarsela insomma .. ma consapevole di avere chances di successo decisamente ridotte.
Ma non è questo il caso.
E quando regna un grande equilibrio fare previsioni diventa impossibile.
Perchè i fattori che possono fare la differenza – da soli o combinati – sono davvero molti.
Mi limito a qualche esempio:
Il mio consiglio dunque è quello di liberare la mente da speculazioni/pronostici/previsioni di qualunque sorta e lasciarsi andare a questi 90 o più minuti con una buona scorta di popcorn.
I cartonati vanno a giocarsi la finale contro Donnarumma. A me il PSG piace dai tempi di Verratti. Sarebbe tanta roba se i prescritti la perdessero ai rigori.
Ti sei già dovuto mordere la lingua, pardon le dita, per la mancata eliminazione da parte del Barcellona, che speravi …..occhio….
A proposito qualcuno sa che fine ha fatto Verratti ? .
È da tanti anni che rosichi, una rosicata in più o una meno non ti cambierà la vita.
Dato che qui nel Bloooog si traggono spesso conclusioni sui massimi sistemi, lo farò anche io: questa finale, con una squadra italiana e un’altra piena di giocatori che in Italia sono stati a lungo, ci dice che in definitiva il nostro calcio sta meno peggio di quanto si pensi. E non c’è neanche una squadra delle tanto celebrate Inghilterra e Spagna
Cum quaedam salubria circa vos et fratres vestros, sto al gioco proposto: nella semifinale della Internazionale c’erano solo quattro italiani, utilizzandone poi sei in totale con le sostituzioni. Non essendo tutti di primissimo livello nel club e nella nazionale, e considerando che l’altra finalista è piena di giocatori che in Italia sono stati a lungo, ma ORA non ci sono più, potrebbe invece proprio dirsi che, in definitiva, il nostro calcio NON sta meno peggio di quanto si pensi. Infatti le squadre celebrate abitualmente vanno molto avanti e/o vincono coppe e in più… vanno ai mondiali.
“Mister, due bellishime partide e due ottimi risultadi no fanno una bella ondada como una rondine nun fa primaveha”.
(Aristoteles a Oronzo Canà)
Caro Fabrizio, comunque vada a finire la finale col Psg, e a questo punto credo anch’io che Inzaghi & C. abbiano buone chance di alzare la Coppa, da tifoso della Juve faccio i complimenti all’Inter, che ha già realizzato un piccolo/grande miracolo sportivo. E’ ancora possibile che finisca la stagione a mani vuote, o “zero tituli” come diceva Mourinho, ma quando raggiungi una finale di Champions in questo modo, contro avversari di questo calibro e a distanza di due anni da un’altra finale, la stagione non può certo essere archiviata come un fallimento. Chi si ferma all’albo d’oro per giudicare, secondo me capisce molto poco di sport e/o non lo ha praticato abbastanza.
La realtà è che sotto la guida di Marotta, ancora oggi rimpianto dalle parti della Juve, e del troppo spesso sottovalutato Inzaghi, dopo anni di magra l’Inter è riuscita a insediarsi di nuovo nell’elite del calcio europeo. Risultato ancora più significativo se si considera l’attuale livello medio(cre) della nostra serie A. Le due semifinali con il Barcellona hanno dimostrato una volta di più che non basta essere più forti sulla carta per vincere, bisogna anche dimostrarlo sul campo. Sia all’andata che al ritorno la squadra di Flick ha mostrato il suo volto migliore quando è finita sotto di due gol, ma per quanto sia ricca di talento offensivo – e quello di Lamine Yamal è davvero straripante – alla fine ha peccato di ingenuità e inesperienza. Il modo in cui ha gestito gli ultimi minuti del tempo regolamentare, infatti, è stato particolarmente sciagurato, ma anche in questo caso bisogna riconoscere il merito dell’Inter, e più nello specifico di Acerbi, di crederci fino alla fine perché, come si sa, la fortuna spesso aiuta gli audaci.
