
Motta, il Giudizio Universale e il sesso della Juventus
I corpi nudi del Giudizio Universale sopra le nostre teste. Lo so cosa state pensando, che i risultati del calcio sono liquidi come il sesso (non ditelo a Trump e Salvini che hanno in uggio la complessità del genere e in assoluto la cultura woke) e che pertanto definire il genere di Juventus-Atalanta 0-4 non è così immediato come un tempo si poteva facilmente stabilire dalla carta d’identità. O dalla lista dei risultati che sempre precedono la classifica (il Giudizio Universale appunto).
Secondo la mentalità patriarcale – suggerisco la chicca del video di Checco Zalone – la Juventus è stata femmina e la partita dell’Atalanta virilmente maschia come si diceva negli anni 60. Da questa becera catalogazione patriarcale potreste già andare di conseguenza e trarne il giudizio stretto.
La realtà è che il calcio, pur stravolgendo il corpo e l’anima, è asessuato e l’orgia di gol, tanto per rimanere al luogo comune, ha origine non nei corpi, non negli attributi maschili e femminili, ma dentro le sinapsi di atleti e allenatori. In completo corto circuito quelle degli juventini di Thiago Motta, al plutonio arricchito quelle degli atalantini di Gasperini.
Il calcio di Thiago Motta è talmente liquido e incapace di assumere forma come l’acqua che la difesa si disperde tra gli stessi fili d’erba dello Stadium bianconero. Il pubblico juventino certo sognava ben altro perché troppi lo avevano circuito, come il serpente tentatore. E illuso con l’offerta dello scudetto a mo’ di mela del peccato. Una clamorosa fake news spudoratamente propinata al mondo, come se Trump e Musk avessero condizionato i rimbalzi del pallone oltre che quelli del mondo intero.
L’Atalanta all’improvviso ha ritrovato la sua esuberanza atomica e nel bel mezzo della partita, tra un’infinità di altre aggressioni e rintontininenti vari, ha piazzato il rigore di Retegui e le botte di De Roon, Zappacosta e Lookman che non solo hanno liquefatto la Juventus, ma soprattutto tenuto l’Atalanta stessa a stretto contatto di Inter e Napoli e dunque legittimamente in corsa per lo scudetto. Ci si rivede per Atalanta-Inter, altra stazione del Giudizio Universale che incombe su di noi.
Come sempre i percorsi e le storie del calcio si invertono sul più bello, smentendoci proprio nel momento in cui ci si convince che l’indirizzo sia ormai consolidato. L’Atalanta avvitata su se stessa e sperduta nelle sue infinite mutazioni, la Juventus umiliata da PSV ed Empoli ma sollevata dalla zavorra e pronta all’impresa più sorprendente. Poi però la storia si raddrizza da sola e ristabilisce la sua verità incontrovertibile.
Passata la Juventus attraverso la contestazione dura ma anche l’umiliazione dell’abbandono dello stadio nell’indifferenza dei tifosi, nessuno ha rivolto a Thiago Motta la doverosa domanda se non ritenesse dignitoso restituire il mandato a chi lo ha assunto. Ma va così,Thiago si regge in piedi assai meglio della sua stessa difesa. E in fin dei conti questi sono affari, per non cz…i, della Juventus e della famiglia Elkann.
Il rigore dubbio, la squadra giovane che si fa prendere la mano, la sirena ammaliatrice dello scudetto: il problema è che Thiago Motta, presuntuosamente e paraculescamente, continua a raccontarci una Juventus che non esiste e a cercare alibi per un fallimento che è sotto gli occhi di tutti. Otto volte su dieci le storie come queste finiscono in un modo solo, anzi diciamo che non finiscono. Ma qui entrano in gioco l’orgoglio e le questioni di puntiglio.
Al di là di tutte le ragioni e le colpe da distribuire come sempre succede è il modo che ancor più offende. La polverizzazione della squadra – l’ultimo finito nel tritacarne è lo stesso Kolo Muani – è inquietante tanto quanto la progressiva perdita degli obiettivi uno dopo l’altro.
Nella stessa situazione di Thiago Motta, Antonio Conte ha ridato cuore e sentimento al Napoli, lo ha tenuto a contatto e perfino sopra l’Inter ( Napoli – Fiorentina 2-1). Da un attaccante controverso come Lukaku comunque ha spremuto quello che alla fine gli serviva. Antonio Conte ha costruito al primo anno quello che il suo collega alla Juventus ha distrutto nello stesso tempo. Conte può rovesciare a sua volta il racconto e affermare che per lo scudetto il Napoli ha il dovere di provarci. Da oggi è una storia diversa, sottoposta ormai al Giudizio Universale.
***
Comunque, mi rivolgo agli amici juventini, c’è chi ha passato una domenica peggiore di voi:
gli juventini che seguono il rugby, per non parlare di quelli che hanno seguito il rugby e Berrettini. Ma i peggiori sono quelli che hanno fatto il filotto: sconfitta a Twickenam, Atalanta in casa, Berrettini ai pozzi indiani e Musetti a notte fonda.
(per lo meno la Juve l’ho vista solo alla radio, mentre guardavo Berrettini)
Minchia Guido, è il mio ritratto! Prima il rugby, non m’aspettavo miracoli ma comunque per un tempo lo abbiamo fatti penare, poi quei due fessi a Indian Wells e poi … l’ecatombe.
🙂
La meta e mezza di Capuozzo mi aveva illuso
Ma Capuozzo è il nipote del batterista degli Area?
no, è lo zio
Solo per un attimo.
Il rugby è fatto, oltre che di “atletismo&tecnica”, di disciplina, compattezza e coesione tra i vari reparti in campo, le iniziative individuali come quella di Capuozzo per certi versi lasciano il tempo che trovano.
Seguo gli azzurri da almeno 35 anni, ben prima l’ingresso nel VI Nazioni, devo dire che da qualche tempo finalmente i nostri scendono in campo con l’atteggiamento giusto, nel rispetto ma non nel timore reverenziale nei confronti degli avversari, i risultati stanno visibilmente migliorando, ci voleva un coach argentino per dare la scossa giusta (come Velasco nel volley), sono sinceramente ottimista per il futuro, qualche sventola arriverà ancora contro ‘sti mostri, è chiaro, ma siamo (mi ci metto pure io :- … ) sulla strada giusta. E pure l’under 20 sta facendo piuttosto bene.
mia prima volta a Twickenam: Inghilterra-Italia 1996 (ottobre o novembre).
Primo tempo qualcosa come 50-0. L’amico inglese con cui andai era in imbarazzo per me. Lì ho capito cosa mi aspettava negli anni a venire.
Uh quante storie. In fondo avete perso contro i campioni d’Europa. Mica una strisciata qualunque.
Con colpevole ritardo…ma sono molti impegnato..
Il 8 marzo 1908 mi sarebbe piaciuto esserci quella sera al ristorante Orologio, assieme ai 44 fondatori.
Outfit da serata di gala,baffetti impomatati,catene di orologi penduli dai taschini,papillon e a cravattini sotto le bombette di ordinanza….e cosa avranno mangiato? Mondeghili, risotto con oss buschhh, e forse un bel rustin negaaa… chissà.
Tutti dediti a discutere chi in milanese,chi in altre lingue,di simboli,dei colori del cielo,della notte,della fratellanza,universalità e apertura al diverso con i quali combattere il no allo straniero dell’altra parte di Milano.
Sarebbe bello avere con noi qualcuno di quei 44 sognatori,accompagnato tra salamelle, bandiere, trombette, sciarpe davanti al Meazza, e fargli vedere quanta passione è nata da quella lontana serata.
E salire con loro piano piano le rampe del Meazza, gustandosi ogni metro come abbiamo fatto tutti prima di arrivare al tunnel che porta agli spalti.
