Allegri, Sarri e Pioli: i tre allenatori in cerca di una squadra nella Serie A, stagione 2025-2026

Allegri, Sarri e Pioli: il calcio pronto e cuoci. Scongelate, scaldate in padella e via

⚽️ Allegri, Sarri e Pioli: i tre allenatori surgelati Findus

Allegri, Sarri e Pioli. Mettere il surgelato direttamente in padella e scongelare in 7 minuti. La confezione del pacchetto Findus prevede tre porzioni ben distinte: Massimiliano Allegri, Maurizio Sarri e Stefano Pioli. Tre allenatori italiani, congelati e conservati in freezer, pronti da riscaldare. Basta aggiungere un filo d’olio a crudo – tipo merluzzo o i famigerati filetti di pangasio del Mekong – e possono essere serviti sulle tavole di Juventus, Milan, Roma, e così via.

In tutte le possibili combinazioni risultanti dal mischiamento con altre variabili, e allenatori attualmente non surgelati, come Antonio Conte o Gian Piero Gasperini. Come che sia, i nostri torneranno per essere spadellati.

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⚽️ ALLEGRI, SARRI, PIOLI (surgelato… MA nel deserto)

È surgelato anche Pioli, che oggi si trova nel bollore di Riad a far soldi con l’Al-Nassr. Ma si sa, gli arabi non hanno problemi a generare il gelo anche nel deserto. Non è come essere rimasto un anno fermo, è vero, ma quasi. E comunque Pioli vorrebbe tanto rientrare in Italia, per ricominciare con il calcio vero, e non con quello artificiale e dorato della nuova frontiera medio-orientale.

Il futuro prossimo delle panchine italiane potrebbe passare proprio da un ritorno alla base: Allegri, Sarri e Pioli pronti a riempire le caselle lasciate aperte.
Allegri, Sarri e Pioli surgelati in panchina, stile Findus – satira calcio italiano. Juventus, Milan, Roma in cerca di allenatore


⚽️ Il ritorno di Allegri, Sarri e Pioli: il “tradnuovo” del calcio italiano

C’è nell’aria una vaga voglia di restaurazione, o quantomeno un desiderio di novità controllata. Le squadre italiane, oggi, hanno perso la spinta innovativa. Per questo motivo, nel tentativo di essere “tradnuove” – nuove e tradizionaliste contemporaneamente – stanno tornando sui propri passi e cercano di andare sul sicuro.

Allegri piace a Roma e Milan, Sarri al Milan, Pioli alla Juventus o di nuovo alla Roma. Insomma, almeno due porzioni su tre si consumano volentieri e con una certa freschezza apparente. Le vere novità ci hanno sbruciacchiato le penne, e adesso bisogna scongelare il merluzzo da ospedale: leggero leggero, sicuro e facilmente digeribile.

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⚽️ Conclusione: ALLEGRI, SARRI, PIOLI pronti per la padella

Allegri, Sarri e Pioli sono l’usato sicuro che il calcio italiano conosce a memoria.Tre allenatori italiani come cibo surgelato pronto da servire, in un calcio sempre più conservatore, che teme l’imprevisto e si rifugia nei classici. Findus, d’altronde, è garanzia: non del gusto, ma della sopravvivenza. Pronto in tavola.

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Giornalista sportivo, a La Repubblica dal 1983 al 2022, sono stato per 12 anni capo dello Sport. Prima e dopo sempre sport e calcio, dai campi di periferia fino ai Mondiali, da Gianni Brera fino a Internet, da San Siro a New York, da Wembley all'Olimpico, dalla carta alla TV. Autore di Bloooog!, il Bar Sport, per 14 anni dentro Repubblica.it. Ora in maniera assolutamente libera, autonoma, indipendente, senza filtri.

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Il Regolamento

Ma si, in fondo perché dovremmo scongelare gli unici allenatori disponibili che hanno vinto in Italia ed in Europa?
Meglio andare avanti con i bravi giovani, che non hanno vinto e non vinceranno mai niente, ma sono tanto simpatici e soprattutto tanto moderni… tipo De Zerbi, di cui possiamo apprezzare la fase difensiva in questa immagine di repertorio…

gol Roma.png
commentanonimo

Foto spettacolare, disposizione da suicidio. Però ho letto su Wiki la carriera di De Zerbi. Non mi pare così disastroso nell’insieme. O no?

Il Regolamento

Ma no, disastroso senz’altro no, ma è uno destinato a non vincere niente.
Non è abbastanza bravo per diventare il nuovo Klopp nè il nuovo Allegri

Bob Aka Utente11880

I suoi sono i bianchi immagino
Ma sono gli stessi del Marsiglia che stanno cercando un albero sufficientemente alto per impiccarlo ?