Non diciamo eresie. Il PSG è sopra l’Inter di un 40% di monte ingaggi (netti) e di un 40% di valore della rosa stimato. Saranno magari un po’ sopravvalutati, ma da lì a un 60-40% in favore dell’Inter ce ne passa.
Secondo me, banalmente, saremo gli underdogs per la terza volta di fila.
Il PSG è squadra vera, meno fighetti in campo e tanta consistenza (e cazzimma) in più rispetto a pochi anni fa.
Non sarà facile.
Hanno buttato fuori tre inglesi … mica pizza&fichi.
Per me è finale apertissima, la bilancia è in equilibrio.
Ci mancava il Lapalisse di Ceccano
Vabbè, io capisco che le forti emozioni possano ottenebrare il giudizio nell’immediato però poi bisogna ripigliarsi.
Che l’Internazionale di Milano (questa e adesso) sia più forte del PSG (questo e adesso) pare davvero una parola grossa.
Dovessero presentarsi in tali condizioni il 31 maggio vince facile il PSG.
Poi vedremo.
Bravo Cipra, sono d’accordo. E poi che uno e f…..o neanche si deve pensare…
Il PSG non va per nulla sottovalutato, perché, pur essendo ancora dotato di grandi talenti, ora grazie a Luis Enrique è una vera squadra, non il Circo Orfei o gli Harlem Globetrotters: per me 55/45 per loro.
Lo stesso Luis Enrique che alla Roma fece tutt’altro che bene, se ricordo, settimo o ottavo posto in campionato e fuori da tutto a fine stagione. E mezza Roma ce l’aveva con lui. Guarda ora dove è arrivato e cosa sta per giocarsi. Bella soddisfazione per lui, mi sta pure simpatico.
Niente di più facile che pure Thiago Motta, tra qualche anno, combina lo stesso, non mi stupirei per niente. Le vie del calcio sono …
Tortuose, long and winding direbbero i Bitols .
Rispondo qui a quel simpaticone nonchè “Prezzemolino” e “Ultimoparolista” del blog.
Certo che mi godo la bella vittoria della mia squadra contro il Barcellona (hai capito ?…….. B A R C E L L O N A !!!!) ma non potevo fare a meno dal perculare i gobbi come te che per tutto l’anno ci hanno massacrato gli zebedei con commenti da gobbo frustrato.
Ciao ciao dal tuo “picchiatello” ma molto meno noioso e prezzemolino di te
sul meno noioso avrei dei dubbi, l’unica fantasia la dimostri nel cambio del nick e se me lo concedi è davvero poca cosa.
ma la parte migliore è attaccare un altro utente per “ultimoparolista” per poter aver l’ultima parola (!), geniale, as usual.
Tu non hai una squadra, tu hai solo del livore
Hahahah ha parlato il travaso di bile in persona
È giovedì mattina, ma orari e giorni degli ultimi due turni della serie A non sono ancora stati resi noti. L’ennesima dimostrazione che a guidare il calcio in italia ci sono degli incapaci.
Naturalmente per la scomparsa del pontefice il rinvio delle gare fu tempestivo.
Quand’è che in questo paese FINALMENTE avremo persone capaci nei posti di potere?
Ah, si, la champions. Sarà una bella finale, comunque vada avrà vinto una vincitrice del proprio campionato la scorsa stagione, com’è giusto che sia, in fondo.
Io sono stato ottimista fino a qui (insieme a Occasionale e Leo, eravamo gli unici a credere nel passaggio del turno), ma adesso non vorrei si esagerasse al contrario.
Addirittura strafavorita (60 è una volta e mezza di 40, quindi pronostico sbilanciatissimo) mi sembra troppo.
Sarà perchè, nella mia esperienza, le Finali si raggiungono spesso (9 volte), ma se ne perdono tantissime (7).