Un cunicolo di pochi metri ma dal fascino unico,potente,capace di regalare prima uno squarcio del premio che ti attende alla fine della salita,per poi svelarlo completamente nella sua enormità per dimensioni, per la umanità varia che lo vive,per l’amore che da lî a poco rotolerä da quei gradoni verso il campo.
Ecco, adesso potete capire cosa avete combinato quella sera del 9 marzo del 1908,questi che vedete sono figli vostri,senza di voi Milano non sarebbe quella che è oggi è, senza di voi il calcio non sarebbe lo stesso.
Avete sognato in grande e grande è il frutto della vostra opera, oggi più che mai potete essere orgogliosi della vostra lungimiranza,del vostro desiderio di creare qualcosa da lasciare ai posteri.
Le stelle vere siete voi,le due sulla maglia sono vostre e di tutti quelli che hanno camminato sulla strada segnata da voi 117 anni fa.
Buon compleanno Inter, e a voi ragazzi del 9 marzo 1908…
Bella Waters, auguri anche da parte mia.
Bello anche il menu del 1908 (ma lascia perdere il dialetto milanese, non fa per te).
Spieghi bene l’emozione di salire le rampe dei “popolari” e affacciarsi sul campo con il suo verde abbagliante: la prima volta non te la scordi più (anche se la mia prima volta era per un Milan-Juve, quello del gol di tacco di Bettega a Cudicini).
Sei anche onesto, quando dici “le stelle vere siete voi”, perchè sai anche tu che la seconda che sfoggiate sul petto è di cartone.
Ma che cartone Guidone, non appecorarti o addirittura salire su un carro vecchio,desueto,e cigolante….furono anni terribili, nei quali vecchi delinquenti tracotanti cercarono di rovinare il calcio,fortunatamente un manipolo di oneste persone li fermarono per sempre…
ma dai, non ci credi neanche tu
La prima volta, è vero, rimane indelebile.
La mia all’Olimpico, quando avevo credo sei anni, assieme a mio zio Mauro (laziale), per una partita contro gli aquilotti. Freddo e pioggia, ma fu comunque un’epifania!!!
🙂
Si si, tutto molto bello, poi nel mondo reale i signori che descrivi il massimo del gentlemen style che sono riusciti a sfoggiare è stato approfittarsi di avversari in grado di schierare solo dodicenni per una finale scudetto.
Giusto per farsi conoscere e capire sin dal primo
FALLI DA DIETRO
(rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 28° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Anima e core.
Il tifoso sentimentale.
Abbiate fiducia. Lasciatemi fare.
Il condottiero realista.
Lasciatemi fare e, se possibile, non rompete.
Anema e core.
Ma anche brividi e sofferenza.
Forse sarrà ca ‘o chianto è doce,
forse sarrà ca bene fa.
Abituarsi a questo Napoli bifronte da commedia plautina o goldoniana.
Due gemelli. L’uno spavaldo, l’altro timido.
Il primo tempo stradominato.
Non solo il gigantesco Piedone. Ma anche un indemoniato Jack.
E un monumentale Scott al fianco di Gilmour e di Spina ritornato magicamente nella condizione di quando ci regalò l’Europeo.
La ripresa più volte insicura e tremante.
Con una Viola che pressa con muscoli e determinazione, pur reduce dalla trasferta di Atene di appena sessanta ore fa. Al diavolo le teorie sull’affaticamento da coppe.
E quei cinque minuti finali interminabili nella trepidazione di una nuova beffa.
Ma la prima delle undici finali è andata.
Il Feroce salentino ha ragione. Fa passare per normale ciò che normale non è.
E’ riuscito a far brillare l’ottone che passa il convento.
Che poi proprio ottone non è.
Non è ottone il gol di Billing nel finale di sette giorni fa.
E’ grazie a quel gol che oggi ci è consentito di essere ancora in corsa.
Non è ottone Gilmour inserito per sostituire Zambo.
E rivelatosi indispensabile doppio di Charlie Brown, che così può rifiatare in un momento per lui non brillante.
Non è per niente ottone Jack che svolazza a non più di tre metri da Piedone e che in quella posizione si esalta.
Ora voglio godermi la giornata di domenica.
A ora di pranzo il Venezia. E poi con calma l’attesa del big match di Bergamo.
Perché la Dea è lì. Ora più che mai.
E’ andata un attimo a Torino, ha preso a sculacciate la Vecchia immatura ed è tornata a casa.
Ora aspetta Inzaghino e sembra minacciarlo: adesso tocca a te.
Destino parallelo per le milanesi.
Entrambe sotto di due gol.
Entrambe vincitrici con il punteggio di 3-2.
Musica per le orecchie del malpensante. Calcioscommesse, per caso?
Il mercato Parziale-Finale dalle quote molto appetitose.
Il Diavolo, reduce da tre sberle consecutive, al Via del Mare sembrava proprio pronto per la quarta. E forse la meritava. Perché è ridotto davvero male.Doppietta del montenegrino Nicola Krstovic, fromboliere implacabile ormai maturo per palcoscenici più nobili.
Conceicao disperato non sa che pesci pigliare.
Poi si ricorda di Leao in panchina. Lo butta nella mischia e il portoghese cambia letteralmente la partita. Suoi i cross per i due gol su azione.
Un autentico tornado sulla fascia sinistra.
Le fasce.
Sono la motivazione di una sofferta e insperata vittoria.
Con l’ingresso di Leao, a sinistra e Capitan America Pulisic a destra da dove travolge la difesa leccese completamente in bambola.
Giampaolo si morde le mani. L’aveva preparata bene e stava facendo l’impresa, con sprazzi di gran calcio. Poi il crollo psicofisico improvviso e inspiegabile.
Che meraviglia Il trionfo del calcio italiano a San Siro.
Monza spaventa San Siro in vantaggio di due gol.
Ma mica siamo in Baviera. Dove al Bochum fanalino di coda è permesso di battere in casa il Bayern capolista.
Certo, l’Inter sceso in campo nella ripresa ne avrebbe potuti fare dieci ai brianzoli, tanto era il divario. Per carità.
Ma il malpensante ama non trascurare altri aspetti.
L’arbitro di San Siro decide di fare l’arbitro.
E non fischierà più nulla ai nerazzurri.
Significativo un episodio.
Kevin Zeroli ventenne di sangue keniano di Busto Arstizio recupera un pallone e se ne va.
Bissek deve essere un suo fan.
Lo rincorre per un selfie. Ma quello scappa.
Allora gli afferra un braccio e lo trascina per una ventina di metri, ma non riesce a fermare la grinta del ragazzo.
Allora gli chiede di cedergli la maglia per ricordo.
Gliela allunga in tutta la sua elasticità almeno di due metri dalla schiena.
L’arbitro non vede nulla.
Nesta sì.
Ma non ne ha facoltà. Ammonito.
Zeroli successivamente sarà anche pesantemente pestato da Acerbi.
Immunità.
Inzaghino può arrivare indisturbato fino a centrocampo per dare indicazioni ai suoi.
Il quarto uomo lascia fare.
E siamo al gol della vittoria interista.
Che nasce da un plateale spintone del Toro della Pampa ai danni del Kiria brianzolo.
Ma c’è di più.
Il tiro è respinto da Turati. Angolo per l’Inter.
Ma ecco che trilla l’orologio dell’arbitro. E’ gol.
Al Var giusto il tempo per correggere il cartoon del pallone oltre la linea di porta.
Marotta decide per 12 millimetri al di là della riga. Perché lui è un signore.
Gol assegnato.
Ribaltone interista.
Vittoria pazzesca.
Vittoria del calcio romantico di cui tanto si sentiva la mancanza.
Il calcio romantico.
Quello raccontato con colta ironia da Pizzul, ad esempio.