Il Regolamento

Purtroppo no, Bob, qui eravamo ancora ai tempi del Brighton, contro la Roma.
Squadra cortissima e larga sessanta metri in fase di non possesso=basta saltare la prima linea di pressione per trovare praterie.
Non serve essere Allegri per capirlo.

il ghiro

Punto Lazio n. 17
1.W Suor Paola! Al secolo Rita D’Auria, una grande donna, una religiosa poco convenzionale, una star televisiva, un sorriso indimenticabile, un’allegria contagiosa, una bontà contagiosa che si diffondeva per contatto, una fede sdoppiata tra il Padreterno e l’Aquila, una profonda sensibilità per i problemi dei giovani, una reale comprensione verso i più sfortunati e gli emarginati, in particolare gli ospiti di Regina Coeli e Rebibbia, che le erano sinceramente affezionati. Quando ci incrociavamo qui a Belsito, lei mi salutava con un gioioso “Forza Lazio”, io rispondevo compunto: “Sempre sia Lotito”, e immancabile arrivava la minaccia di un affettuoso scappellotto.
2. Il miracolo. Suor Paola per me ha già compiuto il suo primo miracolo: oggi con delibera unanime il Comune ha bocciato il “pubblico interesse” per il progetto di fattibilità sullo Stadio Flaminio presentato dalla Roma Nuoto. Il motivo sembra risiedere nella “drastica riduzione del numero dei posti, dai 42mila originari a 7.500”, e la “eccessiva introduzione di funzioni di carattere commerciale”. I bocciati, poveretti, proveranno a ricorrere fino alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, ma la buona notizia rimane, festeggerò il mio onomastico (ieri era san Riccardo) “sciabolando” da bravo astemio una magnum di acqua minerale.  
3. Foto in corsia. A Formello i selfie scattati dopo interventi chirurgici non hanno mai riscosso grandi entusiasmi. L’ultima foto rappresentante il buon esito di una operazione riguardava Patric, scattata al termine della ricostruzione operata sui tendini della sua caviglia sx in una clinica di Murcia. Pollice alzato del simpatico difensore spagnolo a testimoniare la felice riuscita dell’intervento. Peccato che la analoga foto esibita in casa Lazio in precedenza abbia riguardato un intervento di natura totalmente differente. Trattavasi infatti dell’intervento subito dall’ex falconiere biancoceleste Bernabè per l’impianto di una protesi peniena effettuato dal dott. Antonini. Il Bernabè nella foto, anzichè il pollice, sollevava con soddisfazione il membro, scatenando l’ira del patron biancoceleste, il sen. Lotito. Morale: licenziati in tronco sia operato che operatore. 
4. Una birra di troppo. E’ costata cara ai nostri colori quella pinta di birra di troppo scolata in quel di Plzen dal “simpatico” tifoso laziale che, per manifestare il suo tifo alla squadra, sventolava entusiastico sugli spalti dello stadio del Viktoria una bandiera, che a detta del delegato UEFA presente alla partita, ricordava l’emblema della marina nazista. Cosa ka$$o c’entri la Lazio con gli u-boot o la corazzata Bismark è cosa tutta da dimostrare, tuttavia l’UEFA ha preso spunto dal fatto per vietare la trasferta norvegese non solo agli ultras laziali, ma a tutti i tifosi. Peccato per tutti coloro che già progettavano gite al circolo polare artico, visite a casa di Babbo Natale e ricchi proventi per il contrabbando di salmoni e stoccafissi.
5. Questo è il numero 17. Non sono particolarmente scaramantico, ma la stesura di questo notiziario con questo numero progressivo non mi pare proprio il massimo per approcciarsi al match che dobbiamo sostenere domenica pomeriggio a Bergamo contro una Dea imbufalita per la sconfitta maturata al Franchi sette giorni prima. Il Gasp sta caricando gli orobici a pallettoni, sarà una gara durissima, che dovremo affrontare non al meglio della forma, con assenze importanti e con un morale decisamente da ricostruire dopo la beffa del pareggio col Toro. Volevo intitolarlo Punto Lazio n. 16+1, ma poi mi è sembrata una vigliaccheria senza nome. Per sconfiggere il malocchio non ci resta perciò che fare bottino pieno con l’Atalanta, daje aquilotti…

Modifica il 16 giorni fa da il ghiro
Nico46

Nel senso che beffardo fu il goal segnato dal troppo libero Marusic?
chiedo per altri amici granata …
Comunque, propongo un tema su cui riflettere: bisogna saper vincere quando si sa di essere superiori, senza prendersela con l’altra squadra in campo, se tiene botta.

commentanonimo

Sempre sia Lotito? 🤣🤣

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