Buona fortuna
Mi piace un pensiero espresso da un giornalista per Yamal che vorrei riportare:” ..dalla sconfitta alla tua età c’è una lezione da imparare, perché a questa età ( 17 anni), è più importante imparare che vincere……
Orgoglio , per esempio, come quello di Taremi, considerato l’ultimo degli interisti ( … è vero,pure da noi tifosi) , che però lo ha rincorso a Yamal e gli ha strappato la palla, a lui che è il migliore…
E infine il sacrificio, quanto ha saputo soffrire l’Inter nelle difficoltà? Voi del Barcellona sembravate studenti durante la ricreazione, loro adulti al lavoro. Yamal impasta il tuo infinito talento con la passione di Acerbi, l’orgoglio di Sommer, la disponibilità alla sofferenza di tutta l’Inter e arrederai il salotto con i palloni d’oro.”.
bello, ma forse non userei Acerbi come esempio per un giovane
Ripeto, guido, è un articolo di un giornalista che lo stesso aveva titolato ” che cosa ha imparato Yamal dalla partita di martedì sera” io l’ho solo riportato, peraltro in parte.
va bene, dillo al giornalista (comunque era una battuta, ma perchè (quasi tutti) vi prendete così maledettamente sul serio?)
Non è questione di prendersi sul serio, è chiaro invece quanto “amore” per Acerbi ci sia nel bloog da parte della tifoseria avversaria 😎
Ciao 2010.
E’ lo stesso pensiero che avevo espresso io (allargato all’intero Barcellona) e non ti era piaciuto…
Uhm, non direi, chi ha scritto l’articolo voleva lasciare una lezione di vita ad un ragazzo, grande talento calcistico per ricordargli che alla sua età sono più importanti e istruttive le lezioni che si imparano dagli insuccessi piuttosto che dal vincere sempre e facilmente…
Tu anche in quello sei sempre quello, scusa il gioco di parole, dal 2006, che giudica l’Inter non meritevole di quello che ha conquistato, ma è un tuo diritto pensarla così, e sbagliarti così.
Ah, ma allora proprio non c’ arrivi…ok rinuncio.
Ti sei un tifoso rigorosamente di parte e avvelenato per principio contro la squadra avversaria di sempre della tua, insomma indipendentemente da cosa hai fatto nella vita, sei un cazzo di tifoso come tanti altri, come me, abituati all’idea .
Tra te e il cassamortaro 2010 fate scopa.
Sarebbe curioso scoprire che vi hanno dato anche una laurea
Gerry , per allentare le tue tensioni ti direi molto semplicemente di frequentare una donna, ti farebbe bene, ma se parti così anche con lei..
Meno male che ho riletto, era il vaso di terracotta che viaggiava assieme ai vasi di ferro😀😀
Mah Fabrizio,non sono molto d’accordo, io capovolgerei ad un 60/40 per i francesi, Luis Enrique gli ha dato una forte identità e come dice Donnarumma sono diventati un gruppo.
È una storia che assomiglia drammaticamente a quella del City,proprietà araba e zero Champions, speriamo di non sverginare anche i parigini.
Ma quella dei nostri ragazzi è stata un impresa clamorosa, ed il bello del calcio – e della vita direi – è che la giornata di martedì non ce la toglierà nessuno, ho sentito parecchi amici, chi non ha dormito,chi se l’e’ rivista di notte, chi ha fatto una passeggiata sempre di notte,chi ha preso gli ansiolitici e non ha visto i supplementari – il sottoscritto -..
Bello bello bello, ed eravamo anche la cenerentola delle 8 dei quarti di finali, 140 milioni di stipendi lordi contro i 270 di Bayern per esempio e i 200 di Barca e Psg, il classico vaso di ferro che viaggiava assieme ai vasi di terracotta di manzoniana memoria.
E questi tre anni stupendi sono merito di una grande società e di un grande allenatore, molto sottovalutato, ci sto pensando in questi giorni,costui ha portato dei giocatori oggettivamente mediocri – Milinkovic Savic,Immobile,Luis Alberto – ad avere quotazioni importanti e la Lazio ad essere protagonista di ottimi campionati, via lui che li ha più sentiti i 3 giocatori?