Oggi lo sostituisce un ex difensore con panza e sciatica e un mister analfabeta che non trova una squadra da allenare nemmeno in promozione.
Non sapete più a cosa aggrapparvi. Che tristezza.
Beh BoB veramente ci sarebbe qualcos’altro a cui potrebbero attaccarsi…😎
E che lagna. E che lenzuolata.
Sono peggio dei gobbi, non lo avrei mai detto.Giuro.
Come, hai passato anni a lodare le sue sbrodolate e la sua astiosa fuffa antijuve adesso te ne esci così?
Maestro, perché un gol dentro di 12 millimetri non dovrebbe essere assegnato?
se è dentro ok. ma i dubbi… i maledetti dubbi…
Guardati le riprese della goal line technology ma prima togliti le fette di salame dagli occhi
beh ma a San Siro la tanto decantata technology è superflua e inutile nel migliore dei casi, se non serve a sanare la concessione di un corner inesistente e grazie al quale siete ancora primi in classifica…
Non serve in quei casi né a S.Siro né in altro stadio. Spiace.
Chissà perché certe cose succedono solo a San Siro quando gioca l’Inter…
Almeno la comprensione del testo
Juve – Atalanta 0 – 4
Le pagelle dei giocatori juventini :
Di Gregorio: decisamente il migliore dei suoi, salva la sua squadra in diverse occasioni con grandi parate ed anche sul rigore è bravo ad intuirlo ma non può fare di più poiché è imparabile. Voto(7).
Weah: cerca di darsi da fare ma fa molto poco, insufficiente la sua prestazione. Voto(5).
Gatti: il migliore dei difensori bianconeri, anzi per dirla tutta il meno peggio. Voto(5,5).
Kelly: parte bene ma poi cala vistosamente, nel complesso la sua prova è alquanto negativa. Voto(5).
Cambiaso: peccato per questo giocatore che è uno dei migliori della sua squadra ma la sua prestazione di ieri è ben al di sotto della sufficienza. Voto(4,5).
Locatelli: in una data occasione la Juve avrebbe potuto segnare ma
Locatelli ha sbagliato un facile passaggio ad un suo compagno che si sarebbe trovato da solo a tu per tu con Carnesecchi e questo è solo uno dei tanti errori che non mancano mai nelle sue partite.
Voto(4,5).
Thuram: il migliore dei suoi insieme
al portiere Di Gregorio ma predica nel deserto e poco può fare in queste circostanze; è assurdo pensare che un centrocampista così forte e così completo non sia stato sempre schierato titolare da Motta ma a pensarci bene non è poi così assurdo vista la mediocrità
dell’allenatore in questione. Voto(6,5).
Mckennie: la sua prestazione è come al solito piena di grinta e volontà ma queste sue caratteristiche a mio avviso non sono sufficienti per giocare nella Juve visto che i suoi limiti tecnici dovrebbero ormai essere ben noti e ieri c’è stata un’ulteriore conferma. Voto(5,5).
Yildiz: forse ieri è stata la peggior
prestazione di questo talento turco.
Voto:(4,5).
Nico Gonzalez: l’unica volta che si è visto è quando ha guadagnato un
fallo nel primo tempo, poi è ritornato nel suo torpore. Voto(4).
Kolo Muani: la squadra ha giocato male ma anche lui ha fatto ben poco per invertire la rotta. Voto(5).
Subentrati:
Floopmeiners: solita prestazione negativa, tra lui ed un bradipo in velocità non so chi la spunterebbe!
Voto(4,5).
Mbangula: questa volta il suo ingresso non porta migliorie alla sua squadra come era accaduto altre volte. Voto(5).
Kalulu: di solito da lui ci si aspetta ben altra prestazione, ieri
la sua prova non raggiunge la sufficienza. Voto(5,5).
Alberto Costa: niente da segnalare,
dopo il suo ingresso in campo neanche si nota: Voto(5).
Vlahovic: lui invece si fa subito notare, un suo controllo errato disinnesca la micidiale bravura degli orobici in fase offensiva che vanno a segnare il quarto goal;
Credo che i suoi limiti tecnici siano ormai ben noti, non è certo la prima volta che fa errori del genere
ed è stato pagato una follia, molto ma molto di più di quello che valga realmente. Voto(4).
All.Thiago Motta: Voto(2).
Le pagelle dei giocatori atalantini:
Carnesecchi: nelle poche occasioni che viene impegnato si dimostra affidabile, decisiva una sua parata verso la fine della partita che impedisce alla Juve di segnare il goal della bandiera. Voto(7).
Hein: la sua è stata una prestazione veramente superba. Voto(8).
Djimsiti: più che buona anche la sua prova. Voto(7,5).
Kolasinac: anche lui uno dei migliori, sontuoso il colpo di tacco che dà il via alla rasoiata di Zappacosta. Voto(7,5).
Bellanova: non fa niente di eccezionale ma quello che fa lo fa bene senza nessuna sbavatura.
Voto(6,5).
De Roon: grandissimo come al solito, lui ed Ederson sono centrocampisti completi che sanno
fare tutto in campo con ottima qualità ed enorme grinta, i veri gioielli del centrocampo ai quali Gasperini giustamente non rinuncia mai. Ieri l’olandese ha fatto
pure un bel goal ed in un’altra occasione ne ha sfiorato un altro ma forse in quel caso sarebbe dovuto avanzare almeno un paio di metri in più prima di sferrare il tiro a
giro ma questo non pregiudica assolutamente la sua ottima prestazione. Voto(7,5).
Ederson: il mio centrocampista preferito e ieri come al solito la sua prova è stata ottima. Voto(7,5)
Zappacosta: non avrà una tecnica eccezionale ma ha tutto il resto, a me piace molto come giocatore, fa sempre il suo e lo fa spesso più che bene, ieri è stato uno dei migliori. Voto(8).
Cuadrado: più che sufficiente la sua prova in un ambiente piuttosto ostile, è stato fischiato dai tifosi juventini fin dal suo primo pallone toccato. Voto(6,5).
Lookman: forse nel primo tempo s’interstardisce in un paio d’occasioni nel voler tentare la conclusione invece di appoggiarsi ai suoi compagni ma nel complesso la sua prestazione è stata più che positiva. Voto(7).
Retegui: anche se non ha particolari occasioni per segnare si muove bene e gioca con buona abilità i palloni che gli arrivano facendo salire la squadra ed è bravo e freddo nell’esecuzione del rigore, il suo tiro è imparabile, che permette alla sua squadra di portarsi in vantaggio. Voto(7).
Subentrati:
Brescianini: è bravo a muoversi ed a inserirsi negli spazi, la sua prova è più che sufficiente. Voto(6,5).
De Ketelaere: anche la sua prestazione è più che sufficiente.
Voto(6,5).
Samardzic: (s.v.).
Pasalic: (s.v.).
Toloi: (s.v.).
All.Gasperini: Voto(8).
Anche se non frega niente a nessuno in questo mare magnum di lamentazioni juventiste😂 vorrei fare il mio commento sulla partita del Napoli che vincendo finalmente ,dopo 5 partite, rimane agganciato all’Inter al secondo posto.
Indubbiamente chi non ha visto la gara potrebbe pensare ad una vittoria stiracchiata acchiappata un po’ per caso. Invece non è così. Il Napoli ha dominato in lungo ed in largo e stavolta non ha fatto più gol un po’ perché De Gea, il portiere della Fiorentina ha fatto il fenomeno ed un po’ perché gli attaccanti del Napoli se ne sono letteralmente pappati almeno tre. Questo fatto di fare pochi gol credo ..che alla fine ci costerà caro. Proprio questa mancanza di cinismo sotto porta ci è costato l’ultimo pareggio contro l’Inter.
Tuttavia nonostante tutto posso dire che mi sento soddisfatto (calcisticamente) dal campionato che sta facendo la mia squadra.
Tornare in CL è motivo di grande soddisfazione per i tifosi, ma soprattutto per il presidente 😁.
Leggo molti commenti di juventisti delusi. Li capisco la serie di 5 vittorie consecutive che li aveva portati a ridosso del primo posto li aveva fatti sperare che Motta avesse finalmente trovato la quadra. Beccare 4pere a domicilio fa male Ancor di più se sì pensa di poter competere per il titolo. Ma niente è perduto, coraggio, d’altronde l’Atalanta ha vinto pure a Napoli tre a zero!
Mah…letto tante cose sotto. Premetto che da juventino penso che la Atalanta ci ha meritatamente distrutti, e che questa Juve è la peggiore che io ricordi, pure degli anni in cui non si vinceva, ma eravamo la ossatura della Nazionale o erano anni di disaffezione con bilanci in attivo…Qui è una juve di stampo, mi scuso con gli interisti, morattiano degli anni in cui si spendeva e spandeva e si prendevano botte. Trovo paradossale però difendere TM, anche dopo avere riconosciuto i meriti di Gasp e dei bergamaschi. 0-4 o perdere con l’Empoli delle riserve non è perdere con onore contro uno più forte. E’ non essere squadra. E se un Mister dopo 6 mesi non ha ancora trovato per i suoi giocatori, portiere a parte la posizione giusta, non dico tutti, ma sei o sette, beh ragazzi, ma di che stiamo a parlare? La troverebbero pure la metà dei bloggisti qua semplicemente parlando con giornalisti e chiedendo in giro, la posizione in cui almeno 6-7 giocatori non si spostano perchè rendono bene. Te ne possono ballare 1 o 2 dopo sette mesi che alleni se sei professionista. Che poi mi sembra caotico, come uno scienziato che fa gli esperimenti a caso, cambiando dieci variabili e non sa che pesci pigliare. E non c’è neppure la cazzimma. Il nulla.
concordo in tutto, salvo l’ultima riga. Uno scienziato che cambia 10 variabili a caso in un esperimento non e’ uno scienziato ma un caz.. one. Si cambia una variabile alla volta, altrimenti non ci si capisce piu’ nulla, tipo la Juve, appunto. Quindi, applicando il sillogismo, TM non e’ uno scienziato ma un caz…one. Le evidenze sperimentali supportano questo assunto.
Con caz…one cosa intendi di preciso?
Leggendo che Mordechai dovrebbe limitarsi a parlare di tennis perché il calcio lo vede solo negli highlights, deduco che sono in parecchi quelli che parlano di calcio convinti di saperne, ma questa non è colpa loro perché sono cresciuti a pane e ca(l)cio di Allegri. Come dire, il bue che da del cornuto all’asino, infatti mentre potrei concordare su qualche errore di Thiago Motta, trovo allucinante usare Allegri come termine di paragone. Forse il vero problema della Juve sono proprio i suoi tifosi. Certo, non tutti: solo quelli che danno del taj agli altri 🙂
Inutile rispondere, chi ha di queste paranoie se ne convince ancora di più.
Soule, Huisen, Chiesa, Rovella, Frabotta, , Kajo Jorge, Miretti, Rabiot, Danilo, Rovella, Fagioli, Ken, Rugani, De Sciglio, Nicolissi Caviglia, Dragusin, Kostic, Iling Jr, ALLEGRI, e via andando .. tutti peggio di quelli in campo, ieri sera?
Tutti quelli che hai citato, a parte Rabiot, qui dentro sono stati ritenuti non degni di giocare nella Juve (o di allenarla, nel caso di Allegri).
Del senno di poi son piene le fosse.
Degni?! Magari si dovrebbe parlare di non all’altezza di un gioco efficace e non adatti a metterlo in pratica, ma degni!? E chi c’era in campo a selezionare l’Arcangelo Michele?
Giorni fa, non ricordo bene in quale pagina del blog, convenivamo un po’ tutti sul modesto livello tecnico di questo campionato e vedo che quà e là il concetto emerge anche oggi.
Vorrei soffermarmici un attimo allora – ma ‘senza peli sulla lingua’, come si dice a Roma.
D’altra parte lo scampolo di torneo che rimane e gli oltre tre quarti già andati lo consentono e poi penso che come appassionati ci stia pure di andare un po’ a ruota libera senza star lì a soppesare le parole.
Inter e Napoli si sono fermate a febbraio: a febbraio, cioè, è stato chiaro che avevano esaurito quasi tutto il carburante stoccato per la stagione.
Sicuramente troveranno il modo di fare qualche rifornimento volante che gli consenta lo sprint finale – e anzi quella che ci riuscirà stazionando il meno possibile ai box ne ricaverà i suoi vantaggi.
Ma in ogni caso aver finito quasi tutta la benzina già a febbraio non è una bella cosa, di certo non è una cosa da campionato di alto livello.
L’Atalanta è la solita Atalanta da 3° o 4° posto assicurato e accesso in Champions dalla porta principale oppure quest’anno avrà nel motore l’ultimo miglio, quello che la consegnerebbe alla storia, di Bergamo ovviamente ma anche del calcio italiano ?
Forse lo sa solo il Padreterno.
La Juve è un cantiere a cielo aperto dal quale non è dato sapere se uscirà fuori una costruzione bella e solida o bella ma fragile o ancora brutta ma solida o infine nè bella nè solida.
La Lazio una squadra interessante e che scende in campo mostrando di avere un’idea sempre piuttosto chiara di quello che vuole fare.
Solo che non sempre riesce a farlo: è bella a vedersi insomma ma un po’ leggerina, capita che incappi in grosse ‘tranvate’ e, se non meriterebbe di stare più giù di dove sta, al tempo stesso non ha forse gli strumenti per stare più sù: diciamo che alla fine sta più o meno dove merita di stare.
La Roma è entrata in ritardo portando tanto di giustificazione e si è quasi subito messa al lavoro con molta buona volontà – quando però entri in ritardo si sa come va: ti perdi il meglio della lezione e delle possibilità.
Il Milan invece la scuola l’ha marinata per gran parte dell’anno .. il ragazzo i suoi numeri li avrebbe ma ha fatto tante di quelle seghe che ora riacciuffare l’anno è da parte sua davvero una bella pretesa ..fra l’altro dà anche l’idea di essere ‘seguito male dalla famiglia’.
Di Bologna e Fiorentina che dire ?
Per anni lontane dai vertici della classifica .. da 3 o 4 anni in quà vi si aggrappano con ostinazione e qualità rappresentando di fatto un concretissimo fattore di disturbo per le ‘7 sorelle’ relativamente agli accessi europei (che guarda caso sono sette): cosa chiedergli di più .. non si può dire che per alzare il livello del campionato non ci abbiano messo del proprio.
A centro classifica poi ‘pascolano’ con grande e legittima soddisfazione Udinese e Genoa e con una certa mestizia il Torino (che vi pare condannato ormai da diversi anni ): della serie ‘ non sempre la stessa cosa ha lo stesso sapore x tutti’.
E infine le altre lottano tutte x non aggiudicarsi l’unico visto ancora disponibile x la B (gli altri due essendoseli aggiudicati anzitempo e direi con pieno merito Venezia e Monza).
Beh .. se questo è un torneo di alto livello io sono Carlo d’Inghilterra.
Dopo di che è chiaro che una alla fine lo Scudetto lo vincerà .. e le faremo tutti i complimenti xchè sarà giusto così e xchè se l’avrà vinto l’avrà di certo meritato.
Ma ciò non muterà il basso livello del campionato – che resta in ogni caso.