Fabrizio,oggi 4 fumate se non c’è la bianca la candidatura Parolin viene bruciata, allora vireranno forse su un francese, vediamo un pò, speriamo che non venga eletto in tories, ma i numeri non dovrebbero averli….saludos
Andrea, parli di 4 fumate ma tu piuttosto che te sei fumato?
Come fai a definire mediocri giocatori come SMS e Luis Alberto che oltretutto hanno offerto le loro migliori prestazioni quando è andato via Simone Inzaghi?
Un consiglio disinteressato, datte ar gioco delle bocce, forse in quel campo sarai più fortunato.
Caro Claudio, mediocre vuol dire giocatore ” medio” non sono certamemte
dei fenomeni..
Sei in Piazza del Vaticano?
Discreto vuol dire medio.
Mediocre vuol dire scarso.
Luis Alberto “oggettivamente mediocre”?
Traggo da Wikipedia le caratteristiche tecniche del giocatore: “Soprannominato il Mago, Luis Alberto é un trequartista dotato di un’ottima visione di gioco ed é bravo a lanciare il pallone in profondità per i compagni oltre che a servire loro assist anche tramite passaggi filtranti rasoterra verticali.
Considerato tra i migliori trequartisti della sua generazione…”. Qui mi fermo per non infierire di contro al giudizio avventato del nostro interlocutore.
Dove gioca adesso?
È una sciocchezza dire che ha giocato bene solo con Inzaghi?
Saludos…
Si, è una sciocchezza, le sue tre migliori stagioni alla Lazio le ha fatte proprio quando Inzaghi è andato via, ed è arrivato Sarri.
Adesso gioca in Arabia, ma ha 33 anni, se consideri che ha iniziato la carriera da professionista a 18 anni, ci sta.
Caro Andrea, la memoria sarà pure manzoniana, ma è fallace. A me pare che fosse un vaso di coccio (l’Inter) tra i vasi di ferro (le altre), altrimenti la metafora non torna. Ma se sbaglio, mi “corrigerete.”
Caro Ghiro, il problema non è la memoria bensì che Andrea è proprio de coccio.
😀😀
Ciao Ghiro,si mi sono poi corretto🙂
Su Immobile sono d’accordo, sugli altri due no.
Hanno fatto due conti e scelto conseguentemente ma avrebbero potuto continuare a giocare in squadre di buon livello entrambi.
Ciao Andrea. 1) vabbè a me l’Inter ha impressionato molto, ha superato avversari ben superiori al PSG. 2) Inzaghi è molto cresciuto sia tecnicamente che come leader di un gruppo. A bordo campo somiglia sempre più a Conte, all’esterno e fuori sempre più ad Ancelotti.3)Ho seguito la maratona Mentana (fino alla partita) e lo sentivo fremere per il ritardo della fumata. A me non ha sorpreso affatto, considerato che l’Extra Omnes è stato intorno alle 17. La prima votazione serve a tirar fuori le candidature, seconda e terza a coagulare i voti e comprendere l’indirizzo, dalla quarta in poi è il momento giusto. Una cosa che mi incuriosisce molto è se è è previsto un momento di dibattito generale nella Sistina o altrove. Voglio dire non credo sia prevista solo la liturgia del voto, dovranno pure discutere insieme tutti quanti no? Non credo sia possibile farlo solo a gruppetti nelle camere di Santa Marta… Un po’ come al Senato o alla Camera. Ci si sente, un abbraccio Fab
Ciao Fabrizio, ieri non poteva uscire e non penso che esca prima del 9 maggio, difficile anche che si vada oltre il 10… Probabile che questa volta venga dall’Asia, ma sembra molto aperta. Conterá come sempre l’input che verrá dagli USA, vedi Wojtyla…
Sistina si vota solo, si discute prima… Per molti aspetti assomiglia ad una partita a scacchi.