Pur essendo un anti juventino ( light ) da quando madama non vince più lo scudetto tutti i santi anni , devo dire mi dispiace un pò vista l’entità della batosta . Per lo scudetto , l’Inter è in testa ma non sembra in condizioni smaglianti, se come pare si qualificherà per i quarti di Champions, dovrà giocare altre 4 partite sicure in più , non so quanto turn over si potra’ permettere Inzaghi, il Napoli ripeto è imprevedibile, ora sembra di nuovo lanciato ,ma quien sabe ? l’Atalanta a parte la vittoria dell’Europa League dello scorso anno, è bravissima a sciogliersi nel momento culminante (del finale travolgente ) e poi pare irresistibile in trasferta (ricordo il pareggio al Nou camp ) e negativa ,quando non disastrosa in casa, vedi coi modesti belgi, citofonare Aston villa , buona squadra ma che sarebbe stata certo giocabile . Se dovesse vincere stasera, anche la Lazio , se non fosse ancora più inaffidabile del Napoli e soprattutto dovesse uscire dall’Europa , è favorita ma non è detto, potrebbe avere qualche possibilità di inserirsi nella lotta, staremo a vedere , il nostro campionato è senz’altro di modesto livello, ma quantomeno è l’unico insieme allo spagnolo, ben superiore, almeno nella vetta ad essere incerto, entrambi con tre squadre in lotta .
Non ho visto la partita, ma 4-0 è una bella sveglia.
Rispetto al percorso che stiamo facendo non cambia assolutamente nulla, perdere 1-0 o 4-0 o addirittura pareggiare non ci sposta una virgola, anzi potrebbe addirittura fare bene per far capire a qualcuno che c’è ancora molta strada da fare.
Spero che adesso nessuno si faccia prendere dalla frenesia di cambiare per forza, i conti si faranno a giugno, momento in cui la società dovrà tirare le somme su chi è adatto per affrontare la prossima stagione e chi no, giocatori, allenatore e dirigenti.
In quanto al valore dei giocatori e degli allenatori, andiamoci cauti, qui dentro c’era gente che sosteneva che “Leao era stato scelto dal PSG per sostituire Mbappè”, ed era arrivata un’offerta da 150 milioni, e un paio di anni fa De Zerbi era considerato il nuovo Guardiola solo molto più forte… valutare un calciatore non è semplice, e non è sicuramente una partita o mezza stagione che fa la differenza.
Se questi ragazzi sono arrivati fino a lì, significa che è gente che sa giocare a calcio. Bisogna trovare l’alchimia giusta, e non è un processo semplice né veloce quando sostituisci tre quarti della rosa e in più cambi anche allenatore.
Se questa è una stagione di passaggio le premesse sono discrete, abbiamo svecchiato la rosa, ridotto il monte stipendi e al momento siamo ancora in corsa per un posto Champions.
Calma e gesso, l’ottimismo è il profumo della vita.
mah, sara’, ma un allenatore che non e’ ossessionato dalla vittoria e che e’ contento di essere uscito dalla lotta scudetto, non mi sembra un allenatore da Juve, punto.
Io temo che la Juve possa andare a fare compagnia al Torino, che naviga a meta’ classifica, senza paura di scendere in B e senza speranza di arrivare tra le prime sette. Purtroppo, temo che senza un cambio di tutta la dirigenza prima, dell’allenatore poi e forse di gran parte dei giocatori, andrà a finire cosi’. Poi la scusa dei giovani non regge, perche’ un giovane puo’ peccare di esperienza ma supplisce (o dovrebbe) con tanta grinta e voglia di correre. A me sembrano tutti degli svogliati che preferivano andare a mangiare una pizza piuttosto che prendere freddo in un prato qualsiasi.
Se è per questo c’è stato pure uno che ha detto che Chiesa valeva tre volte Leao e che Vlahovic valeva 70 MIlioni… e queste premesse possono essere discrete giusto facendo uno sforzo di ottimismo che nemmeno Zelensky due anni fa, quando scateno’ la mitica controffensiva d’estate … quella dei carrarmati forniti dall’Europa in fila uno dietro l’altro, belli belli per fare da bersaglio… ma chiaro che per te possa andare bene…. Carletto…
Va bene la calma ma si riflette sul fatto che tra giugno e gennaio sono stati investiti circa 250 ml (mi pare) tra acquisti e prestiti onerosi (mentre sono stati regalati due o tre giocatori che, magari, potevano tornare di qualche utilità).
A fronte di ciò i due acquisti che avrebbero dovuto “fare la differenza” non si sono mai visti.
Non c’è una squadra titolare. Non c’è un capitano. Non c’è un’idea di come si debba star in campo ma solo una inutile sequenza di passaggi palindromi (cit.).
Dall’inizio del campionato non ci sono progressi nel gioco e la squadra si “scioglie” alla prima difficoltà.
Vlahovic che era un brocco per colpa di Allegri è rimasto un brocco.
Chiesa che Allegri non sapeva impiegare è stato giudicato inidoneo.
Locatelli che in mancanza d’altro Allegri s’era inventato regista è rimasto il regista.
Personalmente poi trovo “inquietante” che McKennie, giocatore tecnicamente modesto, caratterialmente debole e tatticamente indisciplinato sembri essere indispensabile per Motta.
Va bene la calma…speriamo nel gesso.
Da Transfermarkt io vedo acquisti per 193 milioni e cessioni per 105, quindi un saldo negativo di circa 90 milioni, non 250.
Aggiungi il taglio di alcuni ingaggi pesanti (Chiesa, Danilo, Kostic, Pogba, Szczesny) su giocatori che erano già stati “ammortizzati” e i conti si fanno abbastanza in fretta.
Poi, tutti quelli che abbiamo ceduto AVREBBERO POTUTO essere utili, ma non è semplice stabilirlo prima. E i due che avrebbero dovuto fare la differenza non si sono mai visti non per colpa di Motta, direi…
Dimmi la verità, qui dentro c’era qualcun altro (oltre a me) che avrebbe scommesso un euro su Kean prima del passaggio alla Fiorentina? Oppure che aveva capito che Koopmeiners sarebbe stato un flop colossale (finora)?
Attenzione, non sto dicendo che le cose stanno andando bene, ma secondo me per capire se le scelte sono state giuste o no bisogna aspettare l’anno prossimo.
In quanto alla “squadra titolare” secondo me è un concetto ampiamente superato, le società che hanno la squadra “titolare” sono quelle tipo l’Inter che hanno la panchina relativamente corta.
Kean l’ho visto l’altra sera nella partita con il Panaithikos e mi e’ sembrato lo stesso giocatore che era nella Juve, ovvero da prendere a calci in cu…
Non correva, non si dannava, passeggiava per il campo. Tecnicamente modesto, nulla di eccezionale. Avrà’ pure fatto dei goal, ma non lo rimpiango di certo. Sta bene dove sta. Anche Fagioli, piu’ tecnico di Kean sicuramente ma niente di che.
Se alla Juve iniziamo a rimpiangere questi giocatori, siamo messi male (e, infatti, siamo messi male).
Scusami ma non sto facendo un discorso di bilancio. Dico che sono stati investiti 200 ml ( cui aggiungere i riscatti obbligatori che ci saranno) e i risultati sono questi.
Dunque, ricapitolando: siamo stati eliminati in Champions da una squadra che nel turno successivo ne ha beccate 7 a domicilio dall’Arsenal, in Coppa Italia da una squadra che se il campionato finisse oggi sarebbe retrocessa e che vanta una striscia negativa ormai infinita, abbiamo perso in casa con 4 gol di scarto come non accadeva da quasi 50 anni (ringrazio Thiago Motta per avermi consentito di colmare questa lacuna), il quarto posto, che sarebbe l’obiettivo davvero minimo, è sempre più a rischio però le premesse sarebbero discrete…
Io sono il primo a dire che i conti vanno fatti a fine stagione, ma andando avanti di questo passo ci sarà ben poco da contare!
“il quarto posto, che sarebbe l’obiettivo davvero minimo”
Scusa, chi ha deciso che il quarto posto è l’obiettivo minimo? E il Milan, che ha una rosa stellare, cosa dovrebbe dire?
L’Inter l’anno scorso a questo punto della stagione aveva QUATTORDICI punti in più di quest’anno… E quindi?
Gli obiettivi non si definiscono per diritto divino, vanno stabiliti in base alle possibilità reali.
Scherzi? ripeto, il problema è l’allenatore! se Gasp riesce ad ottenere il massimo dai suoi, un motivo ci sarà. Per come giocavano ieri sera, assomigliavano molto alla classica partita di calcetto della settimana in cui ogni volta si estraggono a sorte le formazioni. Prendiamo poi gente come Cambiaso e Yıldız: o non si allenano sui fondamentali o remano contro. Non è possibile vedere certe cagate in serie A
Quindi l’anno scorso Motta era forte e quest’anno è un brocco.
E Gasperini all’Inter era un brocco adesso è diventato fortissimo.
Ok
Cerchi di tenere la barra dritta e questo ti fa onore, da tifoso.
Posto che l’allenatore è giovane, alla prima esperienza in una squadra di vertice con il doppio impegno settimanale, i giocatori idem, alcuni elementi possono essere considerati certi.
L’allenatore non sembra riuscire trasmettere personalità e carattere alla squadra.
Nei momenti topici inevitabilmente si sfalda. PSV, Empoli, Atalanta, Milan.
Fuori dalla Champions, dalla coppa Italia, dalla supercoppa e dal consolidamento, almeno, del 4°posto contro squadre che avevamo già affrontato in stagione facendo bene o più che bene.
Quando i match erano da dentro o fuori ci siamo squagliati.
Confusione tattica enorme. Dopo 8 mesi sappiamo solo che Di Gregorio fa il portiere, il resto è un cambiamento continuo.
Tutti possono essere schierati in qualsiasi zona del campo.
McKennie ha fatto il terzino sinistro, il terzino destro, ha giocato nei due di centrocampo e adesso nei tre dietro la punta.
Weah ha fatto l’ala destra, il centravanti, l’ala sinistra e adesso il terzino destro.
Thuram, il miglior centrocampista che abbiamo, 1 partita schierato e 2 no.
Fagioli messo fuori dopo la superba prestazione in Champions contro il Lipsia.
Koopmeiners, un fantasma, uno zombie, fino a 2 giornate fa sempre titolare, il più delle volte in un ruolo non suo.
Come detto, la squadra è priva di fenomeni, molto giovane, ma l’ incapacità di infondere grinta, personalità, carattere e certezze pesa tutta sull’allenatore. E nei match decisivi, con squadre alla nostra portata tale incapacità si è rivelata esiziale
Sono pienamente d’accordo con te, avrei anch’io voluto scrivere le stesse cose ma tu mi hai levato le parole di bocca o magari in questo caso dalle dita rasentando la perfezione, credo che sia quasi impossibile fare di meglio.
Un saluto
E’ evidente.
Rispondo solo che Fagioli, che a me piace moltissimo, dopo la stupenda prestazione di Lipsia ha fatto tre/quattro partite (compresa la Nazionale) da bastonate. Sembrava che fosse entrato in campo perché era stato costretto. Non è vero quindi che è stato messo fuori dopo Lipsia.
Il ragazzo ha delle potenzialità, ma probabilmente dal punto di vista caratteriale sta meglio in un’altra società, come Kean del resto.
Sull’ammuffito abbiamo detto e ripetuto commenti e aggettivi, il più appropriato è “incapace”. Ma… potrebbe esserci un’altra versione.
Io credo che lo stia facendo apposta, da buon ex-interista e ricordando il suo atteggiamento CONTRO la Juve nella famosa gara Juve-Bologna inizio scorso campionato.
Ed è stato talmente bravo che si sta addirittura facendo pagare per distruggere la Juventus, lui sì insieme a Giuntoli hanno portato la Juventus alle macerie, non certo Allegri, che dava l’anima per portare a casa i risultati.
In sintesi, il capolavoro perfetto: distruggere la Juventus, distruggere il parco giocatori, devastare le finanze e le casse della società, oltre agli inesistenti risultati sportivi.
Un genio. O un incapace. Una delle due.
Chissà se hanno capito a Torino, chissà se ora lo cacceranno, insieme a quella sanguisuga di Giuntoli.
Come anche i meno attenti adesso affermano o è inadeguato Motta o lo è Giuntoli.
O magari lo sono entrambi.
Speriamo che Elkann continui a pagare ma “restituisca” la società a qualcuno che capisca un po’ di calcio e anche di juve…
Eri stato avvertito, Cipra, sulle buone sensazioni…..
Io spero che venda a qualcun altro, sia esso un magnate arabo o un fondo. Deve seere chiusa la storia degli Agnelli alla Juve.
e se fosse proprio ‘sto Elkann a capirne poco di calcio?
Questo è certo. Non ne capisce e non gli interessa. Potesse avrebbe venduto da un pezzo.
Almeno potrebbe delegare a qualcuno che ci acchiappa di più la scelta di allenatore e direttore sportivo. Forse anche come “top manager” è poco indicato.
C’e’ un uomo Gasp che viene dalla gavetta ed una societa’ senza debiti. Ed un allenatore che viene dal mondo del privilegio, Barca, Inter graziato e PSG degli sceicchi e lanciato sulla Juve da un Giuntoli che, tocca dirlo, era cosa era grazie ad AdL e non vice versa, cosi come noi eravamo cosa eravamo grazie a Marotta e non ad Agnelli. E’ giusto vada cosi’ e lo dico da juventino doc.
T. Motta allena la Juve perché ha portato il Bologna in Champions (da quinto, ma è comunque tanta roba). Chiaro che sta toppando, ma una chance con una “grande” se l’era guadagnata. Quando fu il Gasp a guadagnarsela, il Gasp non arrivò a ottobre.
Se vogliamo un “privilegiato” quello magari fu Ferrara, da assistente di Lippi in azzurro alla panchina della Juve, “così, de botto, senza senso”.
Thiago Motta ha allenato l’under 19 del PSG, poi Genoa, Spezia e Bologna, e poi è arrivato alla Juve.
Cosa c’entrano le squadre che hai citato?
La carriera di Motta come allenatore è questa: due squadre che lottano per la salvezza, nella prima (Genoa) subentra con la squadra al penultimo posto, ma poi viene esonerato prima della fine, lasciando la squadra all’ultimo posto; chi lo sostituisce tira fuori la squadra dalle sabbie mobili e la salva. Poi va a Spezia dove sostituisce Italiano e arriva 16° (Italiano l’anno prima era arrivato 15°). L’anno dopo sta fermo inizialmente per poi sostituire Sinisa al Bologna. Fa subito meglio (9° posto contro 13°) e poi addirittura 5° (per la nuova regola che vuole 5 italiane in CL raggiunge un traguardo storico).
Quindi arriva alla Juventus, mentre a Bologna lo sostituisce Italiano.
Alla Juventus non sta facendo bene, mentre il Bologna si conferma grossomodo sulla falsariga dello scorso anno (al momento è sesto).
Onestamente sembra un allenatore in crescita che forse si è meritato una chance in una società importante (anche se non in grado, al momento, di mettergli a disposizione una grande squadra), chance che però non sta sfruttando.
Purtuttavia il curriculum, onestamente, non è travolgente e soprattutto la sua squadra non ha mostrato quasi niente del bel gioco che i tifosi juventini aspettano oramai da 8 anni
Romeo, Romeo…in linea di massima sono d’accordo con te, però bisogna anche vedere i giocatori che hai a disposizione non solo fare i confronti con gli anni precedenti o successivi.