Niente… lo Spirito Santo è andato più veloce di quello che pensassi… oppure la telefonata da Washington … a questo punto potrebbe essere Parolin… azzardo Giovanni Paolo III…
Si era la telefonata da Washington… fumata entro la quarta e non è Parolin è una bella sorpresa…
“ha superato avversari ben superiori al PSG”
Scusa, Fabrizio, quali sarebbero gli avversari “ben superiori al PSG”? E su quali basi, visto che il PSG in finale c’è arrivato eliminando, fra l’altro, la squadra che ha vinto la prima fase della Champions (Liverpool)?
Immagino si riferisca a Bayern e Barcellona. Entrambe, secondo me, di valore (almeno) pari a quello del PSG.
Eh, d’accordo, ma l’espressione “ben superiori” ha un significato piuttosto diverso da “di valore pari”.
O no? Perché altrimenti si dovrebbe pensare che l’Inter abbia già vinto la finale, e non è esattamente così.
Comunque non mi aspettavo risposte da Fabrizio, risponde solo a due o tre utenti ben selezionati.
E certo Ugo, che sono Bayern e Barcellona , basta guardare tutti i componenti delle squadre e il loro valore tecnico….e economico perché no?
ma secondo te Bayern e Barcellona sono “ben superiori” al PSG?
Secondo me possono essere superiori il più delle volte, ma è chiaro, soprattutto per quello che si è visto finora, che si va a momenti.
Il Real, per esempio, ha ancora un organico i cui giocatori se giocassero con la fame e l’entusiasmo dimostrato in altre occasioni nel passato, non ce ne sarebbe per nessuno, ma proprio per nessuno. Invece quelle principesse sul pisello si sono stancate anche di questo ciclo, e andranno a zero titoli.
Per definire insomma se Bayern e Barcellona rimangono superiori al PSG , al momento, o se i francesi lo saranno delle altre due bisognerà vedere l”esito della finale di CL.
Ora come ora, in Europa, squadre ingiocabili non ce ne sono; il ManCity c’ha l’affanno, il Real va sulle montagne russe, il PSG è molto forte ma non extraterrestre, il Barca e il Bayern l’abbiamo visti all’opera. Forse il Liverpool ha qualcosa in più delle altre, ma pure loro possono, come è successo, finire fuori strada.
Nel mazzo delle migliori 6 o 7 del continente c’è pure l’Inter, tutto lì. La differenza la fanno … i particolari e gli episodi del momento.
Contro l’Inter quest’anno c’è Napoli, quello del Campionato e quello che si trova a Parigi.
E quel tanto d’Italia che si trova a Parigi, compreso Luis Enrique che in Italia ha allenato, sono il problema maggiore per i cuginetti. Diciamo 50 e 50, li avrei visti favoriti contro l’Arsenal, contro questo PSG no.
Può succedere di tutto, e buona possibilità di andare ai rigori.
PSG – ARSENAL 2 – 1
Stavolta non c’è la consueta cronachetta, ma solo le pagelline del PSG in omaggio ai vincitori, che ritroveremo in Baviera a fine maggio. Come dice bene il FaB, tanta Italia nei parigini, sono quelli che hanno conferito nerbo e raziocinio ad una squadra di talentuosi poco inclini a fare squadra in campo, gli altri sono giovani ed hanno il tempo di imparare da loro e diventare campioni e non più giocolieri e funamboli da circo equestre.
Donnarumma 7,5; Hakimi 7, Marquinhos 7, Pacho 6, Nuno Mendes 5 (Ramos 6); Fabian Ruiz 7,5, Vitinha 6,5, Joao Neves 6; Barcola 5 (Dembelè 6), Doué 5 (Hernández 6), Kvaratskhelia 7. All. Luis Enrique 7.
Per scaramanzia non sposo il pronostico del FaB, quel 60%-40% a favore dei ragazzi di Inzaghi, ma sarei tanto tentato di farlo. Ci si ritroverà all’Allianz Arena, che vivrà, vedrà…