Su Genoa e Spezia non posso parlare, sulla Juve di Allegri sottolineo solo che il livornese aveva la squadra da 3 anni, con un gruppo consolidato che (merito suo eh, non lo nego) seguiva il tecnico ciecamente. Quest’anno pronti via gli si rompe il più forte in difesa e tanti giocatori sembrano remargli contro: al bologna Motta cavava sangue dalle rape, o vuoi dirmi che Urbansky ed El Hazzozi sono meglio di yldiz e vlahovic?
Capitolo Bologna: Motta arriva trovandosi una bella squadra (migliore di quella con cui Mihajlovic aveva fatto 13°) e migliora. L’anno dopo gli danno una squadra ancora meglio e fa 5° (lasciamo perdere la botta di culo per cui straordinariamente si va in champions, io personalmente avrei preferito fare la EL).
Quest’anno Italiano con una squadra che, secondo me, è ancora più forte dell’anno scorso sta facendo più o meno gli stessi risultati.
Io non sarei così severo con motta, per me gli vanno concesse delle attenuanti. Certo che per chi si aspettava il salvatore della patria deve essere frustrante.
Mi guardo bene dal parlare di una squadra con un tifoso della stessa pensando di saperne più di lui 🙂 . Lui vede tante partite, io alcune (lo scorso il Bologna solo in Coppa Italia, ad esempio, quindi tu ne sai di sicuro di più). Mi sono limitato alla verifica di dati statistici.
A me di Motta (quest’anno gare della sua squadra ne ho viste un po’ di più) non piace che non cambi quasi mai (almeno alla Juventus non lo fa, non so se lo faceva al Bologna) strategia durante la gara.
Se come l’hai preparata non funziona, e domenica sera, dopo un quarto d’ora iniziale in cui l’Atalanta doveva prendere le misure, si è visto che non funzionava, qualcosa devi cambiare.
Lui cambia interpreti, ma quasi mai strategia.
Questo fa pensare a un mister o che non ha un piano B o che è molto presuntuoso ed è convinto che la strategia non funzioni non perché non giusta o perché il collega avversario ha trovato le contromosse, ma perché i tuoi giocatori non sanno mettere in pratica quello che tu hai preparato, e toglie quelli che, a suo giudizio, più sono lontani dalla corretta interpretazione del modulo, e li sostituisce con altri, magari utilizzandoli anche fuori ruolo (vedi Koopmeiners).
Se i tuoi giocatori cominciano a pensare che sia “la seconda” rischi di perdere il controllo del gruppo.
Allenare a Bologna, o in posti simili, vuol dire avere almeno 10 gare a campionato che puoi perdere, se lo fai in modo dignitoso, senza che nessuno mugugni: Inter, Milan, Juventus, Napoli e le trasferte a Roma.
Allenare in una grande piazza vuol dire non averne nemmeno una a campionato di gare così.
Gigi Simoni, che di squadre ne ha girate tante, diceva che la pressione che c’era all’Inter non l’aveva mai vissuta da nessun altra parte.
Allenare in provincia o in quelle squadre non è la stessa cosa.
Però, indubbiamente, per quello che ha fatto finora, Motta si è guadagnato il diritto di provarci. Per ora non sta facendo bene, soprattutto a livello di gioco, ma analizzare questo significa finire in una lenzuolata e per ora basta così
👍
Lucio, ma due giocatori come Zirkzee e Calafiori il tuo amichetto Thiago nella Juve col cacchio che se li ritrova.
Io parlavo del Bologna dove a detta di tutti Italiano sta facendo un miracolo…secondo me, anche senza quei due la squadra a disposizione del mister quest’anno è molto più forte
Possiamo discutere quanto vuoi sulle qualità di Motta, ma una frase come quella a cui ho risposto a mio parere è molto scorretta:
“allenatore che viene dal mondo del privilegio, Barca, Inter graziato e PSG degli sceicchi”
Ci ha giocato…perchè era un privilegiato s’intende 😄
Mamma mia Bocca, il sesso della Juventus, ci tocca andare a scomodare Freud o magari Jung e perché no Lacan , per definire la debacle di ieri sera? Beh anche l’Atalanta ebbe all’inizio con l’Inter il suo bel poker e vediamo domenica se come le succede ogni anno, in questo periodo non ce n’è per nessuno.
nessuno ha rivolto a Thiago Motta la doverosa domanda se non ritenesse dignitoso restituire il mandato a chi lo ha assunto” Vero. Ma quanti hanno rivolto la doverosa domanda a Max Allegri dopo : Empoli – Juve 4 a 1 Sassuolo – Juve 4 a 2 Juve – Sassuolo 1 a 2 Juve – Monza 0 a 2 Napoli – Juve 5 a 1 Juve – Villarreal 0 a 3 Maccabi Haifa – Juve 2 a 0. Quanti? Manco uno uno. E poi, come dimostra il caso del Milan, cambiare il mister in corsa, funziona e dà risultati? Non sempre, anzi spesso le cose peggiorano pure. E poi, vogliamo mandar via Motta (o invitarlo a togliersi dai piedi)? OK, ma per sostituirlo con chi? Quanti e quali sono questi Nobel della panchina che accetterebbero l’incarico per solo una decina di partite? Calma e gesso, non siamo in guerra. La stagione, ormai, è quasi agli sgoccioli; certe decisioni vanno prese a mente fredda e con criterio, non sempre e non solo per compiacere il popolo bue dei tifosi.
ma anche oggi parli di Allegri? Allora sei proprio fissato.
Erano 60 anni che non prendevamo una legnata simile in casa e tu vai a rompere i coglioni a uno che vinto cinque scudetti di fila e fatto due finali di Coppa in tre anni.
E’ il convitato di pietra, Guido, stai calmo.
E poi, consentimi, rompo i coglioni a chi mi pare.
Ormai l’hai presa così e tieni il punto, anche se ti stai rendendo conto che questo non più bravo di quello di prima.
Nemmeno agli highlights.
Più bravo di Allegri?
Mai scritto niente del genere, mi pare.
Ho solo scritto che il suo primo anno alla Juve, risultati alla mano, ad oggi non è poi tanto peggio del primo del secondo triennio di Allegri.
I risultati quello dicono.
E quindi è giusto che venga trattato, dall’opinione pubblica, come fu trattato Allegri.
E quindi ci aspettiamo i vari Adani, Rimedio e compagnia cantante a rompergli i coglioni una partita sì e l’altra pure.
Ma non mi sembra che stia avvenendo con la stessa acredine riservata a quel livornesaccio
Scherzi? Ma se gli stanno dando addosso da tutte le parti! Ci manca solo che Trump e Vance gli facciano il culo! 😂
Allegri ha anche gestito 15 punti di penalizzazione senza perdere la testa. Ha portato a casa un trofeo nella second agestione e le qualificazioni Champions tutti gli anni (una tolta per le penalizzazioni). E al primo anno fece la finale di Champions, ne fece anche un’altra qualche anno dopo.
Il confronto non c’è.
La Juventus ha subito quattro sconfitte casalinghe con un passivo di quattro gol in tutta la sua storia, quindi Motta almeno un record l’ha centrato, ma che bravo:
0-4 contro la Pro Patria (1947-1948)0-4 contro la Fiorentina (1955-1956)0-4 contro il Torino (1967-1968)0-4 contro l’Atalanta (2024-2025)
Il confronto fallo col primo anno del secondo triennio; alla 28^ della stagione 2021/22 : quarto posto a sette punti dalla prima (più o meno come oggi), poi alla 38^ sempre quarto posto a sedici punti dalla prima, una voragine.
dovresti tenere conto anche di altre situazioni però, anche
Allegri s’è trovato a dover operare con una dirigenza prima allo sbando e poi dimissionaria, con una squadra vecchia e con tanti giocatori a fine ciclo, con la FIGC a cercare di farci lo scalpo perchè dopo 9 scudetti di fila la voglia di rivalsa di tutti gli altri era troppa…
non evidenziare solo quello che ti fa comodo
Evidenziamo pure altro allora :
a) primo anno di Sarri alla Juve : SCUDETTO, ottavi di finale di CL, sconfitta in finale di CI. ESONERATO.
b) primo anno di Pirlo alla Juve : quarto posto in serie A, ottavi di finale di CL, VITTORIA IN COPPA ITALIA. ESONERATO.
c) primo anno di Allegri alla Juve : quarto posto in serie A, ottavi di finale di CL, sconfitta in finale di CI. CONFERMATO.
…
Insomma, in soldoni, pur non non avendo fatto neanche un “cicinin” (tuttaltro) meglio dei due predecessori, a differenza di entrambi è stato confermato in panca.
Motivazione? Per aver dimostrato d’essere comunque più … meritevole o, magari, per aver avuto qualche santarello in paradiso?
Ai posteri etc etc etc
Sarri è stato esonerato a metà campionato dallo spogliatoio, lo stesso che non ha esonerato Pirlo per amicizia.
Complimenti allo spogliatoio, bel risultato.
Se non avesse esonerato Sarri quello scudetto non lo avremmo vinto. Come risultato non è malaccio.
Bah…dei tre è l’unico a non aver vinto una ceppa nel primo anno ed l’unico a non essere stato messo alla porta. Buffo.
per sua fortuna non sono tutti smemorati come te
Vabbè, segui il tennis e vai capito ma confrontare il rendimento di Motta cui è stata costruita una squadra su (sua) misura con quello di Allegri che si è trovato a gestire una squadra di scappati di casa è confrontare le mele con le pere…
Cip, io andrò pure “capito”, ma una cosa è certa, i risultati di Max Allegri al primo anno del triennio sono stati tutt’altro che entusiasmanti : quarto posto finale a 16 (sedici) punti dalla prima, un terrificante ottavo finale di CL, con bastonata casalinga dal Villarreal (non dal Real o dal Barca) ed una finale di CI, comunque persa.
E se vedi i giocatori a disposizione all’epoca, non erano certo dei peones.
Lo stesso Pirlo, l’anno prima, aveva fatto meglio.
Tu rimpiangi Allegri? Io, nonostante tutto, no.
Intanto agli ottavi c’era arrivato (e da primo nel girone)…per il piazzamento in campionato vedremo…non discuto il valore individuale dei singoli ma il fatto che , anche grazie a Pirlo, tra giocatori a fine carriera (o a fine ciclo juve) e giocatori demotivati l’insieme della rosa, lontanissima dal costituire una squadra, era un insieme di “scappati di casa” (al proposito ti ricordo il colloquio Allegri-Chiellini rubato a bordo campo dalle telecamere).
Trovo interessante la tua “ossessione Allegri ” tenuto conto che guardi solo gli highlights e metti il calcio non prima del decimo posto nella tua scala di interessi.
Secondo me ti stanno sui coglioni i magri.
P.S.
Allegri allenava una squadra che valeva 250 ml di meno, è arrivato terzo e ha vinto la C.I. in finale con l’Atalanta.
E poi sono magro pure io, tranquillo.
🙂
Nessuna ossessione, Cip.
E’ però un dato di fatto che, in base agli stessi criteri che oggi si vorrebbe (legittimamente per carità) applicare al “caso Motta”, anche il suo predecessore, di questi tempi nel 2023, avrebbe dovuto venir più o meno gentilmente accompagnato alla porta; cosa che, ahimè, non è avvenuta, ritardando così enormemente un progetto di rivoluzione della squadra, che comunque prima o poi sarebbe stato inevitabile. Tre anni sostanzialmente sprecati, tutto qui.
Ciao Ugo, mi verrebbe da dire che però tutto questo attaccamento nei confronti di Allegri, nei cinque gloriosi anni, non è che ci fosse da parte della tifoseria juventina qui presente. Ricordo che non solo quell’anno che partì con diversi risultati negativi, ma anche quando in altri campionati che pur aveva in mano saldamente, capitavano uno o due partite in negativo, ecco che partivano subito post di dubbio o di critica con parere i licenziamento nei suoi confronti e anche di un terzo della squadra.
No ma c’era e vedo c’è sempre questa bizzarra idea che la Juventus era una specie di squadra santa, senza colpe, e quelle che le venivano attribuite erano degli invidiosi, e se non vinceva sempre, ovunque e comunque, e schiacciando sempre l’avversario era perché c’era qualcuno dentro che remava contro o era un “complotto”
Stefano, il fatto è che noi juventini siamo e siamo stati abituati fin troppo bene, il novennio (una enormità) d’oro c’ha dato alla testa e adesso viviamo gli attuali anni grami come un’incubo (per modo di dire) da cui non riusciamo a svegliarci.
Questo, credo, la stragrande maggioranza dei tifosi.
Io, nello specifico, non m’ha aspettavo nulla di eclatante dalla squadra e dal mister, siamo in piena attraversata del deserto, ci sarà ancora da…penare.
Anche altri, vedi il Milan, il Chelsea e il ManUtd, sono più o meno nells stessa condizione, però…che dire, io cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se solo a sprazzi sti disgraziati qualcosa di buono l’hanno fatta vedere, contro di voi, il ManCity, il Milan, a Lipsia, a Bergamo.
E, ti dirò, io a Motta darei fiducia anche per l’anno prossimo, ma tanto è cosa che di sicuro non accadrà.
Ciao! 👍👍👍
“non m’ha aspettavo”?
Mamma mia, manco all’asilo, chiedo venia. 🙂
Nel 2022, chiedo venia.
Sicuramente nessun giocatore o dirigente della Juve ieri sera allo stadium ha bestemmiato, quella è un’esclusiva di Lautaro! E intanto la tabella rimonta scudetto di Tuttosport va a farsi benedire…
The Daily Star lunedì 10 marzo 2025
The Daily Express lunedì 10 marzo 2025
The Daily Telegraph Sport lunedì 10 marzo 2025
Usa Today lunedì 10 marzo 2025
The New York Times lunedì 10 marzo 2025
Sport (Barcellona) lunedì 10 marzo 2025
AS (Madrid) lunedì 10 marzo 2025
The Guardian lunedì 10 marzo 2025
The Daily Telegraph lunedì 10 marzo 2025
Financial Times lunedì 10 marzo 2025
El Pais lunedì 10 marzo 2025
Il Fatto Quotidiano lunedì 10 marzo 2025
La Stampa prima lunedì 10 marzo 2025
La Repubblica prima lunedì 10 marzo 2025
Il Sole 24 Ore lunedì 10 marzo 2025
Il Messaggero prima lunedì 10 marzo 2025
Il Mattino prima lunedì 10 marzo 2025
Il Giornale prima lunedì 10 marzo 2025
Il Foglio lunedì 10 marzo 2025
Il Domani prima lunedì 10 marzo 2025
Corriere della Sera prima lunedì 10 marzo 2025
Le notizie che non leggerete oggi, la strana morte di Carmine Gallo che si apprestava a scrivere memorie…chi era costui? I legami con la curva interista e lo scandalo della mafia delle curve che nessuno ha il coraggio di investigare seriamente…
https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/hacker-dossier-san-siro-rvb8sg83
Il Giornale lunedì 10 marzo 2025
Il Messaggero lunedì 10 marzo 2025
Il Mattino di Napoli Sport lunedì 10 marzo 2025
La Stampa lunedì 10 marzo 2025
L’Eco di Bergamo lunedì 10 marzo 2025
Corriere della Sera lunedì 10 marzo 2025
Repubblica Sport lunedì 10 marzo 2025
Gazzetta dello Sport lunedì 10 marzo 2025
Corriere dello Sport lunedì 10 marzo 